Liszt Tarantella - Caterina Toso
Caterina Toso
Chiesa della Madonna delle Grazie, Moncalvo (AT)
Campane abruzzesi - Chiesa di S. Maria delle Grazie di Palmoli (CH)
Santuario del Sacro Monte di Crea (Monferrato, Asti) (UNESCO)
Il Sacro Monte di Crea è situato su una delle più alte colline del Monferrato, nei pressi di Serralunga di Crea, in Provincia di Alessandria.
Il Sacro Monte si snoda lungo la salita che porta al Santuario mariano, e di lì procede lungo un sentiero che, in un bosco di querce e frassini, si inerpica tra le asperità di un friabile terreno roccioso sino ad arrivare alla cappella del Paradiso, posta alla sommità della collina.
Come gli altri Sacri Monti di Piemonte e Lombardia, anche quello di Crea è situato in un vasto parco naturale: in esso si realizza quella suggestiva sintesi tra paesaggio, arte e memoria storica, che ne costituisce la cifra interpretativa.
I Sacri Monti del Piemonte, assieme a quelli della Lombardia, sono stati inseriti nel 2003 dall'UNESCO nell'elenco dei patrimoni dell'umanità.
Molteplici sono le opere di grande interesse artistico conservate nella chiesa-basilica di Santa Maria, a cominciare dagli affreschi (1474–1479) della Cappella di Santa Margherita, con la Madonna in trono e i donatori e le Scene del martirio della Santa. Si tratta di opera importante per la storia dell'arte rinascimentale in Piemonte, che lascia intendere lo sforzo di aggiornamento sui modelli lombardi.
L'ignoto autore, convenzionalmente chiamato “Maestro di Crea” è stato, di recente, dubitativamente identificato con Francesco Spanzotti, fratello del più celebre Martino.
Tra le opere custodite dalla chiesa va anche ricordata una bella tavola di Macrino d'Alba e, dello stesso autore - collocati nel Museo del Santuario – due deliziosi piccoli ritratti raffiguranti Guglielmo IX del Monferrato e Anna d'Alençon.
Una menzione meritano anche la tela di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo (1565-1625) raffigurante il Padre Eterno e la tela di Santa Margherita dipinta da sua figlia, Orsola Caccia (1619-1676)
Il valore artistico delle 23 cappelle presenti a Crea è oggi riconosciuto da una critica che ha cessato – come ancora succedeva alcuni decenni or sono – di riferirsi ad esse come a manifestazione ingenua di arte popolare.
Riguardo agli autori delle statue di terracotta e degli affreschi che prolungano le scene sacre sulle pareti delle cappelle, permangono, anche a causa delle tormentate vicissitudini del Monte, molte difficoltà attributive.
Tra i principali scultori che operarono al Monte sin dall'avvio del lavori nel 1589, vanno ricordati i fratelli Jean e Nicolas de Wespin (detti i Tabacchetti), artisti di provenienza fiamminga, il maggiore dei quali, Jean, aveva già lavorato a Varallo.
Tra gli autori delle opere a fresco va ricordato ancora Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, esponente di primo piano della pittura manierista piemontese tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo.
Verosimili gli interventi sia dei Tabacchetti sia del Caccia nella imponente Cappella del Paradiso dedicata alla Incoronazione della Vergine, anche se difficili da riconoscere a causa dei tanti rimaneggiamenti subiti ad opera dei restauri. La Cappella del Paradiso rappresenta il culmine, fisico e simbolico, del percorso devozionale. Di grande effetto scenico, anche se di incerta resa artistica, quasi a prefigurare le esagerazioni del barocco, è il complesso delle sculture in terracotta e gesso che ne popolano la scena, con il gruppo formato da ben 175 angeli che portano in cielo la Vergine, cui fanno corona 300 figure plastiche raffiguranti santi e profeti e una aerea moltitudine di angeli musicanti dipinti sulla volta.
