10 novembre 2018: 8 nuovi diaconi permanenti per la Diocesi: alcuni momenti della celebrazione
10 novembre 2018
DUOMO di MILANO
nel corso della celebrazione eucaristica vigiliare nel Duomo di Milano, l’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, ha ordinato otto nuovi diaconi permanenti:
Giancarlo Airaghi (1972), sposato, due figli, animatore Vispe (parrocchia dei Santi Eugenio e Maria a Vigano Certosino di Gaggiano – Milano);
Claudio Castellazzi (1961), sposato, responsabile dell’ufficio personale in una clinica sanitaria (parrocchia di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa a Milano);
Claudio Cracco (1963), sposato, una figlia, impiegato amministrativo (parrocchia di Sant’Ambrogio a Morazzone – Varese);
Luigi Giugno (1966), sposato, impiegato in un’assicurazione bancaria (parrocchia di San Paolo a Milano);
Fabio Maroldi (1975), celibe, docente al Politecnico di Milano (parrocchia dei Santi Protaso e Gervaso a Gorgonzola – Milano);
Daniele Giuseppe Pace (1971), sposato, 3 figli, impiegato in una compagnia d’assicurazione (parrocchia dei Santi Gervaso e Protaso a Parabiago – Milano);
Ciro Piccolo (1974), sposato, impiegato comunale all’ufficio del catasto (parrocchia dei Santi Cornelio e Cipriano a Carnate – Monza Brianza)
Maurizio Roccella, sposato, 2 figli, insegnante di educazione fisica (parrocchia di San Carlo a Bresso – Milano)
Il motto dei nuovi diaconi è “Vi ho chiamato amici” (Gv 15,9-17). La preghiera che hanno scelto per la loro ordinazione è tratta da uno scritto di don Tonino Bello: «Signore, ogni giorno scopriamo che il pellegrinaggio più faticoso è quello che porta l’uomo dalla periferia al centro del proprio cuore. Il più lungo è quello che conduce alla casa di fronte. Il più serio è quello che porta all’incontro con Te. Sostieni il nostro passo o Dio nel cammino al tuo servizio. Amen».
Le campane di Vigano Certosino
5 campane in Fa#3 crescente
Chiesa Parrocchiale dei Santi Eugenio e Maria, Gaggiano (MI)
Dati delle campane / Details of the bells / Einzelheiten der glocken / Détails des cloches / Detalles sobre las campanas / Kolokola
Do#4 cr. - Fratelli Barigozzi, 1948
Si3 cr. - Fratelli Barigozzi, 1898
La#3 cr. - Fratelli Barigozzi, 1898
Sol#3 cr. - Fratelli Barigozzi, 1921
Fa#3 cr. - Fratelli Barigozzi, 1898
Distesa a cinque campane
Santa Messa nella solennità dell'Annunciazione del Signore
raduno a favore della Croce Oro Gaggiano
Raduno 2007 Street King a favore della Croce Oro Gaggiano ex Gaggiano Soccorso
2° Motoraduno Gaggiano
2° Motoraduno Memorial Umberto Ubaldani organizzato dal Motoclub Gaggiano
17/09/2017 Motoraduno Memorial Umberto Ubaldani - Gaggiano
2° edizione del Motoraduno in memoria di Umberto Ubaldani, organizzato dal Moto Club Gaggiano
Busto Arsizio: il card. Scola ha presieduto la liturgia di Dedicazione della chiesa di Santa Croce
Scola: «Il cristiano è colui che, ogni giorno, dà del tu a Gesù»
busto/IMG_0910 - Copia
Il cardinale Scola, a Busto Arsizio, ha presieduto la liturgia di Dedicazione della chiesa di Santa Croce e del nuovo altare.
Intervista agli Chef Cilia
Maurizio Artusi intervista Nuccio e Riccardo Cilia del Ristorante Tocco d'Oro di Comiso (RG)
20/11/2013 Primo soccorso pediatrico - Gaggiano
Manovra di disostruzione delle vie respiratorie, spiegazione a cura di Andrea Manca, istruttore e soccorritore della Croce Oro Gaggiano durante il corso di primo soccorso pediatrico.
M.B.L. In concerto
Pico, contrada Capocroce festeggiamenti in onore a Madonna della Civita 20-7-2013
Premio Internazionale Prata 2018
Un grande successo per la dodicesima edizione del Premio Internazionale Prata “La cultura nella Basilica”
Anche quest’anno nel rispetto della tradizione il Premio Internazionale Prata si è svolto con una grande partecipazione di pubblico ed alla presenza di personaggi illustri nel mondo della cultura, dello spettacolo, della tv, del giornalismo, delle forze dell’ordine del mondo universitario.
