La chiesa detta di Santa Caterina
I tesori della chiesa di Santa Caterina a Casale Monferrato
Santa Caterina d'Alessandria: lectio magistralis di Philippe Daverio
Sabato 22 novembre seconda giornata di lavori dedicati alla promozione dello studio e della ricerca intorno alla Basilica di Santa Caterina d’Alessandria di Galatina e del suo ciclo di affreschi. Questa seconda giornata si apre con Philippe Daverio, insigne storico dell’arte, il quale a partire dalle 17:30 è a disposizione nella Sala del Sindaco a Palazzo Orsini per un incontro con giornalisti, studenti ed addetti ai lavori. A seguire,alle 19:00, ad ingresso libero, il Prof. Daverio terrà all’interno della Basilica, una Lectio Magistralis sulla Basilica di S.Caterina d'Alessandria a Galatina, “una meta leggendaria.
Sempre all'interno della chiesa si potrà fruire dell'installazione Virtual Reality Experience con la visita allo spazio Dune Cube del consorzio CETMA di Brindisi, per fare una singolare esperienza della Basilica e dei suoi affreschi; grazie alla collaborazione sinergica tra ingegneri, architetti, informatici, modellatori 3D e professionalità accademiche, come storici ed archeologi, il dispositivo Dune Cube permetterà di fare una esperienza di realtà virtuale in ambito culturale, grazie a scenari e soggetti 3D ad alto impatto visivo e scientificamente validati.
Tg2000 il Post:Il Monastero del Roveto ardente
Con il nostro TgPost rimaniamo in Egitto dove tra una settimana - lo ricordiamo - arriverà Papa Francesco per una visita apostolica molto attesa. Nella notte un commando ha attaccato il monastero di Santa Caterina, sulle montagne del Sinai, uno dei luoghi simbolo del cristianesimo in Medio Oriente. Un attacco armato rivendicato dall'Isis al posto di polizia a guardia del monastero che ha provocato la morte di un agente e il ferimento di altri quattro. E' il più antico monastero cristiano al mondo, luogo caro alle tre religioni monoteiste.
Alba (Cuneo, Piemonte) chiesa di S. Domenico - solo esterni - videomix
In Via Calissano si trova una delle torri di Alba, ora abbassata quasi al livello dei tetti adiacenti: Torre di Casa Chiarlone, con una base che appoggia a livello stradale, adornata con una porta lignea risalente al XVIII secolo. Poco oltre, sulla vicina piazzetta, troviamo la Chiesa di San Domenico, i cui restauri sono stati ripresi verso la fine degli anni settanta grazie all'interessamento della Famija Albèisa che l'ha riportata agli antichi splendori. La chiesa, ora sconsacrata, è spesso sede di mostre e concerti. Adiacente alla chiesa di San Domenico si trova la Chiesa di Santa Caterina, la cui edificazione in stile barocco risale al XVIII secolo; la facciata è divisa nella parte superiore in tre sezioni con lesene, archi, fregi e simboli vari. Pregevole è il portale in arenaria con architrave e volute.
Smerillo (Marche, Italy), Chiesa di s Caterina, affreschi del XIV sec (manortiz)
La chiesa di S. Caterina fu innalzata nell'area donata ai canonici Lateranensi da un abitante di Smerillo in suffragio della propria anima.
Per questo motivo essa ebbe sempre l'obbligo di chiedere la bolla di approvazione al Capitolo Lateranense, al quale, come atto di sudditanza, doveva pagare annualmente una libbra di pepe.
L'edificazione fu sicuramente compiuta entro il 14 agosto 1387: è infatti così datato un documento attestante che il Comune ne aveva sostenuto le spese acquistando in tal modo il diritto di Giuspatronato. Ancora incerte sono però le circostanze. Una delle ipotesi suggerite è che l'edificio sia stato costruito in occasione della liberazione di Fermo dal tiranno di Monte Verde avvenuta nel giorno della festa di S. Caterina.
Così gli abitanti di Smerillo, per ingraziarsi la città da cui dipendevano, avrebbero deciso di costruire entro le mura un edificio intitolato alla Santa.
Tuttavia è più probabile l'ipotesi che l'erezione di questa chiesa sia avvenuta per pubblico voto emesso in tempo di peste. Infatti risulta largamente documentato che in tutto il piceno nell'anno 1387 imperversò una terribile pestilenza. A Fermo morirono addirittura 3500 persone. Come infatti risulta da iscrizioni e pitture votive nele chiese di Ascoli, Offida, S. Vittoria, Ripatransone e Amandola, Santa Caterina d'Alessandria era spesso invocata a protezione dalla pestilenza.
