Le campane di Bologna - Basilica di S.Antonio da Padova
Bologna - Basilica di S.Antonio da Padova (Antoniano)
5 campane intonate in quinto maggiore:
Lab3 = Cesare Brighenti, 1939
Sib3 = Cesare Brighenti, 1939
Do4 = Cesare Brighenti, 1939
Reb4 = Cesare Brighenti, 1939
Mib4 = Cesare Brighenti, 1939
La chiesa venne realizzata fra il 1898 e il 1904 in stile neoromanico, su progetto dell'ingegnere modenese Carlo Barbieri e decorata internamente da dipinti di Giacomo Gemmi, Anton Maria Nardi e Pietro Pietroni. L'edificio venne costruito per ospitare i francescani provenienti dal convento dell'Annunziata, dopo le soppressioni napoleoniche. Fu elevata a Basilica Minore nel maggio del 1939 da Papa Pio XII. Fra l'Ottobre del 1937 e il Giugno del 1928 fu costruito il campanile per celebrare il VII centenario della morte di S.Francesco D'Assisi e di S.Antonio da Padova. Disegnato in stile neogotico dall'Architetto di Camillo Uccelli, è di base quadrata (4,90 mt per lato) e alto 42 mt. Ospita al suo interno un quinto di campane di medio peso rifuso nel 1939 nella sagoma usata da Giuseppe Brighenti (padre di Cesare) sostituendo le vecchie campane fuse nel 1929. Fino a qualche decennio fa c'era inoltre un secondo concerto di campane, più piccolo, montato sui 2 finestroni che danno sulla piazza antistante alla Basilica. Nella piazzetta antistante venne collocata nel 1933 una statua bronzea raffigurante il santo, opera di Mario Bega. Nell'abside, a pavimento, si trova l'organo a canne, costruito da Franz Zanin nel 1972 su progetto di Luigi Ferdinando Tagliavini; esso dispone di 37 registri su tre manuali e pedale ed è a trasmissione mista, meccanica per manuali e pedale ed elettrica per i registri.
Suonate:
-Doppio e Tirabasse: 3 Fatte a Campanini e Mezze e 14 della Croara
-Doppio con 5 campane: 3 Fatte a Mezze
13 Giugno 2017, suonate in occasione della festa patronale di S.Antonio da Padova
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
Andrea Tescari:
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
FAENZA: Ritrovati antichi affreschi in una chiesa di campagna a Solarolo
Importante scoperta in una chiesa nelle campagne di Solarolo, nel faentino, dove sono stati ritrovati preziosi affreschi del sedicesimo secoloMistero nelle campagne di Solarolo. Nella piccola chiesa di Casanola sono stati ritrovati antichi affreschi del 1500 della scuola di Melozzo. Opere di cui si interessarono perfino Aldo Moro, Amintore Fanfani e don Luigi Sturzo e che ora la parrocchia punta a recuperare, sperando di fare luce su molti interrogativi
Forlì (Emilia Romagna) chiesa di San Mercuriale - interno ed esterno - videomix
Ho creato questo video con l'Editor video di YouTube (
Grottazzolina (FM) Chiesa di S.Giovanni Battista (03) v.357
Consueto appuntamento a Grottazzolina (FM) sede della nostra Associazione Campanari Marchigiani Don Francesco Pasqualini per la Festa di S.Antonio Abate protettore degli animali.
Quest'anno oltre al suono ad allegrezza a batochellache abbiamo suonato alle 10:30 e l'angelus del mezzogiorno già in rete,video 237 e 137,in questo terzo video il 357...curiosità...100 video esatti tra il 2009 e il 2010 e ben 120 tra il 2011 e il 2012 ma...c'è sempre un 7finale;una ripresa in notturna e io,Gabriele e Armando alle corde per la distesa festiva per la messa delle ore 18.
