CERTALDO - Chiesa di S. Jacopo e Filippo - Tomba di BOCCACCIO - Crocifisso di Petrognano
per informazioni:
CERTALDO Borgo pittoresco della Toscana HD
© CLAUDIO MORTINI™◊
A pochi chilometri da Firenze, nel territorio della Val d’Elsa, sorge il suggestivo borgo medievale di Certaldo. La cittadina d’arte ha dato i natali a Giovanni Boccaccio e, per la sua bellezza, ha ottenuto la Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano.
Per la tradizione storica e per la bellezza artistica, Certaldo è una città da visitare, meta turistica di sicuro interesse anche per la sua posizione, nelle vicinanze di interessanti località come Castelfiorentino, Firenze, Empoli, San Gimignano e Gambassi Terme, escursione ideale per i turisti che scelgono di soggiornare o trascorrere le proprie vacanze in queste zone della Toscana.
Da non perdere una visita al Palazzo Pretorio, la Casa del Boccaccio e la Chiesa dei Santi Jacopo e Filippo. La residenza del poeta si affaccia sulla via principale del borgo, via Boccaccio. Oggi è la sede del centro studi sul Boccaccio.
Palazzo Pretorio è il simbolo di Certaldo e il più importante edificio della cittadina medievale. Nato come castello ospita le vecchie prigioni, mentre al piano superiore si tengono esposizioni di arte contemporanea.
Certaldo - Toscana - I Like Italy
CERTALDO
A pochi chilometri da Firenze, nel territorio della Val d'Elsa troviamo Certaldo, interessante città d'arte che ha dato i natali a Boccaccio.
Per la sua tradizione storica e per la sua bellezza artistica, rappresenta una città da visitare.
Si può parlare dell'origine del borgo dal 1164, anno in cui Federico Barbarossa concesse il territorio ai Conti Alberti. A partire dal XIII secolo che Certaldo venne presa definitivamente dai fiorentini a cui si legheranno strettamente le sue sorti.
La parte più interessante è sicuramente quella più antica, Certaldo Alto. Ciò che più interessa è la conservazione del tessuto urbanistico medievale.
Tra gli edifici troviamo il Palazzo Pretorio, simbolo di Certaldo, nasce come castello dei conti Alberti, di cui rimane il mastio. Oggi al suo interno si tengono esposizioni di arte contemporanea.
Tra le architetture religiose che troviamo nel centro storico è da nominare la Chiesa dei Santi Jacopo e Filippo, in stile romanico risale al XIII secolo, oggi ospita la sede del museo di Arte Sacra. Al suo interno sono conservate le spoglie del Boccaccio.
Nella via principale del borgo, via Boccaccio, troviamo la casa del noto scrittore, ricostruita dopo la distruzione a causa di un bombardamento, ospita oggi la sede di un'importante Biblioteca e del Centro Studi Boccaccio.
Continuando la visita incontriamo il Palazzo Stiozzi Ridolfi, risalente al XIV secolo, occupa un intero isolato nel vecchio castello, è formato da un palazzo e due torri e da un grande cortile interno con loggiato.
Uscendo dal paese sono ancora visibili le porte di accesso al borgo (Porta al Sole, Porta Alberti, Porta del Rivellino).
Nei dintorni di Certaldo si trovano splendide costruzioni, testimonianza della storicità della zona, come le Rovine del Castello di Pogni,
originariamente uno dei più potenti avamposti della Famiglia Alberti, di cui oggi restano solamente una torre dimezzata in senso verticale e alcuni resti del vecchio palazzo.
La Pieve di San Lazzaro a Lucardo, risalente al X secolo, con la sua pianta di tipo basilicale a tre navate, rimane l'esempio più tipico di architettura romanica nella Valdelsa.
La Cappella di San Michele Arcangelo (o cupola di San Donnino) del 1597 costruita da Santi Tito, che si presenta come una riproduzione in scala 1:8 della Cupola del Duomo di Firenze occupa solitaria la cima del colle ad indicare il luogo in cui sorgeva la città di Semifonte.
Un evento molto particolare ed interessante che si tiene nel mese di luglio è Mercantia, una kermesse, ormai conosciuta in Italia ed Europa, che fonde teatro di strada, musica, danza e artigianato nella zona di Certaldo Alto
in un atmosfera medioevale e poetica, con spettacoli e bancarelle di artigiani sparse nelle vie e nelle piazzette del vecchio castello.
