MANTOVA Chiesa della Madonna del Terremoto
La piccola chiesa della Madonna del Terremoto fu edificata nel 1754 a ricordo della protezione data dalla Madonna in occasione del terremoto del 1693. Essa sorge in piazza Canossa una delle più caratteristiche piazze di Mantova.
L'interno barocco è costituito da una piccola navata e da un presbiterio chiuso da una cancellata. Vi erano esposte due pale di Giuseppe Bazzani, l`Adorazione dei Pastori e la Pietà, attualmente conservati nel Museo Diocesano della città.
Di fronte alla chiesa si erge Palazzo Canossa, residenza nobiliare della famiglia Canossa di Mantova.
MANTOVA - CITTA' D'ARTE LOMBARDA - Màntua - Full HD
© CLAUDIO MORTINI™◊
Mantova capoluogo dell'omonima provincia in Lombardia.
Dal luglio 2008 la città d'arte lombarda con Sabbioneta, entrambe accomunate dall'eredità lasciata loro dai Gonzaga che ne hanno fatto tra i principali centri del Rinascimento italiano ed europeo, è stata inserita nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO
La città è stata colpita durante il terremoto del 2012, ma senza vittime.
PALAZZO DUCALE E CASTELLO DI SAN GIORGIO con la camera degli sposi, sono oggetto di altri due video specifici, che trovi nel mio canale.
Basilica di Sant'Andrea, progettata da Leon Battista Alberti, fu edificata a partire dal 1472 e conclusa 328 anni dopo con la costruzione della cupola su disegni di Filippo Juvarra. Nella cripta è custodita all'interno dei Sacri Vasi la reliquia del Preziosissimo Sangue di Cristo portato a Mantova dal centurione romano Longino. In una delle cappelle è conservato il monumento funebre di Andrea Mantegna, sovrastato dall'effigie in bronzo del pittore della corte dei Gonzaga.
Rotonda di San Lorenzo, è la chiesa più antica della città, costruita nell'XI secolo durante la dominazione dei Canossa. A pianta centrale rotonda, la Rotonda di San Lorenzo è posta ad un livello più basso di Piazza delle Erbe e conserva al suo interno un matroneo e tracce di affreschi di scuola bizantina risalenti ai secoli XI-XII. Nel corso dei secoli subì trasformazioni radicali; sconsacrata, divenne magazzino tanto che all'inizio del Novecento risultava inglobata in edifici successivi alla sua costruzione. Espropriati nel 1908, la rotonda di San Lorenzo fu restaurata e riaperta nel 1911 e infine riconsegnata alla sua destinazione religiosa originaria nel 1926.
Torre dell'Orologio
La Torre, a pianta rettangolare, fu eretta nel 1472 su progetto di Luca Fancelli e l'orologio a funzionamento meccanico progettato da Bartolomeo Manfredi vi fu collocato l'anno successivo. Nella nicchia sottostante, ricavata nel 1639, è stata collocata una statua della Madonna Immacolata.
Mostra di Joan Mirò a Mantova - Palazzo Te, Piazza delle Erbe, le chiese, i treni e i monumenti
Treni a fine video.
Piazza delle Erbe? Palazzo della Ragione, Orologio astrologico di Bartolomeo Manfredi, Casa del Mercante.
Tempio di San Sebastiano, chiese di San Francesco, San Barnaba e Madonna del Terremoto.
Fondazione D'Arco e Palazzi Canossa e Cavriani.
Treni e stazione Fs: Milano Lambrate, locomotiva vicino a Palazzo Te, treno per il Veneto, Cremona Fs e Torrazzo.
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La Madonna del terremoto di Paterno 17/12 2015
Chiese di Mantova, un aiuto per ricostruire
PIEVE DI CORIANO (Mantova) CHIESA MATILDICA Chiesa di Santa Maria Assunta / Epifania 2017
La chiesa di Pieve venne costruita nel 1082, per volere di Matilde di Canossa.
