The Lord Of The Rings - Banda di Gonzaga
The Lord Of The Rings - The Fellowship of The Ring
Howard Shore, arrangiamento di John Whitney
25 Marzo 2018, Concerto di Pasqua, Chiesa Matildica San Benedetto Abate di Gonzaga
Associazione Musicale Banda di Gonzaga diretta dal Maestro Brutti Massimiliano
Abbazia di San Benedetto in Polirone (MN)
L'abbazia fu fondata nel 1007 dal conte Tebaldo di Canossa (nonno paterno di Matilde) attraverso una donazione ai monaci benedettini di metà dei terreni che si trovavano tra i fiumi Po e Lirone, sito importante per garantire il controllo della navigazione fluviale. Del precedente insediamento romano abbiamo poche tracce.
Si trattava di un significativo centro spirituale, formato inizialmente da un piccolo nucleo di 7 monaci. Verso la metà dell'XI secolo Bonifacio di Canossa, signore del territorio, riedificò la chiesa, di cui rimangono pochi resti, e costruì l'oratorio di Santa Maria, tuttora esistente.
Tra il 1077 ed il 1130 il monastero di Polirone diventò in quel periodo un importante centro culturale, dotato di un celebre scriptorium, dove si trascrivevano i manoscritti sia per uso liturgico sia per studio.
Tra il 1115 e il 1632 ospitò la tomba di Matilde di Canossa, il cui corpo fu poi traslato nella basilica di San Pietro a Roma.
Visse poi almeno due secoli, XIII e XIV, di continua decadenza spirituale ed economica, aggravata dalle lotte contadine (dei contadini non pagati o sottopagati) contro il monastero, mentre molte famiglie mantovane cominciarono ad impadronirsi dei beni monastici.
Nel 1419 i Gonzaga, con Guido Gonzaga, divennero abati commendatari, cioè amministratori del monastero. Polirone ospitò anche autorevoli protagonisti della devotio moderna, fu ospite anche Martin Lutero durante il suo viaggio a Roma nel 1510. Giulio Romano nel 1540 trasformò quasi completamente il complesso nella veste attuale, chiamando a lavorarvi i migliori artisti attivi fra Mantova e Verona, tra i quali il Correggio, il pittore veronese Girolamo Bonsignori e lo scultore Antonio Begarelli.
La storia dell'abbazia nel '600 e '700 è storia d'inondazioni, di guerre e di saccheggi. Il monastero era impoverito a tal punto che l'abate nel 1633 vendette al papa Urbano VIII il corpo della contessa Matilde, sepolta nella chiesetta di Santa Maria, in cambio di una considerevole somma di denaro. Matilde ora riposa in San Pietro in un ricco sepolcro del Bernini.
Fu soppressa durante l'epoca napoleonica (1797). Per fortuna i libri e i manoscritti furono portati alla biblioteca comunale di Mantova e in buona parte salvati.
Il Cinquecento al Polirone: inaugurata la mostra
Il Cinquecento a Polirone. Da Correggio a Giulio Romano: la nuova mostra è stata inaugurata sabato a San Benedetto Po nella basilica giuliesca, capolavoro religioso del genio dell'artista. Location, come a dire, scontata, poiché la basilica, nelle forme assunte dalla ristrutturazione di Giulio Romano, su commissione dell'abate Gregorio Cortese, è una mostra permanente sulle forme architettoniche, sulle decorazioni ad affresco o a stucco, sugli arredi in legno, eredità di quell'epoca gloriosa in cui non solo Giulio e la sua scuola, ma anche il Correggio, il Bonsignori, il Veronese contribuirono a fare del Polirone un polo d'arte che poteva gareggiare con i fasti dei Gonzaga.
SISMA 2012-torre di San Benedetto Po (Mn).avi.rimasta intatta dopo il terremoto.
