Molise raccontato da Franco Valente: la chiesa collegiata SS. Annunziata di Venafro (parte 1 di 2)
Una serie di documentari per far conoscere la piccola regione del Molise, con l'accompagnamento del professor Franco Valente e di Nicola De Santis.
Il Molise Franco Valente racconta la chiesa dell'Annunziata di Venafro
Il Molise, questa bellissima e piccola regione raccontata in pillole dal professore e archeologo Franco Valente. Nelle sue piccole lezioni di storia, arte e cultura, vedremo descritti in breve, e con sagace minuzia le architetture, le vicende storiche, i monumenti, le chiese e i castelli più interessanti del Molise.
Il Molise Franco Valente racconta le formelle di alabastro dell’Annunziata di Venafro
Il Molise, questa bellissima e piccola regione raccontata in pillole dal professore e archeologo Franco Valente. Nelle sue piccole lezioni di storia, arte e cultura, vedremo descritti in breve, e con sagace minuzia le architetture, le vicende storiche, i monumenti, le chiese e i castelli più interessanti del Molise.
Il Molise Franco Valente racconta la Cattedrale di Venafro
Il Molise, questa bellissima e piccola regione raccontata in pillole dal professore e archeologo Franco Valente. Nelle sue piccole lezioni di storia, arte e cultura, vedremo descritti in breve, e con sagace minuzia le architetture, le vicende storiche, i monumenti, le chiese e i castelli più interessanti del Molise.
Castelfidardo (AN) Convento di S.Agostino chiesa dell'Annunziata (01) v.695
Distesa Festiva delle 18:30 per la messa delle 19
4 campane a slancio ( la grande probabilmente suona solo nelle solennità ).
I°?
II° RE 4
III° SOLb 4
IV° SOL 4
L'impianto è della O.E.S Brevetti Scarselli
Chissà quante volte sono passato sotto questa chiesa ma...non mi ci ero mai fermato,non vedendo un campanile...
E invece il campanile c'è...un piccolo campaniletto a vela con ben 4 campanelle.
E ieri sera dopo aver ripreso quelle della Collegiata di S.Stefano per curiosità mi ci son fermato.
E ho detto...sia quel che sia...magari ci scappa il video
E così è stato.
Premetto che è fatto tutto senza cavalletto quindi un video decisamente ballerino ma...campanaro67 non cestina nulla!
E infatti così comè è finito in rete.
Di sicuro se avrò tempo ne farò altri...con il cavalletto!
La chiesa ex convento è molto bella e la sua costruzione risale al 1491.
La chiesa dell'Annunziata
La chiesa dell'Annunziata a Venafro (IS)
r03 Mtb chiesa dell'annunziata
Caduta nel single trek...
Viaggio nel Molise con i prof. Franco Valente (Puntata 3 di 6) speciale Venafro e Campobasso
TUTTE LE PUNTATE
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Un documentario alla scoperta della Regione Molise in puntate. Vari servizi del professore e archeologo Franco Valente sulla storia e i monumenti del Molise:
SPECIALE SU VENAFRO
*VENAFRO ROMANA AL TEMPO DELL'IMPERATORE AUGUSTO
*CASTELLO PANDONE DI VENAFRO
*COMPLESSO DELLA SANTISSIMA ANNUNZIATA DI VENAFRO
*MUSEO ARCHEOLOGICO DEL CONVENTO DI SANTA CHIARA - VENAFRO
*CASTELLO DI MONFORTE - CAMPOBASSO
Il castello di Venafro prende il nome dalla famiglia Pandone, antica proprietaria di questo maniero medievale , trasformato nel sedicesimo secolo in palazzo nobiliare.
In un’ala del castello si possono visitare gli ambienti nobilitati dal conte Enrico Pandone tra il 1522 e il 1527 con originali e spettacolari affreschi rappresentanti i cavalli di sua proprietà, oppure il Salone nobile col ciclo di affreschi a tema bucolico sempre del sedicesimo secolo.
In un’altra ala è ospitato il Museo Nazionale del Molise, che conta su opere pittoriche tra età paleocristiana ed età moderna.
