Comune di Sanza,riapre Chiesa Madre Parrocchia Santa Maria Assunta e San Francesco di Assisi
Nob. Cav. Attilio de lisa. Infatti la Chiesa Madre di Santa Maria Assunta sarà riconsegnata alla comunità,dopo il lavoro di restauro,domani venerdì 13 aprile 2018 alle ore 18.00. Tutto avverrà in Piazza Plebiscito con la presenza del vescovo di riferimento Mons. Antonio De Luca della Diocesi di Teggiano - Policastro e dove vedrà anche quella del Nob. Cav. Attilio De Lisa in veste sia di Referente del Parroco don Giuseppe Spinelli presso gli uffici diocesani con tanto di cartellino identificativo legale che appartenente all'Ordine Equestre Pontificio di San Silvestro Papa della Santa Sede (sottolineando che a livello locale anche Segretario della Confraternita del Santissimo Sacramento e Rosario di cui confratelli i figli Rocco e Vincenzo e confratello dell'Arciconfraternita Maria SS della Neve o Madonna del Cervato).
In onore di questo grande evento dopo la restaurazione (con il gioioso ringraziamento al Vescovo di riferimento Mons. Antonio De Luca), il Nob. Cav. Attilio De Lisa insieme ai figli Rocco e Vincenzo (con incisione in memoria della defunta consorte Sabina Citera devota alla Madonna del Cervato da parte del marito e figli) hanno donato il Calice (Passione e Sangue di Cristo con il vino benedetto) di cui don Giuseppe Spinelli (ad ogni Santa Messa) utilizzerà insieme all'ostensorio (Passione e Corpo di Cristo con l'Ostia consacrata),quindi onorando la centralità della Madre Chiesa Cattolica che ricorda la sofferenza e l'agonia di Gesù Cristo per la nostra salvezza che Lo hanno portato alla crocifissione (insieme all'incarnazione e alla successiva risurrezione, forma uno dei due misteri centrali del Cristianesimo).
La data è stata scelta per ricordare il secondo anniversario del pellegrinaggio a Roma e della incoronazione di Maria SS della Neve da parte di Papa Francesco nella Basilica di San Pietro di cui presente anche il Nob. Cav. Attilio De Lisa insieme a tutta la comunità sanzese.
Una lunga processione per le vie del paese alla presenza di autorità civili e religiose, condurrà alle 19.00 alla riapertura della porta della Chiesa Madre.
Alla presenza del Vescovo della Diocesi di Teggiano Policastro Mons. Antonio De Luca, il parroco don Giuseppe Spinelli celebrerà la Santa Messa con la deposizione delle reliquie nella nuova mensa e la sua consacrazione.
Viene così restituita alla comunità la Chiesa Madre dopo lunghi anni di lavori e chiusura.
“Siamo davvero felici che finalmente la Chiesa madre venga restituita alla comunità – ha commentato il sindaco Vittorio Esposito in una intervista a Radio ALFA – venerdì sarà una festa, un momento di grande commozione per tutti, poter varcare nuovamente la soglia della nostra Chiesa, riportata al suo antico splendore” ha concluso il Sindaco.
Infine dal Nob. Cav. Attilio De Lisa sia come buon cattolico cristiano praticante che Presidente Sezione Comune di Sanza Federazione Provincia di Salerno Associazione Combattenti e Reduci,la vicinanza di sempre alla Parola del Signore Gesù (Via,Vita e Verità) e della Madre Chiesa Cattolica oltre la stima alla Politica Italiana,alla Giustizia e alle Forze Armate.
Come vengono suonate le campane a Petralia Soprana
Quante volte avete sentito suonare le campane e probabilmente qualcuno di voi si è chiesto: come vengono suonate?. Bene! In questo video, Vittorio Federico, uno dei sacristi delle Chiese di Petralia Soprana , vi spiega come funziona. Un grazie al parroco, don Salvatore Mocciaro che ci ha dato questa possibilità.
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Alla prossima!
CHIESA DI SANTA MARIA L'AQUILA ITALY
Campane della Cattedrale di S.M. Assunta di FERMO (01) v.237
Plenum festivo per l'Angelus prefestivo, avviato manualmente al quadro comandi con una durata di 8 minuti.