L'altissimo campanile fu eretto dal 1930 al 1934. La costruzione poggia su un basamento antico rinvenuto durante gli scavi. Per alcuni vi sorgeva la torre del castello di Matilde, per altri invece era il sito dell'antico Battistero della Pieve. Il 27 gennaio 2007 è stato inaugurato l'oratorio Giovanni Paolo II, che si trova in piazza Aldo Moro, nei pressi della chiesa. A seguito del terremoto del 20 e del 29 maggio 2012 nella chiesa, si sono gravemente danneggiate cinque volte, attualmente messe in sicurezza. Il giorno 8 dicembre 2012, in occasione dell'Immacolata Concezione, dopo il restauro delle volte danneggiate dal sisma di maggio, la chiesa è stata riaperta.
Per quanto riguarda la data di erezione della Pieve, da alcuni marmi posti in facciata, si può leggere: A Dio Ottimo e Massimo e alla Beata Vergine Maria in cielo Assunta. Eretta nell'anno 1082 dalla Contessa Matilde. Certamente dati storici attendibili non se ne sono ancora trovati, tranne una annotazione del parroco Vincenzo boni nel registro dei battesimi alla data 29 Aprile 1683 che riporta all'anno 1092 la fondazione della chiesa. Tuttavia per le somiglianze artistiche con le chiese di S. Lorenzo di Pegognaga e di S. Fiorenti di Nuvolato, edificate negli anni 1080-1085, si ritiene che anche la nostra chiesa sia di quel periodo.
La chiesa ha una armonica pianta basilicale, con tre navate e tre absidi semicircolari scandite da semicolonne. I muri della navata mediana hanno arcate a tutto sesto poggianti su otto colonne in cotto con capitelli scantonati, pilastri cruciformi scandiscono la zona presbiteriale dalla navata plebana. Il tetto è sostenuto da travature a vista e l'interno riceve luce da monofore strette e strombate. La chiesa pervenne nelle sue forme originali fino al 1538 quando il parroco Sicheo degli Uberti trasformò le linee romaniche in architetture rinascimentali. Dal 1911 si pose mano al restauro dell'interno. Fu demolita la volta a botte che aveva relegato nella soffitta le monofore e le capriate. Dopo l'atterramento delle scialbature, si constatò che tutto l'interno era affrescato. Purtroppo fu riportato tutto a pietra vista, rovinando testimonianze di arte e di fede popolare pervenute a noi nel corso dei secoli. Nella navata di sinistra furono abbattute le cappelle e chiusa una grande finestra. Pure nell'abside centrale furono chiusi i due finestroni, abbattuto il campanile eretto sull'abside di destra e otturate le finestre al centro delle absidi minori. All'esterno tuttavia le tre absidi riportano ancora la decorazione in cotto originale.
Le Chiese nel terremoto
12PORTE -- 26 luglio 2012: Come sapete, dopo il terremoto del 20 e del 29 maggio, il Vicario generale aveva emanato un provvedimento di chiusura obbligatoria degli edifici sacri dei Vicariati di Cento, Persiceto, Galliera e Budrio. Anche in altre zone della diocesi, alcune Chiese, come la Cattedrale e San Luca, erano state chiuse per precauzione e per le necessarie verifiche. Conclusa la prima fase di emergenza, a partire da sabato e domenica, dopo adeguate verifiche caso per caso, sarà possibile l'apertura in tutto o in parte delle Chiese che hanno subito danni che non pregiudicano la funzionalità. Al riguardo è bene che i parroci interessati contattino telefonicamente don Mirko Corsini, responsabile dell'ufficio amministrativo diocesano per l'emergenza terremoto.
Per le Chiese che invece sono state distrutte o lesionate in modo gravissimo, è arrivata al traguardo l'iniziativa promossa dal Centro di Studi Dies Domini per l'architettura sacra e la città. A seguito di un seminario di studi sono stati individuati alcuni progetti per chiese provvisorie, da destinare alle comunità colpite. In parallelo nasce anche la campagna Adotta una Chiesa provvisoria per l'Emilia.