Il percorso museale ha inizio con le più antiche testimonianze pittoriche molisane, come i frammenti di affresco del VII secolo da Santa Maria delle Monache di Isernia, e prosegue con opere medievali quali l’affresco con i Santi Bartolomeo e Michele dalla chiesa di San Michele di Roccaravindola e la scultura trecentesca della Madonna con Bambino da Santa Maria della Strada di Matrice.
Il polittico con scene della Passione di Cristo, realizzato in alabastro nel XV secolo da una bottega inglese di Nottingham, è indicativo di una committenza esigente.
Opere prodotte a Napoli per il Molise o da artisti molisani formatisi a Napoli nel Sei e Settecento sono state poste ‘in dialogo’ nel percorso museale con dipinti provenienti da importanti musei statali come il Museo Nazionale di Capodimonte e Museo Nazionale di San Martino a Napoli, la Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Barberini a Roma, il Palazzo Reale a Caserta. Scaturisce poi un itinerario nella pittura centro-meridionale nel diciassettesimo secolo.
Raccoglie disegni e stampe appartenenti a famiglie di artisti provenienti dal centro molisano di Oratino e la collezione di Giacomo e Nicola Giuliani, di cui viene esposta una selezione illustrante disegni di soggetti sacri decorazioni per edifici civili e arredi.
Per la pittura tra Seicento e Settecento due artisti napoletani furono punto di riferimento per l’Italia e l’Europa. Uno è Luca Giordano, che, dopo l’iniziale influenza del naturalismo di Ribera, attraversò la penisola per studiare le opere di Pietro da Cortona, Tiziano, Veronese ed elaborò un proprio linguaggio pittorico vivace e rutilante, fluido fino quasi alla dissolvenza formale e luministica.
L’altro è Francesco Solimena, che sviluppò uno stile tra il naturalismo e il barocco di Giovanni Lanfranco e Mattia Preti, concreto e definito come nella Madonna con Bambino della Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Barberini di Roma, ove è quella saldezza formale ricorrente in pale d’altare e decorazioni scenografiche. Con i due citati protagonisti della scena pittorica si confrontarono inevitabilmente gli altri artisti, interpretandone le novità e diffondendole nei diversi territori.
Per il Settecento spiccano per qualità a Venafro la Madonna con Bambino e san Nicola da Tolentino, dalla Chiesa di Sant’Agostino in Venafro, opera di Nicola Maria Rossi, molto influenzato da Solimena, oppure i Misteri del Rosario di un Seguace di Francesco De Mura, dalla Chiesa di Sant’Agostino in Venafro.
A suggerire il gusto per la pittura di genere, che probabilmente caratterizzò le dimore della nobiltà napoletana in Molise, sono state esposte nature morte di Gaetano Cusati (Museo Nazionale di San Martino, Napoli), che contribuì a evolvere tali soggetti dal naturalismo al barocco, e Baldassarre De Caro (Palazzo Reale, Caserta), dai densi bagliori e ombre che riflettono l’influsso di Solimena. Completa l’allestimento permanente, la collezione donata dalla famiglia Musa, consistente nelle stampe fotografiche che sono il risultato del lavoro del fotografo Romeo Musa usate per i suoi lavori di xilografia.
Una tragica ricorrenza, Venafro onora le vittime del bombardamento alleato
Per non dimenticare... a Venafro stamane la cerimonia di commemorazione delle vittime del bombardamento del 15 marzo 1944. Si trattò di un fatale errore di una squadriglia aerea alleata che costò la vita a centinaia di civili
Molise: VENAFRO, la città e i monumenti (documentario completo) Parte 2 di 2
Documentario realizzato da me con le intervista di Nicola De Sanctis al professor Franco Valente, che ci porta in un viaggio alla scoperta dell'ultima città del Molise isernino, prima della Campania casertana. Tra le bellezze visitate: il complesso della Santissima Annunziata, il Castello Pandone, la Cattedrale e il museo archeologico.
Molise raccontato da Franco Valente: Venafro romana (parte 1 di 2)
Una serie di documentari per far conoscere la piccola regione del Molise, con l'accompagnamento del professor Franco Valente e di Nicola De Santis.
