SANTUARIO DI SAN GIRIO (POTENZA PICENA, MACERATA, MARCHE, ITALY)
SANTUARIO DI SAN GIRIO A POTENZA PICENA (COSTA ADRIATICA CENTRALE).
Riprese video effettuate lunedì 18 maggio 2015 con un sentito ringraziamento a don Aldo Marinozzi per la cortese collaborazione e disponibilità.
La frazione S.Girio si trova lungo la strada provinciale che collega Potenza Picena con la strada “Regina”: il luogo è ricco di alberi e circondato da una campagna molto bella e rasserenante dove vi si trova l’omonimo Santuario. Il complesso fu edificato probabilmente nel 1298 sulla tomba del “santo”, poi ricostruito nel 1560 e ristrutturato nella prima metà del secolo scorso. All’interno si possono ammirare affreschi che rievocano la vita del religioso ed una tela del 1791 che lo raffigura. Il luogo è molto frequentato il 25 maggio di ogni anno in occasione della festa del santo. A poca distanza dal piccolo centro in prossimità del mare si incontrano ampi specchi di acqua salmastra, che grazie alla loro particolare natura sono da considerare una vera e propria oasi naturalistica.
Gerio, o Girio, era un nobile francese originario della Linguadoca il quale lasciò tutti i suoi beni per vivere da eremita. Nato tra il 1270 e il 1274 per una serie di acquisizioni e cessioni territoriali della famiglia divenne conte di Roccaforte. Volendo vivere in solitudine si recò con il fratello in una zona piena di caverne, dove rimasero a lungo isolati per la piena di un fiume: secondo la leggenda furono due serpenti a salvarli portando loro del pane (…). Recatisi nella vicina chiesa per la messa raccontarono il “miracolo”, presto la notizia si diffuse e molta gente li cercò. Partirono allora con il desiderio di recarsi in Palestina, ma prima però vollero visitare Roma. Qui Gerio seppe che ad Ancona un “sant'uomo”, Liberio, aveva intenzione di partire per Gerusalemme. Avendo intenzione di viaggiare con lui andò nelle Marche, ma a Tolentino si sentì male e morì nei pressi di Potenza Picena (l’allora Monte Santo). Secondo la superstizione medioevale in quel momento le campane della pieve di S.Stefano si misero prodigiosamente a suonare. Il corpo di S.Girio venne conteso dalle popolazioni di Recanati e Monte Santo: la disputa fu risolta grazie ad un neonato che “miracolosamente in grado di parlare” (…) sentenziò che la scelta del luogo cui assegnare le spoglie del religioso fosse lasciata a due buoi senza guida (…). I due bovini si fermarono nel punto dove ora sorge il santuario. La sua festa ha tradizioni antiche e il suo momento culminante consiste nell'omaggio dei ceri al santo da parte delle autorità locali e della popolazione. Dagli atti del consiglio comunale tenutosi il 1 gennaio 1371 si deduce che la festa di S.Girio fu fissata il 25 maggio e fu sempre celebrata con grande pompa. Il 1 agosto del 1742 papa Benedetto XIV ne approvò il culto. La rivalutazione di tale tradizione indicò S.Girio, attraverso una delibera comunale, patrono di Potenza Picena. Tra le curiosità di questo comune il fatto che i residenti invece di inneggiare alla pace tra i popoli abbiano intestato una delle piazze principali ad un criminale di guerra primo teorico ed esecutore dei bombardamenti aerei terroristici sulle città e le popolazioni civili (piazza Dohuet).
Potenza Picena furto sacrilego nella chiesa della Collegiata di Santo Stefano
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2018/12/26 Santo Stefano
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Chiesa di San Filippo Neri - Macerata
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Sciopero Santo Stefano
Sciopero davanti al Santo Stefano a Porto Potenza Picena
Concerto della Corale Santo Stefano Potenza PIcena - 22 giugno 2019
Concerto della Corale Santo Stefano Potenza PIcena - 22 giugno 2019 - 60 anni Sacerdozio Don Erminio Cognigni
ABBAZIA DI SAN CLAUDIO AL CHIENTI (CORRIDONIA, MACERATA, ITALY)
Corridonia, comune di 15482 abitanti, provincia di Macerata, Marche, Italia. La chiesa di S.Claudio al Chienti è un edificio romanico che si trova in posizione isolata nella valle del fiume Chienti. Documentata fin dal XI secolo si tratta di una delle più importanti ed antiche testimonianze dell'architettura romanica nelle Marche, ancora integra nella sua configurazione originaria ed inserita in un paesaggio che non si è modificato. La chiesa presenta numerose particolarità tipologiche: ha infatti una pianta articolata internamente da quattro pilastri a formare una croce greca iscritta in un quadrato e sono presenti absidi semicircolari lungo il perimetro sui fianchi e sul lato orientale. La costruzione inoltre si articola su due piani con una chiesa inferiore ed una superiore ed infine la facciata è affiancata da due torri cilindriche. Generalmente la sua particolare struttura a pianta centrale è riferita ad una influenza bizantina così come le torri circolari al modello ravennate, tuttavia nella composizione delle masse volumetriche e nel trattamento delle superfici murarie esterne con archetti ciechi e lesene potrebbe essere riconosciuta un'influenza lombarda. Nel 2006 è stata invece sostenuta la sostanziale indipendenza della costruzione da modelli orientali e la sua derivazione da modelli occidentali di origine nordica, rintracciabili nelle cappelle palatine a due livelli, nelle terminazioni absidali triconche di area tedesca e poi lombarda, nonché nelle facciate affiancate da torri presenti in Normandia, Germania e Lombardia. La scala di accesso con ballatoio ed il portale di ingresso della chiesa superiore in pietra d'Istria furono aggiunti nel XIII secolo. Molte delle caratteristiche dell'edificio sono condivise da un piccolo gruppo di chiese marchigiane tra cui S.Vittore alle Chiuse e S.Maria delle Moje, di cui S.Claudio è ritenuta la capostipite. Galleria di immagini con fotografie scattate giovedì 10 aprile 2014.
