MARCHE - OFFIDA Uno dei Borghi più Belli d'Italia [full HD]
© CLAUDIO MORTINI °°
Centro del subappennino marchigiano (AP), il cui territorio è posto interamente tra le valli del fiume Tesino (a nord) e del fiume Tronto (a sud). Il centro abitato deve la sua pianta irregolare allo sperone roccioso sul quale sorge, ritagliato dai due rami sorgentizi del torrente Lama, affluente di sinistra del Tronto.
Le origini di Offida sono certamente antichissime, ma è tuttora controverso se siano da far risalire al periodo della dominazione Longobarda nel Piceno (VI sec. d.C.) o se, come vuole la tradizione, siano da ricollegare ai Pelasgi, un popolo originario dell'Asia Minore, venuto dal mare.
Questi raffiguravano il loro Dio con le sembianze di un serpente ed è probabile che il nome della città derivi proprio da questo (serpente = ophis).
Ai Pelasgi seguirono quasi sicuramente gli Etruschi e, tra il IX e il XI sec. a.C., i Piceni. Offida, che oggi rappresenta un vero e proprio gioiello
nel panorama dei piccoli centri storici dell'Italia centrale può considerarsi a ragione, uno dei luoghi più significativi dell'intera civiltà Picena.
Il centro storico è racchiuso all'interno delle Mura Castellane risalenti al secolo XII. Altro importante monumento della cittadina è rappresentato dal Palazzo Comunale, costruzione risalente al XI-XII, all'interno del quale si trova il Teatro Serpente Aureo.
Il principale monumento è rappresentato dalla chiesa di Santa Maria della Rocca, ricostruita nel 1330 su una chiesina del XI.
Nell'itinerario turistico non possono essere dimenticate: la Chiesa della Collegiata, la Chiesa dell'Addolorata dove è custodita la Bara del Cristo Morto, la Chiesa di S. Agostino, con l'annessa Cappella del Miracolo Eucaristico.
Storia del merletto a tombolo offidano
Fattori diversi contribuiscono a creare la storia, la civiltà, l'orientamento artistico di una città, tra essi sono da annoverare, in Offida, la lavorazione e il commercio del merletto a tombolo. I merletti offidani più antichi che si conoscono sono quelli risalenti al '400 che erano i camici di S. Giovanni da Capistrano e di S. Giacomo della Marca, conservati dai monaci di Monteprandone (A.P.) Il tombolo si inserì, facilmente, su una produzione locale di passamaneria, nel 1400 circa, ad opera di dame o nobildonne.
Agli inizi del 1600 la lavorazione e produzione locale del merletto erano rinomate per qualità e raffinatezza, tanto che il manufatto era ricercato ed esportato dai mercanti col nome di provenienza, come appare in un contratto di compravendita del 24/06/1612, ove sono indicati
25 merletti di Ofida, valutati 30 bolognini e 80 zagari di Ofida .
Nel 1728, con una petizione al papa Benedetto XIII, la comunità locale chiedeva protezione e provvedimenti contro i mercanti che commerciavano i merletti di Chioggia. Con l'incremento turistico della riviera adriatica, verificatosi dopo la fine degli eventi bellici '39 - '45, si determinò una notevole richiesta che portò a miglioramenti
tecnici e ad aumenti di introiti. Ancora oggi l'arte del merletto a tombolo si trasmette da madre in figlia e la tradizione continua perché essa è viva nell'animo delle offidane che sono fiere di sentirsi artiste.
A Ufid s' spènn puóch e s' magn' bè Con questo detto si cercava di ironizzare, da parte dei cittadini dei paesi limitrofi, sul fatto che, anticamente, gli offidani usavano consumare con una certa frequenza carne di pecora. Tale detto, però, possiamo dire che calza bene, per quanto riguarda la gastronomia offidana perchè realmente in Offida si spende poco e si mangia bene. Le specialità sono quelle della genuina cucina marchigiana che vanno dai maccheroncini con fegatini alle lasagne, dai fagioli con le cotiche agli arrosti misti, al baccalà con patate, allo stoccafisso con salsa piccante. Specialità locale è il CHICHIRIPIENO . Fra i dolci troviamo il FUNGHETTO .
Oltre alle specialità gastronomiche Offida è anche la culla di buoni vini con diversi D.O.C
Offida
Offida (ofˈfiːda, Offìda, Ufídë in dialetto offidano) è un comune italiano di 5.058 abitanti della provincia di Ascoli Piceno nelle Marche.
