Sistemate le campane della Parrocchia di Fornovo. Suoneranno a festa Il Cristo Risolto
Nuove Parrocchie, nuovo look al giardino della Chiesa, e ora nuova orologeria per rimettere in sesto le campane della Parrocchia Santa Maria Assunta di Fornovo Taro.
Tra poche ore sarà Pasqua e potranno suonare a festa Il Cristo Risorto.
A sistemarle è venuto nientemeno che Giorgio Schelone della Trebino di Genova, il tecnico delle Campane del Vaticano.
L'incontro a Fornovo dopo la visita pastorale alla Nuova Parrocchia Santa Maria Assunta
La visita Pastorale alla Nuova Parrocchia Santa Maria Assunta di Fornovo dal 13 al 19 marzo scorso si è incentrata sul valore dell'incontro.
Incontro verso i sofferenti, verso i giovani e le famiglie per una maggiore spiritualità, agli italiani che vengono da lontano, e quelli di altre religioni.
La visita pastorale del Vescovo alla Comunità locale e agli ammalati appena conclusa, ha messa in luce l’ottimo percorso raggiunto dalle sette Chiese di Fornovo nel mettere in pratica le direttive della Diocesi nell’assetto delle Nuove Parrocchie.
Non solo campi estivi alla Cisa per i giovani, ha sottolineato il Vescovo, occorre anche preghiera e spiritualità a Villa Santa Maria a due passi sulle colline del paese, che sembrano lontanissimi.
In una Fornovo plurireligiosa, nell’Omelia, ricordando l’arciprete Don Giuseppe Malpeli, il Vescovo Mons. Enrico Solmi invita i fedeli, come ha fatto Gesù, ad avvicinarsi alla “fonte dell’acqua” in un ora insolita per incontrare la la figura chiacchierata.
Parrocchia Fornovo ladri nella notte tentano di entrare in Sacrestia
Nella notte dei malviventi hanno provato ad entrare nella Chiesa Parrocchiale Santa Maria Assunta di Fornovo Taro. Ad accorgersene è stato lo stesso Parroco Don Mario Mazza, vedendo la finestra della sacrestia aperta. I ladri sono riusciti a togliere solo la parte più debole delle sbarre di una finestra posta al pian terreno, lasciando il lavoro a metà. Forse impossibilitati ad andare avanti nel loro disegno o disturbati da un imprevisto. Sono solo riusciti ad allungare una mano tra le inferriate ed afferrare una ferma carte, abbandonato poi sotto ad un camioncino parcheggiato nel piazzale. Non si sa qual era il loro obiettivo, se gli spiccioli delle offerte dei fedeli o se qualche oggetto sacro. Sono intervenuti subito il fabbro per mettere in sicurezza l’armatura alle finestre, saldando con una ulteriore sbarra di protezione, la parte lesa. In giornata verranno anche i muratori per sistemare a dovere il tutto. Ora ci si domanda se è opportuno o meno mettere una serranda anche alle finestre del pian terreno. Visto i tempi che corremmo sarebbe proprio opportuno farlo. Al momento non è stata fatta nessuna denuncia ai Carabinieri.
Fornovo Taro un 25 aprile 2019 di tutti la colonna della Libertà
Fornovo Taro, 25 aprile 2019, Una festa di tutti. La Colonna della Libertà
Fornovo ha accolto la Colonna della Libertà come una ideale Liberazione. Come 74 anni fa, per un 25 aprile di tutti. Un 25 aprile a Fornovo per la prima volta insieme alla delegazione Brasiliana presieduta dal Colonnello Ricardo Pixoto e da Mario Pereira del Monumento Votivo Militare F.E.B. di Pistoia, invitati per celebrare non solo solo la resa tedesca della Sacca di Fornovo. Un 25 aprile di tutti.
Un 25 Aprile che coincide con l’ultimo discorso ufficiale del Sindaco Emanuela Grenti per fine mandato, dove lascia nel suo cassetto il sogno di una politica fatta di mediazioni, di confronto, di dialogo, nella risoluzione dei problemi, lontana dai legami ideologici. In rappresentanza dell’Anpi è intervenuta Teresa Malice di Fornovo ricercatrice Isrec. Nel pomeriggio
la rievocazione storica della Sacca di Fornovo in Piazza del Mercato, e alla sera il concerto in Pieve.
