Concerto di apertura Fiera Sant'Orso 2020 - Valle d'Aosta
Un estratto del Concerto di apertura Fiera Sant'Orso 2020 - Valle d'Aosta che si è svolto mercoledì 29 gennaio presso la collegiata della chiesa di Sant'Orso in occasione della 1020° Fiera di Sant'Orso in Valle d'Aosta.
Si sono esibite due corali : il coro di CantoLeggero della Fondazione Maria Ida Viglino e il coro di Sant'Orso
Coro Sant'Orso e Coro di Usini - Signore delle cime - Aosta, 28 aprile 2018
Questa volta il Coro Sant'Orso e il Coro di Usini cantano insieme “Signore delle cime” (Testo e musica: Bepi de Marzi).
Il coro della provincia di Sassari, legato al coro valdostano da un rapporto di amicizia che data 35 anni, è in Valle d'Aosta per festeggiare il 70° anniversario del coro aostano.
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Aosta 14-08-2010.mp4
La bella città di Aosta, colta in un dolce momento estivo ,pioggerellino,davanti la chiesa di Sant'Orso,sotto un ultra centenario Tiglio,prima era un Olmo che stranamente hannoattirato e attirano fulmini di ogni tipo,infatti i guardiani sconsigliano la sosta sotte la chioma proprio quando piove, e nel meraviglioso Chiostro dalle incantevoli sculture ,guardiane nei secoli di miti e leggende e vite di donne e uomini Santi.
Roman and medieval Aosta
( Riprese effettuate con Videocamera Samsung HMX-H100P/EDS )Aosta fu fondata dai Romani nel 25 a.C., nel punto in cui la Dora Baltea — il fiume che attraversa tutta la Valle d’Aosta — incontra il torrente Buthier, e la valle raggiunge la sua ampiezza massima.
Testimonianze di epoca romana sono l’inconfondibile Arco d’Augusto, la Porta Praetoria (una delle poche del mondo romano ancora perfettamente conservate), il Teatro romano, il Criptoportico forense, il perimetro quasi completo della cinta muraria, una villa extra muros.
La Cattedrale e la chiesa Collegiata di Sant’Orso sono capolavori medievali che racchiudono opere d’arte importanti come gli affreschi ottoniani nel sottotetto, i mosaici pavimentali, il coro ligneo, il museo del tesoro (nella Cattedrale); e affreschi, coro ligneo e il chiostro (nella Collegiata di Sant’Orso).
Pupa in Val d'Aosta - Gran Paradiso
I prati di Sant'Orso - Cogne
Gennaio 2013
Coro Verrès e Coro Sant'Orso- Monte Nero
Coro Verres e Coro Sant'Orso-Monte Nero- 21/05/2015 Teatro Splendor di Aosta per la 65^ Assemblea Regionale di Canto Corale
Concerto di Natale con i Cori - Sant'Orso
Concerto di Natale nella chiesa di Donnas.
Cori: Viva Voce, Sette Torri e Sant'Orso
AYMAVILLES (Valle D'Aosta) Chiesa di Saint Léger o San Leodegario + Castello di Aymavilles
La Chiesa di Saint Léger, con la sua bella facciata interamente affrescata, pur non essendo la chiesa parrocchiale, è la struttura che maggiormente si nota percorrendo la strada statale in direzione Cogne.
Lo storico religioso Abbé Henry fa risalire le sue origini al primo insediamento dei Benedettini in Valle d'Aosta e la inserisce tra le 43 parrocchie esistenti intorno all'800.
Appare per la prima volta nella documentazione in una bolla del papa Eugenio III del 5 aprile 1145, tra le dipendenze della prevostura di Saint-Gilles di Verrès. Nel 1424 fu ceduta al vescovo di Aosta, in cambio di altri beni. L'attuale edificio fu costruito nel 1760-1762 e consacrato da mons. Pierre-François de Sales il 25 maggio 1765.
Presenta un'unica navata con volte a crociera ornate da una luminosa e ricca decorazione pittorica eseguita negli anni1856-1857 dal pittore Grange come anche la caratteristica facciata a trompe-l'œil (al centro martirio di san Leodegario, o Léger, ai lati i santi Giuseppe, Germano, Grato e Leonardo).
L'altare maggiore fu realizzato nel 1856 dallo scultore Freydoz, di Brusson, in sostituzione di quello precedente, che doveva salire fino alla volta. L'organo fu costruito nel 1848 da G. N. Cesa. A monte e distaccato dalla chiesa si colloca il campanile, una bella torre quadrata in pietra a vista che si eleva solida ed elegante, con guglia a forma di piramide ottagonale.