Offida, borgo antico racchiuso dalle mure castellane del XV sec, è inserito tra I borghi più belli d'Italia. Posto su uno sperone roccioso, tra le valli del Tesino e del Tronto, è noto per la laboriosa e paziente arte del delicato merletto al tombolo, tradizione antica, a cui è dedicato un museo. Il vasto piazzale panoramico all’ingresso del nucleo antico accoglie i resti della quattrocentesca Rocca, a cui piedi si trova il Monumento alle Merlettaie. La lavorazione del merletto a tombolo è tuttora molto diffusa: non è raro infatti, passeggiando nel centro storico, scorgere nella penombra degli atri delle case signore intente al lavoro con i piccoli fuselli di legno. Il museo del merletto a tombolo (che dispone di un apposito percorso per le persone non vedenti), si trova all’interno dell’ottocentesco palazzo De Castellotti – Pagnanelli che, dal 1998, ospita anche il museo archeologico “G. Allevi”, il Tradizioni Popolari e la Pinacoteca comunale e costituisce così un vero e proprio polo culturale. Il cuore del borgo è Piazza del Popolo, dall’insolita forma triangolare, sulla quale si affacciano edifici diversi per stile e materiale. Sul lato principale si ammira il Palazzo Comunale, con una elegante loggetta di tredici colonne in travertino e portico del XV sec. formato da colonne in laterizio con capitelli in travertino. Dal porticato del municipio si accede allo splendido Teatro del Serpente Aureo, costruito nell’800, ricco di stucchi e intagli dorati. Sulla stessa piazza si affaccia anche la settecentesca Chiesa della Collegiata, che presenta una facciata dallo stile composito e la Chiesa dell’Addolorata, dove è custodita la Bara del Cristo Morto. Posco distante sorge la Chiesa di S. Agostino, con l’annessa Cappella del Miracolo Eucaristico. L’edificio di culto più importante è posto al margine dell’abitato, su una rupe dalle pareti scoscese: si tratta della Chiesa di Santa Maria della Rocca, imponente architettura romanico-gotica in cotto, costruita nel 1330 su una preesistente chiesetta longobarda; al suo interno si ammirano i bellissimi affreschi del Maestro di Offida del XIV sec.L’ex-monastero di San Francesco, nel centro storico di Offida, ospita l’enoteca regionale che offre una panoramica completa della produzione enologica del piceno e delle Marche. Tra gli eventi più significativi che hanno luogo a Offida nel corso dell'anno ricordiamo: il Carnevale storico di Offida (gennaio, febbraio), Offida Opera Festival (settembre) e Di Vino in Vino (settembre). Le eccellenze enogastronomiche locali sono: il chichì ripieno (una focaccia con tonno, alici, capperi e peperoni), a cui è dedicata una sagra, i “funghetti” (dolcetti a base di anice) e i vini Terre di Offida DOC .
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Campane della Collegiata di S.M. Assunta in Offida (AP) v.546
Suonate per la messa domenicale della Trasfigurazione del Signore alle ore 11:00 e per l’Angelus feriale/festivo:
- [04:42] Distesa festiva delle 10:30 con le 3 campane minori (dura 2 minuti);
- [08:46] 31 tocchi sul campanone, eseguiti mentre le campane si stanno fermando;
- [09:40] Plenum solenne delle 10:47 circa (dura 3:15 minuti), suonato in esclusiva dal parroco che ringrazio infinitamente per la cortesia!!
- [16:45] 3-4-5-1 sul campanone a mezzogiorno (in sottofondo potete udire il campanone della torre civica in Mib3).
Concerto di 5 campane a slancio elettrificate dalla De Santis di Fermo (il programmatore è un GM-600 T che potete vedere qui ):
I: Re3
II: Fa#3 crescente
III: Sol3
IV: Si3
V: Sol4
Credo che i restauri della torre (e quindi dell’impianto) siano stati fatti in seguito al terremoto dell’Aquila, che ha fatto staccare alcuni pezzi di intonaco.
