Vasto da scoprire: la Chiesa di Maria Santissima della Congrega del Carmine
Nel 1638 si demolì la vecchia chiesa e se ne costruì una nuova intitolata a Maria santissima del Carmine, in cui, in un altare minore, si continuò a venerare san Nicola; anche la confraternita assunse la nuova denominazione. Vennero chiamati a Vasto da Diego I d'Avalos i clerici regolari della Madre di Dio, o padri Lucchesi che vi giunsero da Napoli a fondare un convento con annesso collegio. All'opera concorsero il marchese, l'università e la confraternita, che concesse la chiesa e una rendita annua di 50 ducati. Alcuni vastesi entrarono nell'ordine e Giuseppe Ricci e Luigi Barbotta ne divennero generali. Convento e collegio furono abbandonati poi nel 1807 in seguito alla soppressione degli ordini religiosi decretata da Giuseppe Bonaparte.
Tra il 1758 e il 1761 la chiesa venne ricostruita su disegno di Mario Gioffredo; i lavori interessarono anche il contiguo collegio. Nel 1762 l'interno dell'edificio fu decorato con stucchi ad opera di Michele Saccione di Napoli. La nuova chiesa neoclassica, con influenze vanvitelliane , presenta una pianta a croce greca con cinque cappelle.
Sull'altare maggiore si conserva il dipinto di Crescenzo La Gamba con Presentazione di Maria Bambina all'Eterno Padre e sugli altari laterali a destra San Benedetto nella grotta, di Nicola Tiberi, e a sinistra la Madonna del Carmine con san Nicola e sant'Andrea di Giulio de Litiis. Nelle cappelle minori, di destra e di sinistra, sono ospitati rispettivamente l'Estasi di santa Teresa d'Avila e il Crocifisso con santi, del napoletano Fedele Fischetti.
Accanto alla facciata si trova un campanile barocco di sezione trapezoidale. La facciata è tardobarocca, scandita da costoloni e contrafforti in travertino, con al centro un finestrone con arco classicheggiante. Il resto dell'esterno è stato lasciato nella maniera in cui era la vecchia chiesa precedente, in stile grezzo e semplice. Una piccola cupola sormonta il transetto.
La Chiesa Madonna delle Grotte di Mondolfo
Servizio trasmesso nel notiziario di Tv Centro Marche,
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Processione di Sant'Andrea - Amalfi 27 giugno 2019
Uscita della statua di bronzo del Santo dalla maestosa cattedrale
Senigallia - Operazione San Pasquale
- Senigallia - La Guardia di Finanza ha ritrovato la statua di San Pasquale.
La tenenza di Senigallia della Guardia di Finanza ha recuperato in un garage di Senigallia la statua di San Pasquale della chiesa del Cimitero di Mondolfo trafugata lo scorso febbraio. La statua è stata rinvenuta in un garage sul lungomare Marconi di Senigallia, vicino al Ristorante Uliassi. Per il recupero è stato fondamentale il contributo di don Domenico Pasquini, responsabile del patrimonio culturale della Diocesi di Senigallia. Don Domenico ha immediatamente identificato la statua, permettendo a PM Rosario Lionello di firmare il mandato di perquisizione.
Nei tre giorni precedenti i finanzieri hanno presidiato, di nascosto, il garage dove era custodita la statua. Tre uomini, tutti senigalliesi, sono stati denunciati. Si tratta di G.M. del '45, nato a Senigallia, geometra. R. M. del '45, nato a Roma, dipendente, M. G., nato nel '61, nato a Senigallia, imprenditore edile. Tutti con precedenti specifici. La statua, realizzata alla fine del '600, era collocata in una chiesetta della campagna intorno a Mondolfo. Dopo l'editto napoleonico che impediva la sepoltura in chiesa fu spostata nella chiesa del cimitero. La statua raffigura San Pasquale Baylon, un religioso francescano molto venerato in Spagna ed in Italia. Anche nella Dicoesi di Senigallia c'è una forte devozione verso il santo, la cui festa è il 17 Maggio - spiega il vescovo Giuseppe Orlandoni - oltre al valore economico e culturale la statua ha anche un valore religioso che non può essere quantificato. Per riuscire ad operare efficacemente per la tutela delle opere d'arte rubate è fondamentale la collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti, la Guardia di Finanza, la Diocesi e gli Enti pubblici - spiega Mariarosaria Valazzi della Soprintendenza di Urbino - la catalogazione delle opere d'arte è faticosissima, ma è fondamentale, (18.05.09)
1 - Festa dell'Ascensione a Madonna dei Boschi 2018, con le campane di Monghidoro.
