Cagli: Storia e Natura
Il toponimo Cagli deriva dall'antico nome latino di Cale, attraverso le forme tardolatine Callis e Callium. L'abitato altomedievale sorgeva però sul Colle della Banderuola a sud-ovest della città moderna.
L'ubicazione attuale della città è su di un altopiano stretto dai fiumi Bosso e Burano confluenti al Metauro.
È città di nobile e artistico passato, come non può sfuggire anche ad un primo seppur distratto sguardo. L'impianto urbanistico, elegante e sobrio, racconta di una civile e diffusa prosperità, legata in particolare alla posizione strategica lungo l'antica Flaminia.
Cales, Callis o meglio Callium fu un'importante municipio romano. Nel 554 venne occupata dai Goti, poi fu dei Longobardi e, nel 774, passò sotto il dominio della Chiesa. Nel Duecento divenne Comune. Nel 1287 subì la distruttiva occupazione del ghibellino Trasmondo Brancaleoni. Parzialmente distrutta dalle fiamme, la città venne fatta riedificare da Papa Nicolò IV più a valle del Monte Petrano, nel luogo in cui si trova tuttora.
Dopo un fiorente periodo di indipendenza fu assimilata ai possedimenti dei Montefeltro, in seguito dei Della Rovere, dal 1376 fino al 1631, quando passò sotto il governo della Chiesa. Soprattutto sotto la signoria feltresca, l'economia della città si sviluppò e distinse nell'artigianato tessile e conciario.
Operò qui Giovanni Santi, padre di Raffaello. Nella Chiesa di San Domenico è la Cappella Tiranni, considerata il suo capolavoro, con l'affresco del Cristo nel Sarcofago fra San Gerolamo e San Bonaventura, del1491. La tradizione vuole che un angelo, ritratto nell'affresco a lato del trono della Madonna, rappresenti proprio Raffaello da bambino.
Nei pressi di San Domenico si trova il palazzo Tiranni - Carpegna, con la sua bella loggia cinquecentesca. A poca distanza, il quattrocentesco Palazzo Preziosi-Brancaleoni, dalla raffinata facciata bugnata.
Emblema di Cagli è sicuramente il Torrione a pianta ellissoidale, posto sul lato occidentale della città,. Esso era parte del più ampio sistema difensivo progettato da Francesco di Giorgio Martini su incarico del Duca Federico.
La piazza centrale, l'antica Piazza Maggiore, è sovrastata dal Palazzo Pubblico duecentesco, con all'interno il museo archeologico. Di fronte, a lato, è la Basilica Cattedrale con il portale gotico del 1424 di mastro Antonio di mastro Cristoforo da Cagli.
info: turismo.marche.it
edit:dm
PRATO (Toscana) Chiesa di San Domenico
La chiesa di San Domenico di Prato si trova in piazza San Domenico. Costituisce un interessante esempio di chiesa mendicante, dove l'austerità dell'architettura è temperata sia da elementi strutturali, come la torre campanaria, sia da motivi decorativi, come gli archi bicromi degli avelli e i riquadri geometrici della facciata.
La facciata, incompleta come rivestimento, è ritmata da semipilastri, e presenta un'originale bicromia di pietra alberese e serpentino - quest'ultimo sottolinea la parte strutturale, bordando i pilastri, e divide geometricamente gli spazi -; il grande occhio che vi si apriva è sostituito da uno ellittico, più piccolo.
I fianchi adottano il mattone, forse su influsso senese, nelle paraste e negli archetti pensili del sottogronda, mentre nel paramento in alberese si aprivano eleganti bifore, ora tamponate (le finestre circolari sono invece secentesche). Una serie di arche sepolcrali ornano la base, interrotte da un bel portale del primo Trecento, vicino ai modi di Giovanni Pisano.
Dalla zona posteriore, cuspidata, emerge il bel campanile in laterizi, completato nel 1314, con i due ordini superiori forati da bifore ogivali e trifore su colonnini.
