Divina Crucis (redazionale)
La via Crucis è un rito della chiesa cattolica con cui si ricostruisce e si commemora il percorso di Cristo che si avvia alla crocifissione.
Quest'anno, nella provincia di Napoli, si è svolta una singolare Via Crucis.
La particolarità della commemorazione non consiste nello svolgimento del rito quanto nella location utilizzata per ricostruire l'itinerario spirituale: un cimitero.
Quello che riunisce i comuni di Casoria, Arzano e Casavatore.
L'iniziativa è del consorzio cimiteriale dei tre comuni, diretto dal dott. Salvatore Graziuso, e fa parte di una serie di azioni mirate alla riqualificazione del cimitero, vissuto non solo come luogo di dolore.
La via Crucis è cominciata davanti alla Chiesa Madre del Cimitero dove Padre Giuseppe Graziuso ha riunito i fedeli.
Alla rappresentazione ha partecipato il coro polifonico della città di Casoria, Estri Armonici. Con il Maestro Susanna De Luca all'organo, il maestro Aminta De Luca (soprano solista) e Alessandro Caro (tenore solista).
I musicisti hanno accompagnato il cammino di Gesù lungo tutte le stazioni, che ripercorrono il viaggio verso il calvario.
Dalla prima stazione, quella della condanna a morte, si prosegue con il carico della croce e la prima caduta.
L'incontro con la madre e con Simone da Cirene che lo aiuta a portare la croce, ed il gesto di Santa Veronica che asciuga il volto di Gesù.
Si prosegue verso le altre stazioni e Gesù cade ancora, si spoglia delle vesti e muore in croce. Il suo corpo viene deposto nel sepolcro e si arriva così alla 15ma stazione che rappresenta la resurrezione di Cristo.
In rappresentanza dei comuni che comprendono il consorzio cimiteriale c'erano i Sindaci di Casoria e Casavatore. Assente per precedenti impegni inderogabili il Commissario Straordinario Prefettizio del comune di arzano dott.sa Maria Santorufo.
Alla fine della via crucis i Sindaci si sono cimentati nella lettura di alcuni passi del Paradiso di Dante, e così il sindaco di casavatore dott. Salvatore Sannino
Seguito dal sindaco di casoria dott. Vincenzo Carfora
Da sottolineare la partecipazione dei comandanti dei Vigili urbani dei comuni di casoria dott.sa Anna Bellobuono e di Casavatore dott.sa Angela errichiello, della protezione civile di casoria, della croce rossa e delle guardie ambientali che hanno assistito il numeroso pubblico che ha partecipato a questo inedito rito cattolico.
Venerdì santo
La Chiesa con la meditazione della passione del suo Signore e con ladorazione della croce commemora la sua origine dal fianco di Cristo, che riposa sulla croce, e intercede per la salvezza di tutto il mondo. Dal film Gesù di Nazareth - Zeffirelli
SICILIA TV (Favara) Venerdi' Santo. Passione e crocifissione di Gesu'
Per la Chiesa cattolica, il Venerdì Santo è il giorno della morte di Gesù Cristo. Un giorno di digiuno in segno di penitenza per i peccati che Gesù è venuto a espiare nella Passione. Un giorno nel quale non si celebra l'Eucaristia: infatti durante la celebrazione liturgica pomeridiana del Venerdì santo si distribuisce l'eucaristia consacrata il giorno precedente, il Giovedì Santo in cui si ricorda l'ultima cena del Signore con i discepoli e il tradimento di Giuda. Un giorno nel quale si commemora il percorso doloroso di Cristo che si avvia alla crocifissione. A Favara, come ogni anno, per ricordare il doloroso percorso di Gesù, si svolge la tradizionale Via crucis con partenza da Piazza Cavour per arrivare poi in Piazza Calvario. La parte strutturale della Liturgia della Parola e' stata affidata questanno a don Carmelo La Magra. Un momento sicuramente toccante per i credenti e' quando la statua del Cristo viene crocefisso. Ma ritorniamo alla giornata di oggi. Nel primo pomeriggio visita al calvario Via crucis, degli ammalati, anziani e diversamente abili. Questa sera la processione con lurna da Piazza Cavour al Calvario. A seguire omelia di don Alessandro di Fede Santangelo e deposizione di Gesù dalla croce e processione dellurna con la statua del Cristo morto sino ad arrivare in Piazza Cavour. Dopo e' prevista lomelia dellarciprete don Mimmo Zambito e la tradizionale spartenza.