Accolti anche in lingua portoghese da Maria Teresa Gardelli, la giornata commemorativa è iniziata al mattino in Piazza del Municipio alla presenza delle delle forze dell’ordine, la Polizia Locale, ai Carabinieri, Finanza, la protezione Civile, le rappresentanze degli studenti dell’Istituto Malerba, e il corpo degli alpini, accompagnati dal Corpo Bandistico Fornovese.
Sono state deposte corone di alloro al monumento dei caduti brasiliani in Piazza della Libertà, in Piazza Matteotti a ricordi dei caduti Fornovese e alla Chiesa di Neviano a ricordo di Don Cavalli artefice della storica mediazione, poi la sfilata lungo Via Don Giuseppe Malpeli, conclusa con una Santa Messa celebrata da Don Mario Mazza.
Nel Pomeriggio in Piazza del Mercato, la rievocazione della resa dei Tedeschi alle forze Brasiliane unitamente a quelle partigiane e degli alleati, realizzata da Tracce di Storia con la collaborazione della Red Bull edei lettori dell’Associazione La Pergamena.
Poi tutti, nonostante la pioggia ad aspettare la colonna della Libertà arrivata da Medesano. Dopo una velocissima passerella dei mezzi più leggeri lungo la golena del Taro, la colonna ha proseguito la sua missione storica verso Collecchio e Parma.
A conclusione della Festa della Libertà alla Pieve Romanica “Santa Maria Assunta” con la delegazione Brasiliana, concerto con le superbe interpretazioni del tenore Francesco Pavesi e Niccolò Ronchi al pianoforte, iniziato con gli inni dei due paesi.
Fornovo Bar Acli Parrocchia con Mario Araldi per rilanciare la FRANCIGENA
Fornovo Taro Luci sulla Francigena con illuminazione Pieve Romanica
Portare la Via Francigena ai numeri dei pellegrini del Cammino di Santiago ètutt’oggi impensabile, ma proporre iniziative che vanno nell’ottica aumentarne la fruibilità, si può fare. Uno di questi è il Giubileo della Luce proposto dal Ministero dell’Ambiente per valorizzare le nostre bellezze storico-artistiche.
Tra queste c’è sicuramente la Pieve di Fornovo, un fermata quasi obbligatoria per i pellegrini di passaggio sulla Via Francigena, prima di affrontare, generalmente, la dura salita dell’Appennino, e arrivare a Roma.
L'Amministrazione Comunale di Fornovo Taro non si è fatta scappare l’opportunità, aderendo al bando e ottenendo tramite una convenzione con l’ANCI un finanziamento di 100 mila euro per illuminare la splendita Pieve Romanica.
Luci sulla Pieve per dare maggiore visibilità, incentivando il turismo locale e le scelte sui percorsi dei grandi cammini della nostra penisola e d’Europa.
L’ostello per il pellegrini in cammino presso la Parrocchia di Fornovo, dispone di una dozzina di letti e il passaggio nel periodo estivo puòarrivare fino aventi unità. In queste situazione, alcuni pellegrini vengono dirottati a Villa Santa Maria, sulle colline del paese, e per chi ha ancora energia per fare qualche chilometro in più, al monastero Benedettino di Sivizzano recentemente restaurato, prima di affrontare la dura salita che porta a Boschi di Bardone, Cassio, Berceto, per poi scollinare al passo della Cisa.
Occorre anche sottolineare che rispetto al passato, èin costante aumento il turismo su due ruote.
Prelerna festa pro Chiesa HD
Fornovo Taro Gino Quinti l'artigliere di 105 anni ci ha lasciato in saggezza e simpatia
Ieri mercoledì 7 febbraio 2018 in una giornata fredda e nuvolosa, nella Chiesa di Oriano è stato dato l’estremo saluto a Gino Quinti di Citerna. Una vita longeva, 105 anni, fatta di lavoro e famiglia, di semplicità e simpatia, di abitudini quotidiane senza eccessi, tranne quella verso la sua “nipotina d’oro”. Il feretro è partito dalla sua abitazione a Citerna seguito dai familiari, diretto in Chiesa. Ad attendere, amici e conoscenti, il Sindaco Emanuela Grenti, l’Associazione artiglieri d’Italia di Colorno, Noceto e Fontanellato, e il gruppo alpini locale.
