Venosa XII XVI Santa Maria della Scala
1 - La chiesa della Madonna della Scala di Venosa (Pz).
2 - Il convento benedettino ed il perché del nome della Madonna della Scala.
3 - La badessa Beata Agnese.
Breve cenno storico
Il periodo medievale per la città di Venosa è stato molto travagliato; poiché con la caduta dell'impero romano e il conseguente avvento dell'era medievale, Venosa fu soggetta a ripetute occupazioni da parte di popolazioni barbariche già dal V secolo, quali Eruli ed Ostrogoti;
nell' 842 la città fu saccheggiata dai Saraceni; seguirono Bizantini, Normanni e Svevi.
Dopo un continuo avvicendarsi di signori feudali, la città fu concessa in feudo agli Orsini nel 1453, poi giunse Pirro Del Balzo, gli Angioini e gli Aragonesi con la famiglia Gesualdo nel 1561.
Dal settecento a oggi il feudo di Venosa fu affidato ai Ludovisi e i Caracciolo e sul finire del '700, i Rapolla.
C’è da dire che all’inizio del nuovo millennio, anche la Chiesa stava attraversando una progressiva decadenza morale.
In questo periodo di forti tensioni e di incertezza politica, nacquero in Italia ed in tutta Europa una miriade di ordini monastici.
Anche a Venosa sorsero numerosi conventi e di chiese: Ordini cavallereschi come i Templari, i cavalieri di Malta e i cavalieri di Rodi; monasteri retti da francescani, benedettini, domenicani, agostiniani, cistercensi, geronimiti, trappisti, certosini, basiliani, ecc. ecc.
Secondo Giacomo Cenna ed Achille Cappellano in tutti questi secoli sia dentro che fuori le mura della città oraziana proliferavano dozzine di conventi e monasteri.
Alla chiesa è annesso il monastero benedettino, di cui oggi resta solo il loggiato.
Costruita alla fine del XVI secolo e consacrata nel 1662, si trova in pieno centro storico.
È sito nella attuale piazza Ninni e fiancheggia Via Garibaldi; è a due passi dal Castello di Pirro del Balzo, poco lontano dalla chiesa di San Giovanni, a pochi passi da quella di San Biagio, dalla piazzetta di San Pietro ed a circa 500 metri circa dalla Cattedrale e dall’Episcopio stesso
TG7 Basilicata Rapolla. Riapertura al Culto Chiesa di San Biagio
TG7 Basilicata 10 Giugno 2014
Interviste a: Michele Sonnessa - Sindaco di Rapolla.
Piero Lacorazza - Presidente Consiglio Regionale.
Don Michele Cavallo - Parroco di Rapolla.
Il Parco Archeologico di Venosa PZ, in Basilicata
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Una delle più straordinarie esperienze culturali che si possano fare in Italia, grazie a reperti di grande fascino immersi in una splendida Natura, fino all’apparizione di sconvolgente bellezza di un edificio mai completato che toglie il fiato: vi ci portiamo noi
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Santa Maria della Scala Viaggio tra il XI ed il XVII sec
1 - La chiesa della Madonna della Scala di Venosa (Pz).
2 - Il convento benedettino ed il perché del nome della Madonna della Scala.
3 - La badessa Beata Agnese.
Breve cenno storico
Il periodo medievale per la città di Venosa è stato molto travagliato; poiché con la caduta dell'impero romano e il conseguente avvento dell'era medievale, Venosa fu soggetta a ripetute occupazioni da parte di popolazioni barbariche già dal V secolo, quali Eruli ed Ostrogoti;
nell' 842 la città fu saccheggiata dai Saraceni; seguirono Bizantini, Normanni e Svevi.
Dopo un continuo avvicendarsi di signori feudali, la città fu concessa in feudo agli Orsini nel 1453, poi giunse Pirro Del Balzo, gli Angioini e gli Aragonesi con la famiglia Gesualdo nel 1561.
Dal settecento a oggi il feudo di Venosa fu affidato ai Ludovisi e i Caracciolo e sul finire del '700, i Rapolla.
C’è da dire che all’inizio del nuovo millennio, anche la Chiesa stava attraversando una progressiva decadenza morale.
In questo periodo di forti tensioni e di incertezza politica, nacquero in Italia ed in tutta Europa una miriade di ordini monastici.
Anche a Venosa sorsero numerosi conventi e di chiese: Ordini cavallereschi come i Templari, i cavalieri di Malta e i cavalieri di Rodi; monasteri retti da francescani, benedettini, domenicani, agostiniani, cistercensi, geronimiti, trappisti, certosini, basiliani, ecc. ecc.
Secondo Giacomo Cenna ed Achille Cappellano in tutti questi secoli sia dentro che fuori le mura della città oraziana proliferavano dozzine di conventi e monasteri.
Alla chiesa è annesso il monastero benedettino, di cui oggi resta solo il loggiato.
