Pisa - La Basilica di San Pietro Apostolo, l'antico Porto Pisano e la battaglia della Meloria.
La basilica di San Piero a Grado è in stile romanico pisano (si vedano le affinità con l'abside della piccola chiesa di Santa Cristina in Lungarno Gambacorti), costruita in tufo livornese e pietra di San Giuliano bianca e nera e presenta la singolarità di quattro absidi ed ha i muri esterni ritmati da lesene e coronati da architetti pisani con scodelle maiolicate (molte delle quali ora conservate al Museo nazionale di San Matteo). Il campanile della chiesa fu demolito il 22 luglio 1944 dalle truppe tedesche in ritirata durante la seconda guerra mondiale. Nel dopoguerra iniziò la ricostruzione, ma l'intervento cessò dopo pochi metri.
La basilica di San Piero a Grado è oggi riconosciuta Monumento messaggero di Pace dai Club UNESCO, come ricorda una targa posta su di un cippo di granito collocato in prossimità del sacro edificio.
Mirabile esempio di architettura ecclesiastica precedente alla cattedrale pisana, la suggestiva basilica sorse in prossimità di uno scomparso scalo fluviale, chiamato Grado, dell'antico Porto Pisano, dove secondo la tradizione sarebbe approdato san Pietro nell'anno 44.
Ripetuti scavi archeologici hanno riportato alla luce le fondazioni di un edificio paleocristiano costruito su resti civili romani, poi sostituito da una chiesa più ampia durante l'alto Medioevo (VIII-IX secolo). La costruzione attuale, iniziata nel X secolo e modificata tra la fine dell'XI e gli inizi del XII secolo, presenta una struttura basilicale a tre navate con l'insolita presenza di due corpi absidati, di cui quello occidentale costruito forse in seguito al crollo della facciata durante una piena dell'Arno, e la porta d'ingresso nel fianco nord.
L'esterno, composto da un paramento in pietre di diversa provenienza, è scandito da lesene ed archetti pensili sopra i quali sono inseriti preziosi bacini ceramici (copie; gli originali sono al Museo nazionale di San Matteo) di produzione islamica, maiorchina e siciliana decorati con ricercati motivi geometrici e figurati (X-XII secolo).
Dell'imponente campanile del XII secolo, distrutto il 22 luglio 1944, dai soldati della Wehrmacht in ritirata, è stato ricostruito solo il basamento. All'interno della basilica sono state collocate le tre campane recuperate dalle macerie del campanile abbattuto.
L'interno vasto e solenne, con copertura a capriate, è diviso in tre navate da colonne di spoglio con capitelli classici, confermando l'uso diffuso durante tutto il Medioevo di reimpiegare elementi classici di diversa provenienza nelle nuove costruzioni. Una colonna con capitello con sfingi bicorpi ha precise corrispondenze con uno ritrovato all'Auditorium di Mecenate a Roma.
Nella parte occidentale un ciborio gotico, degli inizi del XIV secolo, segna il luogo in cui San Pietro avrebbe predicato per la prima volta.
Sono stati completamente distrutti i numerosi altari laterali seicenteschi, epoca cui risale il Crocifisso ligneo in origine disposto sull'altare maggiore.
Nella zona presbiteriale sono visibili gli scavi archeologici condotti a più riprese nel 1919-25 e nel 1955-58.
In epoca medioevale, prima dell'inesorabile avanzata della linea di costa, la località si trovava ai margini dello scalo portuale di Pisa. Il nome deriva dalla particolare morfologia del territorio in epoca medievale, caratterizzata da terrazzamenti naturali, o gradoni, generati dalle costanti esondazioni del fiume Arno che in quel luogo si diramava creando il grande bacino del porto fluviale e marittimo di Pisa. In epoca romana il nome del piccolo insediamento era infatti Gradus Arnensis.
Secondo la tradizione qui approdò san Pietro nell'anno 44 d.C., proprio nel luogo in cui oggi si erge una grande basilica. Infatti, sulla strada carrozzabile Viale Gabriele d'Annunzio, che corre lungo l'Arno fino alla foce, prima di giungere a Marina di Pisa e facendo una breve deviazione, si trova la Basilica di San Pietro Apostolo, il principale edificio della località.