Il parroco Don Emmanuell ha Glorificato il Signore per avergli donato una lunga vita, fatta di saggezza e lucidità.
Una sentita cerimonia con la preghiera dell’artigliere da parte dei suoi amici dell’Associazione, l’Ave Maria cantata dal tenore Francesco Pavesi e l’estremo saluto con il silenzio nel piccolo cimitero.
Quinti nasce a Fornovo il 13 agosto del 1912, si sposa nel 1939 ha quattro figli di cui un maschio, Enzo che ha sempre vissuto con lui nel podere “Belvedere”, dimezzato con l’arrivo dall’autostrada.
Era l’uomo più anziano del Comune di Fornovo.
Il sui segreti sono stati la freschezza fisica, la memoria di ferro, un Dna ereditato dalla madre vissuta oltre i cent’anni. Ma anche la quotidianità, fatta di cura dell’orto, di tre caffé al giorno, dalla lettura del giornale, alla passeggiata al mercato, senza perdere i momenti conviviali in allegria. A tavola gli piaceva di tutto, con un debole per cappelletti e tortelli.
Numerosi i ricordi tenuti come cimeli nella sua casetta sulle colline della Val Taro, dalla foto di militare a cavallo, al lunghissimo foglio matricolare, agli attestati con le medaglie della locale sezione combattenti e quella del gruppo Nazionale Artiglieri.
Quinti ha vissuto due guerre mondiali. Da artigliere nella seconda. Catturato nello sbarco di Sicilia, passa l’ultima parte della guerra in oriente come “prigioniero di riguardo” degli Inglesi.
Militare a 20 anni diventa un puntatore e successivamente telemetrista. Si perfeziona nel gruppo artiglieria, calcolando velocità e distanza con il suo cannone da 305 mm con una gittata di 25 km. Un vero asso puntatore, sfruttando la mira appresa come cacciatore, passione svolta fino al 1993.
Le vicende di guerra.
Richiamato alle armi come sergente, dopo la Jugoslavia, continua la guerra con il Regio Esercito a Catania sul Simeto al comando di una batteria di una ventina di soldati con il compito di difendere le coste della Sicilia dalle navi degli alleati che stavano preparando lo sbarco.
Nella prima vera esercitazione tra Catania e Augusta, quando al primo colpo centra una sagoma di un battello in legno a venti km di distanza, riceve i complimenti personali da parte del Colonnello Comandante- Da semplice Sergente Quinti viene promosso sul campo a Sergente Maggiore. Il giorno dello sbarco degli Allenati però le navi inglesi rimangono a trenta km di distanza, troppo lontane per colpirle.
La “dolce” prigionia.
Il 14 luglio 1943, Quinti, durante l’operazione Husky, si arrende ai paracadutisti Inglesi, scesi al chiaro di luna e la resa è immediata.
La sua prigionia “crociera per il mondo” per circa due anni, parte da Siracusa, poi sbarca a Tripoli, Alessandria d’Egitto, al Cairo, quindi a Tel Aviv. Il compito dei prigionieri Italiani era fatto di cose semplici: accudire il comando Inglesi, con il fare spesa, guidare i camion, pulire il giardino, lavoro di ufficio, agricoltura, allevamento di cavalli. Con la guerra che stava terminando in Europa e proseguiva contro il Giappone, sempre al seguito degli Inglesi come prigioniero di guerra, parte per Bombay, attraversando il mar Rosso, l’oceano Indiano. Raggiunta l’India, attraversa foreste tra scimmie e animali nuovi, raggiunge Bopal a due passi da Nuova Delhi. Dopo un paio di mesi, con lo sgancio della bomba atomica su Hiroshima, ritorna a Taranto. Dopo la quarantena, lungo l’adriatico, Bologna, Parma, il tram per Fornovo, e un taxi con gli spiccioli guadagnati da prigioniero libero, finisce la sua storia avventura.