Concerto di 5 campane a slancio elettrificate dalla De Santis di Fermo:
I: Lab2 crescente (Campanone), rifusa l'ultima volta da Giuseppe e Vittorio Camplani di Fermo nel 1611. Ha un diametro di 176 cm e uno spessore di 12 cm, e pesa 34 quintali, ed è tra le campane più grandi delle Marche. E' dedicata a Dio Ottimo Massimo, Santa Maria Assunta e San Savino. Fino al 1898 (quando si fece un ultimo grande restauro della torre) veniva trattata come campana civica (come si evince anche dalle raffigurazioni, in cui su un giro della calotta compare lo stemma del comune), infatti la sua funzione principale fino agli anni 50 era quella di suonare alle 8:00 per l'inizio della scuola. Anche da un punto di vista musicale, il campanone è totalmente fuori tono rispetto alle altre, e compone il classico concerto solenne marchigiano.
II: Mib3 (Viola), rifusa l'ultima volta da Serafino Donati dell'Aquila nel 1797. Ha un diametro di 142 cm e uno spessore di 11,5 cm, con un peso di 19 quintali. E' dedicata a Santa Maria Assunta, San Savino e San Giuseppe. Questa campana ha avuto una storia particolare quanto tragica: infatti nel 1754, alla vigilia dell'Assunta, durante una lunga scampanata, essa cadde dal campanile danneggiandosi irrimediabilmente. Fu rifusa quindi da Giovanni Battista Donati nel 1755. Di nuovo rottasi fu rifusa nel 1797. Fino al 1898 (anno dei restauri) veniva considerata la campana maggiore del duomo. Deve il suo nome ad un paragone fatto da fermani con il noto strumento ad arco, a causa del suo timbro dolce e ovattato. La sua funzione principale era di suonare alle feste di laurea dei nobili fermani e di studenti tedeschi.
III: Sol3 calante (Studio), rifusa l'ultima volta da Daciano Colbachini di Padova nel 1899. Ha un diametro di 105 cm e uno spessore di 7,8 cm, con un peso di 6,6 quintali. Deve il suo nome al fatto che appartiene alla Congregazione dello Studio di Fermo (l'università), infatti suonava per l'inizio e la fine delle lezioni universitarie. Questa campana fu rifusa nel 1797 assieme alla Viola, ma poiché col passare degli anni il suo suono era diventato inascoltabile, venne rifusa l'anno dopo i restauri della torre, nel 1899, da parte della fonderia padovana, che installò il castello in metallo e i ceppi in legno su cuscinetto.
IV: Sib3 (Sbirretta), rifusa l'ultima volta da Daciano Colbachini di Padova nel 1899, assieme allo Studio. Ha un diametro di 87 cm e uno spessore di 6,3 cm, con un peso di 3,8 quintali. Deve il suo nome al fatto che quando suonava, riuniva gli sbirri in un determinato posto fissato precedentemente. Questa campana conservava anche alcune funzioni tipiche del rinascimento, quando si hanno testimonianze di primi orologi meccanici. Infatti suonava anche per l'inizio e la fine delle attività diurne e l'inizio e la fine del coprifuoco notturno.
V: Re4 crescente (Piccola), fusa dalla Pasqualini di Fermo nel 1929-30. Ha un diametro di 60 cm e uno spessore di 4,4 cm, con un peso di 1,3 quintali. Questa campana è posizionata più in basso rispetto alle 4 maggiori (tutte in linea), in quanto fu proprio un'aggiunta che fece Pasqualini in questi anni; infatti non si hanno notizie riguardo alle rifusioni o alla sua originale funzione. La campana è firmata 1930, in quanto dedicata ai fedeli defunti di quell'anno, ma viene datata anche al 1929 poiché ricorda il 50° anniversario di sacerdozio di Papa Pio XI e i Patti Lateranensi avvenuti l'11 Febbraio di quell'anno. Inoltre Pasqualini sostituì i ceppi in legno con quelli di sua produzione, riconoscibili dal classico fiocco che contrappesa leggermente il ceppo stesso.
Prima volta che scrivo quasi un romanzo all'inizio della descrizione? Carissimi, questa è tutta una favoletta che mi sono imparato per le visite guidate alla torre, non c'è niente da dire! Ahahaha!
Ad ogni modo è stato un bellissimo VI Raduno del Centro Italia, e ora più che mai ho avuto tanto di quel da fare che sono riuscito solo a girare 5 video: tra suonate manuali e visite guidate della torre (166 gradini per un'altezza di 47 metri!)... Avrò perso 10 Kg! Ma sono soddisfatto lo stesso per come siano andate le cose.
