L'oratorio della Madonna del Pilastrello a Paderno Dugnano (MI)
Posto al VII miglio dell’antica via romana che da Milano portava a Como, l’oratorio della Madonna del Pilastrello malgrado Si hanno notizie del Pilastrello in un manoscritto della fine del 1200, in documenti del XV e XVI secolo e numerosi documenti dell'Archivio Parrocchiale di Paderno. Curato nei secoli dalla Parrocchia di Paderno, era tuttavia di proprietà privata e, sino al 1952, dei nobili de' Capitani d'Arzago. Nel 1900 la Diocesi, trova un accordo con i proprietari che lo riparano ma nel corso dei quali “rovinò” il “pilastrello” e l’antico affresco che lo decorava. Nel 1971, essendo la facciata pericolante, viene rifatta arretrandola però di 2. Nel 1981, date le pessime condizioni dell'edificio, l'antico Crocefisso del Pilastrello li collocato nel 1836 e vittima nel 1897 di un grave sfregio, è trasferito in S. Maria Nascente a Paderno, dove è tuttora conservato e oggetto di devozione. Il Crocefisso però torna di nuovo una volta all’anno al Pilastrello in processione con grande partecipazione popolare. Dal 1982 è di proprietà comunale e nel 1987 si decide il suo recupero sottoponendolo a un restauro conservativo realizzando anche un parchetto che seppur soffocato dalla tranvia, da strade, da un canale di irrigazione e dalla vicinissima Rho-Monza è un gradevole se pur pallido richiamo all'antica situazione agricola. Nell’estate 2010, grazie ad alcuni cittadini padernesi, partecipa al progetto del F.A.I., “I Luoghi del cuore” ottenendo 721 sottoscrizioni. Si forma in quel momento un gruppo che lo adotta e fonda, il 14 gennaio 2012, l'Associazione “La Compagnia del Pilastrello”.
L’interno dopo i lavori degli anni “80 che lo hanno salvato presenta un tetto con capriate in legno a vista, la zona dell’altare è delimitata da una balaustra seicentesca in arenaria.
Sulla parete dell’abside è visibile un grande affresco di buona fattura del noto pittore monzese Giambattista Gariboldi che li eseguì nel 1779. Durante l'ultimo restauro si è scoperto che dietro l'abside vi è una doppia parete. Grazie ad una endoscopia con sonda e microcamera si è filmato un affresco di fattura arcaica. La mensa dell'altare in muratura è racchiusa in una moderna struttura lignea e una lastra di vetro consente di vederne la rustica fattura. Davanti all'altare in legno, dipinto a finto marmo, è esposto un restaurato paliotto in seta damascata. Sulla parete destra è esposta una grande icona in stile bizantino opera di Iulian Rosu, che impreziosisce il rustico ambiente.
A destra entrando si nota una lastra, collocata durante gli ultimi restauri, che ricorda la tomba (in parte esterna all'edificio), di un illustre cittadino che volle essere lì sepolto nel 1808. A sinistra entrando vediamo un'antica acquasantiera in quarzite con croce patente scolpita sul fondo. Sulla parete sinistra un antico crocefisso ligneo. Abitualmente è aperto la terza domenica dei mesi da marzo a ottobre, salvo diversa programmazione, dalle ore 15 alle ore 19. Per ogni apertura l'Associazione promuove manifestazioni di vario genere, religioso o culturale. L’associazione “La compagnia del Pilastrello” dopo gli ultimi lavori di accessibilità, intende realizzare altri interventi di risanamento, in accordo con l'Amministrazione comunale e col sostegno, già offerto, di alcune Aziende locali.
Coordinate Geografiche
45° 33’ 33”
09° 09’ 08”
h = 159 m./s.l.m.
Campane di Lodi, Chiesa di Santa Maria Bambina
Lodi, fraz. San Grato
Chiesa di Santa Maria Bambina
Regione ecclesiastica Lombardia
Provincia ecclesiastica Milano
Diocesi di Lodi
Vicariato di Lodi città
Parrocchia Santi Gualtiero, Giacomo, Filippo, Lodi
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Concerto di 4 campane in SI3 crescente/DO4 calante
Distesa completa a 4 campane per l’angelus festivo nella XVIII domenica di Tempo Ordinario
Domenica 5 agosto 2018
Ultimo video di Lodi, ma non della giornata. Ero andato in centro ad ascoltare la messa di Sant'Agnese e volevo fare anche il video, solo che sono arrivato in ritardo ma fa niente e per consolarmi allora ho fatto il video qua a San Grato, dove poi ho anche pranzato. Non immaginerete che è stato uno dei giorni più caldi mai registrato qui da noi ma dettagli… con questo video chiedo anche scusa per il fatto che non si vedano più i commenti e che non si possa più commentare i miei vie, ma ci sono dei problemi, probabilmente a causa del fatto che imposto i video con le modalità restrittive. Per oggi è tutto, a presto.
