Campobasso città. Italy in 4K
Riprese con Sony FDR AX33 4K-Editing con Pinnacle 19, della Città di Campobasso in Molise. Italy.
Luoghi Visitati
Panoramica a Nord con vista sulla città. Palazzo di Governo. Piazza Vittorio Emanuele II. Comune di Campobasso. Monumento San Giorgio. Corso Vittorio Emanuele II. Monumento ai Caduti di Tutte le Guerre. Piazzetta Palombo. Porta San Paolo. Vico Colonna. via Salita San Paolo. Porta Mancina. Porta Sant'Antonio Abate. via Sant'Antonio Abate. via Anselmo Chiarizia (scalinata Medievale). Museo Sannitico. Palazzo Pistilli. Chiesa San Bartolomeo. Torre Terzano. Chiesa San Giorgio. Santa Maria del Monte. Castello Monforte (Fortificazione con Vista sulla città).
Ringrazio della Visualizzazione.
La chiesa medievale di San Giorgio martire a Petrella Tifernina (Campobasso)
UN SERVIZIO STORICO RAI DEL 1988, documentario culturale sul Molise
Al centro della parte vecchia dell'abitato sorge un trittico architettonico di notevolissimo interesse storico ed artistico, meta di molti studiosi (ma ancor pochi turisti): tre monumenti incastonati l'uno nell'altro e di epoche differenti: un tempio bizantino, uno longobardo ed uno romanico.
Il Tempio di San Giorgio Martire è una delle più interessanti realizzazioni dell'architettura romanica nella regione. Iniziata la costruzione nel secolo XII, si protrasse con lentezza, per cui fu portata a termine solamente nel secolo XIII, in modo che tra l'esterno e l'interno la Chiesa rivela un diverso sviluppo artistico. Unico documento relativo alla datazione, conservato dall'edificio stesso, è l'iscrizione posta nella lunetta del portale principale.
Nella Biblioteca Apostolica Vaticana, inoltre, è conservata copia notarile di un documento datato 20 aprile 1241 dal quale si rileva l'ordine impartito da Federico II di inventariare i tesori delle Chiese della Diocesi di Boiano: tra le varie Chiese menzionate vi è quella di Petrella. Un vuoto storico di alcuni secoli, dovuto all'incendio che devastò la Chiesa nel 1627 distruggendo l'archivio parrocchiale, non ci permette di avere ulteriori notizie sino agli inizi del 1700.
Testimonianza di tale incendio restano 1e pareti annerite dalle fiamme, visibili nella parte superiore dell'entrata principale.
Con l'influsso dell'arte barocca, iniziarono a partire dal 1712 e sino al 1731, periodo in cui la Chiesa rimase chiusa al culto, tutta una serie di trasformazioni: si sostituì il pavimento in pietra con uno in mattoni, si sopraelevò il tetto, si ricoprirono le colonne ed i muri interni di intonaci e cornicioni e fregi di stucco nella volta a botte. Si riaprì e fu riconsacrata nel 1731; nel 1740 si costruirono diversi altari addossati alle pareti laterali e nelle absidi più piccole.
Da uno stato estimativo dei lavori urgenti da farsi per la ricostruzione delle volte e del tetto della Chiesa madre, eseguito in Campobasso il 28 agosto 1854 dall'Architetto Antonio Bellini si rileva: La Chiesa parrocchiale del comune di Petrella si compone di tre navate, l'una principale nel mezzo e di altre due più piccole lateralmente alla stessa, coverte con volte di pietra tufo, delle quali quelle di covertura della navata di mezzo trovasi tutta lesionata e cadente ....nonché restaurare le due scalinate nell'esterno e d'ingresso al tempio....
Nel biennio 1868/69 si provvide all'appalto ed all'esecuzione dei lavori di restauro. Nel novembre 1868 i lavori alla navata centrale erano già terminati: fu rifatta una volta a botte, formata da 132 cassettoni di metri 1,00 x 1,20 con cornice di listello tondino e 132 rosoni di gusto barocco. All'inizio del 1869 erano terminati anche quelli alle navate laterali. Fu inoltre costruito un nuovo cornicione archivoltato di coronamento di giro alle pareti della navata centrale, decorandolo di ornato di stucco di stile dorico; furono prolungati i fusti di fronte delle colonne sino al cornicione di coronamento e risistemati a livello tutti gli arcati delle pareti intermedie tra la nave di centro e le laterali.