Costruita alla fine del XVI secolo e consacrata nel 1662, si trova in pieno centro storico.
È sito nella attuale piazza Ninni e fiancheggia Via Garibaldi; è a due passi dal Castello di Pirro del Balzo, poco lontano dalla chiesa di San Giovanni, a pochi passi da quella di San Biagio, dalla piazzetta di San Pietro ed a circa 500 metri circa dalla Cattedrale e dall’Episcopio stesso
Enrico Costa con “Selim e Isabella” a “Venosa Borgo d’Autore 2016”
A Venosa nasce Borgo d’Autore, festival del libro tra le vie del centro storico
Nasce a Venosa (Potenza) il festival Borgo d’Autore, una manifestazione dedicata ai libri e alla lettura che per due giorni, il 28 e 29 maggio 2016, coinvolgerà le piazze e le vie del centro storico. Una prima edizione già ricca di contenuti e di ospiti, che prevede un programma di 60 appuntamenti, suddivisi nelle 16 sezioni in cui è articolato il festival. 34 saranno le presentazioni di libri e 39 gli autori provenienti da tutta Italia che interverranno, tra scrittori affermati ed esordienti, oltre ai numerosi artisti che offriranno momenti di intrattenimento. Grande spazio sarà riservato anche ai giovani lettori, con i ben 21 appuntamenti del programma per ragazzi, grazie anche al coinvolgimento di 7 scuole. Saranno 17 i luoghi del centro storico che ospiteranno gli eventi in cartellone, tra essi i Portici di Piazza Umberto I, la Fontana Angioina, Largo San Filippo Neri, Piazza Orazio, i piazzali antistanti la Chiesa di San Filippo Neri, la Chiesa di San Martino, la Chiesa di San Biagio, l’ex Convento di Santa Maria della Scala.
Borgo d’Autore è un’iniziativa dell’associazione culturale «Il Circo dell’Arte» e nasce dalla volontà di portare il mondo del libro fuori dai contesti tradizionali, per recuperare l’idea della piazza come «agorà», luogo di incontro, di parole e di festa. Una due giorni di presentazioni di libri, incontri, reading, letture animate, piccoli spettacoli e concerti, per conversare con gli autori, conoscere gli editori e i librai invitati, passeggiare tra le vie del centro storico circondati da pagine e pagine che racchiudono mondi diversi. Uno spazio nel quale condividere la passione per i libri e la letteratura, ma anche lo strumento con il quale avvicinare il pubblico alla lettura e trasmettergli l’amore per la cultura letteraria. Il festival sarà l’occasione per le persone di regalarsi del tempo e ritrovarlo nei luoghi, negli spazi, negli angoli più impensabili di una città che mescola la storia e l’arte, ma anche per riappropriarsi del senso di appartenenza al territorio, attraverso il recupero di forme di socialità di alto livello qualitativo. La dimensione raccolta di Venosa – che con questa manifestazione vuole rivendicare un ruolo culturale importante nello scenario lucano, anche in vista di Matera 2019 – potrà avvicinare i lettori agli autori, i quali saranno chiamati a riflettere da giornalisti e intellettuali sui temi del nostro tempo, così da trasformare l’esperienza della lettura da individuale a collettiva.
Le tipologie di libri e le tematiche trattate saranno varie, per cercare di interessare tutte le fasce di pubblico, non mancando di dare visibilità anche a piccole realtà editoriali. Tra gli autori ospiti il festival avrà nomi di primo piano come Emanuele Tonon, giovane scrittore tra i più originali sulla scena nazionale, Emilio Targia, caporedattore di Radio Radicale, Gianni Mattencini, presidente della Corte di Assise del Tribunale di Bari, Pino Aprile, giornalista e autore di numerosi libri di successo sulla storia del Sud Italia, Raffaele Nigro, uno dei più importanti scrittori lucani contemporanei. La sezione pensata per i ragazzi e le famiglie includerà letture animate, laboratori di scrittura creativa e giornalistica, attività ludiche con i libri.
Borgo d’Autore è inserito tra le iniziative del Maggio dei Libri 2016, campagna nazionale di promozione della lettura istituita dal Centro per il Libro e la Lettura del Mibact, e usufruisce del patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Venosa.
TG7 Basilicata 22 febbraio 2014
Rapolla. Festività di San Biagio. 1 Febbraio 2014
Venosa-Basilicata DJI Mavic PRO 4K
Percorrendo la strada che va da Rapolla a Venosa (Basilicata) ci si trova d'innanzi a questa antica chiesa ormai abbandonata dal fascino misterioso.
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Hotel ristorante Venusia Venosa (PZ)
In Basilicata, a Venosa, la città di Orazio Flacco, il magazine itinerari e Agroalimentare d'Italia presenta l'hotel Ristorante Sala Ricevimenti Venusia info: hotelvenusia.it tel. 0972 32362
MONTEMILONE (PZ).
