Fiaccole della Memoria a sostegno del patrimonio artistico di Naro
Grande successo per la Fiaccolata della Memoria promossa da TeleTUA insieme al comitato 100 LUMI che venerdì 17 febbraio 2012 intorno alle 18.00 si è radunata nello spiazzo antistante la Matrice da dove più di cento lumi sono partiti percorrendo le vie del centro storico fin sul Duomo per poi riscendere verso al Porta d'oro per poi proseguire dalla Chiesa del Santissimo Salvatore in Via Dante. Soddisfazione da parte degli organizzatori e soprattutto dall'ex sindaco della cittadina barocca, Mariagrazia Brandara. Grande assente il sindaco Morello.
Per vedere l'intervista all'On. Maria Grazia Brandara clicca il seguente link:
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NARO AG Chiesa Sant'Agostino
Pregi monumentali e artistici della Chiesa di Sant'Agostino a Naro: video realizzato dagli alunni della classe IV B dell'Istituto Tecnico Federico II di Svevia - Naro (sezione associata all'II. SS. Galileo Galilei di Canicattì), sotto la guida della professoressa Giusi Alaimo.
La Passione di Cristo - Sacre Rappresentazioni della Settimana Santa di Naro
Dal 1700 la Fulgentissima Naro è la capitale Siciliana delle Sacre Rappresentazioni.
Nella storia delle tradizioni della città
del Barocco, U MARTUORIU,
cosi conosciuto, ha sempre occupato
un posto di primo piano.
Nel recente passato è stato considerato un evento pressoché folkloristico,
senza connotazioni spirituali.
Da un po' di anni i contemplAttivi
sotto la guida dei sacerdoti di Naro
e della Confraternita del SS. Crocifisso, supportati dall'Amministrazione Comunale e da tantissime attività commerciali locali, hanno realizzato
un evento che è in piena armonia
nel programma liturgico senza in piena armonia con il valore spirituale
e di preghiera della Grande Settimana.
Preghiera-Rappresentazione (Sacra)
che propone al fedele-spettatore
di ripercorrere le ultime ore della vita di Gesù attraverso le magnifiche location
della FULGENTISSIMA NARO.
Concerto di Natale 2015 coro Salvatore Rizzo Maglie
Cefalù: Processione di San Giuseppe 2019
Cefalù 19 marzo 2019. Servizio di Armando Geraci
Castrofilippo Chiesa Maria Ss. del Rosario
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Castrofilippo Chiesa Maria Ss. del Rosario by Alfonso Di Francesco
I lavori di costruzione della chiesa Madrice ebbero fine nel 1634 e l'anno dopo fu fondata l'Arcipretura. Il patrono fondatore fu Maurizio Monreale, duca di Castrofilippo: la chiesa era più piccola (metri 20x8) dell'attuale, infatti mancavano ancora il coro e le due cappelle laterali. Essa inoltre era più bassa, non aveva l'oratorio, e la torre campanaria terminava a tronco di piramide. Nel 1748 la visita di mons. Lorenzo Gioeni, trovo la chiesa in cattivo stato. Il vescovo ordinò, tra le altre cose, di allontanare l'epigrafe della sepoltura di Domenico Monreale VI duca di Castrofilippo (morto il 12 ottobre 1746) situata vicino l'altare maggiore.
Nel 1848 la chiesa fu ingrandita: si elevò il soffitto si costruì il coro, con le offerte e il lavoro dei fedeli. Verso il 1850 la chiesa fu adornata di pregevoli stucchi in oro zecchino, lavorati dai Signorelli di Palermo. Nel 1898 il vescovo mons. Bladini in visita pastorale, accompagnato dall'arciprete Eugenio Racalbuto, diede disposizione di far mettere un po' di pece greca nel sepolcreto della lapide dell'altare maggiore. All'inizio del 1900, il pittore Salvatore Racalbuto, padre dell'arch. D. Eugenio esegui alcuni lavori su tela, che ancora oggi si possono ammirare, Adamo ed Eva , la Madonna del Rosario, Giuditta, la Trasfigurazione, le Anime del Purgatorio, la Madonna dell'Assunta. Nel 1944 fu rifatta la torre campanaria, nel 1949 fu costruito l'oratorio con le offerte dei fedeli. Nel 1951 fu effettuata la nuova pavimentazione. La chiesa oggi misura metri 32x8, mentre le due cappelle laterali misurano 5x4. Con l'aggiunta del coro e delle cappelle laterali assunse la pianta a croce latina. Infine risale nel 1980 l'ultimo restauro, che hanno riportato nell'antico splendore i pregevoli stucchi, i capitelli corinzi, le cappelle e le preziose statue.
