8^ MOSTRA DEI PRESEPI di Natale a Villa Visconti Borromeo Litta Lainate
Villa Litta torna a ospitare la grande rassegna di presepi artigianali. Dal 5 dicembre a 10 gennaio la storica dimora accoglierà una delle maggiori esposizioni di presepi di Lombardia, promossa grazie all’impegno dei volontari dell’Associazione Italiana Amici del Presepio sezione Milano Lainate (con la collaborazione degli Amici di Villa Litta e il patrocinio del Comune), che quest’anno avrà come tema ‘Il presepe: rappresentazione d’amore e di speranza’. Un messaggio che, alla luce delle tragedie di queste ultime settimane assume in valore ancor più profondo e attuale.
La Mostra edizione 2015 sarà una conferma con moltissime novità. A partire dall’allestimento delle sale secondo un percorso rinnovato che permetterà una più agevole fruizione da parte dei visitatori che nella passata edizioni sono stati più di 12 mila. In mostra circa un centinaio di lavori di artisti non solo lombardi impegnati durante tutto l’anno nella produzione di pezzi unici, rigorosamente lavorati a mano.
Un pezzo di Lainate sarà inoltre in trasferta a Milano. Il presepe che il Gruppo di presepisti aveva creato ed esposto alla Mostra 2014 in Villa (‘Il Presepe: Incontro di Popoli’) quest’anno è stato richiesto dal Card. Angelo Scola e sarà in bella mostra all’Arcivescovado di Milano. Una soddisfazione doppia dal momento che il presepe fu realizzato ad immagine dell’affresco che si trova nella navata sinistra della Chiesa Parrocchiale di San Vittore, benedetta proprio dal Card. Scola in occasione del centenario a maggio 2013.
La Mostra dei Presepi avrà poi un proprio ‘fuorisalone’. “Nell’anno di Expo Milano 2015 – spiega Viviana Croci - la nostra Associazione è stata inoltre invitata a collaborare con l’Unione Commercianti di Rho per esporre presepi nei negozi della loro Città, oltre che presso la Sede dell’Unione. La proposta è stata accolta con piacere, anche per il successo che pari iniziativa ha avuto l’anno scorso nei negozi di Lainate, e testimonia il buon nome e la visibilità del nostro Gruppo di Presepisti che, rappresentando la Sede Milano-Lainate della Associazione Nazionale, è il riferimento di arte presepiale per il territorio metropolitano della grande Milano. Al momento sono previsti una trentina di presepi in esposizione nei negozi di Rho”.
Preghiera a Maria che scioglie i nodi ❤️❤️
Vergine Maria, Madre che non hai mai abbandonato un figliolo che grida aiuto,
Madre le cui mani lavorano senza sosta per i tuoi figli tanto amati,
perchè sono spinte dall'amore divino e dall'infinita misericordia che esce dal tuo cuore,
volgi verso di me il tuo sguardo pieno di compassione,
guarda il cumulo di 'nodi' che soffocano la mia vita.
Tu conosci la mia disperazione e il mio dolore.
Sai quanto mi paralizzano questi nodi e li ripongo tutti nelle tue mani.
Nessuno, neanche il demonio, può sottrarmi dal tuo aiuto misericordioso.
Nelle tue mani non c'è un nodo che non sia sciolto.
Vergine madre, con la grazia e il tuo potere d'intercessione presso tuo Figlio Gesù,
mio Salvatore, ricevi oggi questo 'nodo' (nominarlo se possibile).
Per la gloria di Dio ti chiedo di scioglierlo e di scioglierlo per sempre.
Spero in te.
Sei l'unica consolatrice che il Padre mi ha dato.
Sei la fortezza delle mie deboli forze, la ricchezza delle mie miserie,
la liberazione da tutto ciò che m'impedisce di essere con Cristo.
Accogli la mia richiesta.
Preservami, guidami, proteggimi.
Sii il mio rifugio.
Maria, che sciogli i nodi, prega per me.
(2) Le campane mobili di Monghidoro, 2015.
