Correggio, riaperta a sette anni dal terremoto la basilica di San Quirino
REGGIO EMILIA. Folla nell basilica di San Quirino per la prima messa officiata dopo i lavori di consolidamento e restauro necessari a seguito del terremoto del 2012. L'apertura della basilica correggese è avvenuta in occasione della festa del santo patrono. La basilica era stata chiusa per ragioni di sicurezza all'indomani del sisma di 7 anni fa che aveva danneggiato anche la torre civica adiacente alla facciata. Gli interventi, finanziati dal commissario delegato alla ricostruzione, sono costati oltre 858mila euro, mentre la parrocchia ha raccolto la somma necessarie al restauro pittorico.Video Enrico Rossi
Le campane di san rocco (San Quirino, Pordenone)
Campane suonate manualmente della Chiesa di San Rocco in san quirino, provincia di Pordenone
Le campane sono state fuse dalla fonderia colbacchini.
Tonalità DO 3
santi martiri 2015 San Quirino e Candido
Bella rievocazione del martirio dei Quaranta martiri di Sebaste in Armenia,dei quali due sono i nostri padroni di Montalto di Castro San Quirino e Candido
4.Maurice Gustave Duruflé. Messe Cum Jubilo op. 11 (1966). Kyrie.
Giovedì 26 marzo 2015 Chiesa di San Quirino, UDINE.
SERATE D'ORGANO PRIMAVERA 2015 Parrocchia di San Quirino
ELISABETTA TONIZZO, Organo
CLAUDIO ZINUTTI, Solista
ALESSANDRO DRIGO, Direttore
OFFICIUM CONSORT
Il fascino e la bellezza del canto monodico hanno da sempre ispirato i compositori di varie epoche musicali, dal barocco sino ai giorni nostri, i quali hanno potuto attingere da questo ricco patrimonio per restituire, in particolare al canto gregoriano, una sorta di seconda giovinezza: non di rado infatti, soprattutto recentemente, è possibile ascoltare esecuzioni vocali o strumentali nelle quali vi è una chiara matrice di origine modale quale tema ispiratore, tema che rimanda l'ascoltatore a sonorità arcaiche pur calate magari in un'atmosfera contemporanea.
Questa apparente contrapposizione, una sorta di Concordia Discors tra la semplicità e l'austerità del canto gregoriano e le sonorità raffinate e ricche di sfumature tipiche della musica francese del secolo scorso, è il tema che muove l'Officium Consort in questo nuovo progetto musicale: la possibilità di proporre, a fianco del repertorio gregoriano che è ormai da anni patrimonio consolidato del coro, una sorta di rielaborazione dello stesso in chiave moderna nelle composizioni di Maurice Duruflé, sicuramente uno tra i più rappresentativi compositori francesi del secolo passato, che nella stesura delle sue opere ha spesso attinto all'antico, traendone le fondamenta delle sue composizioni.
Maurice Gustave Duruflé (Louviers 1902 - Parigi 1986), fu compositore ed organista titolare a St. Etienne-du-Mont a Parigi per più di 40 anni. Dell'intero suo corpus compositivo l'Officium Consort propone l'ascolto di due tra le composizioni sacre più conosciute: il trittico Prélude, Adagio et Choral varié sur le Veni Creator op. 4 (1930) per coro virile ed organo, e la Messe Cum Jubilo op. 11 (1966) per baritono solista e coro virile, nella prima versione scritta che prevede l'accompagnamento d'organo.
Nel prima caso si tratta di un'opera strutturata in tre tempi ben distinti, basata interamente sul tema del Veni Creator Spiritus,inno gregoriano dedicato allo Spirito Santo che viene cantato nell'ufficio delle Lodi e dei Vespri della festività di Pentecoste. Nell'elaborazione di Duruflé il tema viene sviluppato dall'organo solista nei primi due tempi del brano, per poi comparire in alternatim con la Schola nel terzo tempo, durante il quale si ha un'alternanza tra i versetti gregoriani ed una sorta di variazione sul tema eseguita dall'organo solo, che termina con la solenne variazione finale eseguita con la maestosità e la ricchezza timbrica propria dei grandi organi francesi per i quali è scritta questa musica e sui quali l'autore abitualmente suonava.