Furono fabbricate in mattoni le scale di accesso all'organo e da allora la chiesa non subì più alcun restauro.
Nel 1901 la Chiesa di San Giorgio fu dichiarata Monumento nazionale e l'anno successivo ascritta tra gli edifici monumentali d'Italia.
Nel 1903 fu rifatto il pavimento a basole rettangolari e riempita di pietre la Cripta che serviva da sepoltura; l'anno successivo furono rimossi stucchi nell'interno e nelle colonne.
Nel 1933, a cura della Sopraintendenza ai Monumenti dell'Aquila, furono eseguiti altri restauri e fu tolto l'intonaco dato alle pareti interne; altri lavori si susseguirono negli anni successivi.
Nel 1954, causa la vetustà e gli eventi bellici che avevano reso pericolante l'edificio con il susseguirsi di alcuni crolli, la Chiesa fu chiusa al culto con ordinanza dell'8 maggio.
Radicali lavori di restauro iniziarono nel settembre 1954 con la demolizione delle sovrastrutture che durò oltre un mese; ripresi nel marzo 1955 furono portati a termine a fine anno e con una solenne cerimonia cui parteciparono Autorità religiose e civili il Tempio fu riaperto al culto il 26 dicembre.
Fu ricostruito ex?novo il tetto, furono riportate le antiche capriate scoperte alle volte, furono riaperte le antiche finestre?feritoie (tre nella nave di centro, due nelle absidi, quattro nella nave di sinistra ed una in quella di destra); furono liberate le absidi dagli edifici posticci che le opprimevano; sparirono gli altari laterali e la posticcia loggetta sorretta da due colonne in mattoni rivestite d'intonaco costruita in passato per sistemarvi l'organo.
Tutto l'insieme ripresenta ora unità stilistica, grazie anche a numerosi altri lavori effettuati negli ultimi anni per liberare la Chiesa dalle aggiunte dei secoli XVIII e seguenti.
Processione di San Giorgio 2016 - Campobasso
Solenne Processione del Santo Patrono per le vie della città. Discorso del Sindaco dalla loggia del Municipio e benedizione dell'Arcivescovo. Passaggio nella Porta Santa della Cattedrale per l'Anno giubilare. Sosta, al centro storico, davanti alla chiesa di San Leonardo e fuochi d'artificio.
Processione di San Giorgio Patrono di Campobasso
Solenne Processione dalla Cattedrale, per le vie della città, preghiera del Parroco, discorso del Sindaco e benedizione del Vescovo dalla loggia del Municipio e rientro nella chiesa dei Monti.
Places to see in ( Campobasso - Italy )
Places to see in ( Campobasso - Italy )
Campobasso is the capital of Molise region & Province of Campobasso. Campobasso is located in the high basin of the Biferno river, surrounded by Sannio and Matese mountains.
Campobasso has many nice places to see and visit, castles, churches, ancient palazzis, etc. In fact, it is the unknown side of Italy, out of the hordes of tourists hunting Italy's secrets.
Nuovo Museo Privinciale Sannitico; this museum gives a wide range of the first population in Molise, the Sanniti
Palazzo Pistilli; a museum of modern art
Palazzo Magno; a museum showing the history of the Army and of other curious things
Il museo civico di Baranello; a small museum that explains the traditions and arts of Molise
Castello di Capua a Gambatesa; a lovely palazzo that goes through medieval times with beautiful rooms
Il Museo di Arte sacra della Diocesi del Trivento; a museum that tells the history of the church in Molise, a must for lovers of History of rural Italy
Il Castello di Monforte; a must too if you're seeing Campobasso, a place to see and learn Medieval Molise
The borgo of Campobasso, a different place from Rome or Milan, small alleys and tall squeezed houses with little churches blending in the streets
There are lots of churches around the old borgo, it is half the fun to get lost there;
Cattedrale della SS. trinita
Chiesa di Sant'Antoinio Abate a Campobasso
( Campobasso - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting the city of Campobasso. Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Campobasso - Italy
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San Giorgio, Campobasso festeggia patrono
Campobasso, San Giorgio: culto, storia e tradizione
Premio San Giorgio Città di Campobasso 2019
Processione di San Giorgio Patrono di Campobasso
Solenne processione del Santo Patrono per le vie centrali della città e risalita alla chiesa romanica del Monti, con la partecipazione del gruppo storico Crociati e Trinitari e delle Confraternite di San Giovanni, San Giuseppe e San Giovannello con i caratteristici abiti.
