A spasso per Rocca Imperiale. Il Paese del Limone IGP, Museo Delle Cere e Della Poesia
#RoccaImperiale #MuseoDelleCere #Limoni #MadonnaDellaNova
Alzi la mano chi non è mai passato dalla statale jonica da o per la Puglia incrociando il bivio per Rocca Imperiale.
Per impegni o per pigrizia ognuno di noi ha dato uno sguardo con la coda degli occhi ed ha pensato di andarci un giorno o l'altro.
Ebbene, ho deciso di andarci e pernottare per avere più tempo a disposizione e vedere con calma questo borgo.
L'accoglienza è buona e le strutture sono sufficienti per godere del bel panorama e dei profumi dei vicoli. Tutto è ordinato e pulito. Molto strano a queste latitudini.
Ma bisogna dire anche che il turismo non si è accorto ancora di questo gioiello. Naturalmente d'estate sarà diverso dal periodo in cui ci sono stato io. Facendo una veloce ricerca sul web, le cose più importanti da visitare sono in ordine: il castello, la Chiesa Madre e il Convento in cui esiste una mostra delle cere.
Fuori dell'abitato c'è anche il Santuario della Madonna della Nova che custodisce la famosa tela che ogni anno viene portata in processione alla Chiesa Madre.
Rocca Imperiale, come “Paese della Poesia”, raduna in estate, nel borgo dell’Alto Jonio, migliaia di poeti e aspiranti tali che affollano per diversi giorni ristoranti, alberghi e B&B del comprensorio per decantare versi, partecipare a laboratori di scrittura creativa, assistere ad eventi culturali che hanno portato a Rocca, negli anni, personaggi come Michele Placido, Eugenio Bennato, la famiglia del compianto Rino Gaetano, Giancarlo Giannini, Mogol, Alessandro Quasimodo, Katia Ricciarelli, e tanti altri.
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* Le riprese sono di Massimo Iannuzzi - 320.0652319
Dji Mavic Pro e Sony Alpha 7
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Rocca Imperiale il paese della Poesia e dei Limoni
un bellissimo paese medievale a 4 km dal mare che vale la pena andare a visitare. Il maestoso castello svevo,il museo ,la chiesa madre, o andare a passarci delle belle vacanze sia d'estate dove vengono organizzate varie feste in piazza o al castello, o d'inverno per trovare un po' di temperature non invernali.Il paese ha vari bed & breakfast, ristorante e una graziosa trattoria, dove consiglierei di andare ad assaggiare i suoi piatti tipici.
Le campane del duomo di Rocca Imperiale CS suonata alternata delle ore 12.00
Suonata alternata delle 12:00 delle campane di Rocca Imperiale, suonata del Sol3 e Mi4.
Storia: il campanile è l'unica parte esistente del duomo romanico distrutto dai turchi nel 1634. Oggi Rocca Imperiale è la città dei limoni e della poesia, ed è gemellata con l'isola greca di Zante o Zacinto.
Scrittura di Roger Del Bene campanaro di alta qualità.
Rocca Imperiale
Il Parco culturale della Sibaritide, l'attrattore di Rocca Imperiale, il Castello.
Rocca Imperiale: nasce il laboratorio per i derivati del limone
Rocca Imperiale ha vissuto una giornata molto importante: è stato inaugurato l'unico laboratorio in Calabria per i derivati del limone IGP. La consegna dell’opera alla comunità rappresenta un'altra importante sfida vinta dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Ranù, che ha trasformato una cattedrale nel deserto in un laboratorio che, oltre ad essere un potente marcatore identitario, rappresenta un volano di sviluppo per l'economia di tutto il territorio. La realizzazione della struttura, dalla forte valenza sociale ed economica, è stata resa possibile anche grazie all’importante contributo della Regione Calabria, particolarmente attenta alle esigenze di questo territorio che, grazie all’eccellenza del suo limone IGP, alle bellezze ambientali, storiche e paesaggistiche, rappresenta un grande attrattore, sia dal punto di vista turistico che economico, per tutta la Calabria.
Volo di palloncini multicolor. Inizia Il Paese della Poesia in festa.
È qui la festa? Con il lancio dei palloncini multicolor gonfiati ad elio, inizia Il Paese della Poesia in festa, un altro appuntamento abituale del festival Il Federiciano: un momento di intrattenimento con musiche, canti, balli, e la degustazione di prodotti tipici locali.
