PALMANOVA (3/3) Duomo Dogale - Chiesa del Santissimo Redentore (Udine, Friuli V.G.)
PALMANOVA/UD ITALIA: Glocken des Dom zum SS. Redentore; Campane della cattedrale al SS Redentore;
Läuten zur Wochentagsmesse im Dom SS. Redentore in Palmanova;
Suoneria per la messa di giorno feriale nella cattedrale SS. Redentore in Palmanova;
Basilica del SS. Redentore - Venezia
Cuarnan e chiesa del Redentore, anello completo da Montenars ????????????
Nuovo video per mostrarvi l'anello completo del monte Cuarnan da Montenars, passando per la chiesa del Redentore e percorrendo i sentieri CAI 715 e 714.
Ho fatto questa escursione il 1° di maggio 2019, durante una delle poche giornate di sole che questo meteo bizzarro ci ha concesso durante questo mese.
Ospiti d'eccezione di questo mio nuovo vlog, i miei due cani Lilli e Rocco che si sono prestati a fare da accompagnatori ufficiali. Per chi non lo conoscesse, Rocco è il nuovo arrivato in famiglia ed è un cagnolino molto attivo e simpatico.
Vi auguro una buona visione, mi fa un gran piacere tornare finalmente qui su YouTube con questo nuovo video! Comunque, ho tutta la volontà di continuare a pubblicare nuovi video ogniqualvolta ne avrò l'occasione. :)
Intanto fatemi sapere che ve ne pare di questo video e se vi va scrivete un commento qui sotto, mi farà molto piacere.
Seguitemi sui miei canali social:
Blog -
Facebook -
Instagram -
Twitter -
Un abbraccio e alla prossima!!!
Il Castello di Udine
★Iscriviti al canale!
Web ➜
Facebook ➜
Instagram ➜
Google+ ➜
E-mail lavorativa ➜ frantecchi@gmail.com
Ci vediamo al prossimo video.
Campane della Basilica del Santissimo Redentore in VENEZIA (02) v.398
Plenum Solenni per la Messa Solenne delle 19:00 presieduta da Sua Ecc. Mons. Francesco Moraglia, Patriarca di Venezia nella Festa Votiva Patronale del Santissimo Redentore, domenica 21 luglio 2019:
[02:16]: I° suonata alle 18:40 (dura 4 minuti e mezzo);
[08:31]: II° suonata alle 18:55 (dura 1 minuto e mezzo)
[12:43]: Benedizione Eucaristica alla Città svoltasi al termine della Messa (in sottofondo due plenum: uno eseguito all'uscita dalla chiesa e uno durante la benedizione).
Concerto di 5 campane in Mi3 fuse dai Fratelli De Poli di Vittorio Veneto (TV) nel 1860 ed elettrificate alla trevigiana dalla ditta Vanin Mario di Trebaseleghe (TV).
Dopo il precedente video a Lugugnana, questa volta siamo ritornati a Venezia dopo un po'di tempo.
Questo giro ci troviamo nella Basilica del Redentore, importante luogo di fede per i Veneziani e già conosciuta su Youtube data la presenza già di qualche video di queste bellissime campane (sul mio canale, ad esempio, potete trovarne uno in cui è ripreso l'Angelus con la distesa della Mezzana).
Su queste campane mancava però un video che potesse farne assaporare appieno il Plenum dato che video da parte di campanari su questa suonata non ce ne sono.
Gli unici video in cui si possono sentire tutte e 5 sono quelli in cui è ripresa la Benedizione Eucaristica nella festa Patronale, ma le campane in quei casi sono un flebile sottofondo.
Così, quest'anno, ho deciso di venire a Venezia in occasione della Festa del Redentore, in cui i Veneziani ricordano un voto fatto al Redentore per scacciare la Peste del 1575-77 da Venezia in cui si diceva che sarebbe stata eretta una Basilica in suo onore ed ogni anno si sarebbe celebrata la Festa del Redentore a secolare memoria come citano gli scritti del tempo.
Al giorno d'oggi, invece, questa festa è conosciuta da molti per il tradizionale spettacolo pirotecnico che viene eseguito sul Bacino di San Marco la notte tra la Vigilia e il Giorno della Solennità.
Per tutti i Veneziani, la memoria di questa festa non è mai stata cancellata, basti guardare l'enorme presenza di fedeli in chiesa a tutte le Messe della giornata (compreso il Pontificale col Patriarca).
