CAMPAGNA - Le Vie e Chiesa Santissimo Salvatore e Sant'Antonio 08.06.2015
Le tracce di San Guglielmo: la chiesa del Salvatore - Audioguida
«Troverai di più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le pietre ti insegneranno ciò che non si può imparare da maestri» affermava San Bernardo.
I sassi, presenze silenziose del luogo, sono figli muti di un passato che ritorna e continua a parlarci attraverso la quiete soprannaturale, la contemplazione e la preghiera e ci conducono in un posto cristallizzato dal tempo, tra i resti della prima basilica del SS. Salvatore.
Soffermarsi in questo posto, pensare alla sua storia, al suo passato, a quel che ha visto, è un viaggio della mente, su quel freddo pavimento, dove il 24 giugno 1142 san Guglielmo si spense e dove fu poi sepolto: per un attimo sembra di vedere la chiesa così com’era, con le sue mura e l’altare.
La badessa Agnese, cinquanta anni dopo, ampliò la chiesa e collocò il sarcofago all’interno di un’edicola, oggi non più esistente, meta di venerazione e pellegrinaggio nei secoli.
Una chiesa raccolta, semplice ma di una notevole sacralità. Oggi, questo luogo è diverso, restano solo pochi “frammenti” di mura e alcune fondamenta dell’abside, a ridosso della torre Febronia, eretta per volere dell’omonima abbadessa sui resti di un mausoleo di epoca romana del centurione Marco Paccio Marcello, uno dei rari esempi di fortificazione annessa a complesso religioso e luogo di rifugio in caso di imminente pericolo.
Le poche pietre rimangono lì a monito della storia, testimoni di ogni singolo passo del viaggiatore, intento a ripercorrere quegli spazi dove era ubicata l’ara e il sito in cui, nel 1647 fu deposto il nuovo sarcofago marmoreo con le spoglie terrene di San Guglielmo, raffigurato in bassorilievo disteso sul letto di morte e circondato dalle monache.
Oggi San Guglielmo riposa a Montevergine, dal 1807.
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Campania - Percorsi dell'Anima
Azione realizzata nell'ambito del progetto Slow Campania finanziato con fondi del MiBACT e della Regione Campania
Le tracce di San Guglielmo: la chiesa del Salvatore (Audioguida)
Abbazia di San Guglielmo al Goleto - Sant'Angelo dei Lombardi (AV)
Coordinamento contenuti, Consulenza culturale turistico-religiosa: Emanuele Mollica
Ideazione format, Coordinamento produzione, Storytelling: Alessandro Ferullo
Testi: Giuliana Albano, Antonio Barra, Veronica De Duonni, Alessandra Fusco, Emanuele Mollica, Antonietta Petruzziello
Revisione Generale: Giuseppe Gesa
Revisione Emozionale: Susanna Grimaccia
Una produzione Regione Campania e MiBACT
Produzione Esecutiva: RDT Avellino
Coordinamento: HGVItalia
Per maggiori informazioni
IL Santuario del SS Salvatore con vista panoramica di MONTELLA ( Avellino - Irpinia - Italy )
Esiste in Irpinia un luogo di una bellezza imponente ed affascinante che trasmette pace e serenita'. Esso e' il Santuario del SS Salvatore di Montella. ( Luigi Salzarulo )
IL Santuario è situato a sei chilometri circa da Montella e vi si può accedere attraverso una comodissima strada rotabile.Il piazzale panoramico del Santuario è accessibile tutto l'anno. Invece, le funzioni religiose sono officiate da Agosto a Settembre.Il Santuario del Santissimo Salvatore sorge sulla sommità di un monte isolato dal resto della catena montuosa, a m. 954 di altitudine. Domina, quindi, tutta la vallata sottostante. E' un luogo indimenticabile, per chiunque vi sosti in meditazione, ci si sente sospesi tra terra e cielo... (E. Volpe)Si raccontano miracoli e prodigi legati al santuario e al Gesù giovinetto, come quello del pozzo del miracolo, situato proprio nel piazzale del santuario, in cima alla montagna, da cui è possibile attingere l'acqua.Ogni anno il santuario è meta di pellegrinaggio, in particolare il 6 Agosto non solo da parte dei Montellesi, che lo considerano il loro protettore, ma anche dagli abitanti dei paesi limitrofi. Infatti, molti sono quelli che risalgono la montagna del santuario a piedi, in segno di devozione. Partono di notte da paesi lontani anche 30 km per ritrovarsi la mattina dopo, per la funzione religiosa.Un'altra tradizione religiosa legata al santuario è quella di suonare almeno una volta all'anno la sacra campana del peso di circa 20 quintali, fusa nel 1849 dai Fratelli Marinelli di Agnone. La campana viene suonata a doppio rintocco da almeno 4 persone e nelle sere d'estate è possibile sentirne il suono anche a 20 km di distanza.La facciata del Santuario è stata completamente ristrutturata nel 1979, si presenta molto semplice ed essenziale. L'ingresso dell'attuale chiesa settecentesca è preceduto da tre arcate con colonne che immettono in un piccolo atrio; da qui si accede al Tempio e, già entrando, si è toccati da un'atmosfera di sacro e silenzio, che emoziona.Di bellissima fattura è l'altare del 1789, opera di un mastro marmoraio napoletano, vero gioiello, in marmi policrorni fusi armonicamente, e con al centro del paliotto l'immagine a rilievo del Salvatore. L'iconografia del Salvatore è quella del Gesù della Trasfigurazione, che nella rappresentazione popolare ha assunto le sembianze di Gesù giovinetto. La statua lignea policroma ne è un bellissino esempio.Molto belle sono anche le cinque vetrate artistiche che rappresentano alcuni episodi del Vangelo e la Madonna della Neve.