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Galatina - Basilica di Santa Caterina d'Alessandria
Alba (Cuneo, Piemonte) CHIESA DELLA MADDALENA (1/2) videomix
La chiesa della Maddalena è una piacevole sorpresa per i visitatori di Alba, abituati a pensare la cittadina come ad un ricco comune medievale. Questo edificio religioso, invece, risalente alla metà del XVIII secolo, dimostra come Alba sia stata florida anche in altri periodi storici.
Voluta da Carlo Giacinto della Rovere, la costruzione della chiesa della Maddalena viene affidata all’architetto braidese Bernardo Antonio Vittone, uno dei maggiori esponenti del Barocco Piemontese insieme a Filippo Juvarra e Guarino Guarini. E proprio allo stile barocco piemonte si rifà la facciata dell’edificio le cui morbide linee ad onde richiamano altri edifici piemontesi delle stesso periodo: difficile non pensare ad esempio a Palazzo Carignano a Torino. Interessante notare che la facciata non è completata: il rivestimento finale non è stato posizionato per evitare di occupare lo spazio pubblico della via principale di Alba.
Già precedentemente il luogo su cui sorge la chiesa della Maddalena era stato destinato ad ospitare un edificio religioso voluto nel 1442 dalla Beata Margherita di Savoia che, abbracciata la vita monastica dopo la morte del marito, fonda un convento seguendo la regola domenicana. Il rifacimento barocco non dimentica tuttavia le sue origini e il richiamo alla Beata è ben presente sul portale di ingresso dove sono state intagliate tre frecce, simbolo proprio della religiosa. E di nuovo la presenza della Beata è ineludibile entrando all’interno della Chiesa della Maddalena: diventa impossibile infatti non notare la ricca ara che conteneva le sue reliquie, oggetto di culto per molti pellegrini in epoca passata. Tuttavia, l’apparato decorativo risulta essere tutto di pregio facendo della chiesa della Maddalena uno dei più bei esempi dell’arte barocca piemontese. La visita si conclude nel retrostante coro ligneo, ancora oggi utilizzato per concerti e mostre.
VIVI Santa Caterina dello Ionio
Una produzione Finestre sullo Ionio
finestresulloionio.it
Music:
Le campane di Bologna - Parrocchia di S.Caterina di Via Saragozza
Bologna - Via Saragozza - Parrocchia di S.Caterina D'Alessandria
4 campane intonate in quarto maggiore:
Lab3 = Cesare Brighenti, 1947
Sib3 = Cesare Brighenti, 1947
Do4 = Cesare Brighenti, 1947
Mb4 = Cesare Brighenti, 1947
La Chiesa è dedicata a Santa Caterina d'Alessandria, vergine e martire, ed è detta 'di Saragozza' per il nome della via in cui è posta. La Chiesa è collocata nel centro storico di Bologna, a pochi metri dalle storiche mura di Porta Saragozza. Il portico antistante la facciata fa parte della struttura che conduce al santuario della Beata Vergine di San Luca. Le prime notizie della Chiesa risalgono al 1300, data a partire dalla quale possediamo interessanti notizie circa la Storia dell'edificio. Al suo interno, la Chiesa ospita i meravigliosi dipinti di Alessandro Guardassoni. Tra le opere d'arte, è degna di nota l'immagine della Madonna di Guadalupe, della cui Confraternita la Chiesa di Santa Caterina è ancora oggi sede. Nel 2014 si sono svolte le celebrazioni per la XXV Decennale Eucaristica. Il campanile ottocentesco è opera dell'Architetto Vincenzo Brighenti. Le 4 campane del 1947, poste nella luminosa cella campanaria sono opera del Cav. Cesare Brighenti di Bologna. La grossa di nota Lab3, pesa 4,62 q.li ed ha un diametro di 92 cm. La mezzana di nota Sib3, pesa 3,37 q.li ed ha un diametro di 81 cm. La mezzanella di nota Do4, pesa 2,30 q.li ed ha un diametro di 72 cm. La piccola di nota Mib4 leggermente crescente, pesa 1,31 q.li ed ha un diametro di 60 cm.
