MACERATA. 60 MILA EURO DALLA PROVINCIA PER SAN FILIPPO
Macerata. 2 dicembre 2011. L'Amministrazione provinciale ha destinato 60 mila euro al restauro delle opere d'arte all'interno delle storica chiesa di san Filippo nel centro storico di Macerata, chiusa dal 1997 a causa del terremoto. Servizio di Tiziana Tiberi.
Area Verde Fonte San Venanzio Camerino
Domine Convertere - Orlando di Lasso - Coro Jubilate Deo di Roma
Esibizione del Coro Polifonico Jubilate Deo di Roma diretto dal Maestro Alfredo Totti durante la 3a Rassegna Corale Canticorum Jubilo (28.10.2018 - Chiesa di San Filippo - Fabriano) organizzata dal Gruppo Corale Santa Cecilia.
Vigili del Fuoco - Fabriano (AN), Chiesa di Santa Maria in Campo - www.HTO.tv
FABRIANO (AN) – Nella mattinata del 1 agosto i vigili del fuoco, dopo essersi recati ai confini orientali del comune di Fabriano, hanno raggiunto l’antica chiesa di Santa Maria in Campo, edificio ancora inagibile a causa del terremoto che ha attanagliato l’Italia centrale, per recuperare la preziosa statua dedicata alla Madonna col Bambino e consegnarla ai cittadini in occasione della festa patronale.
Il ministro Barca a Fabriano per il modello Marche di ricostruzione post terremoto
Riprese e montaggio: Domenico Nicoletta Puzzillo
Pievebovigliana ( MC )- Chiesa di S. Giusto in S. Maroto - Marche - Italy
La chiesa di San Giusto sorse fra i secoli XI e XII. La sua struttura è il risultato di un delicato gioco di soluzioni ed equilibri geometrici così come la sua pianta circolare influenzata dagli ambienti circolari romani, piuttosto che da derivazioni bizantine. La chiesa è sormontata da una cupola costruita senza centine di sostegno.....
Mondovì Chiesa dei SS. Pietro e Paolo in Piazza del Moro
Piazza S. Pietro, o Piazza del Moro, punto d’incontro delle storiche Contrà Longa e Grand, è il cuore di Breo.
L’accogliente “salotto cittadino” è un concentrato di elementi tipici e simboli: l’automa del Moro, maschera monregalese del Carnevale, che batte le ore in cima alla chiesa; la conversione al barocco dell’edificio firmata da Gallo e Vittone ; il delfino della fontana, antica icona ritrovata; i portici; le meridiane sugli eleganti palazzi; la lieve pendenza di una città su un colle; e dietro l’angolo la Funicolare.
La Chiesa dei SS. Pietro e Paolo
Fu costruita intorno al 1489 per la crescente popolazione di Breo. In origine molto più piccola, a tre navate, con una facciata di mattoni e un forno pubblico, crebbe con il borgo: si arricchì del campanile nel ‘500, subì interventi nel ‘600, e nel ‘700 Francesco Gallo progettò gli ampliamenti che portarono alla struttura a croce greca con le due grandi cappelle rialzate.
A copertura, la cupola del Vittone; e sulla facciata: una scenografica scalinata, un grande affresco e lassù l’automa che dà il soprannome alla piazzetta.
La facciata
La facciata della Chiesa è caratterizzata da una scalinata monumentale in marmo verzino, iniziata nel 1780 dal lombardo Giuseppe Quadrone e completata nel 1900 dal monregalese Pietro Manzo.
La parte inferiore della facciata è di ordine dorico, quella superiore è corinzia, con l’affresco di Luigi Morgari La caduta di Simon Mago (1900). Nel 1798, in cima, viene aggiunto il Moro, l’automa che scandisce le ore in un baldacchino, oggi simbolo della città e maschera ufficiale.
L’interno e la cupola
L’interno offre una ricca testimonianza dell’arte piemontese. Tra gli affreschi: le due cappelle firmate da Luigi Morgari e Giovanni Borgna, La Strage degli Innocenti del Moncalvo e la pala absidale di Giovanni Comendu.