Per chi non lo ricordasse le campane sono state fuse dalla De Poli di Vittorio Veneto e le note sono:
I°LA3
II°DO4
III°MI4
Mentre io ero andato a sistemare la video sul cavalletto,Armando e Gabriele mi aspettavano per la distesa e Armando era sulla I°,Gabriele alla II°e a me rimaneva la squillina,la campana più problematica perchè avendo un battaglio troppo leggero per suonarla...bisogna conoscerla ed io...infatti non avendola mai suonata tutto facevo fuorchè suonarla.
Allora io e Armando ci siamo invertite le campane ed io ho continuato a suonare la maggiore mentre lui che la conosce bene(è di casa)ha finalmente fatto squillare la squillina.La differenza si nota da 0:50.
Al termine della suonata ad Armando ho detto se le dovevamo lasciar fermare per inerzia o frenarle.
E abbiamo optato per la frenata,come normalmente con le campane a corda si fa.
Tra me e me pensavo...Così GIACOMOCARILLON si stizza perchè detesta le frenate al termine della suonata.
Allora deciso di far ciò...mentre la frenavo(la I°)dicevo...Ho fatto una frenata...Alla Scarselli!!!Eh!eh!eh!Sai Giacomo come ci rimane male?
Comunque anche oggi è stata una bellissima giornata a contatto con le campane,è stata anche una bella giornata dal punto di vista meteo.
E comunque il fine è sempre lo stesso,salvaguardare le nostre belle campane e cercare di mantenere il suono delle campane a corda che nella nostra regione stava sempre più scomparendo.
Un saluto a tutti da campanaro67 e dall'Associazione Campanari Marchigiani Don Francesco Pasqualini e alle nostre prossime iniziative.
CAMPOMORONE 2019 12 28
Campomorone (Gallaneto), 28 Dicembre 2019
Oggi sono stato invitato ad assistere all'esibizione di un campanaro DOC, Riccardo Frio, il suono delle campane Mazzola richiama i fedeli del borgo per la messa.
S. Antonio da Padova a Monte Paolo (1/2)
Vita e luoghi del Santo in terra di Romagna raccontata da Gabriele Zelli (prima parte)
Parete di vecchia casa nasconde affresco del Quattrocento - La Vita in Diretta 02/08/2017
LA PUNTATA INTEGRALE SU RAIPLAY
TUTTE LE PUNTATE -
Un affresco del Quattrocento nascosto per tanto tempo dietro l'intonaco di una vecchia parete, a Scarlino in provincia di Grosseto, in Toscana. Un affresco di enorme valore. In una piccola casetta, in pratica una stanza o poco più, abitava un anziano: Luigi Novelli. Dopo la morte la casetta fu messa in vendita ma nessuno l'acquistò. Poi, quando ormai sembrava che nessuno la volesse, ecco arrivare un senese, Andrea Sozzi Sabatini, a comprare lo stabile.
Campane di Sant'Antonio (03)
Sul Campanile dell'Antoniano dei Frati Minori - Bologna 13 giugno 2012
Campane della Basilica Minore di Santa Maria del Carmine in PADOVA v.431
Plenum festivo (dura 2 minuti) delle 16:45 per la Messa festiva delle 17:00 nella IV Domenica di Quaresima
Concerto di 5 campane in Mi3 fuse dalla Pontificia fonderia Daciano Colbachini di Padova ed elettrificate alla veronese.
Dal video natalizio con il meraviglioso plenum di Jesolo ora ci spostiamo a Padova, bellissima città già molto nota nel mio canale per i molteplici video girati alla arcinota Basilica del Santo.
Ovviamente questa meravigliosa città non è solo costituita dalla suddetta Basilica, ma possiede un bellissimo centro storico pieno di bellezze e molto altro.
Ricordiamo, per esempio, la stupenda Cattedrale con il suo meraviglioso battistero, le piazze delle Erbe e della Frutta che si sviluppano al palazzo della Ragione, il Bo (sede dell’Università) e il Caffè Pedrocchi.
Menzioniamo inoltre la stupenda Basilica di Santa Giustina, Prato della Valle (una delle piazze più grandi d’Europa) e la meravigliosa Cappella degli Scrovegni (capolavoro di Giotto).