L'interno secentesco, classico e solenne, ha pareti scandite da dodici nicchioni segnati da slanciate lesene in pietra serena, con trabeazione sulla quale posa un'ampia volta a botte. Il sereno contrasto fra le limpide superfici intonacate e il grigio della pietra si arricchisce nelle testate con la fastosa cantoria barocca su disegno del Silvani (con organo secentesco di Luca Romani, ristrutturato da Carlo Puccini e Domenico Cacioli) e all'opposto con la scenografica macchina dell'altar maggiore, aperta da un finto tendaggio sollevato da angeli (Baccio del Bianco), con baldacchino e complesso ciborio su progetto del Silvani.
Negli altari laterali, imponenti, sono sistemati, tra l'altro, a destra un raffinato Crocifisso su tavola di Lorenzo di Niccolò (fine XIV secolo), un Miracolo di san Vincenzo, della scuola di Pier Dandini e una Madonna e angeli del primo Settecento, di Giuseppe Pinzani; sulla parete opposta sono una felice Annunciazione (1633) di Matteo Rosselli (autore anche della Visione di san Filippo Neri), una maestosa tavola col Crocifisso che parla a san Tommaso (1590 ca) del Poppi, e San Vincenzo che esorcizza un ossesso (1664 circa) di Vincenzo Dandini.
Nel presbiterio, con due tele con San Luigi e Sant'Elisabetta, di Alessandro Franchi (pittore).
Tra le personalità sepolte vi sono fra Benedetto Bacci (1591-1659), che morì veneratissimo nel convento del Palco, e Cesare Guasti.
Processione Madonna del Rosario 6 ottobre 2019 - Chiesa di San Domenico
Città e borghi???? Cagli
Cagli - Provincia di Pesaro-Urbino - Regione Marche - Italia
Vera città d’arte ricca di monumenti, nella Provincia di Pesaro – Urbino.
Fece parte del ducato di Urbino così che Federico da Montefeltro la fece fortificare (1481) da Francesco di Giorgio Martini con la costruzione di un'imponente Rocca, (oggi purtroppo scomparsa) collegata con un passaggio sotterraneo all'imponente Torrione a pianta ellittica tuttora esistente.
Del periodo medievale restano il Palazzo Pubblico, un grande numero di splendide chiese, quali S. Domenico che ospita la raffinata cappella Tiranni, affrescata da Giovanni Santi,padre di Raffaello (1490 ca.), S.Filippo, S.Francesco, S.Bartolomeo, S.Nicolò, tutte ricche di opere d'arte, comprese diverse tele del noto pittore cagliese Gaetano Lapis (1706-1773).
Degno di nota è l'ottocentesco Teatro Comunale con notevole sala a palchetti. Merita una menzione speciale il sipario storico, sapiente opera di Alessandro Venanzi, in cui è descritto l’accampamento dell’Imperatore Federico Barbarossa, che prese in assedio la città di Cagli nel 1162.
Monumento romano di grande rilevanza è infine il Ponte Mallio, opera che risale all'epoca repubblicana.
Musica: Jeremiah_s_Song, dalla Raccolta audio di YouTube.
Rossano, recupero Organo di San Domenico e Schola Cantorum
Predicazione e testimonianza del fr.Domenico del 29/01/2012.Chiesa Effata'-Cagli
Messaggio della parola e testimonianza del fratello Domenico del giorno 29/01/2012. Chiesa Evangelica Effata' di Cagli (PU).