In mancanza di dati storici la sua origine risalente al tardo rinascimento, XV-XVI secolo, è desunta dalle caratteristiche della costruttività della sua muratura di base: pietra selezionata a vista, murata con giunti di malta segnati dal ferro.
Nella cella campanaria è collocata la più antica campana datata della Valle d'Aosta: fusa nel 1372 e dedicata alla Vergine Maria, reca l'iscrizione Ave Maria gratia plena, Dominus tecum. A.D. MCCCLXXII.
La Chiesa è aperta e visitabile ogni domenica durante i mesi estivi grazie all'impegno di un gruppo di volontari che si rendono disponibili per visite guidate. Segnaliamo anche che Saint Léger, grazie alla sua struttura, offre un'ottima acustica, perciò non perdetevi i concerti che episodicamente vi sono organizzati o non esitate a contattare il Parroco nel caso in cui vogliate organizzarne uno.La Chiesa di Saint Léger, con la sua bella facciata interamente affrescata, pur non essendo la chiesa parrocchiale, è la struttura che maggiormente si nota percorrendo la strada statale in direzione Cogne.
Lo storico religioso Abbé Henry fa risalire le sue origini al primo insediamento dei Benedettini in Valle d'Aosta e la inserisce tra le 43 parrocchie esistenti intorno all'800.
Appare per la prima volta nella documentazione in una bolla del papa Eugenio III del 5 aprile 1145, tra le dipendenze della prevostura di Saint-Gilles di Verrès. Nel 1424 fu ceduta al vescovo di Aosta, in cambio di altri beni. L'attuale edificio fu costruito nel 1760-1762 e consacrato da mons. Pierre-François de Sales il 25 maggio 1765.
Presenta un'unica navata con volte a crociera ornate da una luminosa e ricca decorazione pittorica eseguita negli anni1856-1857 dal pittore GRANGE come anche la caratteristica facciata a trompe-l'œil (al centro martirio di san Leodegario, o Léger, ai lati i santi Giuseppe, Germano, Grato e Leonardo).
L'altare maggiore fu realizzato nel 1856 dallo scultore FREYDOZ, di Brusson, in sostituzione di quello precedente, che doveva salire fino alla volta. L'organo fu costruito nel 1848 da G. N. Cesa. A monte e distaccato dalla chiesa si colloca il campanile, una bella torre quadrata in pietra a vista che si eleva solida ed elegante, con guglia a forma di piramide ottagonale.
In mancanza di dati storici la sua origine risalente al tardo rinascimento, XV-XVI secolo, è desunta dalle caratteristiche della sua muratura di base: pietra selezionata a vista, murata con giunti di malta segnati dal ferro.
Nella cella campanaria è collocata la più antica campana datata della Valle d'Aosta: fusa nel 1372 e dedicata alla Vergine Maria, reca l'iscrizione Ave Maria gratia plena, Dominus tecum. A.D. MCCCLXXII.
La Chiesa è aperta e visitabile ogni domenica durante i mesi estivi grazie all'impegno di un gruppo di volontari che si rendono disponibili per visite guidate. Segnaliamo anche che Saint Léger, grazie alla sua struttura, offre un'ottima acustica, e viene utilizzata come sala da concerto.
AOSTA e le sue chiese
Un tours per le Chiese di Aosta
Coro Sant'Orso. Partecipazione alla rassegna Corale 2010 - Sezione Polifonia
Registrazione dell'Amministrazione regionale presso Chiesa Saint-Léger di Aymavilles
LILLIANES (Valle D'Aosta, Valle del Lys) la città + chiesa di S. Rocco (altare di J.B. GILARDI)
Costruita sulle fondamenta di un’antica cappella del 1490, la nuova Parrocchiale di San Rocco fu terminata nel 1723.
L’interno della chiesa parrocchiale è molto ampio, a tre navate, separate da due file di pilastri in pietra. L’altare maggiore in stile barocco, realizzato nel 1763 dallo scultore J.B. GILARDI e dal figlio Giuseppe, è un vero capolavoro di scultura. Ben quattro gli altari laterali, anch’essi barocchi, in legno dorato; inoltre si possono ammirare alcune statue dedicate a San Giuseppe, Sant’Antonio e alla Santa Vergine. Il busto presso l’altare ricorda il vescovo di Aosta Giovanni Battista Jans (1764-1847), nativo di Lillianes. Il portale in pietra reca il motivo gotico a goccia rovesciata. Accanto alla chiesa sorge il cimitero.