Giulianova, la chiesa trema per il sisma durante la messa
Giulianova, la chiesa trema per il sisma durante la messa
***** Guastalla DUOMO INTEGRALE e Statua di Ferrante I Gonzaga / Italian Baroque Masterpiece
Iniziata nel 1569 per volere del conte Cesare Gonzaga su progetto di Francesco Capriani venne ultimata nel 1575 dall'architetto mantovano Pompeo Pedemonte e consacrata il 18 febbraio dello stesso anno da San Carlo Borromeo, giunto a Guastalla a causa della morte del cognato Cesare. Dotata originariamente di una facciata semplice e poco elaborata, allineata con le torri campanarie, si è giunti a quella attuale (1716) più elaborata che richiama uno stile di tipo barocco. Nel 1670 l'architetto reggiano Antonio Vasconi intervenne internamente per restaurare ed abbellire di ornamenti e affreschi la cappella del SS. Sacramento. Nel 1841 l'interno della chiesa viene sottoposto nuovamente ad un pesante restauro su progetto di Giuseppe Rizzardi Polini di Parma con variazioni alle cornici, al pavimento e alle grandi finestre della cupola. Nel 1858 vengono ristrutturate le due torri campanarie e la volta del tetto. Nel 1889 viene ristrutturata la facciata su progetto dell'architetto Pancrazio Soncini.
Il 2 ottobre 2016, con una solenne cerimonia presieduta dal vescovo Massimo Camisasca, la concattedrale è stata riaperta al culto dopo il Terremoto dell'Emilia del 2012.
Facciata.
La facciata, prospiciente piazza Mazzini, è suddivisa in due ordini sovrapposti da un cornicione. In quello inferiore, fra le statue dei due santi patroni Pietro e Paolo, si aprono tre arcate intervallate da lesene. In quello superiore, invece, vi sono ai due lati due finestre ad arco e, al centro, un gruppo scultoreo raffigurante la Madonna in trono col Bambino fra due santi. In alto, nel timpano, vi è il quadrante dell'orologio. Ai lati della facciata vi sono le due torri campanarie, innalzate nel 1716.
Interno.
All'interno sono conservate numerose opere sacre di valore storico ed artistico: il San Francesco riceve le Stimmate di Ludivico Cardi (fine XVI secolo, olio su tela); la statua di San Giuseppe con Gesù Bambino di Girolamo De Giovanni (legno policromo, fine XVII secolo); la Madonna col Bambino di Gianbattista Crespi (olio su tela, metà XVII secolo); un gruppo scultoreo denominato il Sepolcro (legno policromo, XVII secolo); l'altare della Madonna del Castello, una statua collocata probabilmente nell'antica rocca quattrocentesca; una raffigurazione di San Francesco Saverio (olio su tela, XVIII secolo); la Madonna del Pilar (olio su tela). Tra gli stalli del coro è ancora visibile lo stemma dei Gonzaga di Guastalla.
Organo.
Nella chiesa, sulla cantoria in controfacciata, vi è un organo Serassi, costruito fra il 1790 e il 1794 su due tastiere e pedaliera a trasmissione meccanica. Lo strumento, restaurato più volte nel corso del secolo successivo, è stato ripristinato nel 1979 dalla ditta Mascioni di Cuvio.
Palazzo Canossa
Residenza dei Marchesi Canossa, il palazzo omonimo fu realizzato tra il 1659 e 1673, commissionato dal Marchese Orazio.
Tradizione vuole che i Canossa discendano da un'antica famiglia proveniente da Verona, che ricevette dai Gonzaga il titolo nobiliare di marchesi. Verso la metà del Seicento, i Canossa acquistarono un palazzo dai conti Alberigi (prospiciente Via Fernelli) e, con successivi acquisti e demolizioni di proprietà vicine, lo ingrandirono fino ad ottenere l'imponente Palazzo attuale.
L'edificio sorge sulla Piazza omonima e la facciata, in bugnato, è arricchita da interessanti formelle in stucco, con immagini di edifici e di paesaggi. La sistemazione delle finestre e le decorazioni delle cornici richiamano le soluzioni cinquecentesche di Giulio Romano. A pianterreno le aperture sono sovrastate da timpani spezzati su cui spicca l'arme della famiglia. Molto interessante il portale, affiancato da colonne marmoree che sostengono il balcone sovrastante, sotto le quali stanno due sculture raffiguranti il cane araldico dei Canossa. I due cani addentano appunto delle ossa e lasciano pensare ad un gioco di parole (can-ossa) per indicare i proprietari del Palazzo.