La battaglia della Meloria fu una storica battaglia navale che vide coinvolta la flotta della Repubblica di Genova e quella della repubblica marinara di Pisa. La battaglia, che avvenne nell'agosto 1284 al largo delle coste del Porto Pisano, indebolì fortemente la flotta navale pisana dando inizio al lento declino di Pisa come potenza marinara in Italia durante il Medioevo, ma non a quello della Repubblica come si è soliti ritenere, in quanto Pisa decadde più di un secolo dopo col tradimento del Capitano del Popolo Giovanni Gambacorta e mai per motivi militari.
La Parrocchia di San Frediano a Pisa
La Parrocchia di San Frediano a Pisa, visitata da Daniele Morini
video santa caterina
chiesa santa caterina a Livorno. l'unica chiesa a pianta ottogonale della città. con opere d'arte al suo interno, quali la Madonna assunta in cielo di Vasari
Places to see in ( Livorno - Italy ) Chiesa Santa Caterina da Siena
Places to see in ( Livorno - Italy ) Chiesa Santa Caterina da Siena
Church of Saint Caterina is a baroque church located in the centre of Livorno, in the district of New Venice. Its dome is 63 metres high making it higher than the Leaning Tower of Pisa.
The church was built from 1720 to 1753 according to Giovanni Del Fantasia's project. The church opened to public in 1753 even if the facade was incomplete. Perhaps the bell tower was designed by Ferdinando Fuga.
The church has an octagonal plan and a few side chapels. The dome is completely frescoed by Cesare Maffei, making it one of the biggest frescoed churches of Tuscany. The altar chapel of the church contains a painting by Giorgio Vasari.
( Livorno - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Livorno . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Livorno - Italy
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Pisa - Chiesa di Santa Maria della Spina
La chiesa di Santa Maria della Spina è una piccola chiesa gotica che si trova a Pisa, ed è è uno straordinario esempio di gotico pisano.
Il tempio, eretto nel 1230 dalla famiglia Gualandi, si chiamava in origine Santa Maria di Pontenovo, per via del ponte che collegava via Sant'Antonio a via Santa Maria, crollato poi nel XV secolo. Il nome Spina deriva dal fatto che conservava una spina che avrebbe fatto parte della corona indossata da Gesù alla sua crocifissione e portata qui nel 1333, ma custodita dal XIX secolo nella chiesa di Santa Chiara.
La Parrocchia di San Frediano a Pisa
La Parrocchia di San Frediano a Pisa, visitata da Daniele Morini
Places to see in ( Pisa - Italy )
Places to see in ( Pisa - Italy )
Pisa is a city in Italy's Tuscany region best known for its iconic Leaning Tower. Already tilting when it was completed in 1372, the 56m white-marble cylinder is the bell tower of the Romanesque, striped-marble cathedral that rises next to it in the Piazza dei Miracoli. Also in the piazza is the Baptistry, whose renowned acoustics are demonstrated by amateur singers daily, and the Caposanto Monumentale cemetery.
Pisa is a city in Tuscany, Central Italy, straddling the Arno just before it empties into the Tyrrhenian Sea. Pisa is the capital city of the Province of Pisa. Although Pisa is known worldwide for its leaning tower (the bell tower of the city's cathedral). The city is also home of the University of Pisa, which has a history going back to the 12th century and also has the mythic Napoleonic Scuola Normale Superiore di Pisa and Sant'Anna School of Advanced Studies as the best sanctioned Superior Graduate Schools in Italy.
While the bell tower of the Cathedral, known as the leaning Tower of Pisa, is the most famous image of the city, it is one of many works of art and architecture in the city's Piazza del Duomo, also known, since the 20th century, as Piazza dei Miracoli (Square of Miracles), to the north of the old town center. The Piazza del Duomo also houses the Duomo (the Cathedral), the Baptistry and the Campo Santo (the monumental cemetery). The medieval complex includes the above-mentioned four sacred buildings, the hospital and few palaces. All the complex is kept by the Opera (fabrica ecclesiae) della Primaziale Pisana, an old non profit foundation that operates since the building of the Cathedral (1063) to the maintenance of the sacred buildings. The area is framed by medieval walls kept by municipality administration.