Un’organizzazione curata nei minimi dettagli dalla professoressa Gnerre che è riuscita a portare l’evento alla dodicesima edizione, dando prestigio a questo premio culturale, al comune di Prata Principato Ultra ed all’intera Irpinia. Un premio davvero prestigioso tanto da porsi all’attenzione dell’opinione pubblica nazionale e internazionale ed essere inserito nei circuiti di rete del sito dell’UNESCO. La cerimonia di premiazione della dodicesima edizione si è tenuta venerdì 14 Settembre, con inizio alle ore 19.30. Cornice e cuore pulsante dell’evento è stata la splendida Basilica Paleocristiana della SS. Annunziata, uno dei luoghi di culto più antichi del Meridione e sede di attività religiose anche in epoca pagana. Il “Premio Prata”, nasce innanzitutto per valorizzare questa meravigliosa testimonianza del passato, capace di emozionare ancora oggi con la sua bellezza.
La manifestazione è stata condotta nel come di consuetudine, da Gigi Marzullo, giornalista RAI, Stefania Marotti, Barbara Ciarcia e Nello Fontanella giornalisti de “Il Mattino”.
I saluti sono stati affidati affidati al Sindaco di Prata di Principato Ultra , Bruno Petruzziello, a Monsignor Arturo Aiello, Vescovo di Avellino, a Gianni Festa direttore de “Il Quotidiano del Sud” ed a Ottavio Lucarelli Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania.
Ospite d’eccezione della riuscitissima serata, l’attore Salvatore Misticone. Madrina della serata la scrittrice Rossella Tempesta. Recital di Paolo De Vito “Per mare, per cielo, per terra” con Gianluca Marino, Giuseppe Musto e Salvatore Santaniello. Il Premio si articola in varie sezioni con lo scopo di esaltare il mondo culturale e quello della comunicazione, della ricerca scientifica e dell’impegno civile e sociale.
Hanno ricevuto il Premio Prata 2018: Michele Maria Spina (Dirigente Superiore Polizia Stato), Salvatore Cincotti (Amministratore delegato di Altergon Italia), Antonio Caggiano (Responsabile comunicazione Rai Uno), Don Antonio Coluccia (Il prete degli ultimi), Pio Castiello (Architetto e urbanista), Armando Enzo De Matteis (Cavaliere del lavoro), Gennaro Curto (Comandante Provinciale Carabinieri Forestale Benevento), Emir Sokolović (Poeta e scrittore di Sarajvo), Barbato De Stefano (Attore e regista), Giovanni De Feo (Greenopoli), Eugenio Lucrezi (Poeta e critico letterario), Massimiliano Finamore (Direttore Tg News TV), Roberto Capone (Professore e ricercatore universitario), Fernando Masi (Pittore, scultore e muralista). Premio speciale al Comune di Carpineto Romano.
Le Profezie di Malachia parte seconda
Le incredibili profezie di San Malachia : le profezie riguardano la successione di ben 112 papi ....il video non necessita di altre parole ...perche' si rimane infatti a ...bocca aperta !!!
Il video dura un po' ma ...ne vale la pena!!!!