All'interno, si accede al piano nobile salendo un monumentale scalone, notevole esempio di architettura barocca, che consente l'accesso al piano nobile. La struttura è articolata in un unico ampio ambiente, sia pure a due livelli; la rampa iniziale è vegliata ancora da molossi, mentre le due rampe successive, perpendicolari alla prima, presentano una serie di statue che si ergono sulla balaustra, raffiguranti: Ercole, Marte, Giove, Nettuno e Plutone, circondati da una serie di puttini. Opere realizzate dallo scultore Matteo Pedrali, poco noto ma già al servizio del Duca di Mantova nel 1659.
Il palazzo cessò di essere abitato dai Canossa verso la metà dell'Ottocento, seguì una storia di disdicevoli e tristi impieghi dell'edificio che, nei più recenti anni è stato adibito come sede di uffici, di un plesso scolastico e prima ancora di ambulatori. Attualmente è chiuso per lavori di ristrutturazione dell'intero complesso.
Piazza Canossa è una della piazze più caratteristiche della città. Di fronte a Palazzo Canossa si erge la settecentesca chiesetta votiva della Madonna del Terremoto; presso l'angolo della piazza è collocata l'edicola Liberty di proprietà del Fai, restaurata e ancora funzionante; il fondale che chiude la scenografia d'insieme della piazza è un palazzo porticato a loggia, fatto costruire dai Canossa nel XVIII secolo.
Residence of the Marquis Canossa, the palace of the same name was built between 1659 and 1673, commissioned by the Marquis Orazio.
Tradition has it that the Canossa descended from an ancient family from Verona, who received from Gonzaga the noble title of Marquis. Towards the middle of the seventeenth century, the Canossa bought a mansion from the accounts Alberigi (overlooking Via Fernelli) and, with subsequent purchases and demolition of properties near, enlarged it until the imposing Palazzo current.
The building is located on the square of the same name and the facade, ashlar, is enriched with interesting stucco panels, with images of buildings and landscapes. The arrangement of the windows and the decorations of the frames recall the solutions sixteenth of Giulio Romano. On the ground floor openings are topped by broken pediments on which stands the arms of the family. Very interesting portal, flanked by marble columns supporting the balcony above, beneath which are two sculptures depicting the dog of arms of Canossa. The two dogs snapping precisely the bones and leave thinking about a play on words (can-bones) to indicate the owners of the Palace.
Inside, the main floor is accessed by climbing a grand staircase, a remarkable example of Baroque architecture, which allows access to the main floor. The structure is divided into a single large room, albeit at two levels; the initial ramp is still guarded by mastiffs, while the two successive ramps, perpendicular to the first, have a number of statues that stand on the balustrade, depicting Hercules, Mars, Jupiter, Neptune and Pluto, surrounded by a series of cherubs. Works created by the sculptor Matteo Pedrali, little known but already in the service of the Duke of Mantua in 1659.
The building ceased to be inhabited by the Canossa in the mid-nineteenth century, followed a history of disreputable and sad uses of the building that, in recent years has been used as an office building, a school complex and even before surgeries. It is currently closed for refurbishment of the entire complex.
Ancarano (TE) - Terremoto, messa in sicurezza chiesa Madonna Bianca (24.01.17)
- Ancarano (Teramo) - Terremoto, messa in sicurezza chiesa Madonna Bianca (24.01.17)
mantova giugno12
Bloccaggio delle parti della cupola del Campanile di Santa Barbara dopo il terremoto - le crepe nella Basilica di Sant'Andrea
Norcia (PG) - Terremoto, crolla chiesa di Santa Maria delle Grazie (26.10.16)
- Torna a tremare l'Italia centrale. Una forte scossa di terremoto, di magnitudo 5.4, con epicentro a Castel Sant'Angelo sul Nera, in provincia di Macerata, sui Monti Sibillini, è stata avvertita alle ore 19.11 di mercoledì, ad una profondità di 9,3 chilometri, nella Val Nerina, nella zona compresa tra Perugia e Macerata, a circa 66 chilometri dal capoluogo umbro. Alle 21.18 un'altra forte scossa di magnitudo 5.9 con epicentro a Ussita (Macerata), ad una profondità di 8,4 chilometri.
continua su:
(26.10.16)
Mantova - Terremoto - Intervento su Basilica Santa Barbara 04 (18.06.12)
- Mantova - Terremoto - Intervento su Basilica Santa Barbara 04 (18.06.12)
Playlist:
MANTOVA s.barbara....
stà cadendo tutto....occhio alla testa....