A fine video potete gustarvi un piccolo gioiello, un concertino di 6 campane in Do5 in accordo di “Ave Maria”, leggermente stonato ma che, su richiesta, può suonare la classica “E’ l’Ora che Pia”, azionando una sorta di “tamburo” in legno che si usa generalmente per il carillon, e gira all’infinito finché non viene staccata la corrente. Il sistema non funziona benissimo (qualche colpo viene inevitabilmente perso), ma devo dire che una roba del genere non me la sarei mai aspettata! Non posso che ringraziare il parroco per avermi accolto a braccia aperte ed avermi mostrato un qualcosa di straordinario, oltre ad avermi suonato il plenum in esclusiva per la realizzazione di questo video. Ed anche qui, sono stato leggermente sfortunato: considerando che nella zona, per la messa grande della domenica, suona quasi sempre il plenum, mi sono piazzato dal lato I-IV-V. E… Inaspettatamente, partono le 3 piccole. Peccato, avevo l’inquadratura perfetta pochi metri più indietro. Poco dopo, il campanone dà i tocchi… Santo cielo, Re3! Delle stesse dimensioni di Ripatrasone! Madonna di Loreto… Fai che il parroco acconsenta la mia richiesta… Inizialmente titubava, poi quando gli ho mostrato cosa stavo facendo, mi ha detto “corri che te le suono per 5 minuti!!” (in realtà il programmatore stacca a 3:15 minuti). Non potete immaginare come mi sentivo in quel momento… Bellissime campane, non c’è che dire, hanno molto l’aria d’Abruzzo, e considerando anche la vicinanza di Ripatransone, credo proprio che la grossa sia una Donati dell’Aquila, mentre le 3 piccole potrebbero essere Pasqualini. Nelle inquadrature iniziali mi sono soffermato sulla Torre Civica e sulle chiese dell’Addolorata (3 campanelle elettrificate di cui non sono riuscito a sapere se suonano) e della Madonna del Suffragio (2 campanelle a corda inceppate dalla Pasqualini e poste in un campaniletto triangolare, tipico stile delle chiesette ascolane e fermane).
N.B. Se volete vedere soltanto il plenum, cliccate qui
Norcia (PG) - Terremoto, rimozione pietre da chiesa S.Maria Argentea (21.04.17)
- Norcia (Perugia) - Terremoto, rimozione pietre da chiesa S.Maria Argentea per catalogazione (21.04.17)
Traslazione dell'Urna del Cristo Morto nella Cappella della Deposizione - Grammichele - Aprile 2019
Traslazione dell'Urna del Cristo Morto nella Cappella della Deposizione - Grammichele - Aprile 2019
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Pizzo. Pasqua: Sabato Santo (Processione del Cristo morto e dell'Addolorata)
retecalabria.it - pizzodicalabria.net - La Processione del Cristo Morto (I l'angeleji) e la processione di rientro dell'Addolorata, fino al 2008, a Pizzo, si svolgevano nella giornata di sabato. Dal 2009 questi particolari ed intensi momenti della Pasqua Pizzitana sono stati spostati nel pomeriggio di venerdì Santo, in aggiunta alla messa in Morte Domini con Le toccanti prediche di passione. Buona visione
Messina - La Baretta dell'Addolorata.
In origine non si avevano gli attuali gruppi statuari raffiguranti le scene della Passione, ma veniva portato a spalla per le strade un simulacro di bara con il Cristo morto, seguito da altre bare; da tale circostanza deriva il nome attualmente conferito alla manifestazione. Anticamente questa si svolgeva il giovedì notte ed era organizzata dalla Confraternita di Nostra Signora del S5. Rosario sotto il titolo della Pace, pia congregazione che aveva sede presso il convento di S. Domenico, esattamente nell'Oratorio dei SS. Cosma e Damiano.
Concerto di capodanno 2015 a cura del Concerto Bandistico “San Gabriele dell’Addolorata” Noha
Maria Vision Febbraio 2019 - 1ª parte
Puntata di Febbraio 2019, prima parte:
Maria Valtorta la sua vita, i suoi scritti. Un dono per l'umanità.
Trasmissione andata in onda il giorno venerdì 8 febbraio 2019
sulle frequenze di Maria Vision Italia.
Don Ernesto Zucchini presidente della Fondazione Maria Valtorta presenta la persona e l'Opera della mistica viareggina.
In questa prima parte gli artisti Ivano Conti e Andrea Carabelli
ci introducono e leggono il capitolo 637
del L'Evangelo come mi è stato rivelato di Maria Valtorta:
Addio alla Madre prima di ascendere al Padre. Tutto noi abbiamo per Maria.
