Veracini's Largo performed in Chiesa Di San Domenico, Cingoli, Italy
Michelle Urquhart- Viola
Keith Mitchell- Piano
July 3rd, 2015
CINGOLI (MACERATA, MARCHE, ITALY)
Cingoli, comune di 10253 abitanti in provincia di Macerata, Marche, Italia. Il termine Cingulum significa in latino qualcosa che cinge: in effetti sin dai primi secoli la città si presentava come una centro urbano costruito su un monte per cingerlo. Cingoli quindi equivarrebbe a “città edificata sul ripiano di un monte”. Le testimonianze più antiche di frequentazione risalgono al IV-III millennio a.C., mentre il primo nucleo insediativo nell'area dell'attuale Borgo S.Lorenzo, può farsi risalire sicuramente al III sec. a.C. Secondo una leggenda il picchio piceno giunto nelle Marche si posò proprio sull'altura di Cingoli. Nel periodo romano la città fu ampliata ed abbellita da Tito Labieno, luogotenente di Giulio Cesare. A partire dalla metà del VI secolo si ha notizia di una diocesi cingolana con a capo il vescovo S.Esuperanzio. Attraverso un documento intitolato “Descriptio Marchiae Anconitanae” è possibile ricostruire il contesto geopolitico di Cingoli: verso la prima metà del trecento contava 1200 focolari (fumantes), ovvero circa 5000 abitanti comprendendo il centro urbano e il contado, dove sorgevano tre castelli (Castreccioni, Colognola e S.Angelo) e sette ville (Coldelci, Colderaso, Strada, Torre, Colle, Troviggiano e Lavenano). A partire dal 1370 la Chiesa concesse al comune di Cingoli la facoltà di giudicare le cause criminali e civili fatta eccezione per il reato di eresia, di lesa maestà e di omicidio. Questo rapporto di fedeltà però si interruppe nel 1375, quando le città dello Stato della Chiesa si ribellano contro il pontefice Gregorio XI. Fu proprio in occasione di questo scontro, che prese il nome di “Guerra degli Otto Santi”, che l’autorità della famiglia Cima poté riemergere
Galleria di immagini con fotografie scattate lunedì 25 giugno 2018. Comitiva composta da Rita Paccamiccio, Sergio Sibilla e Veniero Granacci.
Chiesa di San Nicolò - Cingoli
Video della Chiesa di San Nicolò situata a Cingoli nelle Marche in provincia di Macerata. Maggiori info su cingolinews.it
Pasquale Ciaramponi, san Vincenzo Ferrer, Pinacoteca di Cingoli (manortiz)
Pasquale Ciaramponi
(Treia, 20 Maggio 1734-27 Ottobre 1792)
s. Vincenzo Ferrer porge la divina assoluzione ad una morente
olio su tela, 1689-90
dalla Chiesa di san Domenico ora nella Pinacoteca di Cingoli
Pasquale Ciaramponi (20 May 1734 - 27 October 1792) was an Italian painter active in the Marche region in a late-Baroque style.
He was born in Treia, in the province of Macerata. He trained initially under Pompeo Batoni. He then moved to Rome, where he entered the studio of Gaetano Lapis. He returned to Treia and the Marche, where he painted portraits and sacred subjects (Wiki)
Salimbeni Lorenzo e Iacopo, Crocifissione, affresco, Pinacoteca di Cingoli (manortiz)
Salimbeni Lorenzo (s. Severino Marche 1374 ca./ 1420 ante)
Salimbeni Jacopo (fratello)
(s. Severino Marche ?/ 1427 post)
Crocifissione di Cristo, 1406 ca. - 1407 ca.
affresco trasportato su tela, cm 285 × 200
Chiesa di S. Domenico, Cingoli
ora nella Pinacoteca
SALIMBENI, Lorenzo e Iacopo. - Pittori. La personalità dei due fratelli non è distinguibile, mancando dati precisi riguardanti Iacopo, la cui firma è sempre unita a quella del fratello. Si dicono sanseverinati e dall'iscrizione di un trittico firmato dal solo Lorenzo nella pinacoteca di San Severino Marche (1400), apprendiamo che egli è nato nel 1374. È questa la prima sua opera conosciuta e in essa ci si rivela un artista che segue le formule decorative gotiche, come ancora nella seconda opera da lui firmata e datata (un sottarco con la figura del Cristo tra girari di acanto, nella chiesa sanseverinate della Misericordia, del 1404), e in una terza opera pure firmata e datata: la Crocifissione frammentaria nella sagrestia di S. Lorenzo in Doliolo (1407). Fanno gruppo con questi primi dipinti alcuni affreschi votivi in S. Maria della Pieve e pochi frammenti nella cappella Caccialupi di S. Domenico.
