Invasioni Digitali 2014, Ferrandina_by Pensiero Attivo (a cura di Tommaso Mastromattei)
L'Associazione culturale Pensiero Attivo, tramite l'associata Roberta Giuliano, ha deciso di aderire alla manifestazione virale di Invasioni digitali (invasionidigitali.it/). Questa è un momento pensato a livello nazionale (e non solo), creato per diffondere il nostro patrimonio-artistico culturale tramite il digitale, il web, il virale. E' un evento pensato e rivolto a chi vuol bene alla cultura, all'Arte e al suo territorio.
Ferrandina è un gioiello culturale ed artistico: ma come conoscerla meglio e farla conoscere meglio al resto del mondo? Invadendola, ovviamente!
Le armi che abbiamo usato per invadere digitalmente Ferrandina SABATO 3 MAGGIO 2014, dalle ore 10:00, sono state smartphone, tablet, macchine fotografiche e anche il Drone del Flyreporter Vincenzo Sidonio per prospettive mai viste, oltre che app come Facebook, Instagram, Twitter e, naturalmente, il nostro occhio, pronto a cogliere immagini immediate, veloci, che riflettano e sappiano catturare il meglio di ciò che, esplorandolo, offre il nostro paese.
I percorsi affrontati sono stati due, in contemporanea:
Percorso A:
- Piazza De Gasperi (start);
- Corso Vittorio Emanuele II;
- Calata San Domenico;
- Largo Ponzione;
- Via Bellocchio;
- alla fine di Via Bellocchio, da largo Palestro continuare per Via dei Mille;
- Via dei Mille;
- svolta in Via dei Mille (davanti Palazzo Centola) per Via Vittorio Veneto;
- Largo Palestro;
- Scalinata di Santa Chiara;
- da Piazza Plebiscito prendere per Via Venita;
- percorrere tutta Via Venita sino in fondo, giungendo a Pizzo Falcone;
- Pizzo Falcone;
- risalire Via F.lli Bandiera;
- Piazza Plebiscito (the end)
(possibiltà di accedere nel Chiostro di San Domenico, Chiesa di San Domenico, cortile Palazzo Cantorio, Chiesa Madre)
Percorso B:
- Piazza De Gasperi (start);
- Corso Vittorio Emanuele II;
- Calata San Giuseppe;
- svoltare per Via Mentana;
- svoltare da Via Mentana per Via Cassola con doppia opzione: VICO Cassola o Calata Cassola;
- dalla scalinata di Via Cassola proseguire per rione Purgatorio;
- Via Roma;
- alla porta di Via Roma (più o meno alla metà della via), salire per Via Guglielmo Pepe;
- proseguire per Via Guglielmo Pepe in direzione Muraglione;
- risalite il Muraglione in direzione Via Giuseppe Garibaldi;
- proseguire per Via G. Garibaldi fino a Calata Cesare Battisti;
- da Calata Cesare Battisti, salire in Via Mario Pagano;
- proseguire per Piazzetta Mameli;
- salire in Via Cavour direzione Piazza Plebiscito;
- Piazza Plebiscito (the end)
(possibilità di accedere nella Chiesa del Purgatorio - se aperta - e in Chiesa Madre).
Gli hashtag ufficiali sono: #invasionidigitali, #ferrandinadigitale, #pensieroattivo (obbligatori tutti e tre).
L'esercito d'invasori chiamato alle armi è stato CHIUNQUE (senza limiti di tessera ed appartenenza, o conoscenza fotografica) abbia avuto voglia di andare in giro per il nostro centro storico, in una specie di caccia al tesoro delle nostre bellezze.
Presenti, nel gruppo di circa 30 persone che si è mosso per il centro storico ferrandinese, anche gli invasori di Pisticci (tra i quali, le amiche Igers di @igfriends_molise_basilicata), con i quali si è stretto un gemellaggio digitale che porterà all'invasione nel paese vicino, domenica 4 Maggio, dalle ore 16:00.