Naro ...ag..Il Vecchio DUOMO di NARO..avi
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Marineo (PA) - Corpus Domini 2018
Infiorata e processione del Corpus Domini.
Video di Salvatore Machi'
CHIESA SS. TRINITA' DI DELIA CASTELVETRANO
La chiesa della Santissima Trinità, detta la Cuba di Delia, eretta secondo i canoni dell'architettura normanno-bizantina, sorge nella campagna ad ovest di Castelvetrano, a 3
pochi chilometri dalla città.
Gangi (PA) – Festa dello Spirito Santo 2019
Processione di circa 40 statue di Santi che procede verso il santuario dello Spirito Santo. Particolare è a cursa e i miracula di santi, che il vescovo di Cefalù, presente all’evento religioso, l’ha chiamato “La danza dei santi”.
Video di Salvatore Machi'
La festa del SS Crocifisso di San Marco d'Alunzio
BARLETTA ORDINAZ DON SALVATORE
UNA STORIA CHE HA COMMOSSO L'ITALIA. E' STATO ORDINATO SACERDOTE E HA CELEBRATO LA SUA PRIMA MESSA DON SALVATORE, IL SEMINARISTA DI BARLETTA IN FIN DI VITA.
San Gandolfo
Polizzi Generosa - Processione San Gandolfo
MELICUCCA' ( R C ) SANTUARIO SANT'ANTONIO DI PADOVA 2013 DI GIOVANNI TOMARCHIO [ 4 DA 4 ]
melicucchese
Nel lontano 1602 cinque frati francescani giunsero a Melicuccà da Castelfranco Veneto accolti devotamente dalla popolazione, dal clero e dai monaci basiliani. portavano nelle loro bisacce, dalla loro terra lontana, una pietra della tomba di Sant'Antonio per edificare su di essa, come edificarono, quel glorioso convento di frati minori riformati, che tanta parte ebbe, fino al terremoto del 1908, nella storia della civilizzazione, dell'istruzione e della spiritualità del paese e nel sollievo dai bisognosi dei più poveri di tutte le valli dell'Aspromonte Settentrionale. Nella chiesa è custodita la statua in legno raffigurante il santo ed ogni 13 giugno, al culmine di una tredicina che coinvolge numerose comunità della diocesi di oppido mamertina ma non solo, si svolgono i festeggiamenti in suo onore in una suggestiva funzione che prende inizio alle ore 12 per percorrere le vie del paese.
Chiesa di Sant'Antonio di Padova: È stata per secoli la chiesa del Convento dei frati minori riformati della provincia veneta che si stabilirono nel paese nei primi anni del Seicento. È stata anche sede della secentesca Accademia di Sant'Antonio.
di Giovanni Tomarchio
Ruoppolo Teleacras - Incidenti mortali, due indagati
Il servizio di Angelo Ruoppolo ( ) Teleacras Agrigento del 5 luglio 2016.
Sono indagati dalla Procura di Agrigento i conducenti dei due mezzi che si sono scontrati con Francesco La Carrubba e Salvatore Bartolomeo, morti tra sabato e domenica.
