100 anni BCC Corinaldo video.mp4
Festeggiati i 100 anni della Banca di Credito Cooperativo di Corinaldo.Celebrata una messa presso la Chiesa di San Francesco dal Vescovo Mons Gerardo Rocconi per ricordare i fondatore tra cui un sacerdote,Don Alessandro Marinelli.Intitolata invece la sala stipule contratti,al notaio Paolo Coccia,presidente del collegio sindacale dal 198 al 2005
Corinaldo
Corinaldo è un borgo situato nell'entroterra di Senigallia e sorge alla sommità di un colle sulla riva sinistra del fiume Nevola. E' inserito tra i Borghi più belli d'Italia ( Borgo più bello d'Italia nel 2007), Bandiera Arancione, membro dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio e del Miele nonchè Destinazione Turistica d'Eccellenza Europea. Le sue origini risalgono al V secolo d.C., quando un gruppo di fuggitivi della città romana di Suasa (l’odierna Castelleone di Suasa) si stabilì nell’attuale territorio comunale, nel tentativo di sottrarsi alle razzie dei Goti. Corinaldo viene ricostruita letteralmente ex novo nel 1367, in seguito all'autorizzazione concessa da papa Urbano V, con l’attuale cinta muraria, nella quale figurano elementi fortificativi attribuiti al genio del celeberrimo architetto militare senese Francesco Di Giorgio Martini. Sono riconosciute come le più intatte e imponenti (912 m) della regione Marche e tra le meglio conservate di tutto il centro Italia. Dotate di porte, baluardi poligonali, torri di varia forma e bastioni, di cui uno, merlato e dalla forma affilatissima, è attribuito a Francesco di Giorgio Martini; la fortificazione resistette ad un durissimo assedio da parte del duca Francesco Maria della Rovere. All’interno esiste una precedente cinta muraria, risalente al 1367. Il centro del borgo, dal carattere tipicamente medievale, è un susseguirsi di vie strette e abitazioni in laterizio; lo scorcio più caratteristico è la Piaggia, detta anche le Cento Scale, che sale dritta fino alla Piazza del Terreno, sulla sommità del colle. Fra i più pregevoli edifici di architettura religiosa spiccano la barocca chiesa dell’Addolorata; il Santuario di Santa Maria Goretti che conserva una reliquia (ulna) di Maria Goretti, nata a Corinaldo; la Casa Natale della santa; la Chiesa del Suffragio e quella seicentesca di San Francesco, che custodisce alcune tele di Claudio Ridolfi, pittore manierista che operò a lungo sul posto; poco lontano dal borgo sorge la Chiesa di Madonna del Piano, nella località omonima, la più antica testimonianza di architettura religiosa di Corinaldo. Tra edifici di architettura civile ricordiamo: il Palazzo Comunale, ricostruito nella seconda metà del XVIII secolo al posto del primitivo edificio rinascimentale, opera dell'architetto F. M. Ciaraffoni di Fano, e l'ottocentesco Teatro Carlo Goldoni, dotato di un ingegnoso dispositivo capace di elevare o abbassare la platea a seconda delle necessità. Interessante è la Civica Raccolta d'Arte Claudio Ridolfi, dedicata al pittore secentesco di origine veneta Claudio Ridolfi che trascorse a Corinaldo gran parte della sua vita, fino alla morte; da visitare è anche la Sala del Costume e delle Tradizioni popolari che conserva maestosi abiti realizzati ogni anno dalle sartorie dell'Associazione Pozzo della Polenta, in occasione della rievocazione storica Contesa del Pozzo della Polenta, che si tiene il terzo fine settimana di luglio. La Contesa del pozzo della polenta è la più antica rievocazione storica della Provincia di Ancona, che rievoca la vittoria riportata dai corinaldesi nel 1517 contro l'esercito dello spodestato Duca di Urbino Francesco Maria I della Rovere che, per venti giorni, aveva assediato senza successo la fortificazione di Corinaldo. In estate da nor perdere è