Prezioso il contributo e le conoscenze di Antonio Pecci e Gino Palestina, quest'ultimo uno dei massimi esperti della storia del luogo, che ha fatto da Cicerone nel percorso A, quello che vedete nel video.
Ferrandina e le sue Vie _ Dina Benedetto
Dimmi quando tu verrai,
dimmi quando... quando... quando...
l'anno, il giorno e l'ora in cui
forse tu mi bacerai...
Ogni istante attenderò,
fino a quando... quando... quando...
d'improvviso ti vedrò
sorridente accanto a me!
Se vuoi dirmi di sì
devi dirlo perchè
non ha senso per
la mia vita senza te...
Dimmi quando tu verrai,
dimmi quando... quando... quando...
e baciandomi dirai,
Non ci lasceremo mai!
Se vuoi dirmi di sì
devi dirlo perchè
non ha senso per
la mia vita senza te...
Dimmi quando tu verrai,
dimmi quando... quando... quando...
e baciandomi dirai,
Non ci lasceremo mai!
La SCOPERTA - I.C. A.R. Chiarelli Martina Franca (TA)
VIDEO in CONCORSO
Progetto MIUR – MIBACT
“La Scuola ADOTTA un Monumento” 2015/16 -
- CHIESA del Monte PURGATORIO - Martina Franca (TA),
graziosa chiesetta del 1649, che nel suo interno conserva Affreschi, Dipinti, Pavimenti, Arredi e un Organo a Mantice del 1749 di inestimabile pregevolezza.
Ubicata in pieno Centro Storico accanto alla Basilica di San Martino, è stata riaperta al pubblico e al culto il 22 luglio 2015, dopo essere stata oggetto di urgenti interventi di recupero statico, che hanno riguardato il tetto e le facciate esterne.
La scelta del MONUMENTO non è stata ricercata, perché, “passeggiando” all’interno del tessuto urbano di Martina Franca, è come se il portale della Chiesa sino ad allora rimasto chiuso per tanto tempo, si fosse aperto inaspettatamente per attirare la nostra attenzione, per accoglierci, per dare luogo alla “SCOPERTA”.
Così, respirando in essa FORME e ODORI di un tempo trascorso, è cominciata la nostra avventura di ADOZIONE.
La CHIESA del MONTE del PURGATORIO dedicata alla Vergine Santa Maria della Grazia, è composta da due piani, quello inferiore destinato al culto religioso e quello superiore adibito ad oratorio dei confratelli.
L’ESTERNO della CHIESA, rigido nelle forme di un parallelepipedo, si affaccia ad angolo su Piazza Plebiscito, tra via Cirillo e via Vittorio Emanuele.
La sobrietà esterna dell’edificio cede all’interno il passo al gusto BAROCCO che s’impone con la presenza dell’altare maggiore, dove tra due colonne classicheggianti è contenuta in una nicchia, la statua di pietra colorata della Madonna della Grazia.
Nella chiesa è presente una Croce in ferro battuto, un dipinto sui Tre Regni e una grande tela del pittore martinese Giovanni Stefano Caramia (1630-1698), che concepisce lo spazio pittorico come una scena teatrale, quasi visionaria, dove le figure si muovono tra luci fiammeggianti del Purgatorio e bagliori del Paradiso.
Nell’insieme lo stato strutturale del PIANO TERRA appare soddisfacente.
Precarie risultano le condizioni del 1° PIANO, dove si colloca l’antico oratorio della Confraternita dei Preti, chiuso alla fruizione pubblica, in attesa di restauri. Nella controsoffittatura di legno le continue infiltrazioni d’acqua hanno provocato un fiorente marciume in alcune parti della cassonatura. Il soffitto è ricoperto da tavole con tele dipinte nel XVII secolo.
