Mons. Pietro Bongiovanni ci racconta del Bambinello di Padre Pio
Mons. Pietro Bongiovanni, ospite di Michele Sciancalepore nello spazio Azzurro di Nel cuore dei giorni, ci parla del bambinello di Padre Pio la reliquia devozionale che il Santo ha tenuto per anni nella sua cella di San Giovanni Rotondo. E' in esposizione nella Chiesa di San Salvatore in Lauro, a Roma, dal 24 dicembre per tutte le feste natalizie.
inno S.Pietro Celestino V
Brano eseguito dal Coro basilica di Collemaggio
Inno ufficiale di S.Pietro Celestino V.
LA BADIAZZA (Messina)
Un gioiello dell'architettura medievale siciliana: La Badiazza.
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Fossacesia, lavori all'abbazia di San Giovanni in Venere
Fossacesia: lavori di recupero e consolidamento al complesso monumentale di San Giovanni in Venere. Ottenuti i finanziamenti statali per 1,2 milioni di euro.
E' beato - Sulla Via di Damasco
Sulla Via di Damasco - Puntata del 07/05/2011 condotta da Mons. Giovanni D'Erocole. Presente in studio Mons. Slawomir Oder, Postulatore della causa di beatificazione di Giovanni Paolo II - - ©riproduzione riservata
Castello di Limatola natalizia 2019-2020
Al Preggio Festival 2013 il Coro della Cattedrale di Perugia in Laetatus sum di Vivaldi
Il coro della Cattedrale di Perugia accompagnato dall'Orchestra di Philadelphia diretta dal maestro Salvatore Scarpa ha cantato il 16 agosto 2013 al Preggio Music Festival il Salmo Laetatus Sum di Antonio Vivaldi
Colonna del martirio di s. Paolo
Il pellegrinaggio della gioventù toscana 31 maggio - 1 giugno 2009
Funerali Dott. Stefano Pignataro
I funerali del Dott. Stefano Pignataro.
Chiesa Santa Maria ad Martyres (Salerno),
12 agosto 2013
Celebra S.E. Mons.Gerardo Pierro, Arcivescovo emerito Diocesi Salerno-Campagna-Acerno
Campane di Torri (PG)
Torri è una frazione del comune di Gualdo Cattaneo (PG) situata a 450 m s.l.m. sulla collina che sovrasta la valle percorsa dall'itinerario stradale che congiunge Bastardo a San Terenziano [ nel complesso dei Monti Martani [
I primi insediamenti risalgono all'età della pietra, testimoniati con il ritrovamento di oggetti quali raschiatoi, coltelli, accette e punte di freccia, tutte in selce o in pietra verde.
Il castello medievale fu costruito nel 1250 prendendo il nome di Cerqueto per via della vicinanza di un vasto bosco. In seguito furono edificate delle possenti mura con torri angolari di grandi dimensioni, utilizzate sia a scopo di difesa che come palombare. Appartenne ai Trinci di Foligno, a Gualdo Cattaneo ed a Todi fino al XVI secolo; con la restaurazione (1802) si appodiò con San Terenziano [ e dall'Unità d'Italia (1861) fu aggregato definitivamente al comune di Gualdo Cattaneo.
La chiesa di San Giorgio si trova a circa 300 metri dall'abitato di Torri. Viene per la prima volta menzionata in un documento del 1388 con il titolo di S. Giorgio di Cerqueto, nome che il Castello di Torri conservò fino alla metà del XV secolo.
è dotata di un impianto a croce latina poco accentuata, con i bracci del transetto ed il presbiterio rialzati di un gradino; l'ambiente liturgico è intonacato e tinteggiato; voltato a botte con sottarchi, tranne che nell'incrocio tra navata e presbiterio, con crociera a tutto sesto, propone paraste e cornicione tuscanici. Nei bracci del transetto sono collocati un altare in pietra, a destra, ed il fonte battesimale seicentesco in travertino, protetto da balaustra, a sinistra, mentre sulla parete di fondo, in luogo del catino absidale, si apre una piccola nicchia in cotto e cornice in travertino.
