Tellaro, il borgo amato dai poeti (Saverio Pepe)
Ci sono luoghi, nel mondo, che sembrano fatti apposta per essere ricordati. L’Italia ne è piena, di posti così. Da Nord a Sud del Paese, intervallati da città d’arte e di storia, piccoli borghi simili a gioielli rubano il cuore di chi li visita. È il caso di Tellaro, frazione della ligure Lerici. Arrivare a Tellaro significa fare i conti con un paesaggio da favola: viuzze strette e intrecciate, casette colorate, la storia che incontra la cultura e da vita a splendide tradizioni. Come quella della notte del 24 dicembre, quando si svolge il Natale Subacqueo: trasportata da un gruppo di sub, la statua del Bambin Gesù emerge dalle acque per poi essere depositata in una mangiatoia, con – sullo sfondo – la luce di 8.000 lumini e fuochi d’artificio nel cielo.
La seconda domenica di agosto, invece, la Sagra del Polpo rende omaggio a una leggenda. Si racconta che, nel Medioevo, un polpo gigante abbia salvato Tellaro dall’attacco dei saraceni, suonando le campane della chiesa. Censito tra i Borghi più Belli d’Italia, Tellaro è un piccolo borgo marinaro arroccato su di una scogliera, in provincia di La Spezia. Per raggiungerlo si percorre una via panoramica affacciata sul mare, che – partendo da Lerici – passa da Maralunga e poi da Fiascherino. I più avventurosi, invece, possono scegliere uno dei tanti sentieri – nascosti tra la natura aspra – che partono dai borghi sovrastanti, e che scendono verso il mare. È questo mix di leggende, di storia e di natura che ha reso Tellaro famoso tra gli artisti. Lo scrittore e giornalista Mario Soldati, ad esempio, scelse di trascorrere qui la sua vecchiaia; Eugenio Montale vi si fermò durante un viaggio in treno, e dedicò al borgo una poesia. Qui, infatti, pittori e poeti italiani e stranieri amano venire, per qualche giorno o per un po’ di tempo, conquistati dalla bellezza di un luogo tanto antico.
È nel 1300, che la storia di Tellaro inizia. Nei villaggi vicini si diffuse un’epidemia di peste, e i sopravvissuti si stabilirono qui, in quest’angolo del Golfo dei Poeti. Successivamente, il borgo servì a controllare gli invasori che arrivavano dal mare: ancora oggi si possono infatti ammirare le mura che circondano le case, e due delle tre torri d’avvistamento costruite per lo scopo (una si trova all’interno dell’Oratorio di Santa Maria, l’altra è oggi il campanile della chiesa di San Giorgio). Poi, ci sono le spiagge. Dalla chiesa di San Giorgio se ne può raggiungere una, dotata di porticciolo e di una scogliera perfetta per prendere il sole. Percorsi pedonali conducono invece alle spiagge, libere e attrezzate, di Fiascherino, mentre durante l’estate si possono raggiungere in traghetto Punta Corvo, Punta Bianca e Bocca di Magra.
BUON ANNO!! Con le campane di Luzzara (RE)
Luzzara (RE), torre civica, concerto di 4 campane in accordo maggiore in RE3 calante, grossa Capanni 1973 (rifusione), 2 mezzane Luigi Chiappani 1834, piccola Luigi Chiappani 1844 (rifusione). Plenum (all'inizio suona la grossa da sola) per l'angelus solenne del primo dell'anno.
Con questo video voglio augurare a tutti i campanari sia su YT che non un felice e sereno anno nuovo!!
Mi scuso per la bassa risoluzione, dovuta a un errore nell'editare, ma purtroppo non ho avuto modo di rifare il video da capo in quanto il mio editing è andato in tilt.
Campane della Basilica Minore di Santa Maria del Carmine in PADOVA v.431
Plenum festivo (dura 2 minuti) delle 16:45 per la Messa festiva delle 17:00 nella IV Domenica di Quaresima
Concerto di 5 campane in Mi3 fuse dalla Pontificia fonderia Daciano Colbachini di Padova ed elettrificate alla veronese.
Dal video natalizio con il meraviglioso plenum di Jesolo ora ci spostiamo a Padova, bellissima città già molto nota nel mio canale per i molteplici video girati alla arcinota Basilica del Santo.
Ovviamente questa meravigliosa città non è solo costituita dalla suddetta Basilica, ma possiede un bellissimo centro storico pieno di bellezze e molto altro.
Ricordiamo, per esempio, la stupenda Cattedrale con il suo meraviglioso battistero, le piazze delle Erbe e della Frutta che si sviluppano al palazzo della Ragione, il Bo (sede dell’Università) e il Caffè Pedrocchi.
Menzioniamo inoltre la stupenda Basilica di Santa Giustina, Prato della Valle (una delle piazze più grandi d’Europa) e la meravigliosa Cappella degli Scrovegni (capolavoro di Giotto).
Ovviamente le meraviglie che custodisce la città patavina non finiscono qui, anzi.
Padova è inoltre conosciuta come la città dei tre “senza”: il Santo senza nome (dato che Sant’Antonio a Padova è conosciuto solo come “il Santo” e anche la Basilica che ospita le sue spoglie viene chiamata “La Basilica del Santo”); il Caffè senza porte (riferendosi al caffè Pedrocchi, dato che anticamente era aperto giorno e notte, quindi le sue porte erano ironicamente “sempre aperte”) e il prato senza erba (facendo riferimento a Prato della Valle che non possiede erba nonostante si chiami “Prato” ad esclusione di qualche aiuola).
Mi sono recato in questa meravigliosa città per vedere, come di consueto per me e per la mia famiglia ogni anno, il bellissimo Presepe che viene realizzato nel chiostro della Magnolia all'interno del convento della Basilica del Santo.
Dopo una bellissima visita alla unica Basilica e la visione di questo Presepe stupendo (che quest'anno ricorda l'ottavo centenario della vocazione francescana di Sant'Antonio), mi sono recato verso questa meravigliosa Basilica, posta nei pressi del Centro, poco distante dalla Cattedrale.
Ho deciso di riprendere proprio questa chiesa perché, trovandomi in questa meravigliosa città, desideravo riprendere un chiesa abbastanza presto per poi rincasare.
Guardando gli orari delle Messe, ho trovato proprio questa chiesa come quella in cui veniva celebrata una Messa prima (escludendo il Santo, ovviamente).
Mi ci sono così diretto qui e mi sono messo in posizione per la suonata.
Puntuale è partito il Plenum festivo, proprio come previsto per una durata di ben due minuti.
Veramente delle belle campane, che dalla posizione dove mi ero messo (gentilmente consigliatami da Umberto, Umbe03 in rete) si sentivano molto bene e distintamente e anche con un leggero eco.
Dopo la ripresa, mi sono diretto all'interno della chiesa per le riprese panoramiche e poi ho fatto quelle esterne.
Infine abbiamo ripreso la macchina e abbiamo intrapreso la strada del ritorno però con una piccola sosta che vedrete nel prossimo video.
I: Mi3, fusa da Daciano Colbachini di Padova;
II: Fa#3, fusa da Daciano Colbachini di Padova;
III: Sol#3, fusa da Daciano Colbachini di Padova;
IV: La3, fusa da Daciano Colbachini di Padova;
V: Si3, fusa da Daciano Colbachini di Padova;
Video dedicato ad Umberto (Umbe03) cui ringrazio per avermi consigliato la posizione per la ripresa.
Video 431