SICILIA TV FAVARA - Favara. Si spezza la croce del Calvario ed è terno al lotto
SICILIA TV FAVARA -Favara. Si spezza la croce del Calvario ed è terno al lotto
Montallegro scala del calvario 24 marzo 2018
ECCE HOMO - 1988 LA 1^ PASSIONE VIVENTE A CANOSA DI PUGLIA
Dedichiamo questo itinerario spirituale alla memoria del giovane Gianfranco Germinario, che rappresentò la Passione di Gesù sulla Croce.
ECCE HOMO
La prima Passione Vivente in Canosa di Puglia
L’itinerario culturale e spirituale, fu ideato, promosso e realizzato nel 1988 dal maestro Peppino Di Nunno, nel ruolo di Presidente della PRO LOCO, con il concorso del Comitato di Quartiere “Pozzo Nuovo e Santa Lucia”.
L’idea, nata sulle pietre storiche della “Salita Calvario” del borgo antico, si tradusse nei testi curati da Don Franco Santovito e don Sabino Lambo, con i giovani della Parrocchia di San Giovanni.
L’emittente televisiva “Canosa Centro” di Franco D’Elia effettuò la registrazione e la diffusione.
Il Film fu curato dallo Studio fotografico Guglielmi di Andria.
A distanza di circa 30 anni, si propone la diffusione, quale bene culturale e spirituale della Città e della Chiesa locale, nell’apprezzamento della continuità della rappresentazione della Passione di Gesù.Dedichiamo questo itinerario spirituale alla memoria del giovane Gianfranco Germinario, che rappresentò la Passione di Gesù sulla Croce.
maestro Peppino Di Nunno
Sabino Mazzarella
Cattolica Eraclea, Chiesa di Sant'Antonino vista aerea
La vista aerea della chiesa di sant'antonio da Padova, conosciuta come chiesa di sant'antunino. Il quartiere prende il nome della chiesa. La vista aerea è stata realizzata con il drone e riprende il quartiere e il paesaggio
01ago14Mladifest25_La Luce dalla Croce di Gesù
01 agosto 2014, Medjugorje, al 25° Mladifest: preghiera davanti alla Croce: Per la grandezza della tua bontà, rispondimi! (Sal 69, 14). Trasfigurati dalla Luce di Gesù Risorto per portare la Sua Luce in questo mondo di tenebra... Meditazioni di fra Marinko Šakota e fra Ante Vučković.
Monte Sant'Angelo: la passione di Cristo.
Monte S. Angelo, come un fiume in piena, una moltitudine di gente, ieri, in occasione del Venerdì Santo, hanno partecipato alla tradizionale processione...
Il Cristo morto portato a spalla dai fedeli, emblema di quel Venerdì Santo che da duemila e oltre anni segna inesorabilmente il tempo cristiano. Un appuntamento atteso, anche voluto per immedesimarsi nelle atroci sofferenze di una Madre Santa che perde suo figlio. Momenti lancinanti scanditi dalle grida dell’Addolorata. Volti umidi, sguardi fissi verso quel corpo martoriato, dove flutti di sangue hanno terminato di vivere. Il Sangue di Cristo raccolto in quel panno che cinge il Ventre Santo che con la sua morte ci ha resi liberi. E mentre il Santo Corpo di Cristo raggiunge il Santo Sepolcro, folle di genti lo accompagna con devota preghiera. Il Calvario, luogo di morte ma santo nel suo messaggio, precede quel corpo. Lo fa con la Santa Croce di legno, grande, scura del sangue di uomo divenuto il Cristo, piantata su quel monte testimone e boia della più grande opera divina in Terra. Quell’opera di Dio, fatta carne, giace inerme, mentre donne e uomini lo seguono sofferenti. È questa la processione del Venerdì Santo che a Monte Sant’Angelo rievoca la morte di Gesù. Una processione divisa in due, dove una è del Cristo Morto, l’altra della Madonna Addolorata. Ambedue attraversano il centro storico del centro garganico. Partendo al tramonto dalla Chiesa di San Francesco, la Processione del Cristo Morto termina in Piazza Beneficenza dove la Madonna incontra suo Figlio, il Cristo divino, che giace inerme, che è ormai morto.