Ovviamente le meraviglie che custodisce la città patavina non finiscono qui, anzi.
Padova è inoltre conosciuta come la città dei tre “senza”: il Santo senza nome (dato che Sant’Antonio a Padova è conosciuto solo come “il Santo” e anche la Basilica che ospita le sue spoglie viene chiamata “La Basilica del Santo”); il Caffè senza porte (riferendosi al caffè Pedrocchi, dato che anticamente era aperto giorno e notte, quindi le sue porte erano ironicamente “sempre aperte”) e il prato senza erba (facendo riferimento a Prato della Valle che non possiede erba nonostante si chiami “Prato” ad esclusione di qualche aiuola).
Mi sono recato in questa meravigliosa città per vedere, come di consueto per me e per la mia famiglia ogni anno, il bellissimo Presepe che viene realizzato nel chiostro della Magnolia all'interno del convento della Basilica del Santo.
Dopo una bellissima visita alla unica Basilica e la visione di questo Presepe stupendo (che quest'anno ricorda l'ottavo centenario della vocazione francescana di Sant'Antonio), mi sono recato verso questa meravigliosa Basilica, posta nei pressi del Centro, poco distante dalla Cattedrale.
Ho deciso di riprendere proprio questa chiesa perché, trovandomi in questa meravigliosa città, desideravo riprendere un chiesa abbastanza presto per poi rincasare.
Guardando gli orari delle Messe, ho trovato proprio questa chiesa come quella in cui veniva celebrata una Messa prima (escludendo il Santo, ovviamente).
Mi ci sono così diretto qui e mi sono messo in posizione per la suonata.
Puntuale è partito il Plenum festivo, proprio come previsto per una durata di ben due minuti.
Veramente delle belle campane, che dalla posizione dove mi ero messo (gentilmente consigliatami da Umberto, Umbe03 in rete) si sentivano molto bene e distintamente e anche con un leggero eco.
Dopo la ripresa, mi sono diretto all'interno della chiesa per le riprese panoramiche e poi ho fatto quelle esterne.
Infine abbiamo ripreso la macchina e abbiamo intrapreso la strada del ritorno però con una piccola sosta che vedrete nel prossimo video.
I: Mi3, fusa da Daciano Colbachini di Padova;
II: Fa#3, fusa da Daciano Colbachini di Padova;
III: Sol#3, fusa da Daciano Colbachini di Padova;
IV: La3, fusa da Daciano Colbachini di Padova;
V: Si3, fusa da Daciano Colbachini di Padova;
Video dedicato ad Umberto (Umbe03) cui ringrazio per avermi consigliato la posizione per la ripresa.
Video 431
PRESEPIO di San Canciano Venezia 2017
Il Presepio veneziano della Chiesa di San Canciano a Cannaregio.