NeI 1995 è stato situato a sinistra entrando, il bel mosaico che rappresenta la Trasfigurazione e che ricorda il gemellaggio tra il Santuario e la Basilica del Tabor in Israele.La porta centrale d'ingresso, fusa in bronzo con sei formelle a bassorilievo raffiguranti la storia del Santuario, fu inaugurata nel 1979 in occasione del secondo centenario degli avvenimenti miracolosi. E' un'opera dello scultore P. Tarcisio Musto, il quale ha anche realizzato il bel Gesù Risorto, che, nel Sacrario dei caduti in guerra, si slancia con volto gioioso, sprigionante una particolare luminosità.Le altre due porte laterali, sempre in bronzo, sono state modellate dallo scultore Antonio Manzi, nativo di Montella, ma operante a Firenze. Rappresentano i momenti salienti dell'opera di Redenzione: l'Annunciazione, la nascita di Cristo, l'Ultima Cena e la Crocifissione.
Bibliografia di rif. Il Santuario del S.S. Salvatore di Ernesto Volpe per Montella, guida alla città - Edizioni Dragonetti, Montella.
MONTELLA :
Montella è un comune italiano di 8.013 abitanti della provincia di Avellino, in Campania, nella regione storica dell'Irpinia. La zona era abitata già nel periodo neolitico. Il paese nasce come villaggio sannita nel I millennio a.C., per poi diventare municipio romano, sede gastaldale e poi contea sotto i Longobardi.È nota per la produzione della Castagna di Montella, cui è riconosciuto il marchio IGP. l territorio, compreso nel Parco regionale Monti Picentini e prevalentemente montuoso, è rinomato per la bellezza del paesaggio. Montella fa parte della Comunità montana Terminio Cervialto, dal nome dei due monti alle piedi dei quali si sviluppa (il Terminio, che raggiunge quota 1.786 m s.l.m., e il Cervialto, 1.809 m s.l.m. . Numerosi i punti di osservazione panoramica: le Ripe della Falconara; il Pizzillo; il tratturo regio da Montella al Castello del Monte; la Foa sulla sommità del monte Sassetano che domina l'abitato.Il fiume Calore ha la sua sorgente nel comune di Montella. Importanti sono le valenze paesaggistiche, in particolare l'altopiano di Verteglia, vasto e ricoperto da faggi; tra le numerose grotte esistenti, la Grotta dei Cantraloni e la Grotta del Caprone.
Festa del SS. Salvatore - 21 agosto 2016 - Rione Monti - Bracciano
Dopo la solenne concelebrazione Eucaristica nel Duomo di S. Stefano a Bracciano, presieduta dal Vescovo Mons. Romano Rossi, domenica 21 agosto 2016 c'è stata la solenne processione per le strade della città con l'immagine del SS. Salvatore accompagnata dalla Banda Musicale di Anguillara Sabazia.
La storia di questa icona, tramandata fino ai giorni nostri, ci racconta che 18 agosto intorno agli anni 1580 e il 1584 un contadino, mentre sta arando il suo campo per la semina del grano, si accorge di una situazione inconsueta. I buoi procedendo lentamente tirandosi appresso il loro aratro improvvisamente si fermano davanti ad un enorme masso di pietra e si inginocchiano. Il contadino tenta invano di farli rialzare. Sposta il masso davanti ed ecco apparire con meraviglia una tavola di legno con l'effige del SS. Salvatore. L'uomo, emozionatissimo, corre in paese e avverte quante più persone possibile. Seguito da una gran folla, torna al luogo del ritrovamento. In processione, portata dai buoi, la sacra pittura arriva nel Borgo. Da allora la preziosa tavola del SS. Salvatore fu custodita gelosamente in un armadio della Sacrestia per essere tirata fuori e portata in processione solo in particolari ricorrenze. La tavola fu oggetto inoltre nel febbraio del 1922 di un furto.
L’antica macchina processionale viene tuttora portata in solenne processione da venti “facchini” lungo un percorso che, partendo dalla Chiesa di S. Stefano, si snoda per le vie della città, fino a fare ritorno alla chiesa stessa.