Tra gli interventi più recenti va segnalata la edificazione ex novo della cappella della Salita di Gesù al Calvario, con il gruppo di statue in gesso eseguite (1892- 95) dallo scultore casalese Leonardo Bistolfi.
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POLLENZO (Bra, Piemonte) Chiesa Parrocchiale di San Vittore (2/2) esterno & interno - videomix
Fu progettata da Ernesto Melano, l'architetto che nel 1824 aveva realizzato il restauro dell'abbazia di Altacomba in Savoia, a cui la chiesa di San Vittore si ispira. L’esterno, perfettamente inserito nel contesto della suggestiva piazza neogotica carloalbertina, è marcato dai grandi contrafforti ornati di statue: sono ben quarantasei quelle presenti complessivamente nell’interno e nell’esterno dell’edificio, opera di Giuseppe Gaggini e Stefano Butti. L’interno è un trionfo di decori, fra cui gli intrecci a finto rilievo della volta, del pittore prospettico lombardo Paolo Fea, e l’affresco dell’abside raffigurante la Madonna e il Bambino in gloria con la Trinità, di Carlo Bellosio. I banchi e i confessionali sono opera di Gabriele Capello, detto il Moncalvo, grande ebanista piemontese dell’Ottocento. Nella chiesa è ospitato il pregevole coro ligneo cinquecentesco dell’abbazia cistercense di Staffarda presso Saluzzo, spostato qui per volontà di Carlo Alberto.
Campane a mezzogiorno
Chiesa S. Francesco, Moncalvo At
Palio 2016. Comune di MONTECHIARO
In attesa della corsa del Palio scopriamo insieme il comune di Montechiaro.
In giro per Agnone 12 Agosto 2017
In giro per Agnone 12 Agosto 2017
Hinno della Domenica - G.Frescobaldi (1583-1643)
Versi d'Hinni e Magnificat dal Secondo Libro di Toccate (1627)
Cattedrale di Brescia, organo Mascioni 1968 op 898
Organo: Paolo Filippini
The Bells of Vignone, Bureglio (VB) - Le Campane di Vignone, Bureglio (VB)
Vignone, Bureglio (VB), Oratorio of S. Michael the Arcangel
3 Bells in C#
System: Ambrosian (Elettrobell)
Cast by: ??
Ringing for Funeral (Manual)
Vignone, Bureglio (VB), Oratorio di San Michele Arcangelo
3 Campane in Do#
Sistema: Ambrosiano (Elettrobell)
Fuse da: ???
Suonata funebre elettrico manuale
These bells in the smaller church in Vignone are, well interesting. They are badly out of tune to my ear. The tower is absoloutely minute and as you can see the treble is actually hung out of it!Thanks for watching and as always I hope you enjoy and feel free to comment ????
Queste campane nella chiesa più piccola di Vignone sono, beh interessanti. Sono un bel po’ stonate al mio orecchio. Il campanile e minuscolo, infatti se guardi alla campana più piccola alla sinistra, vedete che è appeso fuori il campanile! Se qualcuno sa, oppure sa verificare i dati delle campane mi piacerebbe sapere grazie! ????