-Per la nostra sezione i percorsi del gusto ci vogliamo soffermare su uno dei prodotti tipici di questo borgo, a cui è dedicata una sagra nel mese di marzo, in cui vengono proposti piatti della tradizione toscana a base di questa prelibata pietanza, il tartufo Marzuolo o Bianchetto.
Il nome Marzuolo deriva dal mese prediletto per la sua raccolta.
È un'altra specie del tartufo bianco, ma meno apprezzato e quindi dai costi più contenuti, anche se ne vengono raccolte grandi quantità.
Dalle dimensioni medio piccole, appare di colore biancastro. La polpa è di colore fulvo che a maturazione tende al violaceo-bruno con numerose venature sottili,
il suo aroma è abbastanza forte, un po' piccante e agliaceo, ma gradevole in quantità moderate. Può essere cucinato nello stesso modo del tartufo bianco pregiato.
Certaldo Alto ( FI )
Certaldo fa la sua comparsa ufficiale nella storia nel 1164, quando il castello di Certaldum viene citato in un documento dell'imperatore Federico Barbarossa come feudo dato in concessione ai Conti Alberti,[13] ma senza ombra di dubbio i primi insediamenti fortificati sul colle sono da far risalire all'Alto Medioevo, epoca nella quale venne edificato il Mastio che oggi risulta incorporato dal Palazzo del Vicario. L'origine del Mastio è quasi sicuramente Longobarda o Franca, e prese la sua forma definitiva nel X-XI secolo: rappresentava il classico tipo di fortificazione alto-medioevale costituito da un'unica torre fortificata dotata di stalla, alloggi signorili e armeria.La torre fortificata si trovava all'apice di un colle da cui si poteva controllare la via Francigena, la principale strada di comunicazione medioevale tra l'Europa del Nord e Roma. Dal mastio originario si controllava a distanza il vecchio tracciato in collina della via Francigena, e direttamente quello di fondovalle, più recente ma via via sempre più importante e trafficato. Questa posizione strategica favorì sicuramente lo sviluppo demografico e la sua evoluzione prima in Castello e successivamente in un borgo fortificato, portando alla costruzione di edifici civili attorno al Mastio primordiale. Nascono tra l'XI ed il XIII secolo la Chiesa dei Santi Tommaso e Prospero (la chiesa più antica del borgo medioevale, oggi sconsacrata), l'annesso convento e chiostro, la Torre dei Lucardesi e le prime abitazioni civili e case torri lungo via Rivellino, la via più antica del borgo che collega la fortificazione alla via Francigena, e nei pressi della torre sulla sommità del colle. Una prima cinta muraria racchiudeva tutto questo primitivo nucleo urbano che assumeva la conformità di un castello fortificato vero e proprio.Dopo la battaglia di Montaperti (1260) in cui le truppe guelfe di Firenze furono sconfitte dalla ghibellina Siena, Certaldo fu saccheggiata dalle truppe senesi.
Nel 1313 vi ebbe con molta probabilità i propri natali Giovanni Boccaccio, che visse a Certaldo stabilmente negli ultimi anni della sua vita e vi morì sicuramente nel 1375.La parte più interessante del comune è sicuramente Certaldo Alto. La caratteristica artistica e architettonica principale, che l'ha resa nota e famosa in Europa, è la perfetta conservazione del tessuto urbanistico medioevale con le sue vie strette e le piccole piazze sparse qua e là; se si escludono i lavori di ristrutturazione che hanno avuto come oggetto Palazzo Pretorio nel XV secolo (lavori che trasformarono il vecchio mastio nel palazzo vicariale), possiamo affermare che Certaldo Alto è rimasta identica a come si è sviluppata nel Medioevo.
Ulteriore testimonianza di questa caratteristica è la mancanza di una grande piazza nel centro storico, mentre al suo posto vi troviamo una lunga e larga via (via Boccaccio) che ne svolgeva le funzioni, rappresentando il luogo pubblico di eccellenza e di concezione tipicamente alto-medioevale. Tuttavia chi sale in Certaldo Alto troverà due piazze: la prima è piazza della SS. Annunziata, creata all'inizio del XIX secolo pavimentando un'area che prima era destinata agli orti e alle coltivazioni in genere; la seconda, piazza SS. Jacopo e Filippo, di fronte all'omonima chiesa, era invece in origine adibita a cimitero del convento fino al 1633.