L'arte dei S. deve essere ricollegata al cosiddetto stile gotico internazionale, diffuso probabilmente nelle Marche da miniature settentrionali, che vi portavano la caratteristica disposizione narrativo-episodica alla quale aderì anche un altro marchigiano: Gentile da Fabriano. Non è stato tuttavia ancora precisato l'artista che abbia potuto influire sui S. Nelle storie di S. Giovanni Evangelista, da essi dipinte nel Duomo Vecchio di Sanseverino, è un'iscrizione frammentaria e ora illeggibile, in cui s'è voluto decifrare il nome d'un Liviero supposto loro maestro, la cui personalità è del tutto ipotetica. Questi affreschi, di data non precisa, traggono ispirazione dalla vita esteriore, traducendola in mille episodiche scenette colte dal vero con una gustosa immediatezza, che è completamente lontana dalle tre opere firmate e datate già ricordate. Essi non si possono quindi inserire nella prima attività dei S., la quale si dovette dunque trasformare dopo il 1407. La vita, in tutti i suoi particolari episodî, viene rappresentata solo dopo quest'anno dai due fratelli, che ora firmano insieme le loro opere; i colori si fanno più cristallini, i movimenti dei corpi più intensi. A questo secondo periodo appartengono anche le storie di S. Andrea Apostolo con altre decorazioni nella cripta di S. Lorenzo in Doliolo; e a Urbino le storie di S. Giovanni Battista e la Crocifissione (1416), nella chiesa di S. Giovanni. Specialmente in queste due ultime opere l'arte dei S. trova le più alte affermazioni. Altri sicuri dipinti di questi artisti non si conoscono, ma nuovi loro affreschi si vanno scoprendo nell'oratorio di S. Monica a Fermo. Lorenzo S. dovette morire prima del 1420 (data d'un documento che lo dice già defunto), mentre invece l'ultima notizia riferentesi a Iacopo è del 1427, quando cioè lo si nomina come consigliere del comune nativo (...)
SALIMBENI, Lorenzo
(b. 1374, San Severino, d. ca. 1420, San Severino)
Italian painter. Biographical data regarding the brothers Lorenzo and Jacopo Salimbeni (c. 1370/80-after 1426) are sparse. The most precise information we have is their few surviving works, which are signed. Between 1400 and 1416 they were quite active as fresco painters in the region of the Marches. Their most accomplished work is the St John cycle in the Oratory of San Giovanni Battista in Urbino.
Lorenzo was apparently the older of the two. His first signed altarpiece, The Mystical Marriage of St Catherine, is in the Pinacoteca Comunale, San Severino Marche. His most extensive cycle of wall paintings is in the crypt of the church of San Lorenzo in Doliolo, also in San Severino. He also depicted the story of Sts Vittorino and Severino in the old cathedral at San Severino. His brother Jacopo was doubtless a collaborator in all of these works.
Both of the Salimbeni conform in style to the school of Gentile da Fabriano, who in fact belonged to the same generation. It would appear that they had direct knowledge of his work. Moreover, both must have been very familiar with the painting of Siena, for it is possible to see clear parallels with the work of Bartolo di Fredi.
David Hush Contrapunctus 540p
Andrew McGrath and Michelle Urquhart Prelude by Dmitri Shostakovich
Music expresses that which cannot be said, and on which it is impossible to keep silent- Victor Hugo.
Antichissima Chiesa di Osimo
Omaggio ai Vescovi e ai Sacerdoti dell'ex Diocesi di Osimo, III secolo.
San Feliciano martire diffuse il cristianesimo a Osimo alla metà del III secolo. Nel 303, nelle persecuzioni ordinate di Diocleziano, ad Osimo subirono il martirio i santi Fiorenzo, Sisinio e Dioclezio, nel luogo del martirio fu eretta una chiesa a loro dedicata.
Il primo vescovo di Osimo fu San Leopardo a cui è dedicata la meravigliosa Basilica Cattedrale ( ora Con-cattedrale).
Il 13 marzo 1264 papa Urbano IV ripristinò la sede vescovile di Osimo.
Il 20 agosto 1725 con la bolla Romana Ecclesia di papa Benedetto XIII la sede vescovile di Cingoli fu ristabilita ricavandone il territorio dalla diocesi di Osimo ed unita aeque principaliter alla stessa sede di Osimo.
Quasi tutte le foto si riferiscono al governo pastorale dell'ultimo vescovo di Osimo-Cingoli Mons. Domenico Brizi, morto nel 1964.
