Chiesa della Santissima Annunziata Siena
Nella rubrica “Siena nella Storia” Nora Giordano ci racconta la meraviglia della Chiesa della Santissima Annunziata al Santa Maria della Scala #PalioLive.
3- Le campane della Parrocchia di Campeggio, maggio 2019.
Video 3. Le campane della Parrocchia di Campeggio, Alta Valle dell’Idice Monghidoro (BO) Italy. Doppio “Le 36 dell’Annunziata eseguite nei pezzi di scala. Campanari: Bruno Righini, Andrea Persiani, Mario Marchi, Romano Tedeschi. Riprese di Gilberto Tedeschi 25 maggio 2019.
RAVELLO - Magnifico balcone della Costiera Amalfitana - Full HD
© CLAUDIO MORTINI™◊
Famoso e panoramico centro turistico, scoperto e frequentato da numerose personalità di ogni arte, attratte dal suo richiamo intellettuale e dal fascino delle sue architetture e delle sue famose ville.
Nel cuore della costiera Amalfitana, Ravello ne incarna il suo ruolo naturale di magnifico
balcone, una terrazza naturale sospesa tra le valli del Dragone e della Regina, in posizione
rialzata su Amalfi, che tra limoni, cipressi e macchia mediterranea accoglie il turisti nelle sue
stradine, con la sua offerta di pace e tranquillità, unita all’occasione di fare shopping tra
splendidi negozi di artigianato e moda.
Ravello ha una storia antica, che va indietro nel tempo, oltre ai sui magnifici monumenti
medievali: fu probabilmente fondata nel VI sec in posizione protetta dalle invasioni dei barbari;
ma è intorno all’Anno Mille che Ravello conosce uno sviluppo considerevole, quando si
differenzia dalla vicina potenza marinara di Amalfi e comincia a brillare di luce propria, grazie
anche allo sviluppo dell’arte filatoria della lana
Tra le ville di Ravello le due più famose sono senza dubbio Villa Rufulo e Villa Cimbrone.
La prima si raggiunge da Piazza Vescovado, dove una torre d’ingresso dotata di arco ogivale
introduce ai magnifici giardini di Villa Rufolo, dal cui belevedere dove si gusta uno dei
panorami due più incantevoli e raffinati della costa amalfitana, con in basso la chiesa
dell’Annunziata.
Ravello. Chiesa della Annunziata, convegno internazionale m
Lucioesp
I Sabati dell'Annunziata alla Chiesa dei Catalani
Quest'anno da Sabato 7 Marzo alla Chiesa della SS. Annunziata dei Catalani di Messina si terranno i Sabati dell'Annunziata che si svolgeranno in preparazione alla festività liturgica dell'Annunciazione del Signore alla Vergine Maria, patrona dell'omonima Nobile Arciconfraternita. Queste particolari celebrazioni liturgiche, precedute dal canto del Santo Rosario e delle Litanie, si terranno a partire dalle ore 18.00 nei sabati del 7, 14 e 21 Marzo. Culmine dell'intero cammino spirituale sarà la Santa Messa che sarà celebrata sempre alla Chiesa dei Catalani Mercoledì 25 Marzo alle ore 18.00.
Il culto alla SS. Annunziata a Messina è antico quanto la stessa chiesa dei Catalani infatti lo storico tempio, retto dalla Nobile Arciconfraternita della SS. Annunziata dei Catalani, fin dalla fondazione è dedicato al mistero dell'Annunciazione del Signore alla Vergine Maria. La fondazione della chiesa risalirebbe al XII secolo, divenendo successivamente perfino Cappella Reale, per essere concessa a partire dal XV secolo alla nutrita comunità catalana presente a Messina che si costituì in confraternita. La stessa Arciconfraternita commissionò nei primi del 1500 al pittore Giovanni d'Anglia la grande tavola raffigurante per l'appunto la SS. Annunziata con ai piedi Santa Eulalia Patrona di Catalogna, oggi custodita al Museo Regionale di Messina. Quest'anno il Rettore Mons. Giuseppe La Speme, con il sostegno dell'Arciconfraternita retta dal Governatore Sergio Mario Todesco, ha deciso di solennizzare maggiormente l'annuale appuntamento della memoria liturgica della SS. Annunziata. Altresì in quest'ambito si terrà l'investitura di due nuovi confrati, importante segno di vitalità e crescita dello storico sodalizio religioso messinese. Servizio andato in onda il 7 Marzo 2015 sul tg della RTP.