Portiolo (MN), 22 novembre 2014
Valmontone - Collegiata Chiesa di S. Maria Assunta - slideshow
La Collegiata: la Chiesa di Santa Maria dell'Assunta fu costruita sull'omonimo tempio gotico del XII secolo, per volere di Gianbattista Aldobrandini Pamphilj, nell'ambito del rinnovamento del paese voluto dal padre Camillo Pamphilj, morto nel 1666 (i lavori cominciarono intorno al 1683). I resti della precedente struttura, ormai troppo piccola per il paese in fase di crescita, sono stati rinvenuti nei sotterranei di Palazzo Doria, mentre tratti di vecchi muri sono incastonati nelle pareti del cortile retrostante la chiesa attuale. Fu progettata dall'architetto Mattia de Rossi, fidato allievo del Bernini, con cui si occupò della costruzione di Chiesa di Santa Maria in Montesanto, a Roma: De Rossi si rifece proprio a questa chiesa per il disegno della pianta del nuovo edificio, mentre per l'esterno e la facciata, si ispirò a Sant'Agnese in Agone a Piazza del Popolo, realizzata da Borromini. Quindi si tratta di una chiesa a pianta ellittica, con quattro cappelle simmetriche rispetto all'asse centrale che dà sull'altare. Internamente alla chiesa si possono vedere alcuni elementi risalenti alla precedente struttura gotica, come il vecchio fonte battesimale all'ingresso di destra, e una striscia di mosaico su uno scalino. Esternamente la chiesa si presenta con un pronao concavo decorato da quattro colonne a capitello ionico, compreso tra i due campanili gemelli. L'elegante cupola non è circolare, ma ellittica, per seguire la pianta dell'edificio.
Opere conservate nella chiesa:
Cappella del Crocifisso: Crocifissione, quadro di Giacinto Brandi (1623-1691), databile tra il 1683 e il 1691
Cappella di San Francesco: Estasi di san Francesco, tela attribuita a Stefano Pozzi (1707-1768), realizzata attorno alla metà del secolo XVIII
Cappella del Rosario: Madonna del Rosario, quadro di Agostino Scilla (1629-1700), risalente agli anni Ottanta del Seicento
Sacrestia: Madonna tra i santi Luca e Giovanni Evangelista, dipinto attribuito a Giovanni Conca da Gaeta (1690-1771) , secondo quarto del secolo XVIII
Altare maggiore: Assunzione della Vergine, opera di Lorenzo Gramiccia (1702-1785) della metà del Settecento
Cappella del Suffragio: San Michele arcangelo, quadro attribuito a Giovanni Conca, datato alla metà del Settecento, e Adorazione dei pastori, di autore ignoto
Cappella dell'Annunciazione: Annunciazione attribuita a Ciro Ferri (1634-1689) e Pietro Lucatelli (1637-1710), collocabile tra il 1683 e il 1689
Cappella di San Nicola: San Nicola tra i santi Ilario, Bernardo e Benedetto abate, tela di Pietro Lucatelli
Statua di San Luigi Gonzaga, su trono disegnato da Andrea Busiri Vici, architetto della famiglia Doria-Pamphilj
Mt-Channel - Abbazia di Polirone - Veronica Artioli
Su Sky un programma de La Macchina del Tempo a cura di Veronica Artioli. Puntata dedicata all'abbazia di Polirone.