Davvero una bellissime atmosfera, decisamente affine a quella della Festa della Madonna della Salute, la cui storia è pressoché uguale a quella del Redentore.
Tornando al video, ho deciso di dirigermi a Venezia in occasione della Festa del Redentore proprio per riprendere il Plenum di questa nota Basilica.
Una volta arrivato, dopo aver attraversato il Ponte Votivo che viene allestito dalla Riva delle Zattere alla Basilica e che attraversa tutto il Canale della Giudecca, ho fatto le due panoramiche esterne (purtroppo non ho fatto quelle interne data la Funzione in corso) e poi mi sono diretto in posizione per riprendere.
Alla mezza purtroppo niente, aspetto finché partono anche se mi prendono alla sprovvista.
Fortunatamente ho acceso subito videocamera e microfono e ho solo perso i primi rintocchi della piccola.
Dopo questa ripresa di un bellissimo plenum (veramente delle fantastiche campane e un plenum lunghissimo, ben 4 minuti e mezzo) mi sono diretto in chiesa per chiedere ai Frati se avrebbero risuonato nuovamente prima della Messa.
Molto gentili, loro, mi rispondono affermativamente, infatti 5 minuti prima eccole di nuovo in un altro bellissimo plenum anche se più breve del precedente.
Dopo questa suonata ho fatto un giro facendo ogni tanto una visita in chiesa per prendere dei pezzi di Messa e poi, all'uscita, mi sono posizionato per riprendere la Benedizione del Patriarca.
Veramente un bel momento, decisamente emozionante, particolare e toccante.
Dopodiché sono rincasato felice di aver raggiunto questo bell'obiettivo dell'ambito plenum del Redentore.
Da Venezia e dal Redentore è tutto, ma i video non sono ovviamente finiti qui....ci sono ancora molte sorprese.....
I: Mi3, fusa dai Fratelli De Poli di Vittorio Veneto (TV) nel 1860;
II: Fa#3, fusa dai Fratelli De Poli di Vittorio Veneto (TV) nel 1860;
III: Sol#3, fusa da Fratelli De Poli di Vittorio Veneto (TV) nel 1860;
IV: La3, fusa dai Fratelli De Poli di Vittorio Veneto (TV) nel 1860;
V: Si3, fusa dai Fratelli De Poli di Vittorio Veneto (TV) nel 1860.
Video 398
LA CITTA' A FORMA DI STELLA - ESPLORIAMO PALMANOVA - Friuli Venezia Giulia
Alla Scoperta di Palmanova, la città fortezza a forma di stella , patrimonio UNESCO del Friuli Venezia Giulia in provincia di Udine.
Partiamo dalla piazza centrale della Città fortezza pianificata dai veneziani nel 1593, è chiamata la città stellata per la sua pianta poligonale a stella con 9 punte, dagli anni 60 la città è monumento nazionale,e dal 9 luglio 2017 la fortezza di Palmanova è entrata a far parte del patrimonio dell'umanità Unesco (insieme alle mura di Bergamo e ad altre opere di fortificazione veneziane).
Fu fondata dalla Serenissima Repubblica di Venezia con l’intento di contrastare gli attacchi degli Asburgo dei Turchi. Il 7 ottobre 1593 si pose la prima pietra della Fortezza e Marcantonio Barbaro fu il primo provveditore generale.
Al centro della piazza grande di forma esagonale svetta una bandiera italiana chiamata dai Palmarini (gli abitanti di Palmanova) Mario.
Sulla piazza si trovano gli edifici principali tra cui un piccolo duomo (la chiesa del santissimo redentore), purtroppo non abbiamo ancora un drone :) sia mai che per natale qualcuno ce lo regali...
ci sono le statue dei provveditori generali senza mani per la maggior parte, c'è la loggia della guardia e altri edifici che raccontano la storia di questa città fortezza, sorta per contrastare gli ottomani.
Poi andiamo sulle mura, passando da una delle tre porte, porta Udine dove ci sono ancora i segni delle ruote usate per il ponte levatoio, nella parte bassa delle mura facciamo una passeggiata fino a quando ci imbattiamo nelle gallerie sotterranee che vennero scavate sotto il rivellino di Palmanova dai minatori veneziani per potere posizionare le mine sotto agli strumenti di assedio dei nemici, ci sono kilometri di queste gallerie che esploriamo (sconsigliato ai claustrofobici).
