civita castellana chiesetta madonna delle piagge
Costruita nel XVI sec. probabilmente su una struttura più antica, in origine era una chiesa suburbana, meta di viandanti e pellegrini provenienti da Roma.
Regia, riprese aeree con drone, montaggio video animazioni ed effetti.
Bruno Sisti | druno.it
Operatore riconosciuto ENAC
Rif. 5265 Operazioni Non critiche
BRUSDRONX1
Attrezzatura:
Drone Phantom 3 Pro.
Per qualsiasi tipo di anomalia o eventuale problema potete contattarmi per email:
bruno.sisti@gmail.com
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BUONA VISIONE
civita castellana | chiesetta della madonna delle piagge
#BEBOPYOURWORLD #Italy
#bebopyouritaly
La Chiesetta della Madonna Delle Piagge risalente al XVI sec. d.C., in origine una chiesa suburbana, meta di viandanti e pellegrini provenienti esclusivamente da Roma. L’ antica strada successivamente ricalcata da un tracciato medievale, oltre ad avere un forte interesse naturalistico, conduce all’antico abitato di Pizzo di Iella, dove i resti del villaggio medievale sovrastano una intricata serie di ambienti ipogei con affacci a strapiombo sulla forra sottostante.
Queste riprese amatoriali sono state fatte con un drone giocattolo ultraleggero.
.PARROT BEBOP DRONE 350 grammi.
Durante le riprese non ci sono civili ed intorno nei primi 200 metri ci sono solo prati e casali abbandonati.
Altezza massima di quota 16 metri.
SHOT & VIDEO EDITING | BRUNO SISTI |
PHANTOM 3 - CIVITA CASTELLANA - MADONNA DELLE PIAGGE
RIprese attraverso il Phantom 3 della chiesa della Madonna delle Piagge in Civita Castellana e della sua bellezza circostante.
duomo dei cosmati | civita castellana
Eretta su una struttura templare etrusco-romana e ristrutturata più volte nel corso dei secoli, la cattedrale presenta numerosi punti d'interesse: dai mosaici cosmateschi, all'organo, alla cripta, alle effigi della Madonna della Luce e della Madonna del Rosario, ai plutei, alla lastra altomedievale con scena di caccia.
In origine sorgeva qui una primitiva chiesa rupestre, nella quale erano custodite gelosamente le reliquie di San Gratiliano, il martire originario dell'ormai abbandonata Falerii Novi, le cui reliquie vennero collocate nella cripta intorno al VII-VIII secolo, assieme a quella di Santa Felicissima, fanciulla pagana miracolata e da lui convertita al Cristianesimo.
Una chiesa altomedievale sarebbe stata costruita sopra la cripta quando, intorno all'anno Mille, Crescenziano, vescovo di Civita Castellana, traslò i corpi dei santi Marciano e Giovanni da una chiesa posta nei pressi di Rignano Flaminio nella propria città.
Ricostruita nel XII secolo, epoca alla quale risale anche il campanile, venne profondamente ristrutturata a metà del Settecento per volere del vescovo Giovanni Francesco Maria dei conti Tenderini, che affidò i lavori all'architetto Gaetano Fabrizi, il quale sposò il linguaggio architettonico tardo-barocco dell'edilizia del suo tempo. Egli infatti rivisitò l'impianto basilicale a tre navate ripartite da colonne e coperte con capriate lignee, di tradizione romanica, trasformando lo spazio interno in una navata unica, con cappelle intercomunicanti e copertura a volta.
Dopo la ristrutturazione, la Cattedrale fu consacrata alla Vergine Annunciata e ai SS. Marciano e Giovanni nell'anno giubilare 1750.
Riprese aeree con drone lazio, viterbo, umbria, toscana.
Regia, riprese a terra, riprese aeree con drone, montaggio video animazioni ed effetti.
Bruno Sisti | druno.it
Operatore riconosciuto ENAC
Rif. 5265 Operazioni Non critiche
Chiesa di San Francesco - ex Chiesa di San Pietro - Civita Castellana (VT) Nikon D5100
Situata nella Piazza del comune, la chiesa di San Pietro, oggi conosciuta come CHIESA DI SAN FRANCESCO, venne costruita nel XIII secolo e restaurata una prima volta nel Rinascimento poi, nel Settecento. La dedica al santo di Assisi è dovuta al fatto che alla chiesa era annesso un convento appartenente ai frati. Tra le opere d'arte custodite al suo interno, due sono quelle che spiccano in modo particolare. Si tratta della tavola che ha come soggetto San Bernardino, del pittore senese Sano di Pietro,collocata nel primo altare a sinistra e dell'Adorazione del Bambino, di Antoniazzo Romano del secondo altare a destra, entrambe del XV secolo. Nella zona del coro è posto un tabernacolo, per la cui tipologia chiaro è il rimando alla tradizione toscana e alla bottega di Agostino di Duccio. Discreta è la pala d'altare datata 1531.