Lillianes è il primo centro abitato che si incontra risalendo la Valle di Gressoney e si trova a 655 metri di altitudine. Da un antico nome del torrente Lys, che attraversa il paese, potrebbe derivare l’origine del termine latino “Insule Haelianae”.
Dal Medioevo alla fine del XVIII secolo Lillianes lega la sua storia a quella dei Signori Vallaise.
Un suggestivo ponte in pietra costruito nel 1733, l’unico a quattro arcate in Valle d’Aosta, conduce alla chiesa parrocchiale dedicata a San Rocco, edificio che risale ai primi del ‘600, il cui campanile adiacente è del ‘400 ma rialzato due secoli dopo.
A Lillianes, come a Perloz e Fontainemore, si parla un dialetto franco-provenzale, con forti inflessioni piemontesi e permane un ricco patrimonio dato dalla coesistenza e dall’armoniosa combinazione di importanti testimonianze storiche, di risorse ambientali intatte, di un tessuto di tradizioni e di cultura ancora vivo.
E’ espressione di tale patrimonio anche la coltura delle castagne, che caratterizza il territorio con un’ottima produzione, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. A questo frutto, per secoli alimento base delle famiglie che abitavano la bassa valle del Lys è dedicato il museo, allestito nell‘edificio sede della cooperativa “Il Riccio”.
Numerose le possibilità di escursioni alla scoperta di curiosità naturalistiche: il Bec Fourà, (1830 m), la cui cima è letteralmente “forata”, e le Plan des Sorcières (1800 m), dove si possono osservare i reperti di antichi riti di stregoneria.
volo elicottero cogne
ecco un volo del mio elicotterino radiocomandato!!!!!!!!!!
Le Voci del Signore - La cantoria di Sant'Orso
Viaggio alla scoperta delle cantorie, colonne sonore delle parrocchie valdostane. Attorno ad ogni singola cantoria ruota tutta la sua comunità e conosceremo da vicino i protagonisti di questo ammirevole servizio.
In questa puntata la cantoria di Sant 'Orso.
Da un'idea di Carlo Benvenuto, regia Guido Raimondo.
ARVIER Castello di La Mothe Chiesa di S. Sulpizio / VILLENEUVE Chiesa di Santa Maria Assunta
Il castello La Mothe, risalente alla fine del XIII secolo (1290), sorge su di un’altura rocciosa che domina il borgo di Arvier e sovrasta la chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Sulpizio ed Antonio.
I resti ancora visibili appartengono ad una cinta muraria, ancora in buone condizioni, ad una torre localizzata ad ovest, ad un corpo di fabbrica ad essa appoggiato e ad una seconda torre, a sud, nella quale era collocata una scala.
La chiesa di Santa Maria Assunta sorge su uno sperone di roccia, nei pressi del cimitero di Villeneuve; ha svolto funzioni di chiesa parrocchiale sino alla costruzione, nel 1782, della nuova e più grande chiesa - anch'essa dedicata a Santa Maria - nel centro del paese.
Si tratta di una delle più antiche chiese della Valle d'Aosta, risalendo presumibilmente la sua edificazione al secondo quarto dell'XI secolo. Viene menzionata per la prima volta, come ecclesia in una bolla papale del 1184, inclusa tra le pertinenze della collegiata di Sant'Orso ad Aosta. Il titolo di ecclesia” induce a ritenere che fungesse già allora da parrocchiale.
La chiesa ha subito nel tempo interventi che ne hanno modificato il tipico aspetto originario. La chiesa romanica presentava la tipica facciata a salienti che ancora si può osservare, pur con la presenza di un alto portico che ne ha alterato l'aspetto. Tale struttura posta in facciata risale agli inizi del XV secolo: consiste in un corpo prismatico a base quadrangolare aperto verso l'esterno da tre archi e sormontato da un secondo piano (denominato paradiso) che giunge sin quasi al colmo del tetto.
Osservata dal lato orientale essa presenta tre absidi privi di elementi decorativi. L'interno ha conservato la struttura a tre navate chiuse da altrettante absidi; le navate laterali presentano una insolita copertura a botte, mentre la navata centrale presenta volte a crociera risalenti alla fine del XV secolo. Si è conservata, sotto il presbiterio rialzato, la piccola cripta dell'XI secolo: ha forma di emiciclo e consta di sei volte a crociera con nervature che poggiano su due tozze colonne prive di capitelli.
