Faenza in un Minuto - La Facciata Copiata
La facciata di San Domenico è molto simile a quella di una chiesa bolognese...che sia una coincidenza?
Proviamo a scopriro...in un minuto!
Ideato, scritto e montato da Marco Santandrea
Riprese e regia di Mattia Nati
#OsservaImparaPensa
I ladri tornano a San Domenico: rubato calice del 1700
28/05/2018 - I ladri sono tornati a San Domenico dove hanno rubato un calice del 1700 e il contenitore delle ostie. Il nuovo colpo alla chiesa faentina probabilmente più martoriata dai furti è stato realizzato nei giorni scorsi nonostante ormai l’edificio di culto sia dotato di telecamere di sicurezza
Anteprima mostra dei Musei del San Domenico di Forlì: Ulisse. L'Arte e il Mito. • M.Marittima (RA)
Come da tradizione, la prossima mostra del San Domenico ha visto la sua presentazione estiva. A Milano Marittima, al Grand Hotel Gallia, martedì sera si è parlato della prossima mostra che sarà allestita dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì ai Musei di San Domenico a partire dal 15 febbraio 2020. Tanti gli appuntamenti culturali sul territorio, come spiega l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini: “Il 2020 sarà l’anno di importanti ricorrenze: cento anni dalla nascita di Federico Fellini e di Tonino Guerra, il bicentenario della nascita di Pellegrino Artusi e nel 2021 la ricorrenza a Ravenna dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri. I prossimi due anni saranno quindi densi di eventi per celebrare i personaggi che hanno reso noto il nostro territorio”.
Le ceramiche Trecentesche di San Domenico a Prato. Dallo scavo al museo
Documentazione della campagna di scavo 2006-2012
Testo e sceneggiatura: Chiara Marcotulli
Aiuto sceneggiatura: Chiara Bonacchi, Michele Pisaneschi
Consulenza scientifica: Guido Vannini
Fotografia e riprese: Alessandro Cerbai
Montaggio: Guido Melis
Musica: Chris Zabriskie - Licensed under Creative Commons
Programma n. 485/A
Forlì (Emilia Romagna) chiesa di San Mercuriale - interno ed esterno - videomix
Ho creato questo video con l'Editor video di YouTube (
Rieti, mons. Lucarelli dà l'annuncio del nuovo vescovo
Rieti, chiesa di San Domenico, 15 maggio 2015.
BOLOGNA - Chiesa San Dominico (Itálie)
V kostele svatého Dominika v Bologni je k vidění na bočním oltáři učňovské dílo slavného Michelangela. Anděl držícící svícen je na pravé straně oltáře. Je to jediný anděl, kterého Michelangelo udělal s křídly. Michelangelo se podílel i na dalších postavách světců na bočním oltáři
Cedimento tetto chiesa S.Domenico Ferrara
Ieri mattina ha ceduto una parte del tetto, larga diversi metri, della chiesa di San Domenico a Ferrara, di fianco a piazza Sacrati, chiesa inagibile e chiusa dal maggio 2012 quando Ferrara venne colpita dalle scosse di terremoto.
E proprio le ferite del sisma potrebbero aver provocato questo cedimento che non ha causato feriti. A crollare è stata una parte della copertura sopra l’abside della navata centrale della chiesa.
Intervenuti i vigili del fuoco: l’Ufficio tecnico dell’Arcidiocesi, che da anni sta seguendo tutte le criticità delle chiese ferite dal terremoto, procederà ad avviare il progetto di messa in sicurezza.
FORLI' MUSEI SAN DOMENICO - PIERO DELLA FRANCESCA - QUATTRO PASSI
LA MOSTRA
PIERO DELLA FRANCESCA INDAGINE SU UN MITO
L’affascinante rispecchiamento tra critica e arte, tra ricerca storiografica e produzione artistica nell’arco di più di cinque secoli è il tema della mostra Piero della Francesca. Indagine su un mito. Dalla fortuna in vita _ Luca Pacioli lo aveva definito “il monarca della pittura” _ all’oblio, alla riscoperta.
Alcuni dipinti di Piero, scelti per tracciare i termini della sua riscoperta, costituiscono il cuore dell'esposizione. Accanto ad essi figurano in mostra opere dei più grandi artisti del Rinascimento che consentono di definirne la formazione e poi il ruolo sulla pittura successiva.
Per illustrare la cultura pittorica fiorentina negli anni trenta e quaranta del Quattrocento, che vedono il pittore di Sansepolcro muovere i primi passi in campo artistico, saranno presenti opere di grande prestigio di Domenico Veneziano, Beato Angelico, Paolo Uccello e Andrea del Castagno, esponenti di punta della pittura post-masaccesca.