Infine andiamo a vedere alcune ricostruzioni di alcuni strumenti utilizzati per scopi militari (ad esempio il macchinario pesta polvere da sparo), tutte queste ricostruzioni si basano sul libro delle fortificazioni di Bonaiuto Lorini.
ISCRIVETEVI AL NOSTRO CANALE :
Seguiteci sui social e condividete il video ❤️
Instagram ►
Facebook ►
#igecob #fvg #palmanova
Live stream di Cattedrale di Udine
CONCERTO DELLA CANDELORA CHIESA SS REDENTORE LEGNANO
legnarello : Chiesa del Santissimo Redentore
PALMANOVA (1/3) Piazza Grande e Duomo di notte / by night (Udine, Friuli V.G.)
Palmanova (Palme in friulano) è un comune italiano di 5 465 abitanti della provincia di Udine in Friuli-Venezia Giulia. Città fortezza pianificata dai veneziani nel 1593, è chiamata la città stellata per la sua pianta poligonale a stella con 9 punte. Dal 1960 è monumento nazionale.
Durante il periodo veneto la fortezza fu dotata di due cerchie di fortificazioni con cortine, baluardi, falsebraghe, fossato e rivellini a protezione delle tre porte d’ingresso alla città. Palmanova fu concepita soprattutto come macchina da guerra: il numero dei bastioni e la lunghezza dei lati furono stabiliti in base alla gittata dei cannoni del tempo. Nel 1797 un maggiore austriaco entrò con l’inganno in fortezza e riuscì a conquistare Palmanova, che finì però rapidamente sotto il controllo francese. Dopo la pace di Campoformido Palmanova ritornò nuovamente agli austriaci che la tennero per qualche anno; nel 1805 i francesi rioccuparono la città stellata e in questo periodo fu realizzata la terza cerchia di fortificazioni con le lunette napoleoniche. Nel 1814 Palmanova ritornò agli Asburgo.
Durante il dominio austriaco (1815-1866) fu costruito il Teatro Sociale, destinato a diventare fucina di valori risorgimentali: nel 1848 i cittadini della fortezza, con in testa il generale Zucchi, si sollevarono contro gli austriaci, assumendo il controllo della città e subendo un lungo assedio.
Nel 1866 Palmanova venne annessa al Regno d'Italia. Durante la Prima guerra mondiale la fortezza fu centro di smistamento e rifornimento per le truppe sull'Isonzo, nonché sede di ospedale da campo; dopo la rotta di Caporetto, Palmanova fu incendiata dalle truppe italiane in ritirata. Alla fine della Seconda guerra mondiale l’Arciprete Giuseppe Merlino fece recedere i tedeschi in ritirata dalla decisione di far brillare i depositi di munizioni ed esplosivi, operazione che avrebbe probabilmente causato la distruzione di gran parte della città.
Con Decreto del Presidente della Repubblica nel 1960 Palmanova fu proclamata “Monumento Nazionale”.
Monumenti e luoghi d'interesse:
Le tre porte monumentali che permettono l'accesso alla città (Porta Udine, Porta Cividale, Porta Aquileia)
Piazza Grande, spazio perfettamente esagonale nel centro del quale si erge un basamento in pietra d'Istria, dal quale s'innalza l'alto stendardo, da tempo immemorabile testimone delle vicende storiche della fortezza e simbolo della fortezza stessa, comunemente chiamato Mario dai Palmarini. Su di essa si affacciano tutti i principali edifici.
Il Duomo di Palmanova (1615-1636), che si affaccia sulla Piazza Grande e rappresenta il miglior esempio di architettura veneziana in Friuli. All'interno, si può notare la pala dell'Annunciazione (1877), opera del pittore forlivese Pompeo Randi.
Il museo civico storico di Palmanova, importante punto di partenza per avere una visione generale della complessa struttura urbana e del sistema fortificatorio della fortezza, dove le raccolte sono esposte in ordine cronologico dall'anno di fondazione alla prima Guerra Mondiale, allo scopo di creare un racconto storico che riassuma i quattro periodi della storia di Palmanova: veneziano, napoleonico, austriaco, italiano.