Teniamo vivi questi momenti devozionali caratteristici, perché sono il cuore delle nostre tradizioni e della nostra cultura!
Rendiamo lode al Santissimo Salvatore per tutti i doni che ha riversato nella nostra vita!
Dio Sia Lodato!
Mi scateno dalla Gioia!
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Fresagrandinaria
Per chi viaggia sul fondovalle del Trigno, Fresagrandinaria si impone per la sua possente mole di pietra e le sue grotte artificiali scavate nel gesso. Paese di origine longobarda, nel X secolo fu sotto la protezione del monastero benedettino di Sant'Angelo in Cornacchiano, di cui resta soltanto, fuori dal paese, un rudere di torre campanaria.
Fresagrandinaria ha conservato il tipico aspetto di un borgo medievale, fatto di edifici costruiti dall'abile e secolare maestria dei lavoratori della pietra calcarea e dell'arenaria. L'abitato culmina nella massiccia struttura della Chiesa parrocchiale intitolata al Santissimo Salvatore. Ai piedi dell'antico borgo, invece, si trova la chiesetta della Madonna delle Grazie, al cui interno è possibile ammirare la bella statua dorata della Madonna con Bambino, opera del Quattrocento. Nell'antro di una grotta, sulla sponda destra del fiume Treste, in località Guardiola, è possibile visitare la Chiesa di Sant'Antonio da Padova, apparso secondo la leggenda in questi luoghi per la prima volta nel 1899. La chiesa, ricostruita in forme moderne nel 1975, in pietra, con la facciata rivolta verso il fiume e collegata come in origine alla grotta, si colloca in un ambiente naturale di rara bellezza, riconosciuto come area d'interesse naturalistico.
For those who travel on the valley floor of the Trigno River, Fresagrandinaria rises up in all its majestic stone power and it distinguishes itself for its artificial gypsum caves. Village of Lombard origins, in the 10th century was under protection of the Benedictine monastery of Sant'Angelo in Cornacchiano, of which only a bell tower ruin is left, outside the village.
Fresagrandinaria has preserved the typical medieval village appearance, with its buildings made by the skilful and agelong ability of limestone and sandstone workers. The village ends with the imposing parish Church structure dedicated to the Santissimo Salvatore. The little Church of Madonna delle Grazie, instead, stands at the foot of the ancient village and in its interior it is possible to admire the marvelous 15th century golden statue of the Virgin with Child. In the locality of Guardiola, in a cave on the right Treste riverside, one can visit the Church of Sant'Antonio da Padova, who, according to the legend, appeared in this place for the first time in 1899. The stone church, re-built in modern style in 1975, with its façade overlooking the river and connected to the cave as in the past, is surrounded by a natural environment of unique beauty, considered as heritage of naturalist interest.
ANDRIA | A S.Maria Vetere grande festa per S.Antonio
ANDRIA | A S.Maria Vetere grande festa per S.Antonio
Il 13 Giugno del lontano 1231, all'età di 36 anni, moriva San Antonio da Padova, dottore della Chiesa e dell'ordine Francescano, durante la sua vita si contraddistinse per la sua eloquenza nell'annunciare il Vangelo.
San Antonio fu monaco Agostiniano e poi frate Francescano; viaggiò molto, vivendo prima in Portogallo quindi in Italia e in Francia. Nel 1221 si recò al Capitolo Generale ad Assisi, dove vide di persona San Francesco d'Assisi. Dotato di grande umiltà ma anche grande sapienza e cultura, fu incaricato all'insegnamento della Teologia e fu instancabile ed eccellente predicatore; fu inviato per queste sue doti dallo stesso San Francesco per contrastare la diffusione dell'eresia catara in Francia.
Il giorno 21 Giugno la comunità parrocchiale di Santa Maria Vetere di Andria celebrerà la festività di San Antonio da Padova, patrono della parrocchia. In preparazione della festività di san Antonio la comunità si è preparata con una tredicina in suo onore che ha affrontato il tema San Antonio e l' Ecologia. Inoltre, quest'anno ricade il sessantacinquesimo anniversario della fondazione della parrocchia, approfittando della festività relativa al Santo di Padova, si è deciso di celebrare l'evento in modo solenne.
A tal uopo i giovani hanno recuperato alcuni documenti risalenti ai primi anni di attività parrocchiale, e fra i tanti hanno rinvenuto un documento datato 9 Giugno 1947 nel quale fra Emilio Racanelli chiedeva, per il giorno 15 Giugno dalle ore 19 alle ore 21,30, alla Curia Vescovile di Andria il nulla osta per a Processione del Santo attraverso le seguenti vie cittadine: Arimondi, Rione Brunforte, Annunziata, Filangeri, Cirillo, Manthonè, Porta Nuova , San Lorenzo, Piazza Municipio, porta Castello, via Trani, Viale Roma e via Crispi, Regina Margherita, Imbriani, Ruggero Settimo, Orsini, Porta La Barra, Santa Maria Vetere.