Alot to see in ( Pisa - Italy ) such as :
Leaning Tower of Pisa
Piazza dei Miracoli
Camposanto Monumentale
Santa Maria della Spina
Knights' Square
Pisa Baptistery
National Museum of San Matteo, Pisa
Palazzo Blu
Orto botanico di Pisa
San Michele in Borgo
San Piero a Grado
Santa Caterina
Santo Stefano dei Cavalieri, Pisa
Palazzo della Carovana
San Paolo a Ripa d'Arno
Pisa Cathedral
Santo Sepolcro
San Zeno
San Pietro in Vinculis, Pisa
Museo delle sinopie
Museo dell'Opera del Duomo
Cittadella Nuova
Museo Nacional del Palacio Real
Ponte Di Mezzo
Museo della Grafica
Gambacorti Palace
Museo Di Storia Naturale
Tuttomondo di Keith Haring
Piazza Martiri della libertà
Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria
San Michele degli Scalzi
Logge di Banchi
Palazzo Boileau
Museum of the Anatomy Institute
Opera della Primaziale Pisana
Palazzo del Consiglio dei Dodici
Medicean Arsenal
Domus Mazziniana
Parrocchia di San Nicola | Parish of Saint Nicholas
Palazzo Lanfranchi, Pisa
Torre di Santa Maria
Museo Botanico
Gipsoteca di Arte Antica dell'Università di Pisa
Palazzo Vecchio de’ Medici, Pisa
Roncioni Palace
Ponte di Mezzo
Museo degli Strumenti per il Calcolo
Palazzo dell'Arcivescovado
Palazzo dell'Orologio - Torre della Muda o della Fame
Palazzo della Canonica
( Pisa - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting the city of Pisa . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Pisa - Italy
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Pisa, 27.12.2015
Chiesa di Santa Maria della Spina, Piazza dei Miracoli, Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria, Chiesa di San Michele in Borgo, Piazza Garibaldi, Piazza dei Cavalieri, Piazza Vittorio Emanuele II, 3D HD 1080p video.
Monumento chiesa di S. Francesco, Pisa
Una visita, unica nel suo genere, al Monumento Nazionale e chiesa di S. Francesco.
L' edificio attualmente è in fase di restauro.
Si ringrazia
la Soprintendenza Archeologia,
Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno,
Italia Nostra Pisa
La Parrocchia di S. Francesco,
gli assistenti alle riprese.
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Cenni storici
La Chiesa è citata dal 1233. Voluta nel 1261 dall'arcivescovo Federico Visconti, contigua ad un convento di Francescani, conteneva e contiene molte cappelle private appartenenti a famiglie nobili pisane.
Le cappelle, che conservano antichi sepolcri familiari, erano state costruite ed adornate dalle famiglie, che esercitavano il diritto di patronato sulla chiesa e sugli arredi sacri, mentre i Francescani si limitavano alla sola amministrazione del culto. Dal 1265-70 il pisano Giovanni di Simone diresse i lavori cui risalgono l'impianto a aula unica coperta a capanna e l'ardito e tipico campanile poggiante all'interno per due lati su mensole.
[fonte wikipedia]
Note sull'ing. Giovanni di Simone:
L'edificio [Ospedale Nuovo] risultava quasi ultimato nel 1262, quando G. doveva essere già al lavoro nella chiesa di S. Francesco a Pisa; la chiesa, infatti, cominciata nel 1261 e terminata, all'infuori della copertura, entro la fine del secolo, è in cotto, secondo una consuetudine tipicamente pisana, ma poggia su un basamento di pietra che, stando a un documento del 1264, un gruppo di magistri lapidum stava cavando dal monte Pisano proprio sotto la direzione di Giovanni. L'elemento che di certo caratterizza l'intero cantiere è il campanile pensile che scarica il peso solo su due muri perimetrali in cui G. inserì due mensoloni che sorreggono un'accuratissima tromba di mattoni concentrici alleggeriti da arcatelle. Sulla base di questa singolare architettura, la Cristiani Testi (1986) ha attribuito a G. anche il campanile di S. Caterina, la chiesa domenicana di Pisa, di poco anteriore a quella francescana. Sebbene non tutti gli studiosi si dichiarino certi di questa attribuzione, c'è da dire che i due campanili pisani costituiscono episodi precoci e molto rilevanti all'interno dello sviluppo dell'architettura mendicante italiana.
[Fonte:
MUSIC thanks to Epic Elite
Between Oceans (feat. Juliet Lyons) di Nick Murray
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Note tecniche:
riprese effettuate senza l'ausilio di luci artificiali e senza alterare l'atmosfera del luogo.
In post, applicazione di filtri per attenuare il rumore (ove possibile),
risalto dei colori e della luce naturale proveniente per lo più dall'abside
Volo ricreativo senza ausilio di GPS.
Altezza max registrata 18m.
Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria
A really beautiful Church in the beautiful town of Pisa, Italy
Pisa - La Chiesa di San Frediano
La chiesa di San Frediano si trova a Pisa in piazza San Frediano.