Il video è composto dalle riprese panoramiche alla splendida facciata romanico-gotica, poi un primo piano sui concertini itineranti, e successivamente sull'immenso campanile del duomo. Dopodiché siamo saliti in cella campanaria per riprendere il plenum (!) di 8 minuti e passa.
Massimo Malfer ingresso parrocchia santa Lucia Pescantina 12 dicembre 2018 (parte 1)
Massimo Malfer (ex parroco santuario madonna della salute dossobuono verona) ingresso parrocchia santa Lucia Pescantina 12 dicembre 2018 (parte 1)
Campane della Parrocchia di San Giovanni Battista in Jesolo (VE) (03) v.459
Tocco delle 10:30 sulla III e plenum solenne discendente (dura 3 minuti) ripreso dalla cella campanaria, per la messa solenne dell’Assunta alle ore 11:00.
Concerto di 6 campane a slancio in scala diatonica di Do3 maggiore, fuse dalla De Poli di Vittorio Veneto nel 1961, originariamente elettrificate dalla Morellato negli '70 ed ora in manutenzione dalla Vanin di Trebaseleghe (PD):
I: Do3 crescente (batte i rintocchi delle ore), con un diametro di 145,3 cm e uno spessore di 10,2 cm. Pesa 18,66 quintali.
II: Re3 crescente, con un diametro di 128,9 cm e uno spessore di 8,9 cm. Pesa 12,96 quintali.
III: Mi3 crescente (batte un solo tocco alle mezze), con un diametro di 114,2 cm e uno spessore di 7,8 cm. Pesa 8,82 quintali.
IV: Fa3 crescente, con un diametro di 107,4 cm e uno spessore di 7,5 cm. Pesa 7,33 quintali.
V: Sol3 crescente, con un diametro di 95,4 cm e uno spessore di 6,6 cm. Pesa 5,22 quintali.
VI: La3 crescente, con un diametro di 85,8 cm e uno spessore di 5,9 cm. Pesa 3,54 quintali.
E FINALMENTE CE L’HO FATTA!!!! Non potete capire che emozione è stata vedere e sentire queste campane DALLA CELLA!! Però ci tengo anche a spiegare la storia del video, visto che sugli altri ho fiatato veramente poco. Tutto è iniziato con il presupposto di riprendere il plenum di Jesolo, che era il mio obbiettivo per l’Assunta 2016, dopo che gli altri Ferragosto mi erano andati decisamente male. Ammetto che mi sarebbe piaciuto vedere una suonata da su, ma per varie vicissitudini inizialmente non se ne poteva far nulla. Ci sono rimasto abbastanza male, pensando che cmq il plenum all’Assunta era assicurato. Ma dopo che mi morsicai il gomito per non aver ripreso la distesa in accordo di quarta maggiore, suonata appositamente per il compleanno di Don Gianni, e che potete sentire qui , in quanto non mi ero portato la videocamera poiché pensavo che Gianmarco suonasse solo a martelli, Andrea Tescari mi aveva fatto balenare una bella idea in testa: e se chiedessi direttamente io a Don Gianni di salire e vedere il plenum dalla cella? Sembrava un sogno, ma ci volevo provare, complice anche della grande disponibilità che ha sempre dimostrato nei confronti di Gianmarco. Alla fine, dopo averlo preso in disparte per un paio di minuti durante il buffet in suo onore (lo so, ho la faccia come il c… e lo ammetto, ma sapete allo stesso tempo che sono disposto a fare qualunque sacrificio al fine di realizzare i miei sogni), gli ho parlato di questa mia idea, e lui incredibilmente acconsente. Non potete immaginare la gioia che provai in quel momento, perché sapevo di poter realizzare un sogno. E così ho deciso di fare un video stile Verona, ovvero la ripresa della salita con la mia emozione che sgorgava da ogni poro. E il momento fatidico stava arrivando… Alle 10:30 tocco sulla III, poi… Dopo alcuni secondi… ECCO LA PICCOLA, POI PIAN PIANO LE ALTRE, E INFINE… IL CAMPANONE!!!!!! PLENUM SOLENE!!!! ODDIO NON CI POTEVO CREDERE!!!! Alla fine sono esploso di gioia, nessuno riusciva a calmarmi per quanto ero felice!!! 3 minuti di suonata… Che goduriaaa!! Forse un piccolo rammarico ce l’ho, il sacrestano le ha staccate prima, ma secondo me poteva lasciarle anche per un altro minuto, che è il tempo limite impostato sul programmatore, ma alla fine poco male. Vedete che questo video l’ho caricato a 50 fps, la massima qualità possibile, perché era un video speciale, e meritava un trattamento simile. In realtà la mia video ha sempre fatto filmati di questa qualità, ma li ho sempre caricati a 25 fps perché volevo dare la stessa uniformità e importanza, visto che la maggior parte sono stabilizzati con lo stabilizzatore di Youtube, e purtroppo i video a 50 fps venivano malissimo. Per cui anche i successivi torneranno ad essere normali, però prometto che i prossimi video speciali, se possibile, verranno caricati con questa qualità.