An American in Italy - Macerata
A project I worked on during a summer semester abroad in Italy. We did a short travel documentary over our host city, Macerata, located in the Marche region of Italy.
ANCONA - Storia della chiesa di Santa Maria della Piazza e basilica paleocristiana di Santo Stefano
Ancona, Chiesa di Santa Maria della Piazza, XI-XII secolo - La chiesa di Santa Maria della Piazza si trova ad Ancona in piazza Santa Maria, nell'antico rione Porto. Eretta tra il XI e XII secolo, è un notevole esempio di stile romanico. Essa fu costruita su una chiesa paleocristiana del IV secolo restaurata nel VI; una parte del pavimento della chiesa attuale è in vetro per permettere la visione dei mosaici paleocristiani sottostanti.
La chiesa di Santa Maria della Piazza fu in origine chiamata Santa Maria del Canneto, in quanto sorge molto vicino al porto, in un'area a quel tempo paludosa; successivamente prese il nome di Santa Maria del Mercato poiché nella piazza antistante si svolgeva, appunto, il mercato. Nel sagrato si svolse per secoli la cerimonia di investitura del podestà del libero comune di Ancona.
RESTI DELLA BASILICA PALEOCRISTIANA
La basilica paleocristiana è l'antica chiesa di Santo Stefano.
CASTELLO DI PITINO (SAN SEVERINO MARCHE, MACERATA, ITALY)
CASTELLO DI PITINO / CASTLE OF PITINO, frazione di S.Severino Marche, provincia di Macerata, Marche, Italia. Secondo un'antica leggenda medioevale nelle notti senza luna il fantasma di una dama si aggira tra queste mura: è quello di una bellissima nobildonna che vi fu strangolata per gelosia da messer Sigismondo da Montesanto (attualmente Potenza Picena) nel XIII secolo. Il riferimento storico è stato suffragato da pergamene recentemente rinvenute nell'Archivio di Stato di Norimberga. Il castello di Pitino sorge a circa 10,5 km da S.Severino Marche su di un colle alto 602 metri s.l.m. Il sito per la sua posizione strategica doveva essere fortificato ben prima del Mille, epoca a cui risalgono i documenti storici più antichi attualmente disponibili. I reperti preistorici rinvenuti tuttavia dimostrano che il colle ospitava insediamenti umani fin dal Paleolitico. Altri ritrovamenti archeologici hanno portato alla luce materiale della cosiddetta età del bronzo, ma la civiltà più importante che si sviluppò a Pitino tra l'VIII ed il VI secolo a.C. fu quella dei Piceni. Gli studi hanno dimostrato che a Pitino si stabilì uno dei principali insediamenti piceni dell'entroterra maceratese, la cui importanza è ampliamente documentata dai corredi funebri di alta qualità e dall'estrema varietà di materiali rinvenuti nella necropoli del monte Penna di Pitino. Con l'arrivo dei Romani e la sconfitta dei Piceni gli abitanti di Pitino furono costretti a lasciare la loro città arroccata sul colle ed a trasferirsi a Septempeda, luogo più facilmente controllabile dai vincitori. Il castello di cui ancora oggi ammiriamo i resti risale invece al Medioevo. La tradizione popolare vuole che esso sia stato fondato da un nobile septempedano, Marco Petilio, che diede il nome al castello e governò la città di Septempeda dopo le invasioni barbariche. Per tutto il Medioevo Pitino fu conteso dai vicini comuni di S.Severino, Montecchio (Treia), Camerino, Tolentino e Cingoli. Avere il possesso di Pitino infatti, significava avere il controllo dell'intera valle del Potenza e dell'importante via di comunicazione che collegava l'Umbria al mare Adriatico. Numerosi scontri si susseguirono per tutto il XII e XIII secolo ed a causa di uno di questi nel 1199 Pitino fu assediato, distrutto ed immediatamente ricostruito. Solo dalla fine del XIII secolo pur con diverse vicende il castello rimase definitivamente in possesso del comune di S.Severino. In questa epoca era cinto da una cerchia muraria realizzata in pietra silico-arenaria che misurava 400 metri ed era alta oltre 8, interrotta da torrioni rettangolari di 12 metri distanti 40 l'uno dall'altro. Oggi abbiamo i resti di quattro torrioni ed in uno di questi a sud-est si apre la porta principale. Dovevano comunque esserci ingressi anche in altri punti della cinta. Attualmente i settori di mura