Festa dell’Ascensione al Santuario di Madonna dei Boschi (Monghidoro Bologna Italy) 13 maggio 2018. Con le campane della parrocchia S. Maria Assunta di Monghidoro,
concerto formato da cinque campane con voce brillante, intonato: La – Si – Do – Re – Mi – Fuse dall’Antica Fonderia De Poli di Revine Vittorio Veneto. Doppio Tre fatte a campanini e mezze Squadra campanari di Monghidoro. Riprese di Gilberto Tedeschi.
Barbara (AN) Parr.S.Maria Assunta. (02) v.143
Distesa Festiva delle 16:30 a 3 campane:
III°DO4
IV°RE4
V°FA4
Come promesso sono tornato di nuovo a Barbara...Solito tempo plumbeo,ma questa volta la distesa festiva è andata.
Purtroppo anche in questo video il sottofondo di automobili e...gli immancabili cani.
Pazienza...Ormai mi sono quasi rassegnato.
Per impedire che i piccioni alloggino nella cella campanaria sono state messe delle reti di protezione,quindi la visuale è decisamente compromessa.
FESTA MADONNA DEL SOCCORSO GROTTAZZOLINA
Festeggiamenti in onore della Madonna del Perpetuo Soccorso di Grottazzolina e spettacolo pirotecnico finale.
Servizio di Monica Fredella per FM TV DI MARCA,CANALE 211
MINTURNO: Sante Messe sulla spiaggia del 23-07-2018
Coltivare anche d’estate il rapporto tra fede ed un salutare momento di riposo. Questo intento ha animato la parrocchia di San Biagio a Marina di Minturno ad organizzare un ciclo di appuntamenti che si concretizzano con la celebrazione di una Messa, ogni sabato e domenica sera, presso 10 stabilimenti balneari e quattro campeggi lungo il litorale più meridionale della provincia pontina e della stessa Regione Lazio.
Santuario Madonna della Corona
Il santuario della Madonna della Corona, è situato a Spiazzi, sul confine fra Caprino Veronese e Ferrara di Monte Baldo in provincia di Verona, in un incavo scavato nel monte Baldo. Nel XV secolo era un romitaggio; la prima chiesa venne inaugurata nel 1530, dopo la visita del vescovo Gian Matteo Giberti. Divenne santuario nel 1625, quando i cavalieri di Malta fecero riedificare la chiesa, che venne poi completata nel 1680. All'inizio il santuario era noto col nome di Santa Maria di Montebaldo. Nel 1898 si decise di ampliarla di circa due metri verso il piazzale antistante; fu così che nel 1899 fu rifatta la facciata in stile gotico e decorata con marmi di Sant'Ambrogio. Nel 1928 furono fatti alcuni ritocchi all'altare maggiore nella nicchia della Madonna. Nell'Anno Santo 1975 iniziarono dei lavori per la ristrutturazione della chiesa, fu scavato nella roccia per ampliarla: da 220 m2 si passò ai 600 m2, ora è lunga 30 m e larga 20 m e la sua cupola è alta 18 m. Le sei Campane alla veronese, in tonalità di Si maggiore, sono state fuse nel 1884. Il santuario fu consacrato il 4 giugno 1978, il completamento della ristrutturazione venne fatto in onore della visita del papa Giovanni Paolo II il 17 aprile 1988 (nel luglio del 1982 lo stesso papa aveva elevato il santuario alla dignità di basilica minore. Mentre una volta vi si accedeva solamente attraverso una salita di gradini dal paese di Brentino in Vallagarina, oggi è raggiungibile anche attraverso una strada asfaltata dopo il paese di Spiazzi, che termina in una galleria scavata nella roccia nel 1922, dove è esposto il dipinto della Madonna. Questa strada è percorribile solo a piedi, e lungo il tragitto ci sono le quattordici stazioni della Via Crucis in statue bronzee, e viene riprodotto il sepolcro dove venne messo Gesù dopo la sua morte. Il santuario è il punto terminale del cosiddetto Cammino dei due Santuari, che inizia nel santuario della Pieve di Chiampo, attraversa sette valli delle Prealpi Venete e arriva al Santuario della Madonna della Corona. All'interno del santuario vi è la Scala Santa, riproduzione della scala che si trova a Roma vicino alla basilica di San Giovanni in Laterano; è la scala dove Gesù salì e