Festa di Sant'Antonio Abate 2014 - Uscita dalla Chiesa Santa Maria delle Grazie
L'uscita del simulacro del Santo dalla Chiesa Santa Maria delle Grazie
Basilica Santa Maria delle Grazie 1
Ensaio do Coral da Basilica. Emocionante.
Santa Maria delle Grazie in San Pietro
Corso Vittoria Colonna,Ischia (NA)
Santa Maria delle Grazie Pozzuoli
Chiesa di Santa Maria delle Grazie Pozzuoli è la più antica parrocchia della diocesi di Pozzuoli, Anticamente aveva competenza su un vastissimo territorio, che comprendeva:Pozzuoli, Agnano, Bacoli, Bagnoli, Licola, Miseno e Monte di Procida. A seguito della creazione di altre parrocchie in queste zone, l'area di competenza di Santa Maria delle Grazie oggi si è ridotta solo ad una parte del centro della città.
La chiesa fu edificata agli inizi del XVI secolo, nella zona dell'attuale piazza della Repubblica, e dedicata alla Madonna delle Grazie. Nella seconda metà dello stesso fu costruito, in adiacenza alla chiesa un ospedale che da essa prese il nome. Questo nome è ancora oggi conservato dal nuovo ospedale, costruito nella zona della Schiano. In questo periodo l'edificio di culto subì varii rimaneggiamenti e fu, con molta probabilità, anche ampliato, grazie all'intervento di una confranità di laici puteolani.
Nel corso del XVII e del XVIII secolo la chiesa fu ulteriormente arricchita con la creazione di nuovi altari e cappelle. Questa sistemazione rimase inalterata fino al 1825 quando furono eseguiti dei lavori di restauro, a spese del vescovo di Pozzuoli Carlo Maria Rosini e del Municipio di Pozzuoli.
Nonostante ciò la chiesa era quasi sempre invasa, durante l'inverno, dalle acque del mare e corrosa dalla conseguente umidità. Essa compromise a tal punto la struttura, che si ritenne opportuno demolirla e ricostruirla dalle fondamenta. Il progetto fu affidato nel 1858 all'architetto Achille Catalano e portato a termine alla fine del 1860.
Nel 1915 la chiesa fu arricchita di un pulpito marmoreo e, nel 1923, di una cappella in onore del Sacro Cuore di Gesù. Nel 1948 fu ulteriormente ampliata, con la creazione delle absidi in fondo alle navate e arricchita con la doratura del soffitto, le pitture dei pennacchi della cupola, eseguite dal pittore puteolano Leon Giuseppe Buono (1887 - 1975), la pavimentazione in marmo, la scala marmorea del pulpito e l'organo polifonico.
A causa del bradisismo del 1970 la chiesa parrocchiale che, avendo subìto grandi danni nelle strutture portanti, fu sottoposta ad un radicale opera di consolidamento e di restauro, iniziata nel dicembre del 1973 e terminata nei primi giorni di ottobre del 1975. Altri interventi di restauro all'edificio furono effettuati a seguito del terremoto e conseguente bradisismo del 1980.
Durante questi lavori, a seguito delle norme liturgiche promulgate durante il Concilio Vaticano II, tutta la zona sottostante la cupola fu rialzata, grazie alla costruzione di una pedana in marmo bianco. Su di essa fu collocato il nuovo altare , ricavato adattando le ali dell'altare maggiore preesistente come stipiti, la mensa fu rimossa e ricollocata sul nuovo altare. L'altare fu benedetto e consacrato dal vescovo Salvatore Sorrentino il 18 ottobre 1975, e in esso furono anche riposte delle reliquie di San Valentino martire. Le parti restanti dell'altare maggiore, tra le quali il paliotto, furono collocate, come decoro, sulla parete di fondo del presbiterio, sotto il quadro della Visitazione.
L'ambone, il cui sostegno è ricavato da uno dei due putti, che prima ornavano il fastigio dell'altare, risale sempre allo stesso intervento di restauro. Le preesistenti balaustre furono poste ai lati della pedana, in modo da delimitarla da i due ambienti adiacenti e venne spostato il fonte battesimale settecentesco, per metterlo in evidenza, collocandolo alla sinistra del presbiterio e adagiandolo su un tondo di marmo intarsiato, che si trovava precedentemente al centro del pavimento della navata.