Intervista al Prof Claudio Canonici prima del prossimo convegno su Doebbing
CONVEGNO12 marzo 2016 ore 15,30 Chiesa di San Giuseppe - Castel Sant’Elia. La vita e l’attività pastorale di S.E. Mons. Giuseppe Bernardo Doebbing Vescovo di Nepi e Sutri (1900-1916)
PIAGGE 2015 time lapse parte1
time laps da sabato notte a lunedì notte. in questo video raccontiamo la festa delle piagge.
ringraziamo tutti i protagonisti (piaggisti).
Cattedrale di Santa Maria Maggiore - Duomo di civita castellana
Cattedrale di Santa Maria Assunta (Sutri)
La chiesa di Santa Maria Assunta, sita nel borgo antico della città, è stata la chiesa cattedrale di Sutri, sede episcopale fino al 1986 e oggi è una concattedrale della diocesi di Civita Castellana. Costruita su edifici sacri precedenti, l'edificio attuale risale al XII secolo e fu consacrato da papa Innocenzo III nel 1207.
Poco rimane dell'antica chiesa medievale di stile romanico, a causa dei rifacimenti in stile barocco compiuti nel XVII secolo e di quelli aggiuntisi nel XIX secolo, che ne hanno alterato l'antica maestosità e bellezza. L'interno si presenta a pianta basilicale a tre navate separate da pilastri, con tre cappelle per navata, abside e cripta. Della chiesa medievale rimane:
il pavimento cosmatesco;
due colonne di epoca romana imperiale, oggi inglobate dentro i due pilastri precedenti il presbiterio, che sostenevano la navata centrale; le altre colonne simili sono andate perdute.
La volta della navata centrale è arricchita da quattro affreschi, realizzati tra il 1892 ed il 1894 da Luigi Fontana, e raffiguranti quattro santi: Santa Dolcissima, San Felice prete, Sant'Ireneo e Sant'Eusebio. Dello stesso Fontana e di Ludovico Mazzanti sono gli affreschi dell'abside, raffiguranti Maria assunta in Cielo, la Morte di Maria e l'Incoronazione di Maria. Nelle cappelle laterali all'abside sono conservati un Crocifisso ligneo che risale alla metà del XIV secolo, ed un ciborio del 1500.
Le cappelle laterali racchiudono tele per lo più del XVII e XVIII secolo. Di notevole valore storico ed artistico è la Tavola del Santissimo Salvatore, conservata nella cappella centrale della navata di sinistra, risalente ai primi anni del XIII secolo, con caratteristiche tipiche della iconografia bizantina, in particolare nella raffigurazione del volto: vi è raffigurato il Cristo benedicente, seduto su un trono tempestato di pietre preziose e perle, che regge un libro nella mano sinistra; il tutto è arricchito dalla vivacità dei colori utilizzati, il rosso per il cuscino, il blu oltremare per la tunica, l'azzurro per il drappo che copre lo schienale, ed il color oro dello sfondo.
La cripta conserva colonne di marmo di epoca romana e vari capitelli di epoche diverse (bizantina, longobarda e romanica); degli affreschi che ornavano le pareti restano solo pochi frammenti. In un vano a sinistra dell'abside è conservato un affresco di scuola umbra raffigurante Cristo in croce tra la Madonna e Maria Maddalena. Infine, nella parete di sinistra, è conservato un busto di bronzo di papa Clemente II, vescovo di Bamberga, che fu eletto papa da un concilio che si tenne a Sutri nel 1046, alla presenza dell'imperatore tedesco Enrico III.
Civita Castellana Cattedrale Maria Assunta, Architrave ed Evangelisti manortiz
Duomo of Civita Castellana / Flying a drone in a church
This time I'm flying inside Santa Maria Maggiore cathedral also known as Duomo of Civita Castellana with my new Silverfish micro drone!