Video Prof.Leonardo Orlandi
Le campane di Bologna - Basilica Collegiata di S.Petronio
Bologna - Piazza Maggiore - Basilica Collegiata di S.Petronio Vescovo
4 campane in Mib3 intonate in sesta maggiore:
Mib3 -1/100 = Michel Garel della Provenza [FR], 1492
Lab3 +29/100 = Antonio Censori di Bologna, 1584
Sib3 +24/100 = Jean Garel della Provenza [FR], 1492
Do4 ±0/100 = Anchise Censori di Bologna, 1578
La basilica di San Petronio è la chiesa principale di Bologna: domina l'antistante piazza Maggiore e, nonostante sia ampiamente incompiuta, è la sesta chiesa più grande d'Europa, dopo San Pietro in Vaticano, Saint Paul a Londra, la cattedrale di Siviglia, il Duomo di Milano e il Duomo di Firenze. Le sue imponenti dimensioni (132 metri di lunghezza e 60 di larghezza, con un'altezza della volta di 44,27 metri, mentre sulla facciata tocca i 51 metri) ne fanno la quarta chiesa più grande d'Italia (la terza, se si esclude San Pietro, che dal 1929 fa parte del territorio dello Stato della Città del Vaticano). Con il suo volume di 258.000 m³, la basilica è la chiesa gotica costruita di mattoni più grande del mondo.Ha il titolo di basilica minore. Non è comunque la chiesa episcopale di Bologna, titolo che spetta alla vicina Cattedrale Metropolitana di San Pietro. All'altezza dell'undicesima cappella di destra si innalza il campanile di Giovanni da Brensa (1481-1495), alto 65 metri. Nella torre campanaria è installato un concerto di 4 campane risalente al XV secolo, di diversi anni e fonditori. La grossa, Mib3, e la mezzanella, Sib3, sono state fuse nel 1492 da Michele e Giovanni Garelli (Garèl) fonditori provenzali. La piccola, Do4, è stata fusa da Anchise Censori, bolognese nel 1578. Infine la mezzana, Lab3, è stata fusa nel 1584 da Antonio Censori (che ha voluto utilizzare la sagoma probabilmente di una campana di fattura medievale precedente a quella attuale), figlio di Anchise. Le campane sono suonate manualmente dalle associazioni campanarie cittadine, secondo l'antica tecnica tradizionale bolognese, nata nel campanile stesso alla fine del 1500. Una delle quattro campane (la mezzanella) è detta la scolara, perché scandiva l'inizio delle lezioni universitarie all'Archiginnasio. La grossa di nota nominale Mib3-1, pesa 1800 kg ca. ed ha un diametro di 138 cm. La mezzana di nota nominale Lab3+29, pesa 700 kg ca. ed ha un diametro di 98,1 cm. La mezzanella di nota nominale Sib3+24, pesa 500 kg ca. ed ha un diametro di 91,7 cm. La piccola di nota nominale Do4±0, pesa 350 kg ca. ed ha un diametro di 81,3 cm. Le 4 campane sono state accordate nel 1818 da Gaetano Brighenti. In cella è presente anche un piccolo sonello di nota nominale Mib5-44. In questo campanile inoltre, nella sala sottostante la cella campanaria, dal 1920 ha sede l'Unione Campanari Bolognesi.
*Analisi: La3 435 Hz; 1/100° di semitono ÷ 1/200° di tono*
Suonate:
-Doppio a trave: Un pezzo in quarto e un pezzo in organo con lo stricco
-Doppio a trave: Un pezzo in quarto con lo stricco (videofotografie)
25 Dicembre 2019, suonate in occasione del Santo Natale
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
Andrea Tescari:
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
Giorgio Chiletti:
Tarantella del '600 - Marianeve e Umberto Aricò
Facebook:
Tarantella del '600
Mandolino: Marianeve Aricò
Chitarra: Umberto Aricò
Estratto del concerto del 03/01/2014 - Teatro della Chiesa di S. Antonio - Trecase
14-11-19 Opere d'arte prese in Italia nel corso della campagna napoleonica
Presentazione del volume Opere d'arte prese in Italia nel corso della campagna napoleonica 1796-1814 e riprese da Antonio Canova, a cura di Andrea Emiliani e Michel Laclotte (Carta Bianca Editore, 2018). Introdotti e coordinati da Francesco Moschini, Segretario Generale dell’Accademia Nazionale di San Luca, interverranno Claudia Conforti, Vittorio Emiliani e Bruno Toscano.
Opere d'arte prese in Italia nel corso della campagna napoleonica 1796-1814 e riprese da Antonio Canova. Titolo secco, di cronaca, per un libro fondamentale che documenta minuziosamente due fasi: il trasporto a Parigi (unica città dove, per il governo rivoluzionario, l'arte poteva essere apprezzata) e la vana opposizione di importanti artisti e intellettuali francesi come Quatremère de Quincy allo sradicamento da musei e chiese italiane. Poi, dopo Waterloo, la faticosa recupera di buona parte di quel nostro patrimonio.