anche la nota rassegna Corinaldo Jazz. Halloween - La Festa delle streghe è l'altra manifestazione di rilievo che si tiene dal fine settimana precedente fino al giorno di Halloween (31 ottobre) per le suggestive vie del borgo , trasformato per l'occasione in stile horror. La presenza da molti anni del mattatoio comunale ha contribuito a mantenere tradizionali figure quali i mazzariniche anche oggi, nelle case di campagna, producono insaccati di altissima qualità. Tra i prodotti tipici ricordiamo: gli insaccati di Frattula, i tagliolini grano e fava, le Pecorelle, dolce tipico, l'olio extravergine di oliva, la porchetta, i vincisgrassi e il vino Verdicchio dei Castelli di Jesi.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License. ( CC BY - SA )
Corinaldo - Santuario Santa Maria Goretti - (3) - n.7
Angelus e plenum domenicale ripreso da una diversa postazione, all'inizio si sente la distesa della 4 e 3 del campanile ex S. Pietro che parte ad ora giusta mentre questa ha un po di ritardo
Claudia Koll a Corinaldo 3/5
60013 Corinaldo - Chiesa di San Francesco
Corinaldo: Antico Colore del Tempo
Arroccato in posizione strategica tra la Marca di Ancona e il Montefeltro, il borgo di Corinaldo ha il suo simbolo nelle imponenti mura rimaste praticamente intatte dal Quattrocento.
Se ne può percorrere l'intera cerchia, lunga 912 metri, con una suggestiva passeggiata guidata. Le porte, i baluardi, le torri di difesa, i merli ghibellini a coda di rondine, i camminamenti di ronda contrassegnano il paesaggio di questo raro esempio di città fortificata dove ad apparire incongrui sono i segni della modernità, come le automobili o i fili della luce.
Perfetto set di un film di cappa e spada, Corinaldo ha il suo centro nella Piaggia, una scalinata di cento gradini verso cui convergono le case in mattoni rossi disposte a spina di pesce.
L'ordito urbanistico della città comprende numerosi palazzi gentilizi e notevoli edifici civili e religiosi. Lo sviluppo artistico dei secoli XVII e XVIII è dovuto principalmente alla presenza di grandi personalità come il pittore Claudio Ridolfi, che a Corinaldo visse lungamente e morì, e l'organista Gaetano Antonio Callido, che qui ha lasciato due eccezionali organi a canne, uno dei quali donato alla figlia, monaca di clausura negli ambienti oggi occupati dalla Pinacoteca civica.
Tra gli edifici pubblici, sono da vedere il Palazzo Comunale, bell'esempio di architettura neoclassica con il lungo loggiato che dà su via del Corso, l'ex Convento degli Agostiniani, costruito nella seconda metà del Settecento e ora utilizzato come albergo, il Teatro Comunale (1861-69) intitolato a Carlo Goldoni e la Casa del Trecento, che ospita la Pro Loco ed è la più vecchia del borgo.
Le chiese rivelano tutta la spiritualità del luogo, rinforzata dalla lunga appartenenza allo Stato Pontificio.
La Collegiata di S. Francesco ha origini antiche (1265) ma si presenta a noi nelle forme della ricostruzione secentesca e, ancor di più, settecentesca, quando fu edificato il convento (1749) e venne innalzata la nuova chiesa (1752-59).
Il Santuario di S. Maria Goretti, con l'ex monastero ora adibito a Sala del costume e Biblioteca comunale, ingloba con fattezze settecentesche l'antica chiesa medievale di S. Nicolò. L'interno è un bell'esempio di tarda architettura barocca e custodisce numerose opere d'arte, tra cui una grande cantoria lignea che racchiude uno splendido organo di Callido del 1767.
La scalinata
La Chiesa del Suffragio, terminata nel 1640, fu in seguito demolita e ricostruita per essere riaperta al culto nel 1779. Conserva il dipinto di Claudio Ridolfi che era stato collocato sull'altare maggiore il giorno della prima inaugurazione, il 6 gennaio 1641.