Mons. Brizi fu amatissimo dai fedeli della viva e fiorente Diocesi. Negli anni difficili della ricostruzione post-.bellica costruì nuove chiese, asili, orfanatrofi e consolidò le strutture di carità già esistenti.
Il 28 settembre 1972 dello stesso anno, dopo più di otto anni di sede vacante, la Diocesi di Osimo fu unita in persona episcopi all'arcidiocesi di Ancona.
Il 30 settembre 1986 la diocesi di Osimo fu unita in forma piena all'arcidiocesi di Ancona.
Fra i vescovi di Osimo si ricordano: San Vitaliano nell'VIII secolo, San Benvenuto nel XII secolo, il cardinale Antonio Maria Gallo per la sua opera successiva al Concilio di Trento, Pompeo Compagnoni nel XVIII secolo per la sua grande erudizione, il cardinale Calcagnini durante il cui episcopato nel 1796 avvenne il prodigio del crocifisso ligneo nel duomo, il cardinale Giovanni Soglia Ceroni segretario di stato di papa Pio IX.
Ad Osimo sono nati papa Pio VIII, San Silvestro Guzzolini, fondatore dell'ordine dei Silvestrini, e San Bonfiglio e vi è morto San Giuseppe da Copertino.
Don Carlo Grillantini fu lo storico di Osimo, autore di numerose pubblicazioni, ed ha cantato la storia, la fede e l'arte dell'antica Diocesi di Osimo-Cingoli.
Cingoli
Il borgo in provincia di Macerata da sempre incanta tutti i suoi visitatori grazie alla splendida veduta panoramica Fin dai tempi più antichi Cingoli, in provincia di Macerata, è sempre stato conosciuto come il Balcone delle Marche. Merito della sua vasta terrazza panoramica sulle mure castellane da cui la vista spazia su gran parte del territorio marchigiano con la cornice naturale del Mar Adriatico e del Monte Conero. E’ un gioiello tutto da scoprire, inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia, ideale anche per una passeggiata romantica. Conviene entrare nel centro storico a piedi lasciata l’auto al parcheggio di Porta Pia. In poco tempo si arriva su Corso Garibaldi, l’asse principale della città, su cui si affaccia il Palazzo Castiglioni. Qui nacque Francesco Saverio, passato alla storia come Papa Pio VIII, e vi sono conservati importanti cimeli di famiglia. L’importante abitazione patrizia venne costruita alla fine del secolo XVII ma anche notevolmente rimaneggiata negli anni centrali del secolo XIX. Salendo fino a Piazza Vittorio Emanuele si ammira la Torre dell’orologio che sporge dal Palazzo Municipale e la seicentesca Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta. Il centro storico è ricco di palazzi e chiese importanti che meritano una sosta. Tra questi la Collegiata di Sant’Esuperanzio, una piccola chiesa romanico gotica in pietra arenaria e brecciato rosa che spicca per la sua semplicità e la Chiesa di San Domenico che custodisce una Madonna del Rosario e Santi opera di Lorenzo Lotto. Palazzetto Silvestri è un edificio di modeste dimensioni che si distingue per il fastigio che sormonta il portale. Più sontuoso Palazzo Cima della Scala, dimora nobiliare di una delle più illustri famiglie locali. Significativa è anche la Fontana di Maltempo, elegante fontana pubblica rinascimentale con un’enigmatica simbologia del motivo centrale. Il Cassero è la fortezza comunale costruita a presidio della città con i materiali delle dimore delle famiglie patrizie che, nel corso della sua storia, ha ospitato anche il carcere mandamentale. Quando, alla fine della passeggiata, è lo stomaco a chiamare allora basta accontentarlo. Il Ristorante dei Conti è immerso nel verde di un grande giardino su un colle ricco di fascino e storia e regala agli ospiti una veduta straordinaria. Da anni è il punto di riferimento per chi ama la buona cucina che utilizza le migliori materie prime locali per proporre piatti della tradizione rivisitati. Per la notte ci si può fermare in località Trovigginao dove il B&B Anna Smorlesi dispone di deliziose camere in pietra arredate con mobili d’epoca e letti in ferro battuto.