La facciata è parimenti intonacata: il portale d'ingresso, anch'esso con cornice in travertino, è impostato su quattro gradini in pietra; alla sua destra una finestrella tamponata e sopra di esso il rosone ne completano la composizione.
La torre campanaria, collocata alla sinistra del prospetto principale e sul medesimo piano, si presenta invece in pietra a facciavista.
Alla sommità si trovano 3 campane di diverse epoche: la maggiore, risalente al 1804, fu una delle ultime opere realizzate da Feliciano Giustiniani, capostipite della nota dinastia di fonditori folignati; la mezzana venne fusa nel 1795 da Aloisio Petrolini, altro fonditore umbro la cui dinastia, attiva nella seconda metà del XVIII secolo, realizzò anche campane per le vicine località di Grutti [ e Castelvecchio [ La minore, non firmata, risale al 1652.
Ponzone (Piemonte, Biella) chiesa Sacro Cuore di Gesù (1950) - slideshow & video
Il 15 giugno 1930 si pose solennemente la prima pietra del nuovo edificio. Il 31 ottobre 1932 si apriva al culto, con la benedizione del Vescovo, la chiesa sotterranea. L’icona dell’altare era un quadro del S. Cuore di Gesù, dipinto dal Guglielmino di Torino, riproducente il S. Cuore eseguito dal suo maestro, il Reffo. Questo quadro nel 1935 veniva sostituito dall’attuale, dello stesso artista, raffigurante il S. Cuore e i Santi devoti del Cuore di Gesù, S. Longino, S. Giovanni Ev., S. Tommaso Ap, S. Teresa di Gesù, S. Maria Alacoque e S. Maria Maddalena. La chiesa inferiore divenne ben presto insufficiente e dopo appena due anni si dovette ampliarla. In essa l’11 febbraio 1935 fu annunciato il decreto d’erezione della parrocchia e il 27 giugno successivo fu insediato il primo parroco e fondatore D. Primo Zanotti.
Dopo l’ultima guerra mondiale si ripresero i lavori per portare a termine la vera chiesa, che era ultimata nel 1950. Alla sera del 23 settembre 1950 una processione di fedeli accompagnava il SS. Sacramento dalla chiesa inferiore a quella superiore, inaugurata e consacrata. Il giorno seguente si celebrò la prima Messa solenne, accompagnando i canti il nuovo organo, fabbricato dalla ditta G. Manzi di S. Maurizio d’Opaglio. L’altare maggiore, in marmo, (eseguito dalla ditta Pallavicino di Cuneo, su disegno del geom. Michelangelo Vacchino di Ponzone) era già stato ideato con la previsione, come in realtà avvenne, della celebrazione verso il popolo; su di esso si collocò un pregevole tabernacolo in ferro battuto, opera del celebre Carlo Gattoni e sul muro di fondo trovò posto la ricordata tavola del Guglielmino. Attorno all’altare si collocarono sei grandi candelabri di marmo, disegnati dall’architetto della chiesa, sorreggenti delle tavole raffiguranti i quattro Evangelisti (dipinti dal Reffo) e gli Apostoli Pietro e Paolo (dipinti dal Guglielmino).