Mini Documentario pre messa a Praiano del 12-06-2016
Siena 04: backstage - due danze antiche
Siena, Chiesa SS. Annunziata (Ospedale di S. Maria della Scala) - Organo Pifferi 1514-1518.
Concerto dell'11 giugno 2011 - organo Marco Rossi
Anonimo XVI sec.: danze
Siena 02: Frescobaldi - Toccata Elevatione
Siena, Chiesa SS. Annunziata (Ospedale di S. Maria della Scala) - Organo Pifferi 1514-1518.
Concerto dell'11 giugno 2011 - organo Marco Rossi
G. Frescobaldi: Toccata per l'Elevatione
SANTA MESSA RAI1 | Chiesa di San Francesco di Paola, Palermo | 12/01/2020
RAI1 ha trasmesso la Santa Messa della Domenica nella Festa del Battesimo del Signore, in diretta dalla Chiesa di San Francesco di Paola, in Palermo
Presieduta dal Rev. Pe. Saverio Cento o.m. , provicinciale dei Minimi
MADONNA DELLA SCALA Taranto-centro storico
Chiesa situata nel borgo antico di Taranto edificata nel 1181 da parte dell' Arcivescovo di Taranto BASILIO II PALESANO.
-~-~~-~~~-~~-~-
Please watch: DIAMOCI DEL NOI. CAPRIULO SINDACO PER LA CITTA' CHE VOGLIAMO
-~-~~-~~~-~~-~-
Siena 05: Gabrieli - La Spiritata
Siena, Chiesa SS. Annunziata (Ospedale di S. Maria della Scala) - Organo Pifferi 1514-1518.
Concerto dell'11 giugno 2011 - organo Marco Rossi
G. Gabrieli: Canzon La Spiritata
Follina, Dante in abbazia per i 750 anni del chiostro
Dopo il concerto di sabato sera, immaginarsi Dante a Follina viene quasi spontaneo. Il racconto non può che partire dal mirabile chiostro romanico, splendidamente conservato, che si trova lì da 750 anni a ricordarci che “Claustrum praesefert paradisum, il chiostro prefigura il Paradiso.
Barinedita.it. Bari, la chiesa rurale della Madonna delle Grazie
L'articolo lo leggi su: Alcune immagini della chiesa della settecentesca Madonna delle Grazie, una delle sette cappelle rurali di Bari. Si tratta di edificio religioso trascuratissimo e di fatto aperto solo perché privo di un portone. Nonostante ciò mantiene un certo fascino, posizionata com’è all’interno di una lama e impreziosa da un antico affresco raffigurante la Madonna di Costantinopoli. Siamo andati a visitare la struttura, accanto alla quale si trova anche una masseria ottocentesca disabitata costruita sopra un ipogeo (video di Gianni de Bartolo)
La Luce di Santa Lucia in tutte le case di Mercogliano
Parte dalla chiesa dell’Annunziata di Mercogliano la processione di Santa Lucia. Don Vitaliano consegna le candele da accendere in tutte le case per illuminare una vita sempre più buia e povera
Siena 01: Grancini - La Bariola
Siena, Chiesa SS. Annunziata (Ospedale di S. Maria della Scala) - Organo Pifferi 1514-1518.
Concerto dell'11 giugno 2011 - organo Marco Rossi
M.A. Grancini: Canzone La Bariola
2017-11-19 anello Scala-Monte Cerreto-Ravello-Scala
Anello sui monti Lattari (Campania) con partenza da Scala (SA) a 400 m s.l.m..
Dal piazzale della chiesa di Santa Caterina, imbocco del sentiero CAI 353, si prosegue passando per il Bosco Annunziata fino a prendere poi il CAI 301 in località S. Maria dei Monti (1040 m s.l.m.), quindi si attraversa Piano del Ceraso fino a incrociare il CAI 300 nei pressi di monte Rotondo. Subito dopo l'imbocco del 300, ci si sposta sulla destra per salire in libera lungo il fianco del monte Candelitto circa 100 m di dislivello), fino al 351 per poi reinserirsi sul 300 (in alternativa è possibile seguire il 351 da Santa Maria dei Monti fino al 300; oppure, dal 301, prendere il 300 e continuare su quello).
Sul 300 si attraversa Megano facendo attenzione a non perdersi nella moltitudine di sentieri presenti e si prosegue praticamente in piano, intorno ai 1000m, fino ai piedi del monte Cerreto.