Dopo 65 anni la devozione dei parrocchiani verso il santo è ancora più forte e sentita.
Il programma dei festeggiamenti per il giorno 21 Giugno è il seguente:
Ore 08.30. Celebrazione Eucaristica.
A seguire benedizione e inizio della Biciclettata Ecologica.
Partenza da piazza Santa Maria Vetere- Via Maggior Galliano, Via Santa Lucia, Strade Campagna, Condrata Quadrone Sosta e Ristoro; Ritorno via Appia Traiana per Canosa (Guardiola)- S.p.43 per S.S. Salvatore, via S. Salvatore, Via Pietro Primo Normanno, Via Sacc. e Lotti, Via Gen. Sinfisi, via Padre Savarese, piazza Santa Maria Vetere (Arrivo)
N.B. Per motivi organizzativi I partecipanti devono registrare la propria partecipazione alla biciclettata, presso l'ufficio parrocchiale accedendo al Sagrato della Chiesa.
Ore 10.00 - Ore 11.30 Celebrazione Eucaristica
Ore 18.00 Solenne Celebrazione Eucaristica, celebrata sul Sagrato della Chiesa - piazza Santa Maria Vetere.
Ore 18.45 Processione per le vie del quartiere con la statua del Santo realizzata al maestro Brudaglio di Andria nel 1700 e recentemente restaurata.
Itinerario: Piazza Santa Maria Vetere, Via Labroca, Via Priorelli, Via S. M, Vetere, Via Canonico Agresti, Via Prevosto Pastore, Via Arimondi, via Brunforte, via Francesco II del Balzo, Via Med. d'oro Lorusso, Via Domenico Bolognese, via padre Savarese, via Baldissera, via Sosta San Riccardo, via Barattieri, via Maggior Galliano, pizza Santa Maria Vetere- Chiesa.
Ore 21.30 Momento di Festa con l'Esibizione della Band Music andriese BOX 61 band.
Durante la serata saranno estratti i biglietti vincenti della Gara di Bontà:
1° Premio TV LCD 22° LG
2° Premio Ferro da Stiro Termozeta con caldaia
3° Premio Lettore MP4
4° Premio Borsone Completo di scarpe, pantaloncini,maglietta,calzettoni e pallone
5° Premio Lettore DVD AUTOVOX
I biglietti sono in vendita presso la parrocchia.
Infine, il 26 Giugno ore 21.00 sarà disputata presso l'oratorio San Francesco d'Assisi la finale della II° edizione Torneo calcistico San Antonio.
La Comunità e l'intera Cittadinanza è invitata.
fonte: andrialive.it Guarda tutte le videonews e gli approfondimenti all'indirizzo
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ANDRIA DA OGGI E FINO AL 3 GIUGNO AL SANTUARIO DEL SS. SALVATORE LE RELIQUIE DI GIOVANNI PAOLO II
ANDRIA: DA OGGI E FINO AL 3 GIUGNO PRESSO IL SANTUARIO DEL SS. SALVATORE LE RELIQUIE DI GIOVANNI PAOLO II
Processione Corpus Domini e Alzata del Panno a Passiano
Cava De'Tirreni - 07.07.2019
La professione semplice di Fra Giuseppe Maria Vasta
In festa la comunità religiosa biancavillese per la professione semplice dei consigli evangelici nell'ordine dei Frati Minori di Fra Giuseppe Maria Vasta, un giovane di Biancavilla di 24 anni. Assieme ad altri due siciliani, Fra Agostino e Fra Antonino, ieri sera nella chiesa parrocchiale di Sant'Antonino a Palermo, ha emesso i voti di povertà, castità e obbedienza nel corso di una solenne celebrazione eucaristica, presieduta dal ministro provinciale dell'Ordine fra Pino Noto. Una celebrazione particolare, molta sentita non solo dai novizi ma anche da tutti coloro che ieri da Biancavilla hanno raggiunto Palermo per stare accanto a Fra Giuseppe Vasta, con lui infatti anche numerosi sacerdoti e frati, tra i quali Padre Salvatore Verzì parroco del SS. Salvatore di Biancavilla; presenti anche numerosi rappresentanti della Comunità neocatecumenale biancavillese, della comunità parrocchiale SS. Salvatore, del Convento, della Gifra e dell'Ordine francescano secolare di Biancavilla.
SS.Salvatore 2015 Castelchiodato
Castelchiodato 1° Giugno 2015!Festeggiamenti in onore del SS.Salvatore!