I due altari laterali furono dedicati a S. Giuseppe e alla Madonna di Oropa e donati uno dalla sig.ra Silvina Tonella Tempia e l’altro dalla sig.ra Emma Tonella Barberis. Le statue di questi altari sono opera dello scultore Giuseppe Vogliazzi di Vercelli, che eseguì pure le stazioni della Via Crucis. Grandi vetrate illuminano l’interno dell’edificio, costruito interamente in cemento bianco e a pianta a forma di croce greca. Il soffitto a cassettoni e tutti i suoi ornati furono eseguiti da Rinaldo Rossetti di Borriana, come pure gli ornati della grande gradinata esterna. Nel primitivo disegno era contemplata anche una cupola, che non fu realizzata per motivi pratici di riscaldamento. Il gruppo del S. Cuore, attorniato da una statua raffigurante le virtù teologali e da un operaio (alto quattro metri), in cemento e polvere di marmo è opera dello scultore Musso di Torino. Il portale centrale è in legno di noce e reca un bronzo raffigurante l’apparizione del S. Cuore e S. Maria M. Alacocque (scolpita dal prof. Formica di Torino, la parte di bronzo e da Giuseppe Cesale, pure di Torino quella in legno: quest’ultimo scolpì anche i banchi della chiesa).
Il campanile forma la parte più attraente del complesso parrocchiale, per la snellezza della sua forma, alleggerita per tutta la sua altezza, fino alla cella campanaria, da grandi vetrate. Misura 52 mt. di altezza ed ha una scala di ben 196 gradini. Il concerto delle campane venne fuso dalla ditta Roberto Mazzola di Valduggia nel 1938. La parrocchia di Ponzone ebbe un proprio cimitero solo nel 1941. Si trova lungo la strada che porta a Soprana e fu costruito su disegno dell’architetto della chiesa.
Forse si potrà discutere sullo stile, sull’artisticità dell’edificio, ma nessuno potrà negare che le nuove chiese sono cementate col sudore, la fatica, i sacrifici e a volte la delusione e l’incomprensione di questi preti.
Tratto da: «Storia della Chiesa Biellese. Le Pievi di Puliaco II - Gifflenga - Santhià - Ivrea - Naula» di Don Delmo Lebole
Il Santo del giorno San Luca
Liturgia del giorno: 2Tm 4,10-17b; Sal 144; Lc 10,1-9
San Paolo, nei saluti finali della Lettera ai Colossesi, parla di «Luca, il caro medico» mentre nella Lettera a Filemone lo cita come uno dei «collaboratori», e nella Seconda lettera a Timoteo confessa di averlo accanto a sé come fedele amico. Ma Luca è soprattutto “evangelista”, avendo composto il più lungo dei quattro Vangeli. La leggenda l’ha voluto anche pittore, soprattutto di icone mariane, le più note delle quali si conservano in Santa Maria Maggiore a Roma (la Madonna Salus populi Romani) e presso la Madonna della Guardia a Bologna. In realtà, i più bei dipinti Luca ce li ha lasciati nel suo Vangelo e nella sua seconda opera, gli Atti degli Apostoli, un vivo e intenso ritratto della Chiesa delle origini. Luca era un pagano, nato ad Antiochia. Secondo il Canone Muratoriano, conservato presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano, non conobbe Gesù sulla terra, non fu quindi uno dei settantadue discepoli; lo troviamo accanto a Paolo la prima volta nel secondo viaggio missionario (verso il 50) da Troade a Filippi e poi nel viaggio di ritorno di Paolo a Gerusalemme: qui probabilmente ebbe occasione di incontrare qualcuna di quelle donne che egli solo menziona nel suo Vangelo e quei «ministri della parola» che furono una delle fonti del suo scritto. Accompagna Paolo nel suo fortunoso viaggio verso Roma ed è con lui nella prima e nella seconda prigionia romana. Nulla di certo sappiamo di lui dopo la morte di Paolo. Chi lo descrive come evangelizzatore in Dalmazia, Gallia, Italia e Macedonia, chi in Egitto e nella Tebaide. L’agiografia orientale gli attribuisce una morte naturale a 84 anni. Luca fu preso a patrono di molte accademie, società e corporazioni di artisti. Fra queste ricordiamo l’Accademia di San Luca in Roma, che accoglie pittori, scultori e architetti. Patronato ben giustificato perché, anche se non impresse nella tela le fattezze del volto di Maria, ne ha dipinto finemente nel Vangelo la fisionomia spirituale.