La chiesa è per volere dell'arcivescovo chiesa universitaria, punto di incontro per tutti gli studenti universitari di Pisa.
Ricordata come esistente già nel 1061, ha nella facciata le forme tipiche dell'architettura pisana dell'epoca introdotte da Buscheto nella cattedrale (arcate cieche, losanghe, bicromia). Fu dedicata in origine anche a san Martino di Tours, ed ebbe annesso un ospedale.
L'interno a struttura basilicale a tre navate conserva colonne e capitelli marmorei figurati. L'arredo degli altari è stato ristrutturato nei secoli XVI e XVII. Conserva una rara grande croce dipinta su tavola dorata con Crocifisso con storie della Passione (XII secolo), altari barocchi e dipinti seicenteschi di Ventura Salimbeni (Annunciazione e Natività), Aurelio Lomi (Adorazione dei Magi), e affreschi di Domenico Passignano; gli affreschi della cupola sono di Rutilio Manetti. Sopra l'abside della chiesa una monofora che reca, al centro, lo stemma della famiglia Agostini, patrona della chiesa.
Le cappelle all'interno della chiesa sono otto: notevoli la prima sulla sinistra, rispetto all'entrata, che ospita il crocifisso del XII secolo e tre iscrizioni relative alla famiglia Pesciolini, e la terza da destra nella quale, oltre a numerose iscrizioni funebri, si trova la salma del Beato Bartolomeo Aiutamicristo.
I confessionali in pietra sono quattro e degno di particolare nota è l'imponente opera marmorea della famiglia Ruschi, che ospita le ceneri di Giovanni Battista, professore di filosofia, medicina e anatomia a Pisa nel XVII secolo.
Pisa - Chiesa di San Sisto ed epigrafe araba - Spedizioni Pisane nel Mediterraneo 2/4
San Sisto era l'antico patrono di Pisa e veniva festeggiato il 6 agosto.
Questo giorno era ritenuto propizio per la città in quanto anniversario di importanti vittorie riportate dalla Repubblica.
Il 6 agosto 1284 però, Pisa perse 12.000 uomini nella battaglia della Meloria e da allora San Sisto non fu più festeggiato.
La chiesa fu consacrata nel 1133 ma era già utilizzata da tempo come sede dei più importanti atti notarili del Comune.
Santa Cristina Castle-Tuscany
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Pisa, riapre la chiesa di S Sepolcro
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Visita generale della chiesa di San Francesco a Pisa
Visita generale della chiesa di San Francesco a Pisa.
Riprese di Franco Mariani.
Tutti i diritti riservati alla Parrocchia San Francesco di Pisa © 2015
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Lapidi sepolcrali nobiliari della chiesa San Francesco di Pisa
Fino al XIII secolo il luogo deputato per la sepoltura era l’area adiacente alla Cattedrale della città.
Successivamente il “jus sepeliendi”, il diritto di seppellire i fedeli, passò anche alle parrocchie e agli Ordini Mendicanti, come i Francescani, che si andavano costituendo.
A Pisa, tuttavia, fino al Trecento, non si hanno attestazioni certe di tombe all’interno delle chiese, epoca in cui si afferma l’usanza di seppellire i laici all’interno degli edifici sacri.
La chiesa di San Francesco, per la sua importanza, sin dal momento della sua edificazione, divenne uno dei maggiori poli di aggregazione spirituale della città, ottenendo l’appoggio del ceto politico dominante, il quale da subito scelse questo edificio, insieme alla chiesa dei frati domenicani di Santa Caterina, come sede privilegiata di sepoltura.
La tomba costituiva il simbolo del prestigio e della potenza della famiglia, non era mai individuale ma collettivo, e veniva chiamato sepolcreto di famiglia.
Nel monastero di San Francesco si conservava un manoscritto anonimo, oggi perduto, contenente tutte le iscrizioni delle lapidi sepolcrali e degli stemmi nobiliari incisi che ci permettono di identificare ancora oggi alcuni personaggi che, dalla metà del XIV secolo, qui trovarono sepoltura.
Sono tutte iscrizioni sepolcrali con lo stato sociale di appartenenza: clero, aristocratici, militari, commercianti, mercantili, mentre non si trovano i nomi dei popolani, che venivano sepolti nella zona adiacente alla chiesa ed avevano tombe prive di qualsiasi elemento ornamentale.
I fedeli, calpestando tali lapidi, ovvero di persone benestanti, erano portati così a riflettere sulla vanità delle cose terrene.