Spot Sacro Cuore - Busto Arsizio
Casalbuono,la pioggia non ferma i fedeli in processione con la Madonna
Casalbuono, Casalbuono,la pioggia non ferma i fedeli in processione per la Madonna. Video amatorile della prima processione bagnata della Madonna della Consolazione 2015. 09/09/2015
Campane di Busto Arsizio (VA), Chiesa di S. Michele
Busto Arsizio (VA)
Chiesa Prepositurale di San Michele Arcangelo
Concerto di 11 campane in SIb2 + VII minore
Concerto a 8 campane in SIb2 per la S. Messa nella vigilia della Domenica delle Palme
La chiesa di San Michele arcangelo è una delle chiese principali della città, insieme alla basilica di San Giovanni. Il tempio sorge su un'antica fortificazione longobarda, distrutta verso la fine del XIII secolo, ed è intitolato al patrono della città. Il campanile della chiesa era in origine usato come torre di vedetta del castello ed è l'unica struttura della fortificazione longobarda ancora in piedi. Costruita in pietra e ciottoli, la torre venne edificata nel corso del IX secolo, risultando così la più antica costruzione di Busto Arsizio. La prima costruzione della chiesa in forma basilicale a navata unica, viene fatta risalire al XIV secolo: a quell'epoca erano presenti quattro cappelle laterali, oltre all'altare maggiore. La torre campanaria venne adibita a campanile, sopraelevata e dotata di tre campane nel corso del 1559. La chiesa venne ricostruita al fine di aumentarne la capienza tra il 1653 e il 1679, su disegno di Francesco Maria Ricchino. A causa di impedimenti per via di fossato e bastioni, l'orientamento della chiesa venne capovolto in modo tale che il campanile, un tempo adiacente la zona absidale, si ritrovò sul fianco della facciata. L'altare maggiore venne eretto tra il 1752 e il 1753, su disegno di Biagio Bellotti, in sostituzione di un altare in legno del XVII secolo. Nel 1796 venne completata la facciata, mentre le pareti dell'edificio e la volta della navata, furono restaurate nel 1834. Le antiche campane cinquecentesche rimasero funzionanti fino al 1889, anno in cui si decise di fondere un nuovo concerto di dodici campane, due in più della basilica di San Giovanni, fuse appena tre anni prima dal varesino Bizzozero. Il concerto di dodici campane venne fuso da Barigozzi, per un peso complessivo di 8923 kg. La facciata barocca è coronata da quattro figure di angeli ai lati, mentre al centro troviamo il santo arcangelo Michele. L'interno della chiesa si presenta a navata unica, con ben cinque cappelle laterali per lato, e interamente affrescato nel corso del secondo dopoguerra da alcuni pittori lombardi. La chiesa venne elevata alla dignità prepositurale nel 1924 e ufficialmente completata con l'edificazione dei transetti e l'ampliamento dell'abside, arricchito da un organo Mascioni nel 1945. All'interno della chiesa si conserva il corpo del martire romano san Felice, estratto dalle catacombe di Priscilla e concesso da papa Innocenzo X il 5 aprile 1650, con la facoltà di essere trasportato ed esposto alla pubblica venerazione dei fedeli di questa chiesa. Rivestito da una tunica bianca e con un manto rosso, il corpo del martire è conservato in una delle cappelle laterali; san Felice è compatrono della prepositurale. All'esterno della chiesa è ancora visibile il vecchio mortorio, edificato entro i confini dell'area del cimitero tra il 1761 e il 1764, su progetto di Biagio Bellotti.
Nota, fonderia e anno di fusione
MIb Fratelli Barigozzi, Milano 1889
RE Fratelli Barigozzi, Milano 1889
DO Fratelli Barigozzi, Milano 1889
SIb Fratelli Barigozzi, Milano 1889
LA Fratelli Barigozzi, Milano 1889
(LAb Fratelli Barigozzi, Milano 1889)
SOL Fratelli Barigozzi, Milano 1889
FA Fratelli Barigozzi, Milano 1889
MIb Fratelli Barigozzi, Milano 1889
RE Fratelli Barigozzi, Milano 1889
DO Fratelli Barigozzi, Milano 1889
SIb Fratelli Barigozzi, Milano 1889
Un sentito ringraziamento al prevosto don Giuseppe per la disponibilità e alle sorelle Anita e Rosetta per la cortese ospitalità dimostratami.