Nel 1998 Andrea Emiliani, scomparso in marzo, già direttore della Pinacoteca Nazionale di Bologna e Soprintendente a Bologna e in Romagna, docente al College de France, si vede presentare la straordinaria documentazione sul trasporto a Parigi di ben 500 opere italiane e sul felice ritorno di 350 di esse. Grande risultato. I trattati non ne prevedevano la restituzione. Protagonista dell'operazione il grande scultore Antonio Canova, commissario pontificio alle antichità, che con energia e diplomazia supera tante resistenze. Ma il finanziamento dell'iniziativa non viene da Pio VII (non ha fondi), bensì, paradossalmente, dal vincitore di Waterloo, il duca di Wellington. Che lo scultore va a trovare a Londra, per l'apertura della grande sala dei marmi del Partenone al British Museum. Tornano in Italia la S. Cecilia e la Trasfigurazione di Raffaello, i Cavalli bizantini di San Marco, il Laooconte dei Vaticani e tanto altro. Tutto schedato da Gilberte Émile-Male, direttore degli Archivi Nazionali, con la collaborazione di Yveline Cantarel-Besson e Jasmine Dragomir e con un saggio di Francesca Lui. Cura generale di Michel Laclotte, creatore del Grand Louvre, e dello stesso Andrea Emiliani, che tanto si era già occupato della vicenda. La stampa, accuratissima, è di Carta Bianca di Faenza.
Carchidio-Strocchi: dove si allenano i giovani campioni dell’arrampicata
Il quartiere S M Vetere festeggia S Antonio 2011-Amica9 Tv
Andria | Il quartiere S. M. Vetere festeggia S. Antonio
Il quartiere Santa Maria Vetere di Andria ha festeggiato Sant'Antonio di Padova con una serie di iniziative religiose e civili. Sabato scorso, lungo le vie del quartiere, vi è stato un corteo in abiti storici per rievocare il transito del Santo dalla vita alla morte.
Sulle Tracce di Emanuela: Episodio 3 - Roberto Faenza
In attesa del nuovo film di Roberto Faenza, La Verità Sta in Cielo, 01 Distribution presenta SULLE TRACCE DI EMANUELA: la prima web serie in cinque episodi realizzata per dispositivi mobile in Italia.
SULLE TRACCE DI EMANUELA è un viaggio nei luoghi e nelle vicende che circondano il misterioso rapimento di Emanuela Orlandi, una vicenda drammatica ancora oggi avvolta nel mistero e nelle ombre della cronaca che dagli anni ’80 si allungano ai nostri giorni.
LA VERITÀ STA IN CIELO, un film di Roberto Faenza con Riccardo Scamarcio, Maya Sansa, Greta Scarano e con Valentina Lodovini, dal 6 ottobre al cinema.
Il 22 giugno 1983 Emanuela Orlandi, quindicenne cittadina vaticana, figlia di un messo pontificio, sparisce dal centro di Roma, dando inizio a uno dei più clamorosi casi irrisolti mai accaduti in Italia, conosciuto anche all’estero. Dopo decine di indagini, oscure ipotesi, coinvolgimento di “poteri forti”, depistaggi di ogni genere, una cosa è certa: Emanuela non ha fatto più ritorno a casa. Sollecitata dallo scandalo “Mafia capitale” che attanaglia Roma ai giorni nostri, una rete televisiva inglese decide di inviare a Roma una giornalista di origine italiana (Maya Sansa) per raccontare dove tutto ebbe inizio: quel 22 giugno di tanti anni prima. Con l’aiuto di un’altra giornalista (Valentina Lodovini), inviata di un noto programma televisivo italiano, che ha scoperto una nuova pista, entra in scena un personaggio inquietante: Sabrina Minardi (Greta Scarano). E’ l’amante di Enrico De Pedis (Riccardo Scamarcio), meglio conosciuto come Renatino, il boss che ha saputo gestire meglio di ogni altro il malaffare della capitale, poi finendo sotto i colpi della banda rivale della Magliana. Nonostante il suo passato, Renatino verrà sepolto nella Basilica di S. Apollinare, nel cuore di Roma, proprio accanto alla scuola di musica frequentata da Emanuela: un altro mistero. La Minardi si decide a raccontare quanto afferma di sapere sul sequestro della ragazza.
