Santa Maria a Pie' di Chienti - Montecosaro Scalo (MC)
La chiesa presenta elementi e caratteri architettonici talmente singolari tanto da poter essere collocata tra i monumenti religiosi più interessanti d'Italia.
Analogie con la chiesa in esame sono infatti limitate a pochi casi isolati riconoscibili nel Duomo di Aversa, nel duomo di Acerenza, nell'incompiuto ampliamento della SS.Trinità a Venosa e nel S.Antimo presso Castelnuovo dell'Abate a Siena.
La Chiesa di S.Maria a Pie' di Chienti, detta anche SS. Annunziata, sorge sulla sponda sinistra del Chienti, a pochi chilometri dalla foce del fiume.
Le più antiche notizie non controverse su di essa e sull'annesso monastero sono di origine farfense e risalgono all'anno 936.
L'organismo presenta un impianto originale nel quadro dell'edilizia religiosa marchigiana. E' comunque abbastanza evidente che la chiesa ripeta forme comuni all'architettura cluniacense e perciò la costruzione potrebbe essere considerata un esempio di architettura lombarda su schema borgognone.
Per maggiori informazioni:
Un video realizzato da Lorenzo Cicconi Massi nell’ambito del Progetto Europeo IPA Adriatic “Adriatic Route”:
“This publication has been produced with the financial assistance of the IPA Adriatic Cross-Border Cooperation Programme. The contents of this publication are the sole responsibility of Regione Marche and can under no circumstances be regarded as reflecting the position of the IPA Adriatic Cross-Border Cooperation Programme Authorities”.
ANLA Convento SS Annunziata Firenze IL SOGNO NELLA BIBBIA
Descrizione
FERRARA - Basilica di Santa Maria in Vado
FERRARA - La Basilica di Santa Maria in Vado filmata con Sony a65 in 1080p.
Il nome deriva da un guado (vado) del Po, che si trovava nelle vicinanze.Nel 1171 fu sede di un miracolo eucaristico: spezzando l'ostia consacrata durante una funzione religiosa, da essa zampillò sangue bagnando la volta che copriva l'altare.
La chiesa venne costruita nel 1495 da Biagio Rossetti, dopo aver parzialmente demolita la chiesetta di Santa Maria Anteriore che si trovava sulla stessa area.L'interno è riccamente decorato, con tre navate, transetto e abside.
Sull'altare maggiore si trova la pala raffigurante l'Annunciazione opera di Camillo Filippi, padre di Bastianino, datata non oltre il 1560.
Il braccio sinistro del transetto ospita un organo monumentale cinquecentesco, mentre il braccio destro è sede del santuario del Preziosissimo Sangue, che incorpora la volticina, dove si presume che le macchioline miracolose siano ancora visibili. Questa ricca cappella è dotata di scaletta per salire al livello delle macchie miracolose. ( Wikipedia)
Parma capitale della cultura italiana 2020
Viaggio nella città di Parma, una bellissima città dell’Emilia Romagna che è stata l’antica capitale del ducato di Parma.
Nel 2018 Parma è stata nominata la capitale della cultura italiana 2020. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli.
Oltre a Parma, Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso. Nel 2017 la Capitale italiana della cultura è stata Pistoia, l’anno scorso Palermo.
Parma è un comune italiano di circa 200 mila abitanti ed è la seconda città dell’emilia Romagna per popolazione dopo il capoluogo di regione Bologna. Nell’anno 2015 Parma ha ricevuto il riconoscimento di Città creativa Unesco per la Gastronomia.
Questi i principali monumenti religiosi della città che è possibile vedere in questo video realizzato durante una visita della città:
Il duomo di Parma è considerato una tra le maggiori opere dell’architettura romanica in Italia. Vicino si trova il monastero di San Paolo, la chiesa di santa Maria della steccata, la chiesa della santissima annunziata di Giovanni battista e tante altre chiese.