La festa è nella piazza della Chiesa Madre di Rocca Imperiale, ribattezzata come Piazza dei Poeti Federiciani, in onore ai poeti che giungono da tutta Italia e dall'estero per assistere al festival e per conoscere il grazioso borgo calabrese, diventato dimora della poesia con le stele poetiche affisse ai muri delle case.
Il festival Il Federiciano, con direttore artistico Giuseppe Aletti, è realizzato dalla Aletti Editore, con il sostegno del Comune di Rocca Imperiale e della Regione Calabria.
Taverna: chiesa di San Domenico
Interno della chiesa di San Domenico dove si custodiscono opere del grande Mattia Preti
308° Video Il Sentiero dell'Ossario Chiesa di San Martino Ave Maria
308° Video realizzato il 10 Febbraio 2015 da: ... Il Sentiero dell'Ossario ... Di Giovanni Ranaldo ... Ginosa (TA) Nel Mondo ... Puglia ... Italia ... Colonna sonora Ave Maria
Cantata da Vito Galli & C.
Montegiordano
Il Parco culturale della Sibaritide, l'attrattore di Montegiordano, il Castello.
FESTA NAZIONALE DEL PLEINAIR A SANT’AGATA DI PUGLIA
La Web TV di PleinAir, con Martino Cazzorla, ha seguito, a Sant’Agata di Puglia, la Festa Nazionale del PleinAir.
Dodici edizioni di una festa che ha riunito in tutta Italia gli amanti dell’abitar viaggiando con il benvenuto del Sindaco di Sant’Agata di Puglia a tutti gli equipaggi, la consegna del materiale informati¬vo e una targa ricordo di accoglienza.
Vicoli di un centro storico che in più punti del paese offre spazi per sostare con i camper per visitare strade e palazzi con i tipici portali, con stemmi e simboli, prezioso patrimonio scultoreo, oggi “Parco Urbano delle Opere in Pietra”.
È la visita guidata nel centro storico, con il supporto della Pro Loco, tra piazzette letterarie dove poter sostare per la lettura e le bibliocabine dedicate alla custodia dei libri. Tra queste strade c’è anche la casa di Tony Sant’Agata, il cantante Antonio Morese che qui, a Sant’Agata di Puglia ha avuto i natali.
Tante le chiese e le chiesette e la chiesa Madre di San Nicola. Nel sottosuolo si visitano i trappeti, i frantoi rupestri per la molitura delle olive, come quello della Famiglia Nova.
Luoghi di un mondo contadino che ripete ancora oggi i gesti antichi della spremitura dell’uva, mentre il mosto fermenta. Profumi e delizie della cucina semplice e genuina pugliese.
Poi si sale ancora sulla parte alta del paese dove il castello Imperiale, rocca inespugnabile nel medioevo fa la guardia agli Appennini della Daunia. Alte le mura che lo circondano e anche ampi gli spazi interni con il cortile, la chiesetta, i sotterranei e tanto altro ancora da visitare.
Chiese Conventi e Monasteri di Cosenza
Cosenza ospita un cospicuo numero di Chiese, Conventi e Monasteri, luoghi di culto di grande valenza storica oltre che spirituale, all'interno dei quali, ogni giorno, migliaia di fedeli si riversano rivolgendo le proprie odi al Signore.
P za san Bernardino da Siena, chiesa omonima e Castello di Bernalda
La storia del Castello è stata ricavata da Wikipedia
Gioiosa Ionica - Video panoramico
Video panoramico di Gioiosa Ionica Reggio Calabria, con riprese aeree effettuate con il mio Drone.