Predicazione Pastore A.Fulvi. Culto 26/06/2011. Chiesa Evangelica Effata' - Cagli
Messaggio della Parola, portato dal Pastore A.Fulvi, durante il Culto con Santa Cena, svoltosi il giorno 26/06/2011, presso la Chiesa Evangelica Effata' di Cagli (PU)
Osanna. Chiesa Effata'-Cagli
Gruppo di Lode ed Adorazione della Chiesa Evangelica Effata' di Cagli (PU)
Inaugurata la mostra Guercino a Fano, tra presenza e assenza
FANO -- E' stata inaugurata alla Pinacoteca San Domenico di Fano la mostra Guercino a Fano, tra presenza e assenza, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fano sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il coordinamento scientifico della Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici delle Marche, il patrocinio della Regione Marche e la collaborazione della Provincia di Pesaro e Urbino, del Comune di Fano e della Diocesi di Fano Fossombrone Cagli e Pergola.
La mostra, alla cui inaugurazione è intervenuto anche il segretario generale del Ministero per i beni e le attività culturali Roberto Cecchi, propone una rassegna delle opere che l'artista Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino, realizzò a Fano su commissione delle famiglie nobili della città. In particolare, le pale d'altare Lo sposalizio della Vergine, Angelo Custode e San Giovanni Battista alla fonte, opera quest'ultima tornata per la prima volta a Fano dal lontano 1797, quando fu sottratta dalle truppe napoleoniche per essere poi, dopo varie vicende, ospitata nel Museo Fabre di Montpellier in Francia.
L'esposizione Guercino a Fano coinvolge anche altri siti nella città (Duomo, Basilica di San Paterniano, Pinacoteca e Museo Civico), in un Itinerario del '600 fanese che permette di approfondire la conoscenza di pittori emiliani.
Realizzati un volume con prestigiosi interventi di storici dell'arte, poster delle tre opere in mostra, cartoline e due annulli postali.
L'esposizione, ad ingresso libero, si protrarrà fino al primo ottobre, con apertura tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle ore 18 alle 22. Info: 0721.802885
LE OPERE IN MOSTRA
SAN GIOVANNI BATTISTA ALLA FONTE (olio su tela, cm 243 x 169) fu commissionata al Guercino dal conte Ghisilieri (entrato nell'ordine dei Filippini di Bologna) e destinata alla Chiesa di San Pietro in Valle dei Padri Oratoriali di Fano. Ghisilieri, amico del Guercino, aveva istituito nel suo Palazzo, dal 1646 al 1652, un'Accademia di pittura frequentata dallo stesso artista. In S.Pietro in Valle rimase fino al 1797, quando venne ritirata dai commissari francesi che la portarono al Louvre. Nel 1896 fu depositata al Musée Fabre di Montpellier, che l'ha messa ora a disposizione per la mostra a Fano.
LO SPOSALIZIO DELLA VERGINE (olio su tela centinata, cm 310 x 190) fu commissionata al Guercino dalla nobile famiglia Mariotti di Fano per il primo altare di destra della Basilica di San Paterniano. L'opera fu rubata nel 1895 e presto ritrovata, ma i danni subiti per essere stata arrotolata fecero sì che venisse trasferita a Palazzo Mariotti. Nel 1967 il dipinto venne restaurato sotto la direzione della Soprintendenza alle Gallerie delle Marche e nel 1967 acquistato dalla Cassa di Risparmio di Fano. Attualmente è di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano ed è custodita nella Pinacoteca San Domenico.
L'ANGELO CUSTODE (olio su tela, cm 292 x 178) venne commissionata al Guercino da Vincenzo Nolfi per la Chiesa di S.Agostino, dove rimase fino al 1943. La Chiesa fu bombardata durante la seconda guerra mondiale, ma la tela era stata in precedenza messa in salvo. Nel 1968 fu restaurata al Gabinetto di Restauro della Pinacoteca Nazionale di Bologna, per poi essere sottoposta ad ulteriore restauro nel 1993 a cura di Isidoro Bacchiocca. L'opera, di proprietà del Seminario Vescovile San Carlo di Fano -- Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola, è custodita nella Pinacoteca civica di Fano.