Se devi i di andare a fare un viaggio in Emilia Romagna devi assolutamente passare da Parma ed ammirare le sue bellezze! Assaggiare le sue prelibatezze
Pieve di San Donato di Calenzano
La Pieve di San Donato di Calenzano è sita su di una collina, sulla strada principale che collegava Firenze a Postoia in epoca romana. La struttura sorge probabilmente su una preesistente costruzione militare. I primi documenti relativi alla Pieve di San donato attestano l’esistenza del luogo di culto a partire dal IX, X secolo. Durante le incursioni ghibelline del XIV secolo, la chiesa offrì riparo ai cittadini in fuga. A partire dal 1450 la Pieve di San Donato entra a far parte delle proprietà medicee, e dieci anni dopo venne ampliata con un chiostro, commissionato da Carlo dei Medici. Nel XVI secolo San Donato venne trasformata in luogo di villeggiatura. Vi soggiornarono Giovanni de’ Medici, in seguito Leone X, e Alessandro Ottaviano de’ Medici, il futuro Leone XI. Nel 1799 San Donato perse il titolo di Pieve, conquistato dalla chiesa all’interno del Castello di Calenzano. La Pieve oggi è famosa per aver ospitato Don Milani, che ha organizzato lì la sua scuola, ed operato al servizio degli ultimi.
From Brooklyn to Bargello: a Della Robbia lunette comes home
After 119 years away, a monumental Della Robbia Resurrection has made its way back to the Renaissance city.
LdM NEWS ( is a video publishing project of the Istituto Lorenzo De’ Medici.
We spotlight people, places and events in Florence, with a focus on student life and tips to make this magical city feel like a second home.
Barga (Garfagnana Toscana) il paese ed Duomo - slideshow
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BADIA. CHIUSURA DELLA FESTA STORICA
La sfilata per le strade del paese ha chiuso la festa storica di Badia a Pacciana
Asti - Cattedrale di S. Maria Assunta - esterno - videomix
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Monterubbiano, affreschi del XIV sec, chiesa ss Giovanni Battista ed Evangelista manortiz
La Chiesa di San Giovanni venne edificata nell’anno 1238, in epoca successiva alla Chiesa della Pievania e alla Priorale di Santa Maria dell’Olmo ( Santa Lucia ). E’ dato di leggere tale data sull’architrave della sua porta laterale
“A.D.MCCXXXVIII.D.X.M.MARTII.DORUS.GUALTERIUS.FEC.FIERI.H.OPUS.MAG.BERARD. ET. MGR.ACT.”
Dunque, la Chiesa di San Giovanni fu fatta edificare nel 1238. A volerla fu tal Gualtiero ( Vescovo?) e a lavorarci furono tal Berardo e tal Atto o Attone ( sembrerebbero appartenere al gruppo delle maestranze marmorare umbre).
La struttura della Chiesa ha subìto, nel tempo, numerose modificazioni, che ne hanno stravolto l’originario equilibrio interno ed esterno. La porta di ingresso principale, ad esempio, ha preso il posto di quella laterale con l’architrave di cui alla citata scritta, perché si sarebbe optato, almeno così è dato dedurre, per un ingresso più ampio. Peraltro, il muro di tale facciata laterale non è l’originale essendo quest’ultimo spostato indietro per allargare la strada. Notevoli modificazioni hanno riguardato la più piccola delle due navate, rimasta occultata da un muro qui eretto sulla fine del settecento. In essa, nel 1880, furono riscoperti gli affreschi, che oggi ammiriamo.
Proprio nella nicchia centinata della navicella minore, così descrive il Mazzalupi, attrae l’attenzione l’affresco che, risalente al 1462, rappresenta lo “Sposalizio di Santa Caterina di Alessandria”, come richiama la ruota uncinata retta in mano dalla Santa, e che, secondo la critica, è realizzato con ” tecnica evoluta, anche se di semplicità primitiva”.
Nell’intradosso dell’arco sono rappresentati, a sinistra, il Battista con il vello caprino e, a destra, un Vescovo o un Santo Pontefice che benedice.
Il critico Amico Ricci, in ciò confermato successivamente da Carlo Astolfi, attribuì tale affresco a Pietro Alemanno. Il Colasanti, contemporaneamente all’Astolfi, attribuì invece l’opera alla Scuola fabrianese. Anche il Serra, confrontando tale affresco con quello della “Madonna delle Rose” di Torre San Patrizio, lo attribuì all’Alemanno.
Il Mazzalupi , richiamando il Van Marle, identifica in Pierpalma da Fermo l’autore di tale affresco.
In attesa dell’itinerario artistico nel quale Monterubbiano è coinvolta proprio per l’affresco del “Matrimonio mistico di Santa Caterina”, rivolgiamo cortese istanza al Priore della Confraternita di Santa Maria del Suffragio affinché lasci aperta al pubblico la Chiesa di San Giovanni, senza soluzione di continuità, almeno nel periodo estivo, consentendone così ammirazione e conseguente diffusa della conoscenza, nella completezza del gran tesoro d’arte che è.