La Parrocchia del SS. Redentore a Roma
La Parrocchia del SS. Redentore a Roma, visitata da Enrico Selleri
Cathedral of Palmanova, Palmanova, Udine, Friuli-Venezia Giulia, Italy, Europe
Il duomo di Palmanova dedicato al SS. Redentore, a san Marco e a santa Giustina è la principale chiesa di Palmanova. Secondo la tradizione fu progettato da Vincenzo Scamozzi, anche se studi recenti propendono per l'Ufficio delle fortificazioni di Venezia. The laying of the foundation stone of the cathedral took place in 1603, but then the work continued at a slow pace due to lack of funds, for the difficult relations between Venice and the Papal States and the rights claimed by the ecclesiastical jurisdiction of the Patriarchate of Aquileia. The initial project was adapted and a second first stone was laid in 1615. Emerged then also structural problems of the facade, so that the roof with large wooden beams coming from Slavonia was completed in 1636, the year of the consecration of the same cathedral. The Cathedral is the most impressive and important building that overlooks the Piazza Grande of Palmanova. The white facade of white stone and gray stone Vrsar Aurisina, elegantly divided on two sets of four half, ended by a majestic pediment in the central round panel a mighty lion of St. Mark, the symbol of political and military power of the Most Serene Republic of Venice. The lion that you can see today was built in 1894 in bronze, to replace the one removed from the original French. Towards the end of the seventeenth century the façade were the statues of the patron saints of Palmanova: the center of the Redeemer (1683), while the sides of St Mark and St Justina (1693). On the left side you see the bell tower, and squat relatively low compared to the Duomo, but this fact had not wanted to make it visible on the outside of the fortress and not to give, then, points of reference to any besieging forces. Immediately after the entrance, on the left is the large wooden reliquary, the work of Silvio Piccini 1895, with four shrines in light of the seventeenth century. The next altar dates back to the seventeenth century and comes from the suppressed church of St. Barbara, with the blade depicting the Annunciation of Forlì painter Pompeo Randi (1877). Following the baptismal font, in Aurisina stone and dating back to 1614, and the organ, commissioned by the administrator Jerome Dolfin in 1648, even if what you can see today was completely rebuilt in the nineteenth century. Under the coffers of the organ opens the weekday chapel, which displays mosaics of Julius Candussio, the bronze Crucifix of Busetti and, nestled in the altar, the glass urn with the wax statue containing the relics of Saint Justine from Padua. Near the apse left you can see the altar of the Militia, commissioned by the Gradenigo family between 1640 and 1680. Shovel Militia, placed above the altar, is the masterpiece of 1641 by Alessandro Varotari said Padovanino; depicts Saints Bartholomew and Jerome, patron of the Gradenigo family, together with the holy warriors Theodore, Barbara and the Archangel Gabriel, protectors of the Venetian army. In the apse of the left is the chapel of the Carmine, which houses a Virgin with the infant Jesus, wooden work of school Tolmezzo, attributed to Domenico da Tolmezzo or his brother Martino. The history of the statue is unknown, it is believed that it comes from a church nearby. In the apse of the right is the chapel of the Holy Rosary; the altar that you can see today replaced the original 1875 and is the work of James Bonin. The altarpiece depicts Fred Pittino a Pieta and dates back to 1958. The frescoes have replaced the current originating in the seventeenth century and are centered on the theme of the Eucharist; are works of 1861 by Domenico Fabris. The sacristy was begun in 1638 on the initiative of the administrator Bertucci Valier, as is attested by an inscription on the entrance portal. His coat of arms can still be seen on the ceiling is painted in red Verona marble sink. The sacristy houses portraits of nine supervisors Venetians who ruled the city-fortress; are also preserved paintings of various workshops and eras. There are also preserved some fine examples of sacred furnishings, sacred vessels and the few who escaped the theft and the monomissioni over the centuries. Between the seventeenth and eighteenth century, the treasure of the cathedral had been conspicuous: all supervisors general, the various fraternities and individual benefactors had contributed to increase it and to provide it with valuable furnishings. Of this period only a peace, a reliquary, a ciborium, three cups, two reliquaries and a monstrance. After the Treaty of Campo Formio, Napoleon had requisitioned most of the furnishings, including the large chandelier in silver that was at the center of the sacristy. The current chandelier comes from the theater Gustavo Modena. The treasure has been reconstituted from the nineteenth century, but with more modest works of value.