Ecco il testo :
Sul registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Agrigento sono stati iscritti il nome e il cognome dei conducenti dei due mezzi che si sono scontrati con Francesco La Carrubba, 22 anni, di Canicattì, e Salvatore Bartolomeo, 21 anni, di Raffadali, morti tra sabato e domenica vittime di incidenti stradali. Un ragazzo di 25 anni di Campobello di Licata è indagato per essere stato alla guida della Fiat Punto che, lungo la statale 123 Canicattì – Licata, si è scontrata con la Citroen C3 con al volante Francesco La Carrubba, che, dopo avere assistito alla partita Italia – Germania, è stato in viaggio verso Campobello, per partecipare ad una festa di addio al celibato. Il campobellese indagato è stato insieme ad altri due passeggeri: una ragazza di Canicattì ed un minorenne di Campobello, e tutti e tre hanno subito ferite e sono ricoverati in ospedale, al “Barone Lombardo”, a Canicattì, e non sono in pericolo di vita. Il magistrato titolare dell’ inchiesta è Brunella Sardoni, che si avvale della collaborazione dei Carabinieri della Stazione di Naro, nel cui territorio si è scatenato il sinistro mortale. Un altro giovane di 28 anni, originario di San Cataldo, in provincia di Caltanissetta, è inquisito perché ha condotto il furgone Fiat Doblò che ad Agrigento, a San Leone, al Viale Emporium, è stato in collisione con la motocicletta di Salvatore Bartolomeo. Antonella Pandolfi è la magistrato titolare dell’ inchiesta, anche in tal caso per omicidio colposo. Nel frattempo, sono stati celebrati i funerali di Francesco La Carrubba, a Canicattì, nella chiesa di Santo Spirito, la parrocchia frequentata dalla famiglia. Il padre di Francesco è Vincenzo La Carrubba, commerciante conosciuto in città, proprietario di un bar nel quartiere “Borgalino”, dove anche Francesco ha lavorato. La salma di Salvatore Bartolomeo, figlio di Giuseppe, titolare della ditta Bartolomeo Arredamenti a Raffadali, è stata trattenuta dopo la morte nella camera mortuaria dell’ ospedale “San Giovanni di Dio”, dove tanti si sono recati per rendere le condoglianze alla famiglia e salutare il ragazzo. Oggi i funerali, a Raffadali, ore 18, Chiesa Madre.
BARLETTA - L'immensa umanità di don Salvatore Mellone
Fede, amore e speranza nelle sue poesie
Estate in Irpinia con Info Irpinia - tappa a Montella (Avellino)
Il panorama che si può ammirare dal Santissimo Salvatore
Gangi (PA) - Domenica delle Palme - 2017
Le confraternite sfilano con grande palme addobbate con fiori e datteri lungo le vie del paese. La processione si conclude con la tamburinata davanti la porta maggiore della chiesa Madre.
Video di Salvatore Machi'
Santuario Sant'Antonio Abate Castrofilippo
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Infinite Perspective di Kevin MacLeod è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (
Fonte:
Artista:
Santuario Sant'Antonio Abate Castrofilippo by Alfonso Di Francesco
L'antica chiesa, sorta verso la fine del 1500 e i primi anni del 1600 fu inaugurata il 13 febbraio del 1606.
Però, l'edificio sacro, dopo circa due secoli e mezzo di storia, verso la metà del 1800 si avviò verso
Una lenta, ma inesorabile distruzione.
Nei primi anni del 1900, fu allora che Masciu Tanu (Gaetano Lo Presti), si dice, cominciò a sognare.
Un sogno ricorrente gli si presentava ogni notte, per tante e tante notti. Nel sogno gli appariva
S. Antonio Abate, maestoso, così come è rappresentato nel suo simulacro e sembrava che indicasse
Qualcosa; ...che desiderasse qualcosa! Fu subito chiaro cosa il Santo Abate desiderasse: voleva ritornare
nella sua casa, nel suo tempio. Il Santo gli apparve in sogno e gli chiese una copertura picchì quannu
chiovi mi vagnu (perché quando piove mi bagno). Masciu Tanu non riusciva a capire.
I sogni continuarono a ripetersi per almeno altre quattro volte. Durante uno di questi, S. Antonio
gli chiese se fosse dispiaciuto di essere stato guarito e al diniego dell'uomo, ancora gli ripeté
la richiesta di un riparo contro le intemperie. Ma comu pozzu fari? (Ma come posso fare?),
si chiedeva il pover'uomo, Ricostruisci la mia chiesa! Fu la risposta alle sue tante domande.
