Chiesa della SS. Trinità degli spagnoli- Roma
L'architetto responsabile dell'intero complesso (convento, ospizio)fu il portoghese Manuel Rodriguez Dos Santos che, con la collaborazione di Giuseppe Sardi, diresse la fabbrica dal 1734 al 1746. In seguito a una lunga controversia con i Padri Trinitari le opere di decorazione della chiesa vennero portati a termine dallo spagnolo Josè Hermosilla /1746-1750).Si procede alla costruzione della chiesa nel 1741-1750.
Riferimento da cartelloni in sito
Orte - Chiesa della Santissima Trinita fuori le Mura
SalutePiù vi presenta la Chiesa della Santissima Trinità fuori le Mura ad Orte. Da qui si gode una splendida veduta su Orte: dunque andarvi è un must. Ma troverete anche un luogo di grande serenità ed atmosfera. Al link salutepiu.info/chiesa-della-santissima-trinita-orte/ troverete un articolo che ne narra la storia con photogallery
Processione in onore della Madonna Liberatrice incontro nella Chiesa della ss.ma Trinità
Viterbo 5 giugno 2016. Chiesa della santissima Trinità, solenne processione in onore della Madonna Liberatrice.
Venerazione dinanzi alla Macchina della Madonna Liberatrice all'interno della chiesa.
Discorso celebrativo del vescovo di Viterbo, Lino Fumagalli.
Ripresa con iPhone6 di Mauro Galeotti per il quotidiano lacitta.eu
Chiesa SS Trinità dei Monti, Roma
La SS. Trinità dei Monti, eretta dalle fondamenta con l'annesso convento nel 1502 per ordine di Re Luigi XII, è la chiesa dei reali di Francia.
La chiesa fu consacrata nel 1595.
La chiesa della Trinità - Orte
Documentario sulla chiesa della Trinità di Orte realizzato da Tele Radio Orte.
Pasqua 2016 - Convento SS. Trinità - Baronissi (SA)
Pasqua 2016 - Convento SS. Trinità - Baronissi (SA)
Santuario e pareti della SS Trinità
Santuario della SS.Trinità - Vallepietra - Lazio
I FACCHINI DI SANTA ROSA ALLA CHIESA DELLA TRINITà (VITERBO)
I facchini effettuano il giro delle sette chiese prima del trasporto, qui nella chiesa della Trinità, cantano in onore della Madonna Liberatrice.
THUI TV9 Riserva Naturale Bosco della SS Trinità - parte prima
Thui (la traduzione dall'etrusco è luoghi), il nuovo programma di Tv9 dedicato alle Aree Protette della Provincia di Grosseto. Tra Natura, misteri, leggende e storia continuiremo a scoprire le tante località della maremma grossetana, che caratterizzano con il loro fascino questa terra. La Riserva Naturale Provinciale Bosco della SS Trinità nel Comune di Santa Fiora - parte prima
Il Santuario della Santissima Trinità Montagna spaccata di Gaeta
Situato tra terra, mare e cielo, sul pendio di monte Orlando, nell’estremità sud occidentale del promontorio di Gaeta, con un’incantevole veduta del lido di Serapo, il santuario della Santissima Trinità, detto anche della Montagna Spaccata, è un affascinante luogo di preghiera e di pellegrinaggi per l’Italia intera.
Telebene, la Televisione Spirituale, vi fa conoscere questo luogo santo e suggestivo, animato dal ministero sacerdotale dei missionari del Pontificio Istituto Missioni Estere.
1 - Inaugurazione della nuova illuminazione a Led del Chiostro della SS. Trinità in Viterbo
Viterbo 19 Settembre 2015. Inaugurazione della nuova illuminazione a Led del Chiostro del Convento della ss.Trinità in Viterbo, per valorizzare gli affreschi realizzati dal pittore romano Marzio Ganassini.
Esibizione della Corale Adriano Ceccarini di Viterbo diretta dal M° Roberto Bracaccini.
Interventi del priore del Convento, padre Mario Mattei; del vescovo di Viterbo, Lino Fumagalli; del sindaco di Viterbo, Leonardo Michelini; del presidente della Carivit, Aldo Perugi; del progettista Alvaro Ronzani e della realizzatrice l'illuminazione, Claudia Giacomobello.