Rai La Santa Messa in Molise: Chiesa di San Giorgio di Petrella Tifernina (CB) 8/7/2012
Al centro della parte vecchia dell'abitato sorge un trittico architettonico di notevolissimo interesse storico ed artistico, meta di molti studiosi (ma ancor pochi turisti): tre monumenti incastonati l'uno nell'altro e di epoche differenti: un tempio bizantino, uno longobardo ed uno romanico.
Il Tempio di San Giorgio Martire è una delle più interessanti realizzazioni dell'architettura romanica nella regione. Iniziata la costruzione nel secolo XII, si protrasse con lentezza, per cui fu portata a termine solamente nel secolo XIII, in modo che tra l'esterno e l'interno la Chiesa rivela un diverso sviluppo artistico. Unico documento relativo alla datazione, conservato dall'edificio stesso, è l'iscrizione posta nella lunetta del portale principale.
Nella Biblioteca Apostolica Vaticana, inoltre, è conservata copia notarile di un documento datato 20 aprile 1241 dal quale si rileva l'ordine impartito da Federico II di inventariare i tesori delle Chiese della Diocesi di Boiano: tra le varie Chiese menzionate vi è quella di Petrella. Un vuoto storico di alcuni secoli, dovuto all'incendio che devastò la Chiesa nel 1627 distruggendo l'archivio parrocchiale, non ci permette di avere ulteriori notizie sino agli inizi del 1700.
Testimonianza di tale incendio restano 1e pareti annerite dalle fiamme, visibili nella parte superiore dell'entrata principale.
Con l'influsso dell'arte barocca, iniziarono a partire dal 1712 e sino al 1731, periodo in cui la Chiesa rimase chiusa al culto, tutta una serie di trasformazioni: si sostituì il pavimento in pietra con uno in mattoni, si sopraelevò il tetto, si ricoprirono le colonne ed i muri interni di intonaci e cornicioni e fregi di stucco nella volta a botte. Si riaprì e fu riconsacrata nel 1731; nel 1740 si costruirono diversi altari addossati alle pareti laterali e nelle absidi più piccole.
Da uno stato estimativo dei lavori urgenti da farsi per la ricostruzione delle volte e del tetto della Chiesa madre, eseguito in Campobasso il 28 agosto 1854 dall'Architetto Antonio Bellini si rileva: La Chiesa parrocchiale del comune di Petrella si compone di tre navate, l'una principale nel mezzo e di altre due più piccole lateralmente alla stessa, coverte con volte di pietra tufo, delle quali quelle di covertura della navata di mezzo trovasi tutta lesionata e cadente ....nonché restaurare le due scalinate nell'esterno e d'ingresso al tempio....
Nel biennio 1868/69 si provvide all'appalto ed all'esecuzione dei lavori di restauro. Nel novembre 1868 i lavori alla navata centrale erano già terminati: fu rifatta una volta a botte, formata da 132 cassettoni di metri 1,00 x 1,20 con cornice di listello tondino e 132 rosoni di gusto barocco. All'inizio del 1869 erano terminati anche quelli alle navate laterali. Fu inoltre costruito un nuovo cornicione archivoltato di coronamento di giro alle pareti della navata centrale, decorandolo di ornato di stucco di stile dorico; furono prolungati i fusti di fronte delle colonne sino al cornicione di coronamento e risistemati a livello tutti gli arcati delle pareti intermedie tra la nave di centro e le laterali.
Furono fabbricate in mattoni le scale di accesso all'organo e da allora la chiesa non subì più alcun restauro.
Nel 1901 la Chiesa di San Giorgio fu dichiarata Monumento nazionale e l'anno successivo ascritta tra gli edifici monumentali d'Italia.