L'accuratezza prospettica di Paolo Uccello e l'enfasi plastica delle figure di Andrea del Castagno, la naturalezza della luce di Domenico Veneziano, l'incanto cromatico perseguito da Masolino e dall'Angelico, costituiscono una salda base di partenza per il giovane Piero. Ma la mostra vuol dar conto anche dei primi riflessi della pittura fiamminga, da cogliere negli affreschi del portoghese Giovanni di Consalvo, nei quali l'esattezza della costruzione prospettica convive con un'inedita attenzione per le luci e le ombre.
Gli spostamenti dell'artista tra Modena, Bologna, Rimini, Ferrara e Ancona determinano l’affermarsi di una cultura pierfrancescana nelle opere di artisti emiliani come Marco Zoppo, Francesco del Cossa, Cristoforo da Lendinara, Bartolomeo Bonascia. Importanti sono i suoi influssi nelle Marche su Giovanni Angelo d'Antonio da Camerino e Nicola di Maestro Antonio; in Toscana, con Bartolomeo della Gatta e Luca Signorelli; e a Roma, con Melozzo da Forlì e Antoniazzo Romano. Ma l'importanza del ruolo di Piero è stata colta anche a Venezia, dove Giovanni Bellini e Antonello da Messina mostrano di essere venuti a conoscenza del suo mondo espressivo.
La mostra, aperta dal confronto, sempre citato ma fin’ora mai mostrato, tra la Madonna della Misericordia di Piero della Francesca e la Silvana Cenni di Felice Casorati, dà conto della nascita moderna del suo mito anche attraverso gli scritti dei suoi principali interpreti: da Bernard Berenson a Roberto Longhi.
La riscoperta ottocentesca di Piero della Francesca è affidata a importanti testimonianze: dai disegni di Johann Anton Ramboux alle straordinarie copie a grandezza naturale del ciclo di Arezzo eseguite da Charles Loyeux, fino alla fondamentale riscoperta inglese del primo Novecento, legata in particolare a Roger Fry, Duncan Grant e al Gruppo di Bloomsbury, di cui fece parte anche la scrittrice Virginia Woolf.
Il fascino degli affreschi di Arezzo sembra avvertirsi nella nuova solidità geometrica e nel ritmo spaziale di Edgar Degas. Un simile percorso di assimilazione lo si ritrova in pittori sperimentali e d’avanguardia come i Macchiaioli. Echi pierfrancescani risuonano in Seurat e Signac, nei percorsi del postimpressionismo, tra gli ultimi bagliori puristi di Puvis de Chavannes, le sperimentazioni metafisiche di Odilon Redon e, soprattutto, le vedute geometriche di Cézanne.
Il Novecento è per più aspetti il “secolo di Piero: per il costante incremento portato allo studio della sua opera, affascinante quanto misteriosa; e per la centralità che gli viene riconosciuta nel panorama del Rinascimento italiano. Contemporaneamente la sua opera è tenuta come modello da pittori che ne apprezzano di volta in volta l'astratto rigore formale e la norma geometrica, o l'incanto di una pittura rarefatta e sospesa, pronta a caricarsi di inquietanti significati. La fortuna novecentesca dell’artista è raccontata confrontando, tra gli altri, gli italiani Guidi, Carrà, Donghi, De Chirico, Casorati, Morandi, Funi, Campigli, Ferrazzi, Sironi con fondamentali artisti stranieri come Balthus e Hopper che hanno consegnato l’eredità di Piero alla piena e universale modernità.
Don Luigi Gatti, il parroco appassionato di Galileo
03/05/2018 - Don Luigi Gatti è un grande appassionato di Galileo. Oltre ad essere il parroco di San Domenico a Faenza, è un ricercatore ed ha pubblicato da poche settimane un libro dal titolo Galileo e la rivoluzione tradita.
Reportage Gubbio
Questo video è stato realizzato durante la nostra visita nella città di Gubbio nel giugno del 2013.