PIANO. SANTA MARIA DELLE GRAZIE -LA MADONNINA NELLA BARCHETTA
Vittoria ed Antonino
9 agosto 2009
Chiesa di S. Maria delle Grazie Montechiaro, Vico Equense (NA)
Villa Angelina Massa Lubrense (NA)
L'Eremo di santa Maria delle Grazie
Giornale Luce B1123 del 07/07/1937
Descrizione sequenze:una stampa settecentesca riproduce Monteluco di Spoleto e la sua campagna ; l'eremo di santa Maria delle Grazie si compone di una grande costruzione attorniata da un bellissimo giardino ; una lapide ricorda che il luogo fu molto gradito a Michelangelo ; una madonna umbra cinquecentesca è affrescata in una sala interna ; alcuni affreschi si ritiene siano di Zuccari ; l'interno di una sala calda ed accogliente ; l'antica biblioteca del cardinale Cibo ; nella sala da pranzo troneggia un grande camino ; due frati francescani tirano l'acqua su da un pozzo ; bambini e donne accorrono per la Messa domenicale nella chiesa dell'eremo ;
Archivio Storico Luce .
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Santa Maria delle Grazie. Nuova immagine della Beata Vergine.
saraci
Rasiglia, Santuario Madonna delle Grazie
Estratto dal servizio pubblicato sul Blog di Roberta Bistocchi su S. Biagio e Santuario Madonna delle Grazie - 20 ottobre 2016
Vittoria - Piazza del Popolo e il Teatro
Vittoria, nel sud della Sicilia, a pochi chilometri dal mare e dal barocco ibleo, città del liberty, del vino e delle primizie è nel Cuore del Mediterraneo. Il centro della città è piazza del Popolo con la chiesa di S. Maria delle Grazie e il bellissimo teatro, vero gioiello architettonico.
Tratto da Vittoria Cuore del Mediterraneo di M. Sparacino
SCURCOLA MARSICANA - Mattarella visita il Santuario di Santa Maria della Vittoria
Descrizione
Rondini su S. Maria delle Grazie del Naviglio
una mattina di primavera dalla mia finestra
Madonna delle Grazie
E' iniziato il mese di maggio da sempre dedicato alla Vergine Maria. Siamo andati in una chiesa molto cara ai veronesi, e legata alla devozione mariana: è Santa Maria della Scala, nel cuore della città, monumento storico dell'epoca degli scaligeri officiato dall'ordine religioso dei Servi di Maria.
Interviste a:
Fra SERGIO PACHERA
Rettore Santa Maria della Scala - Verona
Servizio di Sara Fornari
Santa Maria della Vittoria
Corposanto de Santa Vittoria en la iglesia del mismo nombre.
Roma, Italia
Il portale di Santa Maria della Vittoria a Milano, oggi Parrocchia della Discesa dello Spirito Santo
Oggi sede della Chiesa Ortodossa Romena del Patriarcato di Bucarest a Milano, il secentesco santuario di Santa Maria della Vittoria fu fatto edificare dal Cardinale Luigi Homodeo, su un'antica chiesa monastica domenicana del XIII secolo, a ringraziamento di una vittoria contro i francesi ottenuta dal ramo bellico della stessa famiglia. All'interno sono di particolare interesse la Vergine assunta (attribuita al Morazzoni), il ciborio berniniano, un grande dipinto di Giacinto Brandi, in mezzo ai due angeli anch'essi della scuola del Bernini, i quattro obelischi funebri in marmo nero, con gli epitaffi che celebrano altrettanti membri dell’antica famiglia degli Omodei. Anche i medaglioni di bronzo sugli obelischi, che raffigurano questi membri della famiglia, furono eseguiti a Roma, nella prima metà del Seicento, dagli aiuti del Bernini. Inoltre è degno di rilievo l'organo in controfacciata, in cantoria, costruito nel 1825 da Angelo Amati, sicuramente fra i più interessanti strumenti di Milano per qualità timbrica e raffinatezza. Solo nel 1987 è stato realizzato il portale in bronzo che narra la vita di Maria, opera della scultrice contemporanea Vera Omodeo Salè, che è anche autrice della Via Crucis e di altri bassorilievi presenti nella chiesa. In quegli anni l'incarico le fu affidato dall'allora parroco don Pasquale, che provvedeva con grandissima dedizione ai restauri e alla cura di questa chiesa. Successivamente, grazie all'interessamento del Cardinale Martini, nel 1996, la chiesa fu data in uso alla comunità ortodossa romena, che oggi custodisce le opere d’arte che vi sono contenute con la consapevolezza del loro valore e di come queste siano risorsa culturale non solo per la comunità romena ma per tutta la città di Milano.