CAGLI (PU) EMERGENZA NEVE FINITA di Mario Carnali
CAGLI (PU) EMERGENZA NEVE FINITA di Mario Carnali
Created with MAGIX Video deluxe 17 Plus
coro polifonico città di Cagli
estratto dalla rassegna corale al teatro comunale di Cagli del 31 Maggio 2014 in occasione del 30° anniversario del Coro Polifonico Città di Cagli
YOU'VE GOT A FRIEND (C.King cover) DanielaBattisti&TatianaMakarena
DANIELA BATTISTI & TATIANA MAKARENA
recital didattico POP HARP arrangiare e trascrivere cover
UNILIT Pesaro-Urbino, Anno Accademico 2011-2012
9 maggio 2012, Chiesa monumentale di San Domenico, Urbino, Italy
*Tatiana Makarena su
27_gen_2013_tdg_past_Mennella - Culti video Assemblee di Dio in Italia
27_gen_2013_tdg_past_Mennella - Culti video della Chiesa Cristiana Evangelica ADI di Torre del Greco - e San Sebastiano al Vesuvio - Napoli
Abbazia di S. Emiliano e S. Bartolomeo in Congiuntoli
Abbazia di S. Emiliano e S. Bartolomeo in Congiuntoli, cronaca fotografica della visita guidata dal gentilissimo e documentato Sig. Giovanni Raggi.
L'Abbazia di Sant'Emiliano in Congiuntoli è un monastero benedettino fondato nel secolo X sui confini del Ducato di Spoleto, attualmente in comune di Scheggia e Pascelupo. San Pier Damiani (1007-1072), priore del vicino eremo di Fonte Avellana, afferma che san Domenico Loricato(+ nel 1060) gli chiedeva di ritirasi frequentemente per vivere da eremita in un piccolo eremo non lontano dal monastero di Congiuntoli. Si ipotizza che l'eremo in cui si ritirava san Domenico Loricato fosse quello di san Girolamo di Pascelupo alle falde di Monte Cucco. Nel 1414 nel monastero di Congiuntoli erano rimasti 3 monaci; poco dopo, essendo restato privo di religiosi, fu dato in commenda: uno dei più famosi abati commendatari è stato il celebre Cardinale Bessarione detto il Niceno nella metà del XV secolo. Nel 1781 era commendatario il cardinale Antonio Maria Doria-Panfili(†1821), della nobile famiglia eugubino-romana e i suoi beni rendevano 600 scudi.
Edificato in territorio della diocesi di Gubbio, al confine con la diocesi di Nocera Umbra, su una lingua di roccia alla confluenza del fiume Sentino con il torrente Rio Freddo fu dedicato a uno dei martiri della Numidia, Emiliano, soldato cinquantenne dell'esercito imperiale romano, ucciso all'epoca di Valeriano (253-260)le cui reliquie furono portate a Gubbio nel sec. VI-VII, da vescovi africani fuggiti in Italia durante le persecuzioni Vandaliche. Nel '700 passò alla diocesi di Nocera e la chiesa era officiata dal parroco di Montelago di Sassoferrato che nel 1930 cedette i suoi diritti al parroco di Perticano.
Ai più famosi martiri del gruppo, Mariano e Giacomo, è dedicata invece,la cattedrale eugubina.
Notevole la chiesa romanico-gotica a due navate; adornavano le pareti fino al 1906, dipinti di scuola riminese del sec. XIV, tra cui una Madonna con il bambino in braccio, un santo vescovo, s. Caterina di Alessandria e s. Lucia.Fino agli inizi del '900 i vescovi raffigurati erano due,ma con il distacco, uno è rimasto mentre l'altro è stato portato nel museo romano di piazza Venezia, pertanto si ipotizza che siano raffigurati i due vescovi martiri africani della Numidia Secondino e Agapio. L'affresco ora è conservato nella pinacoteca di Fabriano.
Il testo è la copia fedele di quanto pubblicato in internet nelle pagine italiane di Wikipedia
Cortona Chiesa di Santa Maria delle Grazie al Calcinaio
Un capolavoro del Rinascimento.
