Chiesa Sant' Emidio - Agnone (IS)
La chiesa di Sant' Emidio in Agnone, splendida testimonianza dell’arte scultorea agnonese del XIV secolo, è uno degli edifici religiosi medioevali più belli e interessanti del Molise.
Un culto per Sant' Emidio nella città di Agnone è attestato già a partire dal XIII secolo, quando gli abitanti delle civitelle dovettero ricostruire le loro case distrutte dai continui terremoti, erigendo il nuovo paese e votandolo a Sant’ Emidio, tradizionalmente il protettore dei pericolanti.
Al corpo di fabbrica originario, nel 1443 vennero aggiunte altre sezioni in stile gotico, dono di alcuni mercanti ascolani che si recavano ad Agnone per commerciare tessuti. Il meraviglioso portale è la testimonianza più evidente di questo rimaneggiamento, ed è il prodotto artistico degli abili scalpellini agnonesi. La facciata della chiesa è a capanna e al centro, in alto, si trova una statuetta raffigurante Sant' Emidio Vescovo in atto benedicente, mentre regge con l' altra mano il modellino di una città scossa dal terremoto. Sempre sulla facciata, è presente una croce stazionaria settecentesca in pietra, posta su una colonna ottagonale sistemata su un capitello trecentesco capovolto. L' interno, a pianta quadrilatera irregolare, è diviso in due navate da ampi arconi durazzeschi, di cui uno col soffitto a cassettoni e l'altro sormontato da semplici orditure a capriate. L' arredo interno è particolarmente ricco di altari e statue in legno intarsiato. La navata più antica è quella sinistra che corrisponde al portale. In essa è possibile osservare il notevole altare in legno decorato da finissimi intagli dietro il quale si conservano le statue lignee di Cristo e la Cena degli apostoli costituita da tredici statue in legno pregiato realizzate da una scuola napoletana del 1600. Nella navata destra è interessante l'altare ligneo barocco tripartito della Sacra Famiglia, realizzato in legno dorato e ricco di motivi scultorei e pittorici ad olio raffiguranti : la Natività, la Sacra Famiglia, la Fuga in Egitto e Cristo tra i Dottori della Chiesa. In questa chiesa vi sono sculture di Giovanni Duprè e della figlia Amalia.
Alla chiesa si affiancano una serie di ambienti che ospitano la biblioteca Emidiana e nei sottostanti locali una sala adibita alla custodia dei reperti archeologici recuperati dall' Archeoclub di Agnone.
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Campanile della chiesa di Sant'Emidio a Agnone: plenum delle campane
Places to see in ( Ascoli Piceno - Italy ) Cattedrale di Sant'Emidio
Places to see in ( Ascoli Piceno - Italy ) Cattedrale di Sant'Emidio
The Cathedral of Sant 'Emidio is a composite building of the basilica type, the result of many adaptations and overlaps between the VIII and the XVI centuries. The first construction dates back to the fourth or fifth century, according to some on the site of the ancient forum while others say on a pre-existing building from the Roman era, perhaps dedicated to Hercules or the Muses. Some archaeological finds discovered between 1882 and 1883 would show that the cathedral was built using the remains of the ancient civil basilica of the Roman forum, still visible in the oldest parts of the building such as the transept, the part of the apses and the dome dating back to the end of the VIII or beginning of the IX century.
The façade, built between 1529 and 1539 to a design by Cola dell'Amatrice, has only one architectural order and in the middle an entrance portal to the cathedral with vertically halved columns on the sides with bases, capitals and cornices. At the extremity of the facade rise the two Romanesque towers of travertine while on the side flank the Renaissance Porta della Musa opens, so called for an epigraph walled on the wall (a couplet of humanistic workmanship).
The interior, full of extraordinary works of art, is presented as a large hall of Roman-Gothic style with a Latin cross, divided into three naves and with an underlying crypt where the relics of St. Emidio are kept. In the Chapel of the Sacrament, above the altar enriched by a precious sixteenth-century tabernacle in gilded wood and painted with uncertain attribution, we find the splendid Polyptych by Carlo Crivelli .
Escaped the Napoleonic spoliazioni and the nineteenth-century sales that have severely depleted the pictorial heritage of Marche during the centuries. XVIII and XIX, the imposing work is the only one made by the Venetian master to have been preserved intact in all its parts, including the complex frame. In the figures of the Virgin, of the Saints and of the apostles that occupy the panels of the predella unfolds all the technical ability and refined artistic quality of Crivelli who masterfully describes the regal traits of the Virgin, seated on a throne embellished with precious and characteristic marbles festoon of fruit that assumes complex symbolic valences, or induces to render with exasperated virtuosity the design of the cope and of the pastoral of Sant'Emidio, patron of the city and co-owner of the Cathedral.