Nel caso della Messe Cum Jubilo l'autore ha riproposto, suddivisa nelle diverse parti in cui è composta, la Missa In Solemnitatis et festis Beatæ Mariæ Virginis, conosciuta ai più come la Missa Cum Jubilo: in questo caso il tema gregoriano delle varie parti costituenti la messa (Kyrie, Gloria, Sanctus - Benedictus, Agnus Dei) è trattato e riproposto con una precisa aderenza sia alla monodia che ai neumi, quasi a farlo divenire una sorta di gregoriano mensuralizzato che, di volta in volta, diviene il cantus firmus delle varie voci, passando dagli strumenti al coro ed al baritono solista.
In questa composizione, così come in quasi tutte le opere di Duruflé che hanno un dichiarato rimando all'antico, risulta sempre immediatamente percepibile il tema gregoriano ispiratore, ed interessante diventa lo scoprire come, attraverso le sonorità eteree proprie dei compositori francesi del secolo scorso (e di Duruflé in particolare) questo assuma nuove dimensioni e nuovi colori, mai sminuito dalle armonie contemporanee, semmai innalzato e reso, se possibile, ancora più solenne e maestoso.
Da un confronto che, sulla carta appare quantomeno azzardato (in fin dei conti si parla di 12 secoli di differenza), all'ascolto appare chiaro quanto in realtà la monodia antica sia ad oggi estremamente attuale, e quanto l'eredità del gregoriano abbia influenzato e stia ancora influenzando i compositori d'ogni epoca.
Reggio Emilia, le nuove luci fanno brillare la Basilica della Ghiara
Inaugurato ufficialmente il nuovo impianto illuminotecnico della Basilica della Ghiara, che oltre a valorizzare i dipinti presenti all'interno dell'edificio è stato pensato anche per privilegiare una parte della struttura architettonica risalente al Seicento. Il sistema di illuminazione a led è andato sostituire quello montato in precedenza nel 1997, che nel frattempo era diventato obsoleto. Video di Enrico Rossi
maronna ra' nevè Molinà e' Vietrì ncopp'o' mar
Ciao a tutti mi chiamo giuseppe melchiorre sono italiano e precisamente di salerno, siete i benvenuti al mio canale qui potrete trovare tante notizie di ogni genere dal paranormale,a delle ricette di cucina,a teorie sugli ufo,sui misteri,parlo in generale di qualsiasi argomento e siccome voglio distinguermi dagli altri canali i titoli dei miei video sono in dialetto napoletano ossia il mio dialetto salernitano che è uguale a quello napoletano
Oggi in questa mia diretta ho fatto vedere l'uscita dalla chiesa della Madonna della neve a Molina vietri sul mare che si celebra ogni anno puntualmente dopo la funzione viene regalata anguria a tutti gratis
Siamo in un paese democratico dove l'informazione è libera e indipendente.
La libertà d'informazione è un'estensione del concetto di libertà di parola, un diritto umano riconosciuto nell'ambito del diritto internazionale, oggi ricompreso nel concetto più generale di libertà di espressione con qualsiasi mezzo, ossia in forma orale, scritta, attraverso la stampa, internet o qualunque forma esso sia l'informazione di ciò che accade nel mondo o nella nostra nazione come terremoti cambiamenti del tempo temporali o fatti accaduti realmente non possono essere proprietà di nessuno in quanto sono tutte di pubblico dominio
Art. 21 della Costituzione Italiana
Diritti e doveri dei cittadini
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione .
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi.
Non possono essere considerati contenuti ripetitivi argomenti come il meteo,terremoti,inondazioni,siccità,tsunami,eruzioni vulcaniche,cambiamenti climatici, e tanto altro in quanto sono informazioni che possono cambiare ogni singolo giorno ora o minuto la ripetizione è da considerarsi secondo la legge solo nel caso in cui si scrivono,si stampa,o si ripete in forma audio lo stesso argomento parola per parola e fa riferimento al medesimo giorno e anno questa secondo la costituzione è ripetizione.