Un altro organo di Callido si trova nella cantoria lignea sopra la porta d'ingresso della Chiesa dell'Addolorata, consacrata nel 1755.
In piazza S. Pietro il campanile è quanto resta dell'omonima chiesa, demolita nel 1870 perché pericolante. Al suo posto troneggia un grande cedro dell'Himalaya, piantato, pare, da un anticlericale affinché non vi si ricostruisse un altro edificio religioso.
E ora torniamo alle mura. Il primo impatto del visitatore è con la quattrocentesca torre dello Sperone, alta 18 m. e di forma pentagonale, attribuita all'architetto senese Francesco di Giorgio Martini e più volte restaurata.
Tra le torri, spiccano anche quella dello Scorticatore (dove le mura raggiungono i 15 metri di altezza), quella del Mangano e quella del Calcinaro, che prendono il nome dalla professione che svolgeva chi vi abitava.
Dalla Rotonda, invece, che fa parte dell'aggiunta rinascimentale terminata nel 1490, proseguendo verso il giro di ronda si accede ai Landroni, un corridoio porticato derivato dalla sopraelevazione degli edifici seicenteschi lungo via del Corso. Da lì si ritorna alle mura, che inglobano alcune imponenti porte bastionate.
La parte più interessante della cerchia muraria è forse quella di Porta S. Giovanni, in quanto conserva inalterati molti elementi di difesa. L'architettura militare dell'epoca presenta in questo tratto tutto il suo corredo di saettiere, archibugiere, beccatelli, piombatoi e merlature.
Girando verso il pozzo del Bargello si raggiunge la terrazza sopra l'arco della porta, da cui si può ammirare - come ha fatto il principe Carlo d'Inghilterra nel 1987 - il centro storico e la campagna sottostante, arrivando con lo sguardo fino al Monte Conero nei giorni limpidi.
Estratto dal documentario:
Corinaldo: Antico colore del Tempo
Regia di Adrio Testaguzza.
archivi MdM/dm
Musiche:Travelling (A Collection) by Zero V is licensed under a Attribution-NonCommercial-ShareAlike License. info:
info:turismo.marche.it
Urbino accende la Stella di Natale con dedica alle vittime di Corinaldo
Siamo noi - L'albero del bene comune: Matteo Principi, sindaco di Corinaldo (Ancona)
Siamo Noi vi porta nella provincia di Ancona, alla scoperta del Comune di Corinaldo. Il paese, famoso per aver dato i natali a Santa Maria Goretti (1890 – 1902), è un Comune Virtuoso per i suoi progetti legati all’agricoltura sociale e per la sua eccellente amministrazione
CORINALDO REVIEW 4K - Borghi più belli D'Italia Turismo Marche - 4K
TUTTI I VIDEO PUBBLICATI DA STUDIOVIDEOGRAPHICS ESSENDO DI SUA PROPRIETA' ESCLUSIVA, NON POSSONO ESSERE SCARICATI O USATI PER SCOPI PERSONALI O DI LUCRO, IN QUANTO LA TRACCIA MUSICALE È COPERTA DA COPYRIGHT.
PER INFORMAZIONI 371/3305330
studiovideo62@yahoo.com
L' Infiorata a Corinaldo (An) (29/5/2016)
Ecco come alcuni bravi artisti della Pro Loco di Corinaldo (An), hanno infiorato la Via del Corso, la Via Cimarelli ed il Piazzale antistante la Chiesa Parrocchiale di San Francesco prima dell'annuale Processione del Corpus Domini (Domenica mattina, 29 Maggio 2016)
Corinaldo (AN), sui luoghi di Santa Maria Goretti
Don Giuseppe Bartera Sebastianelli, ci guida sul percorso di Santa Maria Goretti, dalla casa natale a Corinaldo (AN), al Santuario dove troviamo la reliquia della Santa e la tomba dell’assassino difronte alla mamma di Maria Goretti.