Per la scultura piemontese: La Pietà di Antonio Roasio e i busti bianchi dei pilastri (di Marcantonio Bruno e Giovanni Gazzano), le statue tardobarocche di San Filippo Neri e San Francesco di Sales, il Cristo Risorto e il Crocifisso sull’altare maggiore – eccellenti prove lignee policrome.
L’annosa vicenda dell’illuminazione interna venne risolta dalla complessa cupola barocca, a base ottagonale, disegnata dal torinese Bernardo Antonio Vittone, che ne tracciò il progetto senza nemmeno recarsi sul posto (di fatto conosceva bene la città): lo inviò nel giugno 1755 e ad agosto i lavori erano già terminati.
Terremoto a Camerino, la devastazione del sisma vista dall'alto
Ecco gli effetti delle scosse violente avvenute in Centro Italia. Nella cittadina marchigiana di Camerino un intero campanile è crollato e il centro storico è stato dichiarato zona rossa.
Recuperate le opere d'arte dall'interno della Chiesa di San Francesco a Matelica
Messe in salvo le opere presenti all'interno della Chiesa di San Francesco a Matelica.
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FIRENZE BASILICA DI S. LORENZO Cappella Martelli e ANNUNCIAZIONE di Filippo Lippi
BISCEGLIE: LA PARROCCHIA DI SAN SILVESTRO FESTEGGIA 50 ANNI
Tele Dehon Notizie
Vigili del Fuoco - Colle - Recupero oggetti religiosi chiesa di Santa Maria del Rosario - www.HTO.tv
Vigili del Fuoco - Colle di Altino - Recupero oggetti religiosi chiesa di Santa Maria del Rosario -
Nelle immagini dei Vigili del Fuoco, le drammatiche conseguenze del sisma che ha colpito diversi comuni dell’Italia centrale il 24 Agosto, le repliche del 26 Ottobre e del 30 Ottobre.
Di parole sull’argomento ne sono già state profuse a fiumi ma, personalmente, credo non ne esistano di tali da riuscire a descrivere esaustivamente la devastazione ed il dolore generati da questa tragedia. Credo che la cosa più sensata sia “demandare” il compito, direttamente, alle immagini girate dai Vigili del Fuoco.
Le immagini testimoniano la violenza del terremoto, le immediate operazioni di soccorso alle popolazioni colpite, l’incessante, ed instancabile, opera dei Vigili del Fuoco per cercare ed estrarre dalle macerie, il più delle volte a mani nude, i sopravvissuti e recuperare i corpi dei meno fortunati.
Un lavoro immane, svolto con la proverbiale abnegazione tipica del Corpo, non solo nei momenti immediatamente successivi alla catastrofe, ma che continua ancor oggi per rendere possibile la vita dei sopravvissuti e di quanti sono impossibilitati a rientrare nelle proprie abitazione perché crollate o gravemente danneggiate, in maniera dignitosa.
Un’opera che si perpetua ben oltre la “mera” emergenza e che prosegue anche per recuperare, e mettere in salvo, l’enorme patrimonio artistico di quei territori.
Agli Uomini ed alle Donne del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, impegnati nei soccorsi, va tutta la nostra gratitudine ed incondizionata riconoscenza.