L'informazione che cambia giorno mese e anno non può considerarsi ripetitiva in quanto è soggetta a variazioni
Esempio classico a scopo solo informativo
Previsioni del tempo per oggi sabato 8 giugno 2019
Previsioni del tempo per oggi domenica 9 giugno 2019
Oggi 8 giugno 2019 improvvisamente un temporale si è abbattuto in Toscana
Nei primi due esempi non c'è ripetizione in quanto la data è diversa il giorno altrettanto
sabato 8 giugno o domenica 9 giugno sono completamenti diversi
Nel terzo esempio il meteo come ben tutti sappiamo è soggetto a variazioni
in questo momento c'è il sole ma tra due minuti potrebbe esserci forte pioggia e neanche qui c'è ripetizione
I fenomeni naturali come il meteo,eruzioni vulcaniche,terremoti,e altri fenomeni naturali che avvengono sul nostro pianeta e nello spazio non sono in nessun modo contenuti di terze parti o proprietà di qualcuno sono di pubblico dominio cioè di tutti.
L’Italia si impegna a rispettare la libertà di stampa sia in virtù del dettato costituzionale che degli obblighi assunti nei confronti dell’Unione europa, di cui è un membro fondatore. Infatti, anche la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione ne prevede la tutela e riconosce la piena libertà di espressione e informazione
25° Parrocchia _ Benedizione banchi
Messa nel 25° della Parrocchia Madonna della Fiducia in Tivoli
5.Maurice Gustave Duruflé. Messe Cum Jubilo op. 11 (1966). Gloria.
Giovedì 26 marzo 2015 Chiesa di San Quirino, UDINE.
SERATE D'ORGANO PRIMAVERA 2015 Parrocchia di San Quirino
ELISABETTA TONIZZO, Organo
CLAUDIO ZINUTTI, Solista
ALESSANDRO DRIGO, Direttore
OFFICIUM CONSORT
Il fascino e la bellezza del canto monodico hanno da sempre ispirato i compositori di varie epoche musicali, dal barocco sino ai giorni nostri, i quali hanno potuto attingere da questo ricco patrimonio per restituire, in particolare al canto gregoriano, una sorta di seconda giovinezza: non di rado infatti, soprattutto recentemente, è possibile ascoltare esecuzioni vocali o strumentali nelle quali vi è una chiara matrice di origine modale quale tema ispiratore, tema che rimanda l'ascoltatore a sonorità arcaiche pur calate magari in un'atmosfera contemporanea.
Questa apparente contrapposizione, una sorta di Concordia Discors tra la semplicità e l'austerità del canto gregoriano e le sonorità raffinate e ricche di sfumature tipiche della musica francese del secolo scorso, è il tema che muove l'Officium Consort in questo nuovo progetto musicale: la possibilità di proporre, a fianco del repertorio gregoriano che è ormai da anni patrimonio consolidato del coro, una sorta di rielaborazione dello stesso in chiave moderna nelle composizioni di Maurice Duruflé, sicuramente uno tra i più rappresentativi compositori francesi del secolo passato, che nella stesura delle sue opere ha spesso attinto all'antico, traendone le fondamenta delle sue composizioni.
Maurice Gustave Duruflé (Louviers 1902 - Parigi 1986), fu compositore ed organista titolare a St. Etienne-du-Mont a Parigi per più di 40 anni. Dell'intero suo corpus compositivo l'Officium Consort propone l'ascolto di due tra le composizioni sacre più conosciute: il trittico Prélude, Adagio et Choral varié sur le Veni Creator op. 4 (1930) per coro virile ed organo, e la Messe Cum Jubilo op. 11 (1966) per baritono solista e coro virile, nella prima versione scritta che prevede l'accompagnamento d'organo.