“abbraccerei loro e loro abbraccerebbero me” così Quinti ricordava i suoi “carcerieri gentiluomini”. “mi hanno tolto solo le lamette da barba e le forbici per darmi the e biscotti”. Un ricordo piacevole e di rispetto reciproco. Ricordava il cavallo di nome Malvisto, le gare, le sfilate e tutti gli sport praticati. Ricordava volentieri la mano data al Principe Umberto, in visita agli ufficiali e di aver conosciuto il figlio del grande Girardengo. Dopo aver girato il mondo come prigioniero “libero” per due anni e mezzo, a guerra finita tornò nella sua fattoria di famiglia a Citerna.
Fornovo il falò di Carnevale si farà, più piccolo entro i limiti di sicurezza
Niente falò per Carnevale a Fornovo ? Ci sarà!!!!. Più piccolo e in sicurezza.
Sarà più piccolo entro i limiti di sicurezza per le case e gli alberi della golena del fiume e di piazza del mercato. In molti dopo aver visto l’annuncio della Pro Loco, poi tolto, che non organizzerà più il tradizionale Falò nella golena del Taro, si stanno attivando per non interrompere una tradizione che dura da decenni.
Non sarà mega, ma come sempre sarà comunque un momento suggestivo di aggregazione generale attorno al calore e agli scoppietti del fuoco, bruciando la “Poiana” come liberazione del negativo.
I motivi della rinuncia da parte della Pro Loco, potrebbero essere tanti. In primo luogo la sicurezza per situazioni di forte pericolo. Un fuoco troppo imponente vicino ad alberi e alle case. Poi c'è il discorso del cambio generazionale e di idee all’interno dell’associazione. Infine, per farlo MEGA, si tratta di un faticoso lavoro che tiene impegnato lo staff organizzativo per alcune settimane, sia di giorno per accatastare il legname e i bancali e alla notte per tenere a bada i furbetti del fiammifero.
Le tracce del carnevale Fornovese, risalgono ai primi del 900. Erano sfilate di carri allegorici con riferimento ai problemi locali del momento come l’acquedotto del Prinzera, le scuole Comunali, problemi di interesse nazionale o internazionale come la guerra in Libia. Si organizzavano feste da ballo con inebrianti profumi di arance e mandarini consumati come dissetante nei locali come “al Salon”, al Torsiliéri e al Club. Non come oggi, alle 23 del martedì di Carnevale la campana maggiore della Chiesa suonava a distesa per avvertire che dopo un’ora sarebbe iniziata la quaresima, e la fine dei festeggiamenti e l'inizio della Quaresima. Un ricordo.
Dopo le forzate soste delle due guerre, il Carnevale riparte negli anni 50 con il Carnevale dei Ragazzi della Parrocchia e i balli al teatro Anzani. Oggi si balla al Foro 2000 e in luoghi privati.
Negli ultimi decenni di sfida per essere il carro migliore, è stata tra i Carri del Circolo Maria Luigia, La Croce Verde e quella della Parrocchia. La novità di quest’anno è la scissione del gruppo storico Parrocchiale, con i fedelissimi dell’arciprete Don Giuseppe che si staccano con un ardito carro proprio.
I carri e gruppi a piedi arriveranno dai paesi limitrofi come i Wanted di Ozzano con Dead or Alive e da Calestano.
Il programma prevede tre giorni di sfilata lunghe le vie del paese: Domenica 19 e 26 febbraio alle ore 14,30 con partenza da piazza del Mercato, e infine martedì 28 alle ore 17,30 con un falò inedito.
Fornovo Il Vescovo di Parma alle esequie di Don Ivo Bricoli nelle preghiere di Papa Francesco
Fornovo Avis e Croce Verde festeggiano 50 anni di solidarietà
Sabato scorso l’AVIS e La Pubblica Croce Verde di Fornovo-Solignano hanno festeggiato insieme 50 anni di solidarietà.
Presenti decine e decine di militi, la cittadinanza, le sezione Avis di Fornovo, Varano, Pellegrino, Berceto e quella Provinciale, la Croce Verde di Fornovo-Solignano e Noceto, le Pubbliche di Collecchio Sala Baganza e Felino, Colorno, Langhirano, la Croce Rossa di Berceto e Medesano e l’Anpas Regionale, nonché la sezione Alpini.
Nati Insieme come Pronto Soccorso Avis, i due sodalizi si sono divisi subito per motivi statutari. Tra qualche anno torneranno vicini nella Cittadella della Salute di Via Verdi.
