Campane della Parrocchia di S. Martino di Tours in Luvigliano di Torreglia (PD)
Plenum delle 16:56 per la fine della Messa solenne delle 16:00 nella Domenica delle Palme.
Rintocchi orari delle 17:00 sul campanone.
Concerto di 3 campane + 1 campanello fuse probabilmente da Colbachini di Padova ed elettrificate alla trevigiana.
La Domenica delle Palme, ossia domenica 20/03/2016, per le giornale primaverili del FAI (Fondo Ambiente Italiano), sono andato a visitare la bellissima Villa dei Vescovi.
Sapevo che la Messa era alle 16:00 e quindi il Plenum suonava alle 15:30.
Come immaginavo, però, alle 15:30 ero in coda per entrare alla Villa e non sono riuscito a riprendere.
Alla fine della Messa, sorprendendomi, parte il Plenum e, anche se manca l'inizio, lo riprendo.
Alle 17:00, prima di entrare in chiesa, riprendo i rintocchi orari.
Mi dispiace che manca la ripresa di presentazione, ma proprio per questo, invito i campanari delle zone a fare un salto per riprendere queste meravigliose campane.
Per chi vuole sapere gli orari per riprendere, basta che mi scrivi su Google+.
Questa è la mia sorpresa per la Domenica delle Palme!!
Video 113
Campane a distesa (plenum) parrocchia San Martino in Luvigliano di Torreglia (PD)
4 campane a distesa.
Le campane di Luvigliano - parrocchia arcipretale di San Martino
_battiore sul campanone e distesa delle 12:00
Concerto di 3 campane in Reb3 + sonello inutilizzato perché senza motore
1=Reb3
2=Mib3
3=FA3
Sonello= (Fa5?)
Buon ascolto!!!!!
JennyArteVideo | Trailer Video Matrimonio Fiona & Douglas | Villa dei Vescovi, Luvigliano PD
Trailer del Matrimonio di Fiona & Douglas, celebrato nella chiesa di San Martino a Luvigliano PD e ricevimento presso Villa dei Vescovi a Luvigliano (Torreglia) (PD)
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VILLA DEI VESCOVI Luvigliano di Torreglia Padova MTBcam G.
Luvigliano di Torreglia Villa Pollini
Nel pittoresco borgo di Luvigliano, frazione di Torreglia, si trova la bella villa che prende il nome dal suo primo illustre proprietario, il pianista Cesare Pollini (1858-1912). La bianca e luminosa costruzione sorge tra i rigogliosi vigneti della collina e la si raggiunge tramite una stradina laterale della via che sale verso la chiesa parrocchiale, dirimpetto alla più imponente e nota Villa dei Vescovi. La bellezza del luogo e la posizione panoramica furono probabilmente i motivi che spinsero Pollini a far costruire qui la sua residenza. Uomo di cultura e artista di gran valore, di sicuro trovò nel paesaggio euganeo l'ispirazione per le sue composizioni. La villa ha una struttura a “L” con l'edificio padronale che si affaccia verso sud e gli annessi rivolti verso ovest dove si trova l'ingresso alla proprietà, costituito da un ampio arco murario da cui si accede all'ampia corte lastricata antistante la villa. La parte padronale presenta la tipica struttura delle ville venete del secondo Ottocento, con un'architettura semplice e lineare, sviluppata su due piani, con ampia sala di ingresso aperta sui due lati dell'edificio e a cui si accede tramite una porta decorata da un arco a tutto sesto in pietra. La piccola barchessa che si appoggia al fianco occidentale della casa è resa molto luminosa dagli ampi archi in mattoni che lasciano entrare la luce sul lato che dà sul cortile interno. Un tempo questa struttura era adibita allo stoccaggio dei raccolti agricoli e ospitava i contadini con le bestie che lavoravano le terre dei proprietari della villa. Oggi invece è adibita ad ospitare cerimonie e banchetti, mentre nel bel giardino all'italiana antistante la casa padronale nella bella stagione vengono organizzati concerti di musica classica. Attualmente la villa ha come attività principale la produzione e la vendita di pregiati vini, con varie etichette DOC. Offre inoltre la possibilità di soggiornare all'interno di alcuni appartamenti ricavati nelle adiacenze, ristrutturate con grande cura.