Nel prima caso si tratta di un'opera strutturata in tre tempi ben distinti, basata interamente sul tema del Veni Creator Spiritus,inno gregoriano dedicato allo Spirito Santo che viene cantato nell'ufficio delle Lodi e dei Vespri della festività di Pentecoste. Nell'elaborazione di Duruflé il tema viene sviluppato dall'organo solista nei primi due tempi del brano, per poi comparire in alternatim con la Schola nel terzo tempo, durante il quale si ha un'alternanza tra i versetti gregoriani ed una sorta di variazione sul tema eseguita dall'organo solo, che termina con la solenne variazione finale eseguita con la maestosità e la ricchezza timbrica propria dei grandi organi francesi per i quali è scritta questa musica e sui quali l'autore abitualmente suonava.
Nel caso della Messe Cum Jubilo l'autore ha riproposto, suddivisa nelle diverse parti in cui è composta, la Missa In Solemnitatis et festis Beatæ Mariæ Virginis, conosciuta ai più come la Missa Cum Jubilo: in questo caso il tema gregoriano delle varie parti costituenti la messa (Kyrie, Gloria, Sanctus - Benedictus, Agnus Dei) è trattato e riproposto con una precisa aderenza sia alla monodia che ai neumi, quasi a farlo divenire una sorta di gregoriano mensuralizzato che, di volta in volta, diviene il cantus firmus delle varie voci, passando dagli strumenti al coro ed al baritono solista.
In questa composizione, così come in quasi tutte le opere di Duruflé che hanno un dichiarato rimando all'antico, risulta sempre immediatamente percepibile il tema gregoriano ispiratore, ed interessante diventa lo scoprire come, attraverso le sonorità eteree proprie dei compositori francesi del secolo scorso (e di Duruflé in particolare) questo assuma nuove dimensioni e nuovi colori, mai sminuito dalle armonie contemporanee, semmai innalzato e reso, se possibile, ancora più solenne e maestoso.
Da un confronto che, sulla carta appare quantomeno azzardato (in fin dei conti si parla di 12 secoli di differenza), all'ascolto appare chiaro quanto in realtà la monodia antica sia ad oggi estremamente attuale, e quanto l'eredità del gregoriano abbia influenzato e stia ancora influenzando i compositori d'ogni epoca.
Un canto, un aiuto
Registrazione della serata di beneficenza organizzata dalla schola cantorum della Parrocchia S.Andrea Apostolo di Mafalda a favore delle persone colpite dal sisma del 24 Agosto 2016.
7.Maurice Gustave Duruflé. Messe Cum Jubilo op. 11 (1966). Benedictus.
Giovedì 26 marzo 2015 Chiesa di San Quirino, UDINE.
SERATE D'ORGANO PRIMAVERA 2015 Parrocchia di San Quirino
ELISABETTA TONIZZO, Organo
CLAUDIO ZINUTTI, Solista
ALESSANDRO DRIGO, Direttore
OFFICIUM CONSORT
Il fascino e la bellezza del canto monodico hanno da sempre ispirato i compositori di varie epoche musicali, dal barocco sino ai giorni nostri, i quali hanno potuto attingere da questo ricco patrimonio per restituire, in particolare al canto gregoriano, una sorta di seconda giovinezza: non di rado infatti, soprattutto recentemente, è possibile ascoltare esecuzioni vocali o strumentali nelle quali vi è una chiara matrice di origine modale quale tema ispiratore, tema che rimanda l'ascoltatore a sonorità arcaiche pur calate magari in un'atmosfera contemporanea.
Questa apparente contrapposizione, una sorta di Concordia Discors tra la semplicità e l'austerità del canto gregoriano e le sonorità raffinate e ricche di sfumature tipiche della musica francese del secolo scorso, è il tema che muove l'Officium Consort in questo nuovo progetto musicale: la possibilità di proporre, a fianco del repertorio gregoriano che è ormai da anni patrimonio consolidato del coro, una sorta di rielaborazione dello stesso in chiave moderna nelle composizioni di Maurice Duruflé, sicuramente uno tra i più rappresentativi compositori francesi del secolo passato, che nella stesura delle sue opere ha spesso attinto all'antico, traendone le fondamenta delle sue composizioni.