Ideale per la voce e i suoi misteri.
Places to see in ( Ravenna - Italy ) Mar - Museo d'Arte della citta di Ravenna
Places to see in ( Ravenna - Italy ) Mar - Museo d'Arte della citta di Ravenna
The MAR - Museum of Art of the City of Ravenna is a museum located in Ravenna . It is located within the monumental complex of Loggetta Lombardesca which takes its name from the 16th century loggia. Built at the beginning of the 16th century , the cloister of the Abbey of the Basilica of Santa Maria in Porto takes its name from the Loggia del Giardino , better known as Loggetta Lombardesca , by the sampling and Lombard workers who worked there under the direction of Tullio Lombardo .
Of the original building, which from the age of Napoleonic suppressions has undergone several reconversions of use until the restoration of the early 70s of the twentieth century , remains the cloister with Renaissance proportions, the layout of the spaces and the elegant five arches, which has become the symbol and the monumental emergency of the entire complex.
Currently the Loggetta Lombardesca hosts the Museum of Art of the city of Ravenna , established in 2002 by the municipality of Ravenna , formerly the Municipal Art Gallery of Ravenna. The museum preserves a significant nucleus of more than three hundred works from the fourteenth to the twentieth century , of great interest for the documentation of the artistic scenario in Romagna in relation to influences and presences coming from the Veneto, Emilia and Ferrara areas, without neglecting the table paintings of the XIV and XV century by Lorenzo Monaco , Taddeo di Bartolo , Antonio Vivarini , as well as the significant presence of Giorgio Vasari in Ravenna in 1548 documented by the Lamentation over Christ deposed by the cross , or the paintings by famous 17th century paintersincluding Guercino and Carlo Cignani , up to the funeral slab of Guidarello Guidarelli , by Tullio Lombardo .
Among the museum's works exhibited at the museum, the most significant nucleus consists of a series of 20 mosaics , accompanied by preparatory cartoons, made for an exhibition that took place in Ravenna in 1959 . The initiative was joined by Marc Chagall and Georges Mathieu , Renato Guttuso , Afro Basaldella and Mirko Basaldella , Corrado Cagli , Giuseppe Capogrossi , Bruno Saetti , Renato Birolli , Giuseppe Santomaso , Emilio Vedova , Mattia Moreni and Antonio Corpora., Mario De Luigi and Massimo Campigli .
To this historical collection are added other contemporary mosaics, mosaic translations from works by Mimmo Paladino , Giosetta Fioroni , Balthus and Michelangelo Antonioni , Luigi Ontani and Eugenio Carmi , but also works made by the same artists as Vedova, Marco De Luca , Marco Bravura , Germano Sartelli , Paolo Raccagni , Francesca Fabbri , Luca Barberini , CaCO3 and many others. The collection is constantly expanding, also thanks to the two-year GAEM international contest - Giovani Artisti e Mosaico
( Ravenna - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Ravenna . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Ravenna - Italy
Join us for more :
Il Governo della Chiesa: incontro con i Past. Cascio e Croce. Chiesa Effata' - Cagli
Predicazione del Past.Samuele Cascio sul tema del Governo della Chiesa. del 27/01/2012. Chiesa Effata'-Cagli (PU)
Vieni saliamo sul monte santo - Rony Padilla - Palermo - Italia - Gennaio 2012
Incontri Gennaio 2012 col Profeta Pedro Garcìa ed il Salmista Rony Padilla - Chiesa Gesù vive e regna - Palermo - Italia.-
restauro Mosaici D'Oriente
restauro di alcuni mosaici esposti nella chiesa di San Domenico a Ravenna
ADI Napoli - Assemblee di Dio in Italia - Chiesa Cristiana Evangelica Napoli
Registrazione del 2 Marzo 2014 - Pastore Eliseo Cardarelli con la partecipazione del Coro IBI