Videoguide - Chieri: chiesa di San Bernardino e Rocco
Innalzata a partire dal 1675, la chiesa fu completata nel 1740 con una straordinaria cupola traforata di Bernardo Vittone. La facciata è del chierese Mario Ludovico Quarini.
Videoguide - Chieri: duomo
Il duomo di Chieri, dedicato a Santa Maria della Scala, fu costruito nel Quattrocento. All’interno conserva importanti affreschi medievali, tra cui le decorazioni pittoriche del battistero e la cappella della Madonna delle Grazie del Vittone.
BRA (Piemonte) chiesa di S. Chiara - Italian baroque masterpiece - videomix (1/3)
La chiesa di Santa Chiara progettata da Bernardo Antonio Vittone fu fatta costruire dalle Monache Clarisse. I lavori iniziarono il 27 maggio 1742 e fu aperta al pubblico nel 1748 anche se non completata. Il Vittone crea un capolavoro dell'architettura rococò piemontese: la pianta è quadrilobata e tutta la costruzione è impostata su quattro grandi pilastri che sorreggono il complesso gioco dei coretti, della doppia cupola e del cupolino. Il vero colpo di genio è nella doppia cupola traforata (cupola diafana). Attraverso le quattro aperture mistilinee della cupola inferiore si possono vedere le pitture affrescate nella cupola inferiore, illuminate dalla luce che proviene da diverse aperture. In questo interno bellissimo la luce è la protagonista assoluta della vicenda architettonica: una luce che plasma la materia, la anima come un fluido vitale e modella le forme raffinate delle decorazioni. Gli stucchi sono di Bernardino Barelli mentre la decorazione pittorica è opera del braidese Pierpaolo Operti.
Le Clarisse abbandonarono la Chiesa nel 1883 e nel 1892 iniziarono la costruzione di un monastero in viale Madonna dei Fiori; Santa Chiara ancora oggi è di proprietà dei Frati Cappuccini.
Basilica San Bernardino L'AQUILA AD 2008
Chiesa di Sant'Alessandro in Zebedia Milano
La chiesa di Sant'Alessandro in Zebedia è un luogo di culto cattolico, situato nel centro storico di Milano. Essa è situata nel luogo dove la tradizione narra che fu tenuto prigioniero Sant'Alessandro martire. L'appellativo in Zebedia deriva dal nome del carcere in cui fu rinchiuso il martire, che appunto si chiamava Zebedia.L'architetto iniziale fu uno dei padri Barnabiti; la scelta della pianta centrale la si può considerare una delle ultime sperimentazioni su questo tipo di planimetria, i cui modelli vengono dal progetto di Bramante per San Pietro, recuperato tra i vari autori, tra i quali in questo caso si fa riferimento probabilmente all'Alessi. L'Alessi infatti risulta attivo a Milano, dopo il suo lungo lavoro a Genova dove aveva progettato la basilica di N. S. Assunta in Carignano. Nel caso di Sant'Alessandro si tratta di un recupero tardivo di tale impostazione, che viene modificata nelle linee ad esempio curvando i profili in facciata con i fastoni seicenteschi e la nuova modulazione del fronte.
La costruzione ebbe inizio nel 1601 su un progetto del barnabita Lorenzo Binago, cui si affiancò, come perito per i dissesti statici, il più noto Francesco Maria Richino. La prima pietra della chiesa venne posata il 30 marzo 1602 dal cardinale Federico Borromeo, andando ad aggiungersi ai numerosi cantieri religiosi attivi nella Milano di quell'epoca, quali San Giuseppe, Sant'Angelo, Sant'Antonio abate, e naturalmente il Duomo. Con esse rappresenta uno degli esempi più precoci del Barocco milanese. La costruzione fu molto celere, tanto che la cupola era già terminata nel 1626. Fu terminata dal Richino nel 1658, mentre proseguivano i lavori di decorazione interna.
Videoguide - Pavarolo: arte e storia
Il borgo è dominato dal castello di origini medioevali, trasformato nel tempo come residenza. L’imponente torre dell’orologio sorge accanto alla parrocchiale, mentre lo studio e la casa del pittore Felice Casorati rivolgono lo sguardo alla verde collina torinese.
Città e Cattedrali - Asti
Primo raduno bandistico città di Chieri - 10/06/18 - Sfilata+Concerto (Pomeriggio)
In occasione del suo 125^ anniversario, la Filarmonica Chierese organizza il primo raduno bandistico della città.
Al pomeriggio sfilata per le vie della città, poi vengono eseguiti alcuni brani insieme alle filarmoniche di Riva presso Chieri, Castelnuovo Don Bosco e Villanova d'Asti in piazza Cavour.
Sant'Eufemia
Basilica di Sant'Eufemia: milleseicento anni di storia. Generazioni e generazioni di milanesi che si sono accomodate sulle sue panche, finita chissà come nel dimenticatoio particolarmente affollato della nostra Milano.
Ricostruiamo il Territorio... Un Mattoncino dopo l'altro - La Torre Campanaria di Borgo D'Ale
Associazione Amargine e Bricks Addicted, in collaborazione con il gruppo fotografico La Bottega, presentano il time lapse della riproduzione in Lego della Torre Campanaria di Borgo D'Ale (VC), una delle ultime 3 rimaste in Italia con le campane scoperte. Questo modello è stato costruito 'live' il 29 Aprile 2017, durante una manifestazione organizzata appositamente per questo evento e rappresenta la prima realizzazione del progetto legato alla ricostruzione del Territorio, volto a valorizzare le peculiarità architettoniche e paesaggistiche grazie ai mattoncini Lego.
