Antrodoco, Santa Maria extra Moenia ed Umbilicus Italiae (manortiz)
Antrodoco (Rieti) Chiesa S. Maria Extra Moenia - Monte Giano (in passato monte DUX monte del Duce)
Vicino ad Antrodoco, comune in provincia di Rieti, sul Monte Giano campeggia la scritta Dux, ottenuta con l'impianto ad arte di alberi. La scritta è ben visibile dalla strada statale 4, che collega Rieti alle Marche. Un omaggio a Mussolini sul fianco di una montagna, fatto all'epoca del fascio. Risale agli anni tra il 1938 e il 1939 e fu fatto con un rimboschimento dalla locale sezione del Corpo forestale dello Stato, Scuola Allievi Guardie Forestali di Cittaducale.
Una pineta di circa otto ettari, nata per omaggiare Benito Mussolini.
E' ben visibile da Roma, anche se ultimamente solo un occhio esperto può riconoscere i caratteri, a causa del totale abbandono cui è stata lasciata.
Nel comune del reatino quel Dux di piante è ormai parte integrante del paesaggio.
Le foto DUX non sono mie (all'epoca in cui sono state scattate non ero nemmeno nato), sono state reperite su Internet e sono libere da diritti d'autore, ossia sono di dominio pubblico.
Comune di Antrodoco (RI)
Scopri Antrodoco! Il Comune appartiene alla Comunità montana del Velino e, come suggerisce il nome (originario dall’osco Interocrium, ovvero tra le montagne), è circondato da tre gruppi montuosi. Antrodoco, è uno dei comuni che si proclama Centro d’Italia, in competizione con il suo capoluogo Rieti e Urbino (Centro del mondo). Un piccolo obelisco, sormontato da una sfera metallica, posto accanto alla chiesa di Santa Maria Extra Moenia, segna infatti il centro della Penisola.
Vieni a scoprire lo straordinario patrimonio storico-culturale del paese! Visita il Duomo di Santa Maria Assunta, La Chiesa di Santa Maria Extra Moenia e le numerose bellezze architettoniche della città.
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Antrodoco
La città di Antrodoco è situata lungo la via Salaria. Da Antrodoco inizia la Strada statale 17 dell'Appennino Abruzzese e Appulo Sannitico, che la collega con l'Abruzzo, il Molise e la Puglia. I 13 km che percorre questa statale nel comune di Antrodoco costituiscono la splendida e tuttora integra Valle di Corno, dove sorgeva l'antico Castello, fino ad arrivare al valico di Sella di Corno.
Antrodoco, come la stessa etimologia del toponimo (in mezzo ai monti) suggerisce, è circondato da tre gruppi montuosi.
Il Monte Giano e la scritta DVX
A nord-est del paese si erge il Monte Giano (1820 m). Da diversi chilometri di distanza si può notare sul monte la scritta DVX (duce, dal latino dux, ducis), composta da alberi di pino. La pineta, di circa otto ettari e di 20.000 pini, fu realizzata dalla Scuola Allievi Guardie Forestali di Cittaducale nel 1939, con il contributo in braccia di numerosi giovani del posto, come omaggio a Benito Mussolini. La scritta, visibile nelle giornate di poca foschia anche da Roma, è patrimonio artistico e monumento[senza fonte] naturale unico in Italia e nel mondo[senza fonte] ed è stata recentemente restaurata con i fondi regionali nell'estate del 2004; verso la fine di agosto 2017 un incendio ha distrutto quasi completamente la scritta[5]; tuttavia, nel febbraio 2018, 200 volontari coordinati da CasaPound Italia hanno provveduto a impiantare 1000 pini sul monte Giano al fine di ripristinarla.[6]
A sud troviamo il Monte Nuria (1888 m). Il toponimo Nuria è etimologicamente analogo al nome di una valle dei Pirenei (N-Uri-a, luogo-tra-monti). Un'altra possibilità è che il nome derivi dalla radice araba Nuri, nella sua forma femminile Nuriye, che significa luce.
A nord la Valle del Velino (o Falacrina) è sovrastata dal Monte Elefante (2089 m), facente parte del massiccio del Monte Terminillo (il Mons Tetricus degli antichi Romani).
Ad ovest invece la valle si allarga formando, superato Borgo Velino, la Piana di San Vittorino.
Il paese è attraversato dal fiume Velino, il maggiore affluente del fiume Nera, l'Aven Flumen dei latini (Livio), all'imbocco meridionale delle omonime Gole del Velino.