Maurice Gustave Duruflé (Louviers 1902 - Parigi 1986), fu compositore ed organista titolare a St. Etienne-du-Mont a Parigi per più di 40 anni. Dell'intero suo corpus compositivo l'Officium Consort propone l'ascolto di due tra le composizioni sacre più conosciute: il trittico Prélude, Adagio et Choral varié sur le Veni Creator op. 4 (1930) per coro virile ed organo, e la Messe Cum Jubilo op. 11 (1966) per baritono solista e coro virile, nella prima versione scritta che prevede l'accompagnamento d'organo.
Nel prima caso si tratta di un'opera strutturata in tre tempi ben distinti, basata interamente sul tema del Veni Creator Spiritus,inno gregoriano dedicato allo Spirito Santo che viene cantato nell'ufficio delle Lodi e dei Vespri della festività di Pentecoste. Nell'elaborazione di Duruflé il tema viene sviluppato dall'organo solista nei primi due tempi del brano, per poi comparire in alternatim con la Schola nel terzo tempo, durante il quale si ha un'alternanza tra i versetti gregoriani ed una sorta di variazione sul tema eseguita dall'organo solo, che termina con la solenne variazione finale eseguita con la maestosità e la ricchezza timbrica propria dei grandi organi francesi per i quali è scritta questa musica e sui quali l'autore abitualmente suonava.
Nel caso della Messe Cum Jubilo l'autore ha riproposto, suddivisa nelle diverse parti in cui è composta, la Missa In Solemnitatis et festis Beatæ Mariæ Virginis, conosciuta ai più come la Missa Cum Jubilo: in questo caso il tema gregoriano delle varie parti costituenti la messa (Kyrie, Gloria, Sanctus - Benedictus, Agnus Dei) è trattato e riproposto con una precisa aderenza sia alla monodia che ai neumi, quasi a farlo divenire una sorta di gregoriano mensuralizzato che, di volta in volta, diviene il cantus firmus delle varie voci, passando dagli strumenti al coro ed al baritono solista.
In questa composizione, così come in quasi tutte le opere di Duruflé che hanno un dichiarato rimando all'antico, risulta sempre immediatamente percepibile il tema gregoriano ispiratore, ed interessante diventa lo scoprire come, attraverso le sonorità eteree proprie dei compositori francesi del secolo scorso (e di Duruflé in particolare) questo assuma nuove dimensioni e nuovi colori, mai sminuito dalle armonie contemporanee, semmai innalzato e reso, se possibile, ancora più solenne e maestoso.
Da un confronto che, sulla carta appare quantomeno azzardato (in fin dei conti si parla di 12 secoli di differenza), all'ascolto appare chiaro quanto in realtà la monodia antica sia ad oggi estremamente attuale, e quanto l'eredità del gregoriano abbia influenzato e stia ancora influenzando i compositori d'ogni epoca.
Il ricordo della visita di Benedetto XVI al Torrino
Siamo al Torrino, quartiere di Roma sud, nella parrocchia San Giovanni Battista de La Salle. Papa Benedetto XVI la visita il 4 marzo del 2012. È passato un anno, ma le emozioni sono sempre vive.
Campane della Basilica di San Marino in Città di San Marino (RSM) v.329
Plenum Solenne ascendente (dura 4:40 minuti) delle 12:00 nel giorno della Festa Patronale e Nazionale di San Marino, 3 settembre 2018
Concerto di 7 campane in Mib3 maggiore crescente col salto di VII fuse da Daciano Colbachini e Figli di Padova ed elettrificate a slancio originariamente dalla Capanni ma attualmente in manutenzione dalla Alba di Tavoleto (PU) che ha mantenuto interamente la meccanica originale e gestite da un Ecat Cronos20 con il pannello manuale che possiede ancora le levette per le distese e la tastierina per gli elettrobattenti del precedente programmatore.