La maggior parte delle lapidi presenti in San Francesco si possono raggruppare in due tipologie, risalenti nella maggior parte ai secoli XIV e XV:
1) Lastre scolpite a bassorilievo o incise con la figura del defunto giacente sul letto funebre, l’epitaffio lungo il perimetro e lo stemma gentilizio. Questo tipo di lapidi si trovano in particolar modo nel transetto.
2) Lastre aventi il chiusino, ovvero la lastra di marmo che sigilla la botola contenente le ossa, con una serie di stemmi (solitamente due) scolpiti uno nella parte alta e l’altro in quella bassa, con l’iscrizione lungo i margini. Questo tipo di lapidi sono presenti soprattutto nella navata.
Le tombe terragne del XVI e XVII secolo, qui poco presenti, assumono forme complesse oppure sono caratterizzate da decorazioni vegetali lungo il perimetro, mentre l’iscrizione occupa l’intera zona centrale. In questo tipo lapidi spesso lo stemma non compare.
Soprattutto nel medioevo gli emblemi avevano lo scopo di esprimere funzioni identificative, in quanto la popolazione era per lo più analfabeta.
Ad esempio: l’aquila imperiale indicava l’appartenenza ad una famiglia ghibellina, la conchiglia ricordava i pellegrinaggi in Terra Santa, il leone l’autorità, il grifone l’appartenenza militare.
Nel XIX secolo si è tentato di salvare molte lastre rovinate dai calpestii, oltre che da danneggiamenti vari, non ultime le alluvioni, spostandole dal chiostro all’interno della chiesa.
Fino al 1817 l’antico pavimento del primo chiostro era ricoperto di lastre sepolcrali che però si trovavano sotto mezzo metro di terra, poiché nel 1788 i Padri Agostiniani, subentrati ai Francescani nella rettoria della chiesa, avevano deciso di rialzare il suolo per impedire all’acqua piovana di filtrare in certi periodi dell’anno dalle tombe allagando il chiostro.
Quando la chiesa venne riaffidata ai Francescani, con la collaborazione dell’ingegner Giovacchino Rossini, essi decisero di numerare e trasferire le lapidi dal chiostro alla chiesa.
Scheda a cura di Franco Mariani e Nicola Nuti
Riprese di Franco Mariani.
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La chiesa di Santa Maria della Spina - livello B2- ParlArti a Pisa
Questa puntata è tutta per la chiesa di Santa Maria della Spina a Pisa! Oggi un appuntamento con il vocabolario dell'architettura gotica!
Basilica di S.ta Caterina d'Alessandria a Galatina - 2016 rainews24
Pisa (Toscana) Basilica di SAN PIERO A GRADO
In epoca medioevale, prima dell'inesorabile avanzata della linea di costa, la località si trovava ai margini dello scalo portuale di Pisa. Il nome deriva dalla particolare morfologia del territorio in epoca medievale, caratterizzata da terrazzamenti naturali, o gradoni, generati dalle costanti esondazioni del fiume Arno che in quel luogo si diramava creando il grande bacino del porto fluviale e marittimo di Pisa. In epoca romana il nome del piccolo insediamento era infatti Gradus Arnensis.
Secondo la tradizione qui approdò san Pietro nell'anno 44 d.C., proprio nel luogo in cui oggi si erge una grande basilica. Infatti, sulla strada carrozzabile Viale Gabriele d'Annunzio, che corre lungo l'Arno fino alla foce, prima di giungere a Marina di Pisa e facendo una breve deviazione, si trova la Basilica di San Pietro Apostolo, il principale edificio della località.
LA BASILICA.
L'edificio in stile romanico pisano, (si vedano le affinità con l'abside della piccola chiesa di Santa Cristina in Lungarno Gambacorti) in tufo livornese e pietra di San Giuliano bianca e nera, presenta la singolarità di quattro absidi ed ha i muri esterni ritmati dalesene e coronati da architetti pisani con scodelle maiolicate (molte delle quali ora conservate al Museo nazionale di San Matteo). Il campanile della chiesa fu demolito il 22 luglio 1944 dalle truppe tedesche in ritirata durante la seconda guerra mondiale. Nel dopoguerra iniziò la ricostruzione, ma l'intervento cessò dopo pochi metri.
La basilica di San Piero a Grado è oggi riconosciuta Monumento messaggero di Pace dai Club UNESCO, come ricorda una targa posta su di un cippo di granito collocato in prossimità del sacro edificio. Nel 2009 è iniziata la ricostruzione del campanile anche se non sarà una ricostruzione completa.