La torre campanaria databile al XII secolo si erge sulla navata settentrionale e presenta una notevole eleganza in virtù degli archetti pensili che segnano i diversi piani alleggeriti progressivamente da aperture a monofore, bifore e trifore.
Nel corso di recenti interventi sono emersi nell'absidiola che si apre alla base del campanile interessanti brani di un affresco databile attorno alla metà del XIII secolo. Vi si riconosce una raffigurazione del Martirio di San Maurizio dipinta nell'ambito della bottega del così detto Maestro di Saint-Pierre un atelier attivo presso il Castello Sarriod de la Tour. Nell'abside sopravvivono frammenti di decorazioni a racemi nelle strombature delle monofore.
Agnus Dei in patois-Coro polifonico di S. Orso-Aosta
Domenica 2 gennaio 2010, nella parrocchia di St. Martin de Corléans in Aosta, durante la S. Messa in francese delle 9.45, il Coro polifonico di S.Orso ha eseguito la Messa in patois, il dialetto tipico della Valle d'Aosta. Il progetto, curato dall'Assessorato all'Educazione e alla cultura, oltre che dalla Diocesi di Aosta, vuole essere un progetto itinerante per le parrocchie della Valle. In questo video, fatto da me, che sono una principiante, l'esecuzione dell'Agnus Dei. Organista: Flavio Desandré.
Fiera di S.Orso Aosta 2009
Ballo popolare
Contatti con altre dimensioni: Barbara Amadori BN PODCAST
Nella seconda parte per la prima volta a Border Nights, Barbara Amadori. Channeller, Master Reiki, Barbara Amadori ha una formazione culturale che spazia dalla musica classica (ha studiato presso il Conservatorio di Musica “B. Maderna” di Cesena), a quella letteraria (Diploma Magistrale), linguistica (First Certificate conseguito c/o British School) al giornalismo (1991/2017).
Appassionata ed attenta studiosa delle discipline filosofiche, al fine di completare adeguatamente la proprio cultura personale in merito alla Qabalah ebraica, consegue il diploma di II livello in ebraico antico. Dalla morte del padre, avvenuta 40 anni fa, si dedica al mondo delle Dimensioni Sottili che permeano l’esistenza di ciascuno di noi. I seminari da lei condotti vertono su alcuni importanti aspetti della Medianità e soprattutto si svolgono con l’intento di insegnare a tutti i partecipanti, la possibilità riscoprire i propri doni intuitivi. Diversi pertanto i “passaggi” che vengono esaminati in merito: prima di affrontare l’anelato momento in cui si percepisce il Mondo Spirituale, Barbara Amadori conduce le persone attraverso l’apprendimento della lettura energetica e medianica delle fotografie, degli oggetti, dei nastri, la telepatia, la pittura intuitiva, la musica, nonché esercizi pratici sulle possibilità di comunicazione fra i partecipanti del seminario attraverso l’utilizzo di tecniche meditative. Inoltre sia corsi che seminari prevedono parti pratiche e teoriche e dipanano le proprie forme partendo dalla teosofia fino a giungere, seppur in modalità breve e superficiale, a qualche elemento di fisica quantistica. Il curriculum di Barbara Amadori inerente l’affascinante mondo
dell’ignoto, vanta, nel 1997, unica donna in Italia, la pubblicazione del rinomato Saggio “L’Albero della Vita” trattato sulla Qabalah ebraica, riconosciuto dal Centro di Cultura Ebraica di Bruxelles e da alcune comunità rabbiniche americane. Relatrice in forma totalmente gratuita presso Associazioni ed Accademie italiane, nonché presso Convegni internazionali, docente di tecniche evolutive, Barbara Amadori partecipa alla trasmissione televisiva “Maurizio Costanzo Show”. Partecipa in forma totalmente gratuita per aiuto spirituale alle persone in lutto ai Convegno Internazionali di Parapsicologia a Bellaria, Cesena, Assisi, Palermo, Taranto, Verona, Roma, Milano, Locarno, Lugano. Tiene abitualmente conferenze e seminari in Svizzera ed in Italia. Diplomata in Teologia presso la Scuola superiore di Teologia. Il suo testo ”Medianità Quantica” (Anima Edizioni) è giunto alla sua sesta ristampa. Ha pubblicato, inoltre: Aldilà: cronache dai Mondi Invisibili (Anima Edizioni) 5 ristampe Aldilà: dedicato a Chi resta (Anima Edizioni) 2 ristampe. Barbara Amadori ha fondato ed è docente di Medianità quantica® percorso di formazione triennale con sedi a Milano e Cesena. Fondatrice e Presidente di AIRMS; Albo Italiano Ricercatori e Medium Spiritualisti. Fondatrice di Cerchio 28, laboratorio gratuito di Ricerca, Studio, Sperimentazione del Mondo “Invisibile” e dell’Oltre operante a Cesena. Fondatrice ed organizzatrice del convegno nazionale;”Parole di Luce”. Membro associato della Society for Psychical Research di Londra. Membro associato di SNU e SNUi.