Nel punto di incrocio tra il 300 ed il 315, il primo svolta quasi a gomito verso la vetta del Cerreto (1316 m s.l.m.).
Dopo una salita di 300 m di dislivello si arriva in cima dove sarà possibile bivaccare al coperto all'interno del Rifugio la Fenice (ex reggia Ocialan, va detto), oppure, se la giornata è chiara, all'esterno sarà possibile ammirare tutta a cresta che va dal monte Avvocata al Valico di Chiunzi.
A questo punto, si ridiscende per il 300 fino all'incrocio con il 315, quest'ultimo sentiero, senza difficoltà, ci porta fino a Ravello e da lì su asfalto o brevi scorciatoie si ritorna a Scala.
In conclusione una bella passeggiata su una delle vette più alte dei monti Lattari; le poche difficoltà sono dovute per lo più alla facilità con cui è possibile sbagliare sentiero nei pressi di S. Maria dei Monti e Megano.
In totale sono 20 km di percorso e di circa 1000 m di dislivello positivo.
La traccia è scaricabile a questo link:
gpx:
kml:
La carta dei sentieri dei monti Lattari è visionabile sul sito:
Per le musiche:
Per le riprese è stata utilizzata una action cam Y8, una compatta Nikon P300 ed una superzoom Sony HX90, più vari accessori.
Ulteriori percorsi e tracce sul mio canale.
Per altre info, a disposizione. Grazie, Matteo.
A Pietramelara Alla Chiesa di San Rocco Hanno Messo Una Scala Mobile Per Gl' Invalidi
In Pietramelara at the church of San Rocco they Put Mobil scale
Giugliano (NA) - Il pittore Nicola Cacciapioti
- Giugliano (NA) - Il pittore Nicola Cacciapioti. La città di Giugliano nasconde preziosi tesori, ma anche le tracce di artisti locali di grande valore. Per scoprirli basta muoversi all'interno del centro storico, lungo Corso Campano, e ritrovare le opere di pittori giuglianesi attivi nel Settecento come Aloisio Cacciapuoti e Nicola Cacciapuoti.
Con l'affidamento dell'incarico ad un laboratorio napoletano, la tela Sacra Famiglia del pittore giuglianese Nicola Cacciapuoti sarà la prima delle tre opere, realizzate nel Settecento e rimosse dalla Chiesa del Purgatorio di corso Campano, ad essere riportata all'antico splendore dopo essere rimasta chiusa tre anni nel palazzo ex Eca per evitare che venisse trafugata. Potrebbe trovare posto al Comune o in un'altra chiesa aperta al culto. Poi, sarà il turno delle altre due tele La Crocifissione, sempre del Cacciapuoti, realizzata nel 1730, e Santa Maria della Purità, pregiata tela di cui è autore Carlo Mercurio. Lo prevede l'ambizioso progetto della Pro Loco Città di Giugliano e sponsorizzato dall'amministrazione comunale che ha già destinato ventimila euro al recupero delle opere, del pittore giuglianese Nicola Cacciapuoti, autore anche della Crocifissione, realizzata nel 1730.