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Scoccianti Cosma, Organo della chiesa di s Sperandia in Cingoli manortiz
Organo in legno policromo finemente intagliato e dorato,attribuito a
Scoccianti Cosma (Cupramontana 1642-1720) e alla sua bottega
Chiesa di santa Sperandia
Cingoli
Gli Scoccianti di Cupramontana:
Andrea, Cosma e Angelo
Scoccianti Andrea (Cupramontana 1640-1700), detto il Raffaello delle fogliarelle e per soprannome, il Pulcinella, fratello di Cosma e padre di Angelo
Scoccianti Cosma (Cupramontana 1642-1720) fratello di Andrea
Scoccianti Angelo il Giovane da Masaccio (Cupramontana)
(Roma, 1674 – Cupramontana, 1726). Figlio di Andrea Scoccianti, fu valente intagliatore di cornici e paliotti interpretate con raffinato e magniloquente intaglio barocco
Bach Prelude, Cello suite no 5 viola Transcription
Michelle Urquhart Solo Viola, 9th October 2018
Concert at Gallery Different, London, UK (part of the Viola in Focus Concert with Marco van Pagee -viola)
Art by Tara Winona
Lighting by Theo Cox
Lorenzo Lotto, il Polittico di san Domenico Museo civico Villa Colloredo Mels, Recanati (manortiz)
Lorenzo Lotto
Polittico di San Domenico (1508)
olio su tavola, 307 cm × 242 cm
Museo civico Villa Colloredo Mels, Recanati
I pannelli sono così divisi:
• Madonna col Bambino, angeli e santi, al centro, 227x108 cm
• Santi Lucia e Vincenzo Ferrer, in alto a sinistra, 67x67 cm
• Santi Tommaso d'Aquino e Flaviano, a sinistra, 155x67 cm
• Santi Caterina da Siena e Sigismondo, in alto a destra, 67x67 cm
• Santi Pietro martire e Vito, a destra, 155x67 cm
• Madonna con il Bambino e i santi Domenico, Gregorio e Urbano, cm. 227 x 108.
• Pietà, in alto al centro (cimasa), 80x108 cm
Polittico di S. Domenico, 1508 - Recanati
Le figure scorciate dei Santi attorno al trono della Vergine, poste all’interno di uno spazio architettonico- prospettico di ascendenza bramantesca, sono illuminate da una luce radente, fredda e cristallina che mette in risalto il plasticismo antonelliano delle figure colte in confidenziale colloquio e comunione spirituale tra loro. L’Ordine Domenicano ( committente dell’opera insieme al Comune di Recanati) vi è rappresentato nella pienezza della sua virtù teologica e della capacità di martirio attraverso i suoi santi più significativi, accostati ai patroni celesti della città di Recanati, Vito e Flaviano. Nella cimasa una toccante Pietà dalla forte tensione drammatica manifesta una straordinaria capacità di interpretazione introspettiva del tema del dolore. La figura del Cristo, pur nell’abbandono della morte, emana tuttavia una forza ed una energia solo momentaneamente sospesa. Il dramma non sta in quel corpo dalla muscolatura tesa, dalle vene gonfie e turgide, ma è riconosciuto nella umanissima disperazione dei presenti.
Polittico di S. Domenico, 1508 - Recanati
The shortened figures of the Saints placed around the throne of the Virgin in an architectural and perspective space of Bramante ancestry are illuminated by a cold and clear light which highlights Antonelli’s plasticism of the figures captured in a confidential and spiritual conversation. The Dominican Order (who commissioned the work together with the Municipality of Recanati) is represented in the fullness of its theological virtue and ability to martyrdom via its most important Saints which are placed near the heavenly patron saints of Recanati: Vito and Flaviano. In the Cymatium, a strong, dramatic and touching reverence shows an extraordinary ability to pensively interpret pain. The figure of Christ, whilst dying still manages to emanate energy only temporarily suspended. The drama is not shown by his strong and tensed body with swollen veins but it is recognized in the extreme human despair of those present.
About contemporary materialistic dialectic | Lorenzo Chiesa | ЕУСПб | Лекториум
About contemporary materialistic dialectic | Лектор: Lorenzo Chiesa | Организатор: Европейский университет в Санкт-Петербурге
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Professor Lorenzo Chiesa will talk about Lysenko and contemporary materialistic dialectic in the life sciences.
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2014/04/12 Presentazione lavori restauro facciata Chiesa Immacolata
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Convento di Forano (MC) 29 agosto 2015 entrata in Chiesa Card. Comastri
Convento di Forano (MC) 29 agosto 2015 entrata in Chiesa Card. Comastri
La mia Montecosaro
LA MIA MONTECOSARO
Camminando per le strade della mia Montecosaro
incontro tanta gente che riconosco sempre,
non è un Paese grande ma è tento tanto bello,
lo sanno anche i turisti, è proprio un bel Paesello.
Noi stiamo bene perché ci conosciamo tutti,
con gli antichi monumenti c’ è un bellissimo panorama tutto intorno.