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Goggles:
EV200D
Stubby UXii Antennas
Radio:
Frsky Taranis
Red anodized aluminum nuts and knobs
Silicone black sleeve
Anti slipping switch covers
5 Dbi Antenna mod kit
Main Fpv:
Frame
Alien 5 Inch
Cam
Runcam Owl 2
Vtx
Tbs Unify Pro + Tbs Triumph
Escs
Dys 20A Esc
Motors
Emax 2205 2300kv
Frsky X4R
Kingkong 5040
Matek Pdb and F405 Fc
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Micro Hd Drone:
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Civita Castellana e le sue meraviglie
Il drone di Bruno Sisti svela la bellezza dei principali luoghi storici e naturalistici di Civita Castellana, dal basolato della via Amerina di epoca romana, al Duomo dei Cosmati del 1210, al Forte Sangallo, alla natura selvaggia che irrompe nel paesaggio cittadino attraverso le forre scavate dai fiumi, fino alle ciminiere della ex Fabbrica Marcantoni, luogo simbolo della tradizione ceramica civitonica.
Un viaggio inaspettato sulle ali di un drone, per un'avventura unica alla scoperta delle meraviglie di Civita Castellana.
Regia, riprese video e montaggio Bruno Sisti.
Altezze massime di volo 40 metri con drone sempre in vista osservando tutte le precauzioni del caso.
I video sono stati realizzati in orari di massima sicurezza,il volo più scomodo è stato fatto di domenica mattina alle ore 6.00 in giro a quell'ora non cerà neanche un animale.
Attrezzatura:
drone (giocattolo) parrot bebop 400 grammi + wikipad controller
Reflex canon 550d 18/55 standard
Per qualsiasi tipo di irregolarità o problema potete contattarmi bruno.sisti@gmail.com
Discover Civita Castellana with drone.
Bruno Sisti’s drone reveals the beauty of the historical and naturalistic places of Civita Castellana, from the basalt of the Amerina Roman street, to the Cosmati Cathedral dated 1210, to the Sangallo stronghold, into the wild nature that breaks throughout the urban landscape across the gorges revealed by the rivers, to the chimneys of the old Marcantoni Factory, a symbolic place of the local ceramic tradition.An unexpected trip on the wings of a drone, for a unique adventure to discover the beauties of Civita Castellana.
Video edit by Bruno Sisti
Drone parrot bebop
400 grammi + wikipad controller
Reflex canon 550d 18/55 standard
Riprese aeree con drone lazio , Video aereo con drone.
Promozione del territorio e ambientale.
Spot con drone
Operatore riconosciuto ENAC. RIF. 5265
druno.it | Servizi aerei
Macerie Terza Edizione
Macerie è un progetto culturale sul senso di comunità e appartenenza. Attraverso le varie edizioni, gli artisti hanno stabilito molteplici interventi, i quali a partire da quest'anno trovano una maggiore definizione in Prospectus e Interius; prospetti, frontoni, sale, atri, chiese, diventano così la materia viva da cui distanziare quel senso di morte e di abbandono che, sebbene possa delineare un'estetica, risulta coatta e inabile a valorizzare gli esseri umani che la vivono. A dispetto del nome, Macerie è fatta principalmente da persone, che attraverso le loro opere riescono a compiere una ricucitura fra ambiente urbano e umano. La maceria vista come un retaggio, sprovvista del peso che la vuole socialmente inutile, riprende a vibrare caricandosi di molteplici sensi e raccogliendo più sensibilità. Macerie è anche un grado 0 dei luoghi, dove l'allestimento principale viene ricondotto alla volontà delle persone capaci di riscattare le forme, dando una rivincita a luoghi che al di là dei fasti storici, sono comunque e rimangono sempre spazi sociali.
Forte Sangallo - Residenza dei Borgia - Residenza Papale - civita castellana
Fu fatto costruire a partire dal 1499, dal papa Alessandro VI, al'interno di un vasto programma di rafforzamento delle fortificazioni dei luoghi che si intendeva assicurare alla signoria ereditaria alla famiglia Borgia.[1]
Il progetto è di Antonio da Sangallo il Vecchio, documentato nel cantiere, con numerosi collaboratori, tra il 1499 e la morte del papa nel 1503, che qui lascia una delle più significative della sua attività. Sangallo in quegli anni è architetto di fiducia dei Borgia e specialista nella progettazione di fortificazioni alla moderna.[2]
Dopo i Borgia la fortificazione passò al papato ed i lavori furono completati sotto papa Giulio II, forse da Bramante e sicuramente da Antonio da Sangallo il Giovane.
La fortezza rimase a lungo dimora papale. Nel XIX secolo fu usata come carcere. Dopo un periodo di inutilizzo, oggi è sede del Museo archeologico di Civita Castellana.
Il forte aveva fin dall'inizio la doppia funzione di fortificazione e di palazzo con funzioni rappresentative e residenziali come sicura residenza, fuori Roma, per il papa. In esso vengono applicate le più moderne concezioni della fortificazione alla moderna con una forma pentagonale irregolare, con ai vertici bastioni poligonali rientranti e con la punta arrotondata e assenza di beccatelli in aggetto per la difesa piombante.