Nella prima giovani montanare vestite di nero portano i Sacri Simboli: il cuore di velluto rosso, la testa del Cristo, la Santa Corona di spine, e quella della Maddalena, i Chiodi, santi anch’essi perché hanno forato le mano del Cristo, la tenaglia e il martello, i dadi di quei centurioni con cui giocavano in attesa della morte di Gesù, le lanterne del vespro, la veste rossa, la spugna acidula dell’unico sollievo che ebbe Gesù in croce, e quella lancia tanto dolorosa quanto santa che s’inumidì del Sacro Sangue di Gesù.
Nella seconda, come detto, c’è la statua della Madonna dell’Addolorata, coperta da un manto nero.
A Monte c’è un’usanza tanto importante quanto sentita dalla popolazione. “Il Grano del Sepolcro” è per eccellenza l’usanza pasquale più conosciuta. “Lu rene dlu subbuleche”, “Il Grano del Sepolcro” appunto, è quel momento tanto atteso dove i devoti durante i primi giorni della Quaresima seminano il grano in piatti di argilla. Questi vengono conservati negli stipi e nei cassetti del sepolcro della Chiesa di San Benedetto della Confraternita di Sant’ Antonio Abate attendendo, poi, che il seme rinvigorisca e diventi giallo in quei luoghi privi di luce. Un’usanza che richiama la vita come luce divina che durante la Settimana Santa è sinonimo di rigogliosità. Difatti, quei piatti d’argilla verranno ornati con nastri di vario colore. Poi, il giorno del Mercoledì Santo con le piante di lenticchie e cicerchie costruiscono una corona.
Monte Sant’ Angelo è il paese per eccellenza più famoso del Monte Gargano. Solidamente arcaico nella struttura è il più elevato e la sua zona vanta panorami unici e dai colori celestiali. Tutti sanno che Monte è stato, è e sarà quel luogo dove il pellegrino giunge in devoto silenzio al cospetto dell’Arcangelo Michele, cui nella roccia calcarea composta da caverne e grotte, ha lasciato la sua Sacra impronta, custodita gelosamente dai fedeli. Una grotta, oggi Santa, dove il bene prevale sul male. In quella Sacra Grotta si respira cristianità, devozione, il profumo della vita. Monte Sant’Angelo è patrimonio dell’umanità, del mondo. Ogni giorno è santo poiché l’impronta dell’Arcangelo l’ha scelta come scrigno di fede. In quest’ottica, Monte Sant’Angelo è quel luogo dove ogni evento sacro che richiama la cristianità diventa momento di fede, di preghiera, di turismo religioso. La Settimana Santa è uno di quelli, dove la partecipazione e il coinvolgimento emotivo fa da cornice a eventi unici nel genere. Promuovere le tradizioni, i riti, il folklore che si mescola tra scaro e profano, sono all’apice dell’attenzione che Monte riserva ai suoi pellegrini. Turisti di ogni razza, età, fede, si recano sul Monte Gargano e Monte Sant’Angelo è la tappa obbligata di ognuno di questi, dove la Sacra Grotta li accoglie, li benedice, li protegge.
Messaggio di Gesù dettato a Tony il 06-11-2016
Nel seguente video potete ascoltare il messaggio di Gesù dettato a Tony e letto subito dopo l'apparizione sul luogo denominato Calvario di Gesù Crocifisso.
Sia benedetto il Signore che per amore dei suoi figli si manifesta e replica ancora la Sua parola in un modo così semplice affinché tutti si convertano.
Messaggio di Gesù dettato a Tony il 06-11-2016
Figli sono il Signore.