Suonate:
-Doppio: 24 di S.Bartolomeo
26 novembre 2017, suonate per la messa in onore della patrona della Parrocchia S.Caterina D'Alessandria Vergine e Martire
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
Andrea Tescari:
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
ADNKRONOS : IL MONASTERO DI SANTA CATERINA NEL SINAI
Il monastero di Santa Caterina nel Sinai è il luogo più antico per i cristiani e la paura dell' Isis non ferma i pellegrini,
che continuano ad affluirvi
Chiostro Santa Caterina a Formiello, la casa artistica degli artigiani
Due 'cupole' una del cinquecento, simbolo della chiesa di Santa Caterina a Formiello, l'altra ottocentesca, simbolo della fabbrica borbonica, un Lanificio, poi saponificio, garage, falegnameria, all'interno del chiostro del complesso. Due luoghi un tempo unici, a cui la storia degli uomini ha attribuito destinazioni diverse. Mentre la chiesa continua ad essere luogo di culto, nel chiostro ed in alcuni locali annessi, proprietà di privati, si sta realizzando un progetto di riqualificazione urbanistica, edilizia ed artistica che punta a farne diventare un centro di arte declinato nella direzione degli artigiani. Da queste parti, l'area di Porta Capuana, si sono sviluppate nei secoli straordinarie tradizioni artigianali che si tramandano da generazioni e che, oggi, rischiano di scomparire. E così per far comprendere alla città cosa sta avvenendo sono state aperte per un giorno le porte al pubblico per mostrare i progressi del restauro del chiostro di Santa Caterina realizzati grazie ad una campagna internazionale di crowdfunding. Nell'occasione sono stati esposti il lavoro di Harry Pearce dello studio Pentagram di Londra: Poetry in the street of Naples.
Da queste premesse nasce il progetto Made in Cloister promosso da Davide de Blasio, Antonio G. Martiniello e Rosa Alba Impronta. Il progetto è partito dal recupero del Chiostro con l'obbiettivo di valorizzare un pezzo del patrimonio culturale della città, ponendolo al centro di un progetto di rinascita delle attività artigianali attraverso la visione di artisti e designer internazionali.
Recuperare la tradizione rinnovandola con spirito contemporaneo, nella convinzione che arte, cultura e creatività possano innescare un processo virtuoso di sviluppo questa è la mission di Made in Cloister.
Nel novembre del 2013 il progetto è stato pubblicato sulla piattaforma americana più importante di crowdfunding internazionale: Kickstarter.com e per la prima volta un progetto italiano legato all'arte è stato finanziato per una parte dei lavori.
Made in Cloister | Men at Work offre l'occasione a chi ha contribuito alla campagna di crowdfunding di ammirare i progressi realizzati nelle opere di restauro del Chiostro.
Per l'occasione sarà esposto il lavoro di Harry Pearce: Poetry in the street of Naples
Da una serie di scatti fotografici effettuati per le strade di Napoli sono state prodotte dieci serie di fine art numerate e firmate, realizzate con la tecnica delle acquetinte acqueforti e stampate con torchio a stella dalla stamperia artigiana di Vittorio Avella, sotto la direzione artistica di Andrea Anastasio, designer e concept Manager di Made in Cloister.
Le stampe sono in vendita presso:
- La Tullierie - Via D. Morelli 11, Napoli Tel. 081 411360
- Pentagram -- London petragram.co.uk
Il ricavato servirà a finanziare il completamento dei lavori del Chiostro.
BRA (Piemonte) chiesa di S. Chiara - Italian baroque masterpiece - videomix (1/3)
La chiesa di Santa Chiara progettata da Bernardo Antonio Vittone fu fatta costruire dalle Monache Clarisse. I lavori iniziarono il 27 maggio 1742 e fu aperta al pubblico nel 1748 anche se non completata. Il Vittone crea un capolavoro dell'architettura rococò piemontese: la pianta è quadrilobata e tutta la costruzione è impostata su quattro grandi pilastri che sorreggono il complesso gioco dei coretti, della doppia cupola e del cupolino. Il vero colpo di genio è nella doppia cupola traforata (cupola diafana). Attraverso le quattro aperture mistilinee della cupola inferiore si possono vedere le pitture affrescate nella cupola inferiore, illuminate dalla luce che proviene da diverse aperture. In questo interno bellissimo la luce è la protagonista assoluta della vicenda architettonica: una luce che plasma la materia, la anima come un fluido vitale e modella le forme raffinate delle decorazioni. Gli stucchi sono di Bernardino Barelli mentre la decorazione pittorica è opera del braidese Pierpaolo Operti.
Le Clarisse abbandonarono la Chiesa nel 1883 e nel 1892 iniziarono la costruzione di un monastero in viale Madonna dei Fiori; Santa Chiara ancora oggi è di proprietà dei Frati Cappuccini.
L' inaugurazione della Fabbrica di Santa Caterina
Si è svolta a Casale Monferrato, in una splendida cornice di pubblico, l'inaugurazione della Fabbrica di Santa Caterina. Con il taglio del nastro, Mercoledì 2 ottobre è stato dato ufficialmente il via ai lavori di restauro a cui hanno partecipato il sindaco di Casale Monferrato, Federico Riboldi, il presidente dell'Ente Collegio Convitto Municipale Trevisio, Ernesto Berra e il presidente dell'Associazione Santa Caterina Onlus, Marina Buzzi Pogliano e Mons. Gianni Sacchi, vescovo di Casale Monferrato che ha benedetto il cantiere.
