Campane della Parrocchia dei SS. Antonio e Annibale Maria a ROMA, v.226
Video dedicato a GIACOMOCARILLON
Roma, Chiesa Parrocchiale dei Santi Antonio da Padova e Annibale Maria
Concerto di 8 campane in Reb3, a slancio, fuse dalla Fonderia De Poli di Vittorio Veneto nel 1961
I=Reb3
II=Mib3
III=Fa3
IV=Solb3
V=Lab3
VI=Sib3
VII=Do4
VIII=Reb4
Suonate eseguite nella Solennità della Santissima Madre di Dio, 1 gennaio 2020:
-Plenum Solenne delle 11:45
-Melodia alle 11:57 (non sono riuscito a riprenderla essendo partita all'improvviso) e Plenum Solenne che segue la melodia, azionato in E.M. da GIACOMOCARILLON per l'Angelus Solenne
E con questo video possiamo dire che lorenzocampanaro05 è arrivato al massimo della qualità raggiungibile, infatti per Natale i miei genitori mi hanno regalato (come anticipato nello scorso video) una bellissima videocamera Panasonic HC-V180 dotata anche di cavalletto, ma le sorprese non finiscono qui...infatti mi è stato regalato un altro oggetto che da sempre desideravo (e che mi sono scordato di citare in presentazione), ossia l'unico e inimitabile registratore digitale Zoom h2n (anche io stentavo a crederci quando me lo sono trovato sotto gli occhi la prima volta). Con queste nuove attrezzature l'audio e la grafica dei video verranno più che buoni e inoltre non potrò più riscontrare vari problemi di distorsione dalla cella che ho avuto in qualche mio precedente video. Per il resto penso non ci sia da aggiungere altro, le campane nel video sono semplicemente un vero e proprio capolavoro di De Poli. Detto questo ne approfitto per fare a tutti voi gli auguri di Buon Anno, anche se con un po' di ritardo ma siamo comunque ancora all'inizio di questo lungo e (si spera) sereno anno.
Dedico il video a GIACOMOCARILLON, cui ringrazio infinitamente per avermi gentilmente programmato il Plenum Solenne e anche l'amico Dario di Grosseto per avermi messo in contatto con Giacomo. Un altro ringraziamento va a Campanaro Italia e a Giordis 04 che mi hanno gentilmente indirizzato per un buon uso del microfono.
Buona Visione!
Campane della Parrocchia di S.Agostino in Castelfidardo (AN) v.645
- [15:01] 3-4-5-1 sulla IV per l’Angelus feriale/festivo;
- [15:39] Distesa delle 17:45 con le 3 campane minori (dura 1 minuto e mezzo) per la messa feriale delle 18:15, ripresa mercoledì 17 ottobre 2018 nel parcheggio di una casa privata;
- [18:21] 15 tocchi sulla IV alle 18:00 come ultimo richiamo;
- [18:52] Ipotetica distesa feriale delle 11:30 con le 2 campane mezzane (dura 3 minuti) per la messa domenicale delle ore 12:00, ripresa Domenica 30 Giugno 2019 da Via Isonzo. In realtà anche la campana minore oscilla, ma non riesce a suonare;
- [23:00] Distesa festiva delle 16:30 con le 3 campane minori (dura 3 minuti) per la messa domenicale vespertina delle 17:00, ripresa Domenica 30 Settembre 2018 dal chiostro;
- Plenum solenne:
[27:08] I° suonata (dura 3 minuti) alle 16:30 per la messa vespertina dell’Immacolata Concezione alle ore 17:00, Domenica 8 Dicembre 2019. È stata ripresa pressappoco dallo stesso angolo della distesa feriale;
[31:16] II° suonata alle 11:47 circa (dura 5 minuti) per la messa domenicale delle ore 12:00 nella festa della Madonna del Rosario, Domenica 7 Ottobre 2018. La distesa è stata fatta partire in elettrico-manuale dal parroco, che mi ha concesso di riprenderle da una delle finestre della canonica sopra al chiostro.