Sono i volontari di ieri, di oggi e di domani. Una perenne staffetta per donare il proprio tempo gli altri. Verso quelli che hanno bisogno.
Sembra di ieri l’ultimo festeggiamento. Un anniversario. Un tratto di strada insieme. Un continuo passaggio del testimone a nuovi militi. Quelle delle nuove generazioni. Un augurio, questo, espresso sia in Chiesa durante la S.Messa che in Piazza durante i festeggiamenti. Tutto rivolto ai giovani, affinché non si spezzi questa generosa catena.
Tutto nasce il 7 gennaio del 1966 con il Pronto Soccorso Avis al vecchio numero 45 di Via Nazionale. Pochi mesi dopo la fusione con Croce Verde. L’anno successivo una divisione statutaria, non preclude un cammino insieme sulla strada della solidarietà.
Anche i distaccamenti iniziali della Croce Verde di Calestano e Solignano si dimezzano per ragioni distrettuali dell’USL. Ma la bandiera e il suo spirito di solidarietà rimangono, freschi come allora, portati con orgoglio durante la lunga sfilata in paese.
Accompagnati dal Corpo Bandistico, un doppio corteo è partito dalle sedi di Via Solferino e Via Marconi per confluire in Piazza del Municipio. Raduno finale in Piazza Tarasconi con musica e torta fritta e salume per tutti. Intervento dei presidenti dei due sodalizi e dei Sindaci dei Comuni di bassa Valle di Fornovo, Varano, Solignano e Valmozzola.
Raduno Spallicciano XIII° 2 giugno 2014 S.Maria Nuova Spallicci IIIa parte
Saluto del sindaco di Bertinoro, Nevio Zaccarelli, con la presentazione della bandiera, ideata da Aldo Spallicci, che è stata adottata dai Comuni del comprensorio di Forlì. La prelusione su : ' Aldo Spallicci pioniere dell'ambientalismo' è stata introdotta dal prof. Dino Pieri curatore assieme alla moglie, prof.ssa Maria Assunta Biondi, dell'opera omnia di A. Spallicci.
La Notte Delle Pievi 2014 Fornovo Di Taro Parma Italy
[Doc] Santa Maria Assunta - scrigno di conoscenza
Il breve documentario sulla Chiesa di Santa Maria Assunta in San Salvatore Telesino (BN), basato sul libro del dott. Emilio Bove Santa Maria Assunta Scrigno di Conoscenza.
Fornovo Taro Domenica 19 novembre 2017 ore 13:37:43 scossa magnitudo 4.4
Le campane di Tirano (SO) - Frazione Madonna - Plenum
Le campane di Tirano (SO) - Frazione Madonna di Tirano
Basilica Romana Minore Santuario della B. V. di Tirano
Concerto di 5 campane in Do3 fuse da: Do3 rifuso da Giorgio Pruneri di Grosio nel 1901, Re3, Mi3 e Fa3 da Gaetano Soletti di Brescia nel: Re3 nel 1818, Mi3 nel 1794 e Fa3 nel 1797 e Sol3 da Carlo Francesco e Giuseppe Antonio Bizzozero di Varese nel 1737
Plenum per la Messa prefestiva (ore 17.30)
Consiglio di alzare il volume per asoltare meglio il suono di queste campane. Scusate se il video è mosso ma c'era vento forte.
-LA MADONNA DI TIRANO-
[...] Secondo la tradizione cattolica, il 29 settembre 1504 a Tirano, in un orto, la Madonna apparve al beato Mario Omodei, chiedendogli di edificare in quel luogo un tempio in suo onore. Egli fu quindi il primo fedele promotore della costruzione del santuario, iniziata il 25 marzo (giorno dell'Annunciazione di Maria Vergine) del 1505 e terminata nella sua parte esteriore nel 1513. Per la consacrazione della chiesa si dovette attendere sino al 14 maggio 1528 quando, completati gli interni, il santuario venne benedetto dal vescovo di Como Cesare Trivulzio.
A presto da Campanaro41 :-)
Sabato 23 marzo, ore 17.30
Tavola Rotonda Fornovo 2012 - parte 3/4
Tavola Rotonda a Vini di Vignaioli, Fornovo, 05/11/2012
Risorgiva - Pieve di Santa Maria Assunta
Risorgiva, Montorio Veronese