Varedo: visita Pastorale “feriale” in Zona VII del card. Scola
Varedo
Scola: «Occorre un rinnovato modo di vivere secondo Cristo nella vita quotidiana»
Il Cardinale, compiendo per la prima volta la Visita Pastorale “feriale” in Zona VII, ha incontrato il Decanato di Paderno Dugnano. Ai moltissimi fedeli presenti al Teatri “Ideal”, ha indicato la forza di una comunione reciproca basata sulla conversione e la consapevolezza dei tempi
Don Massimo Mapelli a Casatenovo
[ ] Testimoni del nostro tempo, testimoni nel nostro tempo - Incontri per ascoltare, approfondire, riflettere - Accoglienza, quale accoglienza
Don Massimo Mapelli - Ordinato sacerdote nel 1997. Diventa coadiutore nella parrocchia Santa Maria Nascente a Paderno Dugnano. Nel 2004 entra a far parte della fondazione Casa della carità di cui assume la responsabilità dellospitalità e dei progetti di accoglienza. Nel 2006 pubblica, con don Virginio Colmegna, il libro E bello per noi stare qui (ed. Centro Ambrosiano).
Se vuoi saperne di più: casadellacarita.org
Campane di N. Signora del suffragio - Torino - Venite fedeli e suonata natalizia alla Romana
Chiesa di Nostra Signora del Suffragio (Faa di Bruno)
via San Donato 33, Torino (zona S.Donato - p.zza Statuto)
11 campane in do3 + (8 in do + si bemolle3, mi bemolle4 e mi4 (cresc.) - fisse-)
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carillon del Venite fedeli e suonata natalizia alla Romana (in elettrico manuale by il sottoscritto) programmate quale nuovo angelus di mezzogiorno (ore 11.56) delle solennità del tempo di natale.
Il campanile di Nostra Signora del suffragio è il più alto di Torino (75m) e venne costruito dal Beato Francesco Faa di Bruno basandosi esclusivamente su principi fisici e matematici.
Oltre alle 8 campane in do3 presenti nella cella campanaria sono presenti altri tre bronzi utilizzati per il battito delle ore (si bemolle3) e delle mezz'ore (mi bemolle4).
Nel mese di agosto 2019 sono stati eseguiti alcuni lavori di valorizzazione del concerto tra cui l’installazione del motore per il suono “a bicchiere” del campanone, il posizionamento dei martelli sulle due campane più piccole (mi bemolle4 e mi4) e il collegamento del si bemolle3 alla tastierina della centralina.
In aggiunta è stata modificata anche la programmazione secondo le seguenti modalità:
- Giorni feriali:
Ore 7.45: distesa di sesta e ottava campana per la celebrazione feriale
Ore 12.00: carillon del canto “Madre Santa” (angelus)
Ore 18.00: carillon dell’Ave Maria di Lourdes per il rosario e per i vespri
Ore 19.55: distesa della terza campana per il “de profundis” (angelus serale)
- Giorni festivi:
Ore 8.45: distesa delle cinque campane maggiori per la celebrazione festiva
Ore 11.56: distesa completa per l’angelus
Ore 15.45: distesa quinta, sesta, settima e ottava campana per i vespri
Ore 18.00: carillon del Salve Regina per il rosario
Ore 19.55: distesa della terza campana per il “de profundis” (angelus serale)
- Solennità:
Ore 8.45: distesa completa per la celebrazione festiva
Ore 11.56: suonata alla Romana per l’angelus
Ore 12.00: carillon a tema
Ore 15.45: carillomn a tema + distesa sei campane maggiori
Ore 18.00: carillon del Salve Regina per il rosario
Ore 19.55: distesa della terza campana per il “de profundis” (angelus serale)
Un sentito ringraziamento a Suor Chiara, Suor Martina, suor Mariangela e a tutta la comunità delle suore minime del suffragio per la calorosa accoglienza e l’entusiasmo dimostrato verso il progetto di valorizzazione del concerto nonchè a Vagale04 per la collaborazione nell’elaborazione della nuova programmazione.
