Itálie 2014 - Populonia (Italy, Toscana)
Trip to Populonia
Populonia La Rocca e La chiesa di Santa Maria
Parco Archeologico di Baratti e Populonia
Quella di Populonia è l'unica necropoli etrusca sul mare.
Il video è stato girato tra le diverse tipologie di tombe presenti nel Parco Archeologico di Baratti e Populonia (Piombino, LI); da quelle a tumulo, a quelle scavate nella roccia, nascoste diversi metri nel fitto bosco della Via delle Cave, e ancora tra i sarcofagi e la tomba a tempietto della necropoli di San Cerbone.
La visita consente anche di vedere i resti degli edifici industriali per le attività metallurgiche, cui gli Etruschi si dedicavano intensamente, e ci fa comprendere la portata dell'attività mineraria e commerciale raggiunta dall'enigmatico popolo, la cui origine e competenza desta ancora imbarazzo.
L'itinerario si completa con la visita dell'Acropoli di Populonia, dove sorsero le prime capanne etrusche (di cui restano i buchi di palo, che vennero riempiti con ciotole spezzettate) e, in seguito, si impiantò una splendida città romana dotata di almeno tre templi, una strada (ancora in parte apprezzabile), le logge, varie domus, ecc. Dall'altura si aveva un controllo su tutto il litorale e l'entroterra.
A Populonia alta, poche centinaia di metri dalle rovine, si trova la città medievale perfettamente conservata, in cui spicca l' imponente Rocca e una vetusta chiesa, che fu forse anche Templare.
Sul percorso di ritorno non si manchi di fare una sosta agli scavi sulla spiaggia e alla chiesetta di San Cerbone, prospicente il mare, che si dice sia stato il primitivo luogo di sepoltura del santo, e nei pressi della quale è stato trovato un cimitero medievale.
Si può vedere -sul bordo della falesia - anche l'unico esempio populoniese (e tra i più rari in Italia) di strutture metallurgiche antiche ancora in posto (tre forni databili tra IV-II sec. a.C.), dove venivano lavorate le spugne di ferro, nonché le rovine dell'edificio delle cetariae e due sepolture del II sec. d.C.
Nella parte finale del video è stato dedicato spazio all'imperdibile Museo Archeologico del Territorio di Populonia sito a Piombino. Su tre piani, per un totale di 1800 mq, sono esposti circa duemila pezzi provenienti dalle tombe di Baratti e Populonia e dal territorio della Val di Cornia, ma anche reperti ritrovati sui fondali o recuperati per caso fortuito, come la splendida Anfora argentea di Baratti, cui abbiamo dedicato un apposito video:
MONTEPULCIANO da San Biagio a Piazza Grande ** toscana italy **
Montepulciano è una bella cittadina toscana, tipicamente rinascimentale, costruita sulla cresta di una collina di tufo tra la Valdichiana e la Valdorcia. Dopo aver visitato in basso la monumentale chiesa di San Biagio, dal caldo colore del travertino, ci si può avviare su verso il centro storico.
Consigliabile è la piacevole passeggiata che partendo fuori mura dalla chiesa di Sant'Agnese percorre in salita le belle strade medievali per giungere in Piazza Grande, centro monumentale della città con il Duomo, il Palazzo Pubblico ed un pozzo di pregevole bellezza.
Piccole deviazioni lungo il percorso permettono di affacciarsi da un lato su splendidi panorami della Valdichiana fino al lago Trasimeno e dall'altro sulle prime colline della Valdorcia.
TOSCANA - ABBAZIA DI SAN GALGANO - Tuscany - HD
© CLAUDIO MORTINI - All rights reserved. Use without permission is illegal.
L'abbazia di San Galgano e l'eremo di Montesiepi sorgono nella valle del fiume Merse, fra i borghi medievali di Chiusdino e Monticiano, in provincia di Siena.