Video che rappresenta un sogno che si avvera, riprendere ma soprattutto sentire queste meravigliose campane.
Un concerto davvero unico che nel video, seppur l'audio sia ottimo, non si può assaporare appieno questo meraviglioso suono che sta a dimostrare quanto la Colbachini di Padova sia stata un'ottima fonderia, che ha prodotto veramente dei bellissimi concerti (questo veramente tra i migliori, oltre che della fonderia stessa, rientra anche tra i migliori che abbia mai sentito).
Dopo aver scoperto questo stupendo concerto grazie ai video di campanaro 67 e in particolare di quello di Musicista97 dell'anno scorso ho deciso di riprenderlo anche io.
Dopo essermi messo d'accordo con Francesco (Musicista97) per trovarci dato che sarebbe venuto anche lui a San Marino anche quest'anno, ho confermato di venire a sentire questo meraviglioso concerto.
Dopo circa 3 ore e mezza di macchina siamo arrivati a San Marino e, dopo aver preso la funivia da Borgo Maggiore, ci siamo trovati con Francesco davanti alla Basilica.
Come prima cosa siamo entrati in chiesa e grazie ad una gentile signora siamo riusciti a vedere il programmatore (di cui parlo all'inizio della descrizione nei dati).
Subito dopo ci siamo messi in postazione e abbiamo atteso l'Angelus.
Puntualissima a mezzogiorno uno scatto e.....PLENUM ASCENDENTE di quasi 5 minuti.
L'emozione era alle stelle, davvero una meraviglia...dal vivo poi, sono ancora più belle.
Dopo abbiamo passato parte del primo pomeriggio con Francesco e siamo tornati a casa.
Mi scuso per le poche riprese panoramiche ma per problemi con il tempo e le manifestazioni del patrono sono riuscito a fare solo una ripresa esterna.
I (Maria Misericordia): Mib3 crescente, fusa da Daciano Colbachini e Figli di Padova;
II (San Marino): Fa3 crescente, fusa da Daciano Colbachini e Figli di Padova;
III (San Leo): Sol3 crescente, fusa da Daciano Colbachini e Figli di Padova;
IV (San Quirino): Lab3 crescente, fusa da Daciano Colbachini e Figli di Padova;
V (Sant'Agata): Sib3 crescente, fusa da Daciano Colbachini e Figli di Padova;
VI (SS. F.M.R.S.): Do4 crescente, fusa da Daciano Colbachini e Figli di Padova;
VII (San Pietro): Mi4 calante, fusa da Daciano Colbachini e Figli di Padova;
Video dedicato a Francesco (Musicista97) cui dedico e ringrazio per la bellissima giornata passata insieme
Video 329
Don Crescenzo Abbate
Le accuse a Don Crescenzo Abbate in una registrazione dell'aprile 2016
Unione Campanari Reggiani dalla torre di San Quirino di Correggio 21/10/2018
In occasione della fiera di San Luca a Correggio, i campanari di Unione Campanari Reggiani suonano dalla torre dopo i lavori di restauro, proprio per questo motivo, durante l'introduzione effettuata dal banchettista i campanari si fermano di tanto in tanto per le regolazioni di precisione delle corde prima della discesa della campana maggiore e l'inizio del segno.
Ecco la prima suonata del pomeriggio.
Scampanottate al Duomo dei Santi Pietro e Paolo a Mortegliano (UD)
Mortegliano (UD)
Duomo dei Santi Pietro e Paolo
Concerto di 4 campane in La2 a slancio friulano più un sonello in Mib4 a slancio:
1^:
anno di fusione: 1963
fonditore: Alfonso Clocchiatti di Colugna (UD)
dedica: Sancti Ioseph (defunctorum)
diametro: 1.696 cm ca.
peso: 2.880 kg ca.