Sant'angelo dei Lombardi, chiesa di Sant'Antuono
Hanno portato la statua di Sant'Antonio in processione Gironda Nino, Camoia Salvatore, Imbriano Rocco, Del priore Salvatore e Giuseppe Gioino. Sant'Antuono 17/01/2014
NAPOLI: LA PARROCCHIA DELLO SPIRITO SANTO - N. S. DI FATIMA IN FESTA
Tele Dehon Notizie
Famiglia Giovani Chiesa - p.21
RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO SANTO
La 42ma Convocazione del Rinnovamento nello Spirito Santo, e la corrente di grazia che sgorga dalla azione della terza persona della Trinità nella chiesa, con i suoi doni di gioia, lode, saggezza, consiglio; il ministero del canto; le toccanti conversioni che sanano i rapporti familiari. Sono alcuni dei temi al centro di questa puntata che vede ospiti il Presidente nazionale del rinnovamento nello Spirito Santo, SALVATORE MARTINEZ, e ESTER D'URZO, che porta la voce dei giovani.
BRUNO AYMONE CHANNEL - CHIESA DI SANT'ANTONIO ALLA MANDRA ISCHIA -
La chiesa di Sant'Antonio alla Mandra
Passeggiando per l'antica strada che costeggiando il mare porta da Ischia centro ad Ischia ponte, ci si imbatte, sulla destra, in una salita abbastanza ripida, che porta ad un bel convento: la chiesa di Sant'Antonio. In questa chiesa - che sorge nella zona chiamata Mandra -- riposa il corpo di San Giovan Giuseppe della Croce, il santo patrono ischitano
Un tempio, intitolato a S. Maria delle Grazie, sorgeva nella località detta La Mandra, perché colà stanziavano le greggi.
La terribile eruzione dell'Arso, avvenuta nel 1301, con la colata lavica che, dalla zona attualmente di Fiaiano, giunse a lambire il mare, lo distrusse completamente. La chiesa era stata costruita nel 1225, ancora vivente San Francesco, ed il convento era il più antico, non solo dell'isola, ma di tutta la Campania.
La popolazione, come voto per lo scampato pericolo, chiamò nell'isola i Frati minori e ricostruì l'edificio sacro nello stesso luogo. Nel 1558 esso appare nel rilievo eseguito dal geografo Cartaro, pubblicato nel libro dello Jasolino.
Nel 1743 furono eseguiti, ad opera di frate Garofalo, ampi lavori di ristrutturazione, completati nel 1773.
Nel 1806, in virtù delle norme emanate dal Murat, che soppressero ed incamerarono i beni degli ordini religiosi, i Frati furono mandati via e, dopo pochi anni, nel 1810 subentrarono le monache Clarisse, anche loro espulse dal monastero di Santa Maria della Consolazione su al Castello, dove vivevano da oltre quattro secoli.
Infine nel 1911 anche loro andarono via e nel 1919, richiamati dall'Amministrazione comunale, divenuta proprietaria della struttura, ritornarono i Francescani, che tuttora la officiano, i quali, oltre ai loro novizi, accolsero molti giovani, fondando una scuola tecnica.
Ischia, 3 Settembre 2012
VIDEO: BRUNO AYMONE
POSTPRODUZIONE: BAYPRESSAGENCY
Biancavilla in ricordo del signor Salvatore Campagna (1927-2017)
Biancavilla (Catania) venerdi 20 ottobre 2017
Comune di Teggiano-Card. Salvatore De Giorgi Santa Romana Chiesa-reliquia di San Giovanni Paolo II
Vaticano - Santa Sede: Papa FrancescoNob. Cav. Attilio De Lisa nell' Ordine Pontificio di San Silvestro Papa
Papa Francesco e Vaticano,Nobile Cav. Attilio De Lisa della Diocesi di Teggiano-Policastro Cavaliere dell’Ordine Equestre Pontificio di San Silvestro Papa
Auguri a Sergio Mattarella,nuovo Presidente della Repubblica insieme al Quirinale e Presidenza.
Teggiano (Sa): grande devozione e partecipazione religiosa alle Reliquie di San Giovanni Paolo II
Il Card. Salvatore De Giorgi della Santa Romana Chiesa ed Arcivescovo Emerito di Palermo, ha portato sia i saluti del Santo Padre Papa Francesco che l'Indulgenza Plenaria.
Dal 16 ottobre al 23 ottobre 2014,la Parrocchia di San Marco Evangelista in Teggiano della provincia di Salerno in Regione Campania,ha avuto l’onore di ospitare la Reliquia del Sangue di San Giovanni Paolo II e le numerose visite dei devoti cristiani provenienti sia dal Vallo di Diano e dal Cilento che da oltre Regione,tra cui il 22 ottobre anche quella del Cav. Attilio De Lisa di Sanza (originario di San Rufo) con la presenza del Card. Salvatore De Giorgi della Santa Romana Chiesa e della Chiesa Cattolica Italiana,che ha celebrato la Santa Messa Pontificale insieme al Parroco della Parrocchia don Cono Di Gruccio,al Vicario Generale della Diocesi di Teggiano-Policastro don Salvatore San Severino che ha dato gli onori di casa,a Padre Enzo Rispi (Segretario del Vescovo Mons. Antonio De Luca in quanto assente per impegni a Pontecagnano Faiano) ed altri parroci.