Festa dell'Ascensione di Madonna dei Boschi (Monghidoro Bo. Italy), con le campane mobili della Parrocchia di Monghidoro.
Doppio eseguito dalla squadra giovani campanari di Monghidoro, Riccardo Lorenzini, Marco Rinaldi, Valentino e Damiano Lorenzini.
Concerto mobile di 5 campane in: La - Si - Do - Re - Mi - Fuse dall'Antica Fonderia De Poli di Revine Vittorio Veneto. Riprese di Gilberto Tedeschi,17 maggio 2015.
Piazza S.Alessandro
Tra via Torino e piazza Missori, una splendida piazza da ammirare
A Ossana, il borgo dei presepi: in mostra oltre 1400 opere
Ossana, Trento (askanews) - Più di mille e quattrocento presepi, dai più semplici a veri e propri pezzi d'arte e rarità, animano le strade del piccolo borgo di Ossana, nell'Alta Val di Sole. E' il rituale allestimento che la piccolissima cittadina offre ai turisti di tutto il mondo per il periodo natalizio.
I presepi, che quest'anno superano di quattro volte gli abitanti del borgo, sono diventati infatti attrazione internazionale, facendo di Ossana e della sua collezione un punto di riferimento per chiunque ha a cuore la tradizione presepiale: ben 25 mila i visitatori del piccolo borgo per la sola visita alle opere.
Maurizio Andreotti, dell'Azienda per il Turismo Val di Sole: Il borgo dei mille e quattrocento presepi è sicuramente una cosa singolare, una tradizione ventennale che ci porta ad essere conosciuti in tutta Italia e all'estero - dice Maurizio Andreotti, dell'Azienda per il Turismo della Val di Sole - Venire a sciare nelle nostre tre grandi Skiaree in val di Sole, a Pejo, a Pontedilegno-Tonale, o Dolomiti di Brenta è sicuramente importante; ma è altrettanto importante venire a vedere cosa abbiamo costruito in questi anni e capire la nostra proposta, il nostro territorio, la socialità, le persone, lo sforzo che facciamo per il turista.
Ogni anno il piccolo borgo accresce la sua collezione grazie all'impegno di volontari e collezionisti che consentono di mettere in mostra gioielli e curiosità davvero inaspettate, come racconta il sindaco di Ossana, Luciano Dell'Eva.
Quest'anno raggiungiamo i 1400 e più presepi - racconta Luciano Dell'eva, sindaco di Ossana - E tra questi ora anche alcuni provenienti dal Venezuela, e non è stata impresa semplice portarli qui. Abbiamo salvato questi presepi con un bell'impegno. E ora sono esposti circa 150 presepi venezuelani che raccontano la storia e le radici di quelle popolazioni.
La storia dei presepi venezuelani e una di quelle che danno il senso della pragmatica solidarietà montanara. Al comune di Ossana era infatti arrivata la richiesta di aiuto di una anziana signora venezuelana per salvare la sua collezione delle Natività messa in pericolo dai disordini che affliggono il suo paese. Da qui, l'immediata mobilitazione.
Non dimentichiamo che siamo una comunità cristiana - rilancia il sindaco -anche se non siamo in chiesa tutte le domeniche, ma sicuramente nella costruzione dei nostri presepi ci mettiamo l'amore e comunque è quello che ci permette di trasmettere l'amore e le emozioni alla gente che ci viene a visitare.
Per i turisti che arriveranno a Ossana, e fgino al 6 gennaio, il Comune ha previsto una sorta di percorso guidato: un filo rosso che unisce i diversi presepi dalla piazza centrale del Paese fino al Castello di San Michele; passando per due mercatini di Natale con i prodotti di artigianato locale e delle eccellenze gastronomiche trentine. Ivano Job, consigliere provinciale, Provincia autonoma di Trento.
E' un piacere visitare questi antichi borghi e consigliamo ai turisti e agli sciatori, e a tutti i visitatori della valle di venire a vedere questi luoghi - dice Ivano Job, consigliere provinciale, Provincia autonoma di Trento - perché sono località storiche, che ci ricordano le fatiche degli uomini di montagna. E ricchi di occasioni per passare momenti intensi dal punto di vista emotivo.