nota nominale: La2
2^:
anno di fusione: 1963
fonditore: Alfonso Clocchiatti di Colugna (UD)
dedica: Mariae in coelum Assumptae
diametro: 1.513 mm ca.
peso: 2.020 kg ca.
nota nominale: Si2
3^:
anno di rifusione: 1967
fonditore: Alfonso Clocchiatti di Colugna (UD)
dedica: Sanctorum Petri et Pauli
diametro: 1.360 mm ca.
peso: 1.420 kg ca.
nota nominale: Do#3
4^:
anno di fusione: 1963
fonditore: Alfonso Clocchiatti di Colugna (UD)
dedica: Sanctae familiae Iesu, Mariae et Ioseph (migrantium)
diametro: 1.256 mm ca.
peso: 1.200 kg ca.
nota nominale: Re3
sonello:
anno di fusione: 1959 ?
fonditore: Lucio Broili di Udine
dedica: ?
diametro: 599 mm ca.
peso: 117 kg ca.
nota nominale: Mib4
Il campanile è considerato il simbolo del paese. Eretto tra il 1957 ed il 1959 dall'architetto udinese Pietro Zanini, interamente in cemento armato, con i suoi 113,20 metri è il più alto d'Italia.
Il concerto attualmente presente sul campanile di Mortegliano venne fuso a seguito dell'incrinatura di uno dei bronzi del precedente concerto, posto sul campanile che esisteva prima dell'attuale. Il concerto precedente era composto di 5 campane in scala lidia di Sib2 (Sib2, Do3, Re3, Mi3, Fa3). Le tre centrali erano le originali, fuse da Broili nel 1922 mentre la maggiore e la minore vennero successivamente aggiunte nel 1959 sempre da Broili. Quasi sicuramente il campanello venne fuso in questa occasione ma non riportando la data non vi è la certezza piena (fonte di BellRinger Deveà).
Per sapere la storia completa del campanile di Mortegliano clicca qui:
Suonate festive e Scampanottate per la messa festiva delle ore 10:30 di domenica 27 gennaio:
- ore 9:30 Battiore e Dopli delle 3 campane maggiori ripreso dal basso
- ore 9:45 Dopli delle 3 campane maggiori registrato durante la salita al campanile
- ore 10:00 Battiore e Plenum discendente di apertura a 4 campane
- Scampanottata
- ore 10:15 Distesa del sonello come ultimo richiamo alla messa festiva delle ore 10:30
- Ave Maria
- Battiore delle 10:30
- Scampanottata
- Dopli finale delle 3 campane maggiori
- Battiore delle 12:30
Per chi fosse interessato, questa è la programmazione delle campane di Mortegliano (UD):
Feriale:
- ore 7:00 Distesa della 2^ campana per l'Ave Maria mattutina feriale.
- ore 8:00 Distesa della 3^ campana
- ore 8:15 Distesa del sonello
per la messa feriale delle ore 8:30.
- ore 12:00 Distesa della 2^ campana per l'Angelus feriale.
- ore 20:00 Distesa della 2^ campana per l'Ave Maria Serale feriale.
- ore 22:00 Distesa della 1^ campana per il De Profundis.
domenica e festivi:
- ore 7:00 Distesa della2^ campana per l'Ave Maria mattutina festiva.
- ore 8:00 Dopli delle 3 campane maggiori
- ore 8:15 Distesa del sonello
per la messa festiva delle ore 8:30.
- ore 9:30 Dopli delle 3 campane maggiori
- ore 9:45 Dopli delle 3 campane maggiori
- ore 10:00 Dopli delle 3 campane maggiori
- ore 10:15 Distesa del sonello
per la messa festiva delle ore 10:30.
ore 12:00 Distesa della 2^ campana per l'Angelus festivo.
- ore 18:30 Dopli delle 3 campane maggiori
- ore 18:45 Distesa del sonello
per la messa festiva delle ore 19:00 (in inverno la messa è alle 18:00 quindi alle 17:30 suona il Dopli delle 3 campane maggiori e alle 17:45 suona il sonello a distesa).
