Alessandria -Scoprire la città
Terza città del Piemonte per numero di abitanti, perpetua nel nome il ricordo del papa Alessandro III.
Scoprire la città -- Piazza della Libertà - Palazzo Rosso – Palazzo Ghilini - Arco di Trionfo - Chiesa di Santa Maria di Castello - Chiesa di Santo Stefano- - Sinagoga- Piazzetta Della Lega - Galleria Guerci - Chiesa di Santa Maria del Carmine - Chiesa della Beata Vergine Assunta - Palazzo Guasco - Palazzo Ghilini, sede della Provincia. Cattedrale dei Santi Pietro e Marco - Chiesa di San Giacomo della Vittoria - Piazza Marconi (Largo di via Vittoria - Palazzo dell’orologio - Ponte Meier - Cittadella
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Pino Meola
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pinomeola
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Il McDonald's in Vaticano regala pasti ai clochard. Ma non si placano le polemiche
Il Mc Donald's di Borgo Pio, a due passi da piazza San Pietro, ha regalato i primi 50 pasti gratuiti ai senza tetto romani. Accettando l'invito dell'associazione Medicina Solidale, il fast food americano offrirà fino a 1000 pasti, 50 a settimana per i prossimi 5 mesi, cercando di placare le polemiche nate dopo l'apertura della multinazionale a pochi passi dal Vaticano.
I negozianti del posto però promettono battaglia gridano: Vergogna! È una pagliacciata, hanno cacciato i due barboni che dormivano qui e adesso si fanno solo pubblicità.
Chiesa Sant'Eligio al Mercato
Chiesa di Sant'Eligio al Mercato
Interno
La Chiesa di Sant' Eligio Maggiore è una delle prime chiese angioine realizzate a Napoli e rappresenta uno degli esempi del gotico meridionale che più si avvicina al gotico d'oltralpe. La Chiesa, insieme all'ospedale che sorgeva a fianco, fu principiata negli anni '70 del XIII secolo sotto re Carlo I d'Angiò. L'abside poligonale volge ad est, verso piazza Mercato, mentre l'ingresso della Chiesa è dal lato destro, prima dell'arco con il famoso Orologio, con il bellissimo portale strombato della fine del 1200, unico del genere nella nostra Città, certamente opera di maestranze francesi, con elementi zoomorfi e fitomorfi scolpiti in forte aggetto.
L'interno è a tre navate, accresciute di una quarta alla fine del XVI secolo. La copertura della navata centrale e del transetto è a capriate lignee, mentre le navatelle laterali e l'abside presentano una copertura a volta costolonata in tufo giallo con le membrature in piperno. Alla quarta navata, che faceva parte dell'antico ospedale, si accede attraverso due grandi arcate in piperno di stile tardo rinascimentale. Qui si ammirano frammenti di affreschi del XIV secolo, di diversi autori, tra cui il maestro della Cappella della Leonessa in San Pietro a Maiella.
Sul pilastro, all'inizio della navatella sinistra, si conserva un frammento di affresco trecentesco raffigurante un santo che calza la tiara, un Santo Papa, la cui identificazione è incerta. Il monumento di maggior rilievo è la Monumentale incorniciatura marmorea, attribuita alla bottega dei Malvito, datata al 1509, della Cappella della Congregazione dei Lanii (macellai). Qui era posta una grande cona d'altare in terracotta, dipinta di Domenico Napolitano, raffigurante Profeti e Sibille, di cui alcuni frammenti, recentemente restaurati, sono conservati presso il Museo di San Martino di Napoli.