Alcuni sono andati via perché volevano star meglio,
ma poi ogni tanto ritornano da noi.
Abbiamo l’ aria buona e tanta tranquillità,
noi siamo gente semplice, viviamo in un piccolo Paese.
Musica, parole, chitarra, voce e video di Vincenzo Giusepponi
Con questa mia canzone ho voluto cantare la mia simpatia per la gente locale e le bellezze del mio Paese natio a cui sono molto affezionato. Il video raffigura alcuni tra gli scorci più belli del centro storico (tipicamente medioevale) di Montecosaro alto e della medioevale Abbazia SS. Annunziata a Montecosaro scalo.
I luoghi consigliati da visitare sono: Chiesa di San Lorenzo Martire, Basilica di Santa Maria Piè di Chienti (SS. Annunziata), Teatro delle Logge, Chiesa di San Rocco, Chiesa di Sant'Agostino e il Complesso Agostiniano, Chiesa del Crocifisso, Chiesa delle Anime, Chiesa di San Domenico, Il Cassero, il Museo del Cinema a pennello.
Da Montecosaro alto, situato in collina a 250 mt sul mare, si può ammirare un panorama a 360° che va dal mare, alle colline, al Conero e agli Appennini.
Montecosaro (MC) è inserito nel club e nel libretto turistico I Borghi più belli d' Italia.
Durante l' anno sia a Montecosaro alto che a Montecosaro scalo si svolgono feste popolari, concerti, commedie, presentazioni di libri, conferenze, soprattutto in primavera e in estate, nonché la festa di San Lorenzo (Patrono di Montecosaro) il 10 agosto nel centro storico, la festa della SS. Annunziata a Montecosaro scalo il 22 marzo (o, se non capita di domenica, la domenica più vicina) e la festa passeggiare degustando nel centro storico verso metà luglio.
Ad alcuni di questi eventi partecipano sempre molte persone.
Vincenzo Giusepponi
Ларго Верачини
Кирилл. МК Кит 3.02.2017г.
Napoli - 800mila presenze alla lunga Notte dell'Arte -2- (15.12.13)
- Napoli - Il centro storico di Napoli è diventato palcoscenico della Cultura delle Differenze per un'intera notte, la Notte d'arte. Una notte iniziata alle 18.30 con la grande parata delle comunità interetniche che da Piazza Trieste e Trento ha sfilato fino a Piazza Dante, trasformata, insieme a piazza del Gesù e alla Galleria Principe in epicentro della musica con dj set e performance live. Oltre 800mila le presenze registrate tra musei, chiese, complessi monumentali, Conservatorio di Musica San Pietro a Majella e Accademia di Belle Arti, con un programma di appuntamenti che ne hanno prevista l'apertura fino a mezzanotte. Ma la Notte d'arte della Municipalità 2, presieduta da Francesco Chirico è andata avanti fino alle 3.00 di domenica mattina e ha avuto il pregio di essere fortemente sostenuta dal Jourdan Tourism Board Italy, realtà impegnata nella promozione turistica e culturale della Giordania, presente con la mostra fotografica Giordania Instaeternity di Carlos Solito nel prestigioso Complesso monumentale di San Domenico Maggiore che contemporaneamente ospitava la Mostra impossibile di Leonardo, Raffaello e Caravaggio. Ad ammirare e apprezzare il progetto fotografico di Solito, il Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, l'assessore alla Cultura e al Turismo Nino Daniele, il presidente Chirico. La Notte d'arte, con i suoi due grandi contenitori, Percorsi d'arte e Cultura delle differenze è stata resa possibile dalla partecipazione degli artisti stranieri e italiani, a iniziare da Luca Esposito che ha realizzato il video promo dell'evento e Daniela Odierna che ha firmato l'illustrazione della donna con l'anfora illuminata. Una Notte d'arteche ha avuto un grande successo grazie anche all'instancabile lavoro di marketing e comunicazione diretto e curato da Love Studio e Love Press. E che ha previsto un evento di chiusura domenica pomeriggio la chiesa di San Giovanni Maggiore in largo San Giovanni Maggiore in Pignatelli con il concerto Hasta ccà, con i 30 strumentisti e cantanti lirici di Fronteras Musicales Abiertas e i 65 bambini della Scalzabanda.
(15.12.13)
F. Veracini Largo
Gloria Sophia Verhovsky, violin (Canada)
Teacher Orest Krechkovsky
Maechka Petrova, piano (Ukraine)
E. Stankovych V International Instrumental Competition, Kiev, Ukraine April, 22, 2017.