Ringrazio ancora una volta Don Gianni per l’enorme disponibilità e pazienza dimostratami, e la compagnia di Campanaro Veneto (Gianmarco), Andrea Tescari, Campanaro 27 (Gabriele) e Campanaro Italia (Luca), che è salito assieme a noi. Ringrazio in particolare Campanaro Veneto che mi ha ospitato in questi 10 giorni e per aver organizzato tutte queste salite. Ma i video dal Veneto non sono finiti… Nei prossimi giorni arriveranno quelli dal Cadore! Sono solo 4… Ma secondo me riusciti bene.
SANCTA MARIA CRUCIS - Scrigno di storia e di umanità
CHIESA SANTA MARIA DELLA CROCE O DI CASARANELLO
Santa Maria della Croce, oggi nella periferia della città, un tempo invece nel nucleo originario, il casale denominato Casaranello è una delle più antiche chiese, se non la più antica in Terra d’Otranto.
Autentico gioiello di architettura paleocristiana, la chiesetta è rimasta a lungo dimenticata nel corso dei secoli scorsi e solo l’interesse di alcuni studiosi, all’inizio del Novecento, ha riportato il tempio all’attenzione della cittadinanza e del mondo culturale e accademico. Arthur Haseloff, insigne studioso, affermò che la chiesetta di Casaranello era uno dei monumenti più antichi e importanti dell’epoca cristiana primitiva nel sud-est dell’Italia meridionale. Le bellezze della chiesa sono ritornate al loro antico splendore grazie ad una serie di restauri messi in atto, in varie fasi, nel corso del secolo scorso. La datazione della chiesa Santa Maria della Croce è controversa: se sinora, la grande maggioranza degli studiosi, l'hanno attribuita al V secolo d. C., ovvero subito dopo il concilio di Efeso del 431, i recenti studi e in particolare quelli della docente universitaria Falla Castelfranchi spostano la datazione al VI secolo e ciò in base soprattutto all'analisi stilistica dei mosaici, di sicura maestranza orientale, e a caratteristiche architettoniche.
“La maturità e la raffinatezza della costruzione, unitamente all'utilizzo del pennacchio quale elemento di passaggio alla cupola e ancora la presenza di un abside rettangolare....,consigliano di far scivolare la sua edificazione al pieno VI secolo” (Falla Castelfranchi - I mosaici della chiesa di Santa Maria della Croce a Casaranello rivisitati 2005). Come si presenta attualmente, la Chiesa di Santa Maria della Croce ha una modesta facciata ornata da un rosone di datazione tardomedievale leggiadramente scolpito sull'asse del sottostante portale rettangolare, sormontato da una lunetta arcuata. La costruzione è caratterizzata da un tipico campanile a vela, anch'esso frutto di una successiva modifica, che si innesta sull’ala meridionale del transetto. Sugli estremi del lato nord e sud della facciata sono presenti due statuine in pietra locale, molto corrose, raffiguranti S. Lucia e S. Caterina. La chiesa ha una superficie di trecento metri quadrati ed è orientata verso Est.
L’interno è diviso in tre navate che hanno volta a botte; la navata centrale comunica con ciascuna delle laterali mediante tre grandi arcate impostate su grossi pilastri e si conclude con un'abside rettangolare. Nello spazio intercorrente fra i pilastri terminali della navata mediana e l'abside si innalza su pennacchi angolari una piccola ma slanciata cupola adorna di una meravigliosa decorazione musiva. Sull’impianto originario permangono ancora dei dubbi.
Secondo F. Castelfranchi l'impianto a tre navate è quello originario (proprio per la citazione riportata prima) ma di diverso avviso era Prandi che ipotizzava una pianta a croce greca libera e Cecchelli che parlava di una chiesa a navata unica con transetto aggettante, mentre le navate laterali sarebbero state aggiunte in epoca altomedioevale.