Terremoto in Cattedrale
12PORTE - 24 maggio 2012: Alle 4.04 di domenica 20 maggio, un gruppo di fedeli stava prolungando la veglia di preghiera all'interno della Cattedrale di Bologna, dove era presente l'immagine venerata della Madonna di San Luca, patrona della città. Il video testimonia il momento della prima scossa, che fortunatamente non ha avuto conseguenze in città, ma ha provocato seri danni nelle comunità ai confini delle province di Bologna, Ferrara e Modena.
Sant'Agostino (FE) - Terremoto - Recupero lampadario di Italo Balbo dal Municipio 1 (04.06.12)
- Sant'Agostino (FE) - Terremoto - Recupero lampadario in vetro di Murano voluto negli anni '20 da Italo Balbo. A circa due settimane dal primo forte sisma del 20 maggio, in Emilia l'emergenza non è affatto terminata. La terra continua a tremare, come testimoniano le tre forti scosse di domenica sera e quelle del mattino: le prime due poco prima delle 20 di 3,3 e 3,8 gradi, la terza alle 21.21 di 5,1 gradi con epicentro a una profondità di 9 chilometri tra Novi di Modena, San Possidonio e Concordia, scossa che è stata avvertita da Milano a Venezia e da Bolzano a Firenze.
La scosse hanno provocato alcuni crolli in edifici già danneggiati (come la torre dell'orologio di Novi). Nelle ore successive i sismografi hanno continuato a registrare scosse. Alcune superiori ai 3 gradi Richter: all'1.39 e all'1.40, entrambe di magnitudo 3.2, precedute da una scossa di 3.1 alle 0,27. Tutte con epicentro tra Modena e Mantova. Ma non è finita. Alle ore 8.55 si è registrata una scossa con magnitudo 3.9. La seconda si è verificata alle 9.04 con magnitudo 3.4. Le località prossime all'epicentro sono Concordia (Modena), Moglia e San Giacomo delle Segnate (Mantova).
PIOGGIA. Dalle prime ore di lunedì mattina in Emilia si abbatte anche un violenta temporale. La protezione civile sta allestendo nelle decine di tendopoli sparse su tutta la provincia, dei nuovi letti per consentire così agli sfollati che non avevano ancora richiesto l'assistenza delle tendopoli e che dormivano in tende private posizionate in parchi pubblici o giardini, di trovare riparo dalla pioggia. Nella chiesa di Quartirolo di Carpi si celebra il funerale di don Ivan Martini morto nel crollo della chiesa di Rovereto di Novi in seguito alla scossa sismica dello scorso martedì.
LUTTO NAZIONALE. Come deciso dal Consiglio dei ministri, lunedì è giornata di lutto nazionale, per ricordare le vittime del terremoto. La bandiera nazionale e quella europea sugli edifici pubblici di tutta Italia saranno esposte a mezz'asta. Si osserverà un minuto di raccoglimento nelle scuole di ogni ordine e grado..... (04.06.12)
continua:
Playlist:
Terremoto, la rimozione della cupola del Santuario di Macereto a Visso
(Agenzia VISTA) - Camerino, 30 Dicembre 2016 - Proseguono i lavori dei Vigili del Fuoco per rimettere in sesto le città colpite dal terremoto. / Courtesy VVFF
Palata Pepoli dintorni Chiese dopo sisma 2012
Dopo il terremoto del 2012, tante Chiese sono crollate o fortemente danneggiate. Ne vediamo alcune.
Diocesi di Mantova * Il terremoto 1 anno dopo
Speciale di Tele Mantova