BRESCIA, la Brixia Leonessa d'Italia e rotaie di treni e metrò
Parto da Grumello (in stazione c'è ancora l' ACE) per completare il precedente videino 'Brescia treni e metrò'. Prendo un' elettromotrice ALe 582+Le 562 ... sempre in ritardo. A Palazzolo, dopo il maestoso ponte sul fiume Oglio, in stazione la parata dei rotabili storici della FBS: Badoni 216, Sogliola del 1938, 'Scatoletta' 209, Draisina. La bella stazione di Coccaglio. A Rovato ci immettiamo sulla Milano-Venezia, poi un' occhiata al FV liberty fabbricato viaggiatori di Rovato Borgo ex SNFT, col raccordo. Incroci in linea. Scalo intermodale di Ospitaletto-Travagliato, treni autostrade viaggianti. Si affiancano ai binari i cantieri dei lavori della nuova linea AV/AC in costruzione fra Treviglio e Brescia. Scalo merci Piccola Velocità di Brescia ed infine la stazione di Brescia, coi binari capolinea della ferrovia della Valcamonica Brescia-Iseo-Edolo e rotabili GTW Stadler ed ALn 668. In stazione, Pendolino ETR 485 Frecciargento Brescia-Roma. Prendo il nuovo metrò, tipo driverless, senza conducente, Ansaldo-Breda e scendo a Piazza Vittoria, creata nel 1932 dal controverso architetto ed urbanista Marcello Piacentini, razionalista, neoclassico. Torrione, Palazzo Poste, gusto eclettico. Chiesa di S. Agata. Piazza della Loggia, rinascimentale e tipica epoca della veneziana Serenissima. La Lodoiga. I Portici in stile rinascimentale, Torretta ed orologio meccanico con due automi. I Monti di Pietà: Nuovo e Vecchio. Passo a Piazza Duomo (oggi Paolo VI). Il Broletto del XIII secolo. Visito il romanico Duomo Vecchio ed il Duomo Nuovo. Via dei Musei, la Vittoria Alata.. La Brixia romana, Capitolium, il Teatro romano, età augustea. Poco più avanti Santa Giulia, l' ex monastero femminile delle benedettine, di origini longobarde, S. Salvatore e la cripta, I Musei con 10.000 reperti celtici, romani, longobardi ... un viaggio attraverso la Storia. Salgo, pedibus calcantibus, al Castello, con panoramica sulla città (S. Pietro in Oliveto: qui attorno eran tutti ulivi, sul colle Cidneo). Vista sui Ronchi e sul colle della Maddalena (una funivia Ceretti Tanfani anno 1955 arrivava in cima alla Maddalena; chiusa nel 1969, attiva solo come ... scuola guida per tecnici fino al 1973, smantellata nel 1984). Visito il Falcone d' Italia, il Castello sulla cima del Colle Cidneo. Un grande Leone di San Marco su un portale è l' entrata. Visconti, Venezia, dal 1797 carcere e caserma anche austroungarica. 10 Giornate di Brescia e Leonessa d'Italia. Nel piazzale interno la locomotiva a vapore SNFT n. 1, costruzione Officine di Saronno, distribuzione Allan, 030, anno 1906, qui dal 1961: la Prigioniera del Falco d' Italia. Panorama sulla maestosa Chiesa di S. Faustino, affreschi del Tiepolo e del Romanino. S. Giovanni Evangelista, un Museo, Romanino e Moretto. La Pallata del 1200, torre. S. Maria della Pace, tela Palma il Giovane. S. Giuseppe, sepolcri di Benedetto Marcello, Antegnati, Gasparo di Salò. Dal Bastione di S. Faustino alla Strada del Soccorso e Piccolo e Grande Miglio. Nel Grande Miglio il Museo del Risorgimento, nel Piccolo ... due Plastici ferroviari: il Villa d' Almé, anni '50 del secolo scorso, dell' Ing. Mario Boccalari ed il Plastico Cidneo del CFB Club Fermodellistico Bresciano. Salgo in cima al Castello, cinta muraria del 1300, Mastio, col Museo Armi Antiche di Luigi Marzoli. In vetta, la Torre Mirabella (nota: al Castello esisteva anche un giardino zoologico). Baluardi di San Marco. Scendo in centro città; in metrò alla stazione FS. Parte una coppia di ALn 668 serie 1000 per Parma. Parto anch' io ... alla prossima!
BRESCIA chiesa di S. Maria della Carità o chiesa del Buon Pastore
Esterno.