In origine il pavimento era costituito da un mosaico, infatti se ne conserva un piccolo frammento rinvenuto durante i lavori di restauro degli anni ‘70 ed attualmente esposto nella navata nord della chiesa.
La campane del '34
12PORTE - 24 aprile 2014: È l'antica arte campanaria bolognese a darvi il saluto e l'augurio per la Pasqua, Pasqua che abbiamo celebrato, ma che si prolunga nella liturgia della Chiesa fino a Pentecoste.
Le straordinarie immagini che avete appena visto le abbiamo pescate nella grande rete: documentano il suono dei doppi bolognesi nel 1934.
Per dare un'idea, in quell'anno il Bologna calcio vinse la Coppa Europea, Gugliemo Marconi riceve la laurea ad honorem in fisica dalla nostra università e il Re Vittorio Emanuele III la linea della direttissima con il suo tunnel di 18 chilometri, che fu per molti decenni il tunnel più lungo d'Europa.
Torremaggiore - Chiesa di San Nicola -Presentazione storica a cura di Ciro Panzone
Presentazione storica di Ciro Panzone in occasione dell'inaugurazione del restauro del trono e della statua di San Nicola - Chiesa di San Nicola - Torremaggiore - Fg - video a cura di michele napoleone
25° Parrocchia _ Introduzione del Parroco
Messa nel 25° della nascita della Parrocchia Madonna della Fiducia in Tivoli
Cripta di Trivento - 360 gradi - Tour Virtuale 3D
Cripta di Trivento - 360 gradi - Tour Virtuale 3D
clicca sul seguente link:
Fai un tour virtuale nella Cripta di Trivento
Cammina verso il centro, scendi la scala e attraversa la Cripta come se fossi davvero lì.
La Cripta di Trivento si trova sotto la Cattedrale di Trivento, alla cripta si accede dalle navate laterali della Cattedrale di Trivento.
Dedicata a San Casto la tradizione la vuole edificata su un tempio dedicato a Diana (come attesta la presenza di una iscrizione romana con dedica a questa divinità).
È divisa in sette piccole navate longitudinali e tre trasversali, con archi a tutto sesto e con volte a crociera sorrette da colonne (di cui alcune monolitiche) e pilastri, la navata principale termina con tre absidi.
Molti dei materiali sono di reimpiego degli edifici del municipio romano di Trivento: si tratta di diversi capitelli, della suddetta iscrizione, di tratti di muratura in opera reticolata presenti sulla parete laterale ed infine di un'altra iscrizione a carattere funerario.
Sull'altare vi è una lunetta in pietra, del XIII secolo, con bassorilievo raffigurante la Trinità, fiancheggiata da due angeli e due delfini.
Tra le sculture lignee di particolare pregio vi è una Madonna in trono del XIII secolo.
Sono presenti inoltre degli affreschi, anch'essi del XIII secolo, raffiguranti: un Santo Diacono, Cristo Crocifisso tra la Vergine e S. Giovanni, e lateralmente un Santo, forse S. Benedetto
La chiesa è aperta tutti i giorni,
Mattina: dalle ore 07.30 alle ore 13.00,
Pomeriggio: dalle ore 16.00 alle ore 19.00.
Non è possibile entrare nella cripta, durante la celebrazione della messa.
1- Le Campane di Madonna Dei Fornelli, 2017.
Le campane di Madonna Dei Fornelli (Appennino Bolognese Italy) per la Festa dell’Ascensione 28 maggio 2017. Il campanile con i suoi 33 metri d’altezza fu costruito dal 1985 al 1994, su progetto dell'ingegnere Rodolfo Bettazzi. La cella campanaria contiene un ottimo concerto di 5 campane, con voce brillante, fuse nel 1986 dalla Premiata Antica Fonderia De Poli, fondata nel 1453 a Vittorio Veneto. Doppio, 18 Vecchie / 28 dell’Annunziata / 3 Fatte a Campanini, eseguito da: Bruno Righini Piccola, Claudio Musolesi Mezzanella, Emanuele Bignardi Mezzana, Piero Emiliani Grossa, dell’Unione Campanari Bolognesi. Riprese di Gilberto Tedeschi.
2- Le Campane di Madonna Dei Fornelli, 2017.