Montemilone (Mund'mlon in dialetto locale) è una Cittadina della provincia di Potenza in Basilicata. Sorge su di un colle a circa 320 metri di altitudine. Il territorio è compreso tra l'altopiano delle Murge a est, la depressione bradanica (Forra di Venosa) a sud, e il Tavoliere delle Puglie a nord.
Le sue origini non sono note, ma certamente sono abbastanza remote. Secondo alcuni l'abitato sorge ove vi era l'antica città di Melonia occupata dai Sanniti. Tuttavia viene ricordato per la prima volta nel 983, col nome di Montemilone, come casale appartenente al vescovo di Trani. Nell'XI secolo fu per breve tempo sede vescovile, successivamente aggregata a quella di Melfi.
Durante la dominazione normanna appartenne, come feudo, alla famiglia del Guasto e fece parte della Contea di Cisterna.
Il martedì 14 luglio 1268 Montemilone venne distrutta da Ruggero Sanseverino, braccio destro di Carlo d'Angiò, perché fedele a Manfredi, figlio di Federico II di Svevia. Nel 1337 fu ceduta da Roberto il Giuscardo al monastero della S.S. Trinità di Venosa.
Successivamente appartenne a Giovanni Velluto, a Filippo di S. Croce, agli Orsini del Balzo. Federico d'Aragona la donò al cardinale Ascanio Maria Visconti, mentre Ferdinando il Cattolico l'assegnò a Ferrante d'Andrada.
A qualche chilometro dal paese, posto su un'amena collinetta, si trova il Santuario della Madonna del Bosco, costruito nell'XI secolo dai benedettini e meta di continui pellegrinaggi, specie durante i mesi estivi.
La Donna Nell'arte Del Cammeo, incontro con il Maestro Vincenzo Nocereto
Emilia Sensale, Poetessa e Scrittrice, Artista, Giornalista - EmiliaSensale.it - Il cammeo è un gioiello finissimo, frutto di una grande e paziente maestria, realizzato attraverso l'incisione di una pietra stratificata o di una conchiglia. Solitamente sui cammei troviamo figure femminili, quasi sempre di profilo, dunque è un oggetto che ben si collega alla Festa delle Donne e proprio nella mattinata di mercoledì 8 marzo 2017 è stato organizzato l’evento ‘La donna nell’arte del cammeo’. L’incontro, fortemente voluto e promosso dal Piccolo Museo del Cammeo ubicato in Via Tribunali ad angolo di Piazza Gerolomini, è stato celebrato presso la Chiesa di San Biagio Maggiore di Via San Biagio dei Librai, con lo scopo di far apprezzare ai visitatori i finissimi e pregiati Cammei vanto della tradizione artigianale Napoletana e di Torre del Greco. Il Maestro Vincenzo Nocereto per l’occasione mostrava a tutti i passanti la lavorazione del cammeo.
TRASLOCO MUSEO VENOSA(PZ)
TRASLOCO EFFETTUATO DA TRASLOCHI MATELLICA DI LUIGI MATELLICA, XINFO CONSULTATE IL NOSTRO SITO traslochimatellica.it o inviateci un email all'indirizzo info@traslochimatellica.it
LAGONEGRO
Sitauata alle pendici del monte Sirino la citta' di lagonegro
Matera (monumenti, vie e piazze): Piazza San Pietro Barisano
TG7 Basilicata Speciale Vie Crucis del Vulture. Rapolla
TG7 Basilicata 25 aprile 2014
I Tesori Nascosti della Campania 2019
Il progetto interistituzionale, promosso dalla direzione scolastica
regionale, vede il coinvolgimento di tutti i licei artistici campani, costituitisi
in rete, e si pone l’obiettivo di far conoscere e promuovere
alcuni dei più interessanti beni artistici e culturali presenti nelle
diverse province campane, poco conosciuti al grande pubblico,
valorizzando, al tempo stesso, la specifica
formazione dei licei artistici
Coro da Camera di Torino, Dario Tabbia - O Magnum Mysterium (G.Mezzalira)
O Magnum Mysterium (Giacomo Mezzalira)
Coro da Camera di Torino, direttore Dario Tabbia
Chiesa di Santa Giulia, Torino (Italy)
11 Giugno 2011
Religione, “padrini inconsapevoli”: il Vescovo di Melfi li abolisce
Monsignor Gianfranco Todisco, vescovo della diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, in provincia di Potenza, ha deciso di abolire in via sperimentale le figure dei padrini e delle madrine di battesimo e di cresima con un decreto che durerà tre anni.
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TG7 Basilicata Rapolla. Scoprimento targa in Onore dell'eroe Biagio Guarnaccio
TG7 Basilicata 18 Aprile 2016
suzuki&company
verso Rapolla..