14° pellegrinaggio Corinaldo - Madonna del Cerro by Teleskianto
Pellegrinaggio Corinaldo - Santuario Madonna del Cerro 14° edizione
nella notte tra il 9 e il 10 agosto 2014
Corinaldo no addio frati cappuccini
Servizio trasmesso nel notiziario di Tv Centro Marche,
in onda ogni giorno alle 6.30 - 7.30 - 11.30 - 13.30 - 17.30 - 19.30 - 20.30 - 23.00
Iscriviti al nostro canale per conoscere gli eventi e le curiosità delle Marche:
Volti e storie dal Santuario di Nostra Signora delle Grazie e di S. Maria Goretti a Nettuno /3
Volti e storie dal Santuario di Nostra Signora delle Grazie e di S. Maria Goretti a Nettuno
Pompei (NA) - Arrivano le spoglie di Santa Maria Goretti (18.02.12)
- Pompei (NA) - Arrivano le spoglie di Santa Maria Goretti. Sono giunte a Pompei le spoglie mortali di Santa Maria Goretti, canonizzata nel 1950 da Papa Pio XII. L'arrivo del corpo venerato nella piazza Bartolo Longo, dove è stato accolto dall'Arcivescovo Prelato di Pompei, Carlo Liberati, dal clero, dalle religiose, dalle associazioni, dalle autorità civili e militari e dai tanti pellegrini che ogni giorno affollano la Basilica mariana. Dopo l'accoglienza Liberati ha piresieduto la solenne concelebrazione Eucaristica. Nel pomeriggio celebrata la Santa Messa, al termine della quale l'Urna con le spoglie mortali della Santa ripartirà per una breve sosta di preghiera nella Chiesa di Santa Maria Goretti a Castellammare di Stabia, in località Fontanelle, da dove poi proseguirà per Solofra.
Pompei è la quinta tappa della peregrinatio del Corpo della Santa in Campania, regione dove visiterà dieci comunità particolari dal 13 al 29 febbraio.
L'esempio di Maria Goretti è testimonianza di fede e di valori autentici, riaffermati in un mondo che sembra non riconoscere più nulla di definitivo e assoluto. La ragazza, nata a Corinaldo, in provincia di Ancona, il 16 ottobre 1890, fu figlia dei contadini Luigi Goretti e Assunta Carlini, che presto si trasferirono nell'Agro Pontino. Nel 1900, alla morte del padre, la madre trovò un lavoro per sostenere la famiglia, lasciando a Maria il compito di badare alla casa e ai suoi fratelli. A undici anni Maria si accostò alla Prima Comunione e maturò il proposito di morire prima di commettere dei peccati. Il 5 luglio del 1902, Alessandro Serenelli, un giovane di 18 anni, che si era innamorato di lei, la aggredì e tentò di violentarla. Alle sue resistenze la uccise accoltellandola. Il giorno dopo, Maria morì dopo un intervento chirurgico, ma prima di spirare perdonò Serenelli. (18.02.12)
CORINALDO SANTA MARIA GORETTI E SAN PIETRO
finalmente dopo tanto tempo il famoso angelus di corinaldo a 6 campane divise in 2 campanili le suonate sono sempre quelle ad eccezione di san pietro che suona 2 campane anzichè 3
Alla scoperta di Corinaldo
Antonella Ventre visita il paesino di Corinaldo, nelle Marche, ed intervista il sindaco Matteo Principi.
Chiesa dei Cappuccini di Barcellona Pozzo di Gotto- Celebrazione del Transito di San Francesco 2011
Celebrazione del Beato Transito di San Francesco d'Assisi con la comunità dei Frati Minori di Barcellona Pozzo di Gotto.
Chiesa dei cappuccini 3 Ottobre 2011 .
Festa di San Francesco d'Assisi patrono d'Italia 2011
Chiesa dei Cappuccini di Barcellona Pozzo di Gotto
Tradizioni Barcellona
Tradizioni Barcellona Pozzo di Gotto - Sicilia
Tradizioni della Settimana Santa di Barcellona Pozzo di Gotto
Chiesa di S. Francesco - Reggio Emilia
3D model of the entry of S. Francesco Church in Reggio Emilia.
info.3dgeosurvey@gmail.com
Corinaldo e la sua scalinata
Corinaldo fa parte dei borghi arancioni ed è uno de i più bei borghi d'Italia. Visitandolo se ne ha la conferma in quanto la sua conformazione e gli scorci che offre rimangono indelebili nella memoria del turista: se è vero che molti borghi finiscono per assomigliarsi, Corinaldo fa sicuramente eccezione.