Il nucleo originario del complesso monastico Cistercense di San Galgano è costituito dal piccolo eremo di Montesiepi, sorto in forme romaniche come mausoleo del giovane santo eremita pochi anni dopo la sua morte, far il 1182 e il 1185. La particolarità maggiore è la cosiddetta 'Rotonda di San Galgano' con pianta quasi unica per le costruzioni del tempo. Essa racchiude, oltre alla tomba del santo, la roccia con la spada. Sebbene un primo sguardo possa far pensare ad un'emulazione delle antiche tombe etrusche di Populonia, Vetulonia e Volterra in realtà l'architetto si ispirò a Castel S.Angelo e al Pantheon di Roma. Oggetto di discutibili aggiunte e manomissioni architettoniche nei secoli posteriori al 1300, un perfetto restauro del 1924 ha riportato la Rotonda al suo aspetto originario. La cappella è costruita usando file di pietra bianca alternata a strisce in mattoni e anche nella cupola continua l'alternanza bicroma che qui crea un'immagine con una sensazione d'infinito. Con il crescere dell'interesse nel culto di San Galgano molti ricchi privati vollero contribuire all'abbellimento della rotonda, nel 1340 fu iniziata la costruzione di una cappella sul lato nord affrescata dal grande Ambrogio Lorenzetti, dipinti ancora oggi in parte visibili grazie ad un'attenta opera di restauro che ne ha arrestato il degrado.
I monaci cistercensi stanziati a Montesiepi, non riuscendo più il piccolo eremo a contenere nè loro né i fedeli, decisero di iniziare nel 1218 nella pianura sottostante la costruzione dell'abbazia, incoraggiati dal Vescovo di Volterra. Ben presto i monaci di San Galgano divennero un punto di riferimento per tutto il territorio e per la Repubblica Senese, accumulando sufficienti beni per completare la costruzione dell'imponente Abbazia. Questa ha il classico aspetto goticheggiante degli altri complessi cistercensi, con pianta a croce latina a tre navate, ricca di capitelli intarsiati, chiostro, sala capitolare, campanile etc.
Lo splendore e la ricchezza di San Galgano e gli ottimi rapporti con Siena attirarono su di essa le incursioni degli eserciti Fiorentini che, insieme ad altri eventi politici primo fra tutti l'introduzione della 'commenda' (nel caso specifico il conferimento ad una persona - il commendatario - di un beneficio ecclesiastico al fine del solo usufrutto delle rendite senza nessuno degli oneri annessi), portarono ad un rapido decadimento dell'abbazia già dalla metà del 15 secolo: nel 1550 i monaci erano ormai solo cinque, nel 1600 un solo vecchio e indigente monaco viveva fra le sue mura, ormai in rovina. Il 6 gennaio 1786 il campanile, alto 36 metri, crollò travolgendo buona parte del tetto.
Nel 1789 la grande chiesa fu del tutto abbandonata divenendo così un'enorme cava di pietre e colonne per i paesi della zona. Per fortuna dall'inizio di questo secolo molti lavori di ripristino e mantenimento sono stati intrapresi, tanto che oggi le rovine, ormai senza più tracce del tetto, di San Galgano sono il luogo nel quale si riesce a cogliere al meglio l'armonia fra cielo, pietra e terra ed uno dei monumenti medievali più visitati della Toscana.
Costa degli Etruschi - Baratti, Populonia e dintorni
17/06/2016, 18/06/2016 - Due giorni in zona Costa degli Etruschi, le zone che si vedono nel video sono: Buca delle Fate, Populonia alta, golfo di Baratti, parco archeologico di Baratti e Populonia (necropoli etrusca), una delle spiagge di Piombino.