BRUSCIANO: GIUBILEO PER NAPOLI 3/10/2011 APERTURA PORTA PORT'ALBA..CARDINALE SEPE..
a port'alba dov'e' ubicata la casa di SANTA CATERINA VOLPICELLI,grande educatrice,amante della musica e teatro,e'stata aperta laporta delle arti e delle scienze per difendere il valore della nostra cultura,nel senso piu' ampio del termine,dall'imbarbarimento delle mode del nostro tempo. Si riaprono simbolicamente queste porte per non chiudere alla speranza!! Si lasci entrare l'aria nuova del futuro!!
La Comunità Pastorale di Alba - Mater (Riccione)
La Comunità Pastorale di Alba - Mater (Riccione)
San Pietro di Cadore - Piccola Grande Italia
Nel cuore del Comelico, terra di Dolomiti, il Comune di San Pietro di Cadore sorge al confine con l'Austria, ultimo lembo di Veneto incastonato tra Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.
Le prime tracce della presenza umana in queste alte valli risalgono a 10.000 anni fa con il passaggio dei primi cacciatori mesolitici. Terra di confine attraverso le alpi ospitò celti, veneti e romani anche se le prime tracce documentabili che attestino compravendite di proprietà risalgono al XII secolo. Agli inizi del secondo millennio il Cadore fu governato dalla famiglia dei Da Camino, di schiatta longobarda, poi dal patriarca di Aquileia ed infine, dal 1420 dalla Serenissima Repubblica di Venezia.
Chiesa sconsacrata di Rigosa di Roccabianca
Chiesa di Rigosa su fiume Taro
Lombardia- Cai Muggiò-trekk e cultura-Ispra e Eremo di Santa Caterina del Sasso-HD
Bella giornata di trekking con il C.a.i. a Ispra sul lago Maggiore per visitare le antiche fornaci. Nel pomeriggio visita all'eremo di Santa Caterina del Sasso o eremo di Santa Caterina del Sasso Ballaro che è un monastero sorto a strapiombo sulla sponda orientale del lago Maggiore, nel comune di Leggiuno in provincia di Varese.
Secondo la tradizione La costruzione del complesso di Santa Caterina vedrebbe le sue origini nel XII secolo, quando un tal Alberto Besozzi di Arolo, mercante e usuraio del tempo, trovatosi a navigare sul lago e incappato in una tempesta, fece voto a Santa Caterina d'Alessandria di ritirarsi per il resto della sua vita in preghiera e solitudine in una grotta in quel tratto di costa se si fosse salvato. Lì avrebbe costruito una cappella alla Santa, ancor oggi individuabile sul fondo della chiesa. In seguito fatto beato, il suo corpo riposa all'interno della chiesa. Il complesso monastico sorse intorno al XIV secolo, con la costruzione delle due chiese dedicate a San Nicolao e Santa Maria Nova. Il complesso venne inizialmente retto per un breve periodo dai Domenicani, ai quali succedettero dal i frati dell'Ordine di Sant'Ambrogio ad Nemus. Successivamente vi si sarebbero insediati i Carmelitani di Mantova, che avrebbero mantenuto il monastero per un secolo, fino alla soppressione avvenuta nel 1770. Dal 1914 è considerato monumento nazionale. Il complesso passò di proprietà dal Beneficio parrocchiale di Leggiuno all'Amministrazione provinciale di Varese il 4 giugno 1970. Da quella data iniziarono consistenti restauri ed opere di consolidamento e stabilizzazione che salvarono il santuario e lo riportarono a riaprire negli anni ottanta. Dal 1986 al1996 ospitò una comunità di Domenicani, mentre attualmente è retto da alcuni Oblati benedettini.
L'eremo è raggiungibile a piedi attraverso una scala che lo mette in comunicazione da un lato con Quicchio, piccolo agglomerato di case, dotato di posteggio per le auto e di un punto di ristorazione, dall'altro con un approdo recentemente realizzato, a servizio della Navigazione Lago Maggiore. Dal 2010 è inoltre in funzione un ascensore, realizzato nella roccia.
Volo su Santa Caterina di Nardò
Volo in fpv col drone Mjx Bugs 2 su Santa Caterina di Nardó, il pomeriggio è un po' ventoso, sono i miei primi voli col drone e la stabilità delle riprese non è delle migliori. La ripresa è stata fatta col la camera di bordo, un Full HD di scarsa qualità.
Riprese: Drone Mjx Bugs 2 con camera integrata Full HD
Egitto Monastero di Santa Caterina