Sulle pareti sono affrescati Fatti della vita e dei miracoli di sant’Agostino divisi in quarantaquattro quadri, eseguiti verso il 1611.
Mentre altrettante lunette sono attribuite a Giovan Giacomo Cordelli, nato a Viterbo nel 1584 e morto il 4 Agosto 1622, eseguite su commissione testamentale del nobile concittadino Giacomo Nini che con atto del 9 Dicembre 1594 lasciò duecento scudi seguiti da altro lascito di centocinquanta scudi.
Del Nini si nota in più luoghi lo stemma gentilizio formato da due rose bianche in alto, una in basso tagliato da una fascia d’oro in campo azzurro.
Il pittore Cordelli fu sepolto nella Chiesa di san Francesco a sinistra di chi entra, ove era anche l’epigrafe a lui dedicata.
Ripresa con iPhone6 di Mauro Galeotti per il quotidiano lacitta.eu
Recensioni Basilica di Santa Maria in Montesanto
Altre recensioni
Piazza del Popolo, 00187 Roma, tel. +39 06 361 0594
Il Santuario della Santissima Trinità di Vallepietra
Il Santuario della Santissima Trinità di Vallepietra: ne parla a Bel tempo si spera Mons. Alberto Ponzi, Rettore del Santuario, intervistato da Lucia Ascione
Santuario di Vallepietra (RM)
Santuario di Vallepietra (RM)
Servizio di Enrico Selleri
Frati Agostiniani di Viterbo: Egidio da Viterbo l'uomo, il teologo, l'umanista e la sua terra
Viterbo 15 giugno 2016. Frati Agostiniani di Viterbo: Egidio da Viterbo (1469-1532) l'uomo, il teologo, l'umanista e la sua terra. Mostra nel Chiostro del Convento della Ss. Trinità dal 18 giugno al 24 luglio 2016.
Il 19 giugno 2016, alle ore 18, nella Sala del Cenacolo del Convento della Trinità, John W. O'Malley presenta Lectio Magistralis su Egidio da Viterbo. Il 25 giugno alle ore 19 #incredibletuscia instameet della community.
Intervengono: il priore della Trinità padre Mario Mattei, padre Pietro Bellini, il sindaco Leonardo Michelini, il presidente Pro Loco Viterbo Irene Temperini, il direttore Confartigianato Viterbo Andrea De Simone, il consigliere comunale Maria Rita De Alexandris, l'assessore comunale Antonio Delli Iaconi.
Moderatrice Sara Ercolani.
Ripresa con iPhone6 di Mauro Galeotti per il quotidiano lacitta.eu
Fiore del Cielo 2013
Su latuaetruria.it il video del Trasporto della Macchina di Santa Rosa, edizione 2013.
I momenti salienti, dall'emozionante inno alla Madonna, che i Facchini cantano in coro nella chiesa dedicata alla Santissima Trinità, davanti alla Madonna Liberatrice, fino all'attesa a San Sisto. Poi il primo sollevate e fermi di Fiore del Cielo, le soste, le girate e la corsa finale per arrivare sul sagrato del santuario dedicato a Santa Rosa.
Viterbo 3 settembre 2013
Natale 2015 - Convento SS. Trinità Baronissi (SA).
