Acigliano, di Mercato San Severino, Processione della Madonna dell'Assunta
Ad Acigliano, frazione di Mercato San Severino, in occasione della Festa dell'Assunta si festeggia O'Ciuccio e' fuoco legato alla festa religiosa. Un evento che ha riscosso successo nazionale e internazionale grazie all'Associazione San Magno. Produzione Video Communication Program.TV Diritti Editoriali Riservati.
Natale 2018 Novena Chiesa Santa Famiglia
San Diego e San Domenico Canicattì
Intro del sito web delle parrocchie di San Diego e San Domenico di Canicattì (AG)
Link del sito:
EREMO DI SANT'ALBERTO DI BUTRIO a Ponte Nizza - Oltrepò Pavese - slideshow
L'eremo di Sant'Alberto di Butrio, sorge fra primi rilievi dell'Appennino ligure, nella valle Staffora dell'Oltrepò Pavese, in provincia di Pavia, in frazione Abbadia Sant'Alberto del comune di Ponte Nizza, a 687 metri s.l.m., isolato in una chiostra di monti, tra verdi pascoli, castagni, querce e abeti.
Gli affreschi di questo complesso riassumono le caratteristiche principali degli altri dipinti della zona dell'Oltrepò Pavese. Gli esempi più importanti e meglio conservati (o di più recente restauro) sono quelli all'interno della chiesa dedicata a Sant'Antonio, costruita in epoca più tarda rispetto alle altre chiese, con le pareti interamente affrescate. Nel suo interno troviamo ritratti di quattro santi, San Gerolamo, San Ruffino, San Innocenzo e San Giovanni il Battista; di quest'ultimo conosciamo il committente, un tale Martino, come testimoniano le scritte gotiche. Probabilmente Martino è appartenuto ai Tinellis committenti di alcuni lavori. Questi santi sono affrescati su dei pilastri, raffigurati a grandezza naturale, e rappresentati con la stessa espressione del volto. Tutti mantengono caratteristiche comuni, nella forma degli occhi, del viso, e della barba, inoltre tutti gli sfondi sono caratterizzati da un cromatismo molto forte, a discapito del realismo della rappresentazione. Sopra l'architrave di ogni arco troviamo i ritratti dei profeti maggiori e minori: abbiamo la certezza che queste figure rappresentano profeti dalla mancanza dell'aureola che contraddistingue i santi. Dal confronto emergono alcune caratteristiche del loro aspetto: la testa è inclinata alternativamente a sinistra e a destra, e i colori dei capelli biondo e bianco, si ripetono alternati. Possiamo dedurre il nome dei profeti grazie a delle strisce che tengono in mano sulle quali sono scritti in caratteri gotici i loro nomi, e addirittura si possono presumere i loro sentimenti provati in vita grazie agli accenni di espressioni del volto, e soprattutto della bocca. Sulla parete vi sono delle lunette nelle quali sono rappresentati degli affreschi agiografici che, nonostante la diversità cronolica di realizzazione, raffigurano o la stessa persona, o dei personaggi con volti molto simili. Per esempio gli affreschi relativi a Sant'Alberto, il primo nella Chiesa del Santo e il secondo in quella di Sant'Antonio, dipinti a distanza di tempo l'uno dall'altro, sono rappresentati nella stessa maniera, e così anche la forma del viso della Madonna in trono nella Chiesa di Sant'Antonio e l'Annunciazione nella Chiesa di Sant'Alberto. Vi sono sulla parete di destra un affresco raffigurante San Bovo a cavallo, un santo non molto conosciuto in Italia, a differenza dell'Oltrepò Pavese dove il suo passaggio ha segnato la storia locale: altro indizio che porta ad attribuire gli affreschi ad un Maestro o meglio ad una Scuola Artistica locale. In tutti i dipinti prevale il gusto gotico con accenni alla tradizione bizantina: alcuni affreschi presentano una dimensione gerarchica, come il dipinto della Maestà nella Chiesa di Sant'Antonio, dove il marchese committente dell'opera rimane in secondo piano a causa delle sue ridotte dimensioni. Gli affreschi hanno uno sfondo piatto simile ad una parete, ad eccezione di alcuni, come la vita di Santa Lucia, dove compare una sorta di esterno, ma la prevalenza del fondo giallo rimane. Questo richiama la tradizione bizantina dello sfondo oro che si ripeterà non solo in tutto l'Eremo, ma anche in altri dipinti della zona. Questi sfondi con l'accenno di un prato in primo piano, si discostano dai normali dipinti del Gotico Internazionale, e qui si risentono le nuove tendenze quattrocentesche. In ogni caso si tratta di un personaggio naif per l'epoca, ed anche le espressioni dei visi non corrispondono completamente ai classici canoni di raffigurazione, rafforzando ancora di più l'ipotesi di una Scuola Artistica locale, con proprie caratteristiche stilistiche. In tutti gli spazi vuoti delle arcate troviamo stelle, stranamente colorate di rosso su uno sfondo argenteo: probabilmente per richiamare i colori dello stemma di uno dei committenti. I quattro evangelisti sono raffigurati in una delle volte, e riprendono anch'essi alcune caratteristiche bizantine, come il prato verde ai piedi dei loro simboli, già presente in Sant'Appolinaire, e le ali dell'aquila, quasi a forma di spade, che si ripresentano in affreschi più tardi di altre zone d'Italia. Tutto lo sfondo riprende un motivo decorativo molto simile per i colori alle stelle delle volte. Infine nell'Abbazia sono rappresentati molti segni distintivi, relativi ai commissionari, come due stemmi, e addirittura un castello attribuito ad uno dei Malaspina.