( Ascoli Piceno - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Ascoli Piceno . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Ascoli Piceno - Italy
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Agnone Italy .. May 2017
Trip to Agnone Italy May 2017
Viaggio nella Città delle campane e la sua Fonderia Pontificia Marinelli - Agnone (IS)
In questo video molto speciale voglio proporvi il mio viaggio ad Agnone, la città delle campane, nota per la sua Fonderia Pontificia Marinelli che fonde campane per tutto il mondo. Le campane sono la voce del cielo e di Dio e con i loro rintocchi scandiscono quei momenti della liturgia e della quotidianità.
Nel video possiamo gustare la straordinaria bellezza paesaggistica, la Fonderia Marinelli dall'esterno, le principali chiese e molte suonate di campane. Vediamo gli interni delle Chiese di Sant' Antonio abate, San Marco evangelista, Sant' Emidio e SS. Annunziata. Sorpresa principale è la salita nel campanile della Parrocchia di San Marco evangelista dove vediamo le suonate delle ben 13 campane e possiamo individuare tutti i campanili della cittadina che a mezzogiorno riempiono il cielo con i loro rintocchi con una magia unica. Tra i paesi del circondario notiamo Belmonte del Sannio (IS) e Poggio Sannita (IS). Le chiese visibili dal campanile sono Sant'Antonio abate, San Nicola, Maria SS. di Costantinopoli, Sant' Emidio, Santa Maria a Majella, SS. Annunziata, San Giacomo, San Francesco, San Biase, Sant' Amico e San Pietro.
Chiesa Sant' Antonio abate: concerto di 4 campane a slancio. Di questa chiesa vediamo il secondo segno (10:30 - distesa 3 minori) e il terzo segno (10:45 - distesa 3 minori e tocchi I°) per la messa delle 11 e l'Angelus con il Plenum. Nel primo segno per la messa alle 10:15 mi pare suoni il plenum.
IV - DO4;
III - LAb3;
II - FA3;
I - REb3.
Chiesa San Marco Evangelista: concerto di 13 campane. Di questa chiesa vediamo le distese delle campane elettrificate delle ore 11:15, 11:30 e 11:45 per la messa delle 12, l' Ave Maria delle 11:55, e i 3+4+5+1 tocchi del campanone per le 12. Molte delle campane di questo concerto sono state donate dal gentile Alessandro Patriarca, appassionato di campane.
XIII - RE5 crescente (fissa con martello - lato davanti, 2° fila sotto la III a sinistra);
XII - REb5 leggermente calante (manuale a slancio dentro il campanile);
XI - REb5 leggermente calante (fissa manuale senza martello - lato dietro sotto la II);
X - DO5 crescente - fissa con martello - lato davanti, 2° fila sotto la III al centro tra la XII e la IX);
IX - SI4 crescente (fissa con martello - lato davanti, 2° fila sotto la III a destra);
VIII - SIb4 leggermente calante (elettrificata a mezzo slancio con ceppo motorizzato - lato sinistro al centro tra la IV e la VI);
VII - SIb4 calante (fissa con martello - lato davanti, 1° fila sotto la III a destra);
VI - LA4 crescente (elettrificata a slancio - lato sinistro sotto la IV e l' VIII);
V - SOL4 (fissa con martello - lato davanti, 1° fila sotto la III a sinistra);
IV - FA4 (elettrificata a mezzo slancio con ceppo motorizzato - lato sinistro sopra l' VIII e la VI - segna le ore);
III - REb4 (manuale a slancio - lato frontale sopra le 5 campane fisse);
II - SOL3 (elettrificata a slancio - lato dietro sopra l' XI);
I - MIb3 (elettrificata a slancio - lato destro).
Chiesa di Sant' Amico: concerto di 3 campane a slancio. Di questa chiesa vediamo il Plenum per l' Angelus alle 12.
III - MI4 crescente;
II - SI3;
I - SOLb3 leggermente calante.
Chiesa della SS. Annunziata: concerto di 3 campane elettrificate a slancio. Di questa chiesa vediamo il Plenum per l'Angelus alle 12 e 2 dei 3 plenum per la messa delle 18 e 30 rispettivamente alle 18 e 18:15. Il Primo plenum avviene alle 17:45.
III - DO5 calante (motore lineare);
II - LAb4 calante (motore a catena);
I - FA3 calante (motore a catena).
Il video si conclude con una vista da lontano di Agnone dal Monte S. Onofrio di cui vediamo anche la chiesa. Una bellissima statua di Gesù col Sacro Cuore domina la vallata e crea mille emozioni a chi è di passaggio.
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VLOG #1010: Agnone (Is) Molise
Un breve video di Agnone dove risiede la famosa Fonderia Martinelli definita dall Papa Giovanni Paolo II . Una cittadina carina, ben curata, facile da raggiungere e si mangia bene, come facciamo vedere nel video.