VENEZIA TG - 16/10/2015 - MAXI BOLLETTA ALLA PARROCCHIA DEL REDENTORE
VENEZIA TG (venerdì 16 ottobre 2015) - „Le maxibollette ora arrivano anche in chiesa. Vittima una parrocchia eccellente, quella del Redentore, alla Giudecca, che a settembre s'è vista recapitare da Enel Energia mercato libero una bolletta del gas da capogiro (soprattutto considerando le precedenti fatture): 6 mila e 700 euro. Dopo una prima contestazione, il gestore ha rettificato l'importo di circa 800 euro, portandolo a 5 mila e 930 euro, una cifra che comunque continua a risultare alquanto elevata.“
„Per questo i responsabili della parrocchia hanno deciso di rivolgersi all'ufficio legale dell'Adico, che nei prossimi giorni invierà una diffida chiedendo un ricalcolo, dato che, a prima vista, ci si trova di fronte a un errore dello stesso fornitore, legato a un contatore
360 video: Inside Church of Santissimo Redentore, Venice, Italy
Built as an expression of gratitude after the city survived a horrible plague in the 16th century, this splendorous church made of white marble is a venue for the annual Festa del Redentore, which is a festival commemorating this event in history. The locals and visitors feast in beautifully decorated boats while watching an extensive fireworks show, lasting for about an hour. The celebrations last until dawn. Coming here during that time is an experience you will not forget easily.
The facade was designed by Andrea Palladio, who got inspired by the Pantheon of Rome. You have to climb 15 steps to get to the church's entrance, which is a reference to the Temple of Jerusalem. The building's measurements are subjected to strict geometrical rules, just like any other Palladio's work.
There is a number of impressive works of art inside the church, including The Virgin presenting Jesus to the Blessed Felix by Pietro Vecchia, and art pieces by Veronese artists like Jacopo Palma il Giovane, Jacopo Bassano, and Francesco Bissolo and others.
You can get here by ferries 2, 4.1, 4.2, and N.
Check out Church of Santissimo Redentore on Sygic Travel with detailed info and beautiful photos:
Or see the best of Venice:
Experience sights of Venice in virtual reality and travel with us in a completely new way. Just download the Sygic Travel VR application for Cardboard V1, V2:
or for Samsung Gear VR:
Plan your trip with Sygic Travel. Find the coolest things to do in Venice, create your plans in minutes with detailed information about places, weather forecast, travel time estimates and much more.
Website:
iOS app:
Android app:
Follow us on social media:
giornata d'autunno sul colle del castello di Udine
riprese realizzate a Udine sul colle del castello.
musica da bensound.com
7INPUNTO LA FESTA DEL REDENTORE
Viaggio all'isola della Giudecca, nel cuore della festa del Redentore
Campane di Udine - Chiesa dei Ss. Quirino e Rocco
Udine, Chiesa Parrocchiale dei Santi Quirino e Rocco (Via Gemona)
Decanato di Udine
Arcidiocesi di Udine
Concerto di 3 campane in Fa#3 calante, a slancio friulano, fuse da F. Broili nel 1924.
Doppio (dura 1 minuto) per la Messa Vespertina Prefestiva delle 18,00. Ore 17,45
Campane della Parrocchia di S.Agostino in Castelfidardo (AN) v.645
- [15:01] 3-4-5-1 sulla IV per l’Angelus feriale/festivo;
- [15:39] Distesa delle 17:45 con le 3 campane minori (dura 1 minuto e mezzo) per la messa feriale delle 18:15, ripresa mercoledì 17 ottobre 2018 nel parcheggio di una casa privata;
- [18:21] 15 tocchi sulla IV alle 18:00 come ultimo richiamo;
- [18:52] Ipotetica distesa feriale delle 11:30 con le 2 campane mezzane (dura 3 minuti) per la messa domenicale delle ore 12:00, ripresa Domenica 30 Giugno 2019 da Via Isonzo. In realtà anche la campana minore oscilla, ma non riesce a suonare;
- [23:00] Distesa festiva delle 16:30 con le 3 campane minori (dura 3 minuti) per la messa domenicale vespertina delle 17:00, ripresa Domenica 30 Settembre 2018 dal chiostro;
- Plenum solenne:
[27:08] I° suonata (dura 3 minuti) alle 16:30 per la messa vespertina dell’Immacolata Concezione alle ore 17:00, Domenica 8 Dicembre 2019. È stata ripresa pressappoco dallo stesso angolo della distesa feriale;
[31:16] II° suonata alle 11:47 circa (dura 5 minuti) per la messa domenicale delle ore 12:00 nella festa della Madonna del Rosario, Domenica 7 Ottobre 2018. La distesa è stata fatta partire in elettrico-manuale dal parroco, che mi ha concesso di riprenderle da una delle finestre della canonica sopra al chiostro.