7 Comuni - Scopri Rhêmes-Saint-Georges
Il territorio del comune di Rhêmes-Saint-Georges è diviso a metà tra il Parco Nazionale Gran Paradiso e una riserva venatoria privata. È il paradiso dei naturalisti e di chi ama una montagna discreta, offrendo vette ardite ai più coraggiosi e la tranquillità dei suoi 1200 metri di altitudine a coloro che cercano un rifugio dal caos cittadino.
L’ambiente alpino si può apprezzare in tutte le sue varietà: dai paesaggi agresti del fondovalle ai boschi di conifere, dai pascoli alpini agli ambienti di alta quota. In ogni stagione Saint-Georges offre esperienze indimenticabili a tutti gli amanti della montagna e della natura, grazie ai sentieri di alta quota, ai meravigliosi panorami sulle montagne del Gran Paradiso, all’esplosione delle fioriture e ai camosci e stambecchi che brucano liberi. Inoltre, i sentieri di media altitudine possono anche essere affrontati a cavallo o in mountain bike.
In particolare è possibile raggiungere il Mont Pailasse, 2414 m, dove è stata eretta una croce con una targa, dedicata a Papa Giovanni Paolo II, passato di qui per ben due volte. Dal Mont Pailasse è possibile scorgere tutte le montagne più alte della Valle d’Aosta (superiori ai 4.000 m).
A Rhêmes-Saint-Georges la natura è alla portata dei bambini, guidati a conoscerla e ad amarla attraverso le diverse iniziative di educazione ambientale, pensate per aiutare i più piccoli a vivere l’ambiente nel modo migliore.
Le frazioni, i piccoli villaggi e gli alpeggi di Rhêmes‐Saint‐Georges parlano di una popolazione che per secoli è vissuta su queste montagne in condizioni di autosufficienza, e che ancora oggi continua a viverci. Questa valle è abitata sin dall’antichità, parliamo di 3000 anni fa. Da quel momento le condizioni di vita si protrassero pressoché immutate fino ai tempi duri del XIX secolo, quando i valligiani furono costretti a emigrare stagionalmente per lavorare in Piemonte, Svizzera e Francia.
I Sen‐Dzordzen si specializzarono come ramoneurs (spazzacamini) e colporteurs (venditori ambulanti). Lo spirito di solidarietà, che li legava anche lontano da casa, fece sì che inventassero un nuovo dialetto, un “argot” denominato dzargo di vouéco, di cui restano tracce nel patois locale e nelle memorie dei più anziani, veri depositari della storia della Comunità.
La Chiesa parrocchiale di Rhêmes‐Saint‐Georges è dedicata a San Giorgio, protettore del paese, ed è stata costruita durante il XIII secolo. L’edificio fu completamente ristrutturato nel 1713. Della struttura medioevale originaria oggi mantiene la parte inferiore del campanile, che porta tracce di stile romantico, e le fondamenta. Al territorio del comune appartengono inoltre numerose cappelle, quasi tutte edificate fra il XVII e il XVIII secolo.
L’area Espace Loisir comprende la struttura Maison Pellissier - dove si svolgono le principali manifestazioni del territorio - il nuovo locale di vendita dei prodotti tipici e il nuovo parco ludico culturale “Lo Berlò”, che coniuga giochi tradizionali e giochi interattivi. In particolare Lo Smartus permette a grandi e piccini di scoprire le peculiarità dei luoghi e può essere continuamente aggiornato con giochi nuovi, per suscitare l’interesse dei fruitori.
La Cattedrale di Aosta
Partendo da una panoramica sulla Cattedrale di Santa Maria Assunta, potrete ammirare gli edifici ecclesiastici presenti all'interno della città di Aosta.
les maisons des alpes
Cercate casa in montagna? lesmaisonsdesalpes.com