Monza Cathedral, Monza Brianza, Lombardy, Italy, Europe
The Duomo of Monza often known in English as Monza Cathedral is the main religious building of Monza, near Milan, in northern Italy. Unlike most duomos it is not in fact a cathedral, as Monza has always been part of the Diocese of Milan, but is in the charge of an archpriest who has the right to certain episcopal vestments including the mitre and the ring. The church is also known as the Basilica of San Giovanni Battista from its dedication to John the Baptist. The church has a nave and two aisles, separated by octagonal columns with Romanesque capitals and round columns with Baroque capitals. It ends in large apses, and has a series of chapels opening into the aisles. The wall decoration is overwhelmingly Baroque. Other artworks include a choir by Matteo da Campione, the high altar by Andrea Appiani, and the presbytery and transept frescoes by Giuseppe Meda and Giuseppe Arcimboldi. In the right transept is the entrance to the Serpero Museum which houses the treasury with the Iron Crown of Lombardy, and the Late Antique ivory Poet and Muse diptych, of about 500, as well as an internationally important collection of late antique and early medieval works of various kinds, many deposited by Theodelinda herself. These includes small metal 6th century ampullae from the Holy Land which are evidence of the emerging iconography of medieval art, among them the earliest depictions of the treatments of the Crucifixion and Nativity of Jesus in art that were to become standard throughout the Middle Ages and beyond. Only Bobbio has an equivalent collection of ampullae. The library holds a number of old and important illuminated manuscripts. The massive west front is divided into five parts by six lisene (applied strips), each of which is surmounted by a tabernacle housing a statue. The façade has several mullioned windows with, in the centre, a large rose window framed by a motif inspired by Roman antique ceilings, decorated with rosettes, masks and star motifs. The façade is considered Romanesque in its structure and Gothic in its decoration[citation needed]. Typical of the latter is the porch, with 14th century gargoyles on the sides and the 13th century lunette with the 16th century busts of Theodelinda and King Agilulf. Over the porch is the statue of Saint John the Baptist (15th century). Over the portal is depicted the Baptism of Jesus, assisted by Saint Peter, the Blessed Virgin Mary, Saint Zachary and Saint Paul. In the upper section is portrayed Theodelinda offering to John the Baptist the Iron Crown of Lombardy, together with her kneeling husband Agilulf and their children Adaloald and Gundeberga. Apart the Iron Crown, the most famous attraction of the church is the Chapel of Theodelinda. It has 15th-century frescoes from the Zavattari workshop depicting the stories of the queen's life, such as the dove episode, her marriage proposal, her meeting with her first husband, Authari, the latter's death in battle, and her new marriage with Agilulf. All the figures are portrayed with rich garments typical of the Visconti era. The vault is decorated with 14th century figures of saints and evangelists enthroned. On the outer arch are depicted Theodelinda with her court venerating Saint John the Baptist. An ancient and unusual privilege of the Duomo is its right to employ ceremonial armed guards, rather on the line of the Papal Swiss Guard at the Vatican. Known as Alabardieri from the halberds they carry, the date of their institution is described in a 1763 edict of Maria Theresa of Austria as 'immemorial'. Their eighteenth-century style uniform, of blue wool with gold braiding and a belt buckle with an image of the Iron Crown, is unchanged from that approved in the edict, except that since the Napoleonic period the bicorne hat has replaced the earlier tricorne. The basilica, which would in essence have been complete by 603 when heir to the Lombard throne Adaloald was baptised here by Secundus of Non, is believed to have been commissioned towards the end of the seventh century by the Lombard Queen of Italy, Theodelinda, as a royal chapel to serve the nearby palace. According to the legend she had made a vow to build a church dedicated to Saint John the Baptist, and when riding along the banks of the Lambro River, she was halted by a dove who told her Modo (Latin for now), to which she replied Etiam (yes). Monza itself was initially known as Modoetia. In 595, she had a oraculum (chapel) built on the Greek Cross plan; of this chapel only the walls exist today. The queen was buried here, in what is now the central left aisle of the church. On the remains of the oraculum, a new church was erected in the 13th century. It was again rebuilt as a basilica, starting from 1300, on a Latin Cross plan with an octagonal tiburium. In the late 14th century, the side chapels were added and, as designed by Matteo da Campione, the Pisan-Gothic style west front in white and green marble was begun.