Comunicato dell'Ufficio Cultura del Comune di Monterubbiano, 8 Giugno 2016
Pieve di San Lazzaro
Pieve di San Lazzaro a Lucardo, comune di Certaldo (FI)
Impianto basilicale a tre navate del XII secolo.
Il retro dell'esterno è caratterizzato da tre absidi di cui due che conservano la decorazione architettonica di lesene che dividono in spicchi le absidi e archetti pensili decorativi. Questi elementi archiettonici sono tipici del Romanico Lombardo che in Toscana sono possibili rilevare in diverse tracce lungo la direttrice dell'antica Via Francigena.
L'interno è diviso da pilastri come le altre pievi dell'arcidiocesi di Firenze che furono realizzate a imitazione della cattedrale di Santa Reparata di Firenze che era divisa in pilastri. Il tetto della navata centrale è a capriate, le navate latarali sono a volta a crociera.
Recenti restauri hanno messo in luce i resti di una cripta, quindi in origine doveva avere un presibiterio rialzato.
Un tempo l'interno doveva essere ricco di affreschi; oggi esistono solo alcune tracce soprattutto sui pilastri con busti di santi e poi su una parete con l'immagine della Madonna del Latte. Tutte le tracce di affresco sono riconducibili alla mano di Cenni di Francesco di Ser Cenni, pittore vissuto a cavallo tra XIV e XV secolo, esponente locale del Gotico Internazionale e che ha lasciato molte testimonianze nel contado fiorentino.
Per vari secoli il patronato della chiesa è stata della famiglia Gianfigliazzi di cui si nota lo stemma familiare sulle acquasantiere e sul fonte battesimale.
Nel '700 fu aperta una finestra a forma di campana sulla facciata e dello stesso periodo o dell'800 è la piccola loggetta, sempre in facciata. Il campinile probabilmente è crollato ed è stato ricostruito dalla metà in su.
Urban Exploration: Chiesa M.
Where Elvi production presents Urban Exploration, In the lost Church M. Retourning in Italy!
For more info:
THANKS TO ALL THE EXPLORERS! Music by Uzbazur 345 Video by Elvira Macchiavelli,
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Pellegrinaggio Mariano a piedi Impruneta Firenze per festa Rificolona 2017
Anche quest'anno nel pomeriggio del 7 settembre, festa della Rificolona, legata alla festa mariana della Beata Vergine Maria che si celebra il giorno 8, si è rinnovato il tradizionale pellegrinaggio a piedi dalla Basilica Mariana dell'Impruneta a quella fiorentina della Santissima Annunziata.
I pellegrini - oltre 500 persone - anche
quest’anno sono stati salutati alla partenza dal parroco della Basilica, don Luigi Oropallo e dal sindaco di Impruneta Alessio Calamandrei, anch’egli affezionato a questo gesto.
Nella parte finale, nonostante il diluvio abbattutosi mentre il gruppo, scortato dalle rificolone cittadine, era in Piazza della Signoria, si è poi aggregato, per la parte finale, da Piazza San Giovanni, anche il Cardinale Arcivescovo di Firenze Mons. Giuseppe Betori.
Arrivati in Piazza della Santissima Annunziata, dopo i discorsi ufficiali, la premiazione della miglior rificolona artigiana con la targa Graziano Grazzini lo spettacolo finale, nonostante il maltempo, mentre i pellegrini sono entrati, con il Cardinale, in Basilica per rendere omaggio alla Madonna.
Riprese di Franco Mariani.
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5Terre SALVE REGINA, Riomaggiore (La Spezia)
5Terre SALVE REGINA, Riomaggiore (La Spezia)
LA VENERAZIONE E L'ESISTENZA INIZIALE DEL SANTUARIO CHE SORGE E OLTRE 300 METRI SUL MARE RISALGONO ELL'VIII SECOLO, PROTAGONISTA DEL PRODIGIO MARIA DA PALADINO.
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Salve Regina de Cîteaux - Chœur des moines des Abbayes de Bricquebec, Citeaux, Sept-Fons et Timadeuc
[Merlin] IDOL Distribution
Per conto di: Studio SM
SANTA MESSA RAI1 | Cattedrale di Avellino | 20/01/2019
RAI1 ha trasmesso la Santa Messa della 2ª Domenica del Tempo Ordinario, in diretta dalla Cattedrale Santa Maria Assunta di Avellino.