Michela Cossidente
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Visconti Castle, Pavia, Lombardy, Italy, Europe
The Castello Visconteo or Visconti Castle is a castle in Pavia, Lombardy, northern Italy. It was built in 1360 by Galeazzo II Visconti, soon after the taking of the city, a free city-state until then. The credited architect is Bartolino da Novara. The castle used to be the main residence of the Visconti family, while the political capital of the state was Milan. North of the castle a wide park was enclosed, also including the Certosa of Pavia, founded 1396 according to a vow of Gian Galeazzo Visconti, meant to be a sort of private chapel of the Visconti dynasty. The Battle of Pavia (1525), climax of the Italian Wars, took place inside the castle park. It presently houses the Civic Museums of Pavia (Museo Civici di Pavia) including the Pinacoteca Malaspina, Museo Archeologico and Sala Longobarda, Sezioni Medioevale e Rinascimentale Quadreria dell’800 (Collezione Morone), Museo del Risorgimento, Museo Robecchi Bricchetti, and the Cripta di Sant’Eusebio. Works in this picture gallery of Renaissance art, include: Bernardo Zenale; Bernardino Fasolo; Ambrogio Bevilacqua; Giovanni Francesco Caroto; Gerolamo Giovenone; Bartolomeo Montagna; Vincenzo Foppa; Giovanni Bellini; Giovanni Mansueti; Bernardino Licinio; Paolo Farinati; Correggio; Ambrogio da Fossano, (il Bergognone); Michele Bono, detto Giambono; Antonello da Messina; Ortensio Crespi; Giovan Battista Trotti, il Malosso; School of Camillo Procaccini; Studio of Frans Pourbus the younger; Isidoro Bianchi; Defendente Ferrari; Girolamo Mocetto; Benedetto Rusconi; Carlo Francesco Panfilo; Jan Wellens de Cock; School of Joachim Patinir; Ottaviano Cane; Hugo van der Goes; Pietro Grammorseo (attribution); Master of the Adoration of Antwerp; Lattanzio Gambara; Studio of Giampietrino; Rogier van der Weyden (copy); Bernardino Luini; Master of Andriola de Barrachis; Lorenzo Costa and Studio; Giacomino Vismara; Master of San Miniato; Spinello Aretino; Floriano Ferramola; Gerolamo Tessari, (Girolamo Del Santo); Domenico Campagnola; Bernardino Bergognone; Jacobello di Bonomo; Master of Montefiore Conca (attribution); Gandolfino da Roreto; Master d'Arco; (Fra Battista Spagnoli, Battista Mantovano; Palma il Giovane and his school; Studio of Lorenzo di Credi; Girolamo Melegulo; “Maestro dei cartellini”; Matteo della Chiesa; Jacopo del Casentino; studio of Lazzaro Bastiani; Bernardino Butinone; Gentile da Fabriano; Raffaellino del Colle; Giovanni Ambrogio Figino; Master di Andriola de Barrachis; Simone di Filippo, Simone de' Crocifissi; Paolo Antonio de Scazoli; Bernardino Parenzano; Giovanni di Pietro da Pisa; Luca Mombello; Studio of Jean Clouet; School of Francesco Terzi; Guariento d'Arpo; Luca Cambiaso; Terenzio Terenzi, il Rondolino; Adam Elsheimer; Studio of Bonifacio Veronese; Cima da Conegliano; Benvenuto Tisi known as il Garofalo; Alessandro Bonvicino known as il Moretto; Panfilo Nuvolone; Domenico Brusasorzi; Paolo Veronese; Alvise Vivarini; Studio of Pietro Marone; Studio of Camillo Procaccini; Teodoro Ghisi; Guariento d’Arpo; Cesare Magni; Pietro Maria Bagnatore ;Francesco da Verzate; Michelino Molinari, (da Besozzo); Giovanni Battista Crespi known as il Cerano; Giovanni Pietro and Giovanni Ambrogio De Donati; and Hans Sebald Beham.
Santa Maria del Fiore: come è stata costruita la cupola? (tratto da Artemondo)
Video tratto da Emanuela Pulvirenti, Artemondo, Zanichelli editore S.p.A. 2018.
I valori e i caratteri di Fabriano
I saluti del Vescovo della Diocesi di Fabriano-Matelica, Mons. Stefano Russo
Inaugurazione Museo Guelfo - 04/10/2018
Vigili del Fuoco - Ussita - Recupero oggetti religiosi chiesa di S. Croce Nuova - www.HTO.tv
Vigili del Fuoco - Ussita - Recupero oggetti religiosi chiesa di S. Croce Nuova -
Nelle immagini dei Vigili del Fuoco, le drammatiche conseguenze del sisma che ha colpito diversi comuni dell’Italia centrale il 24 Agosto, le repliche del 26 Ottobre e del 30 Ottobre.
Di parole sull’argomento ne sono già state profuse a fiumi ma, personalmente, credo non ne esistano di tali da riuscire a descrivere esaustivamente la devastazione ed il dolore generati da questa tragedia. Credo che la cosa più sensata sia “demandare” il compito, direttamente, alle immagini girate dai Vigili del Fuoco.
Le immagini testimoniano la violenza del terremoto, le immediate operazioni di soccorso alle popolazioni colpite, l’incessante, ed instancabile, opera dei Vigili del Fuoco per cercare ed estrarre dalle macerie, il più delle volte a mani nude, i sopravvissuti e recuperare i corpi dei meno fortunati.