385° Festino di Santa Rosalia - Palermo
Il Festino è il tradizionale nome con il quale viene chiamata la Festa Patronale di Palermo. Non cè crisi economica o impedimento di sorta che possano rinviare o addirittura annullare il Festino a Palermo: tutta la città si mobilita per una cinque giorni intensa, durante la quale si svolgono riti sacri e si rispolverano usanze di retaggio pagano.
Il culmine della Festa di Santa Rosalia è senza dubbio la sera del 14 Luglio, quando dopo spettacolari rappresentazioni tra la Cattedrale di Palermo e il cosiddetto piano del Palazzo Reale, un carro monumentale (ogni anno diverso) sfila lungo il Corso Vittorio Emanuele, lo storico Cassaro, per raggiungere, seguito da decine di migliaia di palermitani devoti, il Foro Umberto I.
Quando il Carro con le reliquie della Santuzza raggiunge il Foro Umberto I°, nella consuetudine cittadina meglio noto come Foro Italico, si compie lapoteosi del Festino e la massima goduria per il palermitano DOC: almeno 1 ora di giochi pirotecnici di innegabile magnificenza, eseguiti spesso a suon di musica.
LA STORIA DELLA MADONNA DELLE LACRIME DI SIRACUSA
SANTA MESSA RAI1 |Santuario del Santissimo Nome di Maria, Mondovì | 31/03/2019
RAI1 ha trasmesso la Santa Messa della 4ª Domenica di Quaresima, Domenica 'Laetare', in diretta dal Santuario del Santissimo Nome di Maria, della Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri, a Mondovì.
Presieduta dal Rev. Pe. Gino Romana , preposito della Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri di Mondovì.
Pirotecnica Iblea - Viagrande (CT) 15 Gennaio 2018 Uscita San Mauro
Solenni Festeggiamenti in Onore di San Mauro Abate, Patrono di Viagrande (Catania).
Trionfale Uscita dalla Chiesa Madre dell’Artistico Simulacro di San Mauro Abate.
Sparo di Fuochi Artificiali curati dalla Ditta:
“Pirotecnica Iblea” di Ragusa.
Piazza San Mauro di Viagrande (CT) , Lunedì 15 Gennaio 2018 – Ore 13:00.
Bagheria (Pa) Maria SS. Addolorata 2014
Brevi momenti della Processione del Simulacro di Maria SS. Addolorata 2014 - Bagheria, Palermo [ℰ.ℳ.®]
Al Monte di Pietà: i Cavalieri della Stella
La IV Edizione della Cavalcata Storica dei Cavalieri della Stella” si è svolta Mercoledì 6 Gennaio 2016, promosso dall’Associazione Storico Culturale “Compagnia d’Armi Rinascimentale della Stella” di Messina, con il patrocinio del C.E.R.S. - Consorzio Europeo Rievocazione Storica, per rinnovare l’antica tradizione che vedeva nel giorno dell’Epifania la festa dell’antico ed illustre Ordine Militare della Stella, prestigioso sodalizio fondato a Messina nel 1595 e sciolto nel 1678, dopo la ben nota rivolta antispagnola. La manifestazione, che non gode di nessun contributo pubblico ma solo di alcune sponsorizzazioni private, vuole essere un regalo ed omaggio alla cittadinanza messinese che, con la consapevolezza e la riscoperta della sua grande storia, può guardare al futuro con maggiore speranza ed entusiasmo. Il corteo storico del 6 Gennaio sarà arricchito da una serie di iniziative che si svolgeranno fino al 10 Gennaio presso il Monte di Pietà, gentilmente concesso dalla Città Metropolitana di Messina, presieduta dal Dott. Filippo Romano, in sinergia con l’Assessore alla Cultura del Comune di Messina Antonio Maria Perna. Il corteo si svolgerà Mercoledì 6 Gennaio 2016 con partenza alle ore 11.30 da Piazza Palazzo Reale (Dogana) con lo sfilamento di circa 50 figuranti in abiti ed armature rinascimentali che ripercorrerà l'antico tracciato che un tempo vedeva la cavalcata dei Cavalieri della Stella nelle festività più solenni della Città e, in modo particolare, nella Solennità dell'Epifania del Signore, festività molto legata all'ordine equestre messinese in quanto consideravano come protettori i Re Magi. Il corteo sarà aperto da chiarine e tamburi imperiali dell’Associazione Culturale Marduk di Rometta, seguiti da alabardieri ed archibugieri in abiti del Tercio Viejo de Sicilia, formazione militare presente in Sicilia tra XVI e XVII