INNO SAN NICANDRO 18.6.2014
Inno di S. Nicandro nella chiesa di Cristo.
Francesco incontra fedeli diocesi Isernia Venafro
Venafro, conclusi i festeggiamenti per San Nicandro
Inno San Nicandro
Inno di San Nicandro cantato nella Cattedrale di Venafro.
Valente su castello Pandone
Franco Valente promuove la gestione del castello Pandone. L'architetto e storico venafrano soddisfatto per il lavoro di valorizzazione curato dal Polo Museale. Ma qualche aspetto - nota Valente - è migliorabile...
Venafro in festa per i santi Daria, Marciano e Nicandro
Molise: 10 motivi perché devi visitare assolutamente questa terra!
Il Molise esiste o no? Eccome esiste!! Con questo video di 10 minuti spero di far capire che la regione è magnifica, ma solo sottovalutata e mal sfruttata dalla politica.
Ho preso le foto e le immagini più belle, che riguardano i paesaggi naturali, i borghi, le città e i monumenti più belli e rappresentativi di tutta la regione!
I borghi più belli d'Italia, come Frosolone, Fornelli, Oratino, Agnone, Sepino, i castelli e le roccaforti: il castello Monforte di Campobasso, il castello Panfone di Venafro, il castello angioino di Civitacampomarano, il castello svevo di Termoli, il castello D'Alessandro di Pescolanciano, il castello Pignatelli a Monteroduni, le splendide abbazie medievali: la chiesa di Santa Maria di Canneto a Roccavivara, la chiesa di Santa Maria della Strada in Matrice, l'abbazia benedettina di San Vincenzo al Volturno, le cattedrali e le basiliche: la cattedrale di San Pietro a Isernia, il duomo di Bojano, la cattedrale dell'Assunta a Venafro, la cattedrale di Termoli in stile romanico pugliese, la cattedrale di Trivento, poi Agnone, patria della Fonderia pontificia di campane Marinelli, il santuario dell'Addolorata di Castelpetroso, i siti archeologici di Pietrabbondante col teatro sannitico, Altilia Saepinum presso Sepino...e il gustoso cibo molisano!
Il racconto della transumanza molisana sul New York Times soltanto nello scorso settembre, ad opera di Maria Russo, giornalista americana con origini molisane (di Frosolone), ha lasciato il segno. E così il popolare quotidiano statunitense ha pensato bene di inserire il Molise, a sopresa, tra le tre mete ideali italiane – in un totale di 52 destinazioni – per questo 2020. La regione con Isernia e Campobasso condivide il privilegio con la Sicilia e Urbino.
Per il resto, il quotidiano indica mete abbastanza scontate come Tokyo, dove quest’anno si svolgeranno le Olimpiadi, o le Bahamas, di recente colpite dall’uragano Dorian e in fondo sempre un ever green. E poi la Groenlandia, emblema dei cambiamenti climatici a causa dello scioglimento dei ghiacciai.
L’indicazione del Molise è accompagnata da una certa ironia, stavolta perlomeno benefica: “Non ne avete mai sentito parlare? Non sentitevi in imbarazzo – scrive il Times, precisando che è una meta ideale per chi è in cerca di un’Italia “al tempo stesso tradizionale e incontaminata“. Ancora una volta è la transumanza a fare la differenza, insieme al sito di Sepino.
Occorrerà capire che impatto avrà la notizia a livello internazionale e soprattutto per i ritorni turistici in Molise. Il problema è che la maggior parte dei media internazionali sta riportando i nomi delle località del proprio Paese. Anche in Italia sta avvenendo questo: ad esclusione del quotidiano La Repubblica e di pochi altri, a dare risalto alla notizia sono soprattutto giornali locali, chi esalta la Sicilia, chi Urbino e chi, appunto, il Molise. Però da un sasso potrebbe nascere una valanga.
2.019/4/6 Conferenza Stampa Final Four - Sala Consiliare Comune di Venafro
Campane della parrocchia di San Giorgio in Scapoli (Isernia)
suonata delle due mezze in occasione della festa della Zampogna