Agnone, a Villacanale ricordato lo sbarco dell'uomo sulla Luna
Agnone (IS) plenum campane Parrocchia di Santa Maria di Costantinopoli
La chiesa risale agli anni '80, sorta sopra il piazzale dell'a vecchia stazione ferroviaria, eretta nei primi del Novecento sopra l'antico convento dei Padri Cappuccini della Beata Vergine Maria di Costantinopoli. Dalle foto storiche si nota come la chiesa fossi assai bella, mostrasse un esterno semplice in pietra, come le altre chiese agnonesi, e un interno decorato alla maniera barocca, con un tabernacolo ligneo presso l'altare maggiore. La piazza si chiamò Largo della Vittoria, poi dopo la guerra Piazza dell'Unità d'Italia.
Suonata di campane Agnone (Isernia) festa dell'Addolorata
Le campane in questione sono quelle della chiesa di Sant'Emidio, San Pietro, la Santissima Annunziata, San Marco e infine di Sant'Antonio abate
La chiesa di Sant'Antonio illuminata dalle luci e dal suo campanile luminoso - Agnone
Agnone, incontro sulla storia del giornalismo italiano
Campane di Sant'Emidio - Agnone (IS)
3 campane a slancio, credo fuse nella fabbrica della città stessa.Scusate se il video l'ho iniziato a metà ma le campane hanno iniziato immediatamente.
Minore - SOLb4
Media - SOLb3
Maggiore - RE3
Monumento sepolcrale di Costanzo Malaspina nella cripta di sant'Emidio di Ascoli Piceno (manortiz)
Monumento sepolcrale di costanzo malaspina nella cripta del duomo
Numero 5 del 9 marzo 2013
Michele Picciolo
Quello di Costanzo Malaspina (1507-1546) è sicuramente uno dei monumenti funerari più noti agli ascolani. Attualmente si trova nella cripta ma anticamente era collocato sul lato sinistro della controfacciata della Cattedrale, posto su mensole ad adeguata altezza da terra, come quelle ancora visibili sui pilastri del transetto. La sua posizione originaria è testimoniata nel 1790 dall’Orsini, nel 1853 dal Carducci e infine dal Luzi che nel 1894 scriveva: “Nel fondo delle due navate inferiori erano quattro sarcofaghi. Nel primo a sinistra vedevasi la figura, parvente viva, del guerriero Costanzo Malaspina morto nell’anno 1546…” Il monumento (mt. 2,05x1,63x0,71), privo del dossale, attualmente è collocato incongruamente a terra (fatto che ne provoca una lettura non corretta) ed è scolpito in due blocchi di travertino, la cassa ed il coperchio. La cassa è decorata da un ricco trofeo di armi con un tamburo e una bandiera spiegata tra due panoplie, chiaro riferimento “all’arte della guerra” esercitata da Costanzo, collocato tra due pannelli sui quali è scolpito uno scudo retto da un angelo con lo stemma della nobile famiglia Malaspina “di S. Giacomo”, un monte a cinque punte cimato da due rami di spine e sormontato da un elmo chiuso volto a sinistra. Sul coperchio parzialmente coperto da un drappo è collocata la statua a tutto tondo di Costanzo, recumbente e in visione frontale rivestita dell’armatur, che sostiene la testa con la mano destra appoggiando il gomito sul cimiero. Il sarcofago si conclude con una base sagomata ornata agli angoli da palmette e sorretta da zampe leonine appoggiate su una lastra con un’elegante motivo a treccia continua. Al centro della base corre una lunga e bassa epigrafe che recita: D.O.M. CONSTANTIO MALAESPINAE I COHOR. LEG. CENTURIONI QUEM MARS NEC BELLONA ERIPERE POTUERUNT QUIN SUB OCTAVIO PAULI III PONT. MAX NTE CORAM CAROLO IMP. V. IN BELLO GERMANICO DIMICANTI PENES AN GESTAT CADERET CADAVERE VULNERIBUS NON COGNOSCENDO VIXIT ANN. XXXIX MENS IIII VINCENTIA VINCENTIUS AURELIUS RODULPHUS CONIUX FRATER FILII UNO ANIMO LABORANTES P.M.P. ANNO DOMINI MDXLVI DIE XXIX AUGUSTI. Come si deduce dal testo latino non essendo stato ritrovato il corpo sul campo di battaglia la famiglia ricordò Costanzo erigendogli in Cattedrale un cenotafio (…)
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Carlo Crivelli - Annunciazione di Ascoli
L'Annunciazione di Ascoli (o Annunciazione con sant'Emidio) è una delle opere più celebri di Carlo Crivelli, in cui il connubio tra la razionalità prospettica rinascimentale e il decorativismo gotico raggiunge i massimi vertici, facendone uno dei capolavori più significativi del Rinascimento nelle Marche.
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Agnone - Fiamme al rintocco
Si rinnova il rito del fuoco ad Agnone (IS): la ‘Ndocciata, la suggestiva sfilata di torce il 24 dicembre riscalda la pungente notte della città.
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