Roccella J: Castello dei Carafa
Il Castello della Rupetta (o della Rupella), posto su un costone roccioso sul mar Jonio, fu fondato nel XV secolo, in periodo angioino, dal primo Marchese di Roccella Galeotto Bardassino. Fu eretto con la funzione di postazione difensiva costiera e risultava infatti munito di numerose fortificazioni. Adibito nei secoli a rocca feudale, venne rinforzato nella struttura in età aragonese da Antonio Centelles e successivamente rimaneggiato e ristrutturato nel settecento dai Carafa della Spina (1479-1806, da cui la denominazione spesso utilizzata di Palazzo Carafa). Durante il periodo settecentesco dei Carafa della Spina il castello assunse l'aspetto di palazzo feudale arricchendosi di elementi decorativi architettonici quali, ad esempio, il portale lapideo riccamente decorato ed il balcone su mensole calcaree scolpite e figurate (mascheroni), tuttora visibile. Le torri ed i bastioni della cinta muraria sono ascrivibili invece ai secoli XV-XVI. I caratteri del castello sono quelli di residenza signorile, la pianta è pressocchè quadrilatera con cortile interno e chiesa annessa antistante la piazza su cui affaccia anche il palazzo. Evidenti sono i possenti contrafforti lungo le pareti, aggiunti alla muratura originale nel periodo di trasformazione del castello in residenza ad opera dei Carafa durante la seconda metà del '600. Del castello originario rimane solo il basamento a scarpa che ne costituisce il perimetro. La struttura del palazzo è mista, costituita da pietrame di varia pezzatura con ricorsi in laterizio e soluzioni basamentali d'angolo in blocchi di pietra calcarea. A livello formale, di notevole interesse è il balcone monumetale sorretto da mensole scolpite a figure (mascheroni in pietra calcarea), le lesene e le cornici in cotto, i cordoni e i davanzali in pietra. Il palazzo si snoda intorno ad una corte centrale caratterizzata da un selciato a forma di stella i cui quattro bracci degli otto che la costituiscono fungevano da canali di scolo delle acque piovane. Dal cortile si aveva l'accesso diretto ai locali disposti al pian terreno ed adibiti a servizi (cucine, stalle, magazzini) e l'affaccio su un pozzo incassato nella muratura. Su questa stessa parete trova posto una scala a chiocciola in pietra calcarea, tuttora in buono stato di conservazione. Dal cortile interno, tramite una scala in pietra calcarea, si accedeva ai piani superiori che ospitavano gli appartamenti dei principi. I soffitti, in corso di restauro, presentano volte a crociera e ciò che rimane della pavimentazione settecentesca è un cumulo di mattonelline in cotto di forma ottagonale. In corrispondenza del balcone monumenatale, al primo piano, è la sala ottagonale in cui si pensa che il principe Carafa tenesse importanti riunioni o recitasse le sue preghiere. Si rileva una nicchia per ogni lato. Attualmente sono in corso lavori di restauro. Annessa al castello è una chiesa classicheggiante, in stile jonico, eretta dai Carafa e divenuta Matrice dell'Università civica. La chiesa, addossata al palazzo con campanile passante, fu chiusa al culto dopo il terremoto del 1905 ed in sua sostituzione venne eretta nel nuovo centro abitato di Roccella Jonica una nuova Cattedrale. Di rilevante importanza è inoltre la torre di guardia detta di Pizzofalcone (o dela Rocha de la misma terra), posta in direzione ovest, su uno sperone roccioso, con cui il castello comunicava a vista. Di forma circolare, la torre è probabilemente preesistente al sistema difensivo torriero progettato dal marchese Fabrizio Pignatelli su commissione del vicerè di Napoli Pedro de Toledo.
Descrizione da
#trasparenzacalabreseinrete
foto Gianpiero Taverniti- Referente Dipartim Cultura Identita' CALABRIA -FdI-AN
MUSICA MEDIEVALE
Trebisacce Albidona Mostarico Tour Bike
Calabria ,Cosenza,Trebisacce sulla costa Jonica nel golfo di Sibari.Tour Bike di Km 42 e m.1300 di dislivello passando per la costa e poi alla Torre di Albidona e salendo costeggiando il fiume Avena fino a raggiungere Albidona m.810 s.l.m. e poi ritorno verso Monte Mostarico e discesa finale a Trebisacce
Meio dia, Catedral de Nápoles...
Meio dia, Catedral de Nápoles...
Rocca Janula, Cassino (FR), 25-04-2019
Taranto - Visita al Castello Aragonese
... chiamato Castel Sant'Angelo, pare essere un 'dono' della Marina Militare che in passato ne ha impedito la demolizione, chiedendolo come sede, e che ora garantisce visite guidate gratis tutti i giorni e fino alle ore 1:30 di notte!
Le Campane di Valgattara (2).
Le campane della Parrocchia di Valgattara, Monghidoro, (Appennino Emiliano, Italy) nel giorno della festa del Patrono San Bartolomeo 24 agosto 2015. Doppio le 40 eseguito dai campanari: Romano Tedeschi, Bruno Righini, Giuseppe Galeotti, Claudio Musolesi, Marino Lorenzini. Riprese di Gilberto Tedeschi.
La costruzione del campanile attuale di Valgattara fu iniziata nel 1927 e inaugurato il 24 agosto 1938. Il campanile contiene un concerto di 4 campane che furono fuse (assieme alle gemelle di San Benedetto del Querceto) nel 1894 dalla Premiata Fonderia Giuseppe Brighenti. E sono dedicate a Dio Salvatore, Santa Maria del Rosario, Sant'Antonio da Padova, e San Bartolomeo Patrono di Valgattara).