discese più volte nel giorno in cui fu flagellato, coronato di spine e condannato alla morte sulla croce, tingendola così con il suo sangue. La devozione alla Madonna della Corona è documentata in molte località della Diocesi di Verona e di Vicenza, e particolarmente nelle parrocchie dalla Lessinia. Nella parrocchiale di Sant'Anna d'Alfaedo un quadro descrive il trasporto della Madonna della Corona da Rodi alle rocce del monte Baldo. Da tutta la Lessinia partivano e partono pellegrinaggi romei di un giorno, dal vicentino di due giorni, con un tragitto particolare. Non si percorre l'alta Lessinia con le sue strade lunghe e tortuose, ma ci si innesta con una ripida mulattiera che porta alla conca dei Parpari e si innesta nella montagna veronese dietro i corni attraverso San Giorgio di Bosco Chiesanuova, Podesteria di Erbezzo e dal passo delle Fittanze si scende attraverso il passo della Liana a Fosse ultimo paese della Lessinia prospiciente il monte Baldo. È tradizione offrire un dolce tipico ai pellegrini vicentini al passo delle Fittanze. Vi si venera una statuetta della Madonna che regge in grembo il Cristo morto. La leggenda dice che l'immagine dell'Addolorata sia miracolosamente apparsa nel 1522, al tempo dell'occupazione turca di Rodi dove essa sarebbe stata in precedenza custodita. La piccola scultura in pietra dipinta è, in effetti, del primo Quattrocento, ma fu donata, certamente come ex voto da Ludovico di Castelbarco, nel 1432. Il materiale è della zona e la forma deriva dallo stile Vesperbild d'oltralpe.
Per poterla percorrere ci sono delle tradizioni da seguire: Dopo aver intinto la mano nell'acqua santa si fa il segno della croce. Si salgono i 28 gradini solamente in ginocchio e ad ogni gradino si prega il Signore. Con grande raccoglimento si medita e si prega sulla passione di Gesù Cristo: Il sudore di sangue nell'orto, La flagellazione, La coronazione di spine, Il viaggio al Calvario, La crocifissione e morte di nostro Signore Gesù Cristo.
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Magnifica Italia Lucera
La sua antica storia si snoda in tutte le sue vie e grazie ai suoi monumenti di svariate epoche può fregiarsi del titolo di città d'arte: l'Anfiteatro Romano, la Fortezza Svevo-Angioina, la Basilica cattedrale di Santa Maria Assunta del 1300, la chiesa di S. Francesco (oggi Santuario di San Francesco Antonio Fasani) coeva della Cattedrale, la barocca Chiesa del Carmine e i due musei, uno di Archeologia Urbana e l'altro Diocesano.
Personalità legate a LuceraBasso di Lucera, primo vescovo della città, santo martire.
Pardo, secondo vescovo della città, santo.
Giovanni Moro, servo saraceno di Federico II, capitano del castello di Lucera sotto Corrado IV
Agostino Kažotić (Traù, circa 1260 – Lucera, 1323), vescovo che rifondò la comunità cristiana di Lucera dopo il periodo saraceno. Fu beatificato nel 1702.
Francesco Antonio Fasani (Lucera, 6 agosto 1681 – Lucera, 29 novembre 1742), frate francescano minore conventuale, venerato come santo dalla Chiesa cattolica dal 1986.
Carlo Candida (Lucera, 7 ottobre 1762 – Roma, gennaio 1845), luogotenente generale del Sovrano Militare Ordine di Malta.
Luigi Blanch (Lucera, 29 marzo 1784 – Napoli, 7 agosto 1872), militare, politico e storico.
Raffaele Cassitto (Lucera, 15 settembre 1803 – Napoli, 3 dicembre 1873), senatore italiano.
Giuseppe Fiorelli (Napoli, 8 giugno 1823 – Napoli, 28 gennaio 1896) fu un eminente archeologo, direttore degli Scavi archeologici di Pompei, e numismatico italiano.
Ruggiero Bonghi (Napoli, 21 marzo 1826 – Torre del Greco, 22 ottobre 1895), politico. Ministro della Pubblica Istruzione dal 1874 al 1876, dal 1860 al 1895 fu deputato del collegio di Lucera, città della quale era originario. A lui sono intitolati la Biblioteca comunale, il Convitto nazionale e il Liceo classico.