La facciata della chiesa è di genere tradizionale e non tradisce la conformazione ottagonale interna. Il colore dominante è l'ocra, che diventa giallo chiaro in corrispondenza delle lesene, che dividono la facciata in due ordini: lesene doriche su quello inferiore e corinzie su quello superiore. Sull'asse centrale si aprono il portale d'ingresso e, al di sopra, un grande finestrone rettangolare, mentre un timpano triangolare corona l'intera facciata. Ai lati di questa sono poste le due statue, prima citate, di Antonio Ferretti e Alessandro Calegari: in particolare quella di quest'ultimo, a destra, rappresenta una figura femminile che regge il modello di una casa, a testimonianza dell'originario scopo per cui la chiesa era stata costruita, cioè ospitare la riproduzione della Santa Casa.
Portale.
Il portale della chiesa di Santa Maria della Carità è, di solito, l'unico particolare per cui questo edificio è ricordato frequentemente. Le due colonne libere color ferro che lo compongono, difatti, provengono dall'antica Basilica di San Pietro de Dom, demolita nel 1603 per realizzare il Duomo nuovo: si tratta, perciò, di due delle sole dieci colonne giunte fino a noi delle ventotto originali che ne costituivano il colonnato interno. Il materiale che le compone è marmo egiziano scuro ed erano, a loro volta, già colonne di spoglio di epoca romana, probabilmente estratte nei pressi del foro romano della città. I capitelli ionici in sommità, ovviamente, sono successivi.
Interno e opere.
L'interno, come già detto, è impostato su una pianta ottagonale, dove è comunque favorito un asse principale grazie all'allineamento dell'ingresso e del grande altare maggiore, che si presenta come un grande involucro cubico in legno e marmo dentro il quale è custodita la riproduzione della Santa Casa. Sulle pareti, diametralmente opposti e in linea ortogonale con l'asse centrale, si trovano i due altari laterali in legno, già contenuti nella precedente chiesa e qui ricollocati. In quello di sinistra è posta una pala raffigurante la Maria Maddalena di Antonio Gandino, a destra i Santi Sebastiano, Antonio e Rocco di Francesco Paglia, entrambe opere seicentesche. Sull'altare maggiore, invece, è conservato l'affresco staccato della Madonna della Carità.
Alla chiesa è annesso un piccolo santuario e la canonica dove sono custodite altre opere degne di interesse, fra cui lapidi, affreschi del Cinquecento facenti parte della precedente struttura e tele di vari autori.
Pronti Partenza...Via - Alla scoperta di PAVIA #documentario
In questa prima puntata di Pronti Partenza ...Via viene presentata PAVIA, capoluogo di provincia e rinomata sede universitaria adagiata sulle sponde del fiume Ticino.
Di fondazione romana, è ancora visibile l'assetto urbanistico originario del castrum, fu sede di incoronazioni nella Basilica di San Michele e divenne sede ducale dei Visconti. Ospita le spoglie di Sant'Agostino nella chiesa di San Pietro in Ciel d'Oro.
Il centro ruota attorno a Piazza della Vittoria, Piazza Duomo e Piazza Broletto, da cui si evince l'ossatura medioevale, anche attraverso alcune delle torri sopravvissute, che valsero alla città l'appellativo di città delle cento torri.
Altre testimonianze artistiche sono la sede dell'antico ateneo, il castello, il ponte coperto e a 8 chilometri, costeggiando le conche del naviglio, è raggiungibile il celebre Monastero della Certosa di Pavia.
Una realizzazione di Fabrizio Vaghi e Paolo Vaghi
Testi, grafica, montaggio e regia di Fabrizio Vaghi
Una produzione Vaghi per il mondo
Puntata condotta da Fabrizio Vaghi e Dalila Azzini, con la collaborazione di Roberto Portolan (già Assessore del Comune di Pavia) e Cristina Placidi (presidente del Nuovo Camper Club Cento Torri).
Tutti i diritti riservati, Vaghi per il mondo, 2008 -
Vietata la duplicazione e la diffusione non autorizzata al di fuori del canale
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Guarda altre puntate di Pronti Partenza...Via, alla scoperta delle più belle città d'arte in Italia:
- serie DISCOVERY (
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Arrone (TR), Chiesa di San Giovanni
Arrone (TR), uno dei borghi più belli d' Italia
La chiesa risale al XIII° sec. mentre gli affreschi sono del XV° sec.