In questo spirito, il 19 marzo 2017 Padre Traian Valdman, guida spirituale della comunità romena e parroco di questa chiesa, ha dedicato un evento al portale in bronzo. All'incontro ha partecipato anche Vera Omodeo-Salè, la scultrice che negli anni Ottanta realizzò il progetto. La musica è Vergine bella, che di sol vestita, di Giovanni Pierluigi da Palestrina (The Hilliard Ensemble).
Risalita della statua al santuario della Madonna delle Grazie di Sora 6
1 maggio 2011 -- La mattina, verso le ore 5,00 alla presenza di S.E. Mons. Filippo Iannotta, Vescovo di Sora, Aquino e Pontecorvo, la statua della Madonna delle Grazie viene riportata al Santuario ed inizia il mese mariano 2011. con la concelebrazione Eucaristica di S.E. Mons. Vescovo, e di Don Pasqualino Porretta, cappellano del Santuario della Madonna delle Grazie.
Santa Maria della Vittoria a Milano
Santa Maria della Vittoria in Milano (via De Amicis/Colonne di San Lorenzo) è un santuario fatto edificare, su una precedente chiesa monastica del XIII secolo, dal Cardinale Luigi Homodeo come ringraziamento per la vittoria ottenuta nella battaglia di Pavia del 1525, nella quale furono sconfitti i francesi e fu anche catturato il Re di Francia Francesco I (da notare che i francesi avevano già subito una sconfitta dolorosa nel 1522 alla Bicocca, evento da cui deriva il detto francese C'est un bicoque! per dire 'è un disastro').
La chiesa era annessa al più antico e ampio complesso del Convento di Santa Maria della Vittoria (1265 - 1810): l'antica struttura, già domus umiliata di regola agostiniana, attorno al 1265 divenne convento di suore domenicane.
Nel 1385 vi fu annesso il monastero soppresso di Santa Maria di Castagnedo; inoltre, nel 1576, l'arcivescovo Carlo Borromeo fece confluire nel monastero della Vittoria anche il cenobio delle agostiniane di Santa Caterina da Siena in Viarena. Nel 1787, in piena epoca di soppressioni, venne aperta qui una scuola femminile; l'ente fu poi definitivamente soppresso nel 1810. Il santuario restò consacrato ed è attivo a tutt'oggi. L'architettura, di influenza stilistica romana, ha i suoi elementi più notevoli nel ciborio di scuola berniniana, nei quattro obelischi funebri in marmo nero, posizionati ai 4 lati della chiesa, e nell'organo di Angelo Amati, introdotto nel 1825, strumento ritenuto fra i più interessanti di Milano per qualità timbrica e raffinatezza. Sopra l'organo è visibile, sovrastato dalla croce, lo stemma nobiliare della famiglia Homodeo (un leone rampante così descritto: di rosso al leone coronato, d'oro, carico di tre fascie di azzurro). Le steli funerarie sono appunto dedicate a 4 membri di questa famiglia (che aveva un ramo ecclesiastico e uno guerriero) combattenti nell'esercito di Carlo V nelle Fiandre. L'ultimo intervento artistico sulla chiesa è il portale in bronzo eseguito da Vera Omodeo nel 1980; della stessa scultrice è inoltre la Via Crucis in formelle bronzee. Purtroppo attualmente l'altare con i due angeli della scuola del Bernini non è visibile in quanto coperto da un grande pannello di icone, perché la chiesa è oggi utilizzata dalla comunità ortodossa del Patriarcato di Bucarest. Un ringraziamento particolare va a Padre Traian per la collaborazione offerta per le riprese.