Gaetano Pitta (Lucera, 1857 – Roma, 1950), scrittore e giornalista italiano.
Umberto Bozzini (Lucera, 1876 – 1921), avvocato, poeta e drammaturgo.
Raffaele Montagna (Lucera, 24 dicembre 1884 – 1955), magistrato italiano e consigliere di Stato.
Raffaele Gorjux (Lucera, 8 gennaio 1885 – Bari, 6 giugno 1943), giornalista italiano, fondatore dei quotidiani La Gazzetta di Puglia e La Gazzetta del Mezzogiorno.
Genoveffa De Troia (Lucera, 21 dicembre 1887 - Foggia, 2 dicembre 1949), venerabile per la chiesa cattolica.
Giuseppe Ar (Lucera, 1898 – Napoli, 1956), pittore.
Riccardo Del Giudice (Lucera, 1900 – Roma, 1985), filosofo italiano.
Mario Sansone (Lucera, 22 febbraio 1900 – Roma, 2 gennaio 1996), critico letterario e storico italiano.
Giuseppe Cavalli (Lucera, 29 novembre 1904 – Senigallia, 25 ottobre 1961), fotografo e fondatore del circolo la Bussola di Milano.
Raffaele Calabria (Lucera, 11 dicembre 1906 - Benevento, 24 maggio 1982), arcivescovo cattolico di Otranto e di Benevento.
Pasquale Soccio (San Marco in Lamis, 11 maggio 1907 – San Marco in Lamis, 4 febbraio 2001), scrittore italiano.
Francesco Zerrillo (Reino, 23 aprile 1931), vescovo cattolico emerito della Diocesi di Lucera-Troia.
Luigi Origene Soffrano, meglio conosciuto come Jimmy il Fenomeno (Lucera, 22 aprile 1932), attore e comico italiano caratterista della commedia all'italiana.
Gaetano Gifuni (Lucera, 25 giugno 1932), segretario generale del Senato dal 1975 al 1992 e della Presidenza della Repubblica fino al 2006.
Tommaso Maria Granieri Lucera, 30 ottobre 1932 - Torino, 6 aprile 2001 Pittore.
Michele Di Ruberto (Pietra Montecorvino, 28 agosto 1934, arcivescovo cattolico e Segretario della Congregazione per le Cause dei Santi.
Michele Gramazio, in arte Michelino (Lucera, 1937 – Como, 27 dicembre 2010), cantante e batterista italiano.
Lucio Stanca (Lucera, 20 ottobre 1941), già presidente di IBM Italia e ministro per l'Innovazione e le Tecnologie dal 2001 al 2006.
Raffaele Calabrò (Lucera, 19 febbraio 1947), medico cardiologo e senatore della Repubblica.
Barbara Matera (Lucera, 9 dicembre 1981), annunciatrice televisiva, attrice ed europarlamentare dal 2009.
Franco Scepi, artista e regista italiano.
Alberto Baiocco,(Vasto,06 Agosto 1983),Concorrente Grande Fratello 10
Alessandro Perrella presenta Piero Della Francesca
Ariano Irpino, 15 novembre 2014 | Il Rotary Club ha organizzato la proiezione del film, nella cattedrale di Ariano Irpino, “Piero della Francesca: La Madonna del Parto e la leggenda della vera Croce”, realizzazione filmica centrata sul capolavoro di Piero della Francesca con la presenza del regista Alessandro Perrella.
Interno di una chiesa a Valletta Malta
Di fuori lo stile delle chiese a Malta sembra tutto uguale e poco artistico. Ma all' interno sono davvero particolari. Madonna del Carmelo
La messa per Don Secondo Pierpaoli dalla Chiesa del Porto
La messa per Don Secondo Pierpaoli dalla Chiesa di S. Maria del Ponte al Porto per ricordare Don Secondo Pierpaoli.
Sannicandro. Ingresso di Don Antonio Serio nella Chiesa madre. Processione finale. 1/11/17
RUTIGLIANO (Ba) - SS. CROCIFISSO 2019 - FIRELIGHT (Bolognese)
Rutigliano (Ba) - 15 Settembre 2019
Festeggiamenti in onore del Santissimo Crocifisso
Grandiosa Batteria Bolognese
FIRELIGHT da Valenzano (Ba)
Riprese video Donatello Carbotti
FULMINI SUL MARE A CESANO DI SENIGALLIA (2 settembre 2017)
A CESANO SI VIVONO ANCHE QUESTE EMOZIONI
Merkén - Tour Italia 2017 - San Filippo del Mela (Sicilia)
Merkén Italia Tour 2017
Del 3 al 5 de Septiembre Merkén estará en San Filippo del Mela (Sicilia) compartiendo con ustedes su música Latinoamericana.