E’ la verità? Quale intreccio indicibile si cela dietro i delitti rimasti impuniti nell’arco di trent’anni?
Segui 01Distribution su:
il nostro sito ufficiale
Whatsapp 388 1781660 (se non sei ancora iscritto inviaci un messaggio con nome, età e città seguiti da Accetto, il servizio è gratuito!)
Periscope @01Distribution
Aragona (Ag) - le chiese di campagna
La campagna di Aragona è impreziosita da piccole chiese e rettorie tra le quali:
Chiesa di Santa Rosalia - Chiesa di San Giovanni Bosco - Chiesa di Gesù Maria e Giuseppe - Chiesa di San Vincenzo - Chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Aragona Caldare
Le campane di Castel S.Pietro Terme (BO) - Chiesa Arcipretale di S.Maria Maggiore
Castel S.Pietro Terme (BO) - Chiesa Arcipretale di S.Maria Maggiore
4 campane in Sol3 intonate in quarto maggiore:
Sol3 -21/100 = Giuseppe Brighenti, 1828
La3 -20/100 = Giuseppe Brighenti, 1828
Si3 -35/100 = Giuseppe Brighenti, 1828
Re4 -21/100 = Giuseppe Brighenti, 1828
La chiesa di Santa Maria Maggiore si trova nel centro storico di Castel San Pietro Terme, un comune collocato lungo la Via Emilia, a venti chilometri da Bologna e a quindici chilometri da Imola, lambito a sud-est dal torrente Sillaro che qui percorre un tratto pianeggiante dopo avere attraversato un segmento dell'Appennino toscano. Sorta su un'antica chiesa del 1200, è stata ricomposta e rialzata a metà del '700. All'interno ci sono diversi quadri di artisti bolognesi (Gandolfi, Cavedoni) e tante altre caratteristiche tipiche delle chiese del 1700. Lateralmente, la chiesa contiene una cappella dedicata alla Madonna del Rosario, con Immagine della Madonna circondata da 14 tavolette dipinte dei misteri del rosario. Sul campanile (risalente al 1364 e messo in sicurezza con un restauro della fine del '700 e inizio dell'800) vi è issato un doppio di 4 notevolissime campane fuse dal fonditore bolognese Giuseppe Brighenti I° nel 1828. Questi 4 bronzi, caratterizzati da un suono forte e squillante e da un perfetto accordo, sono montati su un castello in legno ben realizzato. In cella vi è inoltre collocato un piccolo sonello fuso da RInaldo Gandolfi di Bologna. La grossa di nota Sol3-21 è dedicata a Dio Uno e Trino e a S.Maria Assunta in Cielo, pesa 688,5 kg ed ha un diametro di 102,7 cm. La mezzana di nota La3-20 è dedicata alla B.V. del Rosario e ai Ss.Apostoli principi Pietro e Paolo, pesa 506 kg ed ha un diametro di 91,7 cm. La mezzanella di nota Si3-35 è dedicata a S.Giuseppe Sposo, pesa 354 kg ed ha un diametro di 81,6 cm. La piccola di nota Re4-21 è dedicata a S.Antonio Abate, pesa 217 kg ed ha un diametro di 69,1 cm.