Chiesa di San Sabino (Torreglia) e Pieve di San Lorenzo (Valsanzibio)
Filmato sulla Chiesa di San Sabino a Torreglia e sulla Pieve di San Lorenzo a Galzignano Terme
VILLA dei VESCOVI in Luvigliano di Torreglia ( PD ) (31 /10/2018)
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Il Castelletto di Torreglia
Il cosiddetto “Castelletto” è un piccolo complesso di edifici che si erge sulla cima dell'omonima collina. Si trova nella contrada di Vallorto, uno dei più antichi borghi di Torreglia. La sua origine può essere fatta risalire al 899 d.C., anno in cui l'imperatore longobardo Berengario I ordinò l'incastellamento del territorio euganeo per difendere la popolazione dalle incursioni barbariche.
È probabile che siano sorti in questo periodo tre fortificazioni nell’area di Torreglia: una a Luvigliano, un'altra sul colle del Castelletto e una terza sul colle della Mira, dove il campanile della chiesa di San Sabino sembra coincidere con i resti della torre da cui deriverebbe il toponimo “Turricla” (poi Torreglia), citato per la prima volta nell’anno 1077.
Notizie certe sul Castelletto si hanno a partire dal XIII secolo, quando risulta essere di proprietà della facoltosa famiglia padovana dei Bibi, al servizio del tiranno Ezzelino da Romano. Nella seconda metà del ‘400 è di proprietà del canonico Matteo Aliprandi, che lo sceglie come luogo di meditazione e di villeggiatura. L'ultima nobile proprietaria di questo luogo è stata Elisabetta Aliprandi, morta di peste nel 1576, la quale nominò come eredi i monaci benedettini dell’Abbazia di Santa Giustina di Padova, a condizione che sulla sommità del Colle vi erigessero una chiesa dedicata alla Madonna della Misericordia in cui darle sepoltura.
I benedettini organizzarono la proprietà in una vera e propria azienda agricola, costituita da 700 campi di cui 300 a bosco. La storia di questa tenuta agricola e del suo centro religioso viene interrotta dalle confische napoleoniche ai danni di Santa Giustina: nel 1810 l’intero patrimonio viene acquistato, con i beni dell’Abbazia di Praglia, dal ricco mercante Angelo Comello. La proprietà, passata tra Ottocento e Novecento, alla famiglia Giovanelli e quindi all’Ordine dei Cavalieri di Malta, viene smembrata nel secondo dopoguerra.
Attualmente il complesso sul colle è la residenza della famiglia Todeschini - Lovisatti, mentre gli edifici che un tempo sono stati la casa del gastaldo con gli annessi rustici (cantina, stalle, torre colombara, brolo, forno per il pane) sono oggi di proprietà delle Cantine Bernardi.
Il Castelletto, nato come luogo difensivo, successivamente trasformato in dimora gentilizia e ancora oltre divenuto monastero, conserva tuttora un'atmosfera di forte suggestione. Dominando dall'alto i colli e le campagne circostanti, invita alla contemplazione e alla meditazione.
Ogni anno alla fine del mese di ottobre sopravvive l'usanza di festeggiare la fine dei raccolti con la tradizionale “Antica sagra del Castelletto”, che grazie alla disponibilità dei rispettivi proprietari, offre l'occasione per visitare da vicino sia il complesso padronale che l'antica gastaldia.
Torreglia - 100° Anniversario costruzione della Chiesa - 29 Settembre 2013
29 Settembre 2013, in occasione dei festeggiamenti per il 100° anniversario della posa della 1a pietra per la costruzione della chiesa del Sacro Cuore, Torreglia dedica una targa alle vittime che il 26 Maggio 1942 caddero dall'impalcatura durante i lavori di consolidamento. Alla celebrazione religiosa sono presenti le autorità dei comuni di Torreglia, Casalserugo ed Abignasego (Prov. di Padova), i parenti delle vittime e tutta la comunità del Sacro Cuore.
Terme e Colli Euganei
Giro dei Colli Euganei in bicicletta.
San Martino '08
A san Martino poche castagne e tanto vino
SAGRA DI S. PIETRO A FAEDO DI CINTO EUGANEO 2012
SAGRA DI S. PIETRO A FAEDO DI CINTO EUGANEO (PADOVA) EDIZIONE 2012 - SABATO 16 DOMENICA 17 GIUGNO - SABATO 23 DOEMNICA 24 GIUGNO 2012, IL VINO è GRATIS PER TUTTI
La Pieve di San Sabino a Torreglia Alta
Immagini dell'antica chiesa di San Sabino che si trova a Torreglia Alta in provincia di Padova.
Nel video si possono vedere scorci della Pieve prima e dopo i restauri e una serie di immagini degli affreschi nascosti dal contro soffitto.