Inoltre anche la presenza del Sindaco di Teggiano Dottor Rocco Cimino per l’ospitalità del Paese insieme ad altre autorità Politiche ed Istituzionali come Rocco Giuliano Sindaco del Comune di Polla,Raffaele Accetta Sindaco del Comune di Monte San Giacomo e Presidente della Comunità Montana del Vallo di Diano,Pasquale Iuzzolino Sindaco del Comune di Atena Lucana,Paolo Imparato Sindaco del Comune di Padula e Consigliere Provinciale Salernitano,Donato Pica di Sant’Arsenio ed attuale Consigliere Regionale Campano oltre alla presenza di ad altre autorità come quella delle Forze Armate e del Comando dei Carabinieri di Sala Consilina con il Capitano Emanuele Corda insieme alla stazione dei carabinieri di Teggiano e alla Polizia Municipale del Paese.
Il Card. Salvatore De Giorgi,una persona di grande stima e rispetto,ha portato i saluti e l’indulgenza plenaria da parte di Papa Francesco e dopo la Santa Messa ha voluto salutare tutta la grande folla di devoti singolarmente mettendosi all’entrata della Chiesa San Marco Evangelista e per la seconda volta anche il Cav. De Lisa dopo averlo già incontrato a San Rufo (suo paese natale) in onore delle Feste Patronali di Sant’Antonio di Padova e della Madonna del Santo Rosario della Tempa in onore anche della Madonna del Santo Rosario di Pompei (dove la Cappella è stata elevata a Santuario Diocesano della Madonna della Tempa con l’indulgenza plenaria di 7 anni).
Infine il Cav. De Lisa,come Cattolico Cristiano praticante della Parrocchia Santa Maria Assunta e San Francesco d’Assisi in Sanza e di riferimento a Mons. Antonio De Luca della Diocesi di Teggiano-Policastro,porge i saluti e vicinanza al Santo Padre Papa Francesco Bergoglio,a Papa Benedetto XVI Ratzinger,alla Chiesa Cattolica,alla Cei insieme al Card. Angelo Bagnasco Arcivescovo di Genova, alla Nunziatura Apostolica in Italia ,alla Santa Sede – Vaticano,alla Diocesi di Roma,alla Diocesi di Napoli insieme al Card. Crescenzio Sepe,alla Caritas e a tutte le altre diocesi Campane,d’Italia ed oltre con le varie Curie,Vescovi, Arcivescovi, Cardinali, Parroci, Diaconi, Associazioni Religiose e Cavalieri Templari Cattolici appartenenti oltre anche all'Area Cattolica dei rami della vita quotidiana come la Sanità Campana e Italiana in qualità di dipendente di ruolo dell'A.S.L. Salerno e del P.O. di Sapri presso la Direzione Sanitaria all'Ufficio gestione delle Attività ambulatoriali e Referente del Governo delle Agende dello stesso Ospedale dell'Immacolata;la Politica Campana e Italiana compreso Presidenza della Repubblica e Presidente Giorgio Napolitano,Presidenza del Consiglio dei Ministri,Camera dei Deputati,Senato dellla Repubblica,Procura della Repubblica e Prefettura della Repubblica;la Giustizia compreso Corte Costituzionale e C.S.M.;infine anche tutti gli altri rami non citati.
Don Salvatore Purcaro - Omelia - Messa Chiesa S Maria delle Grazie in Brusciano NA 14 Luglio 2019
A Brusciano il Parroco è Don Salvatore Purcaro, 38 anni, originario di Pomigliano D’Arco, Docente della pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, a Napoli e dell’Istituto Superiore di Scienze religiose di Nola.
Il sociologo Antonio Castaldo osserva che «Don Salvatore, oltre ad assicurare la Predicazione della Parola di Dio, l'Amministrazione dei Sacramenti, la Cura Pastorale della Comunità di Brusciano che gli è stata affidata, sotto l’Autorità del Vescovo Diocesano, Mons. Beniamino Depalma prima e Mons. Francesco Marino oggi, produce numerose lodevoli iniziative sociali e culturali alimentate dal suo esemplare impegno per i bisognosi, l’inclusione sociale e la legalità. Inoltre si apprezza la feconda attenzione volta al recupero e alla salvaguardia delle memorie e dei beni ecclesiastici locali con il generale positivo riverbero identitario».