Fonte dati delle campane: Campanili e Campane di Bologna e del Bolognese (a cura di Mario Fanti; Cassa di Risparmio in Bologna, 1992)
*Analisi: La3 435 Hz; 1/100° di semitono ÷ 1/200° di tono*
Suonate:
-Doppio e Tirabasse: scappata in quarto, 3 Fatte a Campanini e Mezze con l'organo prima, in mezzo e dopo, calata in quarto e 12 Martellate in scala
-Tirabasse: 14 di Sirano e 12 Modenesi tutte in scala
-Doppio e Tirabasse: scappata in quarto, 2 d'organo, 24 di S.Bartolomeo, calata in quarto e 12 Martellate tutto in scala (videofotografie)
17 Novrembre 2019, suonate in occasione dell'annuale Raduno dei Giovani Campanari organizzato dall'Unione Campanari Bolognesi
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
Andrea Tescari:
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
Giorgio Chiletti:
20180510 - Giubilei di Professione religiosa e sacerdozio
Saluti e ringraziamenti conclusivi e benedizione della Santa Messa concelebrata presso la Chiesa di San Francesco di Faenza dal Ministro Provinciale dei Francescani Conventuali del Nord Italia e i religiosi che festeggiavano i 25, 50, 60, 70 anni di Professione dei voti e di Ordinazione sacerdotale dei confratelli.
Le campane di Bazzano (BO)
Bazzano (BO) - Parrocchia di S.Stefano Protomartire
4 campane intonate in quarto maggiore:
La3 = Giovanni Cavani di Spilamberto (MO), 1917
Si3 = Tommaso Antonio Mariani di Reggio Emilia, 1726
Do#4 = Rinaldo Gandolfi, 1771
Mi4 = Rinaldo Gandolfi, 1771
La Chiesa Parrocchiale sorge alla sommità del paese, ben visibile dalla pianura, tra la Rocca dei Bentivoglio e la torre dell’orologio, all’interno della cerchia delle mura bentivolesche. La prima menzione di un edificio di culto dedicato a Santo Stefano è contenuta in un documento del 789, che nomina una terra sancti Stephani cum cappella in ipsius honore constructa. a chiesa in origine era a una sola navata e orientata verso est. Nel corso del tempo ha subito varie trasformazioni: “girata” tra Cinque e Seicento, ampliata alla fine del ‘700 – quando fu costruita la cappella del Ss. Sacramento dall’architetto Francesco Tadolini –, nuovamente ingrandita alla fine del sec. XIX con l’aggiunta della navata destra, fu infine ulteriormente allargata nei primi decenni del ‘900 con la costruzione della navata sinistra. Tra il 1913 e il 1916 si intraprese la ricostruzione e l’innalzamento del tetto centrale della chiesa, nonché l’esecuzione di una nuova facciata su progetto dell’Ing. Adolfo Pasti; con diverse interruzioni e riprese nel 1939 si arrivò ad avere la chiesa completa con le due navate laterali e con buona parte della facciata in mattoni e rosone centrale. Bombardata nel febbraio del 1945 e ristrutturata nel dopoguerra, la chiesa si presenta oggi con la facciata lineare costruita in quel periodo sul basamento di quella precedente (rimasto intatto nonostante gli eventi bellici) e col campanile neoclassico eretto tra il 1721 e il 1728. Sopra ad esso si trovano collocate 4 campane fuse in epoche differenti. La maggiore è opera del fonditore Giovanni Cavani di Spilamberto Modenese, la mezzana è opera del fonditore reggiano Tommaso Antonio Mariani e le due piccole sono opera del fonditore bolognese Rinaldo Gandolfi. Il complesso campanario e tutto il campanile sono stati recentemente restaurati. La grossa di nota La3 calante, pesa 4,20 q.li ed ha un diametro di 90 cm. La mezzana di nota Si3 leggermente calante, pesa 3,40 q.li ed ha un diametro di 80 cm. La mezzanella di nota Do#4 leggermente calante, pesa 2,40 q.li ed ha un diametro di 73 cm. La piccola di nota Mi4 leggermente calante, pesa 1,30 q.li ed ha un diametro di 60 cm.
Suonate:
-Doppio e Tirabasse: 18 Vecchie e 12 Lisce
-Doppio: 18 di S.Paolo
17 Gennaio 2018, suonate per la Santa Messa in onore di S.Antonio Abate (molto venerato da questa Parrocchia)
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
Andrea Tescari:
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):