CREDITS: Il brano musicale è 'Omni die dic Mariae', di G.G. Gorczycki, 1664-1734) cantato da Mina. Questa la traduzione del testo: Anima mia, ogni giorno dì lodi a Maria, alle sue feste, alle sue opere splendidissime. Tutta bella, senza la più piccola macchia, fa' che io ti lodi puro e dunque lieto; che io sia casto e modesto, dolce, buono, sobrio, pio, retto e insieme attento e semplice, ricolmo di saggezza divina, timorato e adornato da sacro agire. Vergine santa guarda quanti pericoli corriamo ogni giorno: assistici e sostieniciperché restiamo saldi e forti; sii tutrice e soccorritrice del tuo popolo cristiano, ottieni per noi la Pace e che tempi crudeli non ci tormentino. Amen.
Brescia città. italy. / 4K
Riprese con Sony FDR AX33 4K-Editing con Pinnacle 19, della Città di Brescia. Italy.
Luoghi Visitati.
Via Lattanzio Gambara. Viale Stazione. Piazzale Stazione. Stazione Ferroviaria. Stazione dei Pulman. Piazza della Repubblica. Chiesa Santi Nazario e Celso. Chiesa di Santa Maria dei Miracoli. Chiesa di San Francesco. via San Francesco. via della Pace. Monumento a Giuseppe Garibaldi. Santuario di Santa Maria delle Grazie. Corso Garibaldi. Torre della Pallata. Largo Tommaso Formentone. Orologio in via Cesare Beccaria. Piazza della Loggia. Torre dell'Orologio. Porticato Municipio di Brescia. Chiesa di Sant'Agata. Piazza della Vittoria. Chiesa della Madonna del Lino. Piazza del Mercato. Corso Palestro. Corso Giuseppe Zanardelli. Teatro Grande con Museo. Porticato Corso Giuseppe Zanardelli. Porticato di via X Giornate. Duomo Vecchio. Piazza Paolo VI. Cattedrale Santa Maria Assunta. Palazzo Broletto. Provincia di Brescia. Piazza Broletto. Via dei Musei. Parco Archeologico. Teatro Romano. Basilica Romana. Castello di Brescia. Belvedere della città Sud/Ovest.
Ringrazio della Visualizzazione.
Italia
Roma
Giornale Luce B1496 del 19/04/1939
Descrizione sequenze:nella chiesa di santa Maria della Vittoria a Roma sono state celebrate le nozze della figlia di Badoglio con il marchese Nicolai Lazzerini Altoviti Avila ; l'ingresso dei principi di Piemonte ; il maresciallo Badoglio accompagna la figlia all'ingresso della chiesa ; la coppia degli sposi esce dalla chiesa dopo la cerimonia ; Maria Josè precede il marito che fa il saluto romano ad alcune camicie nere presenti ; il maresciallo Badoglio con la consorte ; applausi della gente ;
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Santa Bernadette torna a casa
Sono giunti al termine gli otto giorni che hanno visto l’arcidiocesi di Sorrento – Castellammare di Stabia accogliere ed ospitare le reliquie di *Santa Bernadette Soubirous*. La Cattedrale di Sorrento, la ConCattedrale Santa Maria Assunta e San Catello e la parrocchia S. Maria delle Grazie di Massa Lubrense (Antica Cattedrale di Massa Lubrense) hanno aperto le porte alla giovane santa amata da tutti per la semplicità e per la grande fede facendola divenire fulcro della propria vita. I momenti di preghiera, le adorazioni e le celebrazioni eucaristiche presiedute dall’arcivescovo Mons. Francesco Alfano e da altri presbiteri della diocesi hanno incantato le tante persone accorse per vivere l’esperienza delle reliquie.
Ultima tappa del pellegrinaggio italiano partito il primo marzo e conclusosi il 10 maggio, all’interno della nostro Chiesa Diocesana.
Questa mattina è stata proprio la diocesi, nella persona del Vicario Generale Don Mario Cafiero e della sig.ra Imma Cosenza responsabile dell'Opera Diocesana Pellegrinaggi Sorrento - Castellammare di Stabia, ad accompagnare le reliquie per il suo ritorno a Lourdes, presso la cripta del Santuario di Lourdes, la prima chiesa costruita sulla grotta dove la giovane vide la Vergine.