(del Centro Editoriale Valtortiano)
musica: Ivano Conti
lettura: Andrea Carabelli
La Viola ovvero la Grossa di S.Maria in Cascia (PG)
La Viola Reb3 calante fusa nel 1958 da Pasqualini di Fermo (AP) nella chiesa di S.Maria in Cascia dove fu battezzata S.Rita.
Altre tre campane presenti (Mi3 calante, Re4 calante, Mi4): tutte e tre della seconda metà del settecento (solo sul Re4 c'è scritto anno giubilare 1750, mentre le altre due malgrado l'assenza di data sono di Serafino Donati (il Mi3), e Giovanni Battista Donati di Aquila (il Mi4) già fonditore del famoso campanone civico di GUBBIO.
Venerdì Santo a Terlizzi: ritirata di Cristo Morto
Il blog La Settimana Santa a Terlizzi ( sezione del blog Voci e colori del Sud ( presenta il video della ritirata di Cristo Morto nella chiesa della Madonna di Costantinopoli a Terlizzi. Al termine della processione dei Misteri del Venerdì Santo, la banda musicale accompagna il bel simulacro del Cristo Morto che, seguito dai numerosi fedeli, fa rientro nella propria chiesa.
Riprese effettuate il 6 aprile 2012 da Francesco De Nicolo
MACERATA. IL CARDINALE COMASTRI NELLA CATTEDRALE DI SAN GIULIANO
MACERATA. 23 Gennaio 2011. La Chiesa nelle Cattedrali , trova un continuo richiamo all'unità, queste le parole del Cardinale Angelo Comastri a Macerata, nella cattedrale San Giuliano. Per lui e l'intera comunità diocesana è stato un gradito ritorno nelle Marche. Servizio di Tiziana Tiberi.
Tolentino, Chiesa di san Francesco con affreschi del XIV secolo (manortiz)
La chiesa fu eretta in forme romanico-gotiche nella seconda metà del '200 e modificata più volte nei secoli successivi. Della struttura originaria rimangono l'abside decorata con archetti pensili in pietra e bacini maiolicati, e la cappella di destra, interamente dipinta.
Gli affreschi che ornano l'angusto vano non costituiscono un vero e proprio ciclo ma, insieme con quelli staccati sistemati nelle cappelle della chiesa, rappresentano l'espressione viva e intensa della fede e della religiosità popolare. Le pitture della cappella sono di qualità decisamente elevata e fanno sorgere il dubbio se si tratti di dirette testimonianze della scuola riminese o se esse debbano essere riferite ad artisti di scuola locale. Tra le immagini, spicca sulla parete di fondo dell'antica navata, la Crocifissione riferibile alla prima metà del secolo XIV. Tra gli affreschi staccati emerge, per la grazia e la delicatezza della composizione, La Madonna con il Bambino proveniente dalla Chiesa di San Giacomo, attribuibile al maestro del Dormitio di Terni, un notevole pittore attivo tra l'Umbria meridionale e le Marche nell'ultimo quarto del '300.
From
WWW.TERAMOWEB.IT - Processione del Cristo Morto - Teramo 18 Aprile 2014
TERAMO 18 APRILE 2014
Si e' svolta anche quest'anno la tradizionale processione del Cristo Morto organizzata e curata dall'Arciconfraternita della Santissima Annunziata di Teramo.Il rito solenne ha visto la partecipazione attiva di tantissimi cittadini ed e' stata presIeduta da sua Eccellenza Monsignor Michele Seccia,Vescovo di Atri-Teramo.Il servizio e le riprese sono di Maria Carannante.
Castrovillari: Madonna della Pietà, un'antica devozione
La chiesetta della Madonna della Pietà, nata nel Seicento nell'omonima zona, nell'immediata campagna castrovillarese, accoglie la statua della Vergine con Gesù morto in braccio che la seconda domenica di settembre, viene portata in processione.
medioevo e dintorni nelle Marche
scatti vari di paesaggi storici marchigiani
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Meraviglie d'Abruzzo - Tappa a Isola del Gran Sasso (Parte D)
Conducono Gloria Caioni ed Alfredo Giovannozzi
Processione del Cristo Morto 2014
La tipica processione del Venerdí Santo che si è svolta il 18 Aprile 2014 a Massa Lubrense.
La processione è stata organizzata dall' Arciconfraternita Morte e Orazione e dall' Antica Cattedrale di Massa Lubrense. excattedrale.it