Santuario Madonna di Monte Berico Presepe Natale 2018
Monte Berico - Vicenza
Video realizzato la Notte di Natale
Un sentito GRAZIE a tutti coloro che anche quest'anno hanno contribuito e collaborato alla realizzazione del Presepe
al Santuario Madonna di Monteberico
Copia di Taormina Piazza Duomo
laura14
IONADI, 15 TELE RACCONTANO IL MISTERO DELLA PASSIONE DI CRISTO
Le opere hanno tutte come tema la crocifissione di Gesù. Resteranno esposte nella sala consiliare del Comune del centro del vibonese fino al prossimo 20 agosto.
Videochoc, rimossi i dirigenti del centro di accoglienza di Lampedusa
L'Unione Europea apre un'indagine e minaccia lo stop degli aiuti,anche Legacoop Sicilia ha promosso un'inchiesta conoscitiva per verificare quanto accaduto. Servizio di Silvia Resta
Ave Verum Corale Lirica Ambrosiana
W.A. Mozart - Ave Verum Corpus K618
Dal Concerto in favore dei Terremotati del Centro Italia
Milano 12/11/2016 - Chiesa di Santa Maria del Suffragio
CORALE LIRICA AMBROSIANA
Coro Voci Bianche S. Cuore Milano
Matarazzo, Kybalova, Cosimo, Battaglia
Orchestra E. Pozzoli
M. del Coro Roberto Ardigò
DIRETTORE VALTER BORIN
Le campane del Santuario di Rho (MI) - Distesa & Concerto
Rho (MI), Santuario della Beata Vergine Addolorata
Concerto di 10 campane in LA2
Fratelli Barigozzi 1887
Distesa e concerto solenne a 10 campane per la S. Messa di apertura del mese mariano
Sul luogo dove oggi sorge il santuario, nel 1522 venne eretta una piccola cappella dedicata alla Madonna della Neve, come ringraziamento per una grazia ricevuta da un aristocratico dell'epoca. Sul piccolo altare venne posto un quadro raffigurante una Pietà, protagonista di una celebre e miracolosa lacrimazione in data 24 aprile 1583. Dopo un'indagine sull'accaduto, l'arcivescovo Carlo Borromeo ordinò all'architetto Pellegrino Tibaldi la progettazione di un santuario allo scopo di commemorare il miracolo. La posa della prima pietra avvenne il 6 marzo 1584 e il nuovo luogo di culto avvolse la piccola cappella, accessibile dall'esterno della basilica. Nell'ottobre di quell'anno il cardinale tornò nuovamente a Rho, conferendo ai sacerdoti del collegio dei Padri Oblati la gestione del santuario. Al Borromeo succedette Gaspare Visconti, che con un decreto confermò la volontà dell'illustre predecessore. La parrocchia di Rho non accettava questa soluzione, ma a favore degli Oblati si schierò anche il papa Gregorio XIV. Nel 1586 il santuario venne aperto al culto dal cardinale Visconti, sebbene ancora in lavorazione, e l'affresco della Pietà fu posto sull'altare maggiore. Da quel momento in poi però, l'edificazione del luogo di culto richiese in tutto circa tre secoli. Nel 1694 vennero poste le fondamenta per il peristilio che avrebbe dovuto abbellire il santuario, secondo il progetto del Tibaldi. Il 4 aprile 1721 venne iniziato il collegio dei Padri Oblati, per la cui edificazione viene prescelto il terreno accanto al santuario. Nel corso del XVII secolo iniziò la decorazione delle cappelle laterali, grazie alle donazioni delle più ricche famiglie locali. Nel 1751 la cupola venne considerata troppo costosa dal rettore del collegio, che ne cambiò la progettazione riducendo gli ornamenti esterni e il lucernario. Il 4 aprile 1755 la chiesa fu consacrata in una solenne cerimonia dal cardinale Giuseppe Pozzobonelli, che la intitolò alla Regina dei Martiri. Lo stesso cardinale diede una grandissima spinta in modo da portare a compimento i lavori di edificazione del santuario, sia per quanto riguarda la cupola, sia per quanto riguarda la torre che ospita le campane, costruita nella seconda metà del XVIII secolo e alta 75 metri. Al termine dell'epoca di dominazione napoleonica, la facciata venne compiuta su progetto del neoclassico Leopold Pollack. La costruzione del santuario risultò compiuta nel 1888, quando venne montato l'ultimo insieme di campane. Il santuario fu inaugurato solennemente dal cardinale Andrea Carlo Ferrari nel settembre 1895; il collegio fu terminato nel 1911, mentre nel 1923 papa Pio XI promosse la chiesa a basilica romana minore. Il santuario presenta una pianta a croce latina, con quattro cappelle per lato, la cui lunghezza sfiora i 74 metri, annoverandolo tra le basiliche più imponenti della Lombardia. La basilica conserva numerosi dipinti di celebri pittori lombardi, tra i quali spiccano Camillo Procaccini nel celebre Riposo nella fuga in Egitto, il Morazzone e il Fiammenghino. Tra le numerose sculture lignee, spicca per la sua grandissima bellezza il Crocifisso fissato nell'arco sovrastante la zona del presbiterio, opera di Giuseppe Antignati (1765).