Campane suonano nella notte, possibile manomissione a Fenile
Monselice (Colli Euganei) la città intera in 8 minuti - slideshow
Antica pieve di Santa Giustina (o Duomo Vecchio)
Il duomo vecchio, dedicato a Santa Giustina, è una costruzione tardo romanica, che risale probabilmente al 1256. Davanti al portale il duomo ha una piccola loggia ad arco acuto. All'interno si trovano dipinti di scuola veneziana (probabilmente del XV secolo). Nel 1361 presso la pieve di Santa Giustina Francesco Petrarca ricevette un beneficio di canonico.
Santuario delle Sette Chiesette
Ideato e costruito da Vincenzo Scamozzi su commissione dei nobili veneziani Duodo tra il 1605 e il 1615. In quello stesso periodo i Duodo fecero costruire sei cappelle, lungo il pendio del colle, ottenendo da papa Paolo V la concessione delle stesse indulgenze accordate ai pellegrini che si recavano in pellegrinaggio alle sette basiliche maggiori in Roma. L'arco d'ingresso all'area sacra del Santuario Giubilare delle Sette Chiesette, costruito nel 1651, è chiamata la Porta Romana o Porta Santa dove l'iscrizione Romanis basilicis pares ricorda il collegamento con il pellegrinaggio alle basiliche romane. Le sei cappelle ospitano cinque pregevoli pale di Jacopo Palma il Giovane mentre in quella cointitolata ai santi Pietro e Paolo, vi è una pala attribuita al pittore bavarese Johann Carl Loth.
Oratorio di San Giorgio (la Settima Chiesetta)
Il santuario di San Giorgio, detto dei Santi, è il punto d'arrivo della via sacra. Nel 1651 vennero traslati da Roma i corpi di tre martiri e numerose reliquie. L'interno, affrescato da Tommaso Sandrini, è abbellito anche da un pregevolissimo paliotto d'altare in intarsio marmoreo e pietre dure uscito dalla maestria della bottega dei Corberelli. La chiesa è meta di migliaia di visitatori e devoti per la festa di San Valentino che si celebra il 14 febbraio durante la quale un sacerdote impartisce la benedizione ai bambini e adulti e consegna loro una chiavetta d'oro.
Villa Duodo è una villa veneta, il cui progetto è attribuito a Vincenzo Scamozzi, anche se alcune parti più recenti sono state rielaborate da Andrea Tirali. La villa si trova a Monselice ed è posta a metà costa del Colle della Rocca.
Villa Duodo.
Fu costruita dalla nobile famiglia veneziana Duodo sulle fondazioni di un più antico castello detto di San Giorgio. A destra, l'ala più antica risale al 1593 ed è opera dell'architetto Vincenzo Scamozzi. La parte frontale, aggiunta nel 1740, è la più recente. A sinistra del complesso si sviluppa l'esedra dedicata a San Francesco Saverio, una grande scalinata in pietra del 1600. La villa, visitabile solo esternamente, è preceduta dal percorso delle Sette Chiese.
Il santuario giubilare, progettato dallo Scamozzi su commissione dei conti Duodo nella prima metà del Seicento, è formato da 6 cappelle allineate lungo il colle, e da una settima chiesa, dedicata a San Giorgio, che chiude idealmente il percorso devozionale sulla spianata della villa.