All'interno del perimetro un complesso edificio contenente l'appartamento del papa ed un cortile d'onore con un doppio ordine di paraste doriche e ioniche che inquadrano archi e che rappresenta uno dei primissimi esempi di questa soluzione tipica del primo cinquecento e ripresa dell'architettura romana.[3] Un mastio ottagonale fu realizzato anni dopo da Antonio da Sangallo il Giovane.
Il Forte Sangallo di Civita Castellana costituisce una delle più elevate realizzazioni dell'architettura militare dello Stato Pontificio nel XVI secolo. Per la sua ubicazione, il paese di Civita Castellana rappresenta un vero baluardo difensivo dei confini settentrionali dei territori della chiesa, al centro del sistema fortificato della Tuscia. Il paese venne assegnato da papa Adriano IV ai prefetti di Vico e verso la metà del XIII secolo venne occupata dalle milizie di Federico II di Svevia. Agli inizi del Trecento papa Bonifacio VIII fece ricostruire le mura del borgo e alla fine del secolo seguente da cardinale Rodrigo Borgia fece costruire la fortezza. Rodrigo, salito al soglio pontificio come Alessandro VI, commissionò l'opera a Antonio da Sangallo il Vecchio, valente esperto di architettura militare, che completò l'opera nel 1503. Papa Giulio II della Rovere continuò i lavori, migliorandoli, grazie al prezioso contributo di Antonio da Sangallo il Giovane.
Il forte sorge nell'area occidentale della città, fuori del vecchio abitato, sull'area già occupata dalle fortificazioni medievali, a presidio dell'unico lato non difendibile dell'abitato, per il resto naturalmente difeso dai profondi costoni di roccia tufacea che cingono Civita Castellana su tutti gli altri lati. Venne così riutilizzato quanto di precedente costruito ma migliorato allo scopo di integrare tale primitivo sistema al nuovo modello delle fortificazioni militari con l'uso della polvere da sparo.
Fu costruita un enorme cortina poligonale a cingere all'interno due spazi aperti, una prima corte d'ingresso in asse con il poderoso Maschio ottagonale, ed un più elegante e moderno quadrato con doppio ordine arcate a tutto sesto, con portico inferiore e loggiato superiore. Allo stesso modo venne creato un profondo fossato che divideva la costruzione dalla campagna e dalla città, garantendo quindi l'ingresso solo attraverso un ponte levatoio controllato da un rivellino bastionato collegato alla cortina difensiva.
Gli spalti superiori ed il Maschio vennero dotate di eccezionali postazioni di tiro a coprire tutti i lati della fortezza, rendendola così inespugnabile. Ulteriori migliorie, ma in questo caso solo decorative, vennero apportate da papa Pio IV e papa Paolo III, con la decorazione ad affresco di alcuni ambienti eseguiti dagli Zuccari e dalla loro industriosa bottega. Successivamente tali appartamenti vennero abitati durante le visite di papa Clemente VIII nel 1598, di papa Pio V nel 1782 e da papa Pio VII nel 1800.
Dopo gli scontri avvenuti nei pressi ai primi del XIX secolo tra Napoletani e truppe francesi, il forte fu utilizzato quale prigione e da quel momento iniziò un periodo di abbandono terminato nel 1968 con il radicale restauro di tutti gli ambienti e le strutture.
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Escursione antropologica di #antoniotortora all'interno dell'Acquedotto Carolino e resti di chiesa ottocentesca
14 Civita Castellana 2016 - Alex parte bene
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Villa Gozzadini Villanova di Castenaso (BO)
La villa dove visse Giovanni Gozzadini e nei cui terreni scoprì i resti poi definiti della civiltà Villanoviana. Musica Profondo Rosso dei Goblin.
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Chiesa di San Lorenzo - Frapporta - Tenno . (Trento)
La chiesa si trova nell'estremità meridionale dell'abitato di Frapporta, uno dei più suggestivi insediamenti del tennese. L'edificio romanico è costituito da un'aula piuttosto vasta sostenuta da contrafforti. Bella l'abside semicircolare, che all'esterno ingloba interessanti resti di plutei altomedievali provenienti dalla chiesa più antica. Notevole anche l'interno che accoglie i primi esempi della pittura trentina dell'XI secolo. La chiesa è impreziosita dalle testimonianze dell'iconografia gotica, rappresentata da un giudizio universale dipinto nel 1384 dal veronese Giuliano d'Avanzo