Natale d'Arte in Musica
Notte d'arte in musicaNotte d'Arte in Musica. Tra gli appuntamenti di successo della Notte d'Arte 2015, La Cultura della Pace, sicuramente il concerto dei giovani del Coro Polifonico ed Ensamble strumentale del classico 'Vittorio Emanuele' . Strepitosi i ragazzi e strepitosa la location la chiesa di San Pietro a Majella, scrigno religioso d'arte, che propone ai visitatori un viaggio dal gotico al barocco. Il primo impianto risale al XIV secolo quanto Carlo II d'Angiò diede incarico a Pipino da Barletta per far edificare una chiesa da dedicare a Pietro del Morrone, futuro papa Celestino V. Poi Alfonso d'Aragona la trasformò. Meravigliosi i soffitti con decorazioni che racchiudono le tele di Mattia Preti raffiguranti episodi della vita di Celestino V e di S. Caterina d’Alessandria. Visibili ancora tracce di affreschi trecenteschi nella Cappella della Leonessa e nella zona presbiteriale. Vi sono poi opere di Massimo Stanzione, Paolo De Matteis, Francesco De Mura e sculture di Giovanni da Nola e Lorenzo Vaccaro ed altare maggiore di Cosimo Fanzago.
Tra queste meraviglie hanno cantato e suonato Little boy Jesus, White Christmas, Stella d’argiento, We are the World, Oh Happy Day.
L'evento è stato reso possibile grazie a P. Attilio Carrella e le Suore della Chiesa di S. Pietro a Majella, la II Municipalità, il Dirigente scolastico Valentina Bia, i Collaboratori, i Docenti, il Personale ATA, gli ex alunni del Liceo Classico Vittorio Emanuele II Riccardo Cascino, Alessandra Crispino, Daniela Del Genio, Ilaria Fierro, Sara Sbriglia, il Service audio Francesco Ceruti.
Chiesa Sant'Agata Interno (Brescia - Italy)
Chiesa Sant'Agata vista dell'Interno
Brescia LA ROTONDA (DUOMO VECCHIO) concattedrale di S. Maria Assunta - interni & esterni
Il Duomo vecchio, ufficialmente concattedrale invernale di Santa Maria Assunta, è la concattedrale di Brescia, titolo che divide con l'adiacente Duomo nuovo. Costruito a partire dall'XI secolo sopra una precedente basilica, ha subito più di un ampliamento nel corso dei secoli ma ha conservato intatta l'originale struttura romanica, che ne fa uno dei più importanti esempi di rotonde romaniche in Italia[1]. La cattedrale contiene anche numerose e importanti opere, fra le quali spiccano un sepolcro di Bonino da Campione, l'organo di Giangiacomo Antegnati, il sarcofago marmoreo di Berardo Maggi e il ciclo di tele del Moretto e del Romanino realizzato per la cappella del Santissimo Sacramento della Basilica di San Pietro de Dom e qui trasferite dopo la sua demolizione. Di grande importanza è anche la cripta, risalente al VI secolo ma restaurata nell'VIII secolo.
Parrocchia di Maria Santissima Addolorata in Sant'Anna - Montemiletto
BRESCIA - Il Duomo Vecchio 4K
Il Duomo vecchio di Brescia filmato in 4K con Sony RX10M3.
Musica:
The End Of The World by Tristan Lohengrin |
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#Terremoto crolla in diretta un altro pezzo della basilica di San Benedetto a Norcia
#Terremoto +++VIDEO le immagini del crollo durante l'intervista del nostro Daniele Morini, all'interno della zona rossa di Norcia, con l'ing. De Vita del Nucleo Interventi Speciali dei Vigili del Fuoco.
Chiesa di sant'Afra - video promo per inizio lavori
Con il contributo di Fondazione Cariplo e di C.E.I.
in settembre sono iniziati i lavori di ristrutturazione della splendida chiesa di sant'Afra in Brescia.
Preci Sentiero degli eremiti - The path of the hermits
#preci #valcastoriana #preci #norcia
L’itinerario che vi proponiamo ci porta nel territorio di Preci alla scoperta dei più importanti luoghi eremitici che hanno reso famosa la Val Castoriana.