I nostri reportage sono raccolti e consultabili sul portale ufficiale di infomuseum.org
Link Reportge:
infomuseum.org
notizie, mostre, musei, artisti e altro
Opere:
00:14 Palazzo dei Consoli
00:24 torrente Camignano
00:33 Eremo di San Ambrogio
00:51 Torre Santa Lucia
01:00 Mura Urbiche
01:46 Avancorpo del Palazzo Ducale - Il Voltone
02:12 Palazzo dei Consoli
04:01 Palazzo Ranghiasci
04:11 Palazzo del Podestà
04:30 Chiesa di San Giuliano
04:34 Porta Marzia
04:41 Chiesa di San Andrea
04:49 Porta Romana
05:15 Porta San Agostino
05:27 Palazzo Ducale
05:41 Duomo
06:05 Statua di San Ubaldo
06:12 Chiesa di San Domenico
06:27 Porta Metauro
06:33 Palazzo del capitano del popolo
06:45 Mura Urbiche
06:56 Chiesa di San Francesco
07:18 Portadegli Ortacci
07:23 Teatro Romano
09:27 Mausoleo Romano
Musiche realizzate dal Burning Streets Project -
Convento San Domenico - Gruppo WOW
FAENZA: Presentazione Palio del Niballo 2017 25-05-2017
FAENZA: Presentazione Palio del Niballo 2017
Forlì una città da scoprire (Ita - 7 min).mp4
Video di promozione turistica della Città realizzato a cura dell'Assessorato al Turismo del Comune di Forlì (versione media in italiano con sottofondo musicale e voci narranti - durata: 7 min. circa + titoli di coda)
Antonio Vivaldi: Concerto op 3 n 5
Marius Bartoccini esegue la trascrizione per clavicembalo del concerto in la maggiore per due violino op 3 n 5 di Antonio Vivaldi, durante il recital del 5 maggio 2019, tenuto presso la chiesa di Santa Maria della Fratta di San Daniele del Friuli.
Trascrizione per clavicembalo di Adolphe Scheibe.
Barletta: concerto di Natale all'istituto San Domenico Savio
Tradizionale scambio di auguri di Natale alla scuola primaria di Barletta San Domenico Savio. Per l'occasione si è esibito in canti natalizi anche il pluripremiato coro di voci bianche dell'istituto.
Assemblea Ecclesiale Regionale - 18 ottobre 2019
Dalla Chiesa di San Paolo a Foligno, l'apertura dell'Assemblea Ecclesiale delle Diocesi dell'Umbria, sul tema Perché la nostra gioia sia piena - L'annuncio di Gesù Cristo nella terra umbra.
La prima giornata prevede l'introduzione e il saluto di mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Coferenza Episcopale Umbra.
Seguono le relazioni del prof. Luca Diotallevi (ordinario di Sociologia - Università Roma Tre) e di mons. Franco Giulio Brambilla (vescovo di Novara e vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana).
Celebra il Vespro mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e vicepresidente della Conferenza Episcopale Umbra.
#ChiesainUmbria #AssembleaEcclesiale #Umbria
INSEDIATO IL NUOVO ARCIVESCOVO DI POMPEI
In attesa dell'ingresso solenne che avverrà il prossimo 12 gennaio, il nuovo Arcivescovo di Pompei è arrivato, oggi, mercoledì 21 novembre, nella città mariana. Mons. Tommaso Caputo, che lo scorso 10 novembre è stato nominato, dal Santo Padre Benedetto XVI, Arcivescovo Prelato e Delegato Pontificio per il Santuario della Beata Maria Vergine del Santo Rosario, accompagnato dal Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli e Presidente della Conferenza Episcopale Campana, è stato accolto, nel Santuario, dall'Arcivescovo emerito di Pompei, Mons. Carlo Liberati.
Dopo la lettura della bolla di nomina, Mons. Caputo ha salutato i fedeli presenti e, inginocchiato
davanti all'Icona della Madonna di Pompei, ha recitato una preghiera da lui composta per l'occasione. Dopo il canto della Salve Regina, l'Arcivescovo Caputo si è recato nel palazzo della Delegazione Pontificia per gli adempimenti formali della presa di possesso
Collegiata Santa Maria Assunta di San Gimignano in Italia / Collégiale de San Gimignano en Italie
Le campanile du Dôme de San Gimignano est doté de huit cloches fondues par la fonderie Capanni en 2003.
Des trois cloches en action dans cette vidéo, seul la plus grosse est en volée rétrograde et donne le Fa3, les deux autres sont en lancé franc et donnent le Sol3 et le La3.
Vidéo enregistrée le Vendredi 5 Août à 18h. Je mentionne la date car je n'ai aucune information concernant le motif de cette volée. À savoir que ce jour-là, lorsque j'étais sur place, les cloches ont sonné à 16h30, 16h45, 17h, 17h30, 17h45, 18h.
Bon visionnage et n'hésitez pas à laisser un commentaire :-)
N.B. :
* quelques photos sont disponibles à l'adresse suivante :
(certaines sont visibles depuis Google Earth)
* la carte des lieux de prise de vue des vidéos est disponible à l'adresse suivante :
Campanari d'Italia
12PORTE - 8 maggio 2014: Si è tenuto sabato e domenica scorsa a Casalecchio il 54mo raduno nazionale dei campanari bolognesi, a cui ha partecipato il gruppo bolognese intitolato a padre Stanislao Mattei. È stata una occasione per carpire alcuni segreti dell'arte campanaria, secondo le numerose tradizioni locali italiane.