Le campane di Vacciago, Ameno (NO)
Ameno (NO), Vacciago, Chiesa Parrocchiale di Sant'Antonio abate
Concerto di 3 campane a corda in Sol3 crescente (Si3 Pasquale Mazzola 1882; La3 Roberto Mazzola 1924; Sol3 Bonavilla 1616)
Distesa a 3 campane
La chiesa parrocchiale di Sant’Antonio sorge fuori dal centro abitato, in uno dei punti più elevati e panoramici del comune di Ameno; dal sagrato si gode di una vista incantevole sull'adiacente lago d’Orta, fin verso il Monte Rosa. La chiesa venne menzionata per la prima volta in un documento del 1217, ma la fondazione risalirebbe a un periodo ben più antico. Nel corso del Cinquecento il piccolo tempio venne rinnovato e ingrandito, in seguito all’indipendenza ottenuta dalla chiesa madre dell’Isola di San Giulio. Nel 1565 venne posto in chiesa il fonte per la celebrazione del battesimo, mentre l’effettiva erezione a parrocchia fu sancita solo nel 1599, grazie alla volontà del vescovo Carlo Bascapè. Sul lato sinistro della chiesa svetta l'elegante campanile di epoca romanica, leggermente ritoccato nei secoli successivi con l'aggiunta della tipica lanterna sulla sommità. Nel corso del 1616 venne fusa in loco una campana di buone dimensioni, proveniente dalla scuola lorenese dei Bonavilla. La facciata è decorata con stucchi realizzati da maestranze lombarde, successivamente arricchita dal portichetto sostenuto da due colonne in granito. La chiesa si presenta al suo interno a navata unica, impreziosita dalle cappelle di san Carlo, di sant’Antonio di Padova e della Madonna del Rosario. Il presbiterio e il coro vennero affrescati nel 1691 da Giorgio Bonola, pittore originario di Corconio, che rappresentò in maniera magistrale la gloria di sant’Antonio abate. La cappella dedicata alla Madonna del Rosario venne affrescata a metà del Settecento dal talentuoso pittore Giovan Battista Cantaluppi, proveniente dalla vicina Miasino, che inserì i misteri del Rosario entro grandi cartelle, disposte lungo le tre pareti del sacello. Accanto all’arco di ingresso si trova un ossario di epoca barocca, affrescato nel 1763. L’antico cimitero occupava l’area circostante alla chiesa, probabilmente dove oggi si trova l’abside, sostituito dall’attuale posto a pochi passi dal sagrato. La torre venne impreziosita nel corso dei secoli seguenti da altre due campane, rifatte più volte a seguito di diverse crepe: le due attuali risalgono al 1882 e al 1924, anno della posa delle tre campane del santuario della Bocciola.
Un ringraziamento a Riccardo e al prevosto don Enzo.
LE CONTRADDIZIONI DELL'ANTIFASCISMO - Franco Cardini e Paolo Ercolani a Libropolis
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Quanto c'è di fascista nell'antifascismo ormai vuoto di una sinistra che non sa più trovare in se stessa un principio di attrazione identitaria, e si autodefinisce solo come negazione delle identità altrui? È lecito pretendere di contrastare un fenomeno utilizzando lo stesso metodo che lo ha generato?
È questo il tema di Neofascismo e Neoantifascismo, un pamphlet dello storico Franco Cardini che in realtà è un’entrata a gamba tesa nel dibattito sulle grandi ideologie che hanno infuocato il ‘900.
A Libropolis, davanti alle telecamere di Byoblu, se ne è parlato insieme a Paolo Ercolani, filosofo, scrittore, saggista e giornalista. Modera Alessandro Bedini (Corriere Fiorentino).
Leggi: Neofascismo e Neoantifascismo, di Franco Cardini:
A Libropolis 2018, per voi c'erano le telecamere di Byoblu. Qui tutta la playlist degli interventi:
#Libropolis2018
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Vieni a discuterne qui, siamo già a centinaia di migliaia:
L'ECONOMIA UMANISTICA SPIEGATA BENE Valerio Malvezzi
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Ad ascoltar gente come Monti, Draghi, e via via giù verso i vari Marattin, Giannino, Boldrin, l'economia deve inginocchiarsi davanti al cartello finanziario e alla sua insaziabile fame. Il popolo, o meglio l'essere umano, deve essere moderatamente sacrificato. Questa non è economia: non è al servizio dell'Uomo, ma dei suoi predatori. Ecco i principi su cui rifondare una sapienza antica, per ricostruire il presente. Valerio Malvezzi su Byoblu, in prima visione alle 21.
L'introduzione di Messora:
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Dentro La Notizia Padre Marciano su Padre PIo