Le campane di Madonna Dei Fornelli (Appennino Bolognese Italy) per la Festa dell’Ascensione 28 maggio 2017. Il campanile con i suoi 33 metri d’altezza fu costruito dal 1985 al 1994, su progetto dell'ingegnere Rodolfo Bettazzi. La cella campanaria contiene un ottimo concerto di 5 nuove campane, con voce brillante, fuse nel 1986 dalla Premiata Antica Fonderia De Poli, fondata nel 1453 a Vittorio Veneto. Campanari: Bruno Righini, Claudio Musolesi, Emanuele Bignardi, Piero Emiliani, Silvano Rinaldi, dell’Unione Campanari Bolognesi. Riprese di Gilberto Tedeschi.
Campane della Pieve di S.M. Assunta in Candide di Comelico Superiore (BL) (05) v.579
Segni solenni per la messa di Natale delle ore 10:30:
- [08:00] Suonata delle 9:15: distesa singola discendente di ogni campana, dalla V alla I. Il timer di ciascuna è impostato per 1 minuto, mentre l'intervallo tra l'una e l'altra è di 10 secondi;
- [15:18] Distesa solenne discendente delle 9:45 con le 4 campane maggiori (dura 2 minuti);
- [19:21] Distesa solenne discendente delle 10:15 con le 4 campane maggiori (dura 2 minuti); a seguire, boto col campanone;
- [24:19] Distesa solenne discendente delle 11:10 circa con le 3 campane maggiori (dura 3 minuti e mezzo), eseguita durante l'Elevazione.
Concerto di 6 campane elettrificate dalla Morellato ma in manutenzione dalla Comin di Volpago del Montello (TV), di cui le 4 maggiori alla trevigiana sincronizzata e le 2 minori a slancio (le 3 grosse possiedono il ceppo in legno):
I: Re3 (batte le ore), rifusa dalla Colbachini di Padova
II: Mib3, rifusa dalla Colbachini di Padova
III: Solb3 calante (batte un tocco alla mezza assieme al campanone), fusa da Colbachini di Padova nel 1925
IV: Sol3 leggermente calante, fusa dalla De Poli di Vittorio Veneto nel 2005
V: Reb4 calante, fusa dalla Colbachini di Padova nel 1925
VI: Mib4, fusa dalla Colbachini di Padova nel 1925
Dopo aver girato il video della Vigilia a Dosoledo, si passa alla vicina e più espansa Candide, sede del comune di Comelico Superiore. Questo complesso è uno dei pochi che esegue la distesa solenne soltanto nelle solennità, ed uno dei pochissimi della zona a suonare per l'Elevazione (nelle vicinanze, un altro concerto che segue le orme di questo paese è Casamazzagno). Non so per quale motivo alle 9:15 ha suonato anche la V, in quanto il programma avrebbe previsto solo ed esclusivamente le 4 grosse... Forse è un errore di programmazione, anche perché gli altri segni sono stati pienamente rispettati. Non conosco neanche la ragione per cui il festivo dura 3 minuti mentre il solenne “appena” 2... Sarebbe stato addirittura più corretto allungarne la durata, poiché la sincronizzazione non è di quelle eccezionali, e se ci vuole un po’ più di tempo, come il caso del segno delle 10:15, si rischia di sentirle rintoccare in ordine cadenzato poco prima della fine del timer. Infatti, il suono delle 3 campane maggiori, durando 3 minuti e mezzo, è decisamente più orecchiabile, anche se ad onor del vero, mancando una campana, la sincronizzazione è più rapida. Nonostante la scala “frigia” del concerto (escludendo le 2 piccole), la partenza discendente del solenne a 4 campane, con l’annessa durata, ricorda moltissimo Santo Stefano di Cadore.
All'inizio della suonata delle 9:15 è ben udibile la vicina Danta, la cui suonata era preimpostata per la messa delle 9:30 (prima o poi le riprenderò), mentre alla fine di quella delle 10:15, è possibile sentire la più lontana San Nicolò di Comelico, che stava suonando per la messa delle 11:00.
Funerali Duronia - 28/07/2014
Servizi TG | Funerali Duronia | 28/07/2014
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SIGNORELLI: Cappella di San Brizio (Duomo di Orvieto)
Nella travagliata storia della Cappella di San Brizio sono transitati alcuni dei migliori artisti italiani del XV secolo. Nel 1447 era stato chiamato il Beato Angelico, i cui lavori però andarono un po' troppo a rilento.