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Si inizia dalla Chiesa di S. Salvatore a Campi basso (m. 716) e, attraverso sentieri e mulattiere si giunge all’eremo (ora cappella) di S.Macario (m. 1000) in un punto molto panoramico, attrezzato per i pic-nic. Proseguendo si perviene alla frazione di Valle e,
per panoramico sentiero, all’eremo di S. Fiorenzo (m. 980) attualmente abitato da un monaco polacco
che ne cura il recupero e la manutenzione. Nei pressi sono visibili i resti delle grotte scavate a partire
dal V secolo da monaci siriani in fuga dalle persecuzioni. The route that we propose takes us into the territory of Preci to discover the most important places
hermit who made famous the Val Castoriana. It starts from the Church of St. Saviour low Fields
(M. 716), and through paths and trails will take you to the hermitage (now the chapel) of S.Macario (d. 1000) in
a panoramic point, equipped for picnics. Continuing it reaches the hamlet of Valle,
for scenic trail, the hermitage of San Fiorenzo (m. 980) currently inhabited by a Polish monaco
that takes care of the restoration and maintenance. In the vicinity are the ruins of the caves carved from
the fifth century by Syrian monks fleeing persecution....
BRESCIA Cappella Sistina di Brescia Chiesa del SS. CORPO DI CRISTO - affreschi di Benedetto Marone
EP13 (pt.2/2) ~ Rotolando Verso Sud | Trevi Nel Lazio
#RotolandoVersoSud☀️ EP.13
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nei pressi di Jenne - Trevi Nel Lazio, 03/03/2019
■ Stupefacente cascata di Trevi.
■ Incontro con una signora anziana di Trevi, Clara, maestra dell'elementari in pensione, mi accompagna alla Misericordia, così son stato accolto da Agata, Francesca, Peppino, Alessandra, Giulia e tanti altri ancora!
Ancora tanti auguri a Vincenzo che oggi fa 8 anni!
È stata una bella festa a sorpresa.
■ Mi tratterrò un giorno extra. ????????
Trevi Nel Lazio, 04/03/2019
■ Giornata di visita guidata al Castello Caetani e visita della città.
Grazie Valentina e Francesco. ✌????
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01/02/2019-04/03/2019
Belforte del Chienti
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Grotta dei Frati
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Lame Rosse
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Nei pressi del Lago di Fiastra
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Poco sopra Rifugio di Trebbio
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Nei pressi del Monte Val Di Fibbia (1577m s.l.m.) al Rifugio Etro (1530m s.l.m.)
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Nei pressi di Sant'Ilaro
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Madonna Aguzza (Fiordimonte)
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Appennino
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Villa Colle AFFITTACAMERE (Visso)
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Campi (tra Campi-Basso e Campi-Alto)
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Norcia (Parco Della Stazione)
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Norcia (~2,5 km dal centro, sulla montagnetta per dirigersi a Cascia)
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Ospedaletto
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Tra Ospedaletto e San Giorgio
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Cascia
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Roccaporena
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Monteleone di Spoleto
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Villa Pulcini
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Leonessa
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Poggio Bustone
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Cantalice
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Rieti
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Rocca Sinibalda
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Castel di Tora
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Orvinio
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Mandela
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Roviano
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Subiaco
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nei pressi di Jenne
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Trevi Nel Lazio
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FOTO
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• #Marche:
0) Belforte del Chienti
● CAMMINO DI SAN BENEDETTO:
• #Umbria:
1) Norcia
2) Cascia
3) Monteleone di Spoleto
• #Lazio:
4) Leonessa
5) Poggio Bustone
6) Rieti
7) Rocca Sinibalda
8) Castel di Tora
9) Orvinio
10) Mandela
11) Subiaco
12) Trevi nel Lazio
13) Collepardo
14) Casamari
15) Arpino
16) Roccasecca
17) Montecassino
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● Curriculum Vitae (Aggiornato al 2018)
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Tuscania Città d'arte
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BRESCIA Chiesa di Santa Maria dei Miracoli
Dopo la peste che aveva afflitto la città tra il 1480 e il 1484, si diffuse a Brescia la notizia che un affresco votivo raffigurante una Madonna col Bambino dipinto in facciata a una casa lungo il corso del quartiere di San Nazaro aveva poteri miracolosi. Sull'onda del fervore religioso popolare, il Comune avviò nel 1486 le trattative per l'acquisto della casa. Nel 1488 fu finalmente inaugurato il cantiere del primitivo santuario, costituito da una parte degli interni della chiesa e, soprattutto, dalla maestosa facciata in marmo cesellato, la cui esecuzione è probabilmente da attribuire alla bottega dei Sanmicheli, da poco insediatisi in città, forse proprio in concomitanza con l'ottenimento di questa eccezionale commessa, e all'epoca unica bottega di scultori attiva a Brescia in grado di operare su un manufatto di livello tecnico e culturale così elevato[1].