populonia
ripresa dall'alto con quadricottero , matrimonio di mia figlia Melissa e Maurizio
presso la chiesetta della bellissima populonia, tecnologia e antichità, carrozza e quadricottero 1 maggio 2011
adobbato pasquale flycn.it
MONTEPULCIANO, SIENA, ITALY (1 of 2)
Montepulciano, comune di 14506 abitanti, provincia di Siena, Toscana, Italia. Località a 605 metri sul livello del mare a cavallo tra la Valdichiana e la Val d'Orcia. Di antica e lunga storia Montepulciano ha origini dal popolo degli Etruschi a partire dal IV secolo a.C. ed ha notorietà anche per la ricchezza degli ottimi vigneti da dove si ricava il Vino Nobile di Montepulciano DOCG. Il centro abitato ha caratteristiche di borgo medievale a forma di S ed è racchiuso entro tre cerchia di mura, costruite tutte verso il XIV secolo. Di origine etrusca e fondata secondo la leggenda da Porsenna, lucumone di Chiusi, alcuni documenti e reperti rinvenuti in fortezza ne fanno risalire l'esistenza già al IV-III secolo a.C. In epoca romana fu sede di un esercito posto a difesa delle strade consolari. Fu evangelizzata da S.Donato, vescovo di Arezzo nel IV secolo. Nel luogo dell'attuale chiesa della Madonna di S.Biagio, esisteva la Sancta Mater Ecclesia in Castello Pulliciano, così in un documento del 715, ed in epoca longobarda conobbe il suo primo sviluppo; infatti in alcuni atti notarili dell'archivio dell'abbazia di S.Salvatore sull'Amiata si trovano documenti tra i quali uno dell'806 ed i testimoni, tutti di Montepulciano, erano preti, chierici, un medico e un orafo, segno di un elevato livello civile e culturale. Nel XII secolo la Repubblica di Siena, volendo sottomettere Montepulciano libera e ricca, dette inizio ad una serie di guerre, che i Poliziani affrontarono con l'aiuto di Perugia e di Orvieto, ma più assiduamente e con esiti alterni con l'appoggio di Firenze. All'inizio del XIII secolo la vitalità della città, promossa dall'intrapendenza della borghesia mercantile, manifatturiera e agricola, prese ad attirare le mire di Firenze e Siena. Il Trecento fu segnato da forti contese per il potere tra le famiglie maggiori: una relativa stabilità si ebbe sotto la famiglia Del Pecora che, divisi al loro interno nell'appoggiare Firenze, Siena, o Perugia, divennero signori di Valiano e tiranni di Montepulciano. Nel 1390 Montepulciano si alleò stabilmente con Firenze, cui premeva disporre di un caposaldo strategico a sud di Siena. Dagli inizi del Quattrocento a metà del Cinquecento Montepulciano ebbe il proprio periodo aureo, scandito da stabilità politica, prestigio culturale e fioritura artistica.
Chiese di campagna della Valnerina
Una raccolta di immagini delle più belle e caratteristiche chiese campestri della Valnerina. Insieme alle abbazie benedettine, ai borghi storici e naturalmente alle cattedrali più conosciute, le chiese di campagna sono uno dei fattori che vanno ad arricchire la bellezza di questa Valle. Dei tesori unici, sia in termini storici che artistici, che donano un valore incommensurabile all'intero comprensorio...