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Festa di San Giovanni Bosco 2004
L'esibizione del corso di danza durante la festa di San Giovanni Bosco, organizzata dal Patronato di Camino di Oderzo (Treviso) il 1° febbraio 2004.
Campane di Abbiategrasso (MI), Basilica di S. Maria Nuova
Abbiategrasso (MI)
Basilica di Santa Maria Nuova
Concerto di 6 campane in REb3 + 1 campana (SOL4)
Concerto solenne e distesa della campana dell'oratorio dell'Addolorata
La basilica di Santa Maria Nuova, venne realizzata tra il XIV e il XV secolo, seguendo i dettami dello stile gotico lombardo. La costruzione fu fortemente voluta dalla Confraternita di Santa Maria della Misericordia, che già a partire dal 1365 poteva già riunirsi all'interno dell'edificio. La nuova chiesa, approvata dall'arcivescovo, fu subito dedicata alla Beata Vergine Maria della Misericordia. Nel 1388, a seguito della nascita nel castello di Abbiategrasso di Gian Maria Visconti, primogenito di Gian Galeazzo e Caterina Visconti, la dedicazione della chiesa toccò a Maria Nascente. Le navate in cotto terminavano con il presbiterio e due cappelle laterali, dedicate ai santi Antonio e Caterina. La torre campanaria della chiesa principale di Abbiategrasso, venne edificata intorno alla fine del XIV secolo, seguendo i canoni dello stile gotico, grazie alla sua edificazione in mattoni a vista e il suo coronamento con una cuspide conica. Nel 1436 venne acquistata una casa antistante la chiesa, al fine di demolirla e ottenere così lo spazio per edificare un quadriportico, che delimitasse il cimitero della chiesa. Il quadriportico, completato nella seconda metà del Quattrocento, venne realizzato seguendo una forma irregolare per rispettare il tracciato delle vie limitrofe. Nel corso del secolo successivo, gli abbiatensi accolsero favorevolmente la proposta di abbellire la chiesa di Santa Maria Nuova, sotto la spinta di san Carlo Borromeo, il quale l'aveva elevata a dignità prepositurale nel 1570. Nel 1577, con l’apertura delle porte laterali in facciata e l’ampliamento della porta maggiore, era cominciato un progetto di adeguamento della chiesa, il cui pronao fu ultimato alla fine del 1601 e benedetto nel 1604 dal cardinale Federico Borromeo. Dalle varie visite pastorali, si riesce a intuire che nel corso del XVIII secolo erano presenti cinque campane sulla sommità della torre. Nel corso di alcune opere di ampliamento della chiesa, nel 1734 venne costruito un ossario ai piedi del campanile. Le cinque campane antiche vennero sostituite nel corso del 1769, grazie a un'importante opera fusoria dei fratelli Bonavilla. Qualche anno dopo (1794) il campanile venne munito di un orologio per scandire gli istanti di vita degli abbiatensi. Il campanile venne accuratamente restaurato nel corso del XIX secolo, qualche anno dopo il passaggio dei soldati di Napoleone, che bivaccarono all'interno del quadriportico danneggiando alcune opere architettoniche fatte risalire al Bramante. Nel 1818 la chiesa