Corale Certaldese - Viene a Firenze
Diretta dal Maestro Damiano Santini, nell' occasione dell' Incontro Corale del 28 marzo 2010 nella Chiesa dei SS. Jacopo e Filippo, a Certaldo Alto, Firenze, Italia.
TCI - Bandiere arancioni - Certaldo
CERTALDO (FI)
A Certaldo sfilano la casa del Boccaccio, che vi morì il 21 dicembre del 1375, con una biblioteca specializzata in edizioni e traduzioni del Decamerone e una vista magnifica sulla campagna toscana dalla loggia e la torre, la chiesa dei Ss. Jacopo e Filippo, col cenotafio del Boccaccio e tabernacoli robbiani e il Palazzo pretorio, del XII secolo ma rifatto nel 400.
Il silenzio che regna nella località è interrotto solo in occasione di Mercantia, festival internazionale di teatro di strada che si tiene a luglio.
fonte: touringclub.it
Corale Santa Cecilia Maremma Amara, Popolare Anonimo
Diretta dalla Maestra Rossella Agnolucci, come ospite della Corale Certaldese, nell' occasione dell' Incontro Corale del 28 marzo 2010 nella Chiesa dei SS. Jacopo e Filippo, a Certaldo Alto, Firenze, Italia.
Scarperia (Firenze) - Il Palazzo Pretorio o dei Vicari
Scarperia è uno dei centri storici più interessanti del Mugello (oggi sede del noto Autodromo Internazionale). Fondato dai Fiorentini nel 1306 con il nome di Castel San Barnaba, il borgo faceva parte di un programma di organizzazione del territorio messo in atto dalla Repubblica fiorentina fra gli ultimi anni del '200 e i primi decenni del '300, per debellare definitivamente la feudalità imposta da alcune famiglie che ancora dominavano nelle aree circostanti.
Il cuore dell'insediamento fortificato è il Palazzo Pretorio o Palazzo dei Vicari, coevo alla fondazione della città; residenza di impianto trecentesco, la struttura si presenta severa e turrita sul lato rivolto verso la piazza e fortezza sul retro. Due grandi muraglie che formano un vasto cortile interno lo raccordano al mastio, a sua volta inserito nel percorso occidentale della cinta muraria. Tutto il complesso del palazzo è dotato di scarpatura alla base delle mura e di un agile torre, con merli e beccatelli, svettante dall'angolo destro della facciata volta alla piazza. I restauri dopo il terremoto del 1929 lo hanno reso simile al Palazzo Vecchio di Firenze.
La facciata del Palazzo è ornata da numerosi stemmi, poiché ogni Vicario era obbligato a lasciare l'emblema della propria casata. Particolarmente interessanti quelli in terracotta invetriata di provenienza dalle botteghe dei Della Robbia e di Benedetto Buglioni. Anche l'atrio interno è decorato con fregi ed insegne araldiche oltre che con affreschi di notevole interesse storico e artistico. Sulla piazza antistante si affacciano: la Propositura, intitolata ai Santi Jacopo e Filippo e l'Oratorio della Madonna di Piazza, risalente al 1320 circa: qui si svolgeva la solenne cerimonia di insediamento dei Vicari, che ricevevano il giuramento di obbedienza dei Podestà e prendevano possesso del loro ufficio. Al centro della cappella al piano terra si trova un tabernacolo tardogotico con colonne a torciglione del 1490 circa. La costruzione custodisce la Madonna di Piazza, ritrovata, secondo la tradizione, nel pozzo della piazza.
Cantatorri di Caselina Canzoni della Tradizione Popolare Toscana
Diretta dalla Maestra Elena Mercuri, come ospite della Corale Certaldese, nell' occasione dell' Incontro Corale del 28 marzo 2010 nella Chiesa dei SS. Jacopo e Filippo, a Certaldo Alto, Firenze, Italia.
Corale Santa Cecilia Ahi, che quest'occhi miei, G.P.L. da Palestina
Diretta dalla Maestra Rossella Agnolucci, come ospite della Corale Certaldese, nell' occasione dell' Incontro Corale del 28 marzo 2010 nella Chiesa dei SS. Jacopo e Filippo, a Certaldo Alto, Firenze, Italia.
Corale Santa Cecilia Firenze Sogna, C.Cesarini
Diretta dalla Maestra Rossella Agnolucci, come ospite della Corale Certaldese, nell' occasione dell' Incontro Corale del 28 marzo 2010 nella Chiesa dei SS. Jacopo e Filippo, a Certaldo Alto, Firenze, Italia.