Villa moglia Chieri pazzi per il 4x4 sezione luoghi oscuri
Videoguide - Castelnuovo don Bosco: San Domenico Savio
A Mondonio e Morialdo, frazioni di Castelnuovo don Bosco, tranquilli e suggestivi luoghi un po’ fuori dal tempo, troviamo testimonianze della vita del Santo.
Videoguide - Montaldo Torinese: arte e storia
Il castello di origini medioevali, trasformato nel corso del tempo, domina l’abitato, che sorge attorno alla settecentesca parrocchiale.
Videoguide - Carmagnola: la sinagoga
Straordinario esempio di sinagoga del Settecento perfettamente conservata anche negli eleganti arredi.
Chiesa di San Giovanni Battista - Celano
Visita la Chiesa di San Giovanni Battista di Celano, il luogo di culto più importante della Città di Fra Tommaso da Celano, primo agiografo di San Francesco. Scopri il bellissimo rosone con la testa del Battista ed i meravigliosi affreschi interni ripresi dal drone. All'interno della chiesa sono conservate anche le reliquie dei S. Martiri, Patroni di Celano.
La Basilica di San Nazaro in Brolo Milano
La basilica dei Santi Apostoli e Nazaro Maggiore comunemente detta di San Nazaro in Brolo, è un luogo di culto cattolico del centro storico di Milano, situato in piazza San Nazaro in Brolo. Il complesso si compone della Basilica, fatta edificare da Sant'Ambrogio vescovo di Milano nel IV secolo, dei rinascimentali Mausoleo Trivulzio e Cappella di Santa Caterina. Nel secolo scorso è stata oggetto di restauri che l'hanno riportata alle forme romaniche e paleocristiane.Dopo il 380, il vescovo Ambrogio promosse a Milano la costruzione di una serie di nuove basiliche, dedicate ciascuna ad una diversa famiglia di santi dato che non esisteva ancora l'usanza di intitolare le chiese a un solo Santo. Furono così costruite una basilica per iprofeti (dedicata poi a san Dionigi, della quale si conosce solo la localizzazione vicino ai bastioni di Porta Venezia), una per i martiri (martyrum), che in seguito ospitò le sue spoglie e divenne la basilica di Sant'Ambrogio), una per le vergini (futura basilica di San Simpliciano) ed una degli Apostoli, San Nazaro in Brolo appunto. La basilica, a croce greca mutuata dalla omonima basilica di Costantinopoli, nella quale vengono poste le reliquie degli Apostoli (sulla cui singola identità non c'è accordo) venne fondata e consacrata dallo stesso Ambrogio tra il 382 e il 386. La data convenzionale è fissata al 9 maggio 386.
Nel 395 o 396, il 10 maggio secondo un'antica tradizione, Ambrogio vi traslò le reliquie del martire Nazaro e venne creata l'abside maggiore al centro della quale fu deposto in un loculo sotterraneo il corpo del Santo (dove nel 1579 S. Carlo Borromeo lo ritrova, traslandolo nel nuovo altare controriformato). È probabilmente questa zona che fu rivestita con i marmi libici donati, come ricorda una iscrizione, in seguito ad un voto dalla nipote dell'imperatore Teodosio I, Serena, moglie di Stilicone, generale vandalo tutore dell'imperatore Onorio, che provvide ad abbellire anche il resto della chiesa.
Nel V secolo attorno all'altare apostolico vennero deposti, in sarcofagi di pietra, i corpi di alcuni vescovi milanesi successori di Sant'Ambrogio, per rafforzare il collegamento tra l'autorità vescovile milanese e gli apostoli. Nei secoli successivi fino all'alto medioevo si affermò l'uso funerario, in particolare vescovile, della basilica.
Il 30 marzo 1075 un rovinoso incendio danneggia gravemente la basilica, che viene ricostruita in forme romaniche, con copertura a volte, cupola ottagonale, tiburio, grandi absidi anche sui bracci laterali e la torre campanaria. Promotore della ricostruzione è probabilmente il vescovo Anselmo III da Rho che vi viene seppellito nel 1093.
Nel XVI secolo vengono eretti, in forme rinascimentali bramantesche il Mausoleo Trivulziodavanti all'ingresso e la Cappella di Santa Caterina sul lato sinistro. Nel 1567 San Carlo Borromeo costruisce un nuovo altare maggiore controriformato (trasformato nel XVIII secolo) demolendo l'altare apostolico che era sotto la cupola all'incrocio dei bracci (ripristinato nel 1971 a seguito del Concilio Vaticano II) e quello di San Nazaro che era addossato all'abside.
Numerose sono le trasformazioni nel XVII e XVIII secolo. Il cardinal Federico Borromeo fa costruire una nuova sagrestia, viene rinnovata la cappella di San Matroniano nel braccio destro, in quello sinistro viene realizzato nel 1751 da Carlo Giuseppe Merlo l'altare di San Arderico o Ulderico[2], vengono affrescati coro e cupola. Le parti interne vengono infine tra il1828 e 1832 rinnovate in forme neoclassiche.
La riscoperta ed il ripristino delle forme originarie paleocristiane e romaniche sotto ai cammuffamenti barocchi e neoclassici si deve ai lavori avviati nel 1938 dal Comitato Restauri Monumenti di Milano, condotti dall'architetto e sacerdote Enrico Villa, a cui si devono le forme attuali della basilica, ricostruite sulla base delle antiche murature rimesse in luce. Con qualche interruzione i lavori si conclusero nel 1986.
Nei primi anni '70 del secolo scorso, vennero eseguiti scavi archeologici e sondaggi che hanno consentito di meglio ricostruire la pianta originale della basilica, la terminazione dei bracci laterali, il rapporto con la via Romana porticata sulla quale si affacciava la basilica. Si sono recuperati importanti reperti di epoca romana e paleocristiana ed è stata resa visitabile l'Area Archeologica sotterranea.