sostituì il vecchio altare maggiore con uno nuovo, realizzato in in stile neoclassico. Nel frattempo le cappelle laterali vennero abbellite con alcuni elementi provenienti del monastero soppresso dell’Annunciata e dalle decorazioni di Giovanni e Antonio Brighenti. Il rimaneggiamento che diede l’impronta definitiva alla basilica, risale al 1868, anno in cui la volta centrale venne parzialmente rifatta, inserendo il rivestimento delle colonne in finto marmo e intonacando alcune cappelle. Per il giubileo e i festeggiamenti dell'Anno Santo 1975 la basilica decise di rifondere le vecchie sei campane in altrettante nuove; la fusione venne affidata alla ditta Mazzola, che gettò il nuovo concerto mantenendo la medesima tonalità delle vecchie campane. All'interno del complesso basilicale di Santa Maria Nuova è presente un'altra piccola campana, che annuncia le funzioni all'interno dell'oratorio dedicato alla Madonna Addolorata. La torretta e la campana montata su di essa risalgono all'ampliamento della piccola chiesetta, avvenuto tra il 1740 e il 1747. All'interno della basilica, sono custodite opere di inestimabile valore, tra le quali spiccano lo Sposalizio della Vergine e il Transito di san Giuseppe, entrambe opera del Fiammenghino, e un quadro del Cerano raffigurante la Madonna che porge il cordone a san Francesco, tra santi, angeli e il pontefice.
Nota, fonderia e anno di fusione
SOL fonditore da verificare (oratorio dell'Addolorata)
SIb Roberto Mazzola, Valduggia 1975
LAb Roberto Mazzola, Valduggia 1975
SOLb Roberto Mazzola, Valduggia 1975
FA Roberto Mazzola, Valduggia 1975
MIb Roberto Mazzola, Valduggia 1975
REb Roberto Mazzola, Valduggia 1975
Un sentito ringraziamento al sacrestano Luigi per la disponibilità.
CONCORSO PRESEPI 2018
BENVENUTI A TUTTI IN QUESTO NUOVISSIMO VIDEO,
DAL 1 DICEMBRE INCOMINCERà UN CONCORSO,
IL PRESEPE PIU BELLO ,
ISTRUZIONI: IVIARMI A ME IN DIRECT LE FOTO DEI PRESEPi [uno solo per persona]. giustlick[ il mi mio ID]
POI , TUTTI I PRESEPI COMPARIRANNO IL 25,
I MIGLIORI 3 COMPARIRANNO IN U VIDEO.
BUONA FORTUNA A TUTTI!!!
Comune di Bevagna - Intervista al Sindaco Polticchia e al Vicesindaco Ronci
Intervista ad Analita Polticchia, Sindaco di Bevagna e a Mirco Ronci, Vicesindaco con deleghe a:
Urbanistica, Edlizia Pubblica e privata, Arredo urbano e gestione del patrimonio, Impianti ed energie rinnovabili, Ambiente, Rifiuti, Depurazione e risorse idriche, Assetto idrogeologico, Difesa del suolo, Cave e Protezione civile
Campane di Pogliano Milanese. ( MI ) - distesa completa a 5
Santuario della Madonna dell'aiuto.
Gia' Chiesa di SS.Pietro e Paolo
Secolo XVII°
Le campane di Milano,Santuario di Santa Maria Nascente in Lampugnano
Via Carlo Osma (Lampugnano - Stadio San Siro)
Concerto di 3 campane in Reb4
Fratelli Ottolina - Seregno 1931
(Mi4 e Re4 rifuse Giorgio Pruneri - Grosio 1951)
Distesa a 3 campane per la Santa Messa Vigiliare. Ore 17:15
Don Bruno Prete Canterino
Un altra performance del mitico Don Bruno!!!!