Pisa - La Certosa di Calci
La Certosa di Pisa o, più propriamente, Certosa di Calci, si trova in provincia di Pisa, nel comune di Calci, in una zona pianeggiante alle pendici dei monti pisani chiamata Val Graziosa. Ex monastero certosino, ospita attualmente il Museo di storia naturale dell'Università di Pisa.
La Certosa dista circa 10 km dalla città di Pisa e un tempo rientrava nel comune della città. L'aspetto attuale ha forme barocche ed è composta da un grande cortile interno subito dopo l'ingresso, dedicato alla vita comune e punto di incontro con il mondo esterno, mentre oltre gli edifici che circondano il cortile sono disposte le celle, gli orti e gli ambienti più riservati e tranquilli, adatti alla regola di vita certosina.
Fu per decisione dell'arcivescovo di Pisa Francesco Moricotti che il 30 maggio del 1366 venne fondata la Certosa, nella Val Graziosa di Calci.
Il convento assunse in seguito un'importanza anche politica, in particolare dopo l'annessione dell'antico monastero benedettino dell'isola di Gorgona, avvenuta nel 1425. Nella seconda metà del XV secolo, artisti fiorentini si stabilirono a Pisa per assolvere a lavori dell'Opera del Duomo. Ma è soprattutto tra Seicento e Settecento che vengono compiuti i lavori più importanti.
Si accede al complesso attraverso un vestibolo seicentesco, coronato dalla statua di San Bruno, il fondatore dell'Ordine dei Certosini; a destra si apre la cappella di Sebastiano, in origine riservata alle donne, e a sinistra la foresteria delle donne, attuale biglietteria.
L'ampia corte d'onore longitudinale introduce al santuario. Di fronte all'ingresso è il prospetto barocco della chiesa, impostata su un podio con scalinata a doppia rampa, opera dell'architetto Nicola Stassi: da notare, sulla sommità, la statua della Vergine in gloria.
L'interno, risalente al XVII secolo, è costituito da un'unica aula lungo le cui pareti sono addossati gli stalli lignei destinati ai monaci; una parete intarsiata a marmi policromi separa la zona destinata ai conversi. Sullo scorcio del Seicento inizia la decorazione pittorica parietale con le Storie del Vecchio Testamento, dei bolognesi Antonio e Giuseppe Rolli; gli affreschi della cupola sono del lucchese Stefano Cassiani, autore anche delle pitture ai lati, dietro l'altare e tra le finestre.
L'altare maggiore fu realizzato su disegno di Giovan Francesco Bergamini e terminato nel 1686 dal figlio Alessandro; vi si trova una tela di Baldassarre Franceschini detto il Volterrano, con San Bruno che offre la Certosa di Pisa alla Madonna, del 1681.
Dalla chiesa si accede alla sagrestia circondata da grandi armadi a muro, alla cappella delle Reliquie e alle varie cappelle, in cui ogni monaco celebrava la messa privata quotidiana; nella cappella di San Ranieri si conserva il dipinto settecentesco del pisano Giovan Battista Tempesti, con San Ranieri, patrono di Pisa; nella cappella di San Bruno troviamo una tela raffigurante il santo, di Jacopo Vignali; la cappella della Vergine del Rosario fu invece affrescata da Giuseppe Maria Terreni alla fine del Settecento.
Tra gli ambienti più interessanti del monastero, la Foresteria Granducale, così detta perché riservata ai sovrani di Toscana, con pregevoli stucchi del Somazzi e affreschi a figure allegoriche di Pietro Giarrè. Il refettorio attuale è il risultato della trasformazione del primitivo ambiente trecentesco: tra le testimonianze più antiche, l'affresco con l'Ultima Cena, di Bernardino Poccetti (1597), mentre il resto delle decorazioni parietali, compiute nel 1773, si deve a Pietro Giarrè. Sul seicentesco chiostro grande, con al centro la monumentale fontana ottagona, si aprono le celle dei monaci, ciascuna concepita come unità abitativa composta da più stanze.
Tra i numerosi ambienti del monastero ricordiamo l'appartamento del Priore, la ricca Biblioteca, l'Archivio storico e la farmacia. Nella foresteria è stata allestita la Quadreria del convento, che ospita numerosi e pregevoli dipinti, tra cui la collezione della famiglia Borghini di Calci.
L'ala ovest della Certosa ospita il Museo di storia naturale e del territorio dell'Università di Pisa.