TOSCANA Borgo medioevale di Trequanda - HD
© CLAUDIO MORTINI™◊
Fuori dagli itinerari turistici più battuti, la Toscana poco nota di questo angolo della campagna senese possiede attrattive d'arte, cultura e paesaggio capaci di affascinare chi abbia voglia di esplorare e conoscere.
Il borgo medioevale di Trequanda se ne sta appollaiato su un poggio a cavallo tra la Val d'Asso a ovest e l'ampia Val di Chiana a est, al centro della quale, parallela al corso del fiume, i Romani, conquistata l'Etruria, costruirono la Via Cassia.
Al viaggiatore odierno che giunge dalla Val di Chiana, il profilo del borgo medioevale di Trequanda apparirà molto simile a quello che si presentava agli occhi di un cavaliere di quel tempo che salendo, si lasciava alle spalle una pianura in cui la Chiana .. ogni dì più mancante d'impulso, scorre con lentore verso il centro della valle e si abbandona a paludose dilatazioni ...
I primi abitanti di queste colline sono stati gli etruschi i quali, dall'ottavo al terzo secolo a.C. vivevano fra il Tirreno e le valli dell'Arno e del Tevere.
Rimangono tracce degli antichi insediamenti sia nei nomi di origine etrusca dei luoghi (Cennano, Petroio; Sicille) sia nei ritrovamenti archeologici , databili nel periodo compreso tra il terzo ed il primo secolo a.C.i.
Il borgo, un tempo completamente racchiuso nelle mura, aveva tre porte di accesso. Restano Porta al Sole e Porta al Leccio, mentre la principale, Porta a Buggea, sotto la torre del castello, è andata distrutta.
Porta a Sole in tufo e travertino, con un arco a tutto sesto ed un antiporto con due ampie nicchie laterali, si affaccia a sud-ovest verso l'aperta campagna. Porta al Leccio, in blocchi tufacei, con un arco goticheggiante a tutto sesto ed apertura a sesto ribassato, conduce verso nord-est al bosco del Lecceto.
Da Piazza Garibaldi, accanto alla piccola Chiesa dell'Immacolata, si accede al Castello - risalente al XIII° sec. - residenza dei Signori Cacciaconti. Del complesso, in parte modificato nel tempo, restano le mura merlate e l'imponente torrione cilindrico in pietra calcarea bianca. All'interno la struttura racchiude un'ampia corte ed un suggestivo giardino all'Italiana. Sempre sulla Piazzetta si affaccia la bellissima Chiesa romanica dedicata ai Santi Pietro ed Andrea, un tempo appartenuta ai Frati Umiliati, nella quale vengono custodite preziose opere attribuite al Sodoma ed al Sansovino. Sull'altare maggiore, in un'urna riccamente istoriata capolavoro dell'arte senese del XVI° sec., sono contenute le spoglie della Beata Bonizzella Cacciaconti chiamata dai nativi semplicemente Beata e solennemente festeggiata nel mese di Maggio.
Al tempo del Granducato di Toscana Trequanda possedeva una vetreria, fornaci di terraglie, tratture di seta, una tintoria ed una fabbrica di cappelli, tutte testimonianze del valore che le tradizioni artigianali hanno tramandato a questa comunità.
Campane della Parrocchiale di Trequanda (Si). Plenum v. 058
Trequanda (Si).
Parrocchiale dei Santi Pietro e Andrea apostoli.
Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza.
Concerto (anzi no) di 4 campane, ora 3, in Si3 tutte identiche spiccicate a slancio, elettrificate inizialmente dall' O.E.S. Brevetti Scarselli di Signa (Fi), di cui sono rimasti i martelli ogivali e la ruota sulla terza campana.
La manutenzione è curata dalla Ditta Gallorini&Figli di Montecchio Vesponi (Ar).
Doppio per il Mezzogiorno prefestivo per l'annuncio della domenica come da tradizione.
Giunto a Trequanda sapendo che ancora non avevo ripreso niente e sapendo che la maggiore, anche se crescente di nota rispetto alle altre sia stata fusa nel 1395 speravo nel plenum, che di tradizione in Toscana viene suonato al mezzogiorno avanti la Domenica e le Solennità. Fino a qualche tempo fa a corda vi era la campana piccola, non so che fine abbia fatto.
Come potete ben vedere sono tutte uguali, tant'è che non si definisce bene nemmeno le note calanti e crescenti, ma vabbè.
I-Si3 crescente fusa nel 1395.
II-Si3 fusa probabilmente da Bastanzetti.
III-Do4 molto calante fusa recentemente credo da Capanni, ma non ci metto le mani sul fuoco.
E a chi ancora é in ferie o come me deve ripartire colgo l'occasione di augurarvi un buon riposo!