Concerto di 4 campane di diverse epoche e fusioni, di cui le 3 grandi a slancio e la piccola a battaglio cadente veloce:
I: Sib3, fusa da Lucio Broili di Udine nel Maggio del 1966 su donazione locale dei consorti Fioranelli. Su di essa sono raffigurati un pavone, un cervo, un santo non identificabile e l’Assunzione della B.V.M. Ha un diametro di 79 cm per un peso pari a 265 kg circa.
Iscrizioni: “CASTELFIDARDO MAGGIO 1966 | FIORANELLI GIULIO E CONSORTE DONANO”
Marchio del fonditore: “FUSE LUCIO BROILI UDINE”
II: Re4, fusa da anonimo nel Settembre del 1704. Su di essa sono raffigurati un santo non identificabile e la Madonna col Bambino, mentre nella parte superiore, a livello decorativo, sono rappresentati dei festoni a motivi vegetali. Ha un diametro di 63,5 cm e un peso di 145 kg circa.
Iscrizioni: “A FULGURE ET TEMPESTATE LIBERA NOS | DOMINE CHRISTUS NOBISCUM | STATE A ● D ● M ● D ● C ● C ● I ● I ● I ● I”
III: Solb4 leggermente crescente, fusa da anonimo nel 1581. Su di essa sono raffigurati animali e piante di vario genere. Ha un diametro di 47 cm e un peso di 60 kg circa.
Iscrizioni: “+ MENTEM ● SANTAM ● SPONTANEAM ● ONOREM | ● DEO ● ET ● PATRIE ● LIBERATIONEM ● M ● D ● LXXXI”
IV: Lab4 calante, rifusa dalla Pasqualini di Fermo nel 1948 col bronzo della precedente (incrinata), colato nel 1878 dai Baldini di Sassoferrato (AN) forse nello stesso periodo della III della vicina collegiata, e pesava circa 50 kg. Su di essa sono raffigurati la Madonna col Bambino, un Crocifisso, l’Agnello Mistico e lo stemma papale di Pio XII. Sulla parte superiore vi sono festoni a motivi di foglie d’olivo, mentre sotto al marchio della fonderia altri festoni a motivi vegetali. Ha un diametro di 41,2 cm e un peso di 40 kg circa.
Marchio della fonderia: “FONDERIA | PASQUALINI | FERMO”
Anno di fusione, riportato sulla bocca: “A.D. MCMXLVIII”
III e IV insieme
Per il censimento completo, vi rimando qui [
Il complesso campanario, originariamente manuale, è stato elettrificato intorno agli anni 80-90 dalla OES Brevetti Scarselli. A causa dello stato precario del campanile a vela, ordinariamente sollecitato dall’onda d’urto provocata dalle campane stesse (rischiava addirittura il crollo per via delle numerose crepe, scoperte in seguito al rimontaggio del battaglio della campana maggiore, nel frattempo staccatosi), nel 2012 fu oggetto di un robusto restauro e rinforzo. Nel corrente anno il comune, proprietario del bene, commissionò il rinnovamento dell’impianto campanario (fermato precauzionalmente diversi mesi, attorno al 2010) alla ditta signese per ridurre le spinte al minimo. La novità più evidente riguardò, infatti, la campana minore: originariamente a slancio, doveva andare piuttosto alta per battere regolarmente a causa del battaglio minuscolo, al punto da rischiare di andare a sbattere sul muro della finestra. Col contrappeso installato sopra, perciò, è stato possibile ridurre il raggio di oscillazione senza però alterarne la velocità: agli orecchi più allenati non risultano differenze rispetto al vecchio sistema.
Venne inoltre sostituito l’originale programmatore con un Seles nero, montato dalla De Santis-Corinaldi. Da allora l’impianto è stato quasi del tutto abbandonato (e potete vederne gli effetti durante il filmato).
Ringrazio la collaborazione del parroco Don Andrea, di Sauro Corinaldi e di Luca Paolini.