Figli miei oggi vi parlo di questo, dei vostri cari che hanno lasciato questa terra; loro non sono morti, vivono in Me, nel Padre vostro che è nei cieli.
Sono invisibili, voi non li vedete ma sono presenti e vivono; hanno gli occhi pieni di gloria puntati sui vostri pieni di lacrime.
Chiunque muore sulla terra continuerà a vivere. Pregate per i vostri fratelli defunti più bisognosi.
Un'altra cosa vi dico: non pensiate che il Padre Vostro che è nei cieli abbia preferenze presso i propri figli, i terremoti, le catastrofi naturali non provengono da Dio e chi pensa questo è nel peccato. Dio lo permette ma non lo manda. Per questo figli non giudicate i popoli colpiti da queste piaghe, perché la loro sofferenza è anche la Mia.
Vi benedico e benedico tutte le cose che avete con voi.
Il Signore Gesù.
Passione di Cristo 2019
Sacra Rappresentazione della Passione di Gesù a cura della Compagnia Teatrale Tra Palco e Realtà
Cantàmmo a Gesù! & Iossa - M' Shalem (Official Video)
Scarica o ascolta l'EP di M' Shalem sulla tua piattaforma preferita:
La Passione di Gesù è solo una storia triste? Come può la tua vita oggi avere a che fare con un brutale omicidio avvenuto duemila anni fa? Può un chiodo nella mano veramente diventare una chiave per le porte del paradiso?
Amare, è voce del verbo Morire: l'esempio per eccellenza ci è dato da Dio in persona, una volta e per tutti, sulla croce, pienamente.
M' Shalem è infatti la traduzione ebraica (שולם) delle ultime parole dette da Gesù sulla croce, È Compiuto (Giovanni 19, 30): con la stessa radice della parola “Shalom”, che è la prima parola detta ai suoi discepoli da risorto: stanno infatti a significare la stessa condizione di pace, di completezza, di piena realizzazione del piano di Dio: quello di morire per la nostra salvezza.
Speriamo che questo canto ti aiuti ad avere un'immagine della storia d'amore più bella di tutti i tempi: Quella di Dio con te.
M' Shalem
Gesù gridò
E la terra in pieno giorno si oscurò
Alla croce
Lui disse sì
Con amore immenso al padre Suo obbedì
Umiliato Dio tra noi
Senza colpa Lui patì
L'abbandono ed il dolor
Dormi o Re
Quanti sperano in Te
M' Shalem
Tutto si compie in Te
M' Shalem
Re dei giudei
Che portasti il peso dei peccati miei
La tua sete
Di perdonar
È il Tuo dono di infinita carità
Nelle sante piaghe Tue
La gloriosa porta al ciel
Dolce il chiodo che l'aprì
Salva o Re
Quanti sperano in Te
M' Shalem
Tutto si compie in Te
M' Shalem
Ancora sei
Quell'agnello che si immola lì per noi
Oggi qui
Si compie in Te
Il più grande tra i misteri del Tuo amor
Sangue corpo ed anima
Del Divino Redentor
Fa che io sia tra i santi Tuoi
Vieni o Re
Quanti sperano in Te
M' Shalem
Tutto si compie in Te.
(A. Iossa, V. Zizolfi, F. Diana)
Prodotta e interpretata da Iossa
Le immagini del Calvario de Tandil (Argentina) sono state filmate da Termopol.
Video montato noi di Cantàmmo a Gesù!
Grazie al piccolo Francesco per averci accompagnato lungo l'itinerario suggestivo con le bellissime stazioni realizzate in pietra a grandezza naturale.
Per richiedere testo e accordi di M' Shalem, e per supportare il nostro progetto, scriveteci a cantammoagesù@gmail.com
Pregate per noi!
Via Crucis - VI stazione - Veronica asciuga il volto di Gesù
VIA MISERICORDIAE
la Via Crucis on line, da ascoltare, da meditare e da pregare!