Nel 1903 fu rifatto il pavimento a basole rettangolari e riempita di pietre la Cripta che serviva da sepoltura; l'anno successivo furono rimossi stucchi nell'interno e nelle colonne.
Nel 1933, a cura della Sopraintendenza ai Monumenti dell'Aquila, furono eseguiti altri restauri e fu tolto l'intonaco dato alle pareti interne; altri lavori si susseguirono negli anni successivi.
Nel 1954, causa la vetustà e gli eventi bellici che avevano reso pericolante l'edificio con il susseguirsi di alcuni crolli, la Chiesa fu chiusa al culto con ordinanza dell'8 maggio.
Radicali lavori di restauro iniziarono nel settembre 1954 con la demolizione delle sovrastrutture che durò oltre un mese; ripresi nel marzo 1955 furono portati a termine a fine anno e con una solenne cerimonia cui parteciparono Autorità religiose e civili il Tempio fu riaperto al culto il 26 dicembre.
Fu ricostruito ex?novo il tetto, furono riportate le antiche capriate scoperte alle volte, furono riaperte le antiche finestre?feritoie (tre nella nave di centro, due nelle absidi, quattro nella nave di sinistra ed una in quella di destra); furono liberate le absidi dagli edifici posticci che le opprimevano; sparirono gli altari laterali e la posticcia loggetta sorretta da due colonne in mattoni rivestite d'intonaco costruita in passato per sistemarvi l'organo.
Tutto l'insieme ripresenta ora unità stilistica, grazie anche a numerosi altri lavori effettuati negli ultimi anni per liberare la Chiesa dalle aggiunte dei secoli XVIII e seguenti.
San Giorgio, patrono di Campobasso - 02 - Campobasso - Viaggio in Molise - Puntata 2870 - Telemolise
Restaurant Guru Hotel San Giorgio miglior locale 2019 di Campobasso
Concerto chiesa di San Leonardo a Campobasso il 06.11.2010 part.1
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Riapertura Chiesa San Giorgio - Santa Messa
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A CAMPOBASSO I FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI SAN GIORGIO
Campobasso su Rai 1 - panoramica della città
da una puntata della Santa Messa, una panoramica della città medievale di Campobasso, il castello Monforte, il borgo vecchio con le chiese di San Giorgio e San Bartolomeo, il Museo dei Misteri, il Museo Sannitico, e la città ottocentesca rifatta da Gioacchino Murat.
Molise: da Bojano a Campobasso, Isernia, Termoli, Agnone (Storico documentario del 1992)
Tour documentario delle città più famose della regione, a partire da Bojano fino a Isernia, Termoli, Campobasso, Civitacampomarano, Castelmauro e Castelpetroso. Alcuni di questi borghi raccolgono veri e propri tesori, come il teatro sannitico di Pietrabbondante, e l'area archeologica di Altilia - Saepinum in zona Terravecchia di Sepino (CB), a testimonianza del glorioso passato italico-romano di questa regione.
TURISMO IN MOLISE - COSA VEDERE
ncrementarsi nei primi anni 2000. La regione possiede soprattutto vaste aree di verde incontaminato[senza fonte], nonché pianure, montagne e 35 km di costa. Il turismo marittimo è concentrato su Termoli e Campomarino, mentre il turismo di montagna riguarda specialmente l'attività sciistica presso Campitello Matese e Capracotta. Il turismo artistico e culturale riguarda le principali città di Campobasso e Isernia, ma molto visitato, specialmente dai turisti che viaggiano verso la Puglia, è il borgo medievale di Termoli, frequente meta di visite per il Duomo e il Castello Svevo. Campobasso è famosa per essere una cosiddetta città giardino, durante il risanamento di Gioacchino Murat, e per il borgo medievale con chiese storiche del romanico e con il Castello Monforte; Isernia è conosciuta per la Cattedrale, per la pregevole Fontana Fraterna, ma soprattutto per l'Homo Aeserniensis, datato 700.000 anni e risalente al Paleolitico; Larino è nota come la piccola Roma,[senza fonte] poiché custodisce l'Anfiteatro Romano, il Foro, le Terme e altri luoghi di interesse come i mosaici della Lupa, del Polpo, del Kantharos, del Leone.