Antrodoco è uno dei comuni che si proclama Centro d'Italia, in competizione con il suo capoluogo, Rieti (Umbilicus Italiae), Urbino (Centro del mondo), Foligno (Al centro del mondo). Il centro della Penisola è qui segnato da un piccolo obelisco sormontato da una sfera metallica, posto vicino alla chiesa di Santa Maria Extra Moenia.
Fonte
ippocamper.it
Antrodoco 28 ottobre 2013
Antrodoco (RI) Chiesa di S. Chiara
Grazie all'impegno del Parroco Don Luigi Tosti, Antrodoco può nuovamente godere delle bellezze artistiche della Chiesa di S. Chiara, egregiamente restaurata da Paolo e Sebastiano. Grazie.
Abruzzo, riappare scritta Dux sulla montagna. E scoppia il caso
lunedì 29 luglio 2019
Abruzzo, riappare scritta Dux sulla montagna. E scoppia il caso | Different Problem
Una incisione nel costone roccioso che sovrasta il centro abitato di Villa Santa Maria - in provincia di Chieti - fa scoppiare una polemica sul fascismo in Abruzzo. La scritta 'Dux', che risale agli anni Quaranta, è tornata alla luce dopo un intervento del Comune, guidato dal riconfermato sindaco Giuseppe Finamore (che si definisce un moderato di centro). Lavori portati avanti dal 2015 con fondi dell'amministrazione e una spesa complessiva di...
#Different_Problem
Veglia per la GMG 2015. Cattedrale di Rieti
Veglia per la Giornata Mondiale della Gioventù, vigilia della Domenica delle Palme, Cattedrale di Rieti. Il video è tratto dalla diretta streaming realizzata da «Frontiera» in collaborazione con «Rieti News - Tutta la città ne parla».
BISCEGLIE - Processione campestre SANTA MARIA di GIANO
Bisceglie 10 aprile 2016
tranireligiosa.it
Processione Santa Maria di Giano
Bisceglie, 14 aprile 2013
CITTA' DI ANTRODOCO (RI) 17 agosto 2014
Piazza IV novembre, Concerto Orchestra di Fiati A. C. M. A. di Antrodoco.
6° BRANO
Valeria Golino presenta Come il Vento
L'attrice Valeria Golino presenta al Politeama Italia di Bisceglie Come il Vento. Racconta la sua esperienza nella realizzazione del film, fatta di fatiche e difficoltà nell'interpretazione di un personaggio esistito realmente, morto pochi anni fa.
antrodoco monte giano DUX la montagna del duce
antrodoco monte giano DUX la montagna del duce 1820m,è stata disegnata con gli abeti, dalla Scuola Allievi Guardie Forestali di Cittaducale nel 1939, per rendere onore a Benito Mussolini che poteva ammirarla, nelle giornate di sole, anche dalle porte di Roma.Si vede bene anche su google earth
Correnti religiose nella storia della Diocesi di Rieti
Nell’ambito del progetto “Il villaggio dell’essere” promosso dalla Diocesi d’intesa con l’Ufficio scolastico provinciale per svolgere, nei vari istituti, attività di studio e riflessione sull’identità storico–religiosa e sul patrimonio spirituale del territorio (con particolare riferimento all’impronta francescana e alle varie figure di santità), l’Ufficio scuola della Curia di Rieti ha promosso un incontro formativo che si è svolto in Cattedrale martedì 18 novembre.
L’incontro, aperto agli insegnanti (di religione e non) che seguono il progetto nelle scuole aderenti e a tutti gli interessati, ha visto lo svolgimento di una interessante relazione della professoressa Ileana Tozzi sulle correnti benedettine, domenicane e francescane nella storia diocesana e l’intervento di don Roberto D’Ammando per illustrarne la presenza attraverso l’arte e la visita ad alcune chiese del centro storico.
Riappare la scritta DUX anni 40 sulla montagna. Che Salvini la faccia rimuovere dice assessore PD
Il video e' un commento formato dalla mia opinione personale senza influenze da nessun partito e senza nessun finanziatore.
Sono ricercatore universitario (ricerche storiche) presso la Facolta' di Filosofia e professore di Economia internazionale presso la Facolta' di Scienze Politiche.
Ho pubblicato 3 libri (2 di grammatica e uno di storia)
Ho pubblicato 151 articoli in giornali nazionali
Ho condotto 38 programmi in radio.
Sono collaboratore RAI come produttore esecutivo (consulente)
Breve curriculum studi: Laurea in Economia e Amministrazione delle imprese. Laurea in Storia. Master in Comunicazione. Dottorato di ricerca in storia (In corso)
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Ritratti: pittura e arte a Rieti. Francesco Sacco
Conversazione con il pittore reatino Francesco Sacco in vista della sua personale presso l'Auditorium dei Poveri di Rieti.