Infatti, martedì scorso, 16 luglio, presso il Cimitero Comunale di Brusciano, lungo il viale centrale, sul baricentro del vecchio camposanto, è stato scoperto, dopo un’accorta ristrutturazione, il Sacello dedicato ai “Sacerdos in Aeternum” con l’apposizione del “Volto Santo” qui trasferito da Don Salvatore dal vecchio Altare della Chiesa S. Maria delle Grazie il quale ha inteso così «richiamare quel legame che sacramentalmente si realizza tra la liturgia della terra e la liturgia del cielo, dove canteremo per sempre l’amore del Signore». Lo aveva preannunciato il prolifico Don Salvatore prima dalla su pagina fb e poi durante la Celebrazione Eucaristica del 14 luglio, in coda alla potente ed efficace omelia domenicale ispirata dalla Lettura del Vangelo, Lc 10,25-37, “Parabola del Buon Samaritano”, con la risposta al riattualizzato interrogativo per il cristiano su chi debba essere il “Prossimo Tuo”.
Tanto realizzato con l’Omaggio alla Memoria attraverso un’accorta conservazione dei resti mortali e la Preghiera in Suffragio delle anime benedette di Don Rocco Travaglino (24.1.1884-19.12.1943); Don Giuseppe Sabattoli (23.3.1879-15.12.1951); Don Gervasio Celentano (17.71919-2.1.1999); Don Antonio Vaia (9.1.1961-27.3.1993); Don Nicola Ruocco (6.1.1926-29.9.2016) reso il giorno della Madonna del Carmelo, il 16 luglio 2019, «In questa terra, benedetta dal loro Ministero Sacerdotale, attendendo la Risurrezione finale coloro che, come Pastori, hanno guidato questo Gregge del Signore. Nel Ricordo Grato il Parroco, Don Salvatore Purcaro, e la Comunità Interparrocchiale li affidarono all’Intercessione della beata vergine Maria del Carmelo, offrendo questo Sepolcro alla Perpetua Memoria». E questo in aggiunta a tanto altro fra cui gli effettuati interventi manutentivi alla Chiesetta di San Sebastiano e alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie e la costruenda “Casa di Sant’Antonio”, che avrà 20 posti letto e mensa per i senzatetto.
In seguito alla ferale notizia del 26 luglio, dell’assassinio a Roma del Vice Brigadiere dei Carabinieri, Mario Cerciello Rega, Don Salvatore sabato 27 Luglio alle ore 9.00 ha celebrato a Brusciano la Santa Messa presso la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, con cui «La nostra Comunità Interparrocchiale Brusciano si stringe in un grande abbraccio con la famiglia Rega Cerciello. Nella luce della Risurrezione. Affidiamo il caro Mario al Signore nella Santa Messa chiedendo l’intercessione della Virgo Fidelis. Un dolore che ci colpisce direttamente per la vicinanza territoriale al comune di Somma Vesuviana e il legame affettivo con la famiglia dell’Arma; quando viene ucciso un carabiniere è sempre un nostro familiare a morire!».
Antropologia Visuale del sociologo Antonio Castaldo per IESUS, Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali.
Omelia di Don Salvatore Purcaro. Santa Messa -Brusciano NA 14 Luglio 2019
Comune di San Rufo: 27 agosto 2015 festa del Santo Patrono Vescovo e Martire
Nob. Cav. Attilio De Lisa. Regione Campania – Provincia di Salerno – Prefettura della Casa Pontificia – Conferenza Episcopale Italiana (CEI) – Diocesi di Roma – Diocesi di Napoli – Diocesi di Aversa – Diocesi di Caserta – Diocesi di Capua – Diocesi di Salerno-Campagna-Acerno – Diocesi di Benevento – Diocesi di Vallo della Lucania – Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno – Diocesi di Avellino –Diocesi di Nola – Diocesi di Ischia – Diocesi di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia – Diocesi di Amalfi-Cava dei Tirreni – A.S.L. Salerno P.O. di Sapri.
Festa patronale di San Rufo
Ogni anno oltre alle feste patronali del 13 giugno in Paese e della prima domenica di agosto alla frazione di Fontana Vaglio che si festeggia Sant’Antonio di Padova,del 14 giugno la Madonna del Rosario della Tempa dove la cappella è stata elevata anche a Santuario Diocesano con l’indulgenza plenaria di 7 anni rivolta alla confessione e a pregare per Papa Francesco (infatti nell’anno 2013 insieme al Parroco Don Michele della Monica,al Vescovo Mons. Antonio De Luca della Diocesi di Teggiano-Policastro nel Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni e al Nob. Cav. Attilio De Lisa del Comune di Sanza appartenente all’Ordine Equestre Pontificio di San Silvestro Papa facendo capo a Papa Francesco Vescovo della Diocesi di Roma e Pontefice della Chiesa Cattolica,ha visto anche la presenza del Card. Salvatore De Giorgi proveniente da Roma e dalla Santa Romana Chiesa come Arcivescovo Emerito di Palermo) e della prima domenica di ottobre la Madonna del Rosario in onore anche della Madonna di Pompei,il 27 agosto si festeggia San Rufo Santo Patrono Vescovo e Martire.