FB:
WEB:
Presepe Chiesa di Loiano, Natale 2015.
Il presepe della Chiesa di Loiano, Appennino Bolognese Italy. Natale 2015. Riprese di Gilberto Tedeschi.
Campane di Castiglione Torinese - Chiesa Parrocchiale dei SS. Claudio e Dalmazzo
Sonata di mezzogiorno della più piccola delle 2 campane elettricista.
Le prime notizie della parrocchia di Castiglione Torinese risalgono all’anno Mille, periodo durante il quale venne edificata la chiesetta di San Dalmazzo che è costituita da un’ampia sala con abside semicircolare ornata all’esterno di archetti e finestrelle. Quest’abside poggia su una costruzione ad apparecchio incerto che risulta più antica. Accanto alla chiesetta sorgeva il primo cimitero di Castiglione.
Castiglione finché fu considerato parte del municipio di Torino fu guidata da un rettore e San Dalmazzo ne costituì la prima chiesa parrocchiale. L’ultimo parroco chiamato rettore fu Don Guglielmo di Lucernate nominato nel 1351. Il sacerdote che gli succedette, in un imprecisabile anno del XIV secolo, fu Don Colini di Lugliono il quale si firmava Curato di San Dalmazzo.
Non si conosce l’anno preciso in cui la parrocchia venne trasferita nella chiesa di San Claudio presso il castello. Tale spostamento si deve forse ascrivere alla necessità di difendersi dalle incursioni di Ungari, Saraceni e altri predoni. Infatti, dopo l’anno 1456, tutti i documenti parlano dell’unica parrocchia dei SS. Claudio e Dalmazzo in Castiglione. Della chiesa di San Claudio sul colle di Castiglione Alto si conoscono tre realizzazioni. La prima e più antica costruzione occupava pressappoco il sito di quella attuale, ma aveva la facciata volta verso la pianura Padana e l’abside a Levante. Era questa una regola seguita, per quanto possibile nella costruzione delle chiese, affinchè il sole nascente donasse loro i primi raggi. La prima costruzione fu distrutta con il castello da Carlo Emanuele I di Savoia. La seconda fu realizzata nel 1642 quando i Turinetti la riedificarono in stile barocco, e così rimase fino al 1906.
La terza costruzione fu avviata da Don Marucco che al suo ingresso in Castiglione, l’11 settembre 1887, trovò la chiesa parrocchiale fatiscente e senza fondi, per cui obiettivo principale della sua missione divenne quindi restaurare la vecchia chiesa o di costruirne una nuova in una posizione conveniente. Nel 1906 davanti alla chiesa barocca, sorse un tratto di costruzione alta, snella, in stile gotico-lombardo. Nel 1911 il vecchio e nuovo edificio vennero livellati e si ebbe la Chiesa Parrocchiale Marucco. Infine, nel 1928, Don Marucco fece prolungare la casa parrocchiale collegandola con un porticato alla chiesa restaurata.
Il prevosto Don Brovero, subentrato nel 1939 a Don Marucco, provvide nel 1944 a riparare la casa parrocchiale attigua alla chiesa ampliandola con due locali nuovi. È in quest’occasione che vennero in luce le fondamenta della grande torre dell’antico castello medioevale. L’autonomia comunale riacquistata nel 1947 ed il trasferimento della sede del Municipio alla Rezza, riaccesero nei Castiglionesi il desiderio e la speranza di una chiesa in pianura. Anche le insistenze della Curia metropolitana si fecero pressanti. Il posto più adatto parve il terreno che il Conte Bernardino Castiglione aveva legato alla parrocchia e sul quale il prevosto Emanuele Benedetto Castellamonte dei signori di Lessolo aveva edificato la casa colonica. Questo terreno era ricco di acque sorgive, ma le nuove tecniche di costruzione non impedirono di erigere il complesso parrocchiale: chiesa, canonica, oratorio con campo sportivo. Toccò a Don Brovero il compito di far approntare i progetti e di risolvere i problemi finanziari finchè il 5 agosto 1951 l’edificio della nuova chiesa fu consacrato.