Concerto di 4 campane di diverse epoche e fusioni, di cui le 3 grandi a slancio e la piccola a battaglio cadente veloce:
I: Sib3, fusa da Lucio Broili di Udine nel Maggio del 1966 su donazione locale dei consorti Fioranelli. Su di essa sono raffigurati un pavone, un cervo, un santo non identificabile e l’Assunzione della B.V.M. Ha un diametro di 79 cm per un peso pari a 265 kg circa.
Iscrizioni: “CASTELFIDARDO MAGGIO 1966 | FIORANELLI GIULIO E CONSORTE DONANO”
Marchio del fonditore: “FUSE LUCIO BROILI UDINE”
II: Re4, fusa da anonimo nel Settembre del 1704. Su di essa sono raffigurati un santo non identificabile e la Madonna col Bambino, mentre nella parte superiore, a livello decorativo, sono rappresentati dei festoni a motivi vegetali. Ha un diametro di 63,5 cm e un peso di 145 kg circa.
Iscrizioni: “A FULGURE ET TEMPESTATE LIBERA NOS | DOMINE CHRISTUS NOBISCUM | STATE A ● D ● M ● D ● C ● C ● I ● I ● I ● I”
III: Solb4 leggermente crescente, fusa da anonimo nel 1581. Su di essa sono raffigurati animali e piante di vario genere. Ha un diametro di 47 cm e un peso di 60 kg circa.
Iscrizioni: “+ MENTEM ● SANTAM ● SPONTANEAM ● ONOREM | ● DEO ● ET ● PATRIE ● LIBERATIONEM ● M ● D ● LXXXI”
IV: Lab4 calante, rifusa dalla Pasqualini di Fermo nel 1948 col bronzo della precedente (incrinata), colato nel 1878 dai Baldini di Sassoferrato (AN) forse nello stesso periodo della III della vicina collegiata, e pesava circa 50 kg. Su di essa sono raffigurati la Madonna col Bambino, un Crocifisso, l’Agnello Mistico e lo stemma papale di Pio XII. Sulla parte superiore vi sono festoni a motivi di foglie d’olivo, mentre sotto al marchio della fonderia altri festoni a motivi vegetali. Ha un diametro di 41,2 cm e un peso di 40 kg circa.
Marchio della fonderia: “FONDERIA | PASQUALINI | FERMO”
Anno di fusione, riportato sulla bocca: “A.D. MCMXLVIII”
III e IV insieme
Per il censimento completo, vi rimando qui [
Il complesso campanario, originariamente manuale, è stato elettrificato intorno agli anni 80-90 dalla OES Brevetti Scarselli. A causa dello stato precario del campanile a vela, ordinariamente sollecitato dall’onda d’urto provocata dalle campane stesse (rischiava addirittura il crollo per via delle numerose crepe, scoperte in seguito al rimontaggio del battaglio della campana maggiore, nel frattempo staccatosi), nel 2012 fu oggetto di un robusto restauro e rinforzo. Nel corrente anno il comune, proprietario del bene, commissionò il rinnovamento dell’impianto campanario (fermato precauzionalmente diversi mesi, attorno al 2010) alla ditta signese per ridurre le spinte al minimo. La novità più evidente riguardò, infatti, la campana minore: originariamente a slancio, doveva andare piuttosto alta per battere regolarmente a causa del battaglio minuscolo, al punto da rischiare di andare a sbattere sul muro della finestra. Col contrappeso installato sopra, perciò, è stato possibile ridurre il raggio di oscillazione senza però alterarne la velocità: agli orecchi più allenati non risultano differenze rispetto al vecchio sistema.
Venne inoltre sostituito l’originale programmatore con un Seles nero, montato dalla De Santis-Corinaldi. Da allora l’impianto è stato quasi del tutto abbandonato (e potete vederne gli effetti durante il filmato).
Ringrazio la collaborazione del parroco Don Andrea, di Sauro Corinaldi e di Luca Paolini.