Una festa molto sentita dai Sanrufesi e di grande devozione come tutte le altre, constatato ogni anni da molti emigranti tornati alla Patria e da tutto il circondario ed anche dal Nob. Cav. Attilio De Lisa quale cattolico cristiano praticante vicino alla Santa Sede di Città del Vaticano e alla Chiesa Cattolica, in quanto nativo del Paese ed torna sempre a vivere questa tradizione e devozione religiosa locale e tutto da quando si è trasferito al Paese del Comune di Sanza dove attualmente vive e lì è in veste di comitato feste parrocchiali insieme al Parroco Don Giuseppe Spinelli oltre ad essere Segretario del Consiglio Direttivo del Santissimo Sacramento e Rosario e Confratello di Maria Santissima o Santa Maria della Neve o della Madonna del Cervato (presso il Santuario Diocesano sul Monte Cervati elevato all’epoca da Mons. Bruno Schettino Arcivescovo di Capua succeduto da Mons. Angelo Spinillo Vescovo di Aversa e vicepresidente della CEI e l’ultimo citato precedente all’attuale Mons. Antonio De Luca che il Nob. Cav. Attilio De Lisa,padre di Rocco e Vincenzo, ha partecipato sia alla sua consacrazione celebrata dal Card. Crescenzio Sepe a Napoli che al suo insediamento a Teggiano e sempre disponibile e di riferimento al Parroco e al Vescovo ) che con i suoi 1898 metri di altezza è il monte più alto della Regione Campania.
Infine il Cav. De Lisa ricorda che dal 25 settembre 2011 fa parte anche dell’Ordine dei Cavalieri Templari “Ugone dei Pagani” dopo vestizione al Duomo di Caserta Vecchia nella Cattedrale di San Michele Arcangelo e per il suo curriculum e fedina penale pulita,già da prima è stato accettato direttamente dal Gran Priore Nazionale Fr cav. Francesco Russo di Pagani (allora Vescovo di Caserta il Pregiatissimo e defunto Mons. Pietro Farina dove la Curia ha ricevuto anche le condoglianze scritte e succeduto dall’attuale Mons. Giovanni D’alise rivolgendogli la sua stima e vicinanza come verso tutta la Chiesa Cattolica,Santa Sede,Segreteria Stato Vaticano e tutti i Cavalieri Templari Cattolici vicini a Papa Francesco,a Benedetto XVI,alla CEI,alla Nunziatura Apostolica in Italia,alla Parola del Signore Gesù Cristo e della Madre Chiesa Cattolica,al Prossimo,alla Pace e all’Amore.
Il Santo del giorno San Folco
Liturgia del giorno: Ef 6,1-9; Sal 144; Lc 13,22-30
Nacque a Piacenza verso il 1164 da una famiglia probabilmente oriunda irlandese: si pensa che i suoi antenati fossero arrivati in Italia dopo l’invasione delle isole britanniche da parte dei danesi capeggiati dal loro re Knut. Nel 1186 Folco entrò nell’Ordine dei Canonici Regolari di S. Agostino, che reggevano la parrocchia di S. Eufemia, e da essi fu inviato a Parigi per compiervi gli studi teologici. Nel 1194 fu nominato prevosto di quella stessa parrocchia e il vescovo di Piacenza Grimerio si servì di lui per molti affari e tra l’altro lo incaricò di stendere il discorso di apertura del sinodo tenuto nel 1207. L’anno seguente fu nominato canonico della cattedrale e poco dopo arciprete, onorando nello stesso tempo l’incarico di lettore presso lo studio teologico piacentino, allora particolarmente fiorente. Alla morte di Grimerio, nel 1210, il santo fu eletto dal clero vescovo di Piacenza, ma la scelta non fu confermata da papa Innocenzo III; la sua reggenza di vescovo eletto durò sei anni e soltanto l’11 settembre 1216 ricevette la consacrazione episcopale da papa Onorio III. Nello stesso anno gli elettori di Pavia, diocesi rimasta senza guida per la morte del proprio pastore, lo richiesero al Papa che acconsentì. Nel nuovo campo di apostolato, il vescovo si impegnò con straordinaria energia istituendo mense per i poveri e scuole gratuite per i giovani, intraprendendo riforme di monasteri maschili e femminili e difendendo i diritti ecclesiastici nella lotta con il potere civile. Intervenne anche come paciere nelle contese tra le fazioni. Morto il 16 dicembre 1229, fu sepolto nella cattedrale vicino all’altare di S. Simone, da dove nel 1567 le sue reliquie furono traslate sotto l’altare maggiore insieme a quelle di altri santi, e nel 1614 portate nella cripta. Nel 1878 il vescovo di Pavia mons. Riboldi fece collocare le reliquie del santo in un’urna speciale sotto l’altare maggiore dove si trovano tuttora.
Il benvenuto dell'Angelo a Sant'Antonio - Calata Sant'Antonio 2016
Il tradizionale benvenuto dell'Angelo a Sant'Antonio durante la Calata