- Convento SS. Trinità Baronissi (SA)
Sandro Romani, figlio delle montagne di Vallepietra (Roma)
Vallepietra è un comune di 323 abitanti della provincia di Roma. Sorge al centro dell'appennino ad un'altitudine di 824 metri sul livello del mare, arroccato su uno sperone del monte Faito. A meno di 100 metri dal fondo della valle del Simbrivio, è incorniciata dai Monti Simbruini con montagne alte fino a 2000 metri, come i monti Tarino, Tarinello, Autore e Tagliata.Dall'arco montuoso della Valle sorgono numerosissimi torrenti che forniscono acqua a moltissimi comuni, tanto da essere il bacino di sorgenti d'acqua più esteso d'Europa. Il torrente più grande è quello del Simbrivio, che riceve affluenti da tutta la valle e affluisce all'Aniene, che a sua volta solca l'omonima valle, attraversando i comuni di Subiaco, Tivoli e Roma. Una volta la diga Acea navigabile a fondo valle raccoglieva le acque del torrente.Dal fondo valle a 750 metri, interamente coltivato negli 11 secoli dell'esistenza del paese si sale agli 800 metri, arricchiti dal verde dei fitti boschi di latifoglie e conifere, oltre i 1300 metri i fitti boschi lasciano il posto ai radi pascoli erbosi e alle rocce nude rivestite di muschi e licheni.Negli ultimi anni le specie animali stanno nuovamente aumentando grazie allo spopolamento del paese, e all'abbandono delle attività agricole e pastorizie a causa dello sviluppo tecnologico e all'inurbamento nelle città più ambite dagli ex montanari, come Roma e le città dell'agro pontino. Sono presenti mammiferi erbivori come la Marmotta montana ad alte quote, onnivori come il cinghiale e l'orso Marsicano e carnivori come il tasso a fondo valle e il lupo appenninico, sono presenti rapaci come il falco pellegrino, l'aquila reale e la Quagliana dalla coda rossa.Il monumento più rilevante di Vallepietra è senza dubbio il santuario della Santissima Trinità, probabile insediamento rupestre neolitico, luogo di antico culto popolare collegato agli insediamenti benedettini di Subiaco, ancor oggi mèta di pellegrinaggi di intere comunità - spesso condotti a piedi.La sua collocazione ne fa il punto di convergenza di antichi percorsi di transumanza che collegavano i territori e le comunità montane di una parte rilevante delle odierne province di Roma e Frosinone, il che spiega la sua perdurante popolarità nonostante l'apparente isolamento del sito.Ancora oggi il santuario, che è parte di un eremo, è aperto solo dal 1º maggio al 31 ottobre.Il centro del culto popolare è un affresco della Trinità (detta popolarmente la Santissima) databile attorno al XII secolo, che, come gli altri del santuario e delle sue catacombe, denota forti connotazioni bizantine.La festa della Santissima è mobile, cadendo la domenica dopo la Pentecoste, cioè circa 2 mesi (8 settimane) dopo Pasqua.Vallepietra (825 m s.l.m.) è circondata da alte montagne ricoperte da boschi dove dominano nelle zone più alte il faggio e l'acero e nella parte bassa il carpino, la quercia e l'elce. Il suo territorio è limitato dal monte Tarino (m 1986) che lo separa dal territorio di Filettino, dal monte Autore (m 1853) che lo separa da Camerata e da Subiaco, dal Capitello che segna il confine con Jenne, dall'altipiano di Faito che limita i confini con Trevi e dall'altipiano Campo la Pietra che lo separa da Cappadocia (Abruzzo).Piccolo paese nella valle del Fiume Simbrivio, affluente dell'Aniene, può essereraggiunto sia passando per Jenne partendo da Subiaco e sia per Trevi parten do dagli Altipiani d'Arcinazzo o da Filettino. Il paesino è reso famoso dal Santuario della Santissima Trinità, che richiama nel periodo estivo un gran numero di pellegrini. Il nome Vallepietra nei documenti più antichi è chiamato Vallis Pretarum e anche Val de Preta: ancora oggi i vecchi pastori e montanari in dialetto la chiamano Valle preta. La sua parte più antica è intorno al castello ed alla chiesa parrocchiale, mentre la parte moderna tende ad estendersi verso la strada che porta nei pressi del Santuario. Sulla piazza principale, oggi Piazza Italia, sorgono la chiesa parrocchiale ed i resti di un palazzo baronale, rappresentati attualmente dalla torre e da alcuni locali incorporati nel municipio. Il palazzo era ampio e si estendeva agli attuali edifici delle scuole e del comune, fino a Piazza S. Francesco. La torre, restaurata in questi ultimi anni, può considerarsi il simbolo del paese; presenta una forma quadrata, è alta circa venti metri e termina con i merli; essa in origine era nel centro del palazzo e serviva come estremo rifugio e difesa.
Messa Copta nella Cattedrale San Lorenzo in Viterbo 19 09 2018
Una mattinata all'insegna dell'ecumenismo il 19.09.2018 che ha visto la celebrazione nella Chiesa Cattedrale San Lorenzo in Viterbo della Messa in rito Copto-Ortodosso. A presiederla è stato il vescovo Barnaba Soriany, capo della Chiesa copto-ortodossa d’Italia, che è in visita nel capoluogo della Tuscia insieme a oltre settanta fedeli di Roma.
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