Festa in onore di San Pietro Celestino V 01 Isernia Viaggio in Molise puntata 3869 Telemo
Come ogni 19 maggio Isernia festeggia il suo patrono, San Pietro Celestino, Papa Celestino V. Viaggio in Molise ha seguito la messa in cattedrale e la processione, raccogliendo anche alcune riflessioni sul Santo che rinunciò al soglio pontificio, sull'attualità del messaggio e sull'«eredità» lasciata agli isernini.
Chiusura festeggiamenti San Paolo Solarino
Spettacolo pirotecnico ditta Fire Sud, 04/08/2019
Chiesa di Sant'Alessandro in Zebedia Milano
La chiesa di Sant'Alessandro in Zebedia è un luogo di culto cattolico, situato nel centro storico di Milano. Essa è situata nel luogo dove la tradizione narra che fu tenuto prigioniero Sant'Alessandro martire. L'appellativo in Zebedia deriva dal nome del carcere in cui fu rinchiuso il martire, che appunto si chiamava Zebedia.L'architetto iniziale fu uno dei padri Barnabiti; la scelta della pianta centrale la si può considerare una delle ultime sperimentazioni su questo tipo di planimetria, i cui modelli vengono dal progetto di Bramante per San Pietro, recuperato tra i vari autori, tra i quali in questo caso si fa riferimento probabilmente all'Alessi. L'Alessi infatti risulta attivo a Milano, dopo il suo lungo lavoro a Genova dove aveva progettato la basilica di N. S. Assunta in Carignano. Nel caso di Sant'Alessandro si tratta di un recupero tardivo di tale impostazione, che viene modificata nelle linee ad esempio curvando i profili in facciata con i fastoni seicenteschi e la nuova modulazione del fronte.
La costruzione ebbe inizio nel 1601 su un progetto del barnabita Lorenzo Binago, cui si affiancò, come perito per i dissesti statici, il più noto Francesco Maria Richino. La prima pietra della chiesa venne posata il 30 marzo 1602 dal cardinale Federico Borromeo, andando ad aggiungersi ai numerosi cantieri religiosi attivi nella Milano di quell'epoca, quali San Giuseppe, Sant'Angelo, Sant'Antonio abate, e naturalmente il Duomo. Con esse rappresenta uno degli esempi più precoci del Barocco milanese. La costruzione fu molto celere, tanto che la cupola era già terminata nel 1626. Fu terminata dal Richino nel 1658, mentre proseguivano i lavori di decorazione interna.
Diocesi di Teggiano-Policastro -Sanza. Vittorio Esposito-Francesco De Mieri candidati Sindaco:auguri
Nob. Cav. Attilio De Lisa (Padre di Rocco e Vincenzo) al riguardo le elezioni comunali d'Italia di domenica 11 giugno 2017 - Comune di Sanza,Aquara,Atena Lucana, Bellosguardo,Buonabitacolo, Camerota,Casalbuono,Casaletto Spartano, Caselle in Pittari,Castecivita,Celle di Bulgheria,Controne,Corleto Monforte, Ispani,Monte San Giacomo, Montesano sulla Marcellana,Morigerati,Ottati, Padula,Pertosa, Petina, Polla,Postiglione,Roccagloriosa,Roscigno,Sala Consilina,San Giovanni a Piro,San Pietro al Tanagro,San Rufo,Santa Marina, Sant'Angelo a Fasanella ,Sant'Arsenio,Sanza,Sapri,Sassano, Serre, Sicignano degli Alburni, Teggiano, Torraca,Tortorella,Vibonati - Provincia di Salerno - Regione Campania - Diocesi di Salerno-Campagna-Acerno - Diocesi di Napoli - Diocesi di Roma - Conferenza Episcopale Italiana.