Nicola Cacciapuoti, artista, allievo e collaboratore di Francesco Solimena e di Domenico Antonio Vaccaro. Dello stesso autore, a Giugliano resiste all'incuria solo il bellissimo affresco sulla volta della sacrestia del Santuario dell'Annunziata. Altre quindici tele di Cacciapuoti, invece, sono conservate nella chiesa di Santa Sofia, in piazza Matteotti. Dagli anni Trenta agli anni Sessanta del Settecento fu attivo in molti importanti cantieri napoletani e non solo. Veniva richiesto per la sua arte in Basilicata come in Puglia, dove realizzava grandi cicli decorativi e imponenti tele d'altare nelle quali, certamente, trasfondeva i colori e le atmosfere della sua terra. Documenti storici testimoniano la sua partecipazione, assieme al Vaccaio, alla realizzazione di Palazzo Spinelli di Tarsia, a Napoli. Insieme collaborarono anche al rifacimento del Duomo di San Lorenzo a Scala, in costiera amalfitana. (24.03.11)
Associazione Ali
Le campane di Bologna - Basilica Santuario della B.V. di S.Luca
Bologna - Colle della Guardia - Basilica Santuario della Beata Vergine di S.Luca
5+1 campane in Re3 intonate in quarto maggiore e sesta maggiore:
Re3 = Clemente e Giuseppe Brighenti, 1893
Sol3 = Giuseppe Brighenti, 1835
La3 = Giuseppe Brighenti, 1835
Si3 = Giuseppe Brighenti, 1835
Re4 = Giuseppe Brighenti, 1835
Fa4 = 1465
La chiesa attuale viene realizzata dal Dotti tra 1723 e 1757 in sostituzione di una precedente chiesa quattrocentesca mentre le due tribune esterne sono concluse dal figlio Giovanni Giacomo nel 1774. In sintonia con la tradizione bolognese il volume esterno si presenta privo di decorazioni enfatiche e solenni e si caratterizza per la semplicità del profilo curvilineo su cui è impostata la cupola. Entro una planimetria ellittica gli spazi interni si dilatano a croce greca culminando nell'altare principale che precede la cappella della Vergine. Le decorazioni sono affidate a V. Bigari per gli affreschi, ad A. Borelli e G. Calegari per gli stucchi e ad A. Piò per le statue. Tra gli artisti che adornano la chiesa si segnalano inoltre Guido Reni (terzo altare a destra), Donato Creti (seconda cappella a destra), Giuseppe Mazza (cappella di S. Antonio da Padova), Guercino (sagrestia maggiore). Nel 1930 Ferruccio Gasparri realizza una funivia che con un solo pilone supera il dislivello di 220 metri tra via Saragozza e il santuario. Le polemiche che accompagnano il conseguente annullamento del percorso devozionale si concludono però con la sua definitiva sospensione. Sul lato meridionale del Santuario si trova insieme all'antico monastero domenicano il campanile, su cui è issato un possente Doppio di 5 campane di cui le 4 piccole furono fuse nel 1935 dal fonditore Giuseppe Brighenti di Bologna mentre la grossa fu aggiunta nel 1893 per formare l'intonazione di Sesta maggiore. Questa campana riccamente decorata è una delle rarissime opere dove compaiono i nomi di Clemente e del figlio Giuseppe assieme (ne troviamo un altra a Manzolino, la piccola in questo caso). Dopo la fusione di questa campana il nome di Clemente Brighenti non appare più sui bronzi poichè morirà pochi mesi dopo, quindi questa è a tutti gli effetti l'ultima opera di Clemente Brighenti. La grossa di nota Re3 leggermente crescente, pesa 13,87 q.li ed ha un diametro di 128,3 cm. La mezzana di nota Sol3 leggermente crescente, pesa 5,27 q.li ed ha un diametro di 94,4 cm. La mezzanella di nota La3 leggermente crescente, pesa 3,7 q.li ed ha un diametro di 84 cm. La piccola di nota Si3 leggermente crescente, pesa 2,66 q.li ed ha un diametro di 74,9 cm. La piccola del maggiore di nota Re4 leggermente crescente, pesa 1,7 q.li ed ha un diametro di 63,5 cm. E' presente inoltre, di fronte alla piccola del maggiore, un sonello fuso nel 1465.
Suonate:
-Doppio con le 4 grosse: 24 di S.Bartolomeo in scala e calata in Scarto
-Doppio e Tirabasse con le 4 grosse: 36 Dell'Annunziata in scala e 14 di Sirano in scala
-Doppio e Tirabasse con le 4 piccole: 24 di S.Bartolomeo in scala e 12 Lisce in scala (videofotografie)
17 Novembre 2018, suonate in occasione del 15° Raduno dei Giovani campanari
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
Andrea Tescari:
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
Ravello - Villa Rufolo, una meravigliosa terrazza sulla Costera Amalfitana
Ravello (Salerno) - Villa Rufolo è la punta di diamante dell’immenso patrimonio storico e architettonico di Ravello. Un complesso monumentale che porta il nome della famiglia che lo realizzò e che nel periodo di massimo splendore, intorno al XIII secolo.
Il giardino di Villa Rufolo, conosciuto anche con il nome di Giardino dell’Anima, si sviluppa su due livelli ai quali c’introduce un viale alberato d’ottocentesca memoria. Le antiche mura appena nascoste dai cipressi e dai tigli, conducono discretamente fino al chiostro moresco e, dopo una breve pausa, in cui le nobili architetture si presentano nude allo sguardo, una piccola scala c’introduce al primo livello del giardino.
L’atmosfera è avvolgente e ricorda una dimensione antica che riporta al giardino romantico e dove ancora riecheggiano gli emozionanti versi del Boccaccio.