Iu? Sordi nunn'aiu! (Io? Soldi non ne ho!, ribadì masciu Tanu che allora non aveva tante ricchezze
nè per sè, ne tanto meno per altri. Raccogli le offèrte dei miei fedeli e vedrai che ci riuscirai!,
fu la definitiva risposta di S. Antonio. Non sappiamo se egli abbia formulato la promessa di ricostruire
la chiesa in seguito ai sogni fatti o alla guarigione dalla malattia.
Fu così che masciu Tanu, ritornato appositamente dall'America, prese a raccontare i suoi sogni a tutti
gli abitanti del paese. E quel racconto contagiò così tanto tutta la comunità di Castrofilippo di amore
rinnovato per quell'antica chiesa dedicata a S. Antonio, che incominciò la raccolta delle offerte
per iniziare i lavori di demolizione e ricostruzione del sacro tempio. Con la collaborazione di quasi tutti
gli abitanti di Castrofilippo si iniziò la raccolta delle offerte in denaro. ma ci si accorse sin da subito
che per costruire una chiesa occorrevano somme molto più rilevanti, che difficilmente si sarebbero
potute reperire in poco tempo. Così, per esempio, veniva data ai contadini una ,.quarta,, di frumento
(cioè un quarto di mondello, ossia un sedicesimo di tumulo), che veniva seminato e così il grano
ottenuto al momento della raccolta veniva a sua volta offerto per la ricostruzione del sacro edificio:
mentre altre somme erano ricavate dalla vendita di prodotti agricoli o di animali.
Dopo il completamento della chiesa 1934, passarono altri quattro anni prima che la stessa fosse fruibile
stabilmente dai fedeli con l'insediamento del primo sacerdote, don Salvatore Cinquemani,
2 gennaio del 1938, dopo l'elevazione della stessa a Parrocchia I'l gennaio dello stesso anno.
Ultimati i lavori, dunque,la chiesa esternamente risultò essere in uno stile che richiama vagamente
il New gothic.
Il primo giugno del 1947, sempre ad opera del Prevosto Cinquemani, la chiesa parrocchiale venne
elevata a Prepositura dal Vescovo di Agrigento Mons. Peruzzo. Da allora, internamente vi si mise
mano ben quattro volte, mentre il prospetto esterno è stato ripreso più volte nel 1951,1971,1992 e
sommariamente nel 2002.
L'inferriata esterna, opera dei Borsellino, al tempo artigiani locali, fu un'aggiunta, dopo il rifacimento
dello spazio antistante la chiesa, che era un ammasso di fango e polvere.ll notaio Ricottone, infatti,
a sue spese, provvide a far pulire il piazzale, ancora pieno di detriti e subito dopo il comune provvide
per una lastricatura e massicciata che restò in vita fino agli anni 50, quando si sistemò con la bitumatura.
Una prima volta, sindaco Francesco Messina, una seconda volta negli anni 70 e in ultimo
quando venne predisposta la massicciatura in pietra a disegno geometrico.
Infine, il 29 aprile del l971 Mons. Petralia, Vescovo di Agrigento, elevò questo Sacro Tempio a Santuario,
con solenne inaugurazione avvenuta il 9 maggio dello stesso anno, giorno in cui il Prevosto Cinquemani
ricevette le Insegne Canonicali, essendo stato nominato Canonico
Onorario della Cattedrale di Agrigento il 17 gennaio del 1971.
Tratto dal libro Sant'Antonio Abate Patrono di Castrofilippo Venerato nel suo Santuario.
Cattedrale di Monreale CELEBRAZIONE EUCARISTICA - 3 Agosto 2017
XXVI Convegno Nazionale Comunità del Diaconato in Italia 2 - 5 Agosto 2017
Presiede S.E. Mons. Michele PENNISI, responsabile della pastorale della salute della CESI
Movie and WebMaster: Vittorio Stillitano