Dal Nobile Cav. Attilio De Lisa ( dipendente di ruolo dell'A.S.L. Salerno P.O. di Sapri in qualità di Referente del Governo delle Agende e delle Liste di Attesa presso la Direzione Sanitaria all'Ufficio gestione delle Attività ambulatoriali,del Back-Office CUP-Ticket e Monitoraggio ALPI verso l'AGENAS di Roma) Istituzione Famiglia di Nobiltà Italiana dopo essere stato designato nel Libro d'Oro delle famiglie Nobili e Notabili Italiane Anno 2016 oltre appartenente sia all'Ordine Equestre Pontificio di San Silvestro Papa della Santa Sede riconosciuto dallo Stato Italiano (prossimo riconoscimento anche come Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana per i Patti Lateranensi stipulati tra Stato Vaticano e Italiano e dopo aver dato il consenso dei suoi dati personali alla Prefettura di Salerno oltre avviata la pratica istruttoria in suo favore a livello di Ufficio Cerimoniale di Stato della Presidenza del Consiglio dei Ministri di cui attuale del Goverono Italiano è il Presidente Paolo Gentiloni succedendo all'ex Matteo Renzi dopo le sue dimissioni date a Sergio Mattarella attuale Presidente della Repubblica Italiana) che a quello dei Cavalieri Templari Ugone dei Pagani.
Inoltre a livello locale cattolico cristiano praticante della Parrocchia Santa Maria Assunta e San Francesco di Assisi rieletto e confermato per la seconda volta come Segretario della Confraternita del Santissimo Sacramento e Rosario di cui i figli Rocco e Vincenzo sono Confratelli ,Confratello dell'Arciconfraternita di Maria Santissima-SS della Neve o Madonna del Cervato di cui negli anni addietro è stato eletto anche nel Consiglio Direttivo,Rappresentante verso la Diocesi nel Comitato Feste parrocchiali (San Vito,San Francesco d'Assisi,San Sabino e Maria SS della Neve) di cui è Presidente il Parroco locale,idoneo e con tanto di attestato in possesso dopo aver partecipato al corso di formazione per operatori Scuola del Vangelo (Ministro Straordinario della Comunione) che si è svolto nella forania Padula-Montesano (Sanza,Buonabitacolo,Casalbuono,Padula e Montesano sulla Marcellana) appartenente e Tesserato dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci.
Da sempre a livello locale al rispetto delle Forze dell'Ordine (Stazione Arma dei Carabinieri,Guardia Forestale e Polizia Municipale) con i suoi valori di Legalità e Trasparenza oltre con gioia vicino al Parroco Don Giuseppe Spinelli e di riferimento a Mons. Angelo Spinillo della Diocesi di Teggiano-Policastro (come con i precedenti defunto Mons. Bruno Schettino Arcivescovo di Capua che ha elevato il Santuario Diocesano della Madonna della Neve sul Monte Cervati,Mons. Francesco Pio Tamburrino Arcivescovo emerito di Foggia-Bovino e Mons. Angelo Spinillo Vescovo di Aversa-vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana) onorando con la sua presenza sia la Curia Diocesana che i Parroci e le Parrocchie della stessa Diocesi a devozioni patronali-convegni e fiero di farlo con i valori della Parola del Signore Cristo Gesù (Via,Verità e Vita) che porta sempre avanti.
Velletri (RM) - Chiesa di San Martino Vescovo - Plenum
festa San Pio
festa San Pio ( chiesa San Pio Via Giuseppe Saragat Benevento )
La fiera di San Martino 2015 a Inveruno
La fiera di San Martino a Inveruno ha mantenuto la sua promessa. Più lombarda di così non si può.
Fonte musica:
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Abbazia di Sant'Andrea di Borzone
Tra le più notevoli emergenze architettoniche della provincia di Genova riferibili al periodo romanico e tardo-romanico, che dimostrano i vivi rapporti esistenti tra la Liguria e le civiltà artistiche ad essa limitrofe, spicca la duecentesca Abbazia di Sant'Andrea di Borzone nel comune di Borzonasca, a 355 metri s.l.m, in un luogo solitario e suggestivo, preceduta da un magnifico cipresso. Map:
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