Solenne Celebrazione a S.Maria Maggiore ed il suggestivo canto del Te Deum
Molise: da Bojano a Campobasso, Isernia, Termoli, Agnone (Storico documentario del 1992)
Tour documentario delle città più famose della regione, a partire da Bojano fino a Isernia, Termoli, Campobasso, Civitacampomarano, Castelmauro e Castelpetroso. Alcuni di questi borghi raccolgono veri e propri tesori, come il teatro sannitico di Pietrabbondante, e l'area archeologica di Altilia - Saepinum in zona Terravecchia di Sepino (CB), a testimonianza del glorioso passato italico-romano di questa regione.
TURISMO IN MOLISE - COSA VEDERE
ncrementarsi nei primi anni 2000. La regione possiede soprattutto vaste aree di verde incontaminato[senza fonte], nonché pianure, montagne e 35 km di costa. Il turismo marittimo è concentrato su Termoli e Campomarino, mentre il turismo di montagna riguarda specialmente l'attività sciistica presso Campitello Matese e Capracotta. Il turismo artistico e culturale riguarda le principali città di Campobasso e Isernia, ma molto visitato, specialmente dai turisti che viaggiano verso la Puglia, è il borgo medievale di Termoli, frequente meta di visite per il Duomo e il Castello Svevo. Campobasso è famosa per essere una cosiddetta città giardino, durante il risanamento di Gioacchino Murat, e per il borgo medievale con chiese storiche del romanico e con il Castello Monforte; Isernia è conosciuta per la Cattedrale, per la pregevole Fontana Fraterna, ma soprattutto per l'Homo Aeserniensis, datato 700.000 anni e risalente al Paleolitico; Larino è nota come la piccola Roma,[senza fonte] poiché custodisce l'Anfiteatro Romano, il Foro, le Terme e altri luoghi di interesse come i mosaici della Lupa, del Polpo, del Kantharos, del Leone.
Altri piccoli centri di interesse sono soprattutto Agnone, la cosiddetta Atene del Molise, per aver dato i natali a vari letterati e artisti, e per la presenza della storica fabbrica di campane della Fonderia Pontificia Marinelli e per la tradizione natalizia della Ndocciata, evento dedicato al fuoco che richiama molti visitatori; Frosolone, capitale meridionale della lavorazione artigiana di forbici e coltelli, tradizione con radici medievali nella lavorazione delle spade; Bojano, con il borgo medievale di Civita Superiore), Venafro (con il borgo rinascimentale in stile napoletano), Guglionesi, Pietrabbondante (resti archeologici), Pescolanciano, Sepino (con la famosa area archeologica romana di Altilia) e Capracotta. Del turismo artistico sono state riscoperte le testimonianze delle storiche abbazie di San Vincenzo al Volturno (Rocchetta a Volturno) e Santa Maria del Canneto (Roccavivara), testimonianza del romanico molisano, come anche la chiesa di Santa Maria Maggiore di Guglionesi e quelle di San Giorgio di Campobasso e Petrella Tifernina.
Il territorio è anche molto ricco di castelli e borghi fortificati, come Bagnoli del Trigno, Civitacampomarano, Agnone, Torella del Sannio, Lupara e Sant'Elia a Pianisi. Alcuni castelli come Castropignano e Civitacampomarano hanno conservato la forma originaria del XIII secolo circa, mentre molti altri sono stati trasformati in residenze signorili dai nobili napoletani, come il castello Pandone di Venafro, il castello D'Alessandro di Pescolanciano o il castello De Capoa di Gambatesa.
Per ultimo, di recente il Molise ha riscoperto il suo passato presto-romano, con varie campagne di scavi presso il territorio dell'antico Sannio, scoprendo vari villaggi e fortificazioni dei popoli Sanniti Pentri. Così attualmente sono rappresentativi il villaggio di Saepinum a Sepino e l'area sacra del Teatro di Bovianum Vetus a Pietrabbondante.
Santa Maria della Strada (Molise)
Promozione territoriale
Santa Maria della Strada Matrice (CB)
Chiesa Romanica del 1148
info: lucianobaccaro.com
lucianobaccaro@yahoo.it
????360° | SPAZZACAMINI 2019 | 38° RADUNO INTERNAZIONALE VIGEZZO | video 1/5 | 02-09-19 | #317 ✔
1° parte del video dedicato alla sfilata che si è svolta a Santa Maria Maggiore, in valle Vigezzo, in occasione del 38° raduno internazionale dello Spazzacamino
Campane del Molise: Accensione della Faglia del Natale ad ORATINO (CB) Parrocchia S. Maria Assunta
Pabillonis. Festa per la riapertura al culto
La B.V. della Neve si riveste a nuovo
Domenica 13 ottobre alle ore 17,30 festa nella comunità cittadina
per la Liturgia della dedicazione della chiesa parrocchiale della Beata Vergine della neve e del rinnovato altare conciliare.