Fu quindi affiancato da giovani artisti, tra i quali Benozzo Gozzoli, ma anche con questo i rapporti si interruppero nel giro di pochi mesi. Nel 1500 fu finalmente raggiunto un accordo con Luca Signorelli.
Costruita tra il 1406 e il 1444, la cappella si apre sul braccio destro del transetto delDuomo, laddove prima vi erano la sagrestia ed una cappellina semicilindrica appartenente alla famiglia dei Monaldeschi. Sorge in corrispondenza della cappella del SS. Corporale, precedentemente eretta nel 1350 per custodire la reliquia del miracolo di Bolsena. Due dei quattro spicchi delle volte e le decorazioni dei costoloni e delle fasce laterali sono stati eseguiti dal Beato Angelico, affiancato da Benozzo Gozzoli e Pietro di Nicola Baroni. Luca Signorelli completò l'opera, lavorando cinque anni, dal 1499 al 1504.
La Cappella di San Brizio, o Cappella Nova, fu realizzata in un'epoca di profondi mutamenti sia artistici che politici. Ad un periodo di mutamento politico, con il lento e simbolico passaggio del potere da Firenze al papato Romano, si stava per affiancare il rinnovamento estetico. È a cavallo di due epoche, quindi, che si colloca il lavoro di Luca Signorelli, che nacque a Cortona nel 1445. Fu allievo di Piero della Francesca e si affermò per la sua bravura, ma anche per l'uso della prospettiva e l'attenzione per l'anatomia tipica dell'artista rinascimentale. Proprio ad Orvieto ha compiuto l'opera che l'ha reso celebre. Si tratta del ciclo di affreschi dedicati al tema dell'Apocalisse e del Giudizio Universale: le Storie dell'Anticristo, il Finimondo, la Resurrezione della carne, i Dannati, gli Eletti, il Paradiso e L'Inferno.
Nel 1579 vi fu collocata all'interno della cappella una statua marmorea, della Pietà dello Scalza, oggi non più presente, mentre solo nel 1622 la cappella prese il nome di San Brizio, quando vi fu portata l'antica pala d'altare con l'effige della Madonna della Tavola o di S. Brizio, un'opera realizzata tra XIII e XIV secolo.
I lavori di abbellimento e arredo non erano ancora terminati. Nel Settecento venne creato l'altare della Gloria, opera tardo-barocca di Bernardino Cametti che prese il posto del tabernacolo dell'Assunta. Nello stesso periodo venne collocato nella cappella il sepolcro del Cardinal Nuzzi, anche questo successivamente rimosso, si provvide al riassetto della Cappella della Maddalena. Dalla metà del XIX secolo si sono succeduti numerosi interventi di restauro che sono culminati, in questi ultimi anni, nella creazione di un nuovo sistema di illuminazione diffusa dal basso.
Le Campane di Monghidoro per la Festa Grossa, 15 Agosto 2016.
Le campane di Monghidoro per la Festa di Santa Maria 15 agosto 2016. Doppio 36 dell'Annunziata con calata alla rovescio , campanari: Paolo Gamberini, Enrico Zironi, Marino Lorenzini, Lorenzo Lorenzini. Riprese di Gilberto Tedeschi. Il nuovo campanile di Monghidoro con i suoi 33 metri d’altezza, fu iniziato alle ore 14 di giovedì 9 giugno 1988, fu inaugurato il 7 aprile 1991, con le 5 nuove campane, intonate: Do – Re – Mi –La – Si, della Premiata Antica Fonderia, Ditta Francesco Ing. De Poli di Marchesin Ettore fondata nel 1453, Revine Vittorio Veneto.
Campana
che suona
si dolce, si buona
si umana,
mi dona
lontana
fragranza
d’infanzia.
La voce
sì pura
sì bianca
spalanca
serena
chiarezza di pace,
rimena
frescura
di salso
ristoro
di paci marine
tremar senza fine
di golfi, nei venti
frequenti
di palpiti d’oro
di sogni innocenti.