secolo, che faranno strada e scorteranno il corteo di nobili e dame messinesi e da una formazione d'onore di cavalli e cavalieri dell'Ordine della Stella. Quest’anno i cavalli verranno forniti, oltre che dalla Famiglia Molonia, dalla SIEC - Scuola Italiana di Equitazione Classica, grazie all’interessamento di Nicola Calabria e di Fabrizio Marisca. Verranno fatti sfilare anche due repliche di antichi cannoni, realizzati dallo scenografo Domenico Previte. Alle ore 12.00 ci sarà l’ingresso trionfale a Piazza Duomo, sosta e sparo dei cannoni. Conclusione al Monte di Pietà ed inaugurazione della mostra “Usi e Costumi del Rinascimento”. Il corteo storico percorrerà il seguente itinerario: Piazza Palazzo Reale, Via I Settembre, Piazza Duomo, Corso Cavour, Piazza Antonello, Corso Cavour, Via Pozzoleone, Via Garibaldi, Via Cavalieri della Stella, Via San Cristofaro, Via Romagnosi, Via della Munizione, Monte di Pietà. Nel pomeriggio sempre al Monte di Pietà si terrà alle ore 17,00 l’incontro dedicato ai più piccoli dal titolo “Tra fiaba e storia” a cura di Giovanni Lauritano, alle ore 18,00 la conferenza “La Stella dei Cavalieri” del Dott. Marco Grassi, Dottore di Ricerca in Storia dell’Europa Mediterranea, alle ore 19,00 concerto per arpe del Duo Gemelle Palazzolo Sabrina e Simona ed al termine “Danze Rinascimentali” a cura della Compagnia della Stella. Il programma delle iniziative collaterali prevede: Giovedì 7 Gennaio: Apertura della Mostra dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00. Ore 19,00 Concerto della Corale Polifonica “Giovanni Pierluigi da Palestrina”. Venerdì 8 Gennaio: Apertura della Mostra dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00. Ore 18.00 Conferenza “Il Corteo del Carlo V a Messina del 1989” del Prof. Vincenzo Pugliatti, già Presidente del Comitato “Pelorias”. Sabato 9 Gennaio: Apertura della Mostra dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00. Ore 18.00 Conferenza “La Messina dell’Ordine Equestre della Stella” di Alessandro Fumia, Associazione Amici del Museo di Messina. Ore 19.00 Concerto rinascimentale “fiati e timpani” a cura del Maestro Andrea Grioli. Domenica 10 Gennaio: Apertura Mostra dalle 10.00 alle 13.00. Servizio di Onda Tv andato in onda nel tg dell'8 Gennaio 2016.
La Madonna con bambino di Giovanni Schiavoni - Gobbo
La Madonnina di Ca' Foscari, come ormai viene chiamata da tutti, è un affresco di Madonna con Bambino di Giovanni Schiavoni situato nel cortile maggiore di Palazzo Giustinian dei Vescovi, incastonato in una nicchia al di sopra di una porta di legno. Si tratta di una pittura murale scoperta, o meglio riscoperta, durante i lavori di restauro di Ca' Foscari terminati nel 2005 e rimossa dal suo loco originale nel maggio 2010 per essere restaurata nei laboratori del Corso in Scienze Chimiche per la Conservazione e il Restauro.
Ora la Madonnina è ritornata nel suo luogo di origine con una cerimonia che si è tenuta nel cortile di Ca' Foscari.
Il restauro dell'affresco è stato l'occasione per una ricerca, che ha coinvolto molti studiosi, dedicata alla storia artistica e culturale del cortile.
settimana santa delia - incontro
L'Incontro tra le statue di Gesù risorto e della Madonna e la corsa in salita
statua ,madonna assunta al murillo cm 40
La statua della Madonna Assunta al Murillo cm 40 è disponibile al seguente link
Statua Madonna Assunta al Murillo cm. 40
altezza cm. 40
in resina
dipinta con colori acrilici
PER INTERNI ED ESTERNI
Questa statua, interamente creata e decorata a mano in Italia, è adatta sia per ambienti interni che per esterni. La sua composizione in resina infatti la rende resistente all'azione degli agenti atmosferici, non teme l'umidità ed il gelo. E' quindi particolarmente indicata per l'esposizione in grotte, nicchie, balconi, davanzali e arredo giardino. La sua resistenza alla rottura da caduta, maggiore rispetto ad altri materiali come ad esempio il gesso o la ceramica, la rende inoltre ideale anche per interni.