MONTEPULCIANO, SIENA, ITALY (2 of 2)
Montepulciano, comune di 14506 abitanti, provincia di Siena, Toscana, Italia. Località a 605 metri sul livello del mare a cavallo tra la Valdichiana e la Val d'Orcia. Di antica e lunga storia Montepulciano ha origini dal popolo degli Etruschi a partire dal IV secolo a.C. ed ha notorietà anche per la ricchezza degli ottimi vigneti da dove si ricava il Vino Nobile di Montepulciano DOCG. Il centro abitato ha caratteristiche di borgo medievale a forma di S ed è racchiuso entro tre cerchia di mura, costruite tutte verso il XIV secolo. Di origine etrusca e fondata secondo la leggenda da Porsenna, lucumone di Chiusi, alcuni documenti e reperti rinvenuti in fortezza ne fanno risalire l'esistenza già al IV-III secolo a.C. In epoca romana fu sede di un esercito posto a difesa delle strade consolari. Fu evangelizzata da S.Donato, vescovo di Arezzo nel IV secolo. Nel luogo dell'attuale chiesa della Madonna di S.Biagio, esisteva la Sancta Mater Ecclesia in Castello Pulliciano, così in un documento del 715, ed in epoca longobarda conobbe il suo primo sviluppo; infatti in alcuni atti notarili dell'archivio dell'abbazia di S.Salvatore sull'Amiata si trovano documenti tra i quali uno dell'806 ed i testimoni, tutti di Montepulciano, erano preti, chierici, un medico e un orafo, segno di un elevato livello civile e culturale. Nel XII secolo la Repubblica di Siena, volendo sottomettere Montepulciano libera e ricca, dette inizio ad una serie di guerre, che i Poliziani affrontarono con l'aiuto di Perugia e di Orvieto, ma più assiduamente e con esiti alterni con l'appoggio di Firenze. All'inizio del XIII secolo la vitalità della città, promossa dall'intrapendenza della borghesia mercantile, manifatturiera e agricola, prese ad attirare le mire di Firenze e Siena. Il Trecento fu segnato da forti contese per il potere tra le famiglie maggiori: una relativa stabilità si ebbe sotto la famiglia Del Pecora che, divisi al loro interno nell'appoggiare Firenze, Siena, o Perugia, divennero signori di Valiano e tiranni di Montepulciano. Nel 1390 Montepulciano si alleò stabilmente con Firenze, cui premeva disporre di un caposaldo strategico a sud di Siena. Dagli inizi del Quattrocento a metà del Cinquecento Montepulciano ebbe il proprio periodo aureo, scandito da stabilità politica, prestigio culturale e fioritura artistica.
I ruderi del Monastero Benedettino di San Quirico nel territorio di Piombino (LI) - ARST-015_028
Situato nel Parco Archeologico di Baratti e Populonia, Il monastero benedettino di San Quirico, al centro di una zona a rilevante interesse minerario, godette sin dall'inizio di una posizione strategica sulla via che congiungeva Populonia a Piombino.
Coordinate geografiche :
42° 58' 25
10° 2' 53
h = 173 m./s.l.m.
Toscane. Italie. Toscany Italy.
Toscane is een regio gelegen in Italie. Dezer regio bezit vele bezienswaardigheden en een wondermooie natuur en trekt jaarlijks vele toeristen. Tuscany is a region located in Italy. Of this region has many attractions and natural beauty and attracts many tourists.
Campiglia Marittima - Piccola Grande Italia
Il Comune di Campiglia Marittima comprende i due centri urbani di Campiglia, capoluogo situato su due sommità il cui punto più alto segna 280 metri s.l.m. e Venturina, cittadina della piana sviluppatasi a partire dai primi del '900, prevalentemente intorno all'asse viario dell'Aurelia, in prossimità dell'incrocio con la strada per Piombino. La piccola frazione di Cafaggio si trova poi lungo la strada statale 398 per Suvereto, a 3 chilometri da Venturina. Insediamento rurale semplice ma suggestivo per essere immerso nel verde della campagna in prossimità di un crocevia che collega i vicini centri.
Obiettivo Maremma - 15) Populonia e Baratti
La rocca di Populonia e la necropoli etrusca di Baratti.
UMBRIA - PORTARIA Borgo Medievale - HD
© CLAUDIO MORTINI™◊
E’ un borgo di 425 abitanti ed è la frazione più importante del comune di Acquasparta (TR) perché è l' unica sede di delegazione comunale, con l'ufficio postale e la condotta medica.
Il paese adagiato sulla costa dei Monti Martani a dominio della pittoresca valle del Naia offre un caratteristico borgo medioevale del XII secolo.
L' antico nome PORCARIA testimonia l'esistenza in questa zona, ricca di boschi adatti al pascolo dei maiali, di un primitivo insediamento pastorale e compare per la prima volta nel 1093 quando i discendenti del conte Arnolfo donarono all'abbazia di Montecassino due monasteri con i loro annessi “in curte de Porcaria”.