Nel CORO della Chiesa è possibile ammirare un delizioso ORGANO a MANTICE del 1749 costruito da Francesco Giovannelli, che l'organista martinese, Paolo Palazzo, ha fatto oggetto di un suo studio, riuscendo a ricostruire, grazie alle moderne tecnologie, le sonorità originali. Esso è uno dei pochi esemplari di organi barocchi presenti in Puglia, e dunque la complessa operazione di ricostruzione sonora del maestro Palazzo è estremamente importante, come importante sarebbe il restauro dello strumento.
L’aspetto prettamente documentaristico e didascalico del VIDEO, che fornisce indicazioni storico-artistiche in merito alla Chiesa del Monte Purgatorio, è stato volutamente smorzato da un tono disimpegnato e divertito con l’inserimento dell’aneddoto che descrive la circostanza in cui i ragazzi hanno “scoperto” la piccola chiesetta, situata nel Centro Storico del paese. La parte iniziale quindi si carica di significato, perché ispirata ad un fatto realmente accaduto. La scoperta della chiesa ha entusiasmato a tal punto, che gli stessi allievi ne hanno proposto l’adozione, incoraggiati, inizialmente dalla Dirigente Scolastica e dai docenti, in seguito da tutti gli esperti intervenuti nel progetto. Inoltre, l’apporto di Armando e Gianfranco Miceli, che hanno curato l’aspetto tecnico del filmato, ha impreziosito il prodotto finale.
Il PROGETTO INTERDISCIPLINARE
svolto dagli allievi, è stato guidato dalle docenti:
prof.ssa Clelia Stasi (Arte e Immagine) Referente Progetto; prof.ssa Grazia Pinto (Italiano); prof.ssa Maria Grazia Carriero (Musica).
Di grande apporto e interesse culturale sono stati gli INCONTRI effettuati a scuola e sul luogo, con Esperti Esterni come don Martino Mastrovito (presidente Congregazione); la Storica Locale prof.ssa Angela Campanella; l’Organista Paolo Palazzo; l’Assessore ai Beni Culturali prof. Antonio Scialpi e il Pittore-Scrittore di Storia Locale prof. Piero Marinò.
Negli anni a venire, potrà esserci l’organizzazione di LABORATORI ARTISTICI e ATTIVITA’ CULTURALI da realizzare nella CHIESA, coinvolgendo le altre scuole e i cittadini.
Essere sollecitati al desiderio della SCOPERTA, alla gioia della conoscenza e della creatività, ci permette di osservare con occhi diversi, le bellezze del mondo che ci circondano. Certo l’uomo possiede delle gambe e le gambe sono fatte per andare, ma CONOSCERE e SCOPRIRE le proprie RADICI è un valore aggiunto alla propria vita.
MATERA SOTTERRANEA Ep.4
La Raccolta delle Acque è la parte terminale di un grandioso acquedotto voluto e costruito nel 1800 da monsignor Di Macco.
Nella zona doveva già esservi una conduttura per l'approvvigionamento delle acque, che, fatte decantare in una fitta serie di cisterne comunicanti, venivano poi convogliate in una cisterna di maggiori dimensioni chiamata Palombaro.
I Sassi di Matera rappresentano uno degli aggregati urbani più antichi al mondo e fondano la loro esistenza su di un articolato sistema di Raccolta delle Acque.
Ubicato nel cuore del Sasso Caveoso in Rione Purgatorio Vecchio, al centro dei principali itinerari turistici della città ed a ridosso della principale via Bruno Buozzi. In quelli stessi ambienti, nel XII secolo è venuto alla luce Giovanni De Scalzonibus, che poi diventerà San Giovanni da Matera.
Fonte: SassiWeb.it
Renato Favilli
Guida Turistica dei Sassi di Matera e la Murgia materana
Tel 3284599470 - renatofav@tiscali.it
Attrezzatura:
- CANON 600D
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Matera, consegnata la palestra della scuola primaria La Martella
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La Parrocchia San Giovanni Battista di Matera
Le attività della Parrocchia San Giovanni Battista di Matera: la storia di Roberto, devoto e poeta.