Altri piccoli centri di interesse sono soprattutto Agnone, la cosiddetta Atene del Molise, per aver dato i natali a vari letterati e artisti, e per la presenza della storica fabbrica di campane della Fonderia Pontificia Marinelli e per la tradizione natalizia della Ndocciata, evento dedicato al fuoco che richiama molti visitatori; Frosolone, capitale meridionale della lavorazione artigiana di forbici e coltelli, tradizione con radici medievali nella lavorazione delle spade; Bojano, con il borgo medievale di Civita Superiore), Venafro (con il borgo rinascimentale in stile napoletano), Guglionesi, Pietrabbondante (resti archeologici), Pescolanciano, Sepino (con la famosa area archeologica romana di Altilia) e Capracotta. Del turismo artistico sono state riscoperte le testimonianze delle storiche abbazie di San Vincenzo al Volturno (Rocchetta a Volturno) e Santa Maria del Canneto (Roccavivara), testimonianza del romanico molisano, come anche la chiesa di Santa Maria Maggiore di Guglionesi e quelle di San Giorgio di Campobasso e Petrella Tifernina.
Il territorio è anche molto ricco di castelli e borghi fortificati, come Bagnoli del Trigno, Civitacampomarano, Agnone, Torella del Sannio, Lupara e Sant'Elia a Pianisi. Alcuni castelli come Castropignano e Civitacampomarano hanno conservato la forma originaria del XIII secolo circa, mentre molti altri sono stati trasformati in residenze signorili dai nobili napoletani, come il castello Pandone di Venafro, il castello D'Alessandro di Pescolanciano o il castello De Capoa di Gambatesa.
Per ultimo, di recente il Molise ha riscoperto il suo passato presto-romano, con varie campagne di scavi presso il territorio dell'antico Sannio, scoprendo vari villaggi e fortificazioni dei popoli Sanniti Pentri. Così attualmente sono rappresentativi il villaggio di Saepinum a Sepino e l'area sacra del Teatro di Bovianum Vetus a Pietrabbondante.
PETRELLA TIFERNINA S.Giorgio Martire
Il semplice ma altrettanto bellissimo ed acuto intervento conclusivo del Rev. Domenico Di Franco Parroco di San Giorgio Martire, Petrella Tifernina alla presentazione in Roma, giovedì 29 marzo 2012 nella Sala Mostre e Convegni della Gangemi Editore (via Giulia 142,) del volume Medioevo in Molise. Il cantiere della Chiesa di San Giorgio Martire a Petrella Tifernina, di Walter Angelelli, Francesco Gandolfo, Manuela Gianandrea, Francesca Pomarici, pubblicato per i tipi della Gangemi Editore.
stefanovannozzi.wordpress.com
Chiesa S. Antonio di Padova a Campobasso, Martedì 03-01-2017
Una delle chiese del Capoluogo di regione Molisano.
La fondazione di essa, prese l'avvio dalla volontà decisa di P. Pacifico Di Petta di Colle d'Anchise, che nel 1942 fece costruire una cappella dedicata a S. Antonio, nelle vicinanze di dove una volta sorgeva il convento di S. Maria delle Grazie (ora ospedale A. Cardarelli vecchio).
Il 24 maggio 1942 il vescovo benedisse la chiesetta e disse: Siamo in tempo di guerra, mi auguro che questa chiesa sia la chiesa della pace. Il Ministro provinciale aggiunse: ...É questa una primavera serafica apportatrice di copiosi frutti. La chiesetta sorgeva sola, in mezzo al verde e con il piccolo campanile in legno dava l'impressione di una chiesetta di missione.
Nel 1946 fu posta la prima pietra della chiesa inferiore. Il 4 giugno 1949, la costruzione era compiuta, con le elemosine dei fedeli di Campobasso. I lavori del convento vennero portati a termine nel 1956. Dal 1962 al 1963 venne costruita la chiesa superiore che accoglie sulla facciata e all'interno opere d'arte contemporanea, un meraviglioso organo, l'altare e il tabernacolo in marmo bianco
Italia en 360 18-08-19
Chiesa si Santa Maria di Loreto.
Castello Monforte.
Chiesa di San Giorgio.
Piazza Centrale, Campobasso.