Madonna ale otto e mezza alla parrocchia di torre del greco
Jessica
Torreglia sotto le stelle | Servizio TG3
San Daniele Del Friuli (Udine) patria del prosciutto crudo DOP - centro storico
San Daniele del Friuli (Sant Denêl in friulano) è un comune italiano della provincia di Udine in Friuli-Venezia Giulia.
La città è nota in tutto il mondo per la produzione dell'omonimo prosciutto crudo DOP.
Il comune di San Daniele, arroccato sulla sommità di un colle a 252 m s.l.m., è al centro del Friuli e domina la pianura circostante. Una città raccolta ed accogliente con diversi tesori artistici, fa parte delle Città Slow. Il territorio gode di un'aria particolare che dona ai prosciutti (prodotti localmente), un sapore unico e inconfondibile conosciuto in tutto il mondo. A poca distanza dal colle, le limpide acque del Tagliamento sono la naturale dimora della trota (qui chiamata la regina di San Daniele) che viene allevata e lavorata in modo artigianale. La città può vantare la vicinanza al Mare Adriatico a sud e alla Carnia a nord.Il terremoto del 1976 arrecò al paese meno danni rispetto agli altri comuni coinvolti, ma si verificarono distruzioni parziali o totali degli edifici del centro storico, meno toccato dagli spezzonamenti, e danni alle opere d'arte, con feriti e vittime, molte delle quali causate dal crollo di una palazzina a pochi passi dal municipio.
Onorificenze.
Medaglia d'oro al Merito Civile.
«In occasione di un disastroso terremoto, con grande dignità, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostruzione del tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, morale ed economico. Splendido esempio di valore civico e senso del dovere, meritevole dell'ammirazione e della riconoscenza della Nazione tutta.»
Monumenti.
La Biblioteca guarneriana, biblioteca pubblica tra le più antiche in Italia, fondata nel 1466 da Guarnerio d'Artegna, il quale donò alla chiesa di S. Michele 173 codici manoscritti; la raccolta comprende numerose opere miniate, una rara edizione dell'Inferno di Dante del XIV secolo, la Bibbia Levantina le cui miniature costituiscono un'interessante commistione tra elementi occidentali e levantini e numerose edizioni stampate del Cinquecento, dono dell'arcivescovo Giusto Fontanini alla sua città.
Duomo di San Michele Arcangelo.
Museo del territorio, ospitato presso il chiostro dell'ospedale vecchio.
Casa del '300.
Chiesa di Sant'Antonio Abate, celebre per i suoi meravigliosi affreschi, realizzati tra il 1497 e il 1522 da Martino da Udine, meglio conosciuto come Pellegrino da San Daniele, al punto da esser nota come La Sistina del Friuli.
Porta Gemona, progettata da Andrea Palladio nel 1579 in una torre testimonianza dell'antico castello medioevale.
Giovedi 27 settembre: La Villa Dei Vescovi
Torniamo cronologicamente indietro di qualche giorno... siamo a giovedi 27 settembre. Durante il nostro giro sui colli Euganei abbiamo visitato la Villa Dei Vescovi.
Una raffinata villa di inizio Cinquecento ispirata ai temi della classicità e circondata dal paesaggio dei Colli Euganei che dialoga con gli affreschi dei suoi ambienti, creando un’armoniosa fusione tra natura, arte e architettura, tra realtà e illusione.
Il concepimento dell’opera fu affidato nel primo ‘500 al nobiluomo Alvise Cornaro dal Vescovo di Padova, che qui individuò la sede per un circolo intellettuale raccolto attorno al valore del paesaggio e al suo ruolo di stimolo verso riflessioni e pensieri elevati, elementi indispensabili per governare bene. Progettata su questi ideali dall’architetto veronese Falconetto con una concezione rigidamente geometrica, la Villa fu oggetto di successivi interventi di Giulio Romano e si presenta come un raffinato esperimento della cultura umanista in cui architettura, arte e paesaggio giocano fra loro in continui rimandi visivi negli spazi delle logge e delle terrazze per realizzare il benessere dell’uomo.
Donata al FAI da Maria Teresa Olcese Valoti e Pierpaolo Olcese, nel 2005
Buon Carnevale da Ghizzole!!!
_Concerto solenne(ripresa solo della scala normale)
Concerto di 6 campane in La3
1=La3,1936, Tarcisio
2=si3,1936,Maria Immacolata
3=Do#4,1936, Agnese
4=re4,2012,Giuseppe Lavoratore
5=mi4,2012, Leopoldo Mandic
6=fa#4,2012,Maria Goretti