Si può facilmente parcheggiare l'auto fuori dalle mura, varcare la maestosa porta d'ingresso (Porta di Santa Maria del Mercato) ed entrare in un mondo che sembra rimasto ancorato ai secoli scorsi.
Pare che il toponimo derivi da Cuori in alto ma c'è chi dice Corri in alto a indicare la salvezza nella parte alta del borgo, in ogni caso ricordi gloriosi di valorose e strenue difese della popolazione arroccata all'interno delle mura a difesa degli attacchi dei nemici.
La prima immagine che rimane impressa di Corinaldo è la scalinata, semplice e maestosa allo stesso tempo, sicuramente spettacolare col suo pozzo alla metà della salita.
Si chiama Piaggia e il pozzo è detto della polenta, al centro della rievocazione nel terzo weekend di Luglio. Si narra che in tempi andati un contadino, sfinito, in una pausa lungo la scalinata posò un sacco di farina di granoturco sul bordo del pozzo, questo si aprì e cadde all'interno. I Corinaldesi ebbero polenta per lungo tempo. La fama di fama di polentari non disturbò mai gli abitanti, anzi dalla storiella nacque l'annuale rievocazione della polenta. E poi cosa volete che sia essere tacciati per polentari quando Corinaldo è da sempre identificato come il paese dei matti? chissà perché, forse un po' matto era il calzolaio Scuretto, un accanito bevitore, più che matto forse burlone e imbroglione. C'è ancora la sua casa, la si trova facilmente girando per il borgo e un cartello ne racconta la storia, guardando bene la casa non c'è, o meglio c'è solo la facciata, e non perché sia andata distrutta. Semplicemente il figlio di Scuretto, emigrato in America fece fortuna e inviò parecchi soldi al padre perché costruisse una casa, ma Scuretto preferiva bersi tutto nelle osterie del paese. Quando il figlio si insospettì e chiese una foto Scuretto fece costruire solo la facciata e si fece ritrarre dietro a una finestra, la casa non fu mai finita e ancora oggi è così ... matto o burlone è un'altra storia divertente di questo borgo.
Se ci si trattiene dal salire subito la scalinata della Piaggia si può percorrere le mura. Le mura circondano l'intero borgo di Corinaldo e sono percorribili per lunghi tratti, lungo il percorso si incontrano porte, baluardi, camminamenti di ronda e torri di difesa, come la Torre di Guardia dello Scorticatore, lungo le mura dall'inquietante omonimo nome.
Ma tutto ruota attorno alla Piaggia, il luogo più suggestivo e immortalato dai turisti, coi suoi 109 scalini e il pozzo di cui abbiamo parlato.
Questo paese di matti non è solo pittoresco ma conta anche costruzioni notevoli come il Palazzo Comunale e il Teatro Carlo Goldoni, la torre pentagonale dello Sperone a difesa del Cassero. In piazza del Cassero poi sorgono due piccole chiese: la Chiesa del Suffragio e quella dell'Addolorata.
Infine Corinaldo diede i natali a Santa Maria Goretti e c'è l'omonimo Santuario da visitare, mentre la casa si trova in campagna fuori dalle mura a pochi minuti di distanza.
Visita l'Italia con noi!!!
------------------------------------------------------------------------------------------------
Il canale di Italyzone:
Web:
Facebook:
Twitter:
Instagram:
------------------------------------------------------------------------------------------------
CORINALDO SANTUARIO SANTA MARIA GORETTI E CAMPANILE EX CHIESA SAN PIETRO APOSTOLO
angelus santa maria goretti tokki 12 e plenum
san pietro distesa 1°3°4°