Festa di S Antonio Abate - Ancarano di Norcia 22/01/2017
CENA A CORTE SUL PONTE DI SAN GIORGIO
CENA A CORTE SUL PONTE DI SAN GIORGIO
Sabbioneta
Gita a Sabbioneta
Backstage fuochi pirotecnici serale per la festa di Maria SS. Assunta a Cassino 15/8/2014
Dietro le quinte dei fuochi pirotecnici della ditta Pirotecnica Laziale Veroli (Fr)
saluto al borgo di Sant'Antonio Abate
saluto al borgo di Sant'Antonio Abate - rievocazione Saronno 2012
Vita Morte e Miracoli, Storia di San Camillo de Lellis - Sabato 29 aprile su Tv2000
Vita Morte e Miracoli, Storia di San Camillo de Lellis - Sabato 29 aprile alle 19.30 su Tv2000 (Canale 28)
Il Santo del giorno Natività di San Giovanni Battista
Liturgia del giorno: Is 49,1-6; Sal 138; At 13,22-26; Lc 1,57-66.80
Questa festività è stata fissata dalla Chiesa latina esattamente sei mesi prima del Natale e tre mesi dopo l’Annunciazione, basandosi sulle parole dell’arcangelo Gabriele a Maria riguardanti Elisabetta: «E questo è il sesto mese per lei» (Lc 13,6). Diversi fattori hanno fatto del Battista il primo santo ovunque venerato con una solennità festiva e con moltissime chiese a lui dedicate in tutto il mondo: innanzitutto la lode che di lui fa il Signore («tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni Battista»); inoltre il suo martirio, la scoperta e la diffusione delle sue reliquie; infine, la sua personalità di prototipo del monaco che spiega la grande devozione che di lui aveva san Benedetto. Tra l’altro, di lui parlano non soltanto i Vangeli, ma anche testi apocrifi quali il Vangelo dell’infanzia, il Protovangelo di Giacomo, il Libro di Giovanni nonché il Corano ed altri libri musulmani, tutti con espressioni di grande ammirazione. Alla diffusione del suo culto ha contribuito l’istituzione degli Ospitalieri o Cavalieri di S. Giovanni, i quali in tutti i centri dell’Ordine dedicarono una cappella al loro patrono e imposero il nome di S. Giovanni ad Acri, la città che fu teatro principale delle loro gesta. In Europa sono molti i paesi intitolati al santo: 213 in Francia e 128 in Italia., anche se è difficile stabilire se questi toponimi appartengano tutti al Battista. Circa le sue reliquie, sappiamo dal Vangelo che la testa del martire finì nelle mani di Erodiade; invece il corpo fu preso dai suoi discepoli che l’avrebbero sepolto a Sebaste in Samaria. Ma sono molte le località che se ne contendono reliquie: a Roma, fin dal 1130 si ha memoria di un oratorio in cui si custodiva la testa del Battista, che passò poi nella chiesa di S. Silvestro in Capite. Sempre a Roma sono intitolate al santo la cattedrale - l’arcibasilica di S. Giovanni in Laterano – e le chiese di S. Giovanni dei Fiorentini e S. Giovanni dei Genovesi a Trastevere ed anche in esse si venerano reliquie del santo. La festa del 24 giugno è in molte località solennizzata con falò e fuochi d’artificio.
Sarà Vita.mpg
Video originale di Ronny Scacchetti realizzato dal Fotografo Gianni Bellesia presso l'antica foresteria monastica di S: Benedetto Po in provincia di Mantova. Racconta di un uomo in viaggio che, durante la sosta in un hotel, da solo. scrive questa canzone dedicata alla persona che gli ha cambiato la vita senza farsi male
DON ANTONIO PALLADINO
Descrizione:
Il Venerabile Antonio Palladino
Nacque a Cerignola (FG) il 10 novembre 1881 e morì il 15 maggio 1926. Ordinato sacerdote il 6 gennaio 1905, fu nominato il 10 aprile 1909 primo parroco della nuova parrocchia “San Domenico” in Cerignola. Fu faro per i giovani, istituendo per loro il Circolo cattolico giovanile “S. Luigi Gonzaga”. Egli coagulò le forze cattoliche della città, rifacendosi alla dottrina sociale della Chiesa, definita nell’enciclica “Rerum novarum” del papa Leone XIII, per sottrarre il movimento operaio al monopolio dei socialisti. Da giovane sacerdote improntò la sua azione pastorale alla evangelizzazione dei giovani, tanto da essere chiamato “il don Bosco di Cerignola”. In seguito istituì nella parrocchia San Domenico 32 associazioni, tra le quali il Terz’ordine domenicano, cui egli stesso apparteneva, tanto da voler essere sepolto con l’abito domenicano. Il 4 agosto del 1921 fondò “La Fiaccola”, bollettino mensile della parrocchia. Il 7 febbraio 1922 fondò la Cassa Rurale San Domenico, per assistere gli operai e i braccianti in situazioni economiche disagiate. Nel 1922 ricevette l’onorificenza pontificia di Cameriere Segreto Soprannumerario e nel 1923 la nomina di Canonico della Cattedrale San Pietro apostolo di Cerignola. Ideò e ispirò la Congregazione delle Suore Domenicane del Santissimo Sacramento, fondata dopo la sua morte dalle sorelle Vasciaveo nel 1927. Le sue spoglie mortali sono custodite dal 1948 in un monumento funebre nella chiesa della Pia Opera Buon Consiglio in Cerignola, da lui fondata nel rione Cittadella, la cui prima pietra fu posta il 1921 dal vescovo mons. Giovanni Sodo. Il 10 dicembre 2010 è stato dichiarato Venerabile dal Papa Benedetto XVI.