Le campane del Seminario di Milano, Venegono Inferiore (VA) - Concerto I
Venegono Inferiore (VA), Seminario Arcivescovile Pio XI di Milano
Carillon di 25 campane in scala cromatica di Reb3 (Angelo Bianchi 1930)
Concerto solenne per il Regina Caeli di Pentecoste
La storia del Seminario di Milano ebbe inizio il 10 dicembre 1564, data in cui l'arcivescovo Carlo Borromeo inaugurò la prima sede al fine di attuare le decisioni dettate dal Concilio di Trento, terminato l'anno precedente. La prima sede, situata presso Porta Ticinese, venne trasferita l’anno successivo sul Corso di Porta Orientale, andando a occupare la prepositura di San Giovanni Battista degli Umiliati. Intorno a questo primo nucleo si sviluppò ben presto quella che fu la sede storica, il Seminario di Porta Orientale, sotto la sapiente direzione del cardinale Federico Borromeo, cugino di San Carlo. Il Seminario di Porta Orientale, conosciuto in epoca più recente come Seminario di Corso Venezia, rimarrà la sede centrale del Seminario di Milano fino al 1930. Durante l'episcopato di Carlo Borromeo vennero creati altri due luoghi per la formazione del clero: il Seminario della Canonica (1570) e il Collegio Elvetico (1579) , destinato a ospitare i futuri sacerdoti dei cantoni svizzeri. Accanto a queste sedi il Borromeo distribuì nella diocesi altri luoghi, al fine di raccogliere i ragazzi che desideravano accostarsi alla vita e alla formazione clericale: nascono i seminari minori di Somasca, Celana, Arona, Inverigo e Pollegio. Con l'arcivescovo Cesare Monti la situazione logistica del Seminario di Milano assunse una configurazione più determinata: con la fondazione della sede di Monza (1638) e la conseguente chiusura di quella di Inverigo, gli edifici deputati alla formazione dei futuri sacerdoti milanesi furono stabilmente sette, almeno fino al 1784. Nel Seminario di Porta Orientale si trovavano gli alunni di teologia e delle classi minori; il Seminario della Canonica ospitava alcuni giovani cui venne richiesta una preparazione essenziale al sacerdozio. Il Collegio Elvetico preparava i futuri sacerdoti per la Svizzera, insieme ad altri destinati alla diocesi di Milano. A Monza il Seminario minore apriva le sue scuole di grammatica anche ai ragazzi della città, così come nelle sedi di Arona, Celana e Pollegio. Nel 1784 il Seminario minore di Celana è ceduto a Bergamo, mentre due anni più tardi è inaugurato a Pavia, per volere dell'imperatore Giuseppe II, il Seminario Generale che raggruppava i chierici di teologia delle diocesi della Lombardia austriaca. Con l'avvento di Napoleone venne soppresso il Collegio Elvetico, mentre il Seminario della Canonica è requisito per fini militari; l'unica sede riconosciuta fu il Seminario di Porta Orientale, che nel frattempo aveva ripreso le attività dopo la breve parentesi pavese. Nel 1795 venne creato il Seminario minore di Castello sopra Lecco; questo venne ben presto sostituito dalla sede di Seveso, costituita nel 1818 dopo la concessione del convento domenicano di San Pietro Martire. Nel 1900 venne inaugurato un piccolo seminario presso il Duomo, il Seminarietto, che ospitava giovani chierici deputati al servizio liturgico della cattedrale. Nel 1926 l’abate Schuster venne inviato da papa Pio XI, ambrosiano di nascita, come visitatore apostolico nel Seminario di Milano. Uno dei principali compiti fu quello di progettare una nuova sede centrale, poiché l’antica sede di Corso Venezia era ormai fatiscente; inoltre il papa voleva che i futuri preti ambrosiani fossero educati in un clima di maggior concentrazione e raccoglimento. Abbandonata la gloriosa sede risalente a San Carlo, Schuster individuò nel colle del Belvedere, presso il comune di Venegono Inferiore, il sito adatto. La posa della prima pietra avvenne il 6 febbraio 1928, per mano dell'arcivescovo Eugenio Tosi. La monumentale costruzione venne innalzata nel giro di un paio d’anni, cominciando a ospitare la teologia e il liceo già alla fine dell’agosto 1930. Nel maggio dello stesso anno venne inaugurato il faraonico carillon di 25 campane, fuse per volere del nuovo arcivescovo Schuster e donate al seminario dalla città di Varese. Il Seminario Arcivescovile Pio XI di Venegono Inferiore venne inaugurato solennemente il 12 maggio 1935, come nuova sede centrale del Seminario di Milano. Con la chiusura progressiva delle altre sedi, ultima tra tutte quella di Seveso, il seminario è riunito stabilmente nella sede di Venegono Inferiore dal settembre 2013, per volere dell'arcivescovo Angelo Scola.
La Madonna di Viggiano a Potenza 21.10.2018
La Madonna di Viggiano a Potenza 21-10-2018
di Amelio e Giovanni Taddeo
X VIGGIANO - FESTA DI GENTI LUCANE E NON SOLO
Mileto SAN ROCCO festa 2015 uscita processione.
Mileto (VV) Calabria Italia.
BY EUGENIO SELVAGGIO VV.
ROCCAGLORIOSA, FESTEGGIA L'ORDINAZIONE SACERDOTALE DI DON ANTONIO ROMANIELLO
Campane di Molfetta (BA): Basilica della Madonna dei Martiri
Basilica della Madonna dei Martiri, Molfetta (Ba);
9 campane in Fa3
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distesa nel giorno della festa patronale.
Campane di Siziano. ( PV.) - concerto solenne. A. 5
Chiesa di San Francesco d'Assisi. Federazione campanari ambrosiani