FLAVIO E TITO VESPASIANO di Vincenzo Di Flavio
RIETI – Articolo di Mondo Sabino - Non era soltanto una strada la Via Salaria; era La Strada. Un’asse viario di notevole interesse non soltanto per trasportare il sale dall’Adriatico verso Roma, ma perché rivestiva il ruolo di via di civiltà. Perché questa seconda connotazione? La risposta è stata fornita nel convegno “La via del sale, via di civiltà” organizzato ad Antrodoco, nella chiesa di Santa Chiara, il 14 maggio 2016 dall’Associazione Culturale Reatina “Domenico Petrini” con la rilevante collaborazione dell’Archivio di Stato di Rieti ed il contributo dell’Ascom Rieti. L’arteria che scorreva, ed ancora scorre orizzontalmente lungo tutto il centro Italia, percorreva le zone dell’antica Sabina (che un tempo si estendeva fino a Norcia ed Amiternum) creando cultura e generando popolazioni: ecco perché via di civiltà. Ad aprire l’evento i saluti di Sandro Grassi, Sindaco di Antrodoco, valido supporto nell’organizzazione della manifestazione alla quale hanno partecipato storici ed appassionati provenienti da Rieti, Norcia, Cagnano Amiterno, Greccio, Posta, Amatrice, Ascoli Piceno. Presenti in sala molti sindaci ed amministratori municipali dei comuni attraversati dalla Salaria o comunque rientranti nel vasto territorio dell’antica sabina, come il primo cittadino di Norcia Nicola Alemanno e l’Assessore alla cultura di Cagnano Amiterno.
Di notevole interesse l’introduzione ai lavori di Roberto Lorenzetti, direttore dell’Archivio di Stato di Rieti, il quale ha sottolineato l’importanza che ha rivestito la via salaria nello sviluppo e nella formazione di civiltà tra il Mare Adriatico ed il Tirreno. Ed è proprio intorno a questa civiltà che lungo la via salaria si sono formati dei veri e propri microcosmi culturali, sociali e religiosi così come spiegato da Ileana Tozzi, storica e ispettore onorario SBAS. La cultura e l’arte sono state anch’esse componenti fondamentali nella crescita della civiltà che si andava formando lungo la consolare. L’intervento di Mariangela Turchetti, funzionaria della Sovrintendenza Archeologica della Toscana, ha trattato proprio tale argomento. E poi gli interventi di Carlo Virili, Pietro Nelli e Stefano Brucchietti hanno evidenziato gli aspetti storico-archeologici lungo la via del sale. Non poteva mancare l’aspetto silvo -pastorale analizzato in un notevole intervento da Jean-Philippe Vaquier. Durante l’evento è stato presentato anche il libro di Vincenzo Di Flavio su “Flavio e Tito Vespasiano” frutto di una libera traduzione dello storico reatino dal testo di Caio Tranquillo Svetonio. A concludere i lavori il saluto della presidente dell’Associazione Petrini Dimitra Thanou che ha ribadito quanto questi incontri siano fondamentali per la rigenerazione e lo sviluppo di uno studio attento e particolareggiato sulla storia dei sabini e della Sabina.
Bisceglie: incontro del Pd al teatro Politeama Italia
Un incontro organizzato dal circolo democratico di Bisceglie è andato in scena, ieri mattina, nella sala del teatro Politeama Italia. All'evento, seguito da diverse persone, sono intervenute personalità di spicco del Pd come Anna Finocchiaro e Francesco Boccia.
Celebrazioni del decennale
Giornale Luce A1021 del 11/1932
Descrizione sequenze:Milano ; celebrazione del decennale 25 ottobre 1932 ; la piazza colma di folla ; gente arrampicata sul monumento ; panoramica dall'alto sulla spettacolare adunata ; Mussolini sul palco eretto di fronte al portale centrale ; il palco ornato da un drappo nero e un grande fascio littorio ; Mussolini accanto a Starace e Balbo ; Mussolini pronuncia il suo discorso ; totale della folla nella piazza ; panoramica e diverse inquadrature della piazza gremita ; la notte: piazza del Duomo adornata di luci ; al centro campeggia la scritta Dux ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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Spesso le strade senza nome ti offrono il maggior divertimento in moto. Godiamoci le tornanti tra Vallecupola, Varco Sabino, Rocca Vittiana e diga del Salto.
Trofeo montagna di Roma.mp4
Corsa in montagna da Marcellina (Roma) passaggio Monte Gennaro. 23 Ottobre 2011
primo in salita 43 minuti per 1000m di dislivello, sviluppo orizzontale 4,5km