Haremos conciertos, charlas y talleres sobre nuestros cantos, nuestros instrumentos y nuestra Historia.
Gracias a la Universidad Popular Comprensorial.
Desde Chile... MERKÉN
Campane della Basilica di S. M. Assunta in Torcello di VENEZIA e salita al campanile
Plenum delle 11:14 per un matrimonio
Distesa della mezzana per l'Angelus feriale/festivo ripresa dalla cella campanaria.
Concerto di 3 campane con le 2 maggiori rifuse da Daciano Colbachini di Padova nel 1931 e la piccola da Canciani Veneti nel 1777 ed elettrificate a mezzoslancio da Comin di Volpago del Montello.
Venerdì 23/09/2016, decisi che il giorno dopo, ossia sabato 24/09/2016, sarei andato a Torcello e sarei salito sul campanile.
Alle 09:15 parto da Jesolo e vado a Punta Sabbioni (da dove si prende il vaporetto) e, alle 10:30, prendo il vaporetto per Torcello.
Alle 11:00 arrivo a Torcello e inizio la passeggiata lungo il canale.
Quando mi trovo circa a metà strada, sento che parte la 3^, dopo la 2^ ed infine la 1^!!
Non potevo crederci, era il PLENUM!!
Così riprendo il Plenum e, quando arrivo davanti alla Basilica, vedo che a Santa Fosca c'era un matrimonio e così tutto aveva un senso.
Dopo vado dentro in Basilica dove non ho fatto riprese per il divieto ben segnalato di video.
Dopo, alle 11:45 salgo sul campanile e, dopo aver guardato per bene tutti i panorami, aspetto le 12:00 per riprendere l'Angelus dalla cella.
Dopo la ripresa faccio anche un video alla discesa che, insieme a quello dei panorami, ripagano il video non fatto all'interno della chiesa.
Dopo sono stato a Burano, dove, anche se misero, sono riuscito a fare un altro video.
I: Mi3 calante. Fu fusa inizialmente nel 1747, coi fondi di Antonio Ferracini, e rifusa nel 1931.
Iscrizioni: “REFVSA ÆRE IVSTINIANO IN CPV SEDENTE DIMO ACRMO DNO VICENO MARIA D'EDO CVRANTIBVS RMO DNO MARCO PAVAN CANCO, ET FILIO DNO ANTO FERRACINI PROCVRATORIBVS A D 1747 REFUSA A D 1931”.
II: Fa3. La prima fusione risale all’inizio dell’anno 1000, probabilmente nell’anno in cui fu edificata la basilica; la prima rifusione risale al 1604 sotto il vescovo di Torcello, Antonio Grimani; la seconda rifusione avvenne nel 1909, e l’ultima nel 1931.
Iscrizioni:
Primo giro “OPUS IACOBI DI CALORLALUS (data basilica)”, A FULGURE TEMPESTATE LIBERA DOMINE”
Secondo giro “ANTONIO CRIMANVS EPISCOPVS TORCELLANVS ANNO DOMINI 1604”
Terzo giro “XPS REX VENIT IN PACE ET DEVS HOMO FACTVS EST”
Quarto giro “REFVSA A.D.1909 AD PRISTINAM FORMAM RESTITVTA A D 1931
Quinto giro “DACIANO COLBACHINI E FIGLI DI PADOVA FUSE NEL 1931”
III: Sol3 leggermente calante. Fu rifusa nel 1777 grazie ai fondi dei Fratelli Antonio e Marco Basadonna (non vi è scritto la data della prima fusione).
Iscrizioni:
Primo giro “RIFATTA L'ANNO DOMINI ... ESSENDO PROCCVRATORI”
Secondo giro “IL AM O D. GIO ANTONIO ED PARON MARCO BASADONNA FRATELLI”
Video 166
Chiesa Livorno Informa Comunità di San Simone
Jesi: Vallesina Tv visita il presepe della chiesa Regina della Pace
Vallesina Tv in visita al presepe Regina della Page.
Redazione Vallesina Tv