Il centro munito di un sistema di robuste fortificazioni diventa una delle principali località delle terre arnolfe. Nel 1495 Portaria fu costretta a sottomettersi al comune di Spoleto a causa delle scorrerie dei ternani e dei tudertini e per difenderla Spoleto si avvalse dell'’aiuto del celebre capitano Bartolomeo d'Alviano il quale spedì numerosi fanti e successivamente un commissario perché risiedesse stabilmente in Portaria.
Nel 1540 Giovan Giacomo Cesi marito di Isabella figlia di Bartolomeo d'Alviano, cedette a Pier Luigi Farnese il castello di Alviano ricevuto in dote dalla moglie in cambio di Acquasparta e Portaria, acquistate fin dal 1550 dalla Camera Apostolica per 6000 scudi.
Di questo antico castello Arnolfo restano importanti resti della Rocca, avendo pressoché intatta la cinta delle mura castellane.
Nell'interno del paese al complesso urbanistico medioevale si inseriscono opere rinascimentali della fine del XVI secolo dovute all'illustre famiglia Cesi.
Di particolare rilievo nel tessuto urbanistico di Portaria è l'antica piazza “Giuseppe Verdi” pavimentata a riquadri di travertino e spinata in laterizio su cui si innesta la TORRE DELL'OROLOGIO del 1200 restaurata nel 1600 e successivamente nel 1967 dalla Sovraintendenza di Perugia, ad essa fa riscontro il pozzo fatto costruire dal Duca di Acquasparta che rimase in uso fino agli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale.
La torre è sovrastata da una sopraelevazione e conclusa da pinnacoli e da una cuspide che contiene la campana ed è decorata da una cornice di beccatelli; l'orologio è di recente collocazione.
Al di sotto della piazza il pozzo ha una cisterna grande quanto la stessa utilizzata come rifugio. Si può ammirare la lapide della posta sostituta dell'originale più grande asportata circa 60 anni orsono e conservata al Ministero delle Poste e Telecomunicazioni a Roma, datata 1674 fu la prima cassetta postale in Italia.
Si dice inoltre che durante il ducato di Lucrezia Borgia a Spoleto la stessa alloggiasse a Portaria con il suo seguito in una delle caratteristiche case costruite in pietra locale sulla piazza.
All'interno delle mura presso la porta Spoletina, così chiamata per indicare la via di Spoleto ai pellegrini provenienti da Roma lungo la via Flaminia, é situata la CHIESA DEI S.S. FILIPPO E GIACOMO.
La sua origine risale ad alcuni decenni dopo il mille, per la sua costruzione fu usato materiale asportato dalla città di Carsulae visibile sulla sua rustica facciata in pietra sopra la semplice porta quattrocentesca in cui é inserita la fronte di un sarcofago carsulano con un ampolla centrale e due vasi ansati ai lati.
Alla sinistra dell'urna cineraria si trova l'epigrafe in cui compaiono i nomi dei due Santi a cui é dedicata la chiesa
IL TURISMO CULTURALE TV | PIOMBINO, VIA DEI CAVALLEGGERI
Filmato realizzato e prodotto dalla tv de Il Turismo Culturale in occasione dell'uscita del volume Piombino. Città dei Mari edito dalla Vanni Editore srl.
INFO
info@ilturismoculturale.it
ilturismoculturale.it
Borghi d'Italia (Tv2000): Tolfa (Roma) - anteprima della puntata del 17 ottobre 2011
Populonia - Tombe Etrusche
Ho creato questo video con l'Editor video di YouTube (
La Toscana e i suoi patrimoni Unesco
Città antiche dove sono conservate opere d'arte e architetture uniche al mondo, ma anche piccoli borghi dove il tempo sembra essersi fermato, tra colline e filari di cipressi.
Sono 7 i luoghi della Toscana che, a partire dal 1982, sono stati dichiarati Patrimonio UNESCO. Scopriamoli insieme.