Le cappelle divennero un popolare luogo di pellegrinaggio, quando papa Paolo V concesse l'indulgenza plenaria ai pellegrini che avessero visitato il santuario equivalente alle sette maggiori basiliche di Roma; ognuna delle sei cappelle porta il nome di una basilica romana (la sesta ed ultima porta il nome di San Paolo e San Pietro). Ogni cappella contiene un affresco di Jacopo Palma il Giovane.
INNO 3 - BELLA STORIA! TU SARAI CON ME - ORATORIO ESTIVO 2019
Continuiamo a cantare e a ballare la prossima estate in oratorio! Sarà una BELLA STORIA se aiuteremo i ragazzi a scoprire che «il talento è dentro di noi, devi viverlo e donarlo...», così come dice l'INNO 3 dell'Oratorio estivo BELLA STORIA! TU SARAI CON ME.
Ora siamo in streaming anche su Spotify. Clicca sul link:
Avete visto le magliette ufficiali degli animatori?
LA BELLEZZA È NELLA STORIA DI CHI AMA
È possibile acquistare le magliette ufficiali degli animatori dell'Oratorio estivo 2019 su libreriailcortile.it in abbinata con il QUADERNO ANIMATORI, strumento fondamentale per la formazione e l'accompagnamento degli animatori prima e durante l'estate (sconti per acquisti entro il 2 maggio 2019):
BELLA STORIA! TU SARAI CON ME
T. e M. di Andrea Mascherpa e Stefano Colino
Traccia 3 del Cd dei canti BELLA STORIA!
Le campane di Gandino (BG) - Allegrezze
Concerto di 10 campane in Si2
G. Crespi 1786 (Si2 rif. Monzini 1822, Do#4 Sottile 1706, Re#4 A. Crespi 1788)
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Allegrezze per l'Angelus solenne nella festa patronale
la sequenza dei pezzi comprende 4
Ave Marie di prima classe, l'inno dei santi martiri Sanctorum Meritis e la
Sonata del Monsignore.
1) Ave Maria su tema della Sonnambula del Bellini a 2
mani
2) Ave Maria su tema di Donizetti a 2 mani
3) Ave Maria composta dal
prof. Mario Castelli a 4 mani
4) Ave Maria su tema della Norma di Bellini a 4
mani
5) Inno dei Santi Martiri dal gregoriano Sanctorum Meritis
6) Sonata del
Monsignore, brano composto dal prof. Mario Castelli dedicato a Mons. Lorenzo
Frana
I brani sono suonati da Fabio Rinaldi (campanaro effettivo) e il prof.
Mario Castelli (campanaro aiutante)
Il campanaro effettivo è nomitato dal
Prevosto per il suono esclusivo delle allegrezze, il campanaro effettivo nomina
il campanaro aiutante.
Il repertorio tradizionale delle suonate d'allegrezza
gandinesi supera i 180 brani. Recentemente è finita la trascrizione completa
per preservarne la memoria ad opera del prof. Mario Castelli.
40 ANNI DAL MONTAGGIO NELLA CELLA CAMPANARIA DELLE CAMPANE DI MONTEGALDELLA (VI)S. MICHELE ARCANGELO
40ANNI DAL MONTAGGIO DELLE CAMPANE!
8/12, IMMACOLATA CONCEZIONE
Campane di San Domenico (3) - Torino - suonata con campana maggiore a bicchiere
Chiesa di San Domenico, via San Domenico angolo via Milano, Torino (zona centro storico)
3 campane in solb3 fuse da Roberto Mazzola nel 1932
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primo esperimento di suonata con campana maggiore a bicchiere - suonata da Claudio - e le due minori a tastiera - suonate da digema85 - in occasione della festa di Santa Lucia.
nonostante fosse il primo tentativo di suonata di tal genere l'entusiasmo era tale a tal punto che siamo riusciti a far uscire la corda della campana maggiore dalla ruota - da notare gli attimi di panico verso la fine del filmato!!!
don francesco ferro-concerto di campane a san polo matese
Campanari Ferentillo
Sant’ Antonio Abate Monterivoso