Sarà mons. Roberto Carboni, arcivescovo di Oristano e amministratore apostolico di Ales- Terralba, a presiedere
la solenne Concelebrazione che restituisce al culto la chiesa del 17° secolo dopo i recenti e impegnativi lavori di restauro.
Il parroco don Luca Pittau, che si è adoperato con successo
per ridare solidità e bellezza all’edificio tanto caro ai pabillonesi, aveva deciso di utilizzare, durante i lavori di restauro, il salone parrocchiale per la liturgia comunitaria e anche per la recente Visita pastorale di padre Roberto. Per tutti sarà una bella emozione scoprire le nuove soluzioni artistiche adottate per ridare splendore e tono liturgico all’edificio sacro, che ha subito varie operazioni di
restauro come racconta la scheda di Monumenti aperti.
La chiesa parrocchiale Santa Maria della Neve è stata costruita nel XVI secolo. Si trova a nord dell’abitato. Nata in origine a forma
di croce latina, con due cappelle laterali, attualmente presenta quattro cappelle sul lato sinistro e tre sul lato destro.
All’interno della parrocchia si trovano numerose opere d’arte, tra cui la statua della patrona, in legno, risalente al XVIII sec., la Madonna del Rosario di grande pregio del 1600 dipinta in estofado
de oro, una statua di San Giovanni del 1700 dell’artista Giovanni Antonio Lonis, uno dei principali scultori sardi del 1700.
Sono presenti inoltre diversi argenti, tra cui un calice e un ostensorio del 1700 e una croce astile del 1800.
Il suo altare maggiore è stato eretto nel 1859 dal marmorano
A. Ugolini. È presente, sempre all’interno della chiesa, un organo in
legno risalente al 1800, composto da 480 canne”.
Kamastra: Luci e colori di Michele da Valona
Michele da Valona. Rinascimento e Cultura adriatica nell'arte sacra del XVI secolo.
Le opere di Michele Greco da Valona, pittore cinquecentesco nato in Albania ma operante fra Molise e Abruzzo sono tornate a casa. Non in Albania, ma sulla sponda occidentale dell'Adriatico, dove si trasferì ancora giovane, operando proprio fra il Molise e l'Abruzzo e realizzando alcuni dei suoi quadri sacri più apprezzati. Un trittico con la sua inconfondibile firma, più una tela che gli viene convenzionalmente attribuita. Queste le opere che la Curia vescovile termolese ha messo in mostra a partire da lunedì 7 novembre per un mese. Poi, dopo tanti anni in cui era stata conservata a L'Aquila, l'arte di Michele Greco ha trovato spazio nella Chiesa di Santa Maria Maggiore a Guglionesi, il paese bassomolisano .
(Notizie tratte da Primonumero del 5 novembre 2011)
I brani sono eseguiti da Ljubojeviç Divna
VASTO (CH) Chiesa di S.Maria Maggiore Sec XII° (02).v.482
1. Distesa Festiva a 4 campane delle 17:30 (il campanone suona solo nelle Solennità e nelle feste di precetto) per la messa delle ore 18:00.
2. Scampanio a martelli su IV°e V° ultimo segnale messa delle 18:00.
3. Ave Maria 3-4-5-1 delle ore 19:00.
5 campane a slancio di epoche e fusioni diverse,purtroppo non so nulla,so solo dirvi che una volta ho letto su un volantino che le due campane maggiori pesano circa 19 quintali la maggiore e quasi 17 la campana grande.
L'impianto era della Morellato e negli anni 85/90 è stato modificato dalla Italsonor.
Verso gli anni 90 sono stati sostituiti tutti i ceppi ma alla grande,non so per quale motivo,era stato montato un ceppo a sistema simil veronese,ma durò poco,c'era troppa differenza tra le altre e il campanone e fortunatamente fu rimpiazzato con uno a slancio,anche perchè qui...con un campanilone così tozzo e massiccio,tutto si può dire ma non parliamo di problemi di staticità!
Le note delle campane sono:
I° campanone REb 3 calante
II° grande MI 3
III° mezzana LA 3
IV° piccola REb 4
V° squillina SOLb 4
Questo video è stato editato perchè il suono del mezzogiorno era stato interrotto,quindi l'ho ripreso in versione Ave Maria serale alle 19:00,alle 11:00 lo scampanio a martelli ultimo segnale messa non ho fatto in tempo a riprenderlo...(è programmato alle 10:58) e quindi l'ho ripreso alle 17:58.
Molto suggestiva la partenza e la distesa della campana grande da una piazzetta lato sud,al termine della suonata si sente la campana mezzana della Cattedrale di S.Giuseppe che suona alla stessa ora di queste e la ripresa in notturna della piccola ma bella facciata laterale della chiesa e la zoomata sulla buia torre dove è posto il campanone che alle 19:00 da i tocchi dell'Ave Maria.