Presieduta da Mons. Vincenzo De Stefano, vicario generale della diocesi.
SOLENNE PONTIFICALE RAI1 | Chiesa Madre dell'Immacolata, Sapri | 01/09/2019
RAI1 ha trasmesso il Solenne Pontificale della 22ª Domenica del Tempo Ordinario, in diretta dalla Chiesa Madre dell'Immacolata, a Sapri.
Presieduto da Sua Ezza. Mons. Antonio De Luca, vescovo di Teggiano - Policastro.
Castellamonte - Il Comune dona giochi per attività all'aperto
Castellamonte - Il Comune dona giochi per attività all'aperto. Intervista a Nella Falletti (Assessore Comune di Castellamonte) e Federico Morgando (Dirigente Scolastico)
Le campane di Firenze - Basilica di S. Croce
Concerto di 6 campane in Do3
Firenze, Basilica di Santa Croce
Distesa a 2 campane per la Santa Messa feriale
Concerto integro fuso nel 1843 fuso da Terzo Rafanelli di Pistoia
San Francesco d'Assisi visitò Firenze nel corso del 1211. Nel 1226 si stabilì in città con un gruppo di seguaci, scegliendo una zona inospitale fuori dalle mura. In questo luogo fondarono un oratorio, che fu dapprima ingrandito e poi completamente ristrutturato nel 1252. La nuova chiesa risultò ben presto insufficiente a contenere il numero di fedeli e di frati, per cui nel 1294 si decise di ricostruire ex novo l'edificio. La basilica venne edificata a spese della popolazione della Repubblica fiorentina. I lavori si protrassero per diverse decine di anni a seguito di crisi interne, alluvioni e della peste che devastarono il territorio circostante. L'edificio fu terminato intorno all'anno 1385 e consacrato il 6 gennaio 1443, alla presenza di papa Eugenio IV. L'originario campanile sopra l'abside della basilica, crollò nel 1512; in quello stesso anno, Francesco da Sangallo fu incaricato di progettarne un altro alla sinistra della facciata. I lavori vennero iniziati, ma abbandonati per mancanza di fondi, subito dopo la costruzione del basamento, lasciato incompiuto fino alla metà dell'Ottocento. Il progetto per un nuovo campanile neogotico, fu presentato nel 1842 dall'architetto Gaetano Baccani: la sua torre venne innalzata presso la sacrestia e ultimata nel 1847. Il campanile ospita sei campane, fuse nel 1843 dalla fonderia Rafanelli di Pistoia (Mi4, Do4, Sol3, Mi3, Re3 e Do3), per un peso complessivo di 4528 kg. La basilica ospita opere di inestimabile valore, oltre a contenere molte tombe e cenotafi di alcuni tra i più importanti personaggi della storia italiana, tra i quali spicca il nome del sommo poeta Dante Alighieri. Le opere più famose sono la Cappella dei Pazzi, disegnata e realizzata da Filippo Brunelleschi, e il celeberrimo Crocifisso di Cimabue, conservato nell'ampia sacrestia della basilica.
Le campane della Basilica di Santa Croce di Firenze - Suonate Feriali
La basilica di Santa Croce nell'omonima piazza a Firenze, è una delle più grandi chiese francescane e una delle massime realizzazioni del gotico in Italia, e possiede il rango di basilica minore. Essa è il luogo di sepoltura di alcuni dei più illustri personaggi italiani, come Michelangelo Buonarroti, Galileo Galilei, Niccolò Machiavelli, Vittorio Alfieri, Ugo Foscolo, Gioacchino Rossini, ed è per questo nota come il Tempio dell'Itale Glorie; la definizione risale al carme Dei Sepolcri di Foscolo, in un passo in cui l'autore definisce Firenze.
Concerto di 6 campane in Do³, fuse da Terzo Rafanelli nel 1843, con la possibilità di suonare a distesa.
Suonate eseguite per la Santa Messa Feriale delle ore 18:00:
- Distesa delle 2 campane centrali come secondo segno, ore 17:45;
- Distesa del Mi³ come terzo segno, ore 18:00.
A Pordenone piazzale intitolato ai Caduti di Nassiriya
Nella ricorrenza dell’anniversario della strage, questa mattina alle ore 11.00 alla stazione intermodale di via Oderdan a Pordenone si è svolta la cerimonia di intitolazione del piazzale ai Caduti di Nassiriya e di tutte le missioni di pace