- ore 20:00 Distesa della 2^ campana per l'Ave Maria serale festiva.
- ore 22:00 Distesa della 1^ campana per il De Profundis.
- Agonia: distesa lunga della 1^ campana.
- Rosario: 30 minuti prima distesa della 4^ campana con durata lunga.
- Funerale: 60 minuti prima Dopli delle 3 campane minori, 30 minuti prima distesa della 1^ campana, 15 minuti prima distesa del sonello, entrata del funerale non suona niente e all'uscita distesa della 1^ campana.
Giornata in amicizia dei campanari di Leffe
Filmati dalla giornata di amicizia tenutasi l'11 agosto 2011 a Leffe. Gli allevi campanari di Leffe e Casnigo eseguono Suonata di Bernardì, Mazurca di Leffe, Suonata serale. Tarcisio Beltrami esegue una Suonata di Gandino (racconta di averla ascoltata ottant'anni fa quando lavorava a Gandino) su tastiera di tubi costruita da Abele Gelmi di Leffe. Segue Abele Gelmi, che segue la suonata numero 23 composta da Quirino Piccinali di Gandino (detto manòt), presente nel quaderno delle suonata di Gandino, all'interno di una pubblicazione del 1986 di Valter Biella dal titolo 'I suoni delle campane'. Le campanine eseguono una Marcia di Casnigo. Segue 'Il trotto', suonata ottocentesca di Leffe per otto campane che ricorda precisamente il rumore e il ritmo degli zoccoli dei cavalli che passavano in piazza a Leffe. Chiude la sequenza un breve frammento di 'Piemontesina', con accompagnamento del mandolino.
CAMPANON e Scampanottate alla Chiesa Parr. della Natività di Maria S. a Castello di Godego (TV)
Castello di Godego (TV)
Chiesa Parrocchiale della Natività di Maria Santissima
Concerto di 3 campane in Si2 alla trevigiana non sincronizzate più un
sonello in Do4 alla trevigiana, elettrificate dalla ditta Vanin Mario di
Trebaseleghe (PD) e gestite da un computer ecat sirio 12:
1^:
anno di fusione: 1897
fonderia: Cavadini di Verona
nota nominale: Si2
2^:
anno di fusione: 1897
fonderia: Cavadini di Verona
nota nominale: Do#3
3^:
anno di fusione: 1916
fonderia: Cavadini di Verona
nota nominale: Re#3
sonello:
nota nominale: Do4
all'interno del campanile è presente in vecchio orologio meccanico con i pesi in pietra che corrono giù fino al piano terra del campanile che adesso è sostituito dall'attuale orologio elettronico. Inoltre questo campanile ha la particolarità di avere due grandi meridiane.
CAMPANON e Scampanottate in occasione dei 50 anni di sacerdozio e gli 80 anni di età del parroco e per la Messa delle ore 10:00 nella Festa patronale della Nativita di Maria Santissima (8 settembre 2019) in compagna di Livio Zambotto:
- Distesa di tutte e 3 le campane
- CAMPANON
- Ave Maria, suonata da me
- Scampanottata con la campana grande a distesa simulata
- CAMPANON
- Distesa del sonello come ultimo richiamo alla Messa delle ore 10:00,
suonato manualmente da Livio Zambotto
- Scampanottata con la campana grande a distesa, tirata a corda
CAMPANON e Scampanottate alla fine della Messa delle ore 10:00:
- Scampanottata con la campana grande a distesa simulata
- Ave Maria, suonata da me
- CAMPANON (All'improvviso si stacca la corda della 1^ campana durante la suonata.)
- ore 12:00 Battiore sulla 1^ campana e distesa discendente di tutte e 3 le campane per l'Angelus nella Festa patronale della Natività di Maria Santissima, ripreso dal basso (Da notare che l'orologio segna le
12:15 perchè è avanti di 14 minuti rispetto all'impianto campanario).
Video dedicato a Livio Zambotto che ringrazio moltissimo per avermi fatto suonare le campane e per la mattinata passata assieme.