Realizzato nel 2016
Affidati i lavori per la realizzazione dell'ecotunnel al ponte di San Giorgio
Il cantiere inizia novembre, a fine marzo il passaggio sarà concluso
Servizio tratto dal TG MANTOVA del 26.09.14
Il Santo del giorno Santa Bibiana
Liturgia del giorno: Is 29,17-24; Sal 26; Mt 9,27-31
Secondo una Passio scritta tre secoli dopo la sua morte, ma non molto attendibile per gli errori che contiene, Bibiana avrebbe subito il martirio per la fede tra il 361 e il 362, durante il breve regno di Giuliano l’Apostata. Su di lei peraltro ci sono anche informazioni certe, anche se scarse, contenute nel Liber Pontificalis, una raccolta di notizie, alimentate via via per secoli da generazioni di successivi compilatori fino all’anno 885, e poi continuata più ampiamente fino al secolo XII. Vi troviamo un elemento preciso collegato direttamente a Bibiana, ed è la dedica – da parte di papa Simplicio - alla beata martire di una basilica «nella quale riposa il suo corpo». In essa si conservava anche la colonna alla quale Bibiana fu legata per essere flagellata. Sappiamo inoltre che già nel V secolo, a Roma, si commemorava santa Bibiana il 2 dicembre. E nella chiesa romana intitolata a lei, ricostruita sulle rovine di quella di papa Simplicio, si ammira tuttora una famosa scultura di Gian Lorenzo Bernini che la raffigura appoggiata alla colonna con nella mano sinistra la palma simbolo del martirio. Il culto per questa santa si diffuse più tardi attraverso l’Europa: la sua protezione veniva invocata anche per certe malattie come l’epilessia (chiamata in linguaggio popolare “mal caduco”): dalla colonna a cui, secondo la leggenda, fu legata, veniva raschiata la polvere e messa in una bevanda, che si riteneva guarisse dal male. Così pure oggetto di venerazione era l’erba che cresceva nel giardino attiguo alla chiesa e con la quale, essiccata e ridotta in polvere, si faceva un infuso che poi, bevuto, aveva effetti benefici. Un’antica tradizione, inoltre, attribuisce speciale importanza alla giornata del 2 dicembre: si ritiene infatti che la situazione meteorologica di questo giorno indichi in anticipo l’andamento di tutta la stagione invernale: «Come a santa Bibiana, quaranta giorni e una settimana», questo il detto popolare diffuso nell’Italia settentrionale.
Processione di Sant'Antonio- Rieti, 29 Giugno 2014
Solenne e lunghissima processione della macchina, ripresa da San Michele Arcangelo, con fuochi di artificio all'arrivo della macchina al Rione Borgo, ( e rinfresco per i portatori), tra bande musicali, fedeli, autorità, confraternite ed una lunga scia di ceri e donne vestite di nero. La macchina pesa più di 13 quintali.
Processione Introitale del Corpus Domini a Sora
Solenne Processione Introitale del Corpus Domini a Sora presieduta da Mons. Fortunato Tamburrini, Vicario generale della Diocesi di Sora Cassino Aquino Pontecorvo.