Magenta: la chiesa di San Biagio
Rassegna Cori UTE-Milano Duomo
il Carnevale di Senago - 2013
Campane di Chiuro (SO), loc. Castionetto - Chiesa di S. Bartolomeo
Concerto - Concerto di 5 campane ambrosiane in mib3 di G. Pruneri di Grosio, rispettivamente - dalla maggiore - del 1912, 1913, 1913, 1881 e 1873 - Domenica 22 aprile 2018, h. 12.00 - Cfr. - Se ami la musica barocca o liturgica, visita anche
Le campane di Cavaione - Fraz. di Truccazzano (MI)
Cavaione (Frazione di Truccazzano) (MI)
Chiesa dei Santi Eusebio e Maccabei
Concerto di 5 campane in Fa#3
Distesa delle 3 campane minori per la S.Messa festiva:-ore 10:45
CAMPANE DI CAMPORE - SUONO DELL'ANGELUS DI MEZZOGIORNO
Concerto di 5 campane in sol calante fuse da Paolo Capanni e F.lli nel 1969.
In sottofondo le 5 campane in reb della parrocchia di S.Maria di Maissana.
Campane di Leinì (TO) - concerto funebre solenne
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo in Leinì (TO).
Concerto di 6 campane in Sol3 tutte predisposte per il suono a distesa, bicchiere e martello: campana grande fusa da Vallino di Bra nel 1812, seconda campana fusa da Roberto Mazzola di Valduggia nel 1920, terza, quarta e quinta campana fuse da Roberto Mazzola nel 1935 e sesta campana aggiunta da Trebino nel 2018.
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Concerto funebre solenne con le sei campane a bicchiere suonato in elettrico manuale dal sottoscritto e inserito nella centralina quale angelus delle ore 12.00 del 2 novembre.
Queste suonate rientrano nella nuova impostazione dei segni del campanile della parrocchiale di Leini. Infatti tra i mesi di febbraio e marzo 2019, al termine dei lavori di restauro che hanno interessato la torre campanaria, in accordo con il parroco don Pierantonio abbiamo riprogrammato le suonate secondo le seguenti modalità:
- Giorni feriali:
Ore 7.30, angelus del mattino: carillon dell’Ave Maria di Lourdes;
Ore 12.00, angelus del mezzogiorno: carillon di Madre Santa;
Ore 19.00, angelus della sera: carillon dell’Ave Maria di Lourdes;
- Giorni prefestivi:
Ore 7.30, angelus del mattino: carillon dell’Ave Maria di Lourdes;
Ore 12.00, angelus del mezzogiorno: carillon di Madre Santa;
Ore 17.30 (18.00 da aprile a settembre), primo segno messa prefestiva: distesa quattro campane maggiori;
Ore 18.00 (18.30 da aprile a settembre), secondo segno messa prefestiva: distesa campana piccola;
Ore 19.00, angelus della sera: carillon dell’Ave Maria di Lourdes;
- Giorni festivi:
Ore 8.00, angelus del mattino: carillon dell’Ave Maria di Lourdes;
Ore 9.00, primo segno messa festiva: distesa quattro campane maggiori;
Ore 9.30, secondo segno messa festiva: distesa campana piccola;
Ore 10.45, primo segno messa festiva: distesa quattro campane maggiori;
Ore 11.15, , secondo segno messa festiva: distesa campana piccola;
Ore 12.30, angelus del mezzogiorno: distesa completa a sei campane;
Ore 19.00, angelus della sera: carillon dell’Ave Maria di Lourdes;
- Solennità:
Ore 8.00, angelus del mattino: carillon dell’Ave Maria di Lourdes;
Ore 9.00, primo segno messa festiva: distesa completa a sei campane;
Ore 9.30, secondo segno messa festiva: carillon a tema;
Ore 10.45, primo segno messa festiva: distesa completa a sei campane;
Ore 11.15, , secondo segno messa festiva: carillon a tema;
Ore 12.30, angelus del mezzogiorno: carillon a tema + suonata “alla Romana”
Ore 19.00, angelus della sera: carillon dell’Ave Maria di Lourdes.
Un sentito ringraziamento a don Pierantonio per la calorosa accoglienza e per l’entusiasmo dimostrato verso il progetto di valorizzazione del concerto della parrocchiale di Leinì.
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