A . S . Novaro
Corpus Domini 3 giugno 2018,Solennità e Processione Comune di Sanza - Nob. Cav. Attilio De Lisa
Infatti Ieri 3 giugno 2018 e alle ore 18.00 presso la chiesa madre di Santa Maria Assunta è stata celebrata la Santa Messa presieduta da don Giuseppe Spinelli con l'Esposizione del Santissimo Sacramento di Gesù-Sangue e corpo di Cristo (anche con la presenza del Nob. Cav. Attilio De Lisa designato nel Libro d'Oro delle famiglie Nobili e Notabili Italiane appartenente sia all'Ordine Equestre Pontificio di San Silvestro Papa della Santa Sede con a capo il Gran Maestro Papa Francesco Vescovo della Diocesi di Roma e Pontefice della Chiesa Cattolica e a livello locale in veste di Segretario della Confraternita del Santissimo Sacramento e Rosario insieme ai figli e Rocco e Vincenzo confratelli oltre sia Referente del Parroco presso gli uffici diocesano di riferimento a Mons. Antonio De Luca della Diocesi di Teggiano-Policastro appartenente che confratello di Maria Santissima della Neve o Madonna del Cervato) insieme ai confratello e consorelle delle due Confraternita del Santissimo Sacramento e Rosario e Arciconfraternita di Maria SS della Neve oltre a una grande partecipazione di devoti compreso sia il Sindaco Vittorio Esposito,Giunta e Consiglio Comunale che Stazione dei Carabinieri con il Luogotenente Antonio Russo e Polizia Municipale con Con Vincenzo Manduca capo dei Vigili Urbani.
Al termine della Santa Messa è iniziata la Processione per le vie del Paese con l'Esposizione del Santissimo Sacramento di cui come sempre una tappa in onore fermata anche davanti al monumento dei caduti in guerra della prima guerra mondiale e con la gioia di devozione cristiana del Nob. Cav. Attilio De Lisa presente in veste anche di Presidente Sezione Comune di Sanza Federazione Provincia di Salerno Associazione Nazionale Combattenti e Reduci. A fine percorso il ritorno in chiesa madre con la benedione-esposizione del Santissimo Sacramento da parte del Parroco verso tutti i devoti presenti dove ha ricordato che la Processione del Corpus Domini è l'unica obbligatoria a livello di Chiesa Cattolica.
La Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo (Sollemnitas Ss.mi Corporis et Sanguinis Christi), o, nella forma straordinaria del rito romano, Festum Ss.mi Corporis Christi, comunemente nota con le espressioni latine Corpus Domini (Corpo del Signore), come in Italia, o Corpus Christi (Corpo di Cristo), come nei paesi di lingua inglese e spagnola, è una delle principali solennità dell'anno liturgico della Chiesa cattolica. Si celebra il giovedì successivo alla solennità della Santissima Trinità oppure, in alcuni Paesi tra cui l'Italia, la domenica successiva.
Rievoca, in una circostanza liturgica meno carica, la liturgia della Messa nella Cena del Signore (Messa in Cena Domini) del Giovedì santo. La solennità cristiana universale fu istituita ad Orvieto da papa Urbano IV, con la bolla Transiturus dell'11 agosto 1264.
La ricorrenza ha il grado liturgico di solennità ed è di precetto. Il suo giorno proprio è il giovedì della II settimana dopo la Pentecoste, il che corrisponde al giovedì dopo la solennità della Santissima Trinità. Nei Paesi, come l'Italia, in cui il giovedì non è giorno festivo nel calendario civile, la solennità si trasferisce alla seconda domenica dopo Pentecoste, in conformità con le Norme generali per l'ordinamento dell'anno liturgico e del calendario.
Processione
In occasione della solennità del Corpus Domini si porta in processione, racchiusa in un ostensorio sottostante un baldacchino, un'ostia consacrata ed esposta alla pubblica adorazione: viene adorato Gesù vivo e vero, presente nel Santissimo Sacramento.
Infine da buon cattolico cristiano praticante la vicinanza di sempre alla Parola del Signore Gesù (Via,Vita e Verità) e della Madre Chiesa Cattolica.
Rome Chiesa di San Giovanni Battista de La Salle statue
(3) Le campane mobili di Monghidoro, 2015.
Festa dell'Ascensione di Madonna dei Boschi (Monghidoro Bo. Italy), con le campane mobili della Parrocchia di Monghidoro.
Doppio 18 di San Paolo” con 5 campane, eseguito dai campanari: Romano Tedeschi, Marino Lorenzini, Lorenzo Lorenzini, Paolo Gamberini, Dante Lorenzini.
Concerto di 5 campane in: La - Si - Do - Re - Mi - Fuse dall'Antica Fonderia De Poli di Revine Vittorio Veneto. Riprese di Gilberto Tedeschi,17 maggio 2015.