ad occidente e verso meridione non esistono più: infatti le pietre sono state utilizzate per la costruzione delle case coloniche della zona. Nella parte settentrionale del perimetro ci sono alcune feritoie che rappresentano tentativi di adeguamento alle armi da fuoco, ma per il resto l'impianto ha mantenuto la struttura originaria. Nel punto più alto del colle c'è la torre maestra, anch'essa in pietra silico-arenaria, alta circa 23 metri e larga 5,75 per lato con 175 centimetri di spessore murario, risalente all'inizio del XIII secolo quando il castello fu riedificato. Quasi sicuramente in origine essa era sormontata da merli per cui la sua altezza doveva essere ancora maggiore tale da permettere segnalazioni visibili a tutti gli altri castelli del comune di S.Severino. La torre aveva una grande importanza strategica in quanto dalla sua sommità si controllavano il pendio del colle e le valli intorno, avvistando ogni movimento di una certa rilevanza che provenisse dal territorio circostante. La torre non ha porte in quanto vi si accedeva dai sotterranei di un fabbricato attiguo dal quale si diramavano in varie direzioni camminamenti sotterranei. Uno di questi portava alla torre mentre altri uscivano fuori dalle mura. Oggi gli ingressi sono murati, i camminamenti sono ostruiti da pietre e in alcuni casi sono stati utilizzati come ossari. In prossimità della torre si trova una piccola chiesetta dedicata a S.Antonio, che rappresenta un sicuro riadattamento di un antico edificio adibito ad alloggio degli armati, o a scopi logistici militari. Inoltre all'interno della cerchia muraria dove in origine c'erano case ed edifici militari, oggi restano un nucleo di case diroccate di costruzione relativamente recente, la canonica e la chiesa parrocchiale. La prima parrocchia risale al 1292, anno in cui l'abate di S.Lorenzo in Doliolo al quale il territorio era soggetto fece ricostruire la chiesa principale del castello e la eresse a parrocchia. Sulle rovine di questa chiesa è stata costruita quella attualmente visibile risalente alla fine del XVIII secolo. Fotografie scattate lunedì 15 aprile 2013.
INAUGURATO IL NUOVO PADIGLIONE F DELL'ISTITUTO SANTO STEFANO 11 12 15
Inaugurato il nuovo padiglione “F” di Santo Stefano riabilitazione a Porto Potenza Picena. Una struttura all’avanguardia che va ad integrare il complesso storico con un offerta di maggiore qualità e vivibilità degli spazi e dei servizi in linea con la filosofia del Santo Stefano “persone per servire persone.
Macerata orologio della torre
Processione Santo Stefano Cave
SISMA SANTO STEFANO SINDACO ZAFFERANA “TRA 2 MESI AL MASSIMO UN DECRETO LEGGE PER LA RICOSTRUZIONE”
PORTO POTENZA PICENA (GIUGNO 2014)
Porto Potenza Picena, frazione di Potenza Picena (l'antica Monte Santo fino al 1862), costa adriatica, provincia di Macerata, Marche, Italia. Località turistica e balneare è situata lungo la Strada Statale 16 Adriatica tra Porto Recanati (6 km a nord) e Civitanova Marche (5 km a sud). Da Macerata dista circa 25 km e da Ancona circa 40. Unico monumento di interesse è l'antica torre di avvistamento attualmente adattata a campanile della chiesa di S.Anna. Tra Porto Potenza Picena e Civitanova Marche si trova la foce del torrente Asola, lungo circa una quindicina di chilometri, che nasce presso Monte Nuovo nella campagna marchigiana a 222 metri di altitudine e sfocia nel mare Adriatico.
Riprese video effettuate il 4 e 5 giugno 2014.
2015/09/06 Festa della Madonna della Misericordia - Santa Messa
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Riaperta a potenza Picena dopo il sisma, la Chiesa della Neve
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Torre dei tempi di Macerata
Il carosello dei pupi.
Potenza Picena Grappolo d'oro Corale Santo Stefano
Dici Potenza dici Montesanto...
CONCERTO di SANTO STEFANO ASTRO del CIEL a Cori uniti
26 dicembre 2016 BOBBIO (PC) Coro GERBERTO Città di BOBBIO
Concerto Benefico a favore di Pieve Torina paese terremotato in
provincia di Macerata video Alberto Gremmi
San Filippo - Preghiera della Domenica - 21.07.2001
San Filippo - Preghiera della Domenica - 21.07.2001