Nel salutarvi rimandandovi ai prossimi video farò il possibile per tornare il giorno dell'Immacolata per riprendere il Plenum Solenne con il campanone.
Un grosso saluto a tutti.ciao!
N.B Anche questo video è dedicato a bambolitainnamorata4
Bojano (Molise - CB) Campane del Duomo: suonata feriale
Vasto da scoprire: la Chiesa di Maria Santissima della Congrega del Carmine
Nel 1638 si demolì la vecchia chiesa e se ne costruì una nuova intitolata a Maria santissima del Carmine, in cui, in un altare minore, si continuò a venerare san Nicola; anche la confraternita assunse la nuova denominazione. Vennero chiamati a Vasto da Diego I d'Avalos i clerici regolari della Madre di Dio, o padri Lucchesi che vi giunsero da Napoli a fondare un convento con annesso collegio. All'opera concorsero il marchese, l'università e la confraternita, che concesse la chiesa e una rendita annua di 50 ducati. Alcuni vastesi entrarono nell'ordine e Giuseppe Ricci e Luigi Barbotta ne divennero generali. Convento e collegio furono abbandonati poi nel 1807 in seguito alla soppressione degli ordini religiosi decretata da Giuseppe Bonaparte.
Tra il 1758 e il 1761 la chiesa venne ricostruita su disegno di Mario Gioffredo; i lavori interessarono anche il contiguo collegio. Nel 1762 l'interno dell'edificio fu decorato con stucchi ad opera di Michele Saccione di Napoli. La nuova chiesa neoclassica, con influenze vanvitelliane , presenta una pianta a croce greca con cinque cappelle.
Sull'altare maggiore si conserva il dipinto di Crescenzo La Gamba con Presentazione di Maria Bambina all'Eterno Padre e sugli altari laterali a destra San Benedetto nella grotta, di Nicola Tiberi, e a sinistra la Madonna del Carmine con san Nicola e sant'Andrea di Giulio de Litiis. Nelle cappelle minori, di destra e di sinistra, sono ospitati rispettivamente l'Estasi di santa Teresa d'Avila e il Crocifisso con santi, del napoletano Fedele Fischetti.
Accanto alla facciata si trova un campanile barocco di sezione trapezoidale. La facciata è tardobarocca, scandita da costoloni e contrafforti in travertino, con al centro un finestrone con arco classicheggiante. Il resto dell'esterno è stato lasciato nella maniera in cui era la vecchia chiesa precedente, in stile grezzo e semplice. Una piccola cupola sormonta il transetto.
BATTISTINO, L'ULTIMO CAMPANARO DELLA TORRE TRECENTESCA DI DONATO (BIELLA)
La notizia del pensionamento di Giovan Battista Favario, dopo più di 70 anni di onorato servizio, è rimbalzata in tutta Italia.
Commovente il desiderio di poter ancora svolgere il suo dovere attraverso il telecomando del meccanismo elettronico, che ha preso il suo posto. Ascoltate le sue toccanti parole registrate in questo servizio del 24 agosto 2019 e andato in onda su RAI 1 il 2 settembre.
La storia di Battistino e dei suoi incrollabili valori rappresenta un esempio di vita vissuta nel dovere verso una Comunità, che il suono delle campane ha sempre chiamato a raccolta nei momenti in cui la solidarietà delle azioni e la condivisione delle emozioni erano la dimostrazione di una Società unita.
Valori di cui oggi, forse più di ieri, abbiamo veramente bisogno.
Buona visione!
MELODIE CLASSICHE E PARTENOPEE ALLA CHIESA DEL CARMELO DI TERMOLI
GUGLIONESI COMUNE INFORMA- 3° Raduno Nazionale Vespa Club, giro turistico per Guglionesi
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Guglionesi, 9 giugno 2019
Processione Sant'Antonio Gioia del Colle 2017
Viaggiando con Gusto- San Francesco C. in Molise - Termoli - 01 - Vim - Puntata 2022
FURCI CERIMONIA PER ANGELO CIANCIOSI
Immagini e interviste della Cerimonia di intitolazione di una strada di Furci al carabiniere Angelo Ciancosi, fucilato per rappresaglia dai tedeschi il 26 aprile 1943 assieme ad altri due colleghi della stazione di Pascellata del Comune di Valle Castellana (Teramo). Interviste, riprese e montaggio a cura di Federico Cosenza.
«PRO LIFE» 10 08 2019 OMAGGIO DI CAMPLI AL CARISSIMO DON ANTONIO MAZZITTI
QUESTO VIDEO LA DIVINA PROVVIDENZA MI HA CONCESSO PER LA SALVEZZA DELL'UMANITÀ ««COME MARIA: SI A GESÙ / NO ALL'ABORTO»»
BANDA FESTA SAN NICOLA 2010 (GUGLIONESI) 2
Bulciago: prove tecniche di disastro ambientale
San Cipriano Picentino: Concerto di Natale
I'm from San Cipriano Picentino