Un lavoro immane, svolto con la proverbiale abnegazione tipica del Corpo, non solo nei momenti immediatamente successivi alla catastrofe, ma che continua ancor oggi per rendere possibile la vita dei sopravvissuti e di quanti sono impossibilitati a rientrare nelle proprie abitazione perché crollate o gravemente danneggiate, in maniera dignitosa.
Un’opera che si perpetua ben oltre la “mera” emergenza e che prosegue anche per recuperare, e mettere in salvo, l’enorme patrimonio artistico di quei territori.
Agli Uomini ed alle Donne del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, impegnati nei soccorsi, va tutta la nostra gratitudine ed incondizionata riconoscenza.
Michela Cossidente
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ADORAZIONE DEI MAGI GENTILE DA FABRIANO spiegato dalla Prof.ssa Di Spes
Basilica Di Santa Anastasia – Pisanello – Verona – Audioguida – MyWoWo Travel App
L'affresco di Pisanello presso la Basilica di Sant'Anastasia è il più importante dipinto conservato a Verona, insieme alla pala d'altare di Mantegna della basilica di San Zeno.
Nato a Verona intorno al 1395, celebre come pittore e come esecutore di medaglie, Pisanello è un artista molto affascinante, in bilico tra fantasia tardogotica e rigore umanistico.
Purtroppo molte delle sue pitture sono andate distrutte e per questo il San Giorgio e il drago sull'arco della cappella Pellegrini riveste un'importanza particolare.
Anche qui la parte sinistra, con il drago in agguato, è in gran parte cancellata da infiltrazioni d'umidità, ma nonostante questa lacuna l'affresco va considerato uno dei massimi capolavori della pittura quattrocentesca in Italia.
L'esuberante ricchezza di dettagli descrittivi lo rende quasi una enciclopedia” della cultura tardogotica: personaggi esotici, animali, abiti raffinati, rocce, edifici fiabeschi, gli impiccati che penzolano dalla forca. Su tutto aleggia un senso misterioso di tensione...
Visita la pagina di MyWoWo dedicata a questa meraviglia:
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Campane della parrocchia di S. Maria e Giacomo, S. Maria del Molise (IS) VIDEO 50!! ⭐
Santa Maria del molise(IS)
Parrocchia di s. Maria e Giacomo
Concerto di 4+2 campane in Mi3:
I:Mi3(a slancio) fusa dalla Marinelli, Nel 1923;
II:La3(a slancio) fusa da Nobilione/Capezzuto Nel 1948;
III:Do4(a slancio) fusa nel 1745, rifusa da Nobilione/Capezzuto Nel 1940;
IV:Mi4(a slancio) fusa da Capanni Castelnovo Ne' Monti nel 1996.
~ Sonelli ~
Ore:Mi4 calante
Quarti:Sib4
Ditta: Dinamica (A. C. MOLISE), ma in manutenzione da Marinelli.
Plenum festivo ore 12.
Video dedicato a Riccardo.
50°VIDEO ✨????????️❤️⭐
Ici e Chiesa. Mons. Stefano Russo, Segretario Generale della CEI, a Uno Mattina
Mons. Stefano Russo, Segretario Generale della CEI, ospite di Uno Mattina su Rai1.
«Le attività sociali svolte dalla Chiesa cattolica trovano anche in questa sentenza un adeguato riconoscimento da parte della Corte di Giustizia Europea. La Corte, infatti, conferma la legittimità dell’IMU – introdotta nel 2012 – che prevede l’esenzione dell’imposta, quando le attività sono svolte in modalità non commerciale, quindi senza lucro». Così commenta Mons. Stefano Russo, Segretario generale della CEI, che entra quindi nel merito della sentenza con cui la stessa Corte annulla la decisione della Commissione, che rinunciava a ordinare il recupero di aiuti concessi dall’Italia sotto forma di esenzione dall’imposta comunale sugli immobili: «La sentenza odierna rileva che la Commissione avrebbe dovuto condurre una verifica più minuziosa circa l’effettiva impossibilità dello Stato italiano di recuperare le somme eventualmente dovute nel periodo 2006-2011.