Il cimitero riminese dedica un'area ai fedeli ortodossi
Ha avuto luogo nella mattinata del 23 novembre la consegna in via ufficiale da parte del Comune di Rimini dell'area riservata ai defunti di rito ortodosso situata nella parte nuova del cimitero civico. La cerimonia è avvenuta in presenza dell'assessore alle Politiche demografiche e cimiteriali Donatella Turci e del Metropolita d'Italia e Malta ed Esarca per l'Europa meridionale Gennadios Zervos. A celebrare la consacrazione l'arciprete Padre Serafino Corallo del vicariato ortodosso di Rimini, unica città in Italia, insieme a Milano, ad aver riconosciuto la realtà ortodossa anche attraverso la disponibilità nella gestione della sepoltura dei fedeli.
S.Liturgia e Molieben a San Spiridione di Trimitonte Taumaturgo.
Domenica 25 Dicembre 2016. Santa Liturgia e Molieben a San Spiridione di Trimitonte Taumaturgo presso la Cattedrale Ortodossa di Rimini dell'ingresso della S.S Madre di Dio al Tempio.
Cantano: Il Coro della Cattedrale Ortodossa di Rimini.
Musica: ✣АКАФИСТ СПИРИДОНУ Тримифунтскому ~ колокольный звон и молитвенное пение.
Le campane della Chiesa di San Francesco di Città di San Marino (RSM) - Suonata Feriale
La chiesa di San Francesco è una chiesa di città di San Marino.
Il convento annesso e la chiesa inizialmente avevano sede a Murata, presso la città di San Marino, ma poi papa Clemente VII concesse lo spostamento della chiesa e del convento nella città di San Marino perché a Murata c'era pericolo di incursioni dei Malatesta.
La costruzione venne cominciata nel 1351 e terminata verso il 1400, per la costruzione furono usati i materiali della chiesa e del convento soppresso. Il rosone fu coperto nel seicento ma è stato riportato alla luce nell'ultima ristrutturazione eseguita da Gino Zani che l'ha riportata in gran parte alle linee originarie.. Alla costruzione parteciparono sia maestranze sammarinesi che comacine, infatti vi figurano i nomi di Mastro Battista da Como e Mastro Manetto Sammarinese. Nel chiostro si trova la tomba del vescovo Marino Madroni, vissuto nel quattrocento che apparteneva ai frati minori conventuali. Nell'attiguo Museo San Francesco sono conservate tele del Guercino.
Concerto di 4 campane, con la possibilità di suonare a distesa e a martello.
Distesa della 2^ e della 4^ delle 17:30 per la Santa Messa Feriale delle ore 18:00.
Ringrazio CAMPANARO 25 per le informazioni!!
La programmazione del campanile, dovrebbe seguire la seguente modalità:
- giorni Feriali:
ore 12:00: distesa del campanone;
ore 17:30: distesa di 2^ e 4^;
ore 17:45: rintocchi sulla piccola
ripetuti per tre volte;
- giorni Festivi:
ore 12:00: distesa delle 3 campane
minori;
ore 17:30: distesa di 1^ e 3^;
ore 17:45: distesa di 2^ e 4^ + 3
rintocchi sulla piccola;
Montetiffi ( Cesena ) - L' Abbazia 2011
Montetiffi ( Cesena ) - L' Abbazia 2011
MONTETIFFI E LA SUA ABBAZIA -- NOTIZIE STORICHE
Don Antonio Bartolini (Parroco di Vignola), Cesena 1967
Montetiffi: → Abbazia del secolo XI (la più conservata del medievale montefeltro)
→ Industria delle teglie
→ Sede di numerosi, anche se rudimentali, mulini di polvere da sparo
→ Leggende di contrabandieri
Ubicazione: Castello alle sorgenti dell'Uso, non lontano da Perticara; posizionato sui confini e sull'incrocio di strade che univano lo Stato Pontificio al Granducato di Toscana, la Repubblica di San Marino e il Ducato di Montefeltro
→ nodo strategico per i rapporti tra i suddetti stati; vide fiorire il contrabbando di polveri da sparo.
Origine nome: secondo lo storico soglianese Emidio Mariani forse era l'antico Balineum Vicanorum Titensium (no fondamenti)
Forse per la gens Tiphia o Titia
Sul poggio, una volta pressoché inaccessibile, sorse un monastero votato alla regola di S Benedetto (ora et labora; cruce et aratro). E' la rocca dello spirito che sopravanza il trascorrere dei secoli.
L'abbazia fu costruita per opera e su proprietà degli abitanti, che avevano diritto di giuspatronato
Dedicato ai Santi Martino e Bartolomeo, fu donata dagli abitanti ai monaci di S Benedetto.
(Fonte: Annales camaldulensis ordinis S Benedicti)
La chiesa: è in stile romanico e misura, dalla porta al coro, 29 m; è ad una navata, cui si aggiunsero nel tempo due cappelle; è costruita in pietra concia, ed ha la porta a levante. Ha un ampio atrio (5,9 x 4) coperto con volta a botte. Sopra l'atrio c'era una sala per le adunanze dei religiosi, nel tempo rovinata completamente. Nella sagrestia e in una nicchia del presbiterio vi sono residui di affreschi medievali. Le scale per accedere al sagrato in origine erano parallele alla facciata.
Il fonte battesimale: (del secolo XVII) è stato collocato lì nel 1967 durante lavori (demolizione muri eretti a chiusura degli archi presso l'altare maggiore, ripulitura delle pareti, installazione di un museo locale, sistemazione della petrata (la strada principale)) a cura del prevosto del capitolo feretrano Can. Augusto Toni.
Il campanile: è alto 21 m; dal primo al secondo piano vi è una scala in pietra concia incastonata nel muro, poi la scala prosegue in legno; in tale edificio è stato posto lo stipite dell'altare romanico, sostituito da uno settecentesco.
da
Intervista di Sua Eminenza il Metropolita d'Italia, Malta e San Marino Gennadios.
Интервью любительское, снято для одного местного канала TELEJONIO
Pieve di Santa Maria Assunta in San Leo, Rimini, Italia
Pieve di Santa Maria Assunta in San Leo, Rimini, Italia
il degrado dell'ex colonia del bau muggeris
una colonia abbandonata
DIOCESI SAVONA-NOLI FESTA DELL URNA dI S. GIOVANNI DON BOSCO A VARAZZE DEL 2013
TRIDUO IN ORATORIO SALESIANO E SANTA MESSA PRESIEDUTA DAL VESCOVO VITTORIO LUPI, SACERDOTI DELLA DIOCESI SAVONESE , AUTORITA CIVILI E MILITARI PRESENTI, E TANTI FEDELI