La facciata dei Sanmicheli, corrispondente al livello più basso e raffinato della facciata attuale, viene compiuta entro l'anno 1500. Nel frattempo, l'edificio religioso subisce un rapido sviluppo, anche grazie al crescere del numero di fedeli e delle elemosine e, probabilmente a cantieri ancora aperti, viene deciso per il suo ampliamento, portando il santuario alla dimensione definitiva. Le partiture architettoniche interne, connotate da caratteri decorativi elaborati e raffinati, vengono forse realizzati da Gasparo Cairano e bottega. Lo stesso scultore realizza inoltre il ciclo di Apostoli per la prima cupola, interposto al ciclo di Angeli del Tamagnino, entrambi consegnati e pagati nel 1489[1].
Nel corso dei secoli, il santuario si arricchisce di opere, soprattutto pittoriche, tra cui una tela del Moretto e il ciclo di teleri con le Storie di Gesù per il presbiterio, dipinto da una serie di autori bresciani tra cui Tommaso Bona e Pier Maria Bagnadore. Anche le pareti e le volte della chiesa vengono affrescate e stuccate da vari autori. Gran parte dell'apparato pittorico parietale viene distrutto durante la seconda guerra mondiale, quando l'edificio viene gravemente danneggiato dai bombardamenti che, miracolosamente, non intaccano la facciata e le pregiate sculture della prima cupola. Negli anni successivi il santuario viene profondamente ricostruito, salvando tuttavia gran parte del patrimonio originale, perlomeno scultoreo.
Il santuario di S. Maria dei Miracoli si presenta oggi come un edificio dalla configurazione assai originale, di complessa lettura a causa di una lunga vicenda di stratificazioni e aggiunte successive, costantemente limitate dai vincoli del preesistente, fitto tessuto urbano e sostanzialmente prive di un progetto unitario di base. In borgo S. Nazaro, sul muro esterno della casa di un certo Federico Pelaboschi, esisteva nel Quattrocento un'immagine della Vergine ritenuta miracolosa; intorno a essa era sorta un'edicola votiva, probabilmente a contenere un altare e a ricovero delle offerte sollecitate dalla devozione popolare. Il luogo doveva tuttavia rivelarsi assai interessante sotto il rispetto economico, oltre che sotto il profilo devozionale, se nel 1486 il Consiglio comunale di Brescia deliberava di acquistare casa Pelaboschi e tre anni più tardi acquisiva altre case adiacenti. Nacque così l'idea di creare una prima cappella, concepita probabilmente come semplice stabilizzazione degli apparati provvisori e verosimilmente strutturata come un protiro a due ordini formato dalla sovrapposizione di due arcosolii voltati a lacunari, il superiore a protezione dell'immagine miracolosa, l'inferiore con accesso a un locale retrostante adibito a sagrestia, ricavato dalla stessa casa Pelaboschi.
Ben presto si manifestò l'esigenza di progettare un organismo più ampio; anche il vescovo della città e il doge veneziano si interessarono alla questione e il ruolo di procuratori della fabbrica spettò a due figure di spicco nella vita culturale bresciana del tempo come il nobile Giovan Pietro Averoldi, padre del mecenate Altobello e legato al governo della Serenissima, e l'umanista 'antiquario' Giovanni Maria Tiberino.
(I lavori per la costruzione della chiesa furono ultimati solo nel 1581, quando l'immagine sacra venne condotta all'interno,sull'altare maggiore).
Chiesa di San Faustino Brescia