Guarda tutti i video su:
santamariaelemosina.it/viacrucis
L’opera della “Via Misericordiae”, realizzata nel 2009 per un concorso artistico, è stata rielaborata nel 2016 per il Santuario della Madonna dell’Elemosina di Biancavilla. Infatti, accanto alle rappresentazioni dei vari momenti della passione di Cristo, è presente in ogni stazione la figura della Vergine Maria che accompagna il cammino del Figlio, associata al suo dolore.
“La via dolorosa di Gesù è la più importante scuola di Misericordia – spiega il prevosto Pino Salerno – e pertanto, a conclusione del Giubileo della Misericordia (2016), abbiamo scelto di lasciare nella Basilica biancavillese quest’opera così significativa, di grande valore teologico, spirituale ed artistico. Maria, che ha seguito il viaggio al Calvario del Figlio continua ad accompagnare il cammino di ogni uomo e di ogni donna del nostro tempo. Il nostro pellegrinaggio terreno è sostenuto e incoraggiato dalla misericordia di Gesù e di Maria. Con quest’opera, mi auguro con tutto il cuore che quanti entreranno in Santuario, possano fare esperienza di questa splendida verità di fede. Ringrazio il M° Dino Cunsolo che con la sua opera impreziosisce lo scrigno d’arte che è la nostra Basilica, e ringrazio i benefattori che hanno contribuito a questo progetto.
Oltre ai gruppi statuari delle 14 stazioni, il M° Cunsolo ha realizzato il tuttotondo del Cristo Risorto (15ma stazione), collocato all’interno del tempietto dell’altare del SS. Sacramento. Il progetto per l’allestimento delle edicole espositive della Via Misericordiae è stato curato dal M° Giuseppe Santangelo.
Cunsolo, biancavillese d’origine, classe 1944, ha lavorato per l’adeguamento liturgico della Basilica Metropolitana di Catania e per conto di diversi enti e diocesi Italiane, realizzando sculture e mostre prestigiose. Da ultimo, ha esposto alcuni suoi lavori sulle opere di misericordia, nella chiesa di S. Silvestro al Quirinale in Roma. È considerato uno tra i più insigni scultori dell’arte contemporanea.
Opere
Dino Cunsolo
Caolino plasmato ed inciso, legno, foglia oro e pigmenti cobalto.
Musiche
Giuseppe Marchese
Voci narranti
Giuseppe Marchese
Mary Ricceri
Foto
Giovanni Stissi
Riprese
Salvo Diolosà
Montaggio
Giovanni Stissi
Elaborazione testi
Alessandro Scaccianoce
Promozione
Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”
Giuseppe Santangelo, presidente
Patrocinio
Basilica Collegiata Santuario
“S. Maria dell’Elemosina”
Don Agrippino Salerno, prevosto parroco
Colonia Venerdi Santo 2014 la Crocifissione di Gesú
Venerdi Santo
Created with MAGIX Video easy HD
Crocifissione
Bizzozero 14 aprile 2019: La Passione di Cristo - Sacra rappresentazione a cura della Comunità Pastorale Beato don Carlo Gnocchi presso l'oratorio della parrocchia dei SS MM Evasio e Stefano di Bizzozero
Comune di Ausonia - Venerdì Santo Passione di Cristo 22 aprile 2011
Venerdì Santo, 22 aprile 2011 la Comunità Parrocchiale di Ausonia, il Parroco Don Erasmo Matarazzo e tutti i fedeli hanno celebrato la commemorazione della Passione e La Crocifissione di Gesù Cristo.
La processione si è svolta in tutto il centro storico del Comune di Ausonia, partendo da zona Porta di Sotto, fino alla stazione della Crocifissione di Gesù Cristo nel Largario Croce.
Il meglio di... ComuniC@lo a Cattolica Eraclea
Statua lignea del Cristo Morto
Statua lignea del Cristo Morto conservata nella Chiesa Parrocchiale dei Santi Prisco e Agnello a Sant'Agnello.
Sacra rappresentazione della Passione di Cristo a Belpasso - 20 Marzo 2016 -
Sacra rappresentazione Vivente della